La situazione è ancora difficile, le scelte di Conte ci tengono in gioco: Inter – Torino 3-1

Inter - Torino era probabilmente la partita più insidiosa, sotto tutti i punti di vista, tra quelle giocate sino ad ora. Non la più importante (lo sono state Dortmund e Napoli in Coppa Italia), ma la più pericolosa sicuramente. Ripreso il campionato da terzi, con la possibilità di giocare ancora per il titolo, avevamo un calendario iniziale sulla carta favorevole, ma una serie di inconvenienti (assenza concomitante e persistente di molti centrocampisti, una lunga serie di infortuni individuali di gioco) hanno complicato il nostro cammino e devono essere oggetto di riflessione accurata da dirigenti e allenatore. La situazione è ancora difficile, ma le scelte di Conte ci tengono in gioco. Con il Torino e a Parma, ma anche in casa col Sassuolo, ad esempio, siamo riusciti a raddrizzare qualche risultato grazie alla veemenza degli assalti portati in massa quando la situazione è davvero critica. È stato questo che ci ha permesso finora di compensare un altro elemento, cioè la difficoltà nel gestire, alla lunga, il risultato. Pesano ancora dei "vizi" di organico, ma il nostro percorso sino ad ora, considerati tutti i limiti evidenziati e gli inconvenienti capitatici, non è così disastroso come si vuole far credere.

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Settore giovanile: un’incoraggiante ripresa (da confermare)

Una settimana positiva per il nostro settore giovanile, che fa registrare una incoraggiante ripresa (ovviamente da confermare) per quello che riguarda i risultati. Considerando il solo settore agonistico, abbiamo vinto quattro partite e ne abbiamo pareggiata una. Tra le vittorie spiccano quelle della Primavera a Firenze e quella degli Under 17 nel derby. In cinque partite abbiamo subito un solo goal (la Primavera a Firenze) peraltro ininfluente, a riprova di un equilibrio che forse le varie squadre stanno acquisendo in via definitiva. Con questi risultati, naturalmente, anche le situazioni di classifica sono migliorate. Nel post riepiloghiamo la situazione per le singole categorie.

Giovanili Inter: una stagione che si può raddrizzare

Settore giovanile: a che punto siamo? Siamo stati per anni abituati a dominare ovunque e fa un po' impressione guardare a fine gennaio le varie classifiche dei campionati giovanili. Il nostro posto è adesso stato preso dall'Atalanta, mentre scelte federale e novità introdotte dai nostri dirigenti potrebbero essere alla base delle difficoltà che abbiamo incontrato nelc orso di questa stagione. Il fallimento delle seconde squadre, la decisione di portare a cinque fuori quota i giocatori schierabili in Primavera, sono stati affrontati dal nostro club mantenendo solo due fuori quota. In compenso non abbiamo un grande gruppo di giocatori classe 2001 e tra i tanti 2002 promossi, mancano i quattro più forti che sono adesso stabilmente in prima squadra. Questo comporta uno "slittamento" progressivo dei calciatori tra le diverse squadre con conseguenze particolarmente dannose in particolare per la Primavera e soprattutto la Berretti. Segnali positivi invece per Under 17 e Under 15, mentre l'annata degli Under 16 al momento è difficoltosa e non sembrerebbe poter regalare particolari soddisfazioni.

Il marchio di Conte: Inter – Cagliari 4-1

Con la vittoriosa partita di Coppa Italia contro il Cagliari, terminata con il risultato di quattro a uno, i nostri strappano la qualificazione ai quarti di finale. Ma è stata una partita interessante sotto molti profili per le indicazioni fornite. Principalmente due: la prima è che Conte vuole trasformare l'Inter in una grande squadra e una grande squadra non può soffrire di supponenza e non può prendere sottogamba nessuna partita; la seconda è che questa Inter è fortissima e competitiva con tutti, fino a quando riesce a esprimere intensità e aggressività. Non è una squadra costruita per gestire il risultato palleggiando o ritirandosi. Per giocare novanta minuti senza andare sotto ritmo è necessario che i giocatori siano tutti sempre al top della condizione fisica e con un carico totale di energie psicofisiche e questo è possibile solo con una gestione ottimale dei 22 "titolari". L'obiettivo per essere competitivi fino alla fine sarà bilanciare la rosa e limitare la possibile "emorragia" di punti contro le medio-piccole in un girone di ritorno dove sarà materialmente molto difficile ripetere l'andamento avuto fino a questo momento.

