
L’arbitro espelle Milan Skriniar. Uno dei momenti decisivi della partita che ci ha visto sconfitti in casa contro l’Empoli.
Non chiedetemi di chi è la colpa, io sono solo un tifoso e dico quello che vedo.
Vedo una squadra che alterna buoni risultati a orrende prestazioni.
Vedo una squadra che passa il turno in CL a spese del Barça e vince la Supercoppa col Milan 3-0, ma perde 6 partite di campionato nel solo girone d’andata, come negli anni più bui.
Trentasette punti in 19 partite fanno 74 alla fine, mantenendo la media. Una quota che non consente l’accesso alla CL, neppure se consideriamo i punti di penalizzazione della juve.
La ‘discesa’ a me sembrava evidente già lo scorso anno, quest’anno si è visto subito che è più impetuosa.
Chi ha distrutto il giocattolo?
La proprietà che non investe più e deve addirittura rientrare?
La dirigenza tecnica che sbaglia acquisti e cessioni?
L’allenatore che accetta un gruppo con forti limiti e non riesce a ottenere il massimo dal materiale di cui dispone e forse addirittura ha responsabilità in alcuni arrivi rivelatisi disastrosi?
Se proprio volete un’opinione (ma è solo un’opinione, non una sentenza), tranne la proprietà che semmai ha la sola ‘colpa’ di non aver trovato conveniente vendere, senza essere nelle condizioni di fare un mercato all’altezza delle ambizioni storiche, TUTTI GLI ALTRI HANNO UN PO’ DI COLPA.
Ma le cose si tengono a vicenda in un’interrelazione dagli effetti nocivi
L’allenatore l’ha scelto e confermato la dirigenza tecnica, ma forse non era possibile nella situazione data trovare di meglio.
Chi era sicuramente meglio vista la mala parata se ne è andato per tempo ed è presumibile che, a parte la questione finanziaria, un allenatore affermato e di livello non sarebbe mai venuto in una società senza prospettive.
Del resto l’allenatore ha fatto anche buone cose ottenendo qualche risultato apprezzabile e tenendo l’Inter a galla fino ad ora.
Ma non è riuscito a darle continuità e solidità.
Si sapeva che Conte era uomo da tornei lunghi e difficili e che Inzaghi è più adatto a giocarsi le partite secche.
Inzaghi ha battuto la juve anche con la Lazio, senza che la sua squadra fosse più forte dei piemontesi: infatti in campionato finiva sempre lontano.
Accantonato il discorso allenatore, resta aperto quello della gestione del mercato da parte della dirigenza tecnica.
Parliamoci chiaro: giocatori come Correa e Bellanova sono improponibili per una società che mira a restare ai vertici.
Con quei soldi (pochi per altro) si poteva fare di meglio.
Non solo il Napoli e il Milan, ma anche… l’Empoli ha dimostrato che si potevano e dovevano trovare a prezzi contenuti giocatori ben più affidabili.
Io non so come distribuire le responsabilità.
Come Spalletti aveva fatto cedere Zaniolo per prendere un suo pallino che ha fallito, Nainggolan, così probabilmente Inzaghi ha fatto spendere i pochi soldi disponibili per la controfigura di un giocatore, Correa.
Solo che prima non c’erano i risultati ma non c’era la necessità di rientrare finanziariamente e un acquisto sbagliato non era così grave.
I sostituti di Hakimi, di Perisic non sono all’altezza di chi ci ha lasciato.
L’unico cambio (forzato) accettabile è stato quello tra Eriksen e Hakan.
Poi c’è la questione Brozo e Lukaku che in questa parte di stagione hanno dato veramente poco e questo per la verità era imprevedibile.
In due anni mezza squadra è stata ceduta o ha avuto flessioni di rendimento clamorose.
E adesso c’è la certezza di una nuova partenza.
Togliete alla squadra Campione d’Italia Brozo, Lukaku, Hakimi, Perisic, Eriksen e ora Skriniar e il ridimensionamento è certo, soprattutto se i sostituiti non sono all’altezza.
Non parlo di Handa, odiato dai tifosi, ma se avesse preso un gol come quello oggi subito da Onana lo avrebbero linciato. Rispetto al miglior Handa sicuramente c’è un altro grande giocatore in meno.
E direi che oggi sarebbe stato prezioso persino un Sanchez.
Il Napoli e il Milan secondo alcuni hanno dimostrato che si possono sostituire grandi campioni rafforzandosi e senza spendere molto?
Non lo so e mi interessa poco, io guardo alla mia squadra e cerco di evidenziare i problemi che ha.
Indicare come risolverli, se è possibile risolverli, spetta ad altri
Io so che se giochi una partita in casa che devi vincere e metti in campo Bellanova e Correa qualche rischio lo corri.
Ma forse non potevi fare altro, perché Lukaku non ce l’hai e Dzeko non può giocare ogni tre giorni.
Torna fuori un altro mio pallino, contrastato duramente da quasi tutti: quello della rosa inadeguata per carenze di sostituti in alcuni ruoli, il che costringe giocatori chiave, spesso non giovanissimi a logoranti superlavori.
E non solo gli anziani: anche i Barella e i Bastoni giocando sempre alternano ottime prove a cali di concentrazione e /o di condizione.
Però giocavano tanto anche con Conte e avevano più continuità, come del resto Skriniar e de Vrii e persino lo stesso Lauti.
Ripeto, non sono io che devo capire da cosa dipenda tutto questo insieme di situazioni.
Io posso fare delle supposizioni, da ‘esterno’.
Per esempio se tu devi vincere e fai riposare Dzeko mettendo Correa, forse sei obbligato, ma di sicuro mandi un messaggio psicologico pericolosissimo: questa partita è più facile quindi schieriamo qualche seconda linea.
Il risultato è che nel primo tempo, anche quando eravamo in parità numerica, l’Inter sembravano loro per l’intensità che esprimevano per la brillantezza fisico/psicologica e anche per la qualità (se giochi senza il necessario furore mentale e agonistico, quello delle grandi sfide, sbagli anche una caterva di giocate sul piano tecnico come è successo a noi).
Quando invece, in inferiorità numerica abbiamo giocato sempre senza lucidità, ma con la necessaria concentrazione abbiamo sicuramente fatto meglio che nella prima ora di gioco
Comunque di semplice e chiaro non c’è nulla.
Faccio un esempio: a me la sostituzione di Correa con Bellanova è sembrata un obbrobrio.
Per come son fatto io metto tutta la vita D’Ambrosio a fare il braccetto e lascio Darmian a fare l’esterno.
In inferiorità numerica corro meno rischi di subire contropiede e, a parer mio, Darmian è più insidioso di Bellanova come esterno.
Tra l’altro, perché invece di Bellanova non hai messo Dumfries?
Io però non conosco le situazioni di mercato e neppure la condizione attuale di Dumfries, dopo il ritorno dal mondiale.
E poi se vuoi provare a vincere con in campo Darmian – Bellanova potresti essere più offensivo, almeno teoricamente, che con D’Ambro – Darmian. E avere più gamba per ripartire
Io non credo a questa opzione, ma è facile parlare dopo, anche se io lo pensavo… anche prima.
Comunque avesse messo D’Ambro e avessimo perso, tutti i critici da tastiera sarebbero stati concordi nel gridare al crucefige per quell’allenatore che se la fa sotto.
Contrariamente a quanto si può pensare io non do neppure la colpa ai due giocatori citati, come non l’ho mai data ad Handa: intanto perché tutti oggi non hanno giocato sui loro livelli abituali, poi perché se uno non è da Inter non ha nessuna colpa e non va massacrato a parer mio.
Finché devono giocare con noi e non ci sono altre soluzioni vanno sostenuti. Non hanno messo loro una pistola alla tempia di dirigenti e/o allenatore per essere tesserati.
Magari se avessi avuto i soldi per prendere Udogie o Parisi o un altro un po’ più caro le cose sarebbero cambiate.
Resta il fatto che da due anni quando in campionato arrivano le prove decisive, anche contro avversarie non irresistibili, le falliamo.
Questa è l’unica realtà indiscutibile: è successo lo scorso anno nel derby, poi in casa col Sassuolo, poi ancora a Bologna.
E’ successo quest’anno con l’Empoli e non solo.
Per contro, consolazione per me un po’ magra, è un fatto anche che sino ad ora nelle coppe invece abbiamo fatto molto meglio che in passato.
E’ possibile (è una mia tesi, una mia opinione, non una certezza) che le due cose siano correlate.
Avendo una rosa qualitativamente incompleta non riusciamo a reggere tutte le competizioni al top delle nostre possibilità.
Nelle partite da dentro o fuori attingiamo a tutte le riserve fisiche e mentali disponibili per i titolari e questo lo paghiamo prima o poi nei tornei dove bisogna essere in condizione per otto mesi.
Adesso mi sembra scontato che l’obiettivo fondamentale sia cercare di arrivare tra i primi quattro, ma non sarà facile per la concorrenza, oltre che di Napoli e Milan, della Roma che ci ha raggiunto e giocherà il ritorno in casa, avendo già il vantaggio della vittoria nello scontro diretto; poi di Lazio e Atalanta .
Nello stesso tempo dobbiamo cercare di andare avanti in CL e in Coppa Italia, ma l’obiettivo di arrivare tra le prime 4 resta imprescindibile, anche per le ripercussioni sul nostro prossimo futuro
Se lo smantellamento della squadra è un fatto, dal mio punto di vista, restano dei valori complessivi abbastanza elevati: ricompattandoci, ritrovando serenità e migliorando sul piano dell’organizzazione (in campo) nonché la condizione di qualche giocatore (ad esempio i minuti giocati da Asllani fanno bene sperare per una sua crescita rapida) la stagione può ancora riservarci qualche soddisfazione importante.
E adesso passiamo a qualche argomento meno importante, certamente ma anche, forse, meno deprimente:
Il weekend del settore giovanile
Come sempre, giustamente gli occhi di tutti erano infatti concentrati sul posticipo che ha visto impegnata la prima squadra e sulle novità, purtroppo non belle (vedi Skriniar) riferite al mercato dei ‘grandi
Ma si sono giocate tante partite delle giovanili, cioè delle squadre dalle quali potrebbero venire alcuni titolari di domani o comunque potrebbero crescere giovani importanti per le operazioni di bilancio.
Faccio solo un esempio: lo scorso anno la sola cessione di Pianmonti e Casadei ha fruttato 40 milioni con i quali si è evitata forse un’altra cessione importante.
Per comodità degli amici riepilogo i risultati delle partite disputate dai nostri:
- U19: Samp – Inter 1-2
- U18: Monza – Inter 1-3
- U17: Inter – Como 4-2
- U16: Inter – Udinese 2-0
- U15: Inter – Udinese 8-1
Under 19: Sampdoria – Inter 1-2 (Martini)
Di questo match abbiamo già parlato sinteticamente. Non è stata la peggiore partita dei nostri che confermano di essere più squadra rispetto alle prime giornate ma anche di avere limiti tecnici e di qualità dell’organico non in differenti, soprattutto dopo la perdita di Zanotti e Carboni aggregati spesso alla prima squadra.
Diciamo che dei 4 difensori visti anche ieri (compreso dunque il nuovo arrivo, Nezirevic), per il momento solo uno è all’altezza di una Primavera ambiziosa.
A centrocampo si è avuta la conferma che si può scegliere tra diversi giocatori di gamba e incontristi, per rafforzare la fase difensiva, ma allora siamo carenti nella costruzione delle azioni.
Ora che non c’è più Carboni una soluzione per me potrebbe essere mettere due mediani e in mezzo, o poco davanti a loro, Di maggio che sa costruire e rifinire.
Con Iliev stabilmente a sinistra, l’altro esterno dovrebbe essere uno che aiuta molto: Martini ma anche l’ultimo Enoch, che magari per un tempo ha dimostrato di sapersi sacrificare.
Di prime punte, con il ritorno di Zuberek, ne abbiamo abbastanza da poter alternare.
Quanto alla classifica sono meno pessimista di un mese fa: siamo usciti dalla zona play out, anche se solo di un punto, ma l’impressione è che si possa migliorare.
Certo, la situazione è anomala perché è strano vedere appaiate un solo punto sopra la zona play out Inter Milan e Atalanta.
Dal punto di vista della crescita individuale, non vedo grandi miglioramenti, anche se almeno per i 2005 bisogna aspettare con fiducia: spesso si trovano ad affrontare 2003 o anche più ‘vecchi’ e checché se ne dica se non sei un fenomeno naturale due anni a quell’età pesano molto.
L’impressione è che sia finita un’epoca perché davanti tra le ‘abitudinarie’ troviamo la sola Roma, poi Frosinone (Condello si conferma giocatore interessante con una doppietta contro i bianconeri), Sassuolo, persino Cagliari e Lecce.
Sempre bene in corsa il Torino, mentre la juve, che pure fa grossi investimenti, si mantiene in una posizione solo discreta (sesta, anche se a soli 4 punti dalle copia di testa).
Under 18: Monza – Inter 1-3 (Ciuffo, Zefi, Tamiozzo)
Non ho visto la partita, per la contemporaneità con altre, ma da informazioni raccolte sembra che la squadra abbia disputato una discreta gara, su un campo che è sempre difficile, anche se i brianzoli al momento si trovano in una posizione difficile.
Questa la nostra formazione:
Tommasi
Aidoo, Casani I, Stabile, Castegnaro (Miconi)
Ciuffo, Bovo, Berenbruch (Mazzola)
Quieto (Baldelli)
Tamiozzo (Vedovati), Zefi (Martins)
Per le considerazioni sulla crescita dei singoli rimando …alla prossima partita che vedrò di persona, perché le informazioni sono poco attendibili.
Dirò solo che sono contento del ritorno al gol di Ciuffo, un esterno che fa tutta la fascia e ha un buon tiro da fuori e della prestazione ancora una volta decisiva di Zefi (su rigore, che però si era procurato lui stesso).
A mio parere proprio Zefi, Bovo (in gol con la nazionale U18 contro la Spagna) e Quieto potrebbero presto trovare un qualche minutaggio, a turno, in Primavera.
La classifica adesso ci sorride perché siamo secondi con 28 punti, a 2 dalla Spal che comanda, ma con ben 5 punti sulla terza, il Milan, sconfitto in casa proprio dalla Spal.
Nel prossimo turno affronteremo in casa l’Atalanta, ma il percorso di questa squadra in campionato resta legato al via vai caratteristico con la formazione Primavera.
Under 17: Inter – Como 4-2 (Granziera, Pinotti, Mosconi, Tigani)
Thao
Re Cecconi (Marini), Granziera (Garonetti), Maye, Cocchi
Tigani (Gaverini), Ortelli (Zanchetta), Fois
De Pieri (Vanzulli)
Mosconi (Lavelli), Pinotti (Spinaccè)
Partita dall’andamento molto strano, perché i nostri partono benino, e poco dopo il quarto d’ora, un angolo battuto da Pinotti, viene spizzato da Mosconi che serve il liberissimo Granziera: facile il gol del centrale
Il Como nonostante il gol subito, tiene benissimo il campo, infoltendo difesa e centro campo e provando a ripartire sulle fasce e precisamente alla sua destra, dove Bobbo, molto interessante, costringe Cocchi a rimanere basso e crea qualche difficoltà.
A destra invece saliamo forte noi con un insidiosissimo Re Cecconi, servito spesso da ottime aperture di campo di Maye e con i movimenti sincronici di Tigani e De Pieri.
Proprio De Pieri e le due punte, tutti giocatori di livello superiore, per l’intero primo tempo vengono contenuti dalla difesa lariana molto fitta e decisa.
Comunque si va al riposo sull’1-0 e l’impressione è che si possa rischiare qualcosa: con un Como attento dietro a chiudere tutto, può bastare un nostro errore difensivo a mettere in discussione il risultato.
E questo puntualmente accade. Dopo pochissimi minuti dall’inizio della ripresa un errore inspiegabile dei nostri apre la strada del gol al forte Bobbo, che non perdona.
Quando la partita sembra compromessa, i nostri svoltano, con tre gol in poco più di un quarto d’ora.
Fondamentale è Pinotti (un ex) che calcia alla… Maradona una punizione da una trentina di metri. Nulla da fare per il bravo Cecchini, perché la palla, violenta e precisa, si infila nel sette.
Subito dopo è Mosconi, servito magistralmente da De Pieri, a involarsi , dribblando a rientrare il proprio difensore e trafiggendo in diagonale Cecchini.
E’ poi Tigani a mettere definitivamente al sicuro il risultato, concludendo con estrema precisione una bella manovra sulla destra.
