Ricaduta rovinosa (anche per la Primavera): Milan – Inter 3-2

Uno scatto dell’ultimo derby di Milano. Una ricaduta rovinosa per i nostri ragazzi.

L’essenza della partita questa volta è chiaramente individuabile e riassumibile in poche proposizioni chiare:

Il Milan al momento (eufemismo?) è più forte di noi.

Chi per tutto lo scorso campionato, obnubilato dal tifo, ha parlato di una squadraccia, si deve ricredere: i rossoneri giocheranno anche tante partite ‘male’, come tutte le squadre impegnate in più di 50 match stagionali, ma mediamente sono una squadra davvero importante.

  • I ‘cugini di campagna’ ci hanno dominati nel triangolo di sinistra (loro), perché Theo (per quanto disgustoso sul piano umano) Tonali (idem) e Leao hanno letteralmente annichilito  Skriniar, Barella e Dumfries. Quasi tutti i pericoli sono venuti da lì, mentre nelle altre zone del campo c’è stato più equilibrio.
  • Che sia un problema di condizione o di altro genere i nostri difensori centrali, un tempo celebratissimi, oggi appaiono, spesso, troppo statici piantati per terra e incapaci di chiudere preventivamente sugli avversari che si presentano pericolosamente. Solo Monza e Cremonese hanno subito più gol di noi. Otto reti in 5 partite sono davvero tante, se si pensa che la stessa juventus, che non sta incantando, ne ha subiti due. C’è qualcosa da rivedere a livello di singoli e di ‘sistema’ difensivo. Questo è indiscutibile anche se mi fanno sorridere i soliti tifosi sapienti che dicono: Inzaghi deve cambiare: si, e chi deve mettere? D’Ambrosio, Fontanarosa? (Acerbi no perché noi tifosi non lo volevamo).
  • Con tutto il rispetto per il giocatore, si capisce perché il Milan ha lasciato andare a cuor leggero Calhanoglu: ieri loro hanno giocato a due in mezzo al campo, ma lo scorso  anno, via il turco, hanno schierato Bennacer, Kessié e Tonali, giocatori meno ‘belli’ ma di ben altra sostanza.
  • A centrocampo ci sovrastano sul piano della forza fisica, che forse non basta, ma è una buona premessa: Bennacer e Tonali sono eccezionali in questo e solo De Katelaere lascia un po’ a desiderare.
  • Il Milan rispetto a noi ha poi un portiere che vale diversi punti in più in classifica e soprattutto non schiera in attacco giocatori impalpabili come Correa.

Qualcuno definirà questa analisi disfattista, io la considero semplicemente realistica.

Lo so che siamo solo alla quinta giornata, che le cose possono cambiare, ma al momento le evidenze ‘strutturali’ sono queste e non sembrano esserci in rosa le possibilità di ribaltarle.

Nella consueta caccia agli errori dell’allenatore non c’è tifoso che non gli imputi, oltre ad aver sbagliato formazione e cambi, di non aver tentato ‘niente di nuovo’: certo poteva schierare una difesa a 4, tanto per provare, così con un centrale in meno invece di 3 gol non ne avremmo presi.

O forse avremmo segnato 2-3 gol in più.

Oppure poteva sorprendere Pioli con un modulo nuovo, che so, un due sette uno.

In realtà Inzaghi ha messo in campo gli uomini migliori di cui disponeva, schierati con il modulo in funzione del quale i giocatori sono stati acquistati.

Ma Pioli ha cambiato mettendosi a tre. Sì, e l’Inter ha dilagato segnando il 3-2 e sfiorando il 3-3!

Immaginate se l’Inter in vantaggio avesse messo un difensore in più e magari avesse preso o rischiato il pareggio! Subito per i tifosi allenatore da cacciare, se la fa sotto, ecc.

Per fortuna non decidono i tifosi, umorali (giustamente, è quello il loro mestiere) più di tutti.

