Grazie Roberto Samaden: la fine di un’epoca storica

Foto: Roberto Samaden. Il dirigente del settore giovanile italiano più prestigioso della storia, ha annunciato il suo addio all’Inter, una rinuncia – dopo tantissimi anni in società da interista vero” – che fa male e che apre nuovi scenari pieni di incognite per il futuro delle nostre giovanili.

Seguo da decenni le giovanili nerazzurre che sono sempre state un fiore all’occhiello della nostra società e ogni volta che un ‘direttore’ ha lasciato, ho provato preoccupazione e timore.

E’ stato così nel passato meno recente (ricordo l’addio dolorosissimo di Arcadio Venturi, per esempio) e nei tempi più recenti l’abbandono, successivo di Mereghetti, Corso, Beppe Baresi.

Ogni volta sembrava che saremmo sprofondati nella mediocrità e ogni volta abbiamo trovato nuove risorse importanti.

Ma questa volta è diverso: la rinuncia di Roberto fa davvero male.

All’Inter e al calcio italiano, anche se il nostro quasi ex direttore certo proseguirà il suo lavoro nel calcio e con ruoli ancora più determinanti.

Samaden si può sicuramente considerare il dirigente del settore giovanile italiano più prestigioso della storia, avendo superato di moltissimo come capacità manageriali e competenze tecniche i più grandi esponenti del passato.

Seguo da sempre le giovanili dell’Inter, ma ho conosciuto Samaden quando era semplicemente allenatore degli esordienti. Un ragazzo (anzi, un bambino) del mio piccolo club, un ’78, era stato prelevato dall’Inter e mi misi a seguire anche gli esordienti.

Guglielmetti, così si chiamava il ragazzo, che poi giocò nella serie A svizzera, non era allenato da Samaden, ma da Andrissi, nella classe di età immediatamente superiore, ma guardando le partite della squadra di mister Andrissi, mi sono appassionato anche a quelle guidate da Samaden.

Allora il responsabile era ‘Màgia’  Mereghetti (‘Magia’ con l’accento sulla a perché in milanese significa ‘macchia’ soprannome affibbiatogli quando giocava  nell’Inter poi nell’Udinese e nell’Atalanta perché aveva una macchia di capelli già bianchi) e il suo braccio destro Pezzoni.

Completamente un altro calcio rispetto a quello odierno, a livello di gioco, di selezione, di preparazione ma soprattutto di organizzazione societaria.

Il settore giovanile dell’Inter veniva da un periodo non entusiasmante, dopo l’epoca in cui aveva lanciato alcuni giocatori di grande valore nati tra il ’60 e il ’63 (Zenga, Serena, Bergomi, Ferri, Pari).

Sotto la guida di Corso, con Beppe Baresi allenatore, siamo tornati alla vittoria (campionato giovanissimi: 6-1 in finale al Bari di Cassano), ma di quella squadra stradominante, nessuno arrivò poi in serie A.

Con Mariolino prima e Beppe Baresi poi la crescita diventò progressiva e costante, non perché Mereghetti non fosse all’altezza, anzi, ma perché stavano cambiando i tempi e serviva un rinnovamento di uomini, di metodi e di idee.

Beppe era il dirigente che ci aveva riportati al top, dopo Corso, del calcio giovanile nazionale e il suo addio (per andare a fare il vice di Mou) mi riempì di sgomento, come dicevo.

Di Samaden sapevo che era un ottimo allenatore, di più, un grande ‘preparatore’ nel senso più completo del termine, di ragazzi molto giovani, ma non conoscevo le sue capacità manageriali.

Furono proprio alcuni allenatori del settore giovanile, con i quali avevo un rapporto amichevole, che mi rassicurarono: Roberto, mi dissero, ha delle capacità manageriali e di direzione fuori dal comune. Nessuno in Italia a livello di giovanili può competere con lui.

Ed in effetti, sotto la sua direzione è cominciato un percorso che definire trionfale è …sbagliato per difetto.

Dal giorno del suo insediamento l’Inter è sempre stata la principale pretendente al titolo nazionale, in tutte le categorie giovanili.

Le avversarie cambiavano (Roma e Atalanta le più frequenti, Torino, Empoli a fasi alterne) ma l’Inter c’era sempre. Per …definizione, direi.

Samaden ha completato la svolta nelle innovazioni necessarie per portare il calcio giovanile nerazzurro ai livelli del grande calcio internazionale.

Di questo non poteva non accorgersi la federazione, che pure a livello giovanile era …costellata di milanisti, da Albertini agli allenatori epigoni di Sacchi.

E così ben presto il Nostro divenne “responsabile della sezione per lo sviluppo del calcio giovanile del settore tecnico”, un ruolo fondamentale nell’organismo che ha il compito l’incarico di “definire gli indirizzi educativi formativi e tecnici riguardanti l’attività giovanile in ogni ambito federale e di formulare criteri sui programmi, sulle metodologie didattiche  e di allenamento del calcio giovanile e scolastico”.

Naturalmente la conoscenza delle sue capacità direttive e gestionali ben presto superò i confini nazionali, tanto che il direttore fu chiamato a far parte dell’ECA per la quale è diventato componente dello ‘Youth Working Group’.

Sotto la guida di Roberto Samaden le giovanili dell’Inter hanno disputato ben 22 finali scudetto, vincendone 16:

  • 4 con la Primavera
  • 4 con gli Under 15
  • 3 con la Berretti
  • 3 con l’Under 17
  • 1 con l’Under 16 e
  • 1 con l’Under 14.

In più hanno vinto:

  • 1 Next Generation europea
  • 3 edizioni del Viareggio,
  • 1 Coppa Italia Primavera
  • 5 Supercoppe.

I risultati del suo lavoro sono però stati il prodotto di qualità non comuni nell’ambiente calcistico: la specchiata onestà anzitutto e anche l’interesse umano e pedagogico con cui approcciava qualunque ragazzo delle giovanili, da quello costato relativamente tanto fino fino al giovane di valore più modesto.

Il tifo nerazzurro però è popolato da ‘maicuntent’ (io preferisco chiamarli ‘masochinteristi’ , altri utilizzano il termine ‘intertristi’).

Così qualcuno gli rimproverava di aver ‘costruito’ pochi giocatori da prima squadra.

Più volte ho sottolineato come in un calcio davvero globale, nel senso che si possono acquistare giocatori in ogni parte del mondo ‘lanciare’ titolari per la prima squadra, soprattutto se la prima squadra deve sempre lottare per il vertice nazionale è difficile.

Per quanto bravo tu sia è più facile che in tutto il mondo crescano decine e decine di giocatori più forti di quelli locali e sono giocatori che chi ha soldi (e l’Inter fino a due anni fa ne aveva) si possono acquistare.

C’è poi la variante dei giocatori che nascono (e quindi crescono) nella tua regione. La Roma è egemone in un territorio oggi molto produttivo e si spiega così il fatto che abbia ‘trovato’ da Totti in poi più giocatori da prima squadra.

Nel Milan oggi c’è solo Calabria che per numero di presenze è paragonabile a Dimarco. Ogni tanto giocano Gabbia e Pobega, ma si deve considerare che l’Inter ha dovuto cedere, per motivi finanziari, Zaniolo e Gnonto che al momento credo abbiano una valutazione tecnica e finanziaria superiore a quella dei due milanisti.

Il principale compito di un settore giovanile non è preparare un fuoriclasse (se capita… meglio) ma preparare giocatori per il professionismo europeo ad alti livelli.

Credo che l’elenco di giocatori che rientrano in questa categoria sfornati dall’Inter di Samaden sia lunghissimo e comunque tale da non  costringerci a provare invidia per nessuna società di serie A.

Impegnandomi potrei costruire l’elenco, ma non vale la pena: sono decine e decine di giocatori e in ogni caso chissà quanti ne dimenticherei.

Su qualche sito specializzato ho letto che l’Inter è la prima società italiana per numero di giocatori del vivaio che giocano nella prima divisione dei vari paesi europei.

Farei anche un’altra considerazione: altrove ottenere la cittadinanza per i  giocatori di origine extra comunitaria è affare semplicissimo, in più possedevano colonie  e hanno una immigrazione ‘storica’, molto più numerosa.

Provate a immaginare dove sarebbero le nazionali di Francia Inghilterra, Belgio, Svizzera, Olanda e persino Germania se non avessero immigrati o figli di immigrati.

Questa cosa si sta evidenziando anche in atletica leggera, dove finalmente i nostri colori sono portati in alto da ex extracomunitari.

Per tutti questi motivi solo qualche ‘tifoso’ interista contrapponendosi agli enormi apprezzamenti di tutto il calcio internazionale, può trovare a ridire sull’operato del nostro settore: è certo che Samaden ce l’hanno invidiato tutti, e non solo in Italia.

Paradossalmente, l’ultimo periodo in cui le finanze cominciavano a scarseggiare anche per il settore giovanile, è stato quello in cui sono cresciuti più giocatori di grande interesse, che attualmente sono alle soglie della affermazione importante nel calcio che conta oppure di altri giovani talenti che si affacceranno presto.

Tra i primi, oltre al citato Gnonto, vorrei elencare, così a mente, Mulattieri e Satriano, i 2002 come Seba Esposito, Filip Stankovic, Oristanio, Pirola, Agoumé,  Persin, nonché i 2003 Casadei e Fabbian.

Tra quelli in rampa di lancio Zanotti, Franco Carboni, Hoti, Fontanarosa (tutti 2003) e, più lontano, i numerosi talenti davvero interessanti che spiccano fra i 2004 e soprattutto fra i 2005, 2006, 2007.

Ma, lo ripeto, stare a esaminare nel dettaglio i frutti del lavoro fatto da Samaden e dai suoi collaboratori è esercizio davvero superfluo.

Basterebbe chiedere un giudizio sul settore giovanile dell’Inter di questi anni a qualunque operatore calcistico d’Europa.

Samaden è interista …dalla nascita e ha scelto di rivolgersi tendenzialmente a collaboratori e tecnici interisti.

Naturalmente a quelli che, oltre ad essere interisti… sono bravi.

Così i collaboratori più stretti sono probabilmente Bernazzani e Giavardi, l’allenatore con il quale ha ottenuto i migliori risultati è Vecchi. Benissimo stanno facendo Chivu e Zanchetta e sono tutti di area, formazione o ex militanza nerazzurra.

Ma anche nelle categorie minori stanno facendo o hanno fatto benissimo numerosi tecnici… visceralmente connessi alla casa madre.

Poi ce ne sono e ce ne sono stati altri che hanno fatto bene anche perché si sono subito immersi nel clima e nella ‘cultura’ interista. Cito solo Madonna, per restare al presente più noto ed evidente.

Il ricorso agli elementi identitari è stato infatti uno dei fattori distintivi di questa gestione.

Per questo oggi mi viene da sorridere quando leggo il titolo di un giornale di settore: “Samaden Inter: fine di un amore”.

Si tratta indubbiamente di un amore che non è finito e che non finirà mai, quali che siano le motivazioni che hanno portato a questa separazione.

E’ anche vero che poi il testo dell’articolo è di tutt’altro tenore, ma i titoli spesso fanno presa più degli articoli e io un po’ di malizia in quella scelta ce la vedo.

In ogni caso una realtà è certa, che da luglio per il nostro settore si apre una nuova epoca ricca di incognite e preoccupazioni, accompagnate però dalla necessaria speranza.

Mentre assistevo alla partita dell’U16 mi sono trovato a dialogare fittamente con un selezionatore delle rappresentative nazionali.

Abbiamo parlato di giocatori e anche della nostra dirigenza.

Mi ha detto che secondo lui Samaden non dirigerà un altro settore giovanile, forse potrebbe fare il direttore di una squadra di B o di ‘bassa’ serie A.

Mi ha confermato che le difficoltà finanziarie della proprietà coinvolgono anche il settore giovanile, per cui probabilmente non si potrà andare su un big prelevato da altre squadre (numerosi club importanti in estate dovrebbero cambiare gestione, juve, Atalanta e Lazio prima di tutte).

Più probabile che si proceda per linee interne e i candidati possibili sarebbero due: Bernazzani e Giavardi in ordine alfabetico.

Ho obiettato che le competenze tecniche dei due dirigenti citati sono fuori discussione, ma non conosciamo nulla delle loro capacità gestionali.

A suo parere comunque  ciò  non sarebbe un ostacolo perché, messo alla prova, l’eventuale prescelto potrebbe rivelarsi eccellente anche in questo.

E’ certo che il cambiamento sarà radicale, a prescindere dalla  carenza di fondi ormai in atto da tempo (anche se, per la verità, dopo un’estate in cui per la prima volta non si è proceduto a nessun acquisto per la Primavera, a gennaio sono arrivati ben tre giocatori interessanti:  lo svedese Nezirevic, il centrale Kassama e la mezz’ala Akinsanmiro).

Questa situazione di cambiamento, nel mio piccolo mi sembra un segnale perché qualcosa cambi anche nel  mio atteggiamento di …tifoso scrivente.

Non è un mistero per nessuno che il contributo in più che potevo dare al blog era rappresentato non tanto dalle mie analisi sulla prima squadra, per le quali anzi ora mi pare di essere parecchio isolato, ma soprattutto per la conoscenza del settore giovanile, frutto della mia frequentazione prima quasi quotidiana, che mi consentiva contatti continui con genitori, calciatori, procuratori, qualche volta dirigenti e tecnici.

Oggi questo non è più possibile, per le nuove disposizioni sull’accesso a Interello,  e quella che era forse la principale (anche se modesta) utilità dei miei scritti viene a mancare.

Continuerò a frequentare il blog e a scrivere qualche volta di giovani, ma il mio ruolo sarà fortemente ridimensionato.

Dopo questa noiosa parentesi personale veniamo a qualche riflessione sulle partite alle quali ho assistito, compresa almeno per questa volta la sfida di prima squadra tra Inter e Lecce.

Serie A: Inter – Lecce 2-0

La partita a mio parere ha dato qualche indicazione positiva, anche se da prendersi con le molle.

Inzaghi non ha fatto turn over significativo e questo era logico visto l’importanza che il match assumeva dopo il tracollo di Bologna e la settimana tempestosa che ne è seguita.

Skrinar e Dimarco infatti non erano disponibili, Acerbi sembra aver scalzato de Vrji, Darmian viene normalmente preferito a D’Ambro come braccetto di destra in caso di necessità, Brozo e Lukaku stanno tornando al top e hanno necessità di reinserimento graduale.

Così il turn over ha riguardato piuttosto i minuti finali, nei quali si è deciso di far rifiatare i giocatori più utilizzati di recente o quelli che devono ritrovarsi gradualmente.

Per questo sono entrati Lukaku per Lauti, Brozovic per Miki e Gaglia per Chala.

Infatti  Brozo ha ripreso il suo posto di centrale, con a fianco Barella e l’altra mezz’ala, Gaglia.

Con la conferma che Inzaghi non vede Asllani mezz’ala in questo momento, come non vede Bellanova, al punto che non potendo schierare a destra Darmian e dovendo sostituire Dumfries ha fatto  ricorso a D’Ambro.

Che sia perché non capisce di calcio, o perché è un cagasotto e ha preferito coprirsi, o perché ha dei buoni motivi derivati dalla conoscenza della situazione dei singoli, lascio decidere a voi.

A me importa che così ha condotto in porta il risultato e ha consentito a qualche giocatore una ventina di minuti abbondanti di riposo.