Manca ancora più di un quarto d’ora, ma il Como non ci sta e dimostra di essere ancora vivo, provando in ogni modo ad accorciare le distanze e riuscendoci con il solito Bobbo che dribbla troppo facilmente un disorientato Cocchi e relizza il gol del definitivo 4-2.
In classifica abbiamo 5 punti di vantaggio sul Milan e sette sul Verona, terzo.
Le pagelle
Taho: sui gol non ha responsabilità, e quando è impegnato si fa trovare pronto. 6.5
Re Cecconi: per un’ora è inarrestabile e costituisce una vera spina nel fianco della difesa lariana. Poi cala e viene sostituito. 7
Granziera: segna il gol che sblocca la partita. Ha un ottima struttura atletica ma deve migliorare come posizionamento e con la palla tra i piedi. 6
Maye: anche lui, un’ora da dominatore che ti fa pensare possa anche giocare in U18. Forte di testa, veloce e cabile nell’aprire il gioco su Re Cecconi, ribaltando il fronte d’attacco. Alla distanza sbaglia qualcosa in più. 7
Cocchi: non è la sua partita: costretto a rimanere dietro perde molte delle sue qualità e fatica molto a contenere Bobbo. 5.5
Tigani: Segna un gran gol e per tutta la partita fornisce al centrocampo un apporto dinamico e qualitativo di assoluto valore. 7.5
Ortelli: elemento equilibratore, dotato di rapidità e senso della posizione, fa da schermo e avvia la transizione offensiva 6.5
(dal 13 st Zanchetta: senza nulla togliere a Ortelli il suo apporto risulta fondamentale. Lotta, costruisce e tira i calci piazzati. 7)
Fois: non ha tanto fisico ma supplisce con dinamismo, vivacità e tecnica, Comunque si fa rispettare anche nei contrasti. 6.5
De Pieri: giocatore completo, di livello assoluto per la categoria. Ha tutto, dinamismo garra, tecnica, visione di gioco. Fondamentale e irrinunciabile. 8
Mosconi: lo sapete, è il mio pupillo si da quando aveva otto anni circa e non mi delude mai. Centravanti completo e di grande qualità fisica e tecnica. Il suo organismo è ancora in piena crescita, vedremo dove potrà arrivare ma le premesse sono eccellenti.
Pinotti: piedi e movimenti da super campione, fisico…un po’ meno. Va aspettato con grande fiducia, tenendo presente che in categoria già oggi fa la differenza in modo clamoroso. Il gol è un colpo magistrale, ma anche il cross da cui origina il primo gol è pregevole. 7.5
(dal 13’ Spinaccè: si conferma giocatore importante, per certi aspetti quasi indispensabile in un attacco che palleggia benissimo in velocità, ma paga qualcosa sul piano della prestanza fisica. Diciamo che completa il reparto a meraviglia. 7)
Under 16: Inter – Udinese 2-0 (Carrara 2)
Di questa partita so poco mi limito a riportare la formazione e a ricordare come il giocatore che ha deciso la partita con la sua doppietta è un 2008 di grande prospettiva.
In classifica siamo solo terzi con 22 punti in 10 partite, a tre punti dall’Atalanta e a 5 dal Milan capolista.
Biz
Ballo (Ojetti), Luchetti, Verre (Pandullo), Carbonara (Nenna)
Mantini, Mancuso (Stante), Balduzzi
Idrissou (Affronti)
Urbano (Tassotti), Carrara (Kamal)
U15: Inter – Udinese 8-1 (Epifani, Franchi 2, Curcio 2, Moressa 2, Rivolta)
Partita senza storia per la netta superiorità dei nostri che a metà primo tempo conducono già 3-0.
Si arriva quindi al 6-0 e infine, dopo tutti i cambi, si chiude sull’8-1 finale
Se consideriamo che i friulani non sono proprio una squadra materasso perché in classifica occupavano il quinto posto (su dieci squadre); che i nostri in 10 partite hanno sempre vinto totalizzando 30 punti; che nella selezione dei primi 88 convocati a suo tempo a Coverciano, c’erano ben 8 interisti (primato assoluto), si deve concludere che indipendentemente da come finirà il campionato, ci troviamo di fronte a una squadra davvero forte in categoria e sul piano nazionale.
Certo poi si presenta il Red Bull Salisburgo di turno con tanti soldi da investire su un sedicenne come Ciardi e le cose a livello internazionale cambiano.
Proprio oggi ho letto di un 2006, Endrick, brasiliano, trasferito al Real Madrid per quasi 70 milioni.
Il Chelsea e altre squadre inglesi non badano a spese sui giovani e il Barcellona li prende da ogni parte del mondo.
Per adesso accontentiamoci di essere una squadra top da noi, con la speranza che approfittando del ‘buco’ della legislazione italiana il prossimo anno non partano altri giocatori interessanti.
Sembra che in estate la Federazione ovvierà a questo problema, adeguando l’età per le contrattualizzazioni da ‘prof’ ai 15 anni.
Tornando alla partita, i nostri scendono in campo con un 4312 molto offensivo perché gli esterni e i centrocampisti spingono:
Farronato
Epifani, Bovio, Breda, Sorino
Grisoni, La Torre, Orlacchio
Vukaj
Curcio, Franchi
In panchina: Dorigo, Suppa, Peletti, Medina, Leoni, Moranduzzo, Rivolta, Moressa.
Notiamo che mancano 3 nazionali, come Lissi, Peletti (entrato nel finale) e Carrara.
Come detto, partita senza storia e la nostra superiorità resta evidente anche quando nel secondo tempo praticamente si effettuano tutti i cambi.
La riforma dei campionati, qualche anno fa, ha costituito chiaramente un passo avanti per elevare la competitività dei tornei e favorire crescita e formazione dei giovani più talentuosi.
Campionati più brevi, ‘di zona’ con esclusione delle società di Lega Pro e poi lunghi play off per rendere le gare più combattute.
Ma sembra che la soluzione non basti: pur incontrando società professionistiche, ieri l’Inter ha segnato otto gol, il Milan sette, l’Atalanta cinque.
In classifica l’Inter ha segnato 44 gol in 10 partite, con una media di 4,4 e il Milan 40. Dopo l’Atalanta, la quarta ha segnato 22 gol, ma ne ha subiti 25
E’ evidente che queste partite sono quasi inutili. Forse si dovrebbe arrivare a un campionato nazionale, ma non c’è dubbio che sarebbe troppo costoso, per tutte le società, per via dei pesanti trasferimenti.
Resta il fatto che la valutazione delle squadre e dei singoli in partite di questo tipo risulta assai problematica e che si rischia di creare false illusioni, perché il giovane (e soprattutto la famiglia, l’ambiente) che eccelle con facilità si può illudere di essere già un potenziale campione.
Per quello che si può giudicare Farronato, prima della sostituzione, è stato impegnato una sola volta e si è esibito in un grande intervento, su una palla (rasoterra violento e angolatissimo) particolarmente insidiosa per un portiere della sua statura che deve ‘sdraiarsi’.
Non sono un indovino, ma se il carattere è quello giusto e la crescita sarà lineare e continua, questo un giorno ce lo ritroveremo a difendere la nostra porta a San Siro.
Per ora, testa bassa e pedalare.
In assenza di Lissi, il nostro terzino destro, Epifani, ha fatto bene soprattutto in fase di spinta, ma bisogna riconoscere che non è stato granché impegnato in situazioni di contenimento, come del resto il suo corrispettivo di sinistra, Sorino.
Discorso che in parte si può ripetere per i due centrali, i quali sono apparsi sicuri, ben affiatati e posizionati, apprezzabili anche nell’iniziare le ripartenze, ma che almeno per un semplice tifoso come sono io, andranno rivisti contro avversari più impegnativi
In mezzo mi è piaciuto molto Grisoni, che possiede mobilità, ritmo e capacità di gettarsi nello spazio, come in occasione dell’assist per il nostro sesto gol.
La Torre ha garantito ordine e distanza tra i reparti mentre Orlacchio ha completato il reparto con ottima fisicità e piedi per nulla disprezzabili.
Diverso il discorso su Vukaj: di famiglia albanese, anche se nato a Lecco, è classico trequartista, capace di giocate illuminanti, ma che deve crescere come continuità e razionalizzazione delle scelte. Comunque un giocatore da seguire con interesse
I quattro attaccanti che ho visto sono tutti molto forti per la categoria (e non dimentichiamo Carrara, passato ai 2006).
Franchi è più rapido e tecnico, tipica seconda punta, mentre Curcio mi è sembrato il tipico uomo d’area, forte fisicamente, capace di giocare sui compagni come di puntare decisamente la porta.
Non avendo potuto seguire tutto il secondo tempo preferisco non esprimermi sui subentrati, anche se è evidente che anche loro sarebbero titolari quasi ovunque.
Luciano Da Vite
Luciano, apprezzo analisi ma non concordo quasi su nulla.
Smantellare squadra? Sono cambiati esterni (non poco) ma cc migliorato con turco (giocavano gaglia e vidal, non dimentichiamolo, eriksen fece pochissime partite da titolare), difesa la stessa con acerbi per ranocchia, portiere migliore.
Certo perisic e hakimi mancano.
Non contare Lukaku e Brozo non può prescindere da staff tecnico: ieri leggevo articolo che confrontava infortuni con spalletti, conte e inzaghi. Non c’è paragone. Direi che infortuni muscolari sono in buona misura riconducibili a staff.
Da ultimo: forse non si poteva prendere tecnico migliore.
Stasera vedo lazio di sarri bullizzare il milan: con una difesa formata da hysay, marusic, casale e romagnoli. Con lotito presidente che conta le monete….
Ecco, Sarri pagato meno di Inzaghi (nel calcio accadono cose strane) è un esempio.
C’è sempre un’alternativa. Giusto riconoscere meriti, ma anche giusto evidenziare scelte palesemente errate.
E prima di parlare di smantellamento direi che i nostri hanno inadeguato scelte poco felici, su tutte il rinnovo (paura ce lo rubasse il city?) con tanto di aumento di Inzaghi che lo rendono inallontanabile anche a giugno
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Scrive la ‘Gazza’ : La prestazione con l’Empoli non concede attenuanti: tanto per fare nomi, Asllani e Bellanova non sono maturi, Correa è fuori fase. All’Inter, se vuole tentare l’estremo assalto, serve ben altro, ma finora è calma piatta”.
Dunque: Correa è sicuramente peggio di Sanchez che era stato decisivo in diverse partite
Gli esterni non reggono il confronto con i titolari di due anni fa
Brozo è infortunato per colpa di Inzaghi e del suo staff (che c’erano anche lo scorso anno, senza creare questi….danni). Stessa cosa per Lukaku. peccato che Lukaku abbia fatto malissimo già nella stagione lontana dall’Inter altrimenti non si spiega perché uno pagato 115 milioni viene poi restituito in prestito.
Alla fine non è vero che la squadra è completamente diversa rispetto a due anni fa: rispetto a quella stagione mancano solo l’allenatore, gli esterni, un attaccante come Sanchez sostituito da Correa, il centrocampista di maggior qualità e due giocatori chiave (Lukaku e Brozo) che risentono con evidenza del logorio di stagioni condotte a mille…ma è colpa di Inzaghi.
Skriniar è mentalmente via dall’estate. Gli altri giocatori non possono non risentire del clima di incertezza in cui versa la società con tanto di lusinghe del mercato.
A me di Inzaghi non importa nulla, il giorno in cui non sarà più dell’Inter per me può allenare anche la Pro Sesto. ma se c’è Inzaghi è perché non c’erano allenatori migliori a un prezzo accessibile per noi.
Comunque lo scorso anno con due tituli, un secondo posto a due punti e gli ottavi di CL, allenando una squadra che aveva perso giocatori assolutamente centrali con il modulo a 5, come gli esterni e la punta centrale e comunque era in fase di ridimensionamento, non aveva fatto male.
La differenza fra me e certi critici è che io, riconoscendo alla dirigenza una competenza molto maggiore, sono portato a pensare che se hanno fatto certe operazioni (come la conferma di Inzaghi) è perché nelle condizioni date che non conosco abbiano avuto motivazioni valide anche se a me superficialmente e da esterno potrebbero sembrare sbagliate.
Poi io parto sempre dall’idea che a giudicare i suoi dipendenti deve essere chi li paga. Se li ha confermati o è un masochista che ama gettare soldi senza riscontri sportivi, oppure, sempre nelle condizioni date (che conosce meglio di me) ha ritenuto che la scelta fosse la migliore. Io posso avere pareri diversi, ma non posso pretendere di saper gestire una società che fattura centinaia di milioni meglio di chi ci ha investito denari e prestigio.
A meno di considerarlo un cretino, finito lì per caso. Ma sarebbe un cretino anche Marotta, che ne ha avallato e forse suggerito le scelte, universalmente piuttosto considerato nell’ambiente
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Luciano mette a confronto A. Sanchez e Correa dicendo che passando dal primo al secondo ci abbiamo perso.
Io invece li analizzo con un punto di vista diverso chiedendomi: sono state operazioni positive?
Entrambe secondo me sono state scelte negative.
Perché sono costate un botto di soldi senza ricavarne un rendimento apprezzabile.
Sanchez per tre anni è costato la modica cifra di almeno 35 ml. 10 ml l’anno lordi e una buonuscita di almeno 5 ml (o più) per potercene liberare. In cambio ci ha regalato ben 15 goal.
Su Correa per quello che si è visto fino ad ora siamo riusciti a fare anche peggio. Alla fine costerà più di Sanchez con un rendimento che potrebbe essere ancora inferiore (speriamo che il Cuchu mi smentisca).
Perché ci rivolgiamo a profili come questi due appena citati? Secondo me perché la nostra dirigenza non ha una conoscenza profonda del calcio mondiale dove, a parità di spesa, si trovano profili più performanti o a parità di rendimento si trovano giocatori molto ma molto più economici. E quindi va a ricercare i soliti noti usati/usurati illusoriamente sicuri.
Mettiamoci in testa che l’Inter potrà uscire da questa situazione di stallo non certo grazie a un nuovo proprietario/tifoso che si sobbarcherà perdite di bilancio superiori a quelle che ci concede Zhang per alimentare campagne acquisti stile Manchester City ma con una crescita di professionalità nella scelta dei giocatori e nell’allestimento della rosa con uno scouting all’altezza della situazione. Il Moratti 2.0 che tutti gli anni perde con l’Inter 300 ml di euro non lo troveremo mai.
Mettiamola così: i soldi a disposizione sono quelli e molto difficilmente aumenteranno, serve più competenza nell’utilizzo delle risorse.
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Concordo al 110%.
Fino a quando si ragiona con il siamo l’Inter (di Moratti) per cui da noi solo profili nel pieno carriera o giovani che sono già al top e costano tanto, non ne usciremo mai.
Questa logica, purtroppo, non appartiene più al calcio italiano.
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A me piace che ognuno possa dire il suo parere, nel calcio, come in tutte le situazioni. Solo che, per esempio, il parere di un geometra non vax è lecito ma non è paragonabile all’opinione di un grandissimo scienziato del ramo. Per me.
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Io non ho pretesa di avere ragione o di raccontare verità assoluta
Penso solo a ciò che accade e se non è soddisfacente, ci è nel nostro caso, provo ad analizzarne i motivi senza buttarla in generale con “non si poteva fare diversamente”, “da professionisti hanno fatto il massimo”, ecc.
Altrimenti perde di significato ogni commento se tanto le cose non si potevano cambiare.
Io il calcio un po l’ho vissuto e mi sento di affermare che il concetto di professionismo è abusato: ci sono molti interessi, chiamiamoli così, che influenzano scelte. Molte non gestionali.
Su Zhang contento: abbiamo innumerevoli esempi di gestione carente senza che presidente apportare correzioni.
Cito Moratti che non sviluppo’, come dichiarato da Suning e certificato da ns conti, il brand inter: eppure paolillo non fu mai toccato.
Leonardo al psg: poi allontanato per inciuci con alcuni procuratori, ecc.
Porto anche esempi di alternative che si potevano seguire ma se assunto è “non avrebbero cmq potute farle”, allora dobbiamo essere felici di morire lentamente, magari andare in B.
