Il richiamo alla realtà: Monza – Inter 1-1

Alcuni segnali visti a Monza non sono del tutto tranquillizzanti. Senza farsi prendere dallo sconforto, occorre prendere atto che la situazione rispetto alla scorsa stagione è profondamente cambiata e non certo a nostro vantaggio. Era facilmente immaginabile anche dopo il 4-0 all’Atalanta: il nostro cammino resta tutt’altro che agevole e anzi ogni partita nasconde insidie e pericoli. Le avversarie si sono tutte molto rafforzate e se è vero che la squadra resta nel suo insieme molto forte, alcuni elementi potrebbero risultare un po’ logori o comunque non ripetere le prestazioni dello scorso anno che per molti aspetti, anche psicologici, sono state particolarmente intense e logoranti (in ogni caso: la rosa dei 15-16 titolari aveva due lacune evidenti, attaccante di estro e fantasia e centrale alternativo a Acerbi/de Vrij, che non sono state colmate; tutte le squadre conoscono ormai il nostro tipo di gioco). Adesso ci aspettano due partite ravvicinate, che ci sono già costate i due punti persi a Monza e che, senza essere risolutive, indirizzeranno in un modo o nell'altro il proseguimento della stagione: in che situazione le affrontiamo lo possono sapere solo i dirigenti e il mister. La domenica delle giovanili è stata indubbiamente ottima e incoraggiante: cinque partite e cinque vittorie. Nel dettaglio nel post i report sulle partite (eccetto che per quanto riguarda l’Under 17 di Handanovic che comunque ha esordito in maniera ottima con due partite, sei punti, sette goal all’attivo, uno al passivo). L’Under 20 vince con una prestazione ancora una volta poco convincente uno a zero in casa del Cagliari (Spinaccè): la sensazione è che ci sia veramente ancora tanto lavoro da fare per mister Zanchetta… L’Under 18 stravince il derby per tre reti a zero con mister Carbone che mostra come, nel bene o nel male, l’orientamento e la “visione” personale del tecnico possa essere decisiva. L’esordio è ottimo, deve confermarsi e sembra avere alcune idee innovative. Sugli scudi il tridente offensivo composto da Zouin, Iddrissou e El Mahboubi. L’Under 16 vince tre a zero con l’Udinese. Tutte e tre le reti sono state segnate nei primi venti minuti. Anche l’Under 15 vince con l’Udinese con il risultato di quattro a due: una partita letteralmente dominata dai nostri, campioni d’Italia Under 14 uscenti e con diversi nuovi in organico.

Non è tutto oro quello che luccica: Empoli – Inter 0-1

Quattro partite, quattro vittorie. In ordine: prima squadra, Under 16, Under 19, Under 18. Quattro vittorie, tutte e quattro molto importanti, ma come recita il titolo del post, non è tutto oro quello che luccica. Chiaramente il riferimento va, in primis, alla prima squadra. Qui c'è ovviamente molto da rallegrarsi: il successo in una trasferta rivelatasi ostica come quella di Empoli (nonostante i numeri dicono chiaramente che il match sia stato dominato) segna la quinta vittoria su cinque partite di campionato e giunge peraltro in contemporanea con la perdita di qualche punto di alcune rivali. Ovviamente tutte le squadre italiane vorrebbero essere in questo momento al nostro posto e tutti avremmo strafirmato per un cammino simile (compreso il pari in trasferta in CL). Ma ci sono ragioni di ansietà e questioni che non hanno almeno parzialmente convinto nella partita di Empoli, dove abbiamo rivisto la "storia" di tante partite dello scorso campionato in cui noi, contro squadre piccole che fanno densità davanti alla loro area, "creavamo" (facciamo gli scongiuri per il prosieguo della stagione) decine di occasioni senza riuscire ad andare in goal e molte, troppe volte venivamo poi puniti al primo contropiede avversario. In situazioni simili a quella di Empoli lo scorso anno abbiamo perso sei sconfitte. Praticamente 18 punti, più o meno quelli che hanno fatto la differenza rispetto al Napoli. Partiamo da qui nelle considerazioni che seguono la gara di Empoli per poi passare all'ottimo avvio di stagione dell'Under 16 (tre a due contro l'Atalanta alla prima di campionato di fronte alla squadra di chi ha creato con l'Inter il più grande settore giovanile d'Italia ma non solo); alla vittoria in trasferta con il Frosinone della Primavera di Christian Chivu (siamo all'inseguimento qui di un Milan che sembra una vera macchina...); alla vittoria del derby Under 18, ottenuta con un 2007 in campo e altri quattro in panchina tra cui uno, Iddrissou, autore del goal decisivo.