I dati statistici farebbero pensare a una squadra più equilibrata del solito: non abbiamo avuto tantissime occasioni ma non ne abbiamo concesse molte.

Anzi, secondo i numeri forniti dalla Lega abbiamo subito 1 solo tiro in porta nella loro unica occasione.

Di contro abbiamo tirato nella luce della porta solo 4 volte, creando 3 occasioni da gol.

Ci sono però due cose da considerare: probabilmente i loro attaccanti erano meno pericolosi di quelli del Bologna (anche se il gol del celebrato Orsolini è stato un grazioso regalo della nostra difesa) e di quelli dell’Empoli

Abbiamo subìto poco ma anche creato poco: non sempre capiterà  di segnare 2 gol con tre tiri in porta, soprattutto se si considera che i due gol scaturiscono, oltre che da belle azioni, da importanti prodezze realizzative dei marcatori.

Voglio dire che con questa percentuale realizzativa in tutte le partite, oggi avremmo… molti punti in più.

Per il resto, la squadra non ha avuto le flessioni di concentrazione che hanno caratterizzato altre nostre prestazioni; siamo riusciti ad attaccare di più sulle fasce (33 cross contro 13 e soprattutto abbiamo vinto ben …5 dribbling contro 2).

Insomma c’è motivo di speranza per il Porto e per la qualificazione nelle 4 anche se in Portogallo sarà molto più difficile e in campionato io avrei preferito un bel pari tra Roma e juve.

Se Atalanta e juve, come sembra, difficilmente rientreranno (ma non si può escludere, per motivi diversi) oggi la lotta resta aperta tra noi, la Lazio, Milan e Roma e il vantaggio è esiguo, soprattutto se consideriamo gli impegni gravosi e ravvicinati che ci attendono.

Una delle 4 resterà esclusa.

Veniamo adesso alle partite delle giovanili.

  • Primavera: Inter – Lecce 0-0
  • Under 16: Inter Spal 4-0
  • Under 18: Inter Parma 5-1
  • In più c’è Inter Spal U15, grande delusione (0-1) dopo un cammino di tutte vittorie, ma per fortuna… quella non l’ho vista, a causa della contemporaneità con l’Under 16.

Primavera: Inter – Lecce 0-0

Formazione (4-3-3)

Botis

Dervishi, Kassama,  Stabile Fontanarosa,

Di Maggio (dal 57′ Martini), Stankovic, Akinsanmiro (dal 86′ Grygar)

Owusu (dal 57′ Curatolo), Esposito, Iliev (dal 72′ Sarr)

Una notazione preliminare per capire la situazione del campionato che vede il Lecce nettamente primo nonostante il mezzo passo falso.

I pugliesi hanno schierato 11 stranieri su 11 e in complesso avevano 17 stranieri su 20 tra campo e panchina.

Chiaramente non sono prodotti del loro allevamento ma giocatori che Corvino,  bravissimo in questo, ha preso all’estero dove a parità di valore i buoni giocatori, non i fenomeni, costano un quinto che in Italia.

In più loro hanno schierato 4 fuori quota, contro i due nostri (e avevano persino un 2002) e noi schieravamo cinque 2005 contro nessuno dei salentini.

In pratica concedevamo loro un anno di età.

Ebbene: secondo me il primo tempo è stato bellissimo, si è visto del calcio vero, non dell’accademia come quando gli attacchi superano di gran lunga le difese.

Il primo (e unico)  tiro in porta è stato del Lecce al 43’.

So che questo scatenerà gli esteti ma io non ho assistito a un’esibizione facile di tipo prestipedatorio, piuttosto a un match vero, maschio, dove forza fisica e acume tattico rendevano molto difficile ai più tecnici di prodursi in un’esibizione di fronte ad avversari compiaciuti.

L’Inter l’ha giocata davvero da squadra, come il Lecce, ma come noi non facevamo sino a poche giornate fa.

La nostra prova mi ha ricordato quella contro il Toro, un po’ meno fortunata nel risultato perché il Lecce è più forte del Toro.

Ma sono partite come queste che formano e fanno crescere i giocatori e ne mostrano gli eventuali limiti: non quelle in cui gli avversari si lasciano reciprocamente praterie da cavalcare in scioltezza.

Il secondo tempo è stato leggermente  più ‘aperto’ perché le due squadre, cominciando a sentire la stanchezza, tendevano ad allungarsi.

C’è stata una leggera prevalenza territoriale dei pugliesi, ma il numero delle occasioni è stato sostanzialmente in equilibrio.

Purtroppo gli altri risultati non ci hanno favoriti, i 6 punti dalla zona play off restano immutati e l’impresa pare sempre più difficile.

Conforta il fatto che ora abbiamo una vera squadra, in grado di giocarsela con tutti.

Pagelle

Botis: 6 sembra più sicuro e meglio impostato tecnicamente rispetto a qualche tempo fa. L’esplosività resta.

Dervishi: 6.5 non mi  aveva mai convinto del tutto. Questa volta nonostante il ‘fisichino’ ha mostrato di destreggiarsi con disinvoltura e sicurezza anche  in fase difensiva.

Kassama: 6.5 sempre elegante nelle movenze, sembra aver acquisito anche grinta, sostanza e determinazione.

Stabile: 6.5 ottima prestazione contro avversari davvero pericolosi

Fontanarosa: 7+ sta dietro Iliev che copre meno di Enoch, quindi deve aiutare in mezzo e nello stesso tempo tener d’occhio la fascia. Lo fa con la consueta perizia.

Di Maggio: 5.5 una partita abbastanza anonima nella quale non riesce ad incidere. So che è molto considerato in azzurro, il mio amico delle nazionali  mi ha fatto notare che lui, oltre ad essere un 2005 e giocare contro dei 2003, dà il meglio quando la squadra difende aggredendo in avanti piuttosto che quando arretra. Probabilmente è vero

Stankovic: 7.5 è in un periodo molto positivo, non subisce la fisicità degli avversari e si segnala in fase di costruzione con ottime giocate e aperture.

Akinsanmiro: 6.5  ha una velocità di gambe e una capacità di sterzare impressionante. Fisicamente è molto leggero ma non ha nessun timore dei contrasti. Da seguire con interesse.

Enoch: 5.5 si sacrifica come già contro il toro ed è generosissimo, ma questa volta non riesce a prodursi in giocate vincenti.

Pio: 7.5 ancora una prestazione spettacolosa, a mio parere, anche se non trova il gol. Centravanti vero, che sa fare tutto: puntare, spizzare, far salire la squadra distribuire palloni. Ho detto al mio amico della federazione che quello che mi entusiasma è la sua capacità, con l’uomo addosso, di trovare i compagni con giocate precise di prima. Ha confermato che anche per lui (loro) questa è la sua principale caratteristica.

Teniamo presente che per la prova di sacrificio di Enoch e la sostanziale latitanza di Ilev ha dovuto fare reparto da solo.

Iliev: 5 con la palla nei piedi fa quello che vuole, ma la palla bisogna anche prendersela e portarla avanti: non basta il dribbling, ci vuole forza fisica e velocità. Non è un caso se in prima squadra è stato aggregato Carboni, di un anno più giovane, e non lui. Aspettiamo e vediamo.

Tra i subentrati Curatolo si è battuto con concretezza in un ruolo che non è il suo; Martini ha lottato, ma ha fallito forse la miglior occasione da gol capitataci, Sarr ha fisico ma litiga ancora troppo col pallone.

All. Chivu: 6.5 più di così non si poteva proprio fare.

Under 16: Inter – Spal 4-0

All’una finiva a Interello la partita della Primavera, alle 14.15 giocava l’U16 sempre a Interello e l’U15 ma all’Accademia, molto lontano.

A malincuore ho deciso di restare a vedere l’U16 e i ragazzi… mi hanno premiato.

La Spal è nel ristretto gruppo delle squadre che guardano ai play off .

Il primo tempo si è chiuso sull’1-0 ed è stato sostanzialmente equilibrato, pur con una prevalenza di occasioni nostre, e solo attorno al 20’ della ripresa con un gol del subentrato Grisoni Fasana abbiamo preso il sopravvento, per poi chiudere il match con la seconda rete di Idrissou e la stoccata di Urbano.

Siamo terzi, ma se Milan e Atalanta sembrano irraggiungibili, la qualificazione per i play off sembra cosa fatta.

Formazione (4312)

Michielan

Ballo, Nenna, Verre, Carbonara

Balduzzi, Cerpelletti, Mantini

Idrissou

Tassotti, Carrara

Subentrati: Stante, Grisoni, Fasana, Pandullo, Ojetti, Urbano, Affronti, Kamal.

Pagelle

Michielan: 6.5 sicurissimo, a conferma che nelle squadre più giovani abbiamo una batteria di portieri importanti.

Ballo: 7 mette in campo fisicità e spinta.

Nenna: 6.5 ordinato e sicuro, senza strafare.

Verre: 7 dirige la difesa oltre a fare personalmente da filtro.

Carbonara: 6.5 evita pericoli sulla sua fascia e spinge.

Balduzzi: 7 terzino di origine, viene schierato a centrocampo dove sfrutta la sua tecnica e paga meno il fisico non prorompente.

Cerpelletti: 7 il più piccolo della compagnia è il più risoluto e tignoso nei contrasti e si fa vedere in costruzione. Regista basso.

Mantini: 7 la partita l’Inter la vince a centro campo, lui ci mette quantità e qualità.

Idrissou: 8 due gol strepitosi e una prestazione sontuosa. Sulla prima rete conclude in modo esemplare con un diagonale secco e preciso una splendida azione corale. Sul secondo gol parte dalla sua metà campo, palla al piede e non lo prendono più. Mi ha ricordato Berti a Monaco o Adriano contro l’Udinese. Il bello è che, a differenza dei due citati lui non è un giocatore potente.

Dicevo al mio amico della federazione che è la prima volta che lo trovo così convincente. Lui mi ha risposto che se ha mostrato questi numeri è perché sono nella sua potenzialità. E’ alto, tecnico e veloce, ma ha gambe sottili. Spesso mi ha detto in queste tipologie di giocatori l’adeguamento muscolare allo sviluppo scheletrico ha bisogno di tempo.

Tassotti: 6 ci mette fisico, apre gli spazi per i compagni.

Carrara: 6 giocatore potente, esplosivo,  ma in parte la sua dote migliore viene limitata dal fatto di giocare sotto età. Comunque si rende molto utile.

Tra i subentrati una notazione particolare per Stante, sempre sicuro, per Grisoni e Urbano, autori di un gol e di una buona prova.

In particolare Urbano sembra avere un po’ le stesse caratteristiche organiche di Idrissou.

Statura importante, ma deve crescere in esplosività, reattività e ferocia.

Il mio amico mi ha detto che con questo tipo di giocatori bisogna aver pazienza e mi ha citato i casi di Vieri e Luca Toni esplosi solo a 23-24 anni dopo aver completato lo sviluppo muscolare

Under 18: Inter – Parma 5-1

Anche in questo match del lunedì la prestazione è stata confortante.

In questo campionato passano alle finali solo due squadre per girone e la lotta è abbastanza indirizzata, perché noi abbiamo 40 punti, la Spal 39 e il Milan è terzo a 30.

Domenica ci saranno importanti scontri al vertice: Atalanta – Milan, Inter – Verona (4°) e Monza – Spal.

Questa squadra è in grado di esprimere giocate esaltanti, perché da centrocampo in su abbondano i giocatori che senza essere molto alti possiedono tecnica e inventiva e pure l’esplosività necessaria per accompagnare queste doti, almeno in categoria.

Resta solo qualche dubbio sulla continuità che la squadra può esprimere. Ma non dimentichiamo che molti 2005 originari di questo gruppo giocano ormai nelle classi di età superiori (Primavera e persino prima squadra).

Formazione (4312 tendenziale)

Bonardi

Aidoo (35′ st Motta)

Guercio (35′ st Casani)  

Maye

Castegnaro (16′ st  Miconi)

Ricordi

Bovo

Berenbruch (35′ st  Mazzola)

Quieto (26′ st Ciuffo)

Tamiozzo (16′ st  Vedovati)

Zefi (35′ st  Spinaccè)

A disposizione: Tommasi, Tigani.

I nostri partono subito forte con Ricordi, Berenbruch e Quieto imprendibili.

Già al 4’ dopo una bella zione corale la palla arriva a Berenbruch che crossa, Tamiozzo la spizza per Quieto che da pochi passi infila.

Poi il Parma cerca di reagire con alcune buone combinazioni, fermate dalla nostra difesa, in questa fase molto attenta.

Intorno al 20° si accende Zefi che costringe Raimoni a una difficile respinta di piede

Subito dopo ancora Zefi parte da sinistra dribbla 2-3 uomini a rientrare e da 20 metri fa partire un bolide strepitoso che Raimondi sfiora di quanto basta per deviarlo contro la traversa

Sempre Raimondi sugli scudi quando salva la sua porta su tiro ravvicinato di Quieto, servito da Tamiozzo

Intorno alla mezz’ora arriva il meritato 2-0 su rigore:  Zefi riceve palla in area e dribbla l’uomo che lo stende (quando Zefi parte in dribbling – cioè sempre – non c’è altra soluzione, o lo lasci andare sperando che perda il secondo o il terzo tentativo, o lo stendi. solo che se è in area….sono problemi) .

lo stesso Zefi realizza

Il Parma ci riprova e sull’unico errore di Maye,   Pedrini ruba palla e calcia, la respinta di Bonardi è sui piedi di un attaccante ducale  che però non riesce a chiudere

l’Inter poteva segnare più gol, ma l’occasione capitata a Pedrini a fine primo tempo suona come un campanello d’allarme.

Il Parma non è domo e infatti dopo pochi minuti della ripresa Mbaye si fa trovare tutto solo  a raccogliere di testa e insaccare un cross  del nuovo entrato Cruoglio.

Anche in questa occasione  c’è qualche responsabilità dei nostri marcatori, in particolare Guercio che si è perso  Mbaye.

La partita non è chiusa, anche perché ora è il Parma a ‘farla’ mentre i nostri appaiono un po’ provati e si esprimono soprattutto in alcune ripartenze grazie alla superiorità di alcune individualità

Intorno al decimo una conclusione di Berembruch viene respinta dal portiere, sulla palla si avventa Zefi che calcia sull’esterno della rete.

Poi è Pedrini che costringe Bonardi a una grande parata su rasoterra potente e angolato.

il mister dei ducali vede la possibilità di riprendere il match e spinge i suoi ad accelerare, ma ancora una volta la giocata di due virtuosi del tocco la chiude per noi: Quieto serve Berembruch in area: doppio dribbling dell’interno e tiro che schizza sulla base  del palo prima di insaccarsi.

Adesso gli emiliani si arrendono e le occasioni per noi fioccano.

Dopo altre opportunità, ancora Zefi viene steso in area e realizza il sacrosanto rigore.

Chiude il match il super attivo Vedovati che attacca il centrale avversario, gli ruba palla, si invola e batte Raimondi in uscita con un bel pallonetto

Da notare che nel parma i migliori sono apparsi il portiere Raimondi e la punta italo marocchina karim pedrini, ceduti abbastanza inspiegabilmente a mio modesto parere in estate proprio dall’Inter ai ducali.

Le pagelle

Bonardi: 6.5 sempre sicuro e reattivo.

Aidoo: 7 dotato di grande spunto è irrefrenabile sulla corsa. Difensivamente proprio la sua velocità gli consente recuperi e diagonali impensabili.

Guercio: 6+ una buona prova nonostante si sia perso una sola volta l’avversario, in occasione del loro gol.