L’altra cosa divertente che si legge sempre in questi casi è: “dovevano entrare in campo con il sangue agli occhi e un grande furore”. Vero, ma se il sangue agli occhi e il furore ce l’hanno anche gli avversari, come la mettiamo? Vincono entrambe?

Maledetto gioco, in cui esistono anche gli avversari che a volte sono complessivamente più forti di te…

Per conto mio, lo ripeto la differenza l’hanno fatta i protagonisti di questi ruoli:  Maignan vs Handanovic; Theo – Tonali – Leao vs Skriniar – Barella – Dumfries.

In più, noi avevamo in campo Correa e la controfigura di de Vrji,

Invece ancora una volta è emerso chiaramente il limite di questa squadra: se abbassa il ritmo e l’intensità soffre con chiunque.

Anche lo scorso anno abbiamo subito molte rimonte e viceversa abbiamo noi rimontato spesso alzando il ritmo dopo una fase deludente che ci ha portati in svantaggio.

Anche in questa partita è successo così: partenza equilibrata, bellissimo gol nostro, tentativo di gestire la partita e conseguente crescita del Milan (alcuni loro gol sono nati da ridicoli tentativi di uscire palleggiando).

Poi il finale in cui si spendono le residue energie, accompagnate da un calo del Milan però più contenuto, e i salvataggi decisivi di Maignan.

A proposito di Maignan una considerazione che esula dal contesto della partita: i loro dirigenti sono stati bravissimi, va ammesso. Hanno lasciato andare Donna che chiedeva cifre esorbitati e hanno preso un giocatore straordinario, pagandolo poco.

Per ribadire la loro bravura basta una sola considerazione: i dirigenti del PSG avevano sotto gli occhi ogni domenica Maignan, ma hanno preferito dare uno stipendio d’oro a Donna.

E un’altra considerazione importante: il Milan se perde un giocatore ’forte’ lo sostituisce con uno più forte.

Noi quando abbiamo perso Perisic, per le stesse esose richieste di Donna, lo abbiamo sostituito con il discreto Bellanova, perché i soldi risparmiati da Perisic dovevano servire a diminuire il monte ingaggi.

Il denominator comune delle difficoltà che incontriamo è costituito da due intere annate senza investimenti di sorta, anzi, con mercati chiusi in forte attivo, a differenza di TUTTE le altre squadre di rango.

Questa è solo una constatazione, non una critica, perché se i soldi non ci sono mica possiamo stamparli e se non si presentano compratori credibili per la società mica possiamo comprarla noi (a  proposito dove è finito il ridicolo tentativo di procedere all’autofinanziamento popolare)?

La critica potrebbe essere quella di aver speso negli ultimi anni, per sperare di rimanere comunque ai vertici (cosa fino ad ora riuscita) per i contratti  di anziani campioni a parametro zero ma con ovviamente ingaggi elevati e rendimento dubbio.

Il paragone col Milan non regge: loro partivano da -30 non potevano cercare di rattoppare i buchi con qualche vecchio campione più o meno in disarmo.

Dovevano costruire su giocatori futuribili, sapendo che i tifosi avrebbero apprezzato anche un buon piazzamento fuori dall’Europa che conta, perché era un passo avanti.

I tifosi che oggi criticano società e operatori se dopo Spalletti fossimo arrivati ancora settimi o ottavi, ma lanciando qualche giovane di prospettiva, avrebbero incendiato la sede.

Anche quelli che oggi si scandalizzano per l’arrivo di campioni anziani e si dicono disposti ad anni di transizione nell’anonimato pur di seguire un progetto.

Oggi abbiamo una squadra con delle qualità importanti, ma anche con dei limiti evidenti: se nella situazione finanziaria che sappiamo riusciremo ad arrivare ancora tra le prime quattro i tifosi che non vogliono considerare la realtà globale potranno chiedere la testa di proprietario, direttori e di molti giocatori, perché non abbiamo vinto.