Perché non si può fare di meglio
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a scanso di equivoci quando parlo di uno scienziato del calcio non mi riferisco….a me, ma a Marotta
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io scrivo da ignorante e dal mio divano dove è molto facile. la partita è stata approcciata in maniera pessima , gli empolesi andavano al doppio dei nostri e non avevamo le distanze giuste.
sinceramente con l’espulsione avrei optato per una difesa a 4
darmian devrij bastoni dimarco
barella chala miki
correa
lautaro
poi avrei verso il 60 messo Dzeko al posto di Correa e magari dumfries o gosens e sicuramente Asslani al posto di Miki ( lo avrei fatto riposare visto che sta giocando sempre)
poi avremmo probabilmente perso lo stesso ma continuare con la difesa a 3(come nella partita contro la juve) in quel momento per me non aveva senso.
inzaghi per me è un ottimo allenatore a preparare le partite ma a gestirle e fare cambiamenti è pessimo ( Allegri in questo è un maestro)
impressionato da Cambiaghi che secondo me è stato il migliore in campo
non do le colpe a bellanova ma a chi lo ha preso ( e pagato un prestito profumato con gli stessi soldi il napoli prende il prestito di Simeone)
via Skriniar e probabilmente Dumfries. chissà De Vrij
quindi la prossima stagione dovremmo comprare ( con che soldi ?) un esterno destro e un centrale in più capire cosa fare con Lukaku e nel caso servirebbe una punta di spessore
purtroppo se il presente è relativamente brutto il futuro sarà pessimo . il declino a cui stiamo assistendo è deprimente
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impietoso il confronto fra Correa e Felipe Anderson
la lazio compra Anderson ( dopo che lo aveva ceduto a quasi 40 mln in inghilterra) a 3 mln
intanto vende Correa a 30
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Evidentemente Correa era il massimo che il mercato offriva in quel momento.
A noi per anderson avrebbero chiesto 50 mn….
Altro esempio che alternative ci sono: altrimenti club con ridottissime possibilità lazio non potrebbero competere
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Boh, ho scritto e cancellato 10 volte queste righe perche’ alla fine vorrei dire tutto, ma rischierei di non far capire niente di quello che penso di questa situazione e che vorrei venisse fatto nei prossimi giorni/settimane/mesi.
Dico solo 2 cose : meno male che almeno abbiamo vinto la Supercoppa. Sono onorato nel vedere che la mia Squadra, ancora una volta, certe cose NON le fa’ e spero continui cosi’.
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Mi arrendo a quella che, scusate, a me sembra una banalità.
Che l’acquisto di Correa sia stato un errore A POSTERIORI, lo diciamo tutti da tempo, anche prima che solerti censori lo scoprano sul nostro blog.
Il problema è leggermente più complesso: nel calcio gli errori li fanno tutti. Il Chlesea avrebbe dovuto licenziare l’allenaotre e il dirigente che hanno fatto spendere 115 milioni per Lukaku. Non lo ha fatto, credo. Semplicemente perché tutti sanno che ogni operazione di mercato nasconde delle incognite e chi giudica legittimamente, tiene conto non della singola operazione , ma dell’insieme delle operazioni considerando anche tutti gli elementi, a noi sconosciuti, che hanno portato a certe soluzioni.
Però non sono stati errori gli acquisti dello Stesso Lukaku e di hakimi, per esempio e le relative plusvalenze.
Come non è stato un errore il contratto di Conte che ha realizzato plusvalenze enormi contribuendo alla crescita di molti giocatori della rosa.
Secondo me (ma posso sbagliare) non sono stati errori neppure gli acquisti a zero di Dzeko, Mikhi, Acerbi. Senza di loro e con tre giovinetti , al loro posto, del costo di Bellanova, avremmo qualche soldo e molti punti in meno.
Io non so se Moratti avesse le possibilità di valorizzare meglio il brand, lascio tali questioni agli esperti. So che la gestione di Moratti PER QUEL CALCIO che non aveva ancoragli eccessi di oggi (70 milioni spesi per un sedicenne che credo non abbia ancora mai visto la prima squadra) è stata strepitosa, per numero di giocatori di valore assoluto portati all’Inter con conseguente triplete.
Poi Moratti ha capito che non poteva farcela più e ha ceduto, trovando un compratore adeguato. Suning non può più fare gli investimenti dei primi anni, ma non ha ancora trovato un compratore che gli eviti un bagno di sangue.
Di leonardo non so nulla quindi non ne parlo. Mi limito a dire che se davvero era d’accordo con alcuni procuratori per fare il suo interesse personale, giustamente il proprietario l’ha sostituito.
Lui, non io che le cose non le conosco.
Moratti ha sostituito decine di direttori, per motivi che non sappiamo ma certamente perché non arrivavano i risultati. poi ha tenuto Branca osteggiato da molti tifosi e ha vinto il triplete.
Che ci possano essere direttori che lavorano su due tavoli per interesse personale è un fatto. Ma è compito del proprietario non dei tifosi scoprire queste situazioni.
Ultimamente è uscita una voce attendibile: bellanova sarebbe stato preso non solo perché costava poco ma perché il suo arrivo era un modo per ‘retribuire’ legalmente il procuratore, che era lo stesso che ci aveva bloccato Bremer. Poi l’Inter ha rinunciato a vendere Skriniar (e quest’estate i tifosi sapienti in quel caso avrebbero fatto la rivoluzione), quindi non ha più potuto prendere Bremer e Dybala, che sarebbero stati pagati con i soldi della plusvalenza.
Il tutto non è andato in porto e io non so individuare le responsabilità. So che l’idea impostata (Milenkovic e Bremer in difesa e Dybala davanti) era ottima sulla carta…poi magari falliva sul campo.
Comunque non c’è problema. Voi affidatevi ai vostri giudizi sommari e sperate pure che venga licenziato il bieco Marotta. Io spero in totale buona fede che in quel caso le possibilità di passare allo sprofondo saranno molto più numerose rispetto a quelle di rilanciarci.
Sper che anche il mio punto di vista sia considerato non dico corretto, ma legittimo
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Più che legittimo.
Sbagliare acquisti da 45 e 75 mn (hakimi, lukaku) sarebbe gravissimo….idem Conte che aveva già dimostrato di saper vincere ovunque.
Il chelsea ha cassato tecnico e direttore con cambio proprietà. Non so se per Lukaku, ma lo ha fatto. Ma loro non hanno condizionamenti economici e, infatti, non sono il ns punto di riferimento. Fanno un altro sport. Io parlo di Italua che è la nostra arena.
A scanso di equivoci, considero Marotta scaltro. Ma anche uno che negli ultimi 15 anni di carriera, inclusi i primi due con zhang, era in sella a società senza limiti di spesa o quasi.
In soldoni compra chi vuoi ma devi vincere. E in questo lo ritengo molto bravo.
Ho, invece, molti più dubbi, alla luce delle scelte fatte, quando deve gestire una squadra con limiti finanziari (come oramai sono tutte le italiane).
Per la carriera che ha fatto, capisco non abbia operato grossi cambi strategici ma abbia puntato su usato sicuro come giocatori e tecnico italiano con modulo simile al precedente (anche se Inzaghi non è un usato che desse sicurezze sul fronte vincere). Obiettivo, come da lui dichiarato, era scudetto seconda stella. In questo senso vedo anche il tentativo disperato di tenere skriniar nonostante il rischio zero.
Lo avesse centrato tanto di cappello: futuro difficile ma sei nei libri di storia.
Purtropo
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Purtroppo, dicevo, anche secondo me per scelta errata del tecnico: se faccio all in vado fino in fondo e provo con tecnico che ha vinto.
Se non lo trovo io sarei ripartito.
Idem su Ausilio: continuo con chi conosce ambiente, minimizzo i rischi sperando di fare bingo.
Ma, oggi, sono senza scudetto, senza skriniar e con prospettive non rosee.
Perché ho rinviato un cambio di strategia che è inevitabile ma che ho preferito posticipare.
Ecco, per me questa scelta è criticabile e non sta pagando frutti.
Unico rinnovo da non fare, Inzaghi, è stato fatto.
Sperare in Zhang: per cultura e distanza dal mondo del calcio, lui ha affidato gestione a Marotta. Il manager prende decisioni e si assume responsabilità. Non è Moratti che cambiava idea 20 volte essendo dentro società.
Non credo quindi Zhang sia il tipo da dare direttive forti
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Cambiare strategia, tradotto in cose pratiche, significa vendere meglio possibile alcuni giocatori per alleggerire il monte ingaggi, liberando un po’ di risorse economiche da reinvestire sul mercato su profili completamente differenti a quelli che hai comprato fino ad oggi . E cioè su giocatori mediamente giovani, non costosi, non testati ai massimi livelli che avranno un ingaggio contenuto. Ad esempio quest’estate si potevano acquistare Julian Alvarez o Enzo Fernandez e sicuramente tantissimi altri che io non conosco. Per attuare efficacemente questa strategia bisogna essere capaci di farlo e cioè occorre uno scouting super professionale. Marotta e Ausilio nella loro carriera l’hanno mai attuata questa strategia? Marotta no e Ausilio qualche volta ci ha provato con risultati che è meglio stendere un velo pietoso. Per cui giustamente dal loro punto di vista l’hanno evitata buttandosi si quello che io chiamo usato/usurato illusoriamente sicuro che è una strategia che padroneggiano bene. Secondo me però questa strategia nel medio-lungo periodo è perdente imopoverendo la società e rendendola sempre meno competitiva. Se poi commetti delle cappelle clamorose (cosa che da due volponi come loro mai mi sarei aspettato) come quella di Skriniar ….. le deluge.
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Molto probabilmente, se avessimo fatto quello che dite voi avremmo una coppa Italia e due supercoppe italiane in meno, una qualificazione agli ottavi di champions in meno e, forse, oggi saremmo in Europa League e non in Champions. Per carità, non si tratta di risultati strabilianti, ma io preferisco vincere qualche coppetta e giocarmi la Champions piuttosto che far crescere qualche giovane e arrivare sesto.
Che poi se arrivi sesto con San Siro che fischia ad ogni errore voglio vedere come crescono i giovani.
Vi ricordo solo cosa erano Leao, Tomori e gli altri giovani del Milan con gli stadi pieni e cosa sono diventati con gli stadi chiusi. Non è stato un caso.
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Ovviamente non ‘spero’ ma ‘temo’
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io non so se sia vera quella voce. però vedendo bellanova mi chiedo come sia possibile dare 4 mln per il prestito . cioè a fine anno non sarà neanche nostro e gli abbiamo dato 4 mln al cagliari. in un ruolo totalmente coperto
per me è un operazione totalmente folle. il napoli con 3.5 ottiene il prestito di Simeone( che è ben altro giocatore). e aveva avuto il prestito con 500 k di Anguissa..
io penso una cosa quando non hai soldi devi stare molto molto molto attento a come li spendi.
secondo me dopo 10 anni di Ausilio dove ha fatto anche dei colpi ne ha buttati tantissimi di milioni. per colpi intendo un Dumfries preso a 12 e rivenduto a 40 di certo un colpo non è Hakimi ( dove anche io sapevo fosse un fuoriclasse)
anche il napoli ne ha sbagliati .. ( 40 per lozano ) il milan sbaglia dekenteler ecc ecc.a me la premier pare un campionato dove sono tutti i Moratti \ Berlusconi dei bei tempi.. non va Lukaku ok via altri 100 mln e ci compriamo un altro giocatore
noi inter non ce lo possiamo permettere
ora leggo che non possiamo cedere manco gagliardini (non credo cmq nell offerta) perchè non avremmo un sostituto. e sembra che anche Brozovic abbia chiesto la cessione
un piano un idea non c’è nulla . mi farò abbindolare troppo dagli insider\ giornalisti
Baccin è partito per il sub20 dove monitorerà giocatori che poi prenderanno le altre squadre.( vedi quello che ha preso il genoa)
tra l’altro sembra che la richiesta di zhang ai giocatori di lasciare 5 euro per il mercato di gennaio non sia stata accolta
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Agli amici Luca e Angelo.
Il player trading ben fatto non prevede vendita di tutti in un colpo solo: deve essere fatta bene per non distruggere squadra e dar modo ai nuovi di crescere senza dover essere i fattori trainanti.
Problema è scegliere bene i nuovi…
Io preferisco vincere uno scudetto tra tre anni e, soprattutto, avere una situazione finanziaria e tecnica che mi dia speranza per futuro piuttosto che inseguire ogni anno uno scudetto che si allontana sempre più.
E ci vede perdere a zero giocatori forti nonché non imbastire mai una struttura di scouti g degna di questo no e perché si opta per veicolare risorse su usati anziani per vincere una coppa italia.
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Io invece preferisco vincere una Coppa Italia e una super coppa, arrivare secondo a due punti dalla prima in campionato, qualificarci per la CLe poi in CL arrivare agli ottavi e uscire con molta sfortuna contro il Liverpool piuttosto che …sperare di vincere fra tre anni
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Certo che a leggere certi commenti mi chiedo come la Società non abbia pensato ad assumere questi esperti per evitare di commettere tutti questi “errori” nelle campagne acquisti che ci han permesso di vincere in 2 anni e mezzo solo 1 scudetto, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppe, mentre gli altri facevano man bassa di titoli.
Il problema principale per me è che le nozze con i fichi secchi difficilmente hanno successo alla lunga.
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Hai ragione Massfra. E dimentichi pure che questi pochi titoli li abbiamo vinti attraversando una crisi finanziaria di proporzioni paurose.
Ma il tifoso interista critica Marotta perché ha fatto queste scelte, poi critica Inzaghi perché con la squadra più forte di tutti non ha vinto lo scudo
Mah….
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Forse non riesco a spiegarmi….mia critica a Marotta muove dall’aver scelto un tecnico per me, visto suo passato (non simpatie o antipatie) poco adatto a tornei come campionati, quando invece le scelte dei giocatori (profili anziani pronti per vincere oggi rinviando cambio strategico che sarebbe imposto da vincoli finanziari) avrebbero, sempre a mio avviso, richiesto altro. E obiettivo dichiarato da Marotta era campionato: lo ha detto lui e i bookmakers (che non lo fanno per scaramanzia) ci davano favoriti (con gobba).
Io sono per scelte coerenti tanto che avrei accettato player trading più intenso (posto che lo si sappia fare) per darci prospettive migliori.
Se però analisi prevalente prevede il “se hanno fatto così vuol dire che non c’erano alternative” oppure “abbiamo rosa massimo da quarto posto perché non si possono investire centinaia di milioni” (come se le altre italiane lo facessero) ne prendo atto.
Se noi parliamo di smantellamento cosa devono dire società italiane che ogni anno, da sempre (non in una sessione di mercato), cedono i migliori? Poi però sono giudicate più forti di noi che abbiamo dirigenza migliore. Qualcosa non torna.
Certo, se per avere chance di vincere avremmo dovuto tenere perisic, hakimi e anche lukaku, magari prendendo gabriel jesus come primo cambio, gosens e dumfries, oltre a bremer da alternare a de vrj, temo non si faccia i conti con la realtà.
Su Lakaku: torna, scorso anno era sua uscita a provarci della profondità. Non gioca e c’è chi dice sia ormai in parabola discendente (ma dirigenza ha fatto bene a prenderlo….costo 20 mn annui) o che allenamenti non siano idonei (ma staff di Inzaghi non ha colpe).
Boh, a me sembra che il tifo porti a non prendere atto di una situazione migliorabile coperti dalla giustificazione Suning non spende. Ma nessuno guarda ai costo della nostra inter
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Il costo della nostra Inter risale agli anni precedenti, quando abbiamo vinto, infatti.
Io non conosco nessuna squadra di vertice che ci resti dovendo rientrare sul mercato ogni anno di decine e decine di milioni , vendendo i mgliori SENZA reinvestire la quasi totalità del ri RICAVATO.
Quindi nessuno sostiene che ‘abbiamo rosa da quarto posto perché non possiamo investire ogni anno centinaia di milioni’.
No, io sostengo che abbiamo rosa da primi posti ma non per vincere lo scudetto, perché negli ultimi anni abbiamo dovuto vendere tanto SENZA utilizzare il ricavato per colmare le lacune che si aprivano
Su un altro punto io non dico ‘se abbiamo fatto così è perché non c’erano alternative’ meglio si piò sempre fare, anche quando vinci il triplete: con una squadra più forte potevi vincerlo dominando.
Credo che si colga il senso del paradosso.
Mi limito a dire che non sono io che posso dire a Marotta che cosa avrebbe dovuto fare per vincere subito. Altri invece ritengono di saperlo e poterlo fare. Ne prendo atto.
Ancora una volta mi limito a dire che nel mio piccolo avrei fatto la stessa scelta, perché avendo comunque una squadra forte volevo NON VINCERE (questo è un obiettivo di tanti ma lo raggiunge uno solo) ma LOTTARE PER VINCERE e questo mi sembra che sia stato fatto, con due coppe un secondo posto a due punti con due rigori decisivi sbagliati (non credo sia colpa di Inzaghi) e qualche altro…fatterello strano e una buona figura, per la prima volta in CL.
Sempre personalmente se mi avessero detto: firmi per questi risultati o vuoi andare su giovani (che costino pochissimo) sperando che fra tre anni se le azzecchi tutte torni competitivo? Avrei scelto anch’io la prima ipotesi.