Maye: 6.5 avevo previsto il salto di categoria, proprio per le sue doti atletiche e la concentrazione.

Castegnaro:  6.5 anche lui sotto età, come Maye, anche lui, come Aidoo fa della facilità di corsa l’arma migliore. Buono nella spinta, sta migliorando nel contenimento.

Ricordi: 7 qualità tecniche eccezionali in un fisico molto minuto. Il che non gli impedisce, in categoria di avere una mobilità e un’aggressività fuori dal comune

Bovo: 8 ogni volta che lo vedo mi convince di più.  Penso che potrebbe giocare con la Primavera, anche se lascerebbe un vuoto incolmabile in questa squadra. Play completo , ha senso della posizione, visione di gioco capacità di inserimento e sa dialogare con i compagni. Fortissimo di testa.

Berenbruch: 7.5 in categoria è un super. Segna un gran gol e contribuisce a qualche altro. Non è alto, ma risulta esplosivo e questo gli consente di sfruttare la sua tecnica e nel contempo aiutare la squadra nei ripiegamenti.

Quieto: 7.5 altro piccoletto praticamente immarcabile. Tecnica, fantasia, fiuto del gol capacità di scambiare anche sullo stretto e  Tra Ricordi Bere e Quieto se ne uscisse uno ad alti livelli, sarebbe tanta manna.

Tamiozzo:  6+ poco appariscente ma sempre a lottare contro due, nel centro della difesa ducale. Fondamentale l’assist di testa a Quieto per il gol che la sblocca.

Zefi: 7.5 si procura due rigori e li trasforma. nel dribbling è assolutamente imprevedibile, ma spesso ne abusa. Possiede un tiro violentissimo anche da fuori e ‘vede’ la porta come pochi

Tra i subentrati Miconi, J. Casani, Motta e Ciuffo sono sempre affidabili e di sicuro rendimento. Vedovati entra con una grinta e una forza notevoli che gli valgono il gol del 5-1. Mazzola e Spinaccè  stanno in campo per pochi minuti a partita chiusa, ma ‘Spina’ ha comunque qualche occasione per far valere il suo stacco.

All. Zanchetta: 7 ‘maneggia’ il calcio come pochi.

In chiusura una riflessione sulla seconda squadra.

La mia opinione da tifoso l’ho esternata più volte.

Il mio amico che lavora come tecnico in Federazione  mi ha fatto notare che il costo di una squadra da serie C è elevato e che la situazione diventa produttiva solo se tu tiri fuori almeno un giocatore da prima squadra all’anno.

Mi ha fatto l’esempio di Miretti, che conoscevo (ma che ancora deve confermarsi a certi livelli), ma soprattutto mi ha fatto notare che avere una squadra B ti può consentire di acquistare sul mercato anche straniero un giovane a prezzo contenuto, prima che esploda a certi livelli e moltiplichi il suo costo.

La juve avrebbe preso per 3 o 4 milioni, un giocatore che attualmente in C sta spopolando. Se lo avesse mandato in primavera o tenuto in panchina con la prima, la sua crescita sarebbe stata probabilmente più lenta, mentre se lo avesse comperato due anni dopo probabilmente sarebbe costato almeno 4 o 5 volte tanto.

Anche questo è un ragionamento da tener presente. A patto …di poter investire 3-4 milioni su un giovane.

Luciano Da Vite

Pubblicità

112 pensieri riguardo “Grazie Roberto Samaden: la fine di un’epoca storica

  1. Grazie del report Luciano.
    Io non sono esperto di calcio giovanile, e ti ringrazio per gli aggiornamenti che ci fornisci.
    Informandomi, da profano, su cosa accade anche all’estero ho letto che il Brentford ha deciso di rinunciare al settore giovanile per questioni economiche, limitandosi ad avere una sorta di primavera (e basta) assemblata con ragazzi pescati dallo scouting che agisce come ‘riserva’ della prima squadra.
    E’ una decisione un po estrema ma ti chiedo se, parlando con esperti, hai per caso notato se questo approccio di ‘disinteresse’ per i più piccoli stia attecchendo nelle squadre professionistiche, lasciando quondi lo sviluppo dei più piccoli a società di più basso rango.
    Te lo chiedo perché, da quello scrivi, moltissimi prospetti che sembrano fenomeni a 10/14 anni poi si perdono perché sviluppo psico-fisico non è ovviamente prevedibile, mentre altri ‘normali’ fino a 16 anni poi trovano il giusto assetto corporale per salire, rendendo quindi molto rischioso un investimento pesante sui giovanissimi.
    Il mio non vuole essere un ragionamento cinico ma, tranne pochissimi casi, faccio fatica a comprendere investimenti milionari per 14/15enni per le troppe variabili di sviluppo che ci sono.
    Sul tema stranieri capisco il tuo riferimenti perché fisicità conta, soprattutto tra i giovani. Però ho il sospetto ci si faccia troppo affidamento a scapito della tecnica. Un amico che segue giovanili mi ha detto che inter primavera risultava, ad occhio, più fisicità dei giovani di bayern e Barcellona ma i controlli orientati, la bravura nel breve, ecc. ci vedevano nettamente inferiori.
    Nel calcio professionistico, che seguo regolarmente, ci vedo la stessa cosa. In A non difettiamo di kg e cm vs squadre estere, anzi, ma il ritmo a cui viaggia la palla è troppo spesso infinitamente inferiore per carenze tecniche.
    Ritieni questa possa essere una direzione, che da quanto mi dicono amici in federazione stanno finalmenre cambiando, che è stata presa e non ha prodotto buoni risultati come dimostra la performance delle nostre nazionali?

    Piace a 1 persona

  2. Con fisicità che non manca intendo stazza, ovviamente, alla Gagliardini.
    Chiaro che fisicità intesa cone intensità sia ormai condizione necessaria.
    Ma tecnicamente il gap è enorme e non mi riferisco solo a premier league dove vanno i migliori.
    Anche altrove il ritmo è molto più elevato e presuppone tecnica di base buona.
    Almeno questo è ciò che vedo

    "Mi piace"

  3. La partita U15 contro la Spal la si può vedere in formato integrale su YOUTUBE LGI SPORT Web Channel sezione dal vivo

    "Mi piace"

  4. Per quanto riguarda Samaden posso dire, conoscendolo un pochino essendo di San Donato Milanese come il sottoscritto, oltre ad avere la mia età, che lui, come tutta la sua famiglia, è interista fino al midollo, per cui penso che la scelta di chiudere il rapporto sia stata una scelta difficile, ma ben ponderata.
    Quali siano state le motivazioni ovviamente non lo so ma credo che tutti gli interisti dovrebbero ringraziarlo per aver dato lustro, come nessun’altro in Italia, al nostro settore giovanile, chiaramente assieme ai suoi collaboratori, collaboratori che ha scelto lui.

    Ma al di là dei successi sportivi e del numero enorme di giocatori che ci han permesso, con la loro vendita, a volte dolorosa, di rientrare prima nei parametri del FPF, e poi di sopperire alla mancanza di fondi per allestire una prima squadra degna del nostro nome, lo voglio ricordare per la definizione di una linea guida del nostro settore giovanile volto alla formazione prima degli uomini, poi dei giocatori (ovviamente Balotelli, e forse Zaniolo, non rientrano nell’elenco).
    Nei suoi discorsi questi valori venivano prima di tutto, prima anche di un trofeo conquistato.

    Cosa succederà adesso non lo può sapere nessuno, di sicuro chi arriverà avrà un’eredità pesantissima da affrontare, ma tutte le cose hanno un inizio ed una fine, per cui faccio un in bocca al lupo al suo successore.

    Grazie Roberto e buona fortuna per il tuo avvenire, chissà magari ci si rincontrerà.

    Piace a 1 persona

  5. Roberto, la domanda che tu fai, me la son posta anch’io, proprio guardando la formazione e la partita del Lecce.

    Il Lecce e in un altro senso l’Udinese a livello di ragazzini praticamente non esistono.

    Poi l’Udinese non esiste neppure a livello di Primavera perché i giovani che acquista li manda nelle sue dépendance straniere.

    Il Lecce di Corvino invece sceglie di spendere (all’estero) solo per i giovani della Primavera, perché hanno un costo contenuto e ci sono meno rischi, come dici tu, che nello spendere milioni per un 14/15enne (cosa che comunque se succede è rarissima: meglio parlare a quei livelli di 100 o 200 mila euro).

    In Italia comunque, se la legislazione non è cambiata non è possibile per una società professionistica non avere il vivaio: almeno giovanissimi allievi e naturalmente Primavera sono obbligatori.

    A quel punto conviene portare avanti la politica dei Km 0 di recente ‘Samadaniana’ memoria integrata dai centri di formazione sparsi sul territorio (che comunque costano).
    Questo perché tu non puoi determinare chi nasce sul tuo territorio. Una volta molti calciatori venivano dal Veneto, dal Friuli, dalla bergamasca e dal bresciano.
    Oggi sembra che le regioni più fertili siano Campania, Lazio e anche Toscana.

    Poi succede che Boniperti Rivera Bettega nascano in Piemonte, territori non particolarmente fertili, ma il campione nasce dove vuole il caso.

    Con i centri di formazione abbastanza capillarmente diffusi sei sicuro di controllare non dei campioni, ma un gruppo di buoni giocatori che possono abbondantemente farti rientrare dalle spese di ‘allevamento’.

    Obbligare ad avere un vivaio lo trovo giusto, perché se un bambino può crescere fino a 10-11 anni in una società buona ma meno attrezzata e poi trasferirsi dove tutto è diverso, un giovane che restasse in una società non professionistica sino a 18 anni sarebbe poi sicuramente svantaggiato.

    Ti faccio solo un esempio: il valtellinese Mosconi (2007) è all’Inter dai pulcini. Ha così avuto modo, oltre a tutti gli altri vantaggi formativi numerosissimi, di temprarsi in tornei internazionali contro i pari età delle più grandi scuole europee.
    Cito lui e solo per questo aspetto tra i tanti, perché in molte finali o semifinali ha avuto occasione di segnare valanghe di gol al Liverpool, al PSG, alle migliori spagnole e alla juve.

    Nel Bormio o nel Sondrio non avrebbe avuto questa possibilità. Ma neppure nel Lecco.

    Secondo me non esiste una ricetta unica: Ajax e Red Bull, per esempio, ma anche l’Atalanta, fanno del vivaio quasi la loro ragione di esistere.

    Importa quasi meno vincere con la prima squadra che investire e formare campioncini per un discorso ‘mercantilistico’. Non a caso i RB hanno appena prelevato un quindicenne persino dal nostro vivaio e un altro starebbe per partire.

    L’Atalanta stessa ha nel vivaio una fonte di sostentamento ineguagliabile: investono molto, più di noi (checché se ne dica) ma la vendita dei giocatori formati rende attivo il bilancio del settore. Per molti milioni: pensa a che cosa hanno incassato a solo titolo di esempio, per i vari Gagliardini, Kessie, Kulusevski, Mancini, Bastoni.

    In realtà sarebbe in attivo anche il nostro bilancio, se non fosse che i soldi in entrata vengono conteggiati per il bilancio della prima squadra. Con i soli soldi di Pinamonti, Zaniolo, Casadei pareggeremmo le uscite di un paio d’anni.
    La critica che ci fanno è proprio quella di formare carne da mercato.

    Naturalmente vendere ragazzi che ti danno un forte utile, se non possono essere utili per la prima squadra, è un bene e non un male.

    Da profano, dico sempre che i soldi della vendita di giovani dovrebbero restare al nostro settore giovanile. Così investiremmo molto di più e avremmo molte possibilità di ‘trovare’ dei veri campioncini, a 17 o 18 anni. Quindi con meno rischi

    Se fossi il Brentford e avessi uno scouting adeguato, non avendo loro mire di vittoria, farei proprio il ragionamento opposto. Ma avranno fatto i loro calcoli.

    Il nostro problema sembra essere un altro, al momento: avendo una squadra forte e di conseguenza nutrendo ambizioni, è difficilissimo che un giovane possa subito arrivare in prima squadra (forse ci sarebbe riuscito Gnontò): nel migliore dei casi devono fare prima un lungo giro tra prestiti riscatti e contro riscatti ecc.

    Così arriva qualcuno dall’estero e prima che loro firmino il contratto da pro, ti offre tanti soldi e un percorso più diretto e intrigante.

    Questo è un problema che andrà risolto, perché se si dovesse estendere la pratica dello scippo a zero dei nostri migliori davvero il vivaio rischierebbe di diventare un peso.

    Come va risolto il problema di non essere costretti a vendere i Casadei (o gli Zaniolo) per necessità di bilancio della squadra maggiore.

    Sulle altre tue considerazioni non sono d’accordo, ma credo tu lo sappia.

    Anche qui parlo da profano e quindi esprimo opinioni.

    Poi come sempre accade le opinioni (di tutti i tifosi) sono confortate dall’opinione di esperti, scelte però solo tra quelle che…confermano le nostre originarie.

    Così ho scritto tempo fa di osservatori e agenti internazionali i quali mi hanno detto che almeno a livelli di vivaio la differenza fra le nostre e le altre non è tecnica, ma di forza fisica, velocità resistenza. Cioè di intensità.

    Di ‘peso’ degli allenamenti e di componente extra comunitaria (guarda che avere in campionato molti giocatori magari di colore straordinariamente superiori sul piano atletico giova anche a chi deve misurarsi con loro e deve alzare per forza l’asticella delle prestazioni)

    Le nostre squadre giovanili sono piene di talenti che poi non competono sul piano internazionale per l’inferiorità su altri livelli.

    Gnontò che ha una potenza esplosiva ha avuto subito successo, Seba Esposito che tecnicamente vale dieci Gnontò non l’ha ancora avuto (anche se io spero che ci arrivi).

    Secondo me non è la palla che corre più veloce, sono i giocatori che corrono più veloci, sono più aggressivi hanno più ritmo e forza muscolare.

    Ultimamente ho fatto un elenco incompleto dei nostri numerosissimi giovani più talentuosi e ho detto che la scommessa interessante sarebbe vedere se qualcuno di loro si afferma e a quali livelli.

    Anch’io non parlo di statura.
    Ovvio che in alcuni ruoli serva.

    Una prima punta è meglio che ce l’abbia, per avere l’opzione del colpo di testa; un difensore centrale se è sotto una certa misura difficilmente riuscirà ad emergere, a meno che non possieda doti di esplosività che lo fanno arrivare dove altri hanno più centimetri (cito Cordova e Cannavaro, comunque casi abbastanza rari).

    In un esterno e in un centrocampista, o in una seconda punta l’altezza è secondaria, anche se in una squadra equilibrata un Vecino (magari più solido) un Berti, un Pogba, persino un Sergio Busquet nel Bar@a dei piccoletti, su 5-6 giocatori del ruolo serve.

    La mia opinione è molto semplice: oggi per giocare a calcio a certi livelli bisogna primariamente essere grande atleti. Se non ci sei, puoi avere tutta la tecnica del mondo, ma a i vertici non arrivi.

    Poi, tra quelli che hanno un grande atletismo, i più tecnici emergono

    Per ‘grande atletismo intendo’ varie cose, in parte collegate al ruolo in cui ci si esprime.

    Come dicevo, velocità, forza, esplosività, ritmo, garra, intensità.

    Per esempio Cassano non era né velocissimo né molto mobile né continuo.
    Ma aveva una forza nelle gambe e nelle spalle ineguagliabile. Quando riceveva palla non lo spostavi e non gliela toglievi. Poi aveva la tecnica per la giocata. Ma anche il suo era un modo per essere grande atleta.