Un finale di stagione appassionante (dalla prima squadra ai giovani)

Non ci sono dubbi: è un finale di stagione appassionante. Non solo per la prima squadra, ma pure per i giovani (e nel post ci sono considerazioni sul settore giovanile che sono molto positive e ci dicono che il materiale su cui lavorare non manca, anzi). Dal 19 aprile al 24 maggio l'Inter ha giocato dieci partite tra coppe e campionato. Una ogni 3,5 giorni. Ne ha vinte otto, pareggiata una (3-3 con il Benfica), ne ha persa una (a Napoli). In questo ciclo di parte abbiamo disputato: quarto, semifinale e finale di Coppa Italia e due semifinali di Champions League. Abbiamo affrontato (tra le altre): Benfica, Juventus, Lazio, Roma, Milan, Napoli. Una catena di partite e di risultati che dobbiamo considerare positivamente e che devono essere oggetto di riflessioni e di valutazioni, tanto quanto lo deve essere l'altra catena, più diluita nel tempo, che si riferisce alle sconfitte in campionato: ad oggi ben 12 su 36 partite, una ogni tre esattamente. È questo il punto di partenza di questo post che guarda prima di tutto - non potrebbe essere altrimenti - alle prossime tre partite, ma che non può anche non guardare al futuro e qui, oltre che rimandare alla lettura del post, sottolineo due frasi di Luciano che penso condividano tutti i tifosi nerazzurri, cioè: 1. "Di queste tre partite, quella che ovviamente vincerei con più gioia è la finale di Champions League"; 2. "Quella che non vorrei perdere, assolutamente, è la prossima, contro l'Atalanta". Ci aspettano 15 giorni di fuoco insomma, che sono tanto decisivi per la stagione quanto per il futuro prossimo. Ogni valutazione espressa, sicuramente rilevante e che va fatta nella costruzione della rosa della prossima stagione (dove non si potrà "sbagliare" l'innesto necessario di 3-4 componenti), viene dopo il problema fondamentale: trovare le energie fisiche e dare il massimo perché nelle tre partite che restano "chi non dà tutto non dà niente". Forza Inter!

Grazie Roberto Samaden: la fine di un’epoca storica

Chi segue questo blog lo sa benissimo: particolare attenzione, storicamente, è sempre stata dedicata al settore giovanile. Probabilmente (sicuramente) nessuno come Luciano Da Vite ha raccontato con passione e competenza sul web le vicende che hanno riguardato - e che riguardano - il nostro settore giovanile. È inevitabile, pertanto, che una notizia così importante, come la rinuncia di Roberto Samaden, storico dirigente del nostro settore giovanile ("il dirigente del settore giovanile italiano più prestigioso della storia"), che lascia la sua carica dopo tantissimi anni in società vissuti da professionista ma anche da interista, meriti tutta la nostra attenzione. Il post ci racconta "brevemente" (ma lo dico perché so che Luciano ci potrebbe raccontare tantissime altre cose su tutti questi anni che hanno visto il nome di Samaden abbinato ai nostri colori, l'excursus che lo ha portato, da allenatore negli esordienti sotto la guida del responsabile "Màgia" Mereghetti ("Magia" con l’accento sulla a perché in milanese significa "macchia" soprannome affibbiatogli quando giocava nell’Inter poi nell’Udinese e nell’Atalanta perché aveva una macchia di capelli già bianchi) al ruolo di dirigente responsabile delle giovanili. Dal giorno del suo insediamento, l'Inter è sempre stata la principale pretendente al titolo nazionale, in tutte le categorie giovanili. Sotto la guida di Robert Samaden le giovanili dell'Inter hanno disputato ben 22 finali scudetto, vincendone 16 (in più hanno vinto: una Next Generation europea, tre edizioni del Viareggio, una Coppa Italia Primavera, cinque Supercoppe). Non sappiamo chi gli succederà nel ruolo (probabile che si proceda per linee interne...) ma siamo davanti a quello che si prospetta come un cambiamento radicale che purtroppo non può prescinere dalla carenza di fondi oramai in atto da tempo. Nel post ne parliamo ampiamente oltre a dedicare spazio alla gara di campionato della prima squadra contro il Lecce e poi a tre partite delle giovanili: Inter - Lecce Primavera; Inter - Spal Under 16; Inter - Parma Under 18.