E a maggior ragione se fossi stato Steven, che può vendere bene se la squadra resta al top.
Dove posso essere parzialmente d’accordo con te è sulla scelta di Inzaghi.
Parzialmente perché Inzaghi aveva si vinto ‘solo’ coppe, ma non aveva mai avuto una squadra da scudetto e altri allenatori celebrati con squadre da secondo/quarto posto non avevano vinto neppure quelle. Va ricordato anche che allenatori già vincenti non si potevano prendere per il costo e perché con un programma di ridimensionamento ci avrebbero dato la stessa risposta di Conte.
Potevamo andare su una giovane ‘promessa’ (come Inzaghi per altro) o su un allenatore da punti di consumata esperienza: che so, Ranieri o qualche straniero che non consce il calcio italiano.
Ma forse ragiono così perché ho ancora in mente l’ultima ‘ricostruzione’ durata 10 anni di frustrazioni e perché con i miei annetti scegliendo quell’ipotesi correrei il rischio di non vedere più un’Inter vincente
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Steven non può vendere bene una squadra che perde 150 mn annui.
Che ha sempre meno asset giovani con prospettive di crescita.
Chi non ha costruito, spendendo cifre enormi come noi, una grande squadra è ovvio possa reinvestire cifre incassate da mercato.
Non capisco come questa cosa sia considerata svantaggio competitivo.
La base di partenza è diversa, i costi sono diversi: noi spendiamo più di tutti, a parte gobba, e lo facciamo in stipendi.
Scelta chiara del management. Se non paga per me ci stanno critiche.
Nessuno vuole insegnare a Marotta, si discute su cosa non va senza infilare la testa sotto la sabbia
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Certo, invece Steven e Marotta o non capiscono nulla nemmeno qual è il loro interesse, o continuano a nascondere la testa sotto la sabbia. Se solo leggessero i tifosi sui social risolvrebbero tutti i loro problemi
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Rinuncio, ci ho provato.
Meglio attendere inermi il destino.
Speriamo allora abbia ragione Gianca e che arrivi il cavaliere arabo a salvarci.
Altrimenti, con 600 mn annui, siamo destinati a scendere di fronte a potenze che hanno costi pari al 50% dei nostri ma non hanno il terribile San Siro, la pressione di Giove e le sfighe d’Egitto contro cui combattere
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Più che altro che vincono ogni 30 anni (Napoli) ogni 12 come noi (Milan) o che non vincono mai (tutte le altre tranne la juve)
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Che la samp o la fiorentina abbiano un solo titolo e Atalanta nessuno è scandaloso…con tutte quelle risorse.
Se solo avessero avuto Ausilio….
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Mi fa piacere che i modelli ai quali ti paragoni siano Fiorentina e Samp.
Io ho parlato di Napoli, Roma Inter e Milan e degli anni (dai 32 a 12) che sono stati necessari perché il….progetto di ricostruzione avesse successo
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Sempre 12 anni di Piero sono stati
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Piero è solo un esecutore. Le responsabilità sono TUTTE del direttore. vero che negli ultimi anni il direttore è sempre stato un incompetente, da Sabatini a Marotta
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Mi spiace ma Ds è sempre stato lui. Gli altri sono Ad o dg, ben diverso (sabatini poi per pochissimo).
Se è vero, come sembra, si lamenta di avere pochi margini di manovra perché, essendo bravo, non saluta e si accusa altrove?
Ci dovrebbe essere la fila per uno che fa nozze con fichi secchi
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Ribadisco: il direttore è uno solo e nel nostro caso si chiama Marotta. la responsabilità degli acquisti e delle cessioni, nonché la corresponsabilità delle scelte tecniche del mister è sua. Ausilio è un suo collaboratore subordinato. E se Marotta e i precedenti direttori l’hanno tenuto è perché pensano che non abbia fatto male
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Quando a Inzaghi hanno chiesto se Skriniar restava, non ha detto: ‘dovete chiederlo ad Ausilio’, ma ‘dovete chiederlo a Marotta”
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Solo Ausilio vive protetto, che fortuna.
Quando azzecca un acquisto a prezzi giusti ogni 5 anni (skriniar) è bravo.
Per il resto dipende da altri.
Marotta va a vedere i giocatori e poi dice: Piero vai a prendere Dalbert, e lui esegue.
Ovvio che ci sia ok finanziario da sopra ma lui è capo scouti g, è lui che propone alternative (sic), altrimenti cosa fa?
Le sto sentendo veramente tw tutte….Ausilio impiegato del catasto, senza responsabilità, solo pagato un pelino di più. Che fortunello
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Visto che non lo fa nessuno e posto che non farò più considerazioni sulla proprietà e sulla squadra vorrei ricordare il primo gol in eredivisie di Gaetano Oristanio. Dopo la buona prova fornita contro l’Ajax (sfiorato un eurogol) ha inciso nella partita odierna (ieri) portando la squadra in vantaggio e proponendosi costantemente in fase offensiva e di costruzione. Considerando anche il tenore delle sue interviste, il ragazzo, che sta completando la sua crescita atletica, ha le carte in regola per restarci nel calcio che conta. Non avrà il talento di Sebastiano (Esposito) ma la sua serietà e propensione al sacrificio gli faranno fare molto probabilmente più carriera. Ed è una soddisfazione, perché davvero, tra i ragazzi usciti dalla primavera, uno su mille ce la fa.
Poi il calcio è inspiegabile e nemmeno gli addetti riescono a prevedere la carriera dei giovani talentuosi:
non credo proprio che qualcuno potesse prevedere una carriera a livello più alto di Sgarbi rispetto ai pubblicizzatissimi della Giovanna o Sciacca, di uno straordinario Di Gregorio al troppo osannato Radu,di un Bonfanti sui coetanei nerazzurri della sua età. Io credo che i giovani forti alla fine emergono e non mi chiedo nemmeno perché la maggior parte (vedi gli esempi riportati) lo facciano una volta staccati definitivamente dalla società. Mi chiedo solo come sia possibile che un addetto ai lavori abbia tante difficoltà a stabilirne le potenzialità effettive (Considerando testa e sviluppo muscolare atletico). Domanda probabilmente che resterà inevasa…
Parlare dell’under 23 e degli effetti sulla juve sarebbe facile ma sarebbe interessante scoprire come decidono nella previsione dello sviluppo scout e allenatori di atalanta, Empoli e Roma , alcune delle società che continuano a lanciare ragazzi che restano almeno in massima serie
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Ce la fa a far cosa, Sergio? Immaginati un’Inter con Sgarbi e Bonfanti, anche con Oristanio oggi. Di giocatori formati da noi e arrivati al professionismo, anche a livello maggiore di quelli da te citati ce ne sono a decine. Che poi uno giochi in B o giochi in C dipende da una serie di fattori evolutivi e di altro genere, difficili da prevedere quando le differenze sono poche.
In ogni caso chi gioca in B o in C avendo più di 25 anni non era da Inter.
Quando dici ‘pubblicizzati ‘non so a che cosa ti riferisci. Sciacca per esempio era stato definito il nuovo Scirea da Antognoni, non dall’Inter.
Tra Della Giovanna e Sgarbi chiunque ai tempi dei nostri allievi avrebbe previsto un futuro leggermente migliore per Della Giovanna. Poi dipen de da troppi fattori imprevedibili.
La contrapposizione fra Esposito e Oristanio è fasulla: l’Inter ha creduto alla possibilità che entrambi diventassero buon i giocatori, tanto è vero che li tiene ancora legati.
Se cresceranno ancora, torneranno, a meno che non si renda necessario cederli per motivi finanziari. ma il giudizio tecnico è sempre stato positivo.
Come lo è stato il giudizio su Di gregorio.
Personalmente (ma è fortuna, non un motivo di vanto) ho sempre pensato che DiGre fosse più di prospettiva rispetto a Radu. Ricordo che quando erano negli allievi ho chiesto proprio al Giaguaro chi avesse più possibilità di carriera tra i due e lui mi ha risposto che era impossibile dirlo.
Di gregorio è un ’97, fino alla scorsa estate era ancora proprietà dell’Inter, qualcosa vorrà dire. E comunque giocava in serie B.
Siamo alle solite: la juve manda in B fagioli e fa bene, l’Inter manda nella prima serie straniera Oristanio (ed altri) e fa male. la juve credeva in fagioli l’Inter non crede agli oristanio, agli Stankovic ecc mandati in Olanda. Nemmeno ai Fabbian, mandato a Reggio o ai Mulattieri che ora hanno molte richieste dalla serie a. Per non parlare dei Satriano.
Mah….quando il rancore fa velo è difficile restare lucidi
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Io credo che la nostra attuale Primavera, tra i tanti problemi, ne ha uno che spicca particolarmente, ossia quello del portiere. Forse eravamo abituati troppo bene gli altri anni e tutti quelli che si sono avvicendati nella nostra porta sono stati più che all’altezza, fino all’anno scorso con Stankovic ( Di Gregorio poi è la dimostrazione pratica della bontà di questa scuola).
Adesso quando vedo Botis vedo un portiere normale, anzi a volte nemmeno irreprensibile. Evidentemente dietro saranno più scarsi, ma mi chiedo se il portiere dell’Under 18 non sia arruolabile per fare il portiere della Primavera.
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bella vittoria dell ‘U18 sull’Atalanta nel posticipo di campionato: Berembruch e Bovo liquidano gli orobici (2-0)
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Bene. Peccato che ieri l’under 17 abbia perso a Monza e davvero “inquietante” il pareggio della primavera col fanalino di coda Cesena … Sembrava essere in ripresa .
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In questo fine settimana, oltre a cesena Inter U19, vista in tv, ho assistito dal vivo alla sconfitta subita dall’U17 a Monza (1-2) e, oggi, nel posticipo U18 alla vittoria dei ragazzi di Zanchetta che hanno piegato l’Atalanta per 2-0
Monza Inter 2-1 (Fois)
A livello di giovanili (e quest’anno anche …di prima squadra) giocare a Monza è sempre difficile e mister Polenghi ne era ben consapevole, se è vero che ha schierato in pratica la formazione migliore, con 2 soli 2007, Cocchi e Mosconi, che sono tra i giocatori di maggior caratura.
La partita è stata molto strana, perché nel primo tempo si è giocato a una porta sola, con un numero infinito di calci d’angolo a nostro favore, con tante buone manovre fino all’area di rigore, ma poi l’imprecisione nell’ultimo passaggio e nelle conclusioni, causato anche dal fitto affollamento dell’are di rigore organizzato dai brianzoli, ci impediva di passare in vantaggio
Così al primo contropiede, a poco dalla fine del tempo, il Monza è passato in vantaggio.
La reazione dell’Inter è stata veemente e nel giro di 3-4 minuti è arrivato il pareggio di Fois.
Il secondo tempo è iniziato nello stesso modo, con il predominio tecnico e territoriale nostro, il Monza che si difendeva con tanti uomini e provava a ripartire
Il gol non veniva e l’Inter col tempo perdeva lucidità e soprattutto l’equilibrio nel modo di tenere il campo anche perché la valanga di sostituzioni (ben sette) finiva per far perdere alla squadra i punti di riferimento.
Così nel finale di partita, dopo un paio di contropiede monzesi che suonavano il campanello d’allarme, a 1’ dal termine al terzo tentativo il gioco riusciva e riusciva il colpo a sorpresa (a 17 punti ammontava il nostro vantaggio in classifica).
Partita che comunque ha insegnato ancora una volta a moderare i facili entusiasmi che si creano dopo match nei quali la classe nettamente superiore dei nostri fa sciogliere inni e peana con poco fondamento.
I giocatori vanno valutati quando il livello agonistico si alza notevolmente e far prevalere la tecnica diventa più difficile, perché così sarà man mano che i ragazzi affronteranno compagini e campionati più impegnativi.
La nostra resta una buona squadra, ma sui singoli e sulle loro prospettive è meglio restare prudenti
I due terzini, per esempio, Della Mora e Cocchi sono due nazionali e di solito fanno la differenza: ieri il primo si è visto poco e il secondo si è confermato insidiosissimo quando spinge, ma spesso poi finisce per lasciare tanto campo davanti alla difesa.
Sarebbero serviti opportuni accorgimenti tattici perché Garonetti e Maye, bravissimi in spazi ristretti, hanno un po’ sofferto per la mancanza di protezione che a destra era assicurata abbastanza da Zanchetta, ma a sinistra latitava un po’.
Forse anche il modulo, 4312, era un po’ squilibrato nella circostanza, perché prevedeva nei fatti 5 giocatori chiaramente offensivi (le due punte, il trequartista e la fascia di sinistra)
Formazione:
Zamarian 6.5
Della Mora 6
Garonetti 6.5
Maye 6
Cocchi 6.5
Fois 6
Zanchetta 6
Tigani 6.5
Fois 6
De pieri 6
Mosconi 7
Spiancce 6
Subentrati: Re Cecconi Gaverini, Sotgia, Marini, Vanzulli Pinotti Lavelli
Under 18: Inter Atalanta 2-0
La squadra di Zanchetta gioca bene, mette sotto nettamente l’Atalanta per almeno mezz’ora ma non riesce a trovare il vantaggio per mancanza di lucidità nell’ultima giocata.
Si vede comunque mezz’ora di ottimo calcio perché molti nostri giocatori possiedono doti tecniche importanti (sebbene manchi, anche dalla panchina, non so per quale motivo, Ricordi).
Poi i nostri calano e nell’ultimi quarto del primo tempo i bergamaschi guadagnano campo, pur senza riuscire a essere pericolosi
Il secondo tempo inizia allo stesso modo, con noi che abbiamo ritrovato un po’ di verve, fino al gol su calcio di rigore ottenuto e segnato da Berembruch.
Noi però abbiamo due problemi: la panchina corta, almeno in certi ruoli, e la prima punta che si sbatte, lavora molto (e oggi qualche volta benino), ma con i piedi non ha forse la qualità dei compagni.
Loro riprendono la supremazia territoriale, ma corriamo almeno un paio di serissimi rischi solo su ripartenze bergamasche favorite da nostri appoggi sbagliati a centro campo.
I due cambi (Aidoo per Di maggio, con avanzamento di Ciuffo a metà campo e Vedovati per Tamiozzo) mi sembrano azzeccati perché aiutano a contenere il forcing orobico.
Ciuffo corre e copre più di Di Maggio ormai stanco e Aidoo dietro effettua recuperi importanti e quando spinge fa respirare la squadra.
Vedovati ci mette forza fisica, garra e intraprendenza.
Comunque dopo due o tre spaventi non da poco una bella azione corale porta al tiro da centro area Bovo, che non sbaglia.
Ma ormai anche l’Atalanta era in calo energetico e aveva sostituito il più forte di loro, Manzoni, che ci aveva creato diversi pericoli.
Nel complesso una buona prestazione che conferma la forza del gruppo 2005, visto che ovviamente mancavano Esposito, Owusu, Stankovic, eccetera.
Direi che in questo gruppo sono molto numerosi i ragazzi che sanno giocare a pallone. Il che non vuol dire che avranno successo tra i grandi, ma che hanno delle teoriche possibilità.
Pagelle
Calligaris: almeno due interventi strepitosi, sull’1-0
7.5
Ciuffo: si adatta sempre meglio al ruolo di esterno basso. Copre, gioca a calcio e spinge
7
(Aidoo: entra in un momento in cui servono nuove energie, lui corre per due e non sbaglia col pallone nei piedi).
7
Stante: sempre più sicuro sulle palle alte e nelle chiusure. Pratico e sostanzioso.
7
Stabile: vale il discorso fatto per Stante
7
Di Maggio: finché l’Inter fa la partita lui è fondamentale per come distribuisce i palloni e ‘pulisce’ dopo gli intercetti. Cala alla distanza.
7
Bovo: ancora in gol. Ha fisico, sa giocare e intercettare, in area avversaria è un pericolo. Il suo avversario è il più bravo di loro e qualche volta inventa giocate pericolose
7
Berembruch: finché ne ha è inarrestabile. Si procura il rigore in un momento non facile e lo realizza con freddezza
7.5
Quieto: grandi giocate per almeno un’ora. Si è irrobustito e pur non essendo alto in categoria non sfigura certamente sul piano della forza e dell’accelerazione.
7
Tamiozzo: si batte tra due difensori di grande stazza e poiché il suo forte è il colpo di testa, non riesce a procurarsi grandi chance, anche se, soprattutto nel primo tempo, in area arriveranno 30 fra cross e corner.
6
(Vedovati: il suo ingresso è di grande aiuto ai compagni per la voglia, la garra, la freschezza e la forza che ci mette, Sfiora anche il gol).