    Dico sempre che a parere mio se Xavi e altri super tecnici non avessero avuto lo spunto per far fruttare la loro giocata o la forza per reggere sul piano agonistico sarebebro diventati Dell’Anno.
    Ma il discorso vale persino per Maradona che è diventato grandissimo perché quando accelerava nessuno lo prendeva e poi aveva una raffinatezza che gli consentiva di eludere e concretizzare.

    Al contrario, come diceva il mio ‘confidente’ della Federazione, che ha seguito i due esempi da vicino, né Vieri né Toni avevano piedi raffinati.
    I loro piedi sono diventati…raffinati quando la superiorità atletica, a evoluzione completata, ha dato loro quel vantaggio che ha reso possibile anche la giocata.

    Questo nel mio piccolo l’ho provato anch’io: quando sentivo di essere atleticamente superiore all’avversario mi riuscivano giocate che sarebbe stato inutile tentare sapendo che sarebbero state bloccate.

    Insomma, non so se mi sono spiegato e non so se le mie idee sono giuste, ma sono quelle che dopo molti e molti decenni di calcio, visto dai bordi del campo, mi convincono maggiormente

    "Mi piace"

  6. Adesso per la sostituzione di Samaden si fa il nome di Andrissi. Lo conosco molto bene dai tempi in cui allenava le nostre giovanili e avevamo un ottimo rapporto
    Era un buon allenatore, sicuramente. Ma se l’obiettivo è trovare un dirigente che sia ‘visionario’ (nel senso positivo di aprire le porte a visioni innovative e futuristiche), che abbia competenze manageriali e di direzione con una visione alta e radicale delle necessità di gestione di un grandissimo club, gli faccio i migliori auguri, ma temo che saremmo messi male

    "Mi piace"

    1. Ti ringrazio per la risposta esaustiva.
      Concordo non ci siano soluzioni pure ma approcci misti.
      Non concordo su tema fisico: verso nazioni con molti ragazzi di colore (penso alla francia) sicuramente si può pagare dazio ma Argentina, per fare un esempio, è molto “italica” fisicamente parlando ma sforna una quantità di ottimi giocatori che noi ci sognamo.
      Io credo che alcune scelte formative siano state sbagliate, succede.
      Quando dici che allenamenti da noi sono più soft conferma mia opinione: le cose non sono state fatte per bene.
      Poi io considero fondamentale il trovare spazio al piano superiore: se in Argentina, Danimarca, Norvegia, ecc. 100 ragazzi salgono ogni anno (numero esemplificativo), normale 10 si rivelino buoni. Anche tra quelli che magari fino a 16 anni erano buoni ma non ottimi.
      Se da noi ne salgono 10, normale ne emerga uno.
      La prova sul campo, nel calcio come nella vita, la fa,sempre da padrone.
      Spero che la crisi economica che ci attanaglia a livello calcistico possa portare almeno benefici in tal senso.

      "Mi piace"

  7. Paolillo:
    “Come vede il futuro dell’Inter?”
    “Sono preoccupato. Sembra evidente la mancanza di facoltà di spesa. Nel calcio, come in qualsiasi altra attività imprenditoriale, si ottengono risultati con gli investimenti, altrimenti si galleggia. Nell’Inter attuale vedo grandi vendite, ma non grandi investimenti e acquisti. Milano ha bisogno di due squadre top per l’Europa”.
    Toh, almeno uno che la pensa come me c’è. Consolazione!

    "Mi piace"

  8. Ieri ho visto Tottenham – Milan. Mamma mia Perisic!! E’ la brutta copia della controfigura del giocatore devastante visto l’anno scorso. Ai Mondiali l’avevo vsto male. Ieri l’ho visto malissimo.

    "Mi piace"

    1. Confermo.
      Ottima scelta dirigenziale non dare contrattino pluriennale a 34enne.
      Oltre che un normale declino fisico, in particolare per coloro che hanno costruito carriera su fisicità come Ivan, quasi sempre subentra l’effetto pancia piena: ho firmato ultimo grande contratto della carriera, sono a posto

      "Mi piace"

  9. Grandissima perdita, per conto mio. Perché quest’anno renda meno, non lo so. Vivo lontano qualche migliaio di km e se va bene lo vedo in tv 2-3 volte all’anno. Conoscendolo , escludo che sia un effetto pancia piena e un declino fisico da scarsa attenzione all’organismo

    "Mi piace"

  10. Le prossime tre partite daranno un primo responso sulla nostra stagione. Se passassimo il turno e facessimo almeno 4 punti tra Spezia e juve nelle condizioni finanziarie in cui ci troviamo (cfr. dichiarazioni di Paolillo) potrebbe essere ancora una stagione di grandi soddisfazioni

    "Mi piace"

    1. Dalle mie parti con un detto poco elegante e per niente politically correct si dice: sono tutti bravi a fare i …….. con il …. degli altri. Sarebbe interessante intervistare Paolillo e il figlio di Prisco se il passivo di bilancio lo dovevano ripianare loro. Pochi mesi fa Moratti ha rilasciato un’intervista molto interessante in cui ha dichiarato che ai suoi tempi (quando non lesinava risorse nelle campagne acquisti e non era un modello di gestione economica/finanziaria da studiare alla Bocconi) l’unità di misura delle perdite di bilancio erano i 10 ml di euro (nel senso che perdeva 30/40/50/60 ml di euro l’anno) che un uomo molto facoltoso come lui era in grado di sostenere per alimentare la sua e la nostra grande passione. Negli ultimi anni l’unità di misura delle perdite (causate da un gestione poco accorta e poco manageriale) era diventata i 100 ml. Situazione che lui non era più in grado di sostenere e che lo ha portato a vendere (male, purtroppo per lui) la società. Esistono al mondo soggetti economici disposti a gestire in modo allegro come piace a noi l’Inter e a perdere 200/250 ml l’anno? Io con il cuore mi auguro di si ma con la ragione temo e credo di no. PS Nel frattempo il Milan ha eliminato con merito il Tottenahm dal basso di un monte ingaggio pari a circa il 40% di quello dei londinesi e un monte ammortamenti che sarà non più del 30% di quello degli inglesi. Con un allenatore pane e salame come Pioli al cospetto di un genio del calcio come Conte. Forse i soldi non sono tutto.

      "Mi piace"

  11. Per come vedo io il calcio e più in generale le gestioni aziendali potremo dire che Marotta sta facendo miracoli quando, a fronte di risultati come quelli dell’anno scorso e di quest’anno, l’Inter chiuderà il bilancio o in pareggio o con passivi non superiori a 30 ml di euro. Più che di miracolo parlerei di gestione molto professionale ed molto efficiente.

    "Mi piace"

  12. Marotta sta facendo miracoli perché mantiene competitiva l’Inter pur dovendo vendere giocatori importanti senza avere i soldi per sostituirli e pur dovendo ridurre ogni anno il monte ingaggi, cosa che non…attrae i grandi giocatori Se invece Marotta sta facendo male, allora Zhang , non licenziandolo, non capisce nulla di gestione aziendale e l’intero mondo del calcio, che a differenza di qualche insegnante, geometra o salumiere stima molto Marotta, non capisce nulla di ciò di cui si occupa professionalmente.
    A marotta hanno chiesto di costruire una squadra forte e gli hanno dato i soldi per farlo. Lui l’ha fatto. Poi gli hanno chiesto di mantenerla competitiva pur vendendo i migliori. E lui l’ha fatto.
    Il resto sono solo chiacchiere

    "Mi piace"

  13. Marotta è abile, sua carriera parla chiaro.
    Anche da noi lo sta dimostrando: convince zhang a smenarci 140 mn o 200 mn all’anno.
    Ausilio, molto meno, sua carriera parla altrettanto chiaro.
    Inutile però sostenere che se X non licenzia Y vuol dire che Y è bravo.
    I motivi di certe scelte, basta avere un minimo di vita vissuta non solo nel calcio (mondo cmq autoreferenziale dove la pratica è più accentuata che altrove), sono molteplici e solo in minima parte riconducibili a meritocrazia.
    Sostenere quindi questa come ragione della bravura di una persona è molto superficiale

    "Mi piace"

  14. certo, può darsi che Steven sia l’amante della mamma di marotta, oppure che Marotta sia iscritto al Partito Comunista Cinese o sia una spia cinese in italia.
    certo che Steven è un bell’idiota se si fa convincere da qualcuno a buttare 200 milioni all’anno…quasi quasi provo io a chiedergli di buttare per me 200.000 euro, così cambio casa

    "Mi piace"

    1. Per me quello bravo è Zhang che tira fuori una vagonata di soldi tutti gli anni per noi tifosi. Negli altri esponenti della società tutta questa bravura non riesco a vederla. Ma probabilmente è un limite mio.

      "Mi piace"

    2. Forse lo fa da solo per amore dei ns colori, resta il fatto che li butta ogni anno.
      Eppure sembra che noi si giochi senza soldi

      "Mi piace"

  15. Stiamo buttando via occasioni a palate, Lautaro NON e’ un rigorista stop. E poi stasera impreciso come non mai. Peccato, riusciamo sempre a complicarci la vita, anche quando, nonostante tutto, non stiamo facendo male.

    "Mi piace"

  16. Ennesima dimostrazione di una non guida. Lukaku che si rivolge vs panchina al momento del rigore dicendo: ma non toccava a me?
    Ovviamente silenzio da un tecnico imbarazzante.
    Ne perdiamo una su tre.
    Evidentemente se inzaghi non viene cambiato sarà perché un terzo della A ci è superiore e sta facendo miracoli.

    Piace a 2 people

    1. Se sei soddisfatto della stagione, rispetto alle attese di agosto, ti invidio.
      Veramente.
      Vai a rivedere dichiarazioni di Ausilio e Moratta su quali fossero le attese

      "Mi piace"

  17. Già, perché AusIlio e Marotta potevano dire: abbiamo dovuto vendere i migliori senza sostituirli, adesso abbiamo una squadra incompleta e con tanti giocatori mediocri. Che Dio ce la mandi buona!
    Quello di Ausilio e Marotta non so, il mio obiettivo (massimo e realistico insieme) era arrivare nei 4, passare il turno di Cl e vincere almeno una coppetta

    "Mi piace"

    1. Ma poi non è del tutto esatto dire che gli ultimi due anni abbiamo dovuto vendere i migliori senza rimpiazzarli. L’anno scorso, è vero, sono stati ceduti Lukaku Hakimi e necessariamente Eriksen. Lukaku però è stato rimpiazzato dalla coppia Dzeko/Correa che ha avuto un impatto a bilancio per questi due anni molto molto molto pesante, Hakimi è stato rimpiazzato da Dumfries e Eriksen da Calhanoglu anch’esso piuttosto oneroso a livello di bilancio (opinione del tutto personale, in questo cambio siamo pure migliorati tecnicamente). L’anno scorso abbiamo lasciato andare a zero Perisic (rimpiazzandolo con Gosens che è costato più di 20 ml di euro, e vedendo il rendimento del croato mi viene da dire che ci abbiamo azzeccato non tanto nell’acquisto di Gosens quanto nel mancato rinnovo di Perisic) e A. Sanchez rimpiazzandolo con Lukaku alla modica cifra di 22 ml di euro per un solo anno (povero Zhang). Non si è venduto Skriniar come era logico fare e adesso lo perdiamo a zero con una perdita netta a bilancio di circa 560/60 ml dui euro considerando che ormai Skriniar era quasi del tutto ammortizzato a bilancio. La verità è che il povero Zhang ha continuato anche in questi due anni a tirare fuori fior di quattrini dalle sue risorse personali mentre una narrazione mainstream distorta vorrebbe far credere che in questi anni siamo stati in regime di feroce spending review.

      Piace a 1 persona

      1. Abbiamo smantellato tutto.
        Un miracolo aver perso solo 8 gare.
        Certo che puoi anche perdere scudo da un Napoli stellare (bravissimi loro, altro che soldi) ma il piazzamento tranquillo nei 4 era obiettivo minimo.
        Dichiarazioni dei nostri è cosa naturale per squadra con secondo livello costi in A.
        Trovarsi a battagliare con lazio dal mercato bloccato per problemi liquidità è indice di stagione deludente.
        Deluso è Marotta e lo esterna.
        Non capisco veramente cosa ci sia da giustificare

        "Mi piace"

  18. Premessa, a me non interessa mandar via Inzaghi adesso (mentre francamente sul proseguire con lui anche l’anno prossimo ho dei grossissimi dubbi, parecchi in piu’ di quelli della fine campionato scorso). Pero’ la gestione del primo rigore e’ imbarazzante. Davvero devo credere che NON si sia affrontato quest’aspetto nel pre-partita ? Poi, hanno impiegato minuti prima di darcelo (cosa stessero guardando lo sanno solo loro, vero che forse il difensore sfiora la palla, ma fa un intervento da, come minimo, arancione ), possibile che a nessuno della triade Inzaghi, Farris, Ferri sia saltato in mente di chiamare i due vicino alla panca e dare l’ordine che avrebbe battuto Lukaku ? Questa e’, a parer mio, IL problema di Inzaghi. Deve prendersi le sue responsabilita’ e’ governare la squadra, non lasciare l’autogestione (sui rigori, sulle punizioni, sui calci d’angolo). Per poi andare in conferenza stampa e trovare le scuse piu’ svilenti.