Un Natale di gioia e speranza: Inter – Genoa 4-0

L'Inter sotterra il Genoa sotto quattro reti, dominandolo per tutti e novanta minuti. Raccogliamo i peana di tifosi e cronisti il mattatore Lukaku e la giovane stella Sebastiano Esposito, che segna il suo primo goal in Serie A, diventando il più giovane marcatore nella storia nerazzurra dopo Mario Corso. Ma questa partita "natalizia" ha festeggiato anche giocatori che sono di solito considerati come alternative ai titolari: Bastoni, Biraghi, Borja Valero, Candreva, Gagliardini... Antonio Conte sta tirando fuori il meglio dai singoli e dal collettivo: la sua Inter non parte mai battuta contro nessun avversario e se possiamo trarre un primo bilancio, prima della pausa natalizia e prossimi alla fine del girone d'andata, possiamo dire principalmente una cosa. Ovvero che l'Inter non mollerà. Probabilmente non manterremo il ruolino di marcia avuto fino a questo momento, ma tutto lascia pensare che saremo nettamente al di sopra dei nostri ultimi piazzamenti. Intanto arriva la pausa e facciamo i nostri più sinceri auguri a tutti i tifosi interisti e gli amici del blog. Per i dirigenti, invece, saranno giorni di lavoro... Nel calcio non c'è mai nulla di acquisito e di definitivo.

Cresce la società e cresce la squadra: Inter – Paris Saint Germain 1-1

Ancora una buona prestazione durante la tournée asiatica e nell'ultima partita della International Champions Cup. Contro il Paris Saint Germain, l'Inter passa in svantaggio, poi pareggia con una rete di Samuele Longo e infine vince ai calci di rigore. Quello che conta, al di là del risultato, è che si è trattata di una prova incoraggiante e che segna una ulteriore crescita della squadra, di pari passo a quello che è stato finora il lavoro della società. Abbiamo delle certezze e sappiamo che cosa ci manca per migliorare. Pochi dubbi che si farà il possibile per accontentare Antonio Conte e completare la rosa nel migliore dei modi.

Inter U17 Campione d’Italia: uno, due, tre… Seba!

L'Inter Under 17 è Campione d'Italia. La squadra allenata dal bravissimo Mister Zanchetta ("Zanco" per gli amici) batte in finale 3-1 la Roma con una tripletta della "stellina" Sebastiano Esposito. Una superiorità netta, dimostrata dai nostri ragazzi, e una vittoria che conferma il grande lavoro del nostro settore giovanile. Quattro finali su cinque sono un risultato importantissimo. Tra queste squadre, l'Under 17 era sicuramente il fiore all'occhiello, sono tanti i ragazzi che andranno tenuti d'occhio nei prossimi anni.

Siamo sempre i più forti: Inter U17 – Atalanta U17 3-0

Ripetere le due annate precedenti era impossibile, ma dopo il 3-0 dell'Under 17 contro i pari età dell'Atalanta (nel post il report e le pagelle della partita), le nostre giovanili centrano la quarta finale su cinque complessive. Certo, perdere quattro finali su quattro sarebbe un duro colpo, ma resta comunque il segnale di una buona continuità sul piano del lavoro fatto. Ma altre esperienze, come quella di Atalanta oppure Torino, invitano a una riflessione sul prossimo futuro e su come rinnovarsi per come continuare ad essere al top.

Madonna… non ha fatto il miracolo: Atalanta – Inter 1-0

Una buona Inter gioca alla pari contro un'Atalanta più forte, la finale del Campionato Primavera. Nonostante l'ottimo lavoro dell'allenatore Armando Madonna e l'impegno dei ragazzi, tutto questo non è bastato stavolta, per arrivare alla vittoria di questo trofeo. Vince meritatamente l'Atalanta. A noi adesso il compito di rifondare e aprire un nuovo ciclo per tutto il nostro settore giovanile, nel segno di quanto buono fatto nel corso di questi anni.