6.5
Zefi: inizio straordinario, in alcune occasioni deve ancora migliorare in altruismo e efficacia pratica. Alla distanza perde un po’ di lucidità. Dà l’impressione di poter essere un giocatore di prospettiva.
6.5 (voto rapportato alle potenzialità ancora non del tutto espresse)
Zanchetta: se gli dai piedi buoni , lui li fa giocare molto bene
7
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Sembra che stiamo prendendo un 2004 e un 2006 che non conosco ma che sarebbero quotati (il 2006 Ilenikhena, costerebbe circa 5 milioni: non sono i 70 spesi dal Real per un 2006, ma potrebbero costituire un’inversione di tendenza). PS: io sarei contento, tutto sommato, di Demiral
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Magari arrivasse Demiral
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Visto gli hl di Ilenikhena. Sembra strano che ci lasciano prendere questo talento per soli 5 milioni. Comunque anche io concordo con Demiral siamo a posto.
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Ribadisco le mie convinzioni: in ambito di mercato non esistono operazioni che non siano decise da Marotta. Senza il suo benestare non si cede e non si acquista nessuno.
Ausilio è un suo collaboratore subalterno, per quanto importante. Se Marotta lo conferma significa che è soddisfatto del suo lavoro. E che il presidente, responsabile di entrambi, è soddisfatto del lavoro di Marotta e di Ausilio.
Se lo si chiede a me, dal di fuori e non conoscendo nulla delle dinamiche reali, risponderò che a mio umile parere effettivamente lo scouting potrebbe funzionare meglio. Ma non conosco le cause. Perché da più parti leggo di giovani importanti (ad esempio KIM , Leao, Julian Alvarez) sui quali eravamo arrivati ben prima delle rivali, ma non abbiamo potuto chiudere per questioni finanziarie.
Dove sono quasi sicuro che si potesse fare meglio è sullo scouting dei giovani (dai 16 ai 18 anni): lì non riusciamo a trovare uno straniero che abbia sfondato, da anni.
Questo non credo possa essere addebitato ad Ausilio, ma non so se il responsabile attuale del settore (non parlo di Samaden Bernazzani e Giavardi che sono il meglio esistente in Italia) sia nella condizione di poter far meglio.
In proposito invito a leggere un articolo interessante: “FCIN1908 / Scouting e settore giovanile: tutte le mosse Inter dopo il Covid” che dà un’idea della complessità dei problemi e di come l’inter li abbia affrontati con un assoluto rispetto della salute di tutti, che le fa onore.
Comunque in astratto riconosco che a livello di scouting giovanile (sugli stranieri) si poteva fare meglio.
A livello di prima squadra il responsabile, anche per il lavoro dei suoi collaboratori, resta il direttore.
Solo che attaccare marotta è più difficile, meglio prendersela con Ausilio.
In realtà io non me la prendo neppure con marotta, che per me aldilà dei possibili e inevitabili errori, ci sta ‘salvando’ in una situazione finanziaria difficilissima.
Se punto l’attenzione solo sugli errori ne trovo almeno 4 che a me sembrano macroscopici: Correa, Gosens (solo…a posteriori) Perisic Skriniar.
Poi ne parlerò sempre dal mio modesto punto di vista, cioè da ignorante, nel senso etimologico della parola.
Ma io guardo oltre il singolo fatto positivo o negativo.
vedo che in una situazione finanziaria che nessun altra grande società italiana condivide, perché la crisi non è dell’Inter ma di Suning ed è extra calcistica, industriale, finanziaria e politica.
L’Inter ha speso molto per arrivare al vertice, partendo da zero, perché Suning poteva permetterselo. Di colpo ha dovuto ridimensionare il suo impegno finanziario e anzi ha dovuto rientrare abbondantemente.
In questa situazione |Marotta, commettendo qualche errore è però riuscito nel miracolo di tenerci ai vertici.
Altri, senza crisi finanziaria …non ci sono riusciti neppure con i metodi fraudolenti che emergono da parte della juve, mentre qualche sospetto comincia a emergere anche sulla vendita del milan e su qualche operazione di mercato del Napoli.
Ma a parte questo a me sembra un miracolo che in una situazione finanziaria così disperata abbiamo ottenuto i risultati dello scorso anno (in stagioni finanziariamente floride ce li sognavamo) e anche in questa stagione, abbiamo vinto una coppa, siamo agli ottavi di CL, in campionato solo un Napoli eccezionale ha fatto sino a d ora meglio di noi e oggi ci giocheremo con l’Atalanta la possibilità di proseguire in Coppa Italia.
Se è crisi di risultati questa, mi arrendo e mi chiedo che cos’era dal 2011 a l’altro ieri.
Se poi vogliamo andare a vedere i singoli ‘errori’ questa dal di fuori e senza pretese di ‘verità’ mi sembra la situazione.
Correa è stato l’errore più clamoroso che paghiamo caro. Non so se l’abbia voluto Inzaghi (ma la responsabilità sarebbe comunque di chi l’ha accontentato), non so se nella situazione data (cioè in poco tempo e con pochi soldi disponibili per una punta che di solito costa molto ,se di valore) fosse il caso di andare su una giovane promessa, con i rischi che questo comporta sempre per chi viene dall’aver vinto e vuole provarci ancora, subito.
Resta un errore, forse con delle attenuanti
Gosens: quando l’abbiamo preso, non ho letto critiche, ma entusiasmo. Era reduce da un infortunio, ma nulla poteva far pensare che per questo non sarebbe tornato sui suoi livelli. Forse che ci sarebbe voluto del tempo, questo si.
Forse (sempre da incompetente) può essere stato un piccolo errore tecnico perché l’Inter su quella fascia era abituata ad avere un giocatore che rovesciasse il gioco, di un trascinatore. Non di uno che si inserisce a sorpresa.
Ma il discorso di Gosens si lega a quello di perisic e alla nuova situazione finanziaria. L’inter doveva tagliare sugli stipendi. Perisic aveva 33 anni, veniva da una stagione straordinaria, era a scadenza e in virtuù delle richieste estere, conseguenti alle sue grandi prestazioni, avrebbe richiesto un ingaggio per noi inaccessibile.
Quando Ivan si lamenta perché se ritieni un giocatore importante non porti la sua situazione contrattuale a pochi mesi dalla scadenza, dice il vero. ma dimentica che l’Inter non avrebbe potuto comunque rilanciare.
Certo l’inter ha finito per spendere di più con Gosens, ma il monte ingaggi è migliorato e il costo del cartellino va spalmato su molti anni, trattandosi di uno (relativamente) giovane e teoricamente affidabile (era pur sempre il terzino della nazionale tedesca).
A posteriori non è andata bene l’operazione, è innegabile, come è innegabile che nella situazione data avesse una sua ratio
Errore importante è stato fatto su Skrinar, e qui credo che Steven dovrà (o ha dovuto) chiedere spiegazioni.
Perché non rifiuti 50 milioni per un difensore se non sei sicuro di poterlo trattenere e a condizioni finanziarie che non ti svenano.
Il risultato di questo errore di valutazione è che hai perso il giocatore e una barca di soldi
Si potrebbe ancora rimediare parzialmente se si riuscisse a ottenere un 15-18 milioni e con quei soldi arrivare a un sostituto adeguato.
In ogni caso l’errore resta anche se bisogna considerare che per evitarlo avrebbero dovuto anticipare il rinnovo contrattuale con conseguente peggioramento del monte ingaggi.
In ogni caso la mia opinione resta che le singole situazioni si possono criticare o apprezzare (Onana Dzeko Chala a zero, Asllani a un costo contenuto ecc.) ma nell’insieme con la dififcoltà sopravvenute il giudizio non dovrebbe essere così drastico come spesso si legge
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Non è vero che l’Inter di Zhang non ha risorse. Fino ad oggi è stata in Italia, dopo la Juventus, la squadra che ha disposto di maggiori risorse per allestire la squadra. Molte risorse in più di Napoli Milan e Roma. Da oggi molto probabilmente, con lo tsunami giudiziario che sta travolgendo i gobbi, diventerà la squadra che dispne di maggiori risorse in Italia. Leggete i dati di bilancio di Juventus, Inter, Milan, Npole e Roma e troverete conferme a questa afefrmazione. E questo ciò è stato fino alla fine del 2020/2021 quando abbiamo vinto lo scudetto ed è continuato ad essere anche dopo. La questione sta sul come queste riosrse vengno impiegate. Se bruci tutte le risorse per gli ingaggi
non ti rimane niente per nuovi acquisti.
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Luca, tutti confondono saldo mercato con risorse disponibili. Peraltro anche su questo fronte, con meno 30, quest’anno siamo secondi dietro milan (meno 35, dati transfmarket).
Il management ha chiaramente optato per profili pronti, anziani, dallo stipendio alti. Per vincere subito. Scelta legittima. Solo che non avrei affidato questo compito ad Inzaghi che ha dimostrato di non essere costante.
Tutto qui: incoerenza nelle scelte.
Se poi ci sono motivi assurdi (mafia cinese? cambio climatico?) dietro questo non lo so, come immagino non lo sappia nessuno del blog. Si giudica per ciò che si vede.
Correa è esempio di questa incoerenza: serve punta che dia profondità, Dzeko è di manovra, e arriva Correa per accontentare Inzaghi. Lukaku comunicò la volontà di andare al chelsea a luglio, per ammissione degli interessati, e si trasferì il 12 agosto, non il 30. Una società forte non si fa trovare impreparata.
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Sono anni che leggo di Ausilio che era prima degli altri su questo o quel giocatore però la proprietà non gli avallava l’acquisto. E lui poverino era costretto a rinunciare. Basta con queste giustificazioni ridicole. Quest’estate era su Kim e Julian Alvarez? Bene. Vendi Skriniar al PSG e comprali. E ci guadagni pure. E Zhang sicuramente ti autorizza l’operazione perchè è a costo zero. Che manager è quello che chiede sempre più soldi all’azionista? Sono convinto che Zhang non mette becco, stile Moratti, sui nomi. Lui ti da un obiettivo di bilancio e tu devi stare dentro quel numero. L’ultimo anno, quando tutti ignorando i numeri reali, gridavano allo scandalo che Zhang in spregio alla storia gloriosa della beneamata stava tirando i remi in barca vendendo Lukaku e Hakimi, in realtà Zhang ha avallato una gestione in perdita per ben 140 ml di euro. Tradotto in soldoni questo significa che Zhang ha messo sull’Inter altri 140 ml. E vedremo come si concluderà il bilancio a fine stagione. Se tanto mi da tanto ci sarà un’ulteriore perdita. Quali dirigenti in Italia (Maldini/Massara o Giuntoli o quello della Roma o peggio ancora quello dell’Atalanta) dispongono di altrettante risorse? Non mi citate Chelsea o Manchester City o PSG. Quelli fanno un altro sport
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Le perdite sono enormi.
Nonostante fatturato importante. Significa costi sono alti.
Ma di nuovo ci si focalizza sul fatto che Suning abbia cambiato politica: certo, era più facile con 150 mn annui di budget per mercato. Ma si dimentica cosa ha a disposizione concorrenza
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L’operazione Perisic a mio giudizio è stata corretta. L’hai comprato quando era al suo prime pagandolo una cifra non impossibile. Hai beneficiato delle sue prestazioni per gli anni migliori della sua carriera. L’hai prestato al bayern Monaco riavandone una cifra discreta. Arrivi a scadenza contratto che lui ha 33 anni e gioca nel ruolo fisicamente più dispendioso. Per tenerlo gli devi dare 6,5 milioni netti per tre anni il che significa 12 ml lordi l’anno (questi sono in termini del suo contratto al Tottenham). Per me era giunto il momento di separarsi. Tra l’altro non mi sembra stia facendo sfraceli in Inghilterra e al Mondiale l’ho visto abbastanza giù. Piuttosto non ti sei accorto che in rosa avevi già il suo sostituto e sei andato a prendere Gosens sprecando ulteriori risorse. Della serie non riconosci il valore nemmeno dei giocatori che giocano alla Pinetina tutti i giorni.
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Gosens è stato buon acquisto su carta.
Certo che se poi risultano, per motivi diversi, sbagliati acquisti di Correa, Gosens e Lukaku, la sfiga non può essere unico fattore.
Di fatto hai bruciato risorse degli ultimi due mercati senza rinforzarti, su profili che probabilmente il meglio lo hanno già dato.
Poi sul belga probabile lo staff ci abbia messo del suo, ma questo è
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Questo blog per un interista è diventato invivibile.
Ci hai rimesso 140 milioni? Si ma sono eredità del passato. Se non vendevi i migliori e non tagliavi gli stipendi provocando una fuga di talenti e un rifiuto di possibili acquisti (tutte cose che poi si pagano) ce ne avresti rimessi 300. Vuol dire che hai sottratto 160 milioni al necessario rafforzamento e quindi ti sei indebolito.
Gratitudine per Steven che continua a far sacrifici, ma la realtà è questa: tu tagli e vendi e gli altri comprano.
certo potevamo continuare ad arrivare ottavi e a trovarci a novembre a 20 punti dalle prime, così oggi non avremmo il passivo che registriamo.
Io da interista sono contento così e mi dispiace solo che Steven non possa più spendere, non per la mafia cinese, come qualcuno che ci scambia per la juve può ironizzare, ma per la crisi finanziaria delle sue aziende e per le disposizioni del governo cinese (che è altra cosa rispetto alla ndrangheta).
Steven è stato sfortunato ma aveva capito cosa vuol dire essere al timone dell’Inter: metterci decine e decine di milioni ogni anno.
Altrimenti per restare in attivo il presidente dell’Inter lo faccio io.
Ps: Mi fa piacere sapere che Kim e Alvarez quest’estate sarebbero venuti all’Inter quasi gratis e comunque vendendo Skriniar li avremmo presi entrambi.
Mi fa piacere anche che l’Inter sia una società così opulenta che non solo Bellanova e Asllani, m a anche grandi campionati affermati sbavino per venirci…quasi gratis.
Io ricordo che quando i soldi c’erano sono venuti i Bastoni, i Barella, i Lukaku e gli Hakimi.
E in ogni caso se KIM E ALVAREZ sbavavano per avvenire all’Inter e le loro società erano disposte a venderceli a poco, la responsabilità delle mancate operazioni da voi così genialmente individuate non è di Ausilio, ma di Marotta.
Personalmente sarei favorevole a una sostituzione di Ausilio, ma questo è un altro discorso: abbiate il coraggio di accusare marotta, così la natura del vostro tifo risulterà evidente
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Che co….e che è Steven! Marotta poteva prendere con due lire Kim e Alvarez, vendendo Skriniar e non l’ha fatto….Ascolti qualche sapiente tifoso della rete e cacci Marotta. L’inter diminuirà il passivo e arriverà comunque almeno decima (che poi vale come arrivare secondi)
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Luciano. Io seguo il tuo discorso. Tu hai scritto che l’Inter (Marotta/Ausilio) era arrivato su Kim e Julian Alvarez ben prima di Napoli e Manchester City ma che la proprietà non ne ha autorizzato l’acquisto per motivi presumo di ristrettezze economiche. Sapendo che entrambi sono costati circa 20 ml l’uno e che non percepiscono ingaggi pesanti, potevi benissimo finanziarli con la vendita di Skriniar. Questo esempio è del tutto teorico ma serve a rappresentare come secondo me dovrebbe operare l’Inter in questa fase storica. Primo non buttare via degli asset economici regalandoli a chi non ha bisogno di regali (Skriniar regalato al QATAR). Non firma il rinnovo? Mi dispiace ma alla prima offerta decente lo vendo. Secondo gli acquisti li finanzi con le cessioni. Non vai da Zhang come un bambino della terza elementare a chiedere di sforare il già cospicuo deficit di bilancio che generosamente ti/ci concede. Sei un professionista? Sei un esperto di calcio con l’occhio lungo? Sei sicuro che questi due giocatori si riveleranno dei grandi acquisti? Privati di un giocatore, magari in là con gli anni, che per trattenerlo dovresti svenarti con incremento dell’ingaggio, alleggerisci il costo annuo di gestione e vai su questi profili che da esperto di calcio sei ragionevolmente sicuro si affermeranno ai massimi livelli. Non ho la certezza. Ma temo che una nuova proprietà tifosa che rimette 200 ml l’anno non la troveremo mai. Questa situazione l’abbiamo con Zhang e sarà la stessa più o meno con il prossimo proprietario. Serve una dirigenza professionale. Detto ciò la mia critica chiaramente va anche a marotta e on solo ad Ausilio. Su Ausilio mi accanisco di più perchè la sua anzianità di servizio all’Inter è molto maggiore di quella di Marotta. E non ho dimenticato la sequela incredibuile di acquisti ad cazzum fatti durante la sua gestione.