In due anni smontato lo squadrone dello scudetto: Inter – Empoli 0-1

In due anni mezza squadra è stata ceduta o ha avuto flessioni di rendimento clamorose. E adesso c'è la certezze di una nuova partenza. Togliete alla squadra Campione d’Italia Brozo, Lukaku, Hakimi, Perisic, Eriksen e ora Skriniar e il ridimensionamento è certo, soprattutto se i sostituiti non sono all’altezza. Senza parlare di Handa, odiato dai tifosi, ma se avesse preso un gol come quello oggi subito da Onana lo avrebbero linciato. Rispetto al miglior Handa sicuramente c’è un altro grande giocatore in meno. In due anni è stato smontato lo squadrone dello scudetto. Chi ha distrutto il giocattolo? La proprietà? La dirigenza tecnica? L'allenatore? Probabilmente tranne la proprietà, che semmai ha la sola "colpa" di non aver trovato conveniente vendere, senza essere nelle condizioni di fare un mercato all'altezza delle condizioni storiche, tutti gli altri hanno un po' di colpa. Parliamo nel post delle scelte dell'allenatore e delle scelte fatte nella gestione del mercato. Ne esce un bilancio per forza di cose negative. Resta il fatto, infatti, che da due anni quando arrivano le prove decisive, anche contro avversarie non irresistibili, le falliamo. L'obiettivo fondamentale adesso, è scontato, è cercare di arrivare tra i primi quattro, ma non sarà facile per la concorrenza, oltre che di Napoli e Milan, della Roma, che ci ha raggiunto e giocherà il ritorno in casa (ha già il vantaggio della vittoria nello scontro diretto) e poi di Lazio e Atalanta. Spazio al weekend del settore giovanile. Attenzione a tutte le partite disputate dai nostri ragazzi con particolare attenzione alla partita dell'Under 17 impegnata contro il Como (vittoria finale per quattro reti a due) e dell'Under 15, che ha ottenuto una "sonante" vittoria contro i pari età dell'Udinese per otto reti a uno.

L’ultima giornata del grande calcio

Ultima giornata del grande calcio e forse ultimo post per quello che riguarda l'anno 2022. Vedremo. In ogni caso ultima giornata del grande calcio, perché adesso per più di un mese restano solo noiose partite delle nazionali, senza la nostra Inter. I Campionati Mondiali in Qatar "spaccano" in due parti il campionato con una seconda fase che si giocherà dopo un Mondiale che restituirà parecchi giocatori pesantemente "provati". In ogni caso al termine della prima fase il nostro campionato comincia ad assumere un volto credibile. Il Napoli è la principale candidata alla vittoria finale nella corsa al titolo (salvo un crollo imprevisto e imprevedibile) e con Milan e Juventus costituisce un terzetto di squadre che sembrano decisamente migliori della nostra Inter, della Lazio, della Roma, dell'Atalanta. La partita di Bergamo, ne parliamo nel post, ha confermato alcuni aspetti negativi della nostra squadra che hanno condizionato il nostro cammino fino a questo momento. Questo al di là del buon risultato ottenuto. Dobbiamo crederci in ogni caso e puntare a fare il massimo nella seconda parte del campionato, consapevoli che saranno determinanti tutta una serie di "variabili" e che per puntare almeno al secondo posto, dovrebbe andarci tutto bene, a partire dalle condizioni di Lukaku e di ritrovare i migliori Brozo, Bastoni e de Vrij e - magari - di intervenire in qualche maniera sul mercato. Di fatto, comunque, fine settimana molto intenso per chi tifa la nostra squadra a tutti i livelli. Nel post si dedica ampio spazio alle nostre selezioni giovanili, nell'ordine: Under 16, Under 18, Under 19 e Under 15. Buona lettura.