    Piace a 1 persona

    1. Chi frequenta Appiano sa che il gruppo fa ciò che vuole.
      Inzaghi non partecipa alle famose riunioni di rilancio.
      Inzaghi, per sua stessa ammissione, non decide i rigiristi.
      Inzaghi non reagisce a sanchez che dice ‘i campioni devono giocare’, ma la gara successiva lo schiera titolare e il cileno fa schifo.
      Giocatori si insultano e lui non interviene mai.
      Ridicolo citare sempre, a difesa, abbiamo venduto hakimi e perisic.
      Per sostituirli si è speso, e non poco.
      Guardare avversari da cui abbiamo perso cosa hanno speso.
      Sembra che nostro competitor siano city e psg. Pazzesco

      Piace a 1 persona

  19. Di fronte a certe falsificazioni del pensiero altrui non resta che deporre le armi. Io non dico che abbiamo venduto Hakimi e Perisic. Dico che abbiamo perso per motivi connessi al bisogno di rientrare finaziariamente Hakimi Perisic, il miglior Lukaku, Eriksen Sanchez, ora anche Skriniar (e ci sono voci su altri che certo disturbano), Conte, Pintus.
    Che per sostituirli si sia speso e non poco è una dichiarazione curiosa: si vede che il ‘rientro’ necessario me lo sono sognato io. Non ero un fan particolare di Eriksen, ma immagino che al posto di asllani qualcosa in più avrebbe dato. Se tra le perdite fondamentali cito Conte, implicitamente do un giudizio su Inzaghi. Se cito Pintus do un giudizio su chi cura la preparazione (e ho sempre ricordato che alla Lazio per due volte hanno perso la Cl alla fine, all’Inter uno scudo nella parte finale della stagione).
    Non frequento Appiano, beato che la frequenti. A me la gente che lo frequenta e conosco dice cose diverse
    Io dico che se hai vinto quando tu valevi 9 e gli avevrsari 8, poi tu hai fatto cessioni (complessive: giocatori allenatore e preparatore), mal sostituite (cfr i costi di hakimi Dumfries, Lukaku Dzeko, Eriksen Asllani) e gli altri si sono rafforzati, ci sta che finisci dietro.
    nel giro d’Italia ci sono corridori che corrono per la classifica (poi vince uno solo e gli altri si piazzano, ma è una maratona e le tappe spesso non le vincono i favoriti.
    Noi per me correvamo per i primi 4 posto se li otteniamo avremo fatto bene, anche perdendo molte tappe (vuol dire che avremo fatto meglio dei rivali più accreditati). Io ho molti dubbi che arriveremo tra le 4, per l’organico (giocatori, allenatore, preparatore) e perché a parte il napoli si è creato un forte livellamento (per me se le togliessero i punti di penalizzazione la più forte sarebbe la juve. Chiaro che se non si entra negli 9 in Europa e nei 4 in campionato, Inzaghi sarà sostituito. tremo però al pensiero di chi potrà arrivare nelle nostre attuali condizioni finanziarie e progettuali

    "Mi piace"

  20. Io nojn confronto l’Inter col City (come sarebbe giusto). Dico che se tu spendi 30 milioni sono tanti, ma se ne incassi o risparmi 150 tu ha perso valore per 120 milioni. Magari la tua avversaria ha speso 25. ma non ha venduto nulla. Risultato: Inter -120,. avversaria + 25. Poi non si può non risentirne

    "Mi piace"

    1. Torniamo sempre li: se io spendo 530 e altri 200, sto spendendo oltre il doppio.
      In un campionato (non gara secca dove può succedere di tutto) dovrei essere davanti comodo, salvo errori miei e/o bravura avversario.
      Che può succedere ma non va nascosto.
      Poi si dice che i costi sono ammortamenti frutto di vecchie campagne di raffirzamento: peccato che se cedi giocatori che hai pagato tanto quegli ammortamenti non ci sono più.
      Rispetto a 2 anni fa hai chala (non asslani) per eriksen. Hai Correa (pagato molto) per sanchez e dzeko per pinamonti. Hai gosens (pagato molto) e dimarco per perisic young. Hai dum e bellanova per hakimi.
      Hai un portiere in più.
      Hai tutta gente esperta per provare a vincere oggi, non domani.
      Se non ci riesci e combatti con chi ha costi che sono la metà dei tuoi, io cercherei di capire gli errori anziché andare a caccia di giustificazioni.
      Siamo in A, non in premier, non scordiamolo

      "Mi piace"

  21. “Se non ci riesci e combatti con chi ha costi che sono la metà dei tuoi, io cercherei di capire gli errori anziché andare a caccia di giustificazioni.”
    Il mainstream non va nemmeno a caccia di giustificazioni ma addirittura eleva al rango di divinità Marotta che starebbe facendo miracoli.

    Piace a 1 persona

  22. Se la gestione di Marotta degli ultimi due anni equivale al miracolo allora come si dovrebbero definire lo scudetto del Verona di Bagnoli o il mitico secondo posto del Perugia dei miracoli o lo scudetto del Leicester o anche lo scudetto dell’anno scorso del Milan e quello di quest’anno del Napoli?

    Piace a 1 persona

  23. Effettivamente quest’anno forse realizziamo un piccolo doppio-miracolo. Dopo aver perso i 60 ml di plusvalenza di Skriniar, forse riusciremo a non qualificarci in Champions con il monte dei costi più alto per distacco della serie A e la Juventus penalizzata a -15. Altri 60 ml buttati nella pattumiera. Chapeau!!

    "Mi piace"

  24. L’Inter e’ la nostra passione e giustamente ognuno di noi dice la sua. Sicuramente nessuno ha la verita’ in tasca. Speriamo di passare il turno CL e di non sbagliare la prossima partita in campionato (con quelli mi da fastidio perdere anche il testa/croce di inizio match).
    Cmq passiamo ai problemi veri, sembra che Correa torni disponibile … :-)
    Buona Domenica e Forza Inter.

    "Mi piace"

  25. Lo Zio: “”I giocatori sanno che da 3 anni, a turno, uno finisce sul mercato. Incide parecchio secondo me. Tre anni fa vincono lo scudetto e normalmente tu inserisci 1-2 tasselli per confermarti e migliorare in Champions. Invece sono più sessioni di mercato che l’Inter deve sempre fare segno +. Io non so che problemi abbia la società ma questo incide quando devi fare squadra”. Con lui siamo almeno in quattro a pensarla così

    "Mi piace"

  26. Di sicuro abbiamo acquistato Gosens, Asslani e Bellanova. A questi aggiungerei Lukaku che anche se non è stato acquistato tra prestito e ingaggio costa al povero Zhang una vagonata di soldi. Per contro non mi risultano vendite.

    "Mi piace"

  27. da Calcio e finanza

    “Tra entrate e uscite, dunque, l’impatto sul bilancio 2022/23 del calciomercato dovrebbe tradursi in minori costi per circa 22,8 milioni di euro.

    Maggiori costi da acquisti/prestiti – € 36.483.000
    Minori costi da cessioni/prestiti € 59.340.820
    Saldo € 22.857.820

    Considerando invece il solo saldo tra entrate e uscite per quanto riguarda i cartellini (solo le operazioni a titolo definitivo), la sessione di mercato per l’Inter si conclude con un saldo positivo di circa 21 milioni di euro.

    Acquisti -€ 14.000.000
    Cessioni € 35.000.000
    Saldo € 21.000.000”

    NB i saldi reali sono molto più positivi perché Calcio e Finanza ad esempio conta 14 milioni per Asllani, mentre ne sono stati spesi 4 e così per altri prestiti con diritto.
    Inoltre non considera per quanto riguarda i cartellini almeno una ventina di prestiti di giocatori (tutti in A o B, in italia o all’estero) che immagino non fossero gratuiti, visto che noi paghiamo i prestiti altrui.
    In ogni caso siamo forse l’unica squadra al mondo che dopo essere arrivata seconda a due punti si preoccupa di chiudere il mercato in attivo, anziché fare un piccolo sforzo per riprendersi il titolo.
    Ma naturalmente non è solo questo.
    Tutti, compresi i giocatori a fine contratto, sanno che si dovrà procedere a ulteriori forti risparmi e a cessioni importanti, tanto più dopo la perdita a zero di Skriniar.
    Siccome i giocatori sono uomini, questo non può non incidere.
    Si possono raccontare tutte le balle che si vogliono, ma i fatti restano tali: sinché l’Inter ha chiuso i mercati in attivo è sempre cresciuta, quando ha cominciato a dover tagliare ingaggi e chiudere mercati con forti attivi, come è logico, è progressivamente calata

    Aggiungiamoci anche che se Conte costava 12 milioni e Inzaghi 6 presumibilmente, o sono tutti pazzi oppure si sapeva di perdere qualità anche a livello di conduzione (per non parlare della preparazione atletica e di Pintus)

    "Mi piace"

  28. https://www.transfermarkt.it/inter-mailand/transfers/verein/46

    Questi sono saldi per cassa: un prestito conta zero, viene calcolato esborso/incasso quando questo si materializzera’.
    Sul tema incertezza: come ha fatto il Bilan a vincere quando anno prima perde a zero Donnarumma, poi Chala (venuto da noi tirchi che, però, evidentemente offrivano di più) e Kessie lo stesso anno.
    Loro non sono influenzati da mancati rinnovi?

    "Mi piace"

  29. U18 Inter Verona 4-2 (Vedovati, Zefi 3)

    Partita bellissima, agonisticamente intensa e a tratti anche tecnicamente, soprattutto per i nostri campioncini di statura medio bassa (Aidoo, Ricordi, Berembruck, Quieto, Zefi.

    Potessimo investire, con questa base rafforzata dai sei o sette 2005 che sono in primavera e da qualche acquisto mirato (basterebbero 1-2 ma molto forti) il prossimo anno l’U19 ci farebbe quanto meno divertire.

    Il Verona era terzo in classifica. Quindi si è trattato di uno scontro al vertice e le indicazioni risultano importanti.
    Primo tempo dominato con ottime trame offensive.

    A inizio ripresa subito il 3-0, poi una leggera flessione e loro accorciano. Quando stavano producendo il massimo sforzo (con il mister che urlava: “dai dai, non me ne frega nulla se prendiamo il quarto il quinto, proviamoci’) è arrivato il gol, che l’ha chiusa.

    Solo in zona recupero il gol del 4-2 dei veneti.

    Pagelle

    Tommasi 7 alcuni interventi pregevoli, forse qualche responsabilità sul secondo gol

    Aidoo 7.5 dopo un quarto d’ora si era procurato tre occasioni: un gran tiro dal limite, una percussione che lo porta davanti al portiere un po’ defilato e un’altra percussione sul fondo dell’area con tocco all’indietro non sfruttato. In fase difensiva la sua arma migliore è il recupero

    Casani 6 come Matjaz ha il suo da fare contro le punte venete (Valente e Diao Balde) molto insidiose. Ne esce quasi sempre vincitore
    Matjaz 6 Al rientro dopo un anno dall’infortunio, tiene bene il campo contro avversari, come detto, pericolosi
    Motta 6.5 spinge sulla sinistra e contiene bene il suo avversario

    Ricordi 7 giocatore delizioso. Certe iniziative, certi scambi di prima riconciliano col calcio ‘giocato’ anche un risultatista come me. Fisico esile, ma , almeno in categoria con grinta e intelligenza perde pochissimi duelli fisici
    Bovo 7 più lavoro oscuro di schermo davanti alla difesa e ribaltamento dell’azione, rispetto al solito, quando si segnala anche per le incursioni: perno fondamentale
    Berenbruch 7grandi giocate e progressioni imprendibili

    Quieto 7 vale il discorso fatto per ricordi, con la differenza che Quieto è più ‘attaccante’, gioca in una zona centrale ma svaria su tutti i fronti e spesso si presenta al limite per l’assist o la conclusione

    Vedovati 7 ottima prova di ‘vedo’ che sembra in notevole progresso e comunque in buona condizione di forma. Subito in gol dopo una bella azione conclusa con un prefetto diagonale rasoterra sul palo lungo, si rende utile ed è efficace per tutto il match: la potenza l’ha sempre avuta, tecnicamente sembra migliorato
    Zefi 8,5: Lunedì scorso, contro il Parma doppietta. Ieri contro il Verona tripletta. Curiosità: dei 5 gol settimanali, 4 sono arrivati su rigore da lui provocato e trasformato.
    Dribbla quasi sempre, ma avevo detto che quando dribbla in area il difensore ha due sole soluzioni: lasciarlo andare o atterrarlo. In queste due partite hanno scelto di atterrarlo 4 volte. Il terzo gol davvero da antologia: parte da sinistra, due dribbling all’interno, poi con parecchi giocatori davanti, dal limite fa partite un bolide ad effetto che finisce proprio nel sette opposto. La cosa strepitosa è che non si è trattato di un pallonetto, ma di un tiro violentissimo.

    Nel secondo tempo, a turno sono entrati tutti: Miconi, Maye, Mazzola, Baldelli, Tamiozzo, Ciuffo, Spinaccé

    "Mi piace"

  30. Ovvio che da Conte a Inzaghi perdi ma dipende sempre dove sei.
    Chi ti stava e sta davanti ha Pioli e Spalletti che non sono Guardiola e guadagnano meno di Inzaghi.
    Dato certo è ammontare risorse spese, leggasi costi.
    Qualsiasi analisi passa da questo parametro per giudicare operato.
    Se poi il fatto che a Zhang va bene è un condono su ogni giudizio ne prendo atto.
    Però è curiosa una ‘lettura particolare’ per ogni fatto.
    Ripeto che evidenziare errori non è una condanna a morte e neppure un atto di antinterismo.
    Al contrario ritengo sia un esercizio molto utile per capire come migliorarsi senza trovare sempre una giustificazione.

    "Mi piace"

    1. No, sono i costi.
      Se parto da 600 e scendo a 540 vs altro che partono da 170 e salgono a 200, ovvio la forbice si riduca.
      Però la differenza rimane netta.
      Una singola sessione è di mercato conta nulla.
      Se ho bravura/fortuna di fare una cessione per oltre 100 mn e pesco un buon sostituto a meno, secondo te il gap vs chi non ha comprato o venduto nessuno si è annullato di colpo?

      "Mi piace"

        1. Ok, se la vedi così.
          Butto gli studi in economia fatti e anche il buon senso.
          Se 500=200 butto anche matematica.
          Addirittura chi ha 500 è più bravo di chi ha 200 ma ottengono stessi risultati.
          Un nuovo teorema, curioso, da applicare

          "Mi piace"

  31. Under 17: INTER SPAL 6-0 (Lavelli, De Pieri, Zanchetta 2, Pinotti 2)

    Dominio netto come indica il punteggio e anche qui molte belle giocate e tanto spettacolo.

    Si deve però in questo caso la forte differenza esistente tra le due squadra (noi siamo primi, i ferraresi terz’ultimi).

    Questo per non esaltarci troppo….

    Anche se a noi mancavano almeno 5-6 giocatori che di solito sono titolari (Re Cecconi, Mayé Cocchi, Mancuso, Mosconi, Spinaccè)

    Temevo che l’assenza di Mancuso, dopo le voci di …prossima partenza fossero un segnale, invece poi ho saputo che ha giocato con i pari età a Bergamo. Speriamo in bene

    Partita senza storia, come dicevo indirizzata dopo neppure 30’ da due grandi conclusioni di Lavelli prima e De Pieri poi.
    nel secondo tempo Zanchetta realizzava su punizione dal limite e poco dopo metteva il suggello definitivo con un colpo di testa vincente.

    C’era spazio per altre occasioni, sinché Pinotti nel giro di pochi minuti realizzava la sua doppietta.

    In classifica conserviamo il primo posto con 2 punti sul Milan e 15 sul Verona: la qualificazione diretta per le fasi finali è a un passo

    PAGELLE:

    Zamarian: 7 sempre sicuro

    Della Mora: 6 sembra aver attenuato le doti di irrefrenabile incursore. Sicuro in fase di controllo
    Garonetti: 7conferma di…saper giocare a calcio. La palla nei piedi non gli scotta
    Granziera: 7 fisico da corazziere, prova senza sbavature. Da rivedere contro avversari diversi
    Castegnaro: 7 quando c’è da attaccare diventa imprendibile

    Venturini: 6.5 tanto lavoro per la squadra e qualche giocata di qualità.
    Zanchetta: 7.5 cresce di partita in partita: fisico, piede e idee
    Tigani: 7 il ‘mio’ capitano unisce moto perpetuo, piedi buoni e visione di gioco

    De Pieri: 7 il gol del 2-0 che chiude la partita, poi tante belle giocate

    Lavelli: 7.5 grande prestazione. Dà fisicità al reparto, è buono nelle giocate per la squadra e sempre insidioso sotto porta. 7.5
    Pinotti: 7.5 due bei gol, uno di rapina e uno al termine di una bella manovra. Non ha un gran fisico, ma offre un repertorio di giocate da applausi

    (nel corso della ripresa sono entrati Taho, Gaverini, Marini, Sotgia, Bordoni, Fois, Vanzulli).