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In parte questa politica è stata fatta e con efficacia. Sei stato baciato dalla dea fortuna sotto forma del Chelsea e del PSG che ti hanno offerto vagonate di soldi per Lukaku e Hakimi. E giustamente li hai venduti e li hai anche rimpiazzati abbastanza bene. Con Dumfries e Dzeko. La scelta del sostituto di Lukaku in realtà era caduta su Marc Thuram che era un profilo più adatto al nostro status. Abbastanza giovane e con ingaggio contenuto. La sfiga ha fatto si che si è rotto il ginocchio poco prima dell’acquisto e quindi hai ripiegato su Dzeko. Per vincere il campionato di serie A in questa fase storica non c’è bisogno di Ronaldo il fenomeno o di Messi. Dumfries e Thuram/Dzeko possono bastare. La champions è un altro discorso ma in questa fase storica la disparità di forza economca tra i top team europei e le squadre italiane è mostruosa per cui fattene una ragione. Allestisci una buona squadra poi se esci agli ottavi o ai quarti poco male. Continua con questa politica. Falla diventare il tuo marchio di fabbrica.
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Una grande società non vende i migliori per acquistare qualche giovane interessante: tiene i migliori e ci aggiunge i giovani. Questa politica può andar bene all’Udinese o all’Empoli.
Altrimenti la prossima estate vendiamo anche Lautaro Barella e Bastoni e puntiamo sui giovani…Questa estate tutti i tifosi (credo anche voi) erano pronti a fare la rivoluzione se avessero ceduto Skriniar per meno di 80/90 milioni. L’errore è stato non rinnovare due anni prima, quando non avrebbe potuto restare fermo due anni, non rifiutare i 50 milioni a fine mercato quando non si poteva rimediare un acquisto all’altezza delle ambizioni dell’Inter.
Io non sono abituato a considerare l’inter il nuovo Empoli. Se a voi fa piacere, fate pure, ma lasciatemi sperare in un’Inter che sappia tenere i suoi campioni
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A me non piace dover cedere.
Ma non capire il momento storico, di tutto il calcio italiano, e guardare al passato non ritengo sia soluzione.
Prendere atto della realtà e agire di conseguenza.
Fino a che Uefa non introdurrà tetti a salari e/o limitazioni a commissioni alla firma sarà così.
Inutile giudicare operato basandosi sul passato
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Perché se prendo un giovane e non si afferma sono guai, se si afferma, l’anno dopo devo venderlo e rischiare di nuovo. Che goduria….
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Le gestione del caso Skriniar rende bene l’idea della differenza tra chi non ha soldi e chi non sa amministrare sensatamente le risorse che ha a disposizione
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Ma che risorse hai a disposizione se devi dimezzare gli stipendi e trarre utili importanti dalle cessioni? Con i tifosi che giustamente vogliono i risultati. l’errore di Marotta è stato non andarsene quando ha visto che la squadra poteva solo peggiorare. Allora forse Steven sarebbe stato costretto a vendere, realizzando il valore reale della squadra compresi i debiti. Il nuovo arrivato avrebbe speso per comperare un’Inter forte e finanziarimente pulita.
Per il resto, lo ripeto: gli errori probabilmente ci sono stati e li ho sottolineati, non fate finta di non capire. Solo che globalmente in queste condizioni difficilissime, marotta (e non Ausilio) è riuscito a mantenere l’inter competitiva. Cahapeau
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Il giornalista Marianella:
“Skriniar? Nessuna colpa della società Inter. In estate ha fatto intendere magari di voler rinnovare il contratto, poi invece Skriniar e l’agente hanno deciso di andare via a 0. L’Inter in questo non ha colpe: ha offerto il suo contratto a livello massimo, ha fatto di tutto per convincerlo, più di così il club non poteva fare. Non vedo errori dell’Inter.”
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Se devi ripianare 60 e vendi a 50 resta -10. Se devo ripianare 60 e lasci partire a 0 restano sempre -60
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La risorsa è un giocatore che vale almeno 50 milioni che puoi rinnovare da almeno due anni e che perdi a 0, dovendolo poi tenere sei mesi – senza poterlo sostituire – con i conseguenti effetti sul giocatore, sull’ambiente e sulla squadra
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Per ‘rinnovare da almeno due anni’ vuol dire che hai fatto crescere il monte ingaggi da almeno due anni. Ma non è quello che devi abbassare? I giocatori forti hanno ingasggi alti quelli scarsi o non ancora forti bassi, ma appena diventano forti devi adeguarli
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Attendendo gli ultimi mesi non è che rinnovi a meno, i giocatori hanno più potere e possono rinnovare (vedi Brozovic, tra i più pagati) o andare (vedi Skriniar e Perisic).
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Nessuna risorsa. Se lo vendevi a 50 milioni, quelli servivano per ripianare parte del debito.
E comunque bisognerebbe sapere perché è andata così
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Se devi ripianare 60 e vendi a 50 resta -10. Se devo ripianare 60 e lasci partire a 0 restano sempre -60
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La Cremonese può avere come risorsa la vendita del suo miglior giocatore. L’Inter no.
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Una delle migliori prestazioni di quest’anno
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Concordo, peccato che anche quando giochiamo cosi’ bene, in porta ci arriviamo poco. Contentissimo per Darmian, mi e’ piaciuto da subito per come si e’ inserito nella squadra. Ha avuto un periodo un po’ “opaco”, ora mi sembra ritornato in forma. Lukaku ancora moolto imballato, pesante, lento. Purtroppo, vista la stazza, avra’ bisogno di ancora parecchio tempo. Adesso son curioso di leggere con chi se la prendera’ Gasperini, visto che contro di noi ha sempre qualcosa da ridire.
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Becca, perché non abbiamo attaccanti dal dribbling stretto e dallo scatto bruciante che invetino occasioni da gol. Per segnare dobbiamo sempre arrivare al tiro con la manovra e allora chiudere le linee di passaggio negli ultimi metri, dove c’è densità è più facile. Per dire: un giocatore ormai sul viale del tramonto come sanchez qualche volta serviva e non l’abbiamo più
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Nel prossimo mercato dovremo fare almeno 60 milioni di attivo. Alcuni qui saranno contenti: almeno cederemo qualche campione per prendere qualche giovane. Che bella opportunità!
Io no
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Luciano,nessuno, almeno non io, è contento di cedere.
Ma occorre anche rendersi conto che i costi enormi che gravano su di noi, molto più delle altre squadre italiane, da qualche parte hanno avuto origine. Oppure no? Non si tratta solo di spese per renderci forti perché le due maggiori spese, lukaku e hakimi, sono state trasformate in plusvalenze. Forse arrivano da giocatori strapagati che non riusciamo ne a cedere ne meritano di stare da noi.
Io vorrei proprietà che ogni anno ci regali qualche centinaio di milioni in più di quanto già non faccia.
Il benfica negli ultimi anni ha ceduto felix, nunez, dias e ora fernandez a cifre enormi. I tifosi immagino avrebbero voluto tenerli, sono un club glorioso, ma con quei soldi, se bravi, possono tenere club competitivo in casa.
Fernandez è costato meno di Asslani, per dire.
Stante il contesto, senza intervento Uefa nell’introdurre un tetto ai salari , che soluzione proponi?
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La soluzione è semplice. Troviamo un ricco scemo tifosissimo dell’Inter che si diverta a bruciare per noi almeno 250 ml di euro l’anno, considerando che Zhang che ne sta bruciando circa 140/150 ml l’anno non ci basta e non ci soddisfa e costringe i fenomenali Marotta/Ausilio a fare i miracoli per mettere insieme il pranzo con la cena. Dov’è il problema? Penso che il mondo sia pieno di soggetti così.
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Beh potresti intanto mandare tu il tuo CV all’Inter. Con le certezze che mostri qui sicuramente in società lo terranno in considerazione, perché da quel che scrivi sarai certamente un navigato manager di società di alto livello.
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Tutte chiacchiere inutili: il punto di partenza della discussione era: vero o no che il declino (molto contenuto) della rosa è da ascriversi al fatto che si devono ridurre gli stipendi e si deve rientrare a ogni mercato di somme ingenti?
C’è chi sostiene che ci si può rafforzare anche in queste condizioni e chi invece pensa o cambia qualcosa o il declino sarà sempre più netto e inevitabile.
C’è chi sarebbe contento di tifare per una squadra che vende ogni anno i migliori per prendere dei giovani che o falliranno o si dovranno vendere per prendere altri giovani…che al mercato mio padre comprò (cit).
Io accetto tutto (ho accettato una salvezza per un punto all’ultima giornata, continuando a tifare), ma che debba farlo e esserne contento proprio non me lo si può chiedere
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E chi è contento?
Chiedo di nuovo, che soluzione proponi visto che nonostante le cessioni (in un solo mercato peraltro) perdiamo sempre un sacco di soldi?
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Che la proprietà venda a qualcuno con voglia d soldi per investire. Altrimenti che si cerchi di restare competitivi il più a lungo possibile grazie alla bravura della nostra dirigenza.
Ma poi, non sono io che devo proporre. Io sono solo un tifoso che vorrebbe un’Inter competitiva
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Luciano. E’ la stessa cosa che sto dicendo io. In attesa di trovare, se mai sarà trovato, un nuovo proprietario che per motivi di passione e/o di prestigio sia disposto ad investire cifre più consistenti sulla squadra bisogna fare con le forze attuali (che non sono affatto modeste se viste su scala italiana) utilizzando con intelligenza il deficit di bilancio che generosamente Zhang continua a concederci e qui entra in ballo la nostra dirigenza tecnica. Sui termini generali siamo più che d’accordo Luciano. Il Dissenso tra noi due sta nel giudizio sull’operato della dirigenza. Tu pensi che abbiano fatto e stiano facendo miracoli. Io penso che si possa fare abbastanza meglio.
PS Nell’attuale situazione del calcio italiano quando noi auspichiamo una proprietà che investa di più sulla squadra utilizziamo un verbo (investire) del tutto sbagliato. Il verbo giusto è spendere in perdita. Investire presuppone che in futuro ci sia un ritorno economico (o per lo meno la possibilità). Attualmente e per parecchi anni ancora ai costi/ingaggi a cui assistiamo questa possibilità non esiste. Esiste soltanto la certezza di una perdita economica di bilancio.
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Leggo di critiche ad Ausilio che per me sono assurde. Io lo ritengo uno dei migliori in circolazione e lo ha anche dimostrato coi fatti in passato.
Gli errori più clamorosi sugli acquisti guarda caso sono quelli richiesti dagli allenatori di turno, Naingolaan, Vidal, Correa, non certo quelli di chi ha portato a casa con pochi soldi giocatori del calibro di Icardi, Skriniar, Brozovic, Kovacic, Lautaro.
Il problema è che ragioni di bilancio ci siamo fermati a 3 anni fa, primo anno di Conte, con gli acquisti di livello.
Ripeto è incredibile giudicare negativamente l’operato di Ausilio.
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Per giudicare l’operato di Ausilio basta guardare le campagne acquisti dell’Inter dal post-Triplete ad oggi e magari confrontarle con quelle fatte in parallelo da suoi colleghi tipo Walter Sabatini. Per carità di patria evito di fare la lista infinita di bidoni comprati in questi anni. Poi, certo, qualcuno è stato azzeccatto ma il rapporto buoni acquisti su bidoni è drammatico. C’è poi un ruolo sul quale l’Inter si è specializzata in sole: i terzini, soprattutto quelli sinistri. Lì abbiamo dato spettacolo.
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Walter Sabatini quello che ha inseguito Dalbert per 6 mesi per comprarlo a 25 milioni?
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Si proprio lui. Quello che ha acquistato anche questi altri: Pastore, Marquinhos, Dzeko (28enne), Dodò preso a zero e poi appioppato a noi a 9 ml, pjanic, lamela, benatia, strootman, gervinho, nainggolan, manolas, paredes, Rudiger, Emerson Palmieri, Salah, Sczesny, Alisson, Ilicic e tanti altri ancora. Che nel 2016/2017 imbastì senza far svenare Pallotta questa squadretta: Sczesny, Rudiger, Emerson Palmieri, Manolas, Fazio, Strootman, Paredes, Nainggolan, Salah, Perotti, Dzeko. Allenatore Spalletti e in panchina giocatorini del calibro di Alisson, Totti, Florenzi, Maro Rui, De Rossi. Esatto. Proprio lui.
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Quello che ha vinto, con una squadra siffatta?
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Pallotta ha rivenduto la Roma senza rimetterci un becco di quattrino. Zhang non farà la stessa sorte. L’unità di misura delle perdite complessive di Zhang quando cederà l’Inter o sarà costretto a farlo è i 100 ml di euro.
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Quindi acquisti di giocatori voluti da tecnici sono colpa dei tecnici?
Questa, scusa, ma è forte.
Quindi un direttore che canna strategia può sempre dire me lo ha detto l’operaio.
Questa carenza di alternative è, al contrario, prova di mediocrità.
Qualche colpi è riuscito, ovvio, ma vogliamo citare: forlan, mudyngay, kuzmamovic, podiolski, shaquiri, mvila, tauder, belfodil, Rolando, silvestre, ecc. Guarda che elenco è lunghissimo
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Sono d’accordo che la responsabilità nel bene e nel male è sempre del direttore, ma il paragone mi sembra fuori luogo: quando c’era Conte , Conte era l’operaio della situazione?. Però guadagnava più del direttore
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No acquisti voluti dai tecnici sono colpa del magazziniere.
L’allenatore cosa è l’operaio, come scrivi tu, o è il direttore di stabilimento che decide di investire su un macchinario anzichè su un altro?
Senza parole.
Ma poi di quell’elenco quanto soldi sono stati spesi?
Mi fai cortesemente il conto della serva?
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Colpa dirigenza, si. Altrimenti fai fare mercato ai tecnici.
Allenatore allenatore chi società gli mette a disposizione, non scherziamo.
Può chiedere chi vuole ma sono altri che comprano.
Io sono senza parole, abc squadra di calcio, scusa eh.
Cosa vuol dire quanti soldi spesi? È la cifra citata.
Anche qui non dovrebbe essere difficile
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Ti dico la verità, senza parole sono io.
Evidentemente secondo il tuo ragionamento gli allenatori non contano nulla, e subiscono quello che la società gli impone.
Perfetto non lo sapevo che l’allenatore conta come il due di picche in una società.
Grazie di avermi illuminato, spero che lo sappia anche il prossimo nostro allenatore a questo punto, prima che si metta qualche grillo per la testa.
I soldi spesi per singolo giocatore chiedevo, non dovrebbe essere difficile.
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Non è un ragionamento, dovrebbe essere un fatto, ripeto, non è difficile.
Un tecnico chiede ma poi è la dirigenza che, giustamente, decide cosa fare. O pensi Inzaghi abbia chiesto Dzeko per Lukaku?
Chiaro ci sia confronto ma da li a dire che tecnico decide ne passa. Tanto più che tecnici cambiano frequentemente, più dei dirigenti da cui sono peraltro scelti.
Soldi spesi per singolo non li ho messi, non serve per ragionamento: una pippa è tale a zero o 30
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Esatto, Luca, il problema è solo nel giudizio sull’operato della dirigenza. Tu ed altri pensate che stiano facendo male, io sono convinto che se l’anno dopo quello in cui hai vinto perdi l’allenatore forse migliore al mondo come ‘risultatista’ almeno in campionato e tre campioni eccezionali senza poterli sostituire adeguatamente perché i soldi ricavati non li puoi reinvestire e sopratutto perché devi tagliare gli stipendi per cui campioni nuovi non ne vogliono sapere a alcuni che hai già fuggono, se nonostante tutto questo arrivi secondo a due punti in campionato (con un allenatore esordiente a certi livelli perché uno affermato co cavolo che veniva), due punti anche ottenuti da chi ci ha superato…in modo strano, vinci due coppe 8cosa che nona cadeva da tempo) vai agli ottavi di CL (idem), hai fatto qualcosa di COMPLESSIVAMENTE straordinario.
Io non mi soffermo sul singolo errore, né mi esalto per il singolo buon colpo. Guardo al complesso dell’operato, al risultato in rapporto alle difficoltà.
Mi importa zero se abbiamo entrate maggiori di altri, quando le entrate le dobbiamo spendere tutte per saldare i debiti
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Luciano. OK. Abbiamo due giudizi differenti entrambi legittimi.