Un weekend positivo: sei partite, sedici punti

Weekend decisamente positivo per tutte e nostre squadre. Infatti il bilancio è di sei partite per sedici punti. Praticamente (quasi) tutte vittorie. L'unico pareggio, in dieci e contro la prima in classifica, è quello dell'Under 19 di Christian Chivu che si è trovata di fronte una squadra come il Frosinone che si conferma molto forte per la categoria e che può veramente lottare per la vittoria del titolo. Va detto che i nostri ragazzi hanno lottato pure in inferiorità numerica e che con grande impegno sono riusciti a strappare un pareggio, confermando che questa squadra però ha sicuramente una sola via da percorrere per risalire (almeno in parte): produrre la maggior solidità possibile dietro e alternare gli uomini offensivi in modo da avere in campo di volta in volta tecnica, potenza, rapidità. Bene la prima squadra in una partita "facile" (tra virgolette) contro la Sampdoria e alla vigilia di una settimana molto difficile con due trasferte prima a Monaco di Baviera e poi - soprattutto - a Torino contro la Juventus in una gara che, giocata a otto punti dal vertice, assume le vesti di un autentico spareggio: chi vincerà, infatti, potrà ancora eventualmente nutrire sogni di vertice. Gli altri risultati: l'Under 17 vince 2-0 contro i pari età del Cittadella; benissimo l'Under 18 di Zanchetta che sconfigge meritatamente il Torino 2-1 e lo sorpassa in classifica, avvicinandosi alla vetta; le due sfide di Ferrara contro la Spal di Under 16 e Under 15 vedono pure le nostre due squadre prevalere rispettivamente con i risultati di quattro reti a due e di due reti a uno.

L’amarezza e l’orgoglio: dalla prima squadra all’Under 15

Dalla prima squadra all'Under 15: un post dedicato a tutte le nostre squadre che in una giornata di verdetti giocavano partite da dentro o fuori. Amarezza e orgoglio. Amarezza perché probabilmente non vinceremo in nessuno dei campionati nazionali. Orgoglio nella dimostrazione di forza offerta da quasi tutte le nostre squadre in una stagione obiettivamente difficile per la società. Almeno dal punto di vista finanziario. Abbiamo alla sera del 15 maggio i primi verdetti parziali ma già significativi: la prima squadra è comunque in lotta per il titolo all'ultima giornata; l'Under 19 è stata promossa direttamente alle semifinali; l'Under 18 ha conquistato l'accesso ai play-off; l'Under 17 è qualificata per le fasi finali; sia l'Under 16 che l'Under 15 stanno disputando i play-off. Quindi grande orgoglio perché tutte le nostre sei squadre stanno lottando per il titolo nelle fasi finali dei rispettivi campionati. Ma allo stesso tempo una certa amarezza perché, come detto, difficilmente vinceremo almeno un "titulo" e nel calcio nessuno si ricorda dei secondi. È stato un fine settimana a forte rischio coronarico per il nostro Luciano Da Vite (ma non solo ovviamente) che - oltre che vedere la prima squadra e la Primavera in tv - a Interello ha assistito alle partite di Under 16 e Under 18 (Nb. l'Under 17 non ha giocato per il contemporaneo impegno della rappresentativa nazionale). Nel post si dedica ovviamente spazio alla prima squadra ma anche la giusta attenzione e le giuste considerazioni sulla sfida degli Under 16 contro i pari età della Roma ("una partita mai vista in settant'anni di calcio"); la stressante ma importante vittoria contro la Sampdoria dell'Under 18. Ovviamente ci sta pure la vittoria della prima squadra contro il Cagliari, ottenuta con una delle prove più convincenti dell'intero campionato. Per la prima squadra resta un filo di speranza ma anche la consapevolezza che dopo gli ultimi successi a ripetizione del Milan, il campionato ce lo siamo giocati in precedenza. Potevamo fare di più, ma con tutti i problemi (cambio di allenatore, rinuncia forzata a tre campioni, il calendario "stranatamente" sconvolto a nostro danno...) abbiamo fatto una grande stagione e un grandissimo campionato. Dobbiamo ripartire da qui: la base resta ottima, guardiamo il bicchiere mezzo piano. Il giocattolo non va smontato, ma perfezionato.