    Domenica prossima pericolosa trasferta a Bergamo, mentre il Milan, secondo a due punti, giocherà in casa contro il Como

    "Mi piace"

    1. Penso che si siano portati molti dati oggettivi.
      Se anche di fronte a questi si considerano infondate pazienza.
      Daremo atto alle dichiarazioni di Paolillo che si basano sul nulla, ma solo su impressioni

      "Mi piace"

    1. Ancora….ci provo per ennesima volta.
      NON si tratta di dire se siamo migliorati (ovvio che no) ma se siamo in grado di sostenere costi superiori ai nostri competitor.
      La risposta è si (solo gobba di più). COSTI, non saldo mercato, peraltro sempre negativo tranne una stagione.
      Fin qui non c’è, spero, Paolillo che tenga.
      La domanda è quindi se chi ha meno ma raggiunge i nostri risultati sia stato più abile e/o noi abbiamo sbagliato qualcosa. STOP
      Per parafrasare auto, vendo la mia che vale dieci e ne compro una che vale 5. Se avversari ne avevano una che valeva 1 e ne comprano una che vale 2, dovrei sempre avere un vantaggio.
      Se poi ho scelto auto da 5 mezza scassata sono stato poco accorto e non ho usato bene i miei soldi. Oppure chi ha pagato 2 altra auto, a sua volta, è stato bravo e fortunato a prendere modello più performante di quanto abbia speso.
      Non mi sembra sia un ergastolo per nessuno.
      Se però assunto è che i nostri sono più bravi, perché altrimenti zhang li caccerebbe, possiamo dire che 2 è maggiore di 5, vale tutto

      "Mi piace"

  32. Ma poi ci sono i fatti, inconfutabili
    Con la formazione migliore, il tecnico migliore, il preparatore migliore hai vinto il campionato con 12 punti.
    Quando hai perso allenatore, preparatore e diversi giocatori, per prendere sostituti che costano meno, hai perso il campionato per 2 punti
    Quando hai perseverato su questa strada, sei ancora secondo perché un gruppo di bravi resta e insieme ai meno bravi ti consente di essere abbastanza competitivo, sei a 18 punti.
    Come si fa a negare che la causa del declino è non il venir meno degli investimenti, ma addirittura la necessità di rientrare?
    Per la mia Inter, per la sua storia, per la sua immagine, io voglio solo che con Suning o con un altro ci sia una proprietà che torni ad investire.
    Se poi, a seguito di investimenti, la squadra non migliorerà, comincerò a ragionare sui colpevoli. Senza arroganza e presunzione, da semplice tifoso che ha opinioni

    "Mi piace"

    1. Quindi se si spendono 28 mn per gosens, per fare un esempio, e questo non rende è colpa proprietà perché ha lasciato perisic.
      O spendere 30 per Correa, che non rende, e aver lasciato Sanchez è sempre colpa proprietà.
      O aver preso Asslani, e non alcaraz per dire, a parità di costo è colpa proprietà che avrebbe dovuto consentire acquisto di un big a 50 mn.
      Ma perché non si vuole accettare che ogni tanto altri siano stati più bravi?
      Appena lo si scrive scatta una difesa d’ufficio. La ruota girerà è il prox top abbordabile si spera lo prenderemo noi.
      Detto ciò penso tutti vorrebbero una reincarnazione di Moratti che ci comprava chi volevamo

      "Mi piace"

  33. L’unico errore è stato Correa, pagato 23 milioni, secondo transfermarkt e 23 milioni per un attaccante nazionale argentino e con una buona carriera in A sono pochi. L’Inter aveva prenotato Turham che per colpa della nostra proprietà e dirigenza si è gravemente infortunato. Aveva provato per Zapata ma volevano più di 40 milioni e non li avevamo. E’ andata male ma la cifra non è così spropositata. Gli attaccanti considerati già pronti costano moltissimo, più che in altri ruoli. un pinamonti oggi costa più di 20 milioni ma se lo chiedesse l’inter costerebbe almeno 30. Uno Scamacca ha costi fuori mercato. Il napoli è stato bravissimo (complimenti) con Kvara, ma per prendere Osimhen che era comunque una scommessa ha speso oltre 80 milioni e comunque ha fatto qualcosa di poco chiaro che ora li sta mettendo nei guai .
    Comunque Correa a 23 si è rivelato a posteriori un errore, che so, come De katelaere (32 milioni e non è una punta) e qualche altro.
    Gosens è stata una mossa preveggente, bisogna avere l’onestà di ammettere che tutti eravamo felici al momento .
    Asllani non costa come Alcaraz, ma un terzo e i soldi in più, per una riserva, non li avevamo. Posso ammettere che il napoli e forse il milan hanno fatto meglio, sia pure in condizioni molto diverse, e sfavorevoli per noi perché il monte ingaggi elevato è stato costruito negli anni, non (o non solo) da questa dirigenza.
    Io dico che nelle condizioni in cui hanno dovuto operare con un monte ingaggi elevato e la necessità di abbatterlo e rientrare delle spese grazie al mercato hanno fatto piuttosto bene a tenerci a galla.
    Io non mi bevo le balle dei nostri avversari mediatici e non che per creare fastidi dicono che abbiamo la rosa più forte e altre barzellette. In particolare gli juventini sarebbero felici di un addio di Marotta, l’uomo che, insieme a Conte ha posto fine alla loro egemonia decennale.
    Noi avevamo una squadra leggermente più forte delle altre poi per motivi finanziari siamo diventati leggermente più deboli. Se il processo andrà avanti probabilmente l’anno prossimo lotteremo per il sesto/settimo posto.
    Questa è la realtà. A me del monte ingaggi non importa nulla: lo sforino, facciano quello che vogliono. A me interessa rafforzarci e possibilmente vince

    "Mi piace"

    1. Anche a me non interessa il monte ingaggi, non pago io, ma su questo si ragiona: se avendo il secondo per distacco si potesse fare meglio.
      Però le cifre non vanno travisate ad uso e consumo: Correa costato 6 di prestito e 23,6 riscatto, 30 mn. In epoca covid.
      Alcaraz 13,65, Asslani 4 di prestito e, vice Ausilio, 10 per riscatto.
      Se siamo più deboli con monte ingaggi più alto, qualche errore vs altri è stato fatto, non trovi?

      "Mi piace"

  34. Tu ragioni sul monte ingaggi, un dato che a me non interessa.
    Io ragiono sul fatto che avevamo una squadra forte che anziché venir rinforzata come accade in questi casi per provare l’ultimo step per esigenze finanziarie è stata fortemente indebolita ma nonostante questo ha già vinto una coppa, è in semifinale di Coppa Italia, è nei quarti di Cl ed è seconda in classifica.
    Vero che si tratta di un campionato di m…a che esprime solo tre delle prime otto d’Europa e ha almeno altre tre squadre sullo stesso livello delle tre arrivate ai quarti.
    Però io credo che dopo la juve avessimo sempre avuto i migliori incassi e molto spesso siamo finiti nell’anonimato, già a ottobre. Una volta ci siamo salvati all’ultima giornata. per questo io sono felice degli…errori clamorosi di questa dirigenza che deve vendere per sopravvivere

    PS Alcarez costava 14 subito noi ne potevamo spendere subito solo 4 e abbiamo preso Asllani.
    Per Correa abbiamo speso 6 subito. Dimmi dove trovavamo una punta sulla carta affidabile con 6 milioni?

    "Mi piace"

    1. Vabbe se italia è supercampionato mi arrendo.
      Incredibile come allora TV offrano un quarto rispetto a premier e metà della Spagna per il miglior campionato d’Europa. Eh si che essendo professionisti dovrebbero fare centro.
      Forse che sorteggio e meno male, ha un pelino aiutato? Se psg e liverpool, per dire, fossero stati sorteggiati vs italiane il quadro sarebbe diverso? Probabile.
      Prendo atto monte ingaggi non ti interessi.
      Lo terrò a mente quando acquisterò, se mai accadrà, nuova casa. Il prezzo e lo stipendio non devono interessare perché per essere valutato devo poter essere libero di acquistare il meglio.
      Direi, scusa eh, un ragionamento un pelo incompleto

      "Mi piace"

  35. #Chelsea
    #Benfica
    #Bayern
    #Milan
    #City
    #Inter
    #Real o #Liverpool
    #Napoli o #Eintracht
    Queste sono le otto squadre più forti d’Europa
    E noi ci siamo. Per la prima volta dopo oltre 12 anni, nonostante due mercati consecutivi chiusi in attivo .
    Via questa dirigenza schifosa

    Se Il napoli passa, come è molto probabile
    3 italiane
    1 tedesca
    2 o 3 inglesi (ma se fossero 3, nessuna spagnola)

    "Mi piace"

  36. Contentissimo per ieri sera, veramente contava anadare avanti in tutti i modi (sportivi e legali, chiaramente). Alla fine, a parte i 10 minuti finali e pur riconoscendo che, a mio giudizio, non abbiamo fatto chissa quale partitona, il Porto ha creato veramente poco, stante le …”premesse” sbandierate .
    Adoro Darmian, non un genio del pallone, ma un ragazzo veramente da Inter (nonostante i suoi … inizi :-) ). Molto triste la vicenda dei 1000 tifosi con regolare biglietto, lasciati fuori dallo stadio, spero l’esposto di Marotta all’UEFA serva a qualcosa.

    "Mi piace"

  37. C’è il calcio e c’è lo spettacolo. Sono molti di più quelli che amano lo spettacolo. Questo spiega perché campionati molto spettacolari attraggano molti più spettatori rispetto a quelli più pragmatici ed essenziali. le tv, essendo guidate da professionisti, non devono decidere dove si gioca a calcio, ma dove si fa più spettacolo.
    Certo noi abbiamo avuto fortuna, perché abbiamo eliminato solo…il Barcellona e il Porto. Col liverpool siamo stati sorteggiati lo scorso anno e..il modo ancor m’offende. Il psg se non ricordo male ha rischiati l’eliminazione contro l’Atalanta sino ai minuti di recupero.
    Prendo atto che è solo fortuna se abbiamo portato 3 squadre nelle prime otto, perché molte altre giocano meglio di noi
    Il discorso della casa non vedo che cosa c’entri con il monte ingaggi, sarà un limite mio

    "Mi piace"

    1. Beh, le squadre inglesi hanno leggermente dominato il decennio di CL, considerare premier cone spettacolo e basta mi sembra esagerato.
      Almeno i fatto dicono questo, evidentemente il nostro tatticismo non paga o saremo stati fortunati.
      O forse, ma forse, dominano perché attraggono i migliori giocatori.
      Casa c’entra con monte ingaggi perché, secondo il tuo ragionamento, per valutare bravura di un professionista non bisogna guardare ai costi che fa sostenere a società. Per cui per valutare bravura nello scegliere abitazione più bella non devo guardare alle mie possibilità ma solo a scegliere il meglio.
      Perdonami ma mi sembra un ragionamento un filo utopistico

      "Mi piace"

  38. Per chiarire il mio pensiero non tanto sulla situazione dell’Inter quanto in linea di principio.

    Se un’azienda va male o risponde alle SUE aspettative lo decide il proprietario

    Che decide anche, in caso sia scontento, come intervenire

    La critica, per essere costruttiva, deve provenire da persone competenti e al corrente dei fatti

    Naturalmente ognuno è libero di esprimere le sue opinioni, con la consapevolezza di ‘sapere di non sapere’ e di misurare le sue opinioni sulle aspettative PERSONALI.

    Tornando all’Inter, secondo me se questi stanno facendo male, quelli precedenti, per decenni, tranne rare eccezioni dovevano essere semplicemente…fucilati.

    Ho passato quattro quinti degli anni della mia vita a vedere un’Inter che essendo la seconda società per incassi e avendo spesso un magnate generosissimo come proprietario galleggiava nelle mediocrità più assoluta

    Adesso vedo una società che avendo compiuto uno sforzo finanziario non indifferente, è tornata a galla dopo oltre un decennio.

    E’ arrivata a vincere e a costruire una forte squadra.

    Poi per motivi in gran parte estranei al calcio la proprietà non ha potuto proseguire in quel percorso che l’ aveva portata a un’esposizione finanziaria importante, ma accettata perché pensavano evidentemente che i vantaggi potessero essere proporzionati allo sforzo.

    finché investivano tanto e la squadra diventava sempre più forte, a me andava benissimo. Quale tifoso non sogna una proprietà dalle capacità di investimento enormi?

    Poi per motivi esterni al calcio, come detto, non ha più potuto proseguire in quella politica, ma sino ad ora almeno da un lato ha provveduto ad onorare gli impegni onerosi assunti nel periodo della crescita, dall’altro ha cercato di operare il necessario (e relativo) ridimensionamento senza sbaraccare, ma mantenendo una discreta competitività.

    La dirigenza tecnica con le sue scelte (perdita ‘obbligata’ di allenatore top, di preparatore top, di almeno 5 top player, tutti sostituiti con figure a minor costo onde avviare il processo di ridimensionamento del passivo) ha cercato di porre in essere questa nuova strategia.

    Ha fallito? Lo deve dire la proprietà, che se scontenta provvederà a radicali cambiamenti.

    Un’opinione fondata sulle singole mosse della dirigenza la possono avere quelli che sono al corrente di come sono andate veramente le cose, del perché di certe scelte nelle varie situazioni concrete.

    Un tifoso è pienamente legittimato ad esprimere le sue opinioni che risulteranno tanto più credibili quanto più terrà conto dei due obiettivi che in questa fase la proprietà si è data:

    1 Ridurre il passivo di bilancio
    2 mantenere un buon livello di competitività della squadra

    Qui si innesta il discorso soggettivo.

    Infatti, se la riduzione del passivo di gestione è stata conforme alle aspettative, lo può dire solo la proprietà,

    se nelle condizioni date la dirigenza è riuscita a mantenere una certa competitività, lo può dire chiunque, esprimendo però opinioni correlate ALLE SUE ASPETTATIVE PERSONALI

    Io ritengo che con i mercati degli ultimi due anni che indiscutibilmente hanno ridotto il deficit di gestione, i risultati sportivi siano soddisfacenti.

    Abbiamo vinto tre coppette, siamo arrivati secondi a due punti in campionato (e il modo ancor mi offende: sarebbe bastato per far solo un esempio tra i tanti, fischiare il fallo su Dzeko nel derby perché noi avessimo la seconda stella), siamo arrivati per la prima volta agli ottavi di CL e l’anno dopo siamo entrati tra le prime otto in Europa

    Squadre che investono moltissimo come il PSG, il Barcellona, L’Arsenal, Il MU, la juventus. L’Atletico Madrid, Il Lipsia ecc. quest’anno ci sono state alle spalle.

    Certo, abbiamo avuto un po’ di fortuna perché abbiamo incontrato ed eliminato solo… squadre deboli: il Barcellona e il Porto.

    Le mie aspettative erano queste: non potevamo vincere il campionato, ma potevamo a questo punto essere un po’ più vicini alla vetta (diciamo 6-7 punti, considerando il campionato straordinario del Napoli) e in CL, visto il sorteggio iniziale, molto difficilmente avremmo superato il girone

    Invece abbiamo superato sia il girone sia gli ottavi ma questo l’abbiamo pagato con una imprevedibile discontinuità in campionato, anche perché la rosa esistente sulla carta è stata impoverita nei fatti dalla stagione per vari motivi deludente (ma non prevedibile) di almeno 3 teorici pezzi forti: De vrji, Lukaku e Brozo.

    Con questi tre che hanno reso pochissimo (ma sono certo che i soloni del web l’avevano previsto e dunque il modesto loro contributo è una colpa…dei dirigenti imprevidenti) si può dire che sono risultati determinati per il percorso svolto fino ad ora proprio i vecchietti che colpevolmente abbiamo preso a zero o quasi: Dzeko, Mikhi, Acerbi, Darmian. Oltre a un altro preso a zero: Calha.