I tifosi ragionevoli comprenderanno che si è fatto il possibile nella situazione data, che è obiettivamente molto difficile.

Perché il problema è molto semplice, anche riferito allo scorso anno.

Noi abbiamo buttato lo scudo perdendo molti punti ‘facili’.

Ma anche gli altri hanno perso molti punti ‘facili’: Il Milan per esempio ha pareggiato in casa contro il Bologna.

Alla fine, loro ne hanno perso due meno di noi e hanno vinto (a parte i favori arbitrali e quelli …di alcune squadre avversarie, ma questo nel calcio italiano fa parte del gioco).

Non mi sembra il caso di procedere all’analisi dello svolgimento di una gara per la quale l’evidenza dei fatti è chiarissima: un quarto d’ora alla pari, dopo il loro pareggio, un loro dominio totale sino al 3-1, un finale nostro con qualche episodio sfortunato ma senza che avessimo la potenza offensiva per piegare un Milan preoccupato e forse in flessione.

Pochi sono i dati numerici di rilievo, ma alcuni risultano interessanti.

Tra gli indicatori di squadra il Milan è apparso più pericoloso, ma di poco, mentre netta è stata la loro prevalenza nella velocità di conduzione della palla .

Il Milan ha anche verticalizzato di più a partire dalla difesa (188 tocchi contro 236). Da notare che tra i nostri tocchi alcuni sono risultati sbagliati e hanno favorito i loro gol.

Loro invece hanno fatto girare più la palla a centro campo (385 passaggi contro 261) mentre in attacco c’è stato un sostanziale equilibrio.

Non si riscontrano invece differenze significative a livello di km percorsi e di velocità media di squadra.

Anche gli altri dati confermano un sostanziale equilibrio ‘quantitativo’ , equilibrio dunque infranto prevalentemente a livello qualitativo

Il possesso è stato di 52 a 48 per noi.

Maignan ha compiuto addirittura più parate (3 a 2) e i tiri nello specchio della porta sono stati 5 a 5.

Le occasioni (dato che, ricordo, è tra i più soggettivi) sono state 16 a 13 per loro

Nei passaggi riusciti leggermente meglio noi come nell’accuratezza dei passaggi (dato che, ripeto, non significa nulla: se i nostri centrali si passano tre volte la palla, da vicino, l’accuratezza è del 100% se gli avversari rischiano l’imbucata e ne riescono due su tre hanno solo il 66% di accuratezza, ma probabilmente… vantaggi di gioco).

Noi siamo stai migliori anche nei recuperi palla.

Secondo me questi dati fanno parzialmente giustizia delle tesi di chi ha lamentato la mancanza di ‘occhi di tigre’ . Abbiamo corso come loro, recuperato di più, commesso più falli, ma abbiamo avuto dei punti deboli.

A livello individuale impressionano i dati di Bennacer: primo per passaggi chiave (4 davanti a Darmian -?- 2), primo nelle occasioni da gol (4, davanti a Darmian e Tonali con 3), primo nei recuperi (8, davanti a Dimarco con 7), secondo dietro a Brozo per chilometri percorsi.

Bennacer viene spesso deriso sui social interisti perché non ha la ‘classe sublime’ che entusiasma. Però fa vincere la sua squadra.

Le ultime notazioni, più che altro curiosità, riguardano i singoli: Leao ha fatto 3 tiri,  Dzeko 2, Lauti 1. Correa… la prossima volta.

Handanovic e Darmian sono stati quelli che più hanno cercato con successo la verticalità, Dumfries ha più di tutti cercato con successo passaggi rischiosi, Lautaro il giocatore che ha subito, di gran lunga la pressione maggiore.

Tonali è stato il più veloce allo sprint davanti a Dumfries, mentre Brozo (finalmente, che sia un buon auspicio) è tornato ad avere la velocità media più elevata e a percorrere il maggior numero di chilometri.

