Ancora una buona prestazione durante la tournée asiatica e nell'ultima partita della International Champions Cup. Contro il Paris Saint Germain, l'Inter passa in svantaggio, poi pareggia con una rete di Samuele Longo e infine vince ai calci di rigore. Quello che conta, al di là del risultato, è che si è trattata di una prova incoraggiante e che segna una ulteriore crescita della squadra, di pari passo a quello che è stato finora il lavoro della società. Abbiamo delle certezze e sappiamo che cosa ci manca per migliorare. Pochi dubbi che si farà il possibile per accontentare Antonio Conte e completare la rosa nel migliore dei modi.
Mese: luglio 2019
Contro ordine, non rischiamo di retrocedere (almeno sino alla prossima amichevole): Juventus – Inter 1-1
Vince la Juventus ai rigori, ma poco importa in una partita che rispetto a quella giocata contro il Manchester United, vede i nostri migliorare nettamente sul piano della condizione e in particolare del gioco. Certo la squadra è ancora incompleta: mancavano diversi giocatori all'appello e il mercato è ancora tutto aperto, ma contro la Juventus oltre a non correre rischi per tutto il primo tempo, abbiamo creato qualche pericolo (anche grazie alla presenza di un giocatore "vero" in attacco come Perisic) e abbiamo perso pochissime palle in "uscita". Il secondo tempo eravamo meno lucidi e abbiamo subito il ritorno della Juventus, poi la solita girandola di sostituzioni ha di fatto chiuso la partita. In definitiva nulla di rivoluzionario, ma si comincia a vedere il frutto del lavoro dell'allenatore.
È ufficiale, quest’anno si lotta… per non retrocedere: Manchester United – Inter 1-0
La sconfitta in gara amichevole contro il Manchester United, oltre che l'immobilismo sul mercato e le dichiarazioni di Antonio Conte, hanno generato un certo malcontento tra i tifosi. La sfida contro i Reds non ci ha detto bene: il Manchester ha vinto meritatamente, ma quella scesa in campo contro di loro non era e non sarà la vera Inter, priva di molti titolari (tra cui i tre sudamericani, Godin, Lautaro e Vecino) e praticamente senza attaccanti. Ci sono però dei problemi: a parte gli attaccanti, manca fisicità in mezzo e si propone il problema degli esterni di centrocampo. Conte ha sollevato dubbi anche su Perisic. Urgono risposte dal mercato, ma è presto per disperare. Restiamo vigili, ma anche calmi e fiduciosi.
Niente allarmismi, ma la strada da percorrere è ancora lunga
Mentre la Juventus presenta l'olandese De Ligt, ennesimo acquisto importante di questa sessione di calciomercato, serpeggia un certo allarmismo nelle file dei tifosi dell'Inter davanti a alcune situazioni che appaiono difficili da sciogliere e che bloccano il nostro mercato sia in entrata che in uscita. In ballo ci sono i nomi di tre attaccanti: Dzeko e Lukaku da una parte, Mauro Icardi dall'altra. Probabilmente tutte e tre le situazioni sono destinate prima o poi a sbloccarsi. Eppure, senza sollevare allarmismi, la strada da percorrere appare comunque lunga e anche questi due acquisti potrebbero non bastare per rinforzare in maniera adeguata una squadra che ambisce ai nastri di partenza a fare meglio dell'anno scorso.
Un buon allenamento con qualche utile indicazione: Lugano – Inter 1-2
Torniamo ancora su Lugano - Inter, una partita che ha costituito quello che possiamo definire come un buon allenamento e che ha fornito le prime utili indicazioni sulla squadra e il lavoro fatto fino a questo momento. Non poteva essere diversamente, se consideriamo che la partita arrivava dopo una sola settimana di allenamento, peraltro la più faticosa, e che mancavano molti giocatori. Troppo presto per azzardare un giudizio sul lavoro di Conte nel complesso tuttavia, ma qualche elemento tipico della sua personalità sembra già trasmesso alla squadra. Analizziamo alcuni di questi aspetti.
Sarà ancora (anche) l’Inter di Ivan Perisic: Lugano – Inter 1-2
Nella prima amichevole pre-campionato, la nuova Inter di Antonio Conte batte per due reti ad uno il Lugano. Con alle spalle solo una settimana di allenamenti, è difficile trarre un bilancio da questo primo impegno (comunque probante, il Lugano disputerà la prossima Europa League), ma possiamo dire di aver visto nei primi più significativi 45' in campo una buona Inter e che al di là dei bei goal del debuttante Stefano Sensi e del solito imprescindibile Marcelo Brozovic, sembra anche questa stagione avere in Ivan Perisic uno dei suoi uomini fondamentali.
Tra dubbi e speranze
La conferenza di presentazione di Antonio Conte e l'inizio del ritiro, hanno aperto una settimana ricca di novità per la prima squadra e per il settore giovanile. A partire in quest'ultimo caso della instaurazione del Campionato Nazionale Under 18. Mentre il dirigente Beppe Marotta e il neo-allenatore Antonio Conte forniscono le prime indicazioni sulla gestione manageriale e del gruppo e il progetto tecnico, continuano le trattative di calciomercato e si delina il nuovo profilo per quello che riguarda la guida tecnica delle squadre giovanili. In questo post facciamo il punto sui "dubbi e le speranze" per il nostro futuro.
Inter, si ricomincia con le idee chiare e qualche pensiero rivolto al futuro
Si ricomincia. Da oggi la squadra è al lavoro agli ordini del nuovo allenatore Antonio Conte. Ci saranno anche Mauro Icardi e Radja Nainggolan, che sono però stati praticamente "scaricati" dall'amministratore delegato Beppe Marotta. Una scelta netta e manifestata pubblicamente in conferenza stampa e che è stata molto criticata da parte dei commentatori a vario titolo ai fatti del nostro club. Eppure una scelta in qualche modo non solo inevitabile, ma strategicamente importante per preservare il lavoro del nuovo allenatore sin dal primo momento (e non cadere negli errori del passato) oltre che il gruppo. Se si rivelerà giusta, lo dirà solo il tempo, le somme le tireremo a fine stagione.
Le ragioni di Radja
Il futuro di Nainggolan in nerazzurro, dopo una sola stagione dal suo arrivo a Milano, appare essere in bilico. Secondo le voci che circolano sui mass media, il giocatore non sarebbe nei piani del nuovo allenatore Antonio Conte, eppure una sua cessione appare essere molto difficile per ragioni legate alla sua valutazione e anche per ragioni di natura tecnica e di opportunità. Peraltro il valore assoluto del giocatore non è in discussione. In questo post proviamo a fare il punto sulla situazione.