Permettimi però di contestare una tua affermazione:
“Mi importa zero se abbiamo entrate maggiori di altri, quando le entrate le dobbiamo spendere tutte per saldare i debiti”
Zhang non sta saldando nessun debito. Purtroppo per lui il debito ogni anno aumenta. Il debito potrà essere saldato quando e se l’Inter comincerà a chiudere i bilanci in attivo o quando Zhang metterà mano al proprio patrimonio familiare facendo una ricapitalizzazione come quella da 400 ml fatta dalla famiglia Agnelli. L’unica cosa che insieme ai dirigenti è riuscito a fare l’anno scorso e’ rallentare la velocità di incremento del debito. Prima aumentava a botte di 250 ml l’anno, l’anno scorso è aumentato di “soli” 140 ml. Vedremo a fine stagione se gli interventi effettuati determineranno un’uteriore riduzione della velocità di incremento del debito. Speriamo.
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Esatto: ma non cambia nulla. la sostanza è che chi opera sulla rosa deve fare…le nozze risparmiando anche sui fichi secchi
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C’è poco da fare. L’Inter allo stato attuale è una macchina che perde soldi che si vanno a sommare ai soldi persi l’anno precedente e che si sommeranno ai soldi che perderà l’anno successivo. Non sono io a dirlo. Sono i bilanci. Per cui innanzitutto penso che più passa il tempo e peggio Zhang venderà la società al nuovo acquirente e che questo nuovo acquirente farà come ha fatto il fondo Elliot con il Milan imponendo una gestione sicuramente più parsimoniosa della nostra attuale. A meno che non arrivi un arabo o giù di lì che abbia bisogno di fare sportwashing come sta facendo la squadra dell’Arabia AL NASSR saudita ingaggiando Cristiano Romanldo o il QATAR con gli ultimi Mondiali e il PSG.
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Ancora un volta: hai ragione. Solo che questo non ha nulla a che vedere con la ragione del contendere che è questa:
c’è un’Inter che ha vinto, prima che le condizioni finanziarie divenissero insostenibili.
oggi deve rientrare, vedendo i migliori giocatori e lasciando andare altri perché deve tagliare le retribuzioni.
Non può rimettere sul mercato che una piccolissima parte dei soldi che ricava dalle vendite e nello stesso tempo oltre a non avere i soldi per comprare cartellini, non è più appetibile per giocatori di livello che non cercano una squadra ‘in bolleta’
lasciando scappare l’allenatore che ti ha fatto vincere, oltre a 4-5 dei giocatori più importanti e non potendo comperare che ..settime o ottave linee, oppure giocatori bravi ma al termine della carriera a parametro zero, sei riuscita a vincere due coppe arrivare seconda a due punti rubati in campionato, andare per due anni di fila agli ottavi di cl dopo un decennio almeno, quest’anno sei l’unica squadra ancora in corsa in tutte le competizioni, sei seconda in classifica, hai già vinto una coppa, sei in semifinale in un’altra.
La dirigenza tecnica è davvero stata così disastrosa? Questo è il nocciolo della polemica.
E aggiungo: io preferisco restare ai vertici e sperare che nel frattempo qualcosa cambi finanziariamente, altri preferiscono puntare su giovani di terza e quarta fascia perché i giovani come Osimhen Vlaovic, Alvarez ecc. sono stati pagati dai 90 agli oltre cento milioni (l’uno) e non credo che abbiano contratti da pezzenti. Dunque si preferisce un progetto che se saremo fortunati ci porterà di nuovo a galla fra anni, ma a qul punto dovremo smantellarlo perchè se anche azzeccassimo i i leao e i Kvara, quelli dopo due anni chiederebbero 20 milioni come offriranno loro altre squadre.
Se però ilprogetto non riuscisse…
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Negli ultimi 5 anni però solo un mercato si è chiuso in attivo. Gli altri in perdita.
Se si ragiona, come io capisco sia normale, con l’abitudine passata non ne usciremo.
Forza Inter, speriamo in un cavaliere bianco, se mai arriverà. Altrimenti lotteremo con il bologna
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Infatti a me delle passate gestioni non importa nulla, proprio perché io non devo né difendere né accusare Ausilio. In un intervento precedente ho letto una sfilza di nomi ‘cannati’ da Ausilio. Peccato che non ci sia scritto quanto quei nomi siano stati pagati in tutto e non ci siano i nomi dei giocatori non cannati. per fare un bilancio servirebbe.
Il punto però è che a me non interessa nulla dei bilanci del passato. Sono un tifoso e non un revisore dei conti.
Mi limito a dire, da tifoso, che da quando c’è questa gestione, negli ultimi due anni prima della crisi finanziaria e poi negli anni della crisi stessa, la gestione ha compiuto autentici miracoli, per due anni, non per uno, per ridurre in modo consistente la passività annua e nello stesso tempo tenere la squadra competitiva
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Ormai mi ero incuriosito…Alcuni nomi appaiono in più sessioni per prestito oneroso e successivo riscatto (ho emesso operazioni sui giovanissimi fonte transfmarket).
In 12 stagione da ds spesi 1,1 mld per una spesa media annua di 92 mn: niente verso inglesi ma non malaccio in Italia (gobba a parte). Ritengo spesa più utile del saldo (peraltro quasi sempre negativo) in quanto sono i soldi con cui deve fare acquisti.
Ha pescato bene con slavi e con Sampdoria (Icardi e Skrin). Molto in Italia dove ti fanno pagare sempre un sacco (Udinese, Sassuolo….), denunando per me poca conoscenza mercati mondiali. Con i giovani meno noti ci prende veramente poco (Kovacic e Brozo) e il vizio è da sempre di andare su profili su viale tramonto a cui dare un sacco di soldi.
Per il resto noto sempre un numero esagerato di movimenti segnale, secondo me, di un’insoddisfazione costante per quello fatto in precedenza. Questo è il dato più preoccupante. Se costruisci bene ti servono ritocchi e, quindi, concentrare risorse su pochi profili piuttosto che andare nel mucchio. Mia opinione ovviamente
2011/12 (spesa 41,5 mn): Ricardo Álvarez, Jonathan, Diego Forlán, Yuto Nagatomo, Emiliano Viviano, Juan Jesus, Mauro Zárate, Fredy Guarín, Luc Castaignos, Angelo Palombo, Andrea Poli
2012/13 (spesa 76,5 mn): Samir Handanovic, Fredy Guarín, Mateo Kovacic, Rodrigo Palacio, Álvaro Pereira, Antonio Cassano, Ezequiel Schelotto, Matías Silvestre, Francesco Bardi, Walter Gargano, Zdravko Kuzmanovic, Gaby Mudingayi, Tommaso Rocchi, Juan Pablo Carrizo
2013/14 (spesa 60 mn): Mauro Icardi, Saphir Taïder, Matías Silvestre, Ishak Belfodil, Danilo D’Ambrosio, Diego Laxalt, Wallace Oliveira, Gaby Mudingayi, Rolando, Ruben Botta
2014/15 (spesa 17 mn): Gary Medel, Marcelo Brozovic, Andrea Bandini, Rene Krhin, Dodô, M’Vila, Lukas Podolski, Tommaso Berni, Nemanja Vidic, Daniel Osvaldo, Xherdan Shaqiri
2015/16 (spesa 102,5 mn): Geoffrey Kondogbia, Ivan Perisic, Xherdan Shaqiri, Jeison Murillo, Felipe Melo, Miranda, Stevan Jovetic, Éder, Adem Ljajic, Martín Montoya, Alex Telles
2016/17 (spesa 165 mn): João Mário, Gabriel Barbosa, Antonio Candreva, Stevan Jovetic, Miranda, Cristian Ansaldi, Éder, Gianluca Caprari, Dodô, Marcelo Brozovic, Roberto Gagliardini, Rey Manaj,
Trent Sainsbury, Éver Banega, Caner Erkin
2017/18 (spesa 137,5 mn): Milan Skriniar, Alessandro Bastoni, Matías Vecino, Dalbert, Roberto Gagliardini, Borja Valero, Lisandro López, Yann Karamoh, Daniele Padelli, João Cancelo, Rafinha
2018/19 (spesa 98 mn): Radja Nainggolan, Lautaro Martínez, Sime Vrsaljko, Yann Karamoh, Andreaw Gravillon, Keita Baldé, Matteo Politano, Federico Dimarco, Cédric Soares, Stefan de Vrij, Kwadwo Asamoah
2019/20 (spesa 192 mn): Romelu Lukaku, Christian Eriksen, Valentino Lazaro, Matteo Politano, Nicolò Barella, Ionut Radu, Eddie Salcedo, Gabriel Brazão, Lucien Agoumé, Stefano Sensi, Ashley Young, Victor Moses, Alexis Sánchez, Diego Godín
2020/21 (spesa 126 mn): Achraf Hakimi, Nicolò Barella, Stefano Sensi, Andrea Pinamonti, Darian Males, Aleksandar Kolarov, Arturo Vidal, Georgios Vagiannidis, Alexis Sánchez, Matteo Darmian
2021/22 (spesa 42,5 mn): Zinho Vanheusden, Denzel Dumfries, Joaquín Correa, Matteo Darmian, Edin Dzeko, Robin Gosens, Felipe Caicedo, Hakan Calhanoglu
2022/23 (spesa 39 mn): Joaquín Correa, Romelu Lukaku, Kristjan Asllani, Raoul Bellanova, Francesco Acerbi, Henrikh Mkhitaryan, André Onana
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questa lista con più di 100 giocatori conferma una certa inadeguatezza. io sicuramente avrei fatto peggio
poi su più di 100 giocatori a volte si riesce a beccarne uno buono..
kovacic – icardi – brozo – perisic – Martínez – de Vrij – Dumfries- Calhanoglu
per me questi sono i colpi più clamorosi (8 giocatori su più di 100 presi a pochissimo che si rivelano forti .
considero Skriniar Bastoni Luakaku Hakimi Barella ecc grandi colpi ma pagati “il giusto”(o che cmq non ci voleva un fenomeno a capirlo)
ognuno la pensa come vuole
cmq speriamo in un derby giocato con foga anche se son molto negativo
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Interessante questo elenco. al di là dei refusi dove alcuni giocatori sembra che gli abbiamo comprati 2 volte, e non sono pochi questi refusi. Peccato che la memoria forse è un po’ corta per qualcuno e ci si dimentica che per 5/6 anni siamo stati sotto la scure del fair play finanziario e avevamo risorse miserrime per fare delle campagne acquisti di livello, ma, nonostante questo, siamo riusciti a portare a casa giocatori semi sconosciuti, che ancora oggi sono sulla cresta dell’onda, e non rifaccio l’elenco.
Alcuni veramente forti li abbiamo presi ma li abbiamo obtorto collo dovuti abbandonare, vedi Cancelo e Rafinha.
Abbiamo preso a zero giocatori di livello come De Vrij, Chalanoglu, lo stesso Onana e me dimentico sicuro qualcuno.
Potrei ricordare che Joao Mario non è un acquisto di Ausilio, cosi come Gabriel Barbosa, ma sarebbe parlare al vento.
Ma gli scienziati del senno del poi, quando si acquistavano certi giocatori, che poi hanno reso meno del previsto, ne cito uno per tutti Gagliardini, dove erano a suo tempo?
Erano già certi al suo acquisto che questo o quel giocatore sarebbe stato un flop?
Brutta abitudine quella di parlare con il senno del poi per cercare di fare bella figura verso chissà chi.
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Se leggi, appaiono due volte per prestito e obbligo riscatto. L’ho scritto in apertura…
Il senno del poi è ciò che dice sei stato o meno bravo.
Perché nessuno penso, prende una pippa già sapendo sia tale
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Gagliardini non è stato affatto un flop. Se lo rivendi oggi, senza andare a scadenza, realizzi una buona plusvalenza. e qualcosa ha vinto. Poi non ha senso contare i Salcedo (un giovane comprato) e non contare i giovani venduti.
Auslio non lo voglio e non lo devo difendere io: basta ricordare che lo hanno confermato tre presidenti e diversi direttori . Evidentemente tutti incapaci di valutare, a differenza dei nostri espertoni, i pro e i contro del suo operato nelle situazioni date.
E si che io soldi che faceva perdere con la sua imperizia ce li rimettevano loro…
Comunque se se ne andasse Ausilio non mi straccerei le vesti, se se ne andasse Marotta, si
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Non si può fare un’analisi seria in questo modo un po’ dilettantesco (infatti è giusto che non si possa, noi non abbiamo gli strumenti di conoscenza.Prima di tutto bisognerebbe avere le cifre reali di acquisti e cessioni (i presidenti,3, che hanno confermato Ausilio le hanno) Poi bisognerebbe saper perché Skrinar a 12 milioni è stato pagato il giusto e i vari pjanic della Roma siano stati un colpaccio. Poi bisognerebbe ricordare che Moratti ha lasciato non solo per i troppi milioni messi per vincere e parificare il bilancio, ma anche perché la squadra era piena di campioni al tramonto.
A quel punto non si doveva più cambiare a turno un giocatore ogni anno, ma se ne dovevano cambiare 8-10 senza aver soldi, perché ET ha dimostrato che non ne poteva mettere oltre quelli dell’acquisto. Se devi cambiare 10 giocatori e puoi spendere poco di ingaggio e 10 milioni in cartellini, prendere delle toppe è praticamente scontato. Forse i presidenti che hanno tenuto Ausilio queste cose le sapevano e le sapevano anche i direttori (tra i quali il fantasmagorico Sabatini) che lo hanno voluto confermare.
Dunque il problema è molto più complesso di come lo si vorrebbe far passare (tra l’altro per gonfiare l’elenco vengono inseriti anche giocatori per le giovanili).
Lukaku è stato pagato il giusto, ma due anni dopo (cioè con due anni in più) è stato venduto con una plusvalenza di 40 milioni. O era un c…e quello che lo ha preso per l’Inter o lo era quello che lo ha preso per il Chelsea.
Stessa cosa per tutti i giocatori che hanno generato plusvalenze.
Con ciò io non difendo Ausilio: si potesse prendere Giuntoli e lui accettasse di essere alle dipendenze di marotta, sarei contento. Sempre che non emergano questioni strane per esempio sull’acquisto di Osimhen, sul quale si sta indagando.
Infine la questione di chi comanda.
Il responsabile di tutte le operazioni in assoluto è il proprietario-presidente
Se non vuole un giocatore, non lo prende
Prende il giocatore che le persone a cui si affida gli consigliano, ritenendo il costo conveniente.
Se questa persona (OGGI MAROTTA), lo ‘tradisce’ lui lo caccia oppure è un cretino masochista (ricordiamoci sempre che lui sa come stanno realmente le cose e il perché certe trattative vanno in porto e altre no)
Poi, gerarchicamente, viene Ausilio, che è il primo collaboratore di Marotta. Lui va in giro a vedere i giocatori segnalati dalla rete di osservatori, relaziona e poi Marotta decide. Se si stimano, come sembra ovvio, si consultano.
Il rapporto di Marotta Ausilio con l’allenatore: se l’allenatore è uno con la personalità di uno zerbino, non c’è dubbio che decida il dirigente tecnico. Infatti quando i dirigenti tecnici hanno detto a Conte che doveva accontentarsi di mezze figure o di quasi scoppiati, Conte ha salutato.
Se è un allenatore per il quale aver allenato l’Inter in qualunque condizione, arricchisce il curriculum, accetta tutto: soldi e squadraccia. Andrà via più ricco e con un curriculum diverso (i licenziamenti non fanno danno: ho letto da qualche parte che solo Guardiola non è stato mai licenziato, ma io non credo che se ne sia andato lui dal bayern
Nel caso di Inzaghi probabilmente siamo in presenza di una via di mezzo. Inzaghi non ha il prestigio per imporsi, ma non è neppure uno zerbino. Vuole partecipare alle decisioni, almeno per dire le caratteristiche del giocatore che vorrebbe (per esempio Correa invece di Zapata, forse) Quindi c’è una corresponsabilità in secondo ordine (o un merito) nelle scelte di mercato.
Tra l’altro, mi pare di ricordare, ma non sono certo e non ho tempo per controllare, che anche il grande Sabatini abbia ascoltato Spalletti, realizzando il cambio Zaniolo-Nainggo.
La morale per me è: diamoci tutti una calmata, tifiamo Inter e sosteniamo chi lavora per lei, fino a quando lavora per lei. Esprimiamo pure dubbi sulla qualità dell’operato (dai proprietari ai dirigenti ai calciatori) non sentenze. Ricordando anche che siamo solo tifosi e non conosciamo milioni di cose. Io guardo ai risultati e non ai bilanci, non essendo un revisore dei conti o un esponente della guardia di finanza.
I risultati degli ultimi 4 anni li considero soddisfacenti. Se c’è qualcuno che, senza barare ha fatto meglio (cioè ha vinto di più ed è stato con maggior costanza ai vertici, mi congratulo con lui sportivamente
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Non sono sentenze, si cerca solo di portare fatti.