Infine curiosamente la disponibilità al passaggio (in pratica lo smarcamento per favorire il possessore di palla) vede al primo posto molti difensori: Tomori, davanti a Bastoni e Darmian.

Significativo anche il fatto che in varie graduatorie di merito si trovi ai primi posti il modesto ma prezioso Darmian.

Pagelle

Handanovic: sul secondo e terzo gol di sicuro non ha responsabilità. Sul primo i più esigenti possono avanzare qualche dubbio. Di sicuro se si confronta la sua prestazione con quella di chi ha fatto miracoli finisce per …perderci. 6-

Skriniar: non si capisce se in ritardo di condizione o se ancora disorientato dalle voci (che persistono) di mercato. Certo che mostra più di una crepa nella sua caratteristica vincente di marcatore spietato. 6-

de Vrij: in tutte le annate in cui era a scadenza di contratto non ha fatto benissimo. Questa stagione non fa eccezione. Io una volta ero tranquillo quando aveva da marcare un colosso, un po’ meno se il suo avversario era rapido e sgusciante. Invece è riuscito a perdersi anche Giroud al quale non puoi concedere due metri nella marcatura in area. 4.5

(D’Ambrosio: sv)

Bastoni: stagione iniziata molto sotto tono. Molle, poco reattivo, col Milan ha commesso qualche errore e in pratica non si è visto in fase di spinta. 5

(Dimarco: entra nel momento per le sue caratteristiche migliore, perché non c’è più da difendere ma solo da spingere. E lo fa nel migliore dei modi. Interista vero. 6.5)

Dumfries: difficile valutare la sua prova separandola da quella dei compagni di reparto, Barella e Skriniar: insieme devono affrontare Theo, Tonali e Leao, i più forti del Milan. Mette abbastanza in difficoltà il rivale diretto provocandone l’espulsione che chiaramente viene negata. Ma complessivamente viene neutralizzato dai loro ingranaggi. 5.5

Barella: sembrava ritrovato contro la Cremonese, nel derby sembra voler dar ragione allo juventino e neo milanista Sergio perdendo nettamente il duello con Tonali. Non riesce a frenarlo e si vede pochissimo in fase propositiva. 5

(Mikhitaryan: entra bene in partita e contribuisce a dare energie e idee alla squadra per l’assalto finale. 6.5)

Brozovic: non una prestazione storica, nonostante il bellissimo gol che ci aveva fatto sognare. Però rispetto alle ultime partite una sicura crescita, proprio contro l’avversario più forte. 6.5

Calhanoglu: lui combatte con tutte le sue energie, su questo non c’è dubbio, ma i risultati non sono quelli sperati. Da tempo ho un sospetto che sia forte contro i deboli e non riesca ad emergere contro i forti. In più commette l’errore clamoroso che spiana la strada al primo gol del Milan. Un’ottima conclusione, nel finale, non basta a compensare l’errore. 5

Darmian: non un crack, ma una prestazione onesta, senza dubbio tra quelle migliori tra i nostri. Bello l’assist per il gol di Dzeko, ma sempre positivo nella spinta e concreto nelle chiusure. 6+

(Gosens: sv)

Correa: l’assist per il gol di Brozo è giusto, ancorché facile, dopo il lavoro di Lauti e con il canale centrale che si era aperto della difesa milanista. Per il resto è stato come giocare con un solo attaccante (che non era lui…). 5 – – per l’assist

(Dzeko: nell’azione del gol sembra ritrovare l’antico vigore e fiuto della rete, bruciando sul tempo Tomori, e non è impresa facile. Dimostra, in generale, che giocare in undici è meglio che in dieci. 7)

Lautaro: strepitoso il lavoro da cui scaturisce il primo gol nostro. Poi fatica molto a farsi largo perché non riceve mai una palla giocabile, ma se non altro otta e non fa mai mancare il suo contributo. Nel finale Maignan gli impedisce di gioire. 6.5