    Ma questi giocatori che avrebbero dovuto essere solo delle alternative, hanno dovuto reggere il peso del grosso della stagione e allora è inevitabile che, arrivando ai quarti, vincendo la super coppa, essendo alle semifinali di Coppa Italia ed essendo secondi ma in lotta aperta per arrivare nei 4 in campionato, non ci possa essere stata continuità di risultati.
    Ma i soloni del web dicono che avremmo dovuto battere Spezia, Monza ecc.

    Certo che li avremmo battuti in condizioni normali, tanto è vero che …non cambierei la loro posizione in classifica con la nostra.

    Il calcio è bello perché i singoli risultati spesso sfuggono alla logica del più forte, perché sono determinati da una serie infinita e non programmabile di fattori.

    Del resto al momento tranne il Napoli le rivali hanno fatto più o meno lo stesso percorso: forse anche loro hanno perso punti contro le squadre più deboli, perché il divario non è così netto da garantirti nella singola gara anche in caso si verifichino una serie di fattori avversi? E’ una domanda, eh?

    Tra i fattori avevrsi abbiamo citato l’irrilevante rendimento di tre teorici pilastri, ma dobbiamo anche considerare che LE UNICHE ALTERNATIVE CHE NON HANNO FALLITO SONO STATI I TRENTENNI A PARAMETRO ZERO, perché gli investimenti sui giovani, sono stati:

    Bellanova: 4 milioni
    Asllani 4 milioni

    Di più in quel mercato non potevamo spendere e pensare di rafforzarsi con giocatori da 4 milioni, se pure per un prestito, richiede davvero tanto ottimismo.

    Infatti i due non hanno mai inciso e così i giocatori venuti meno non sono stati più 3 ma 5 con le conseguenze facilmente prevedibili (discontinuità) sugli altri che hanno dovuto tirare la carretta in una stagione onerosissima perché l’interruzione per i mondiali ha costretto che cerca di andare in fondo in tutte le competizioni a giocare quasi sempre ogni tre giorni.

    E infatti, a aperte il napoli che ha Kvara e Osimhen tutti gli altri hanno le nostre stesse difficoltà.

    Secondo me, senza voler svalutare il lavoro enorme di Spalletti, qualunque delle prime 6/7 con quei due davanti avrebbe vinto il campionato.

    Quindi è andato tutto bene, tranne l’imprevedibile, non ci sono critiche da fare o riflessioni da portare avanti?

    Certamente no, errori ce ne sono stati ma forse non sono cosi clamorosamente evidenti a tutti come sembra ai soloni del web, forse servono ragionamenti più approfonditi, a partire dai dati di conoscenza seri e reali.

    Poi certo, si può dire, è lecito, ‘porco qui e porco là’. Come accadde con i processi pubblici degli ‘incapaci’ Pioli e Spalletti. Ma è stato così anche per Mancini, tanto è vero che un amico ha dovuto fondare un blog in contro tendenza ‘io sto con Mancini’.

    E’ stato così anche con Branca, un incapace che ha vinto il triplete e lo è stato persino per Mou e Moratti (io ho dovuto bloccare un caro amico che lo definiva ‘merdatti’.

    Insomma, io non difendo nessuno. Difendo il principio che si possono avere opinioni ma non si possono fare processi in piazza dall’alto della nostra ignoranza di un’infinità di fattori

    "Mi piace"

    1. Tutto giusto ma continui a confrontare inter con…inter.
      Il confronto che io e altri portiamo avanti è con resto A.
      Con tanto di dati che però arrivati al punto….a te non interessano.
      Se poi i fattori imprevedibili contano per noi, allora la gobba può dire lo stesso per infortuni e penalizzazioni, il bilan per aver giocato 4 mesi senza portiere, ecc. Tutti li hanno.
      Ausilio è li da oltre 12 anni, gli anni bui della ns storia recente.
      Quelli con vincoli imposti da far play finanziario in cui sarebbe servito scouting di livello.
      I nomi li ho postati, ognuno giudichi.
      Purtroppo è più o meno stessa situazione attuale per cui o migliora oppure penso non sia una cavolata temere che replichi quanto fatto in passato.
      Da ultimo: oggi dobbiamo fronteggiare i costi del rafforzamento passato. Se però si sostiene che i top sono stati quasi tutti ceduti e rimpiazzati con gente poco cara, perché i costi restano alti? Sicuro di considerare i parametri zero poco costisi? O sono piuttisto scelte societarie di usare soldi diversamente ma non necessariamente ridurre di tanto i costi che infatti restano alti.
      Certo che scendono ma molto lentamente e comunque sono superiori ad altri. E sui costi, leggasi risorse spese, io giudico, da Solone del web, i risultati.
      Altri elementi non li ho

      "Mi piace"

  39. sulla riduzione dei costi, se sia sufficiente o no, lascio giudicare a chi ci mette i soldi.
    Aver ceduto il miglior allenatore, il miglior preparatore, 4 o 5 top player e avere tre elemnti fondamentali infortunati a lungo è leggermente diverso dall’aver fuori un portiere, avendo una buona riserva, per quanto concerne l’impatto della distribuzione della fatica fisica e mentale sui giocatori di movimento.
    Gli infortuni li ha avuti la juve che infatti per me è la seconda squadra come organico e sta recuperando quella posizione (penalizzazione a parte) man mano che recupera gli uomini. Ma la juve è fuori dalla Cl, ha perso l’unica finale di coppa sino ad ora disputatasi e negli ultimi due anni ha fatto mercati dispendiosissimi, su grandi campioni e non su giovani da 4 milioni.
    i parametri zero possono essere costosi, bisogna valutare i singoli casi. se invece che Dzeko prendevi Vlahovic o Osimhen o anche solo Abrahams probabilmente spendevi di più .
    ma il problema non è aritmetico in assoluto: se io prendo un giocatore da 40 milioni e gliene do 4 quest’anno spendo 44 (48) se prendo un parametro zero e gliene do 6 quest’anno spendo 6 (12). 12 è meno di 48 e se io ho a disposizione quest’anno 12 non posso…spendere 48. ma se fosse possibile fare una politica diversa dai parametri zero con i soldi disponibili e rafforzando la squadra, io proprietario licenzierei in tronco chi mi ha preso i parametri zero. Invece temo che non sia così.
    insomma io dubito che con i soldi che diamo a Dzeko, Darmian, Calha, Onana, Mikhi, Acerbi avremmo potuto prendere sei campioni pagando cartellini e ingaggi. Forse sette Bellanova e Asllani si

    "Mi piace"

    1. Se cedo giocatori che ho pagato molto, i top, spariscono ammortamenti. I costi calano e di tanto.
      I nostri restano invece alti.
      Per cui deduco stipendi siano generosi così come commissioni per prendere svincolati.
      Cosa pensi zhang non lo so, non capisco neppure perché ci tenga pur perdendo centinaia di milioni ogni anno.
      Giudico ciò che vedo: siamo seconda squadra per costi? Si.
      Siamo seconda miglior squadra per organico? Tu dici di no.
      Quindi non capisco tuo ragionamento

      "Mi piace"

  40. Comunque io se mi prendono sei osette campioni giovani, pagando poco di cartellino e ingaggio sono felicissimo. Non ho sposato i parametri zero. temo solo che sia l’unica soluzione, se si vuole restare a competere. E mi par di capire che il proprietario condivida questa opinione

    "Mi piace"

    1. Non puoi prendere campioni, ne giovani ne vecchi.
      Puoi prendere buoni giocatori che si rivelino campioni.
      Quante volte lo ha fatto ns ds?
      Pochissime volte.
      Unico mercato in attivo cedendo bene è stato quello con cessione lukaku e hakimi, due giocatori pagati 75 e 45 milioni. Non proprio due buoni diventati campioni.
      Per il resto ci sono state molte più operazioni a perdere. È un dato di fatto

      "Mi piace"

      1. Erano già ottimi giocatori nonna caso costati parecchio.
        Dobbiamo prendere atto del ns nuovo status, simile a tutte le squadre dello stivale

        "Mi piace"

      2. Si, ma io non aspiro ad essere l’Atalanta, L’Udinese o il Sassuolo. Io ho una storia. fino a due anni fa i grandi giocatori li prendevo, non li vendevo e non prendevo un giovane interessante perché così, se tutto andava bene, potevo rivenderlo guadagnandoci.
        Comunque contenti voi contenti tutti. Tranne me che resto con le mie idee.
        Moratti quando ha capito che non aveva più i soldi per investire come era necessario ha venduto l’Inter, non ha ceduto tutti i campioni per puntare su giovinetti speranziosi da rivendere se si affermavano)

        "Mi piace"

  41. Se prendi sei sette giocatori da 4 milioni rischi di andare in B. però soddisfatto ‘perché hai fatto come tutte le altre squadre dello stivale’ che non fanno affatto così, ma prendono accanto a un kvara, un osimhen da 80 milioni, prendono Di maria, Pogba, Vlahovic, Chiesa, e qualche altro di contorno, vincono lo scudo (anche grazie ai Giroud Kjaer, Ibra, rebic, krunic , Florenzi ecc, tutti presi da giovinetti promettenti. e ai Tonali, kessié, hernandez che sono sicuro li abbiano presi gratis. le altre ancora per il momento non hanno vinto. Noi possiamo avere l’obiettivo di imitarle e, a parte Milan e juve che spendono o prendono vecchietti decisivi, ogni 30 anni riescono anche a vincere e qualche volta vanno in B

    "Mi piace"

    1. Infatti hai citato chi spende più di noi (gobba) e chi ha preso hernandez ad un costo inferiore sia a dalbert sia a lazaro, tonali a metà del costo di barella, ai tempi chala ad un prezzo inferiore a gagliardini.
      Giocatori quando presi non vecchi, mi sembra, e neppure campioni. Che poi sono cresciuti. Esattamente la strada che dovremo percorrere tutti in Jtalia, per voce di Marotta (non mia).
      Hanno vinto con un tetto ai salari rigidissimo che da qualche risorsa in più al mercato ma che poi ti limita i rinnovi (vedi chala, kessje, donnarumma).
      Io tendo a riconoscere, per principio, meriti altrui quando hanno operato bene e cerco di capire se posso migliorare anche prendendo spunto.
      Se poi tu sai con certezza che questa è la strada imposta da zhang alzo le mani. Ma i fatti che ti ho citato sono li.
      Marotta cmq ha dichiarato più volte che ringiovanimento e sostenibilità sono la strada: speriamo la sappiano percorrere bene come hanno fatto altri.
      Se inter avesse ceduto koulibaly, ruiz, insigne, mertens, ecc. per Kim, kvara ad inizio estate sarebbe stato un susseguirsi di: via koulibaly e prendo chi costa metà, lotteremo per sesto posto.
      In queste condizioni ci vuole coraggio e propensione a rischiare altrimenti andiamo avanti come ultimo bilan di berluskoni che prendeva il 35enne scartato dal real di turno puntando sempre al quarto posto in attesa di morire sportivamente come poi è puntualmente avvenuto.

      "Mi piace"

    2. I bilanci delle squadre sono li.
      Se vuoi travisare i numeri insistendo solo su cifre mercato mi arrendo.
      I costi di una società non sono solo spese mercato, anzi. Stipendi contano parecchio.
      E noi in italia abbiamo costi decisamente alti vs concorrenza.
      Avendo ceduto i migliori pagati molto (quindi non più
      a bilancio) per gente a due euro mi spieghi in cosa consisterebbero?

      "Mi piace"

  42. Ho cercato di spiegarmi ma non ci riesco: se sono in difficoltà finanziaria tra sovrastimare un ingaggio, spendendo 10 ogni anno oppure comperare un cartellino, spendendo 40 più 7 il primo anno, che cosa non dico ‘mi conviene’ ma addirittura ‘ mi è possibile’ ? Spendere 47 o spendere 10?. Chiaro che poi i 10 me li porto anche negli anni successivi mentre i 40 no e in più se un 40 lo vendo ho un ricavo, mentre se il giocatore preso a zero non è giovane, non avrò una rivalutazione. Ma se la scelta è tra prendere Darmian o Bellanova, Mikhi o Asllani (visto soprattutto che gioca sempre Mikhi) , Acerbi o il giovane centrale urugayano che abbiamo perso per 4 milioni, io per sopravvivere dignitosamente chi prendo?
    Certo che questa scelta implica che o pensi di cedere e quindi vuoi cedere una squadra che non precipita (in attesa di un improbabile futuro da big) oppure pensi che le tue situazioni finanziarie unite ad alcuni cambiamenti (stadio di proprietà, Super lega, ecc.) possano stravolgere in tempi relativamente brevi la condizione finanziaria tua e della società
    Il discorso in sintesi è: un eventuale acquirente preferisce acquistare una società che arriva seconda in campionato e arriva come minimo tra le prime otto d’Europa (speriamo anche di più) o una squadra di mezza classifica ma con tanti giovani interessanti come Bellanova e Asllani titolari?

    "Mi piace"

    1. Guarda i fondi dove vanno:
      Bilan, Atalanta, Udinese, ecc.
      Cercano squadre con conti in ordine. Tra le 4 ci vogliono arrivare loro.
      Posso fare 8 secondi posti consecutivi ma perdere 140 mn annui, pensi di essere più appetibile?
      Tu, fossi a capo di un investitore, cosa faresti?
      Salvo trovare un nuovo Moratti, appassionato con più soldi, ma esiste?.
      Sui costi ti sei spiegato benissimo, sono io che non ci riesco, limite mio.
      Con soldi Vidal ti pagavi Lobotka, per dire. NESSUNO PAGA 20/30/40 mn cash. NESSUNO, tanto meno in Italia.
      Non è sempre e solo tema liquidità: sui giocatori ci devi arrivare.
      Speriamo arrivi il nostro turno

      "Mi piace"

  43. Lobotka è costato 24 milioni + 4 di ingaggio. In matematica fanno 28 milioni da sborsare subito
    Vidal a zero aveva un contratto di 8 milioni. Quindi nell’anno in cui ha preso Vidal l’Inter ha speso 8 milioni (che forse aveva) anziché 28 (che forse non aveva). E’ come quando prendi una dacia da 10 milioni quando era meglio prendere una macchina da 30 che…si ripagava nel tempo. Che poi Vidal, fortemente voluto dall’allenatore che ci ha fatto vincere lo scudo dopo tanti anni, alla resa dei conti non abbia avuto il rendimento sperato, è un altro discorso ma vale per tanti: anche Joao Mario costato molto o barbosa (idem) non hanno avuto il rendimento sperato. E, sembrerà strano, ma succede anche per altre squadre

    "Mi piace"

    1. Ottimo, 8 mn netto Vs 4 lordi..
      Vidal ci e’ costato 30 in 3 anni (inclusa lauta liquidazione)…ma va bene, ha ragione Luca.
      Ognuno ha la sua visione.
      Però i dati vanno citati in modo corretto

      "Mi piace"

  44. Una piccola buona notizia. matias Mancuso, il nostro talentuoso centrocampista nazionale U17 non ha seguito secondo fonti giornalistiche il percorso di fuga del suo coetaneo Ciardi. Il 15 marzo il talentuoso italo uruguaiano ha firmato il contratto da pro con l’Inter.
    La prossima scadenza riguarda Mattia Mosconi, altro grande talento in erba, che dal 26 marzo, se non firmasse con l’Inter, sarebbe libero di andarsene all’estero

    Piace a 1 persona

  45. Roberto e Luciano facciamo un break. Tanto si è visto che i rispettivi convincimenti non si scalfiscono di un millimetro. Che ne pensate del sorteggio? Secondo me questo Benfica è una squadra molto tosta. Gioca un calcio straordinario però non è imbattibile. SE noi dovessimo imbeccare i 15 giorni di forma smagliante ce la potremmo anche fare. Con il Porto la squadra non mi ha entusiasmato (però alla fine siamo passati e a questo punto è quello che conta). Per me il Benfica è più forte e serve di salire di livello. Di Bastoni che si sa? Sarà out?