12 anni non sono pochi e questa storia dei pochi soldi, se rapportata al 90% club italiani, scusa ma non sta in piedi. Stipendi dati da inter sono sempre stati più alti di quasi tutti club tricolori. E lo è ancora oggi.
Se possono permettermi solo mudyngay, kuzmanovic, schelotyo ecc. uso un mio ragazzo. Non spendo soldi, meglio ancora. E in quegli anni mi sembra di ricordare primavera fosse forte. Tutti ci ricordiamo il ‘contributo’ dei citati.
Detto questo forza Inter e forza Ausilio ma, a differenza dei gonzi per cui blissett è forte, io non voglio avere fette di salame sugli occhi.
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E io non avrei voluto andare in B, ai tempi, per la soddisfazione di lanciare in prima squadra dei ragazzi
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Quindi l’abbiamo schivata per kuzmanovic, schelotto e compagnia?
Spero tu stia scherzando.
Ero spesso allo stadio in quel periodo ed erano giocatori indegni.
Tutti possono sbagliare scelte, ci mancherebbe, ma ciò non toglie che questi errori possano essere evidenziati, senza ciò debba scatenare fantasie giustificatorie.
Se ho pochi soldi li uso per questi profili? Meglio non fare nulla. Altrimenti si giustifica lo sperpero di risorse perché sono poche. Sempre di sperpero, sottoforma di utilizzo inefficiente, si tratta.
Ripeto, capita, non capisco perché questa cosa faccia tanto rumore
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Erano giocatori non d a squadre di vertice, ma santiddio erano giocatori veri, da serie a, non giovinetti imberbi che poi non hanno fatto carriera, una volta cresciuti, neppure in C. Con tre nostri Primavera al posto dei tre che tu citi saremmo retrocessi, senza dubbio
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Salve amici. Rivista la primavera oggi, sembra un’altra squadra rispetto alla banda vista a inizio stagione. Si vede che Chivu è uno che lavora e che il frutto si vede a lunga scadenza. Per me è un mister che sa il fatto suo.
Una menzione particolare per i due centrali visti oggi all’opera: quello nuovo è proprio un gran giocatore. Speriamo in un inserimento in prima squadra quanto prima.
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Under 19: Inter Napoli 4-0
Finalmente dopo parecchio tempo una prestazione davvero da Inter degli uomini di Chivu
Contro il Napoli i nerazzurri hanno tenuto costantemente il controllo del gioco, hanno realizzato almeno 4 reti (dico almeno perché il quinto gol, annullato, è parso a tutti regolarissimo), hanno costruito belle azioni e soprattutto non hanno mai consentito al Napoli, non dico di tirare in porta, ma neppure di entrare in area
In verità un tiro, su una palla ‘uscita’ da un corner gli azzurri l’hanno fatto, ma Calligaris si è superato.
Prima di esaminare l’andamento del match una considerazione sulla dirigenza che spesso abbiamo criticato per l’atteggiamento di eccessiva chiusura che ha portato per mesi a rendere l’accesso a Interello chiuso al pubblico ‘normale’
La motivazione riguardava i lavori in corso, ma appariva forzata: infatti la zona agibile pienamente delle tribune avrebbe consentito l’ingresso di centinaia di persone, quante a Interello non si vedono mai.
Comunque ora tutto è finito: il campo è splendido, la tribuna perfettamente agibile e aperta al pubblico, l’organizzazione efficiente.
L’Inter ha…festeggiato l’evento con una prestazione davvero all’altezza.
Per quasi tutto il match è sembrata una squadra del tutto diversa da quella che avevamo visto sino ad ora in campionato.
Una squadra implacabile nelle chiusure, abile nel costruire il gioco da dietro, quasi irresistibile nelle percussioni offensive.
Permettetemi una riserva di pensiero: prima di sciogliere inni e peana aspettiamo qualche altra partita di conferma, perché dopo una gara simile non si sa mai quanto merito ci sia nella prova dei nostri e quanto dipenda dalla pochezza degli avversari, davvero, annientati.
E’ vero che anche il Cesena, classifica alla mano, non sembra meglio del Napoli, eppure noi solo pochi giorni prima abbiamo ottenuto uno scialbo pareggio contro i romagnoli.
Ma è anche vero che chi ha visto il Napoli eliminare recentemente a Torino la juve dalla Coppa Italia e sconfiggerla pure in campionato, mi ha parlato di una grande prestazione dei campani.
Resto dell’idea che è sacrosanto gioire ma che è più prudente aspettare conferme prima di esaltarci, sia per la prestazione di squadra, sia per le prove dei singoli
Pochi giorni fa avevo individuato due necessità decisive per la squadra: l’arrivo di un forte difensore e una soluzione che consentisse al centrocampo, senza dimenticare la giusta protezione per la difesa, di avere elementi che sapessero costruire la manovra.
Ebbene, in difesa è arrivato un centrale di piede destro che ha esordito benissimo, affiancando la ‘sicurezza’ Fontanarosa.
A centrocampo Chivu potrebbe aver trovato la soluzione.
In effetti l’Inter si è schierata con un classico 433, con Stankovic capace di far filtro ma anche di avviare l’azione (e di andare personalmente a concluderla) affiancato da due mezze ali di cui una, Kamate, quando è in giornata sa contrastare giocare e ‘strappare’ e l’altra, V. Carboni, lascia forse qualcosa nella copertura ma è fortissima nel pulire palle sporche, avviare e costruire l’azione
Le due ali, Enoch e Nico Iliev davano una mano in fase di non possesso e diventavano irresistibili, uno per progressione l’altro per tecnica, quando spingevano.
In mezzo uno strepitoso Pio che ha festeggiato…il primo gol del fratello Seba in serie B, con una prestazione superba.
Se consideriamo che anche gli esterni bassi hanno fatto bene in entrambe le fasi, comprendiamo il perché di questa evidente disparità di valori.
Teniamo presente anche che l’Inter aveva, tra campo e panchina due soli fuoriquota e ben nove 2005, contro i ben 5 fuori quota – tutti in campo e un solo 2005, anche lui in campo.
Ripeto, è presto per dare giudizi ma sembra proprio che ci sia una costante: Chivu lavora su una grande rosa per alcuni mesi, poi fa le sue scelte e…sembra le faccia bene.
La strategia della dirigenza di provare ad anticipare la crescita dei giovani che merita, fa correre qualche rischio (siamo usciti da poco dalla zona play out) ma alla fine sembra pagare in termini di risultati e soprattutto di crescita dei singoli.
Questo lo devo riconoscere, io che da tifoso voglio sempre vederli vincere e avevo criticato alcune scelte del post Vecchi
Veniamo dunque alle prestazioni individuali
Calligaris: a me è sempre piaciuto e ho conservato la fiducia in lui anche dopo un paio di errori in campionato che abbiamo pagato. Tornato titolare è stato impegnato una sola volta, su un tiro violento proprio nel sette. La parata è stata per me da grande portiere potenziale.7
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Dervishi: forse l’avversario non era granché, fatto sta che l’ha controllato con sicurezza e si è fatto vedere anche in fase di costruzione: non ha un gran fisico, ma supplisce con intelligenza, concentrazione e senso della posizione. 6.5
Kassama: subito titolare, ha disputato una gara di grande sicurezza, di testa come di piede, e di buona personalità Sembra davvero interessante, da rivedere contro attaccanti più forti, ma meglio non poteva esordire.7
(dal 41′ st Stante sv)
Fontanarosa: da tempo è il leader assoluto della difesa e uno dei perni della squadra intera. Prima si assumeva anche la responsabilità del lancio lungo sulle punte, ora, con la presenza di Stankovic, questo compito va al serbo e Fontanarosa, quando è il caso, può permettersi di uscire e dialogare col centrocampo.7.5
Pelamatti: spinge e si propone con grandissimo impegno e grinta; le sue sovrapposizioni sono spesso pericolose. Alla distanza resta più prudentemente a presidiare la zona difensiva. 6.5
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Carboni: gioca più da mezz’ala che da trequartista, anche se ovviamente spesso si inserisce. Lavora molto e forse perde qualcosa in brillantezza ma il suo contributo al gioco di squadra resta determinante: Gli viene annullato un gol in modo assolutamente inspiegabile. 7
Stankovic: grande sorpresa per chi…non lo conosceva. Io che l’avevo visto dominare spesso sotto età nelle formazioni minori, mi domandavo quando riavremmo rivisto anche in U19 il dominatore del centrocampo. Forte di testa, sia in fase difensiva sia in attacco (splendido il primo gol) sa calciare da fuori in modo che ricorda spesso …suo padre (secondo gol e calci piazzati). Ma sa vincere i contrasti, chiudere le linee di passaggio, dialogare con i compagni. Deve solo con fermarsi a questi livelli. 8
Kamate: un’ora di assoluto livello. Progressione inarrestabile, ottimi rientri in copertura, buone giocate con i compagni e un grande gol. Non si può chiedere di più. 7.5
(dal 18′ st Di Maggio 6,5 con tecnica e senso della posizione interrompe molte azioni e contribuisce a gestire il possesso palla)
———–
Owusu: finalmente l’Enoch che aspettavo. Ha messo muscoli, la progressione è assolutamente inarrestabile, salta in velocità i difensori partenopei quasi irridendoli, per la facilità con cui li lascia sul posto. Deve migliorare nell’ultima giocata ed essere più lucido nelle conclusioni, ma..ne ha tutto il tempo. 7.5
(dal 18′ st Curatolo entra bene, con grande voglia e vivacità si rende pericoloso e realizza finalmente il gol che aspettava da tempo. 7)
Iliev: l’ho osservato da vicino: meno di 10 metri. Regala giocate che incantano e che da lontano o in tv sfuggono. Gli manca ancora qualcosa per sfondare a livelli importanti, soprattutto in gare più intense agonisticamente. Teoricamente è un genio, soprattutto quando come oggi mette tre assist e altre giocate decisive. 8
(dal 31′ st Biral sv)
Esposito: per me una prestazione spettacolosa. Solo al centro dell’attacco, perché gli esterni stavano molto larghi, non perde un duello, conquista e rigioca per i compagni ogni pallone lungo o alto, gli avversari non riescono a frenarlo in alcun modo. In più è tecnico e ‘vede’ il gioco come pochi 8.
(dal 31′ st Sarr sv)
———
Chivu: fa che alla fine ha sempre ragione lui… Certo, rincorrere la vetta non è più possibile, ma dopo tanto lavoro riesce finalmente a presentare una squadra efficace, persino brillante, che fa la partita con qualità, senza perdere equilibrio e connessione tra i reparti. 7.5
NB: forse si è capito che ho un debole per i miei 2005….
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Ciao Luciano, nessun debole. Se rivedo mentalmente questa squadra penso che tutti siano di un buon/ottimo livello per il campionato primavera. Certo il salto in prima squadra (o anche in B) è altra cosa. Però è lecito a questo punto con il campionato che è andato, appena sarà possibile blindare il quarto posto, provare qualche giovane in prima squadra. Non vorrei ripetermi ma i due centrali mi sembrano abbastanza spendibili in qualche spezzone di partita in A, così come lo è Carboni. Su Kamatè ed Iliev, che pure hanno brillato, invece ci andrei più cauto.
Tu che ne pensi Luciano?
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Quest’anno nessuno della primavera è all’altezza per giocare in prima squadra. Solo Zanotti e Carboni, di fatto già aggregati, possono giocare qualche minuto in partite già acquisite nel risultato. Questo sarebbe senz’altro auspicabile, ma niente di più
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Non sono d’accordo. Il futuro per noi sarà economicamente ( e quindi sportivamente) molto grigio. Bisogna avere il coraggio di provare dei giovani in prima squadra. Ovviamente la scelta dovrà essere tecnica e su quella non possiamo interferire. Tuttavia con una difesa da rifondare al 70% per il prossimo anno secondo me qualche tentativo di inserimento va fatto proprio in quel reparto soprattutto se intravedi che qualche talento spendibile ce l’hai.
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Perché non hai presente i difensori della primavera di adesso.
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Oggi giornata piena: ho visto ben tre partite (U17 U16 e U15) che si sommano alla Primavera di ieri, in attesa…del derby di stasera
Caro Francesco, sono più d’accordo con Giorgio che con te. Non ci sono giocatori in Primavera che possano giocare subito, anche spezzoni, in prima squadra. neppure Zanotti e tantomeno Carboni, per me. A meno che non si sia almeno 4-0 a pochi minuti dalla fine, allora….può giocare chiunque.
Seba, che era per me più promettente di Carboni, due anni dopo che è andato via gioca (speriamo da titolare) in serie B, nel Bari. Oggi ha 21 anni, non 18. Fontanarosa ne ha 20 è bravino, ma dubito che oggi farebbe il titolare in B.
Io il calcio lo vedo così, poi sarei felice se tutti i Primavera andassero subito nella nazionale di Mancini. Ma non sono solito confondere i desideri con la realtà
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Lo chiedo da non esperto della primavera: possibile che oggi, ieri, negli anni difficili di Thohir non ci sia mai stato un ragazzo (hanno cmq 19/20 anni non 15) pronto per un ruolo da turnazione in prima squadra ed evitare così, acquisti di bidoni, magari fisicamente più formati, ma bidoni conclamati?
Mi sembra che altre squadre lancino di tanto in tanto dei ragazzi. In quegli anni, poi, zero obiettivi. Campionato a ottobre era già andato.
Veramente, senza vena polemica, ma non capisco come ciò possa accadere se ci aggiungiamo che abbiamo un gruppo dirigente primavera tra i migliori d’Italia.
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E’ semplice: se non hai tra i giovani un autentico fuoriclasse, prima dei 22.23 anni quelli buoni giocano in B (Esposito, Mulattieri, il signor 20 milioni Casadei, Fabbian, oppure nelle serie a di Paesi con campionati meno competitivi , ad esempio Olanda o svizzera (Oristanio, Stankovic, ecc. Forse solo Willo, se fosse rimasto avrebbe potuto legittimamente trovare un po’ di spazio.
Il discorso poi va fatto sulle squadre (nessuna) che negli ultimi tre anni hanno lottato fino alla fine per lo scudetto
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Ma perché? All’estero pieno di 20enni, non necessariamente fuoriclasse ma discreti giocatori.
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Io sono contrario a far giocare un giocatore in serie a come premio per…. essere giovane. Sono certo che i conclamati bidoni siano giocatori dignitosissimi e che per esempio Kuzmanovic fosse 10 volte meglio di qualunque centrocampista Primavera di quell’epoca
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Ma perché? All’estero pieno di 20enni, non necessariamente fuoriclasse ma discreti giocatori.
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a questo non devo rispondere io, ma i responsabili dei settori giovanili, di club e della Federazione, i medici, i preparatori atletici, i sociologi ecc. Perché le cause sono molteplici interne ed esterne all’elemento calcio: Per esempio come viziamo noi nelle varie società, a livello di procuratori e in famiglia, i giovani con qualche barlume di talento.
Vicino a me due ex giocatori e ora procuratori (seri, sembrava dai discorsi) lamentavano il fatto che chi ha giocato a certi livelli, come loro, sa benissimo che per arrivare bisogna essere ferocemente concentrati sull’imparare, sul sacrificarsi, sul lavorare duramente senza distrazioni. Ma queste cose un giovane non le sa e non le capisce, se non c’è qualcuno che gliele fa capire.
Oggi, per dire, un valentin carboni sembra un predestinato e tutti gli fanno credere questo. Invece è solo un giovane con qualche talento che deve ammazzarsi di lavoro e umiltà
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Ottima vittoria, anche speravo di non soffrire fino alla fine contro un Milan molto rabberciato.
Ma va bene cosi
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Marotta prima del derby: “Dovremo potenziare il lavoro sui settori giovanili. In premier sono stati spesi 700 mn, da noi cifra esigua. Siamo periferia. Dobbiamo prendere provvedimenti alternativi come la valorizzazione delle risorse”.
Ecco, questa mi sembra, finalmente, una dichiarazione realistica, che non vive agganciato ad un passato bellissimo che purtroppo non c’è più.
Speriamo sappiano attuare bene tale strategia (obbligata)
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Molto bene ieri sera. Un gran primo tempo con la pecca di non fare goal quando “ci sarebbero” tutti i presupposti, quando il milan non riusciva neanche a fare le rimesse laterali . Ho temuto di pagare dazio nel secondo tempo.
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inviato il post sul derby e sulle tre partite delle giovanili che ho visto domenica (U17, U15, U16). Della Primavera avevo già scritto sabato, mentre da Torino arriva la notizia che gli U18 hanno perso 4-1 contro i granata
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Ho visto la mail Luciano, lo pubblico in serata!
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Nuovo post online, buona lettura a tutti: https://buu.zone/2023/02/06/ancora-conferme-nel-bene-e-nel-male-inter-milan-1-0/
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