All. Inzaghi: sbaglia tutto , formazione, modulo, cambi (ah no, stavolta i cambi migliorano la squadra) Non sa inventare un modulo nuovo per mettere in difficoltà il Milan. Non lancia i giovani eppure aveva in panchina Fontarosa, Asllani, Carboni e Bellanova. Non ha le palle per panchinare Handa, quando altri panchinano CR7. Perché è una questione di palle, non di valutazioni (giuste o sbagliate) da parte di chi vede entrambi all’opera tutti i giorni. E’ molto più facile mettersi contro orde di tifosi infuriati piuttosto che il feroce e vendicativo Handanovic. Per queste colpe, meriterebbe 2, ma per altre responsabilità, quelle vere, che ci sono (sempre a mio parere) e ho più volte elencato, gli do  5

Primavera: Inter – Verona 2-2

Secondo pareggio casalingo per i ragazzi di Chivu, che avendo perso entrambe le gare in trasferta si trovano dopo solo 4 giornate staccatissimi sul fondo della classifica, con due soli punti.

Questa volta però il copione è stato nettamente diverso rispetto a quello delle prime tre uscite.

I nostri sono andati in vantaggio per 2-0 giocando almeno per un’ora un ottimo calcio, tanto da non sembrare la stessa squadra vista in precedenza.

Fino al gol con cui i veronesi hanno accorciato le distanze si può dire tranquillamente che l’Inter non aveva concesso assolutamente nulla agli scaligeri e, al contrario, almeno 5 volte aveva messo un giocatore davanti al portiere, senza però raccogliere abbastanza in termini realizzativi.

Una dormita collettiva (sullo stile di quella costata il gol alla prima squadra contro la Lazio) ha cambiato il volto della partita: cross dal fondo con l’attaccante veronese che si inserisce tra Pelamatti e  Fontanarosa per raccogliere di testa e trafiggere da pochi passi l’incolpevole Botis a mezz’ora dal termine.

Da quel momento la situazione è precipitata, forse in parte per una questione psicologia, di sicuro per un evidente calo fisico dei nostri.

Intendiamoci: il Verona ha pressato e ci ha creduto, ma non è che abbia costruito chissà che, anzi se guardiamo il computo delle occasioni è stato ancora dalla nostra parte, se contiamo il palo clamorosamente colpito da Sarr che aveva dribblato il portiere e la conclusione di testa di Pio, finita a fil di palo.

Da parte loro solo …il gol del pareggio, ma …il modo ancor m’offende per la gravità dell’errore di Botis che non trattiene una facile palla senza pretese e serve l’attaccante veronese. Poi per recuperare commette fallo su un avversario.

Dalla mia posizione mi è sembrato che l’interpretazione arbitrale potesse essere discutibile, ma nonostante le proteste di nostri il direttore di gara decreta il rigore, che viene trasformato.

Non c’è più tempo per recuperare perché i ragazzi erano molto provati, i cambi di Chivu non hanno aggiunto nulla di significativo (mentre quelli del Verona sono stati fondamentali, soprattutto il nuovo entrato Florio che ha assunto una posizione tra le linee, creandoci qualche difficoltà di marcatura) e l’ansia ha spinto la squadra a cercare troppo presto la palla lunga su Pio.

Ho sentito commenti negativi su Chivu, che questa volta non condivido. Ha schierato una squadra che ha giocato un ottimo calcio con scambi e manovre perfetti e solo nel finale, quando per i motivi citati la squadra è andata in difficoltà, si è abusato del lancio lungo.

Ma Chivu dalla panchina continuava a urlare di giocare la palla e ad arrabbiarsi per questa situazione secondo me imputabile al fatto che i ragazzi sentivano la pressione avversaria, non ne avevano più e  nessuno aveva la forza per proporsi, smarcandosi, al possessore di palla.

Quale sia stata la causa del calo, lo dovranno decidere Chivu e i suoi analizzando la partita, ma resta il fatto di una prestazione finalmente convincente per un lungo periodo.