    "Mi piace"

    1. Luca, considerando che hanno squadra giovane, poco costosa, e che con i giovani non si vince dovremmo essere favoriti. Di gran lunga.
      Al contrario da ciò che ho visto mi sembrano superiori al porto. E non di poco.
      Se noi siamo quelli dell’ultimo periodo la vedo durissima.
      Ma forse Lukaku potrebbe giustificare i 25 mn usati per lui rendendo mitica la mossa di riprenderlo

      "Mi piace"

  46. Secondo me il Benfica è più forte del Porto. Il Porto nei due match ha fatto leggermente meglio di noi, ma noi non li abbiamo giocati al nostro top di condizione. Se ritroviamo il miglior Lukaku il miglior Barella, il miglior Brozo e i vari Calha Darmian, Onana, ecc (cioè quelli che hanno giocato bene) si ripeteranno abbiamo delle possibilità di farcela. In ogni caso aver evitato City Real e Bayern è stata una piccola fortuna: non so se basterà.
    Il rischio, molto grosso è che per inseguire un sogno si perdano punti importanti per la corsa a 2°,3°,4° posto.
    Ma non se ne può fare a meno è un rischio da correre. Siccome abbiamo una rosa ristretta, sarebbe fondamentale avere tutti gli uomini a disposizione al top, per alternarli.

    "Mi piace"

  47. La formazione tipo del Benfica secondo diversi siti che ho consultato (tra parentesi gli anni)
    Vlachodimos (29)
    Bah (25) (Gilberto, 30)
    Otamendi (35)
    Silva (20)
    Grimaldo (28)
    Neres (27)
    Ciquinho (28)
    Florentino (24)
    Aursenes (28) (Draxler 30)
    Ramos (22)

    "Mi piace"

  48. Sono leggermente ‘stufo’ di veder deformate le mie posizioni per cercare di ridicolizzarle.
    Ovviamente non ho mai detto che schierando un paio di giovani non si può vincere
    Sono abbastanza vecchio per aver visto i mondiali del ’58 vinti dal Brasile del giovane Pelé (non aveva ancora compiuto 18 anni) e del giovane Altafini (20 anni).
    Poi ho visto altre squadre vincere schierando dei giovani e dei giovanissimi. Tra gli altri ho visto giocare in prima squadra Corso e Mancini a 17 anni, Facchetti e Mazzola pure molto giovani.
    Ho sempre detto un’altra cosa: deve giocare chi al momento nella rosa è il più forte, non il più vecchio o il più giovane.
    Aggiungo che la stragrande maggioranza dei calciatori a 24-25 anni è molto più forte di quanto lo fosse a 18-20
    Se però uno a 18-20 è GIA’ più forte dei ‘rivali’ del ruolo, qualsiasi allenatore lo fa giocare.
    Siccome non sono un integralista, sostengo che anche qui possono esserci eccezioni ed errori, ma che nella stragrande maggioranza dei casi l’allenatore non è masochista ed è leggermente più competente a giudicare, e ha una conoscenza maggiore, rispetto ai tifosi, delle capacità ‘attuali’ dei suoi allievi.
    Allenandoli tutti i giorni, sa che cosa possono dare sulla corsa, sulla capacità di reggere i contrasti, sul senso della posizione, su ritmo intensità e tenuta, sui movimenti coordinati con il resto della squadra, sulla personalità, sull’intelligenza calcistica, nella precisione dei passaggi, nella conduzione della palla in corsa, nel lancio, nel colpo di testa, nello smarcamento, nell’uno-due, ecc.
    Credo che qualunque allenatore possa fare un errore di valutazione, ma se fossi un presidente comprerei un giovane segnalatomi da chi lo allena piuttosto che da uno o più tifosi.

    Dunque l’allenatore schiera il giovane se

    Lo vede più forte nei rivali del ruolo (considerando l’insieme degli elementi citati)
    Lo considera in grado di reggere il duello con l’avversario di una singola partita.

    Non credo all’allenatore cagasotto e masochista che schiera una squadra più debole perché non ha il coraggio di mettere uno più forte ma giovane.

    Non credo nemmeno alle pressioni dello spogliatoio, perché (trattandosi di professionisti con in gioco molto denaro e la carriera) qualunque giocatore preferisce vincere con un giovane piuttosto che perdere con un compagno più maturo.
    Se l’allenatore è palesemente incapace di fare scelte adeguate ai valori, la squadra non lo segue più e lui salta rapidamente.

    Riassumendo:

    Credo che esistano giovani precoci e che hanno giù raggiunto livelli prestazionali affidabili o anche eccelsi.

    Credo che siano relativamente poco numerosi: se hai la fortuna di crescerne uno o la bravura di comprarne uno credo che chiunque lo faccia giocare

    Tra uno che vale 30 a 18 anni e uno che vale 30 a 32 anch’io scelgo tutta la vita quello di 18.

    Ci sono squadre il cui obiettivo non è vincere, ma è commerciale: queste possono permettersi di perdere qualche punto per lanciare più precocemente un giovane e venderlo bene.

    Ci sono squadre che possono accelerare le esperienze dei giovani e trovarseli pronti prima, pur vincendo, perché nei loro campionati le partite vere sono 2 o 3 in una stagione

    Ci sono scout più bravi di altri nel pescare giovani di valore immediato e di prospettiva.

    In genere sono squadre scout che appartengono alla categoria ‘commerciale’ o anche squadre che puntano a vincere con una programmazione pluriennale, ma devono avere tifosi contenti di vincere ogni 20 o 30 anni. Uno Kvara non si trova tutti i giorni e chi l’ha scovato è stato bravissimo, cosa che non ho mai negato

    "Mi piace"

  49. Esistono allenatori e ds più bravi nel fare certe cose…mi basta questo.
    Gli errori ci sono: sono professionisti spesso di livello culturale modesto per cui errori sono più frequenti. Aggiungi che è un mondo piccolo e ricco di soldi per cui errori vengono compiuti anche per motivi diversi da giudizi errati, che sono umani. Ci sono fior fior di testimonianze in merito.
    Tornando a noi, se si costruisce instant team come il nostro i risultati devono arrivare oggi.
    Se faccio mix diverso (non si parla di avere squadra under23) allora posso puntare al terzo posto oggi e al primo domani.
    Sono scelte che ogni società fa e i risultati, sportivi e finanziari (insieme, se non hai sceicco dietro), sono metro di giudizio in rapporto a risorse complessive usate.
    Tutto qua, mi sembra una logica elementare che mi sorprende come possa essere respinta.
    Diverso è giudizio: se uno è soddisfatto di competere con lazio e Roma, viste risorse diverse usate, è legittimo.
    Ma ritengo lo sia altrettanto il giudizio di chi, per le ragioni di cui sopra, la vede all’opposto

    "Mi piace"

  50. Io sono solo un tifoso, felice se l’Inter vince.
    Se dopo un periodo lunghissimo molto oscuro è tornata a vincere sono felice.
    Se poi deve vendere i cardini della ritrovata vittoria senza poter investire per sostituirli degnamente sono rattristato.
    Se nonostante queste dolorose necessità riesce a vincer ancora qualcosa, a rimanere ai vertici in campionato e a fare un exploit imprevedibile in CL eliminando BARCELLONA E PORTO, non sono felicissimo come se avessimo vinto ancora CAMPIONATO O CL, ma penso che, date le premesse, poteva andar peggio

    "Mi piace"

  51. Ho visto un po’ di immagini di Zefi, direi che sta confermando quello che mostravano i video su youtube di quando giocava in Irlanda, direi che non è solo dribbling, gli vedo ho visto fare passaggi illuminanti, Luciano sarebbe molto interessante una tua opinione sulle probabilità di fare carriera e che tipo di carriera.

    "Mi piace"

  52. Under 18 ha vinto 3-0 a Cagliari con gol di Berembruch, Spinaccé e Vedovati. Per ‘Spina’ è il primo gol sotto età (aveva esordito per qualche minuto domenica scorsa. ‘Bere’ e ‘Vedo’ sembrano aver confermato le impressioni di ottima condizione esibite domenica scorsa
    Quanto a Zefi nessuno può dire oggi dove arriverà: ho conosciuto la mamma e il nonno sono persone pittoresche e simpaticissime. Lui ha un dribbling irresistibile (in categoria) e la sa dare anche con visione e precisione, quelle rare volte che la dà. Ma a me fa impressione sopratutto la capacità di calciare a rete da fuori con forza e precisione, coordinandosi per la battuta in una frazione di secondo. Ha i mezzi tecnici per fare una grande carriera e anche alcuni mezzi fisici. Tutto dipenderà dalla testa e dai margini di miglioramento atletico perché a livello di professionisti velocità ritmi e forza sono di gran lunga superiori a quelli che si incontrano in Under 18. In sostanza: se lui è ‘arrivato’ o quasi non farà una gran carriera, se crescerà ancora sensibilmente la potrà fare

    "Mi piace"

    1. Comunque essere precoci non da garanzia di margini di miglioramento. Ricordo che crisetig in primavera ci giocava a 16-17 anni e nessuno pensava ad una carriera da comprimario in serie b, tenendo conto che ha pure iniziato dalla categoria più alta. In contrasto giocatori che a 18 anni facevano panchina in primavera sono titolari a buoni ottimi livelli in A.
      Ragazzi come Tuia, Faraoni, Bessa, Digennaro R.Insigne, DeSilvestro, Padovan etc etc che sembravano avviati a carriere importanti sono onesti comprimari oppure letteralmente spariti. Dallo stesso benassi e bonazzoli mi aspettavo altro…

      Piace a 1 persona

  53. A proposito di giovani interessanti, il terzino Zanoli in prestito dal Napoli alla Samp sta facendo davvero bene. Che avesse fisico corsa e qualità si vedeva già al Napoli quando aveva la possibilità di giocare ma la personalità e la capacità di creare e seguire le transizioni offensive che sta mostrando in un contesto difficile come quello della samp sono sorprendenti. Oggi si è ripetuto dopo la grossa prestazione contro la juve. Mi pare (da verificare) che giuntoli lo abbia riscattato dal Carpi dopo un iniziale prestito per 1.5 ml nel 2019 a 18 anni. Bella cifra per un primavera, sembra davvero tosto.

    "Mi piace"

  54. Qualcuno dica agli 11 in campo e ad Inzaghi che stiamo giocando contro la Juve, non stiamo facendo un’amichevole. Lautaro e’ in vacanza da un po’, sarebbe il caso che ricominciasse a giocare. Sul goal non ho capito se Onana e’ stato coperto da Dumfries o cosa ha combinato. Al di la’ che sembra veramente difficile che Rabiot non abbia toccato col braccio. Va beh .

    "Mi piace"

  55. Mah, sarà che giocare contro Gatti, Fagioli, Soule e De Sciglio sia complicato (nonostante coi giovani sia impossibile vincere), sarà che loro avevano 48 ore in meno di riposo e forse erano più pronti.
    Sarà che Lukaku è stato un grande colpo….sarà che siamo pieni di parametri zero ma poi si scopre che abbiamo 130 mn di giocatori in prestito o panca perché inadeguati (dalbert, lazaro, correa, gosens, sensi).
    Resta ennesima partita triste di una stagione triste.
    Ma noi orgogliosamente proseguiremo con inzaghi e ausilio che fanno il massimo.
    Notte

    "Mi piace"

  56. 1) asfaltati come atteggiamento voglia e organizzazione difensiva
    2) tecnicamente il loro centrocampo vale 1000 il nostro. Barella, stasera avrà visto come si impara a giocare a calcio da fagioli,rabiot, locatelli etc.
    3) Fagioli può ripercorrere la carriera di Totti
    4)Danilo, un leader così all’inter non esiste
    5)bremer è il più forte centrale di Italia
    6) il buffone ha parlato subito dopo una partita miracolata contro uno sfortunato e impreciso Porto…..sassolini dalle scarpe? Sono quelli che tutti vogliono buttargli addosso….cassano è il simbolo di tutti quelli che chiedono, giustamente, competenza professionale. Lui non ne ha e non ha dignità di dimettersi
    7)il Parma ancora grida vendetta per la qualificazione in coppa Italia rubata
    8) se oltre a togliere i 15 punti dovessero come si dice darne altre 15 per danni morali allegri può ancora vincere lo scudetto e dimostrare di essere ancora il migliore in Europa lanciando perfino 3 giovani campioni
    9) paradosso inimmaginabile:dovesse essere arrestato zhang e prosciolto agnelli si capovolgerebbe tutto il titolo di delinquenti cambierebbe proprietà
    10) la provocazione ha un fondo di verità

    "Mi piace"

  57. Non volevo essere offensivo ma c’è così tanta superficialità nella comunicazione nella gestione della squadra, dello spirito dei giocatori del proprio ego, è naturale pensare che questa proprietà ha grossi problemi di professionalità. E lo mostra il crudele confronto con i bianconeri: i giocatori con gli attributi veri, data da una situazione che con loro non c’entra niente, hanno messo spirito di squadra e determinazione ferocia. Nessuno di loro aveva sassolini personali ma di squadra. Se non fosse per l’operato sporco dei dirigenti dimissionari chiunque noterebbe il cuore di giocatori innocenti. Il cuore che dà mesi l’Inter non sa cosa sia…poi per carità, ripeto, barella il campo lo vedrebbe quasi mai da loro. Però la samp di stankovic una settimana fa con il cuore lì ha messi in difficoltà, l’inter va con 11 azzeccagarbugli (il nome per esattezza più congeniale al tutto istinto e poca testa barella)

    "Mi piace"

  58. Bergomi: “All’Inter manca compattezza, deve ritrovare lo spirito di squadra. La Juve ce l’ha”
    Esattamente quello che dicevo.
    In più, credo che questo spirito manchi anche a livello dirigenziale, anche se qui si puo solo intuire in modo più vago

    "Mi piace"

  59. Io ieri ho notato due cose: problema fisico. Primi 20 minuti di solito benino, se non segnamo li poi il calo, generalizzato, è spesso una costante. Ieri non c’era tema infrasettimanale vs squadra riposata. E cmq è accaduto anche quando non abbiamo giocato in coppa.
    Secondo: attacco è veramente ai minimi. Con il Toro in evidente flessione, lukaku, dzeko e correa non riescono a dare respiro alla squadra. Non sono pericolosi in area, non tengono palla, non saltano uomo. Con team in difficoltà quante volte il singolo, spesso punta, dovrebbe aiutare a fare differenza? Purtroppo sono stati 3 acquisti errati e ciò, per me, pesa molto.
    Il tecnico ormai fa tenerezza: ieri brozo era nettamente il cc peggiore ma barella era stato ammonito per cui tocca a lui uscita. Ma non è colpa sua se lo hanno messo su ns panchina e rinnovato.
    Se poi si vuole ricondurre tutto a proprietà, aspettiamo il fondo e i suoi paletti finanziari

    "Mi piace"

  60. Luciano, ma Scamarda e’ proprio cosi’ bravo come si sente e come dicono i numeri? Hai visto la partita degli U16 ? Grazie

    "Mi piace"

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.