Un weekend da brividi

È stato un lungo weekend per i tifosi nerazzurri a 360° e che si concluderà solo oggi con il derby Under 19. Occhi puntati soprattutto sulla prima squadra, la partita contro l'Empoli e poi la lunga attesa del risultato del Milan, che purtroppo ha vinto a Verona e anche se nel calcio tutto può succedere e bisognerà continuare a crederci, ha adesso elevatissime possibilità di vittoria. Per quanto riguarda le nostre giovanili arrivano brutte notizie da Bologna per l’Under 18 che, sconfitta 3-1 vede assottigliarsi a un solo punto il vantaggio sulla quarta, prima dell’ultima giornata di regular season. Mentre sono buone le notizie da Interello, dove sia l’U15 sia l’U16 hanno passato il turno liquidando le avversarie (Venezia e Brescia) per 2-0 in entrambe la gare. Da segnalare l'ottimo lavoto del settore pre-agonistico. Turno di riposo invece per l'Under 17 prima dei quarti di finale. Nel post un resoconto di tutte e tre le partite. La prima squadra conferma che quando ha una settimana di tempo per preparare la partita, raramente fallisce e non ci sono dubbi da questo punto di vista che la finale di Coppa Italia a cavallo delle due partite che, se il Milan dovesse perdere qualche punto, sarebbero decisive sia una ennesima "stortura" della calendarizzazione assurda che abbiamo dovuto subire (tutti i big match a ridosso delle partite di Champions League o di Coppa Italia...). Resta il fatto che i ragazzi e il mister hanno disputato una stagione entusiasmante e in questo senso la partita con l’Empoli è il riassunto del campionato e quello che hanno combinato i ragazzi dopo lo 0-2, oltre che pregevole sul piano del gioco, è stato ammirevole sul piano della garra e dell’unità del gruppo. Una grandissima prova di carattere e anche di qualità da parte dei nostri e la conferma che, potendolo, ci mancherebbe davvero poco per essere uno squadrone (come del resto avevano dimostrato anche le partite col Liverpool e in misura minore con il Real): sarebbe un vero peccato smantellare ulteriormente questa squadra. La logica tuttavia parla chiaro per quello che riguarda il campionato: i miracoli accadono raramente e il Milan a due partite dalla fine ha 2 punti di vantaggio (in pratica 3). Non bisogna lasciare nulla di intentato e dare tutto nelle ultime tre importantissime partite.

De rebus interistis: dalla prima squadra all’Under 16

È stato un fine settimana intenso per chi tifa Inter a 360°. Il post è dedicato alla prima squadra ma anche alle squadre del settore giovanile dove vengono ribaditi alcuni dubbi su certe scelte di fondo che sono stati qui già espressi sin dall'inizio del campionato. Gli ultimi risultati non sono comunque negativi ma è evidente che le continue promozioni in blocco di giocatori in una categoria superiore indeboliscano considerevolmente le squadre che si trovano a schierare giocatori sotto età (a volte anche di due anni). Più in generale tutte le squadre si trovano a venire rivoluzionate continuamente, perdendo punti fermi e identità. Questo, è evidente, da un lato potrebbe favorire la crescita dei ragazzi, mentre è tutto da valutare quanto possa incidere poi relativamente le ambizioni di fare risultato. In particolare qui poi analizziamo le ultime sfide di Primavera, Under 17, Under 16. Capitolo prima squadra: la partita con il Verona non era facile e lo si sapeva. Le scelte di Inzaghi si sono rivelate positive e vincenti: abbiamo dominato la gara, siamo andati al riposo sul 2-0 e nella ripresa sono stati azzeccati i cambi. Nelle ultime due partite Inzaghi ha dimostrato di essere un allenatore completo, capace di far giocare la squadra secondo necessità contingenti, di leggere bene i momenti della gara e di fare cambi efficaci, nei limiti delle risorse disponibili. Inoltre ha dimostrato di saper riprendere in mano la squadra dopo un periodo molto difficile. Non è stato fatto nulla, possiamo ancora finire primi o finire quarti. Ma di sicuro dopo queste due giornate le speranze sono più legittimate. Adesso però non bisogna sbagliare più nulla e purtroppo abbiamo ancora più partite al mercoledì rispetto ad altri.