Dal mio punto di vista posso dire che le notazioni positive sono riferibili sicuramente alla crescita di condizione (anche se non alla ‘tenuta’) dei singoli e soprattutto alla logicità delle scelte di formazione.

Inter quadrata finalmente con in campo forse i migliori del momento (a parte gli indisponibili Carboni, convocato per il derby e Zuberek infortunato) e soprattutto con i giocatori messi al posto giusto.

Tatticamente si è passati dal 4321 al 433 e i difensori centrali Guercio e Fontanarosa, sono i più solidi; sugli esterni Zanotti e Pelamatti non ammettono concorrenza e in mezzo al campo c’era un triangolo solidissimo composto da Silas, Grygar e dal formidabile Kamate; davanti Enoch, Curtolo e Iliev, che giocava quasi sempre da esterno vero.

Dal mio punto di vista solo il trio di attaccanti complessivamente considerato in questo momento non è competitivo in categoria.

L’altro elemento positivo, rispetto al passato, è la scelta …anagrafica dei giocatori: sempre due soli 2003, compensati però dalla presenza (iniziale) di due soli 2005. In questo modo giocavamo quasi alla pari perché il Verona non aveva 2005 e nei cambi ha inserito altri due 2003 (tra cui il citato Florio risultato decisivo).

Poi, è vero, negli ultimissimi minuti i veneti hanno inserito un 2006, Cissé, per altro un 1° gennaio e guineiano nato in Italia, dal fisico molto più pronto di quello di molti coetanei.

In ogni caso la prestazione di oggi da parte dei nostri ci consente di aspettare con un po’ più di curiosità e speranza l’attesissimo match di Youth League di mercoledì contro il Bayern.

Le pagelle

In realtà bisognerebbe fare pagelle distinte per la prima ora e per l’ultima mezz’ora di gioco, ma cercherò di tener conto soprattutto di quel che di positivo si è visto.

Botis: fisicamente avrebbe mezzi straordinari, inoltre possiede grinta e personalità. Però con lui parti sempre 0-1 perché almeno un errore determinante lo fa spesso. 4.5

Zanotti: è tornato il vice …Zanetti: un trattore, insuperabile in fase difensiva, capace di sprintare più volte nella stessa azione e con in più una buona visione di gioco. 7

Guercio: sempre più sicuro di partita in  partita. Non sarà un fenomeno, ma ci mette fisico, applicazione e intensità. 6+

Fontanarosa: continua a non convincermi, più ‘elegantino’ che efficace. Hotis e Moretti erano un’altra cosa. 5.5

Pelamatti: all’esordio stagionale, se non erro, per un’ora domina la fascia. Di lì non si passa e spesso riesce a proporsi. 6.5

Silas A.: anche lui per un’ora gioca una buonissima prestazione da mezz’ala a tutto campo, forte nel contrasto e autore di qualche buona giocata, come l’assist per il gol dell’1-0. Molta sostanza. 6.5

Grygar: con i due compagni costruisce un baluardo difensivo non scalfibile fino al crollo generale di intensità. Per un’ora zero occasioni cocesse al Verona  e buona spinta propulsiva. 6.5

(Stankovic: entra da play basso e non fa male, se non altro serve a Pio, nel finale, la palla del possibile. 3-2)

Kamate: irrefrenabile e ispirato, corre contrasta, spinge, si propone e …segna. Quando si spegna lui, l’Inter scompare. 7.5

(Di Maggio: entra al 90, troppo tardi per incidere, anche perché Kamate era da un po’ visibilmente sulle gambe. sv)

Enoch: tanto movimento, tanta voglia ma anche troppa confusione e approssimazione in alcune giocate. Per essere un attaccante importante in una squadra ambiziosa deve crescere. Bello il gol, anche se agevolato da una fortuita deviazione. 6

(Martini: più centrocampista rispetto a Enoch, probabilmente viene messo per dare peso e equilibrio a una squadra fisicamente in difficoltà. Ma per emergere in categoria ci vuole altro… sv)

Curatolo: Dennis si dà moltissimo da fare ha voglia e grinta. Molto mobile, non ha però le caratteristiche di una prima punta di peso e giocando con al fianco Enoch e Iliev, quella servirebbe. Discorso diverso se si giocasse con un trequartista e due punte, di cui una dovrebbe essere Zuberek. 6

(Sarr: gran fisico e velocità, ma in questa categoria non bastano. sv)

Iliev: un po’ più mobile e dinamico del solito, qualcosa crea, ma a intermittenza. Troppo poco per uno dipinto (e pagato) come un vero talento a livello europeo. 5

(Esposito: a me è piaciuto molto: le palle alte sono tutte sue, le addomestica o le spizza per i compagni, ottimo anche con i piedi nelle giocate di prima. Sfiora di testa il gol del 3-2. Da aspettare. 6.5)

All. Chivu: quando non si fa incantare dalle sirene giovaniliste e schiera i migliori del momento riesce anche a far giocare la squadra piuttosto bene. Non si capisce l’appannamento finale, preoccupante se si pensa che mercoledì ci sarà da affrontare una squadra come il Bayern. 6

Luciano Da Vite

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48 pensieri riguardo “Ricaduta rovinosa (anche per la Primavera): Milan – Inter 3-2

  1. Luciano, capisco il sarcasmo misto a delusione, però non si può incensare il gran lavoro dello staff in caso di vittoria e parlare di squadra inferiore quando si perde.
    Si può, secondo me, anche ammettere che altro siano più bravi nelle scelte.
    Dal management (alcuni esempi, theo costato meno di goosens, tonali un terzo di barella, kalulu una mensilità di vidal, bennacer la metà di Sensi, ecc.) al tecnico (pioli si mette a 3 dopo aver subito gol di dzeko e, da allora, corre zero pericoli).
    Se poi, io no, ritieni che la nostra squadra sia così inferiore a loro, il discorso sulle competenze è ancora più netto. Anche perché tra stipendi e cartellini non è che abbiano speso così tanto più di noi, anzi.
    Poi speriamo tutti che la stagione si possa aggiustare

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  2. Che il loro staff lavori bene, in condizioni diverse dalle nostre, l’ho sempre sostenuto. Poi, sui costi che citi, ho qualche dubbio: per esempio a me risulta che Tonali sia costato più di barella, non la metà. I costi degli altri non li conosco. Che loro siano superiori a noi non comporta che il nostro management tecnico non sia bravo. A me non risulta che loro da due anni abbiano l’obbligo di chiudere il mercato con un forte attivo. Mi risulta invece che noi siamo arrivati prima di loro su leao, tonali bremer e Dybala che non sarebebro costati neanche un’esagerazione, ma abbiamo dovuto rinunciare. Quando potevamo spendere abbiamo preso anche noi i barella, i bastoni, gli hakimi e via dicendo.
    nessuna squadra può reggere ai vertici se per due anni anziché rafforzarsi si indebolisce per questioni di bilancio.
    Potevamo anche noi prendere un giovane da 2.3 milioni lo stipendio di Micki, poi quando saremmo arrivati ottavi per un paio d’anni probabilmente tu saresti stato il primo a protestare. Invece così lo scorso anno abbiamo vinto qualcosa e siamo arrivati a due punti da loro e quest’anno…vedremo

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  3. Madonna….ho letto il post e ho deciso di farla finita, prima però sono andato a disdire Sky e DAZN….ora io capisco il pessimismo se motivato, ma recitare il de profundis alla 5ª di campionato mi sembra un po’ prematuro!
    Il valore dei ragazzi lo conosciamo…Bastoni, Skriniar, De Vrij sono giocatori pesanti e da sempre la preparazione di Inzaghi inizia a produrre frutti solo dopo qualche settimana.
    Una cosa su Handanovic….ormai da un po’ di tempo fa il compitino, manca la reattività per interventi decisivi, 4 tiri in porta 3 reti….dentro Onana e fuori Handa…fuori un 38enne e dentro un 26enne è la legge della natura!

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  4. nessuno, almeno qui, recita il de profundis (tranne forse Sergio, ma lui è un caso a parte). Con accenti diversi frutto di differenti approcci intellettivi e soprattuto emozionali, cerchiamo di raccontare quello che ci pare di vedere QUI E ADESSO.
    In post precedenti ho ricordato più volte come lo scorso anno siamo stati sotto di sette punti, poi sopra di sette e in vantaggio in un derby che ci avrebbe portato sopra di 10. Poi siamo finiti di nuovo sotto, sia pure di due.
    Nessuno di noi è un mago o un ìndovino, anche, ovviamente segnali positivi sarebbero i benvenuti.L’unica legge della natura…calcistica che io conosco è “dentro il più forte” indipendentemente dall’età. Ma chi è il più forte lo decide l’allenatore con il conforto del settore tecnico, non noi tifosi

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  5. “D’ora in poi dovrà andare in campo un’Inter più determinata e compatta: decisa a imporre il proprio destino e non a subire gli eventi – si legge -. Inzaghi ha anche sottolineato che, dopo il derby perso l’anno scorso e la rabbia per lo scudetto sfumato, si sarebbe aspettato ben altro atteggiamento. E allora una delle prime cose da cambiare è proprio l’approccio alla partita: più aggressivo e meno passivo. Inoltre, accantonare ogni forma di presunzione, per mettersi invece a disposizione della squadra e dei compagni: servono sacrifici, non manifestazioni di nervosismo o di insofferenza verso un compagno che sbaglia”.
    Il CdS stamattina parla di presunzione, ieri sulla Gazzetta si parlava di umiltà, non so quanto di quello che riportano i giornali sia vero, però vedo una certa concordanza nel riportare le presunte parole dette da Inzaghi alla squadra.
    Forse la mia sensazione di una certa presunzione nell’approcciare le partite non è così campata in aria.

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  6. più organizzati più rabbiosi più in forma, semplicemente più forti

    nulla da dire la partita è stata a dir poco imbarazzante. il primo gol regalato, il secondo è una cosa che su un campo di calcio non si può vedere mentre il terzo in bambola totale

    abbiamo fatto 10 anni di “progetto” a breve termine cercando sempre la via breve con giocatori pronti del campionato italiano.. risultato ?? nulla

    appena abbiamo alzato l’asticella con Conte – Lukaku – Hakimi è arrivato lo scudetto (grazie anche al calo della juve di pirlo). il milan dopo anni di spese folli ha avviato questo progetto “giovani” costo della rosa bassissimo, stipendi bassi , acquisti fuori dal campionato italiano e non da società \ procuratori amici.

    ha senso arrivare prima su un giocatore se poi sai che non hai i soldi per comprarlo ?

    l’inter è stata per anni su Cragno – Musso valutazione 40 mln.. il milan si compra Maignan a 15.. i nostri lo conoscevano ?

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    1. D’accordissimo!
      Peraltro impossibile sapere se fossimo o meno vicini a molti dei calciatori citati.
      Purtroppo con poche risorse devi rischiare.
      Faccio un esempio: se hai perisic in scadenza, lo scorso anno punti udogie in uscita dal verona (prezzo abbordabile) e lo fai crescere dietro al croato. Se aspetti il campionato della consacrazione poi prezzo sale ed esce dalle disponibilità.
      Bisogna ammettere che il bilan sta facendo questo, come hai giustamente scritto.
      Loro possono fare mercato, comunque senza spendere chissà cosa, perché forti di un monte ingaggi basso.
      Difficile? Sicuramente
      Alternative? Io non ne vedo
      Ciò detto noi, ad oggi, non siamo inferiori (ci mancherebbe visto costo rosa) per cui urge darsi una mossa, a partire dal tecnico

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      1. io vado sempre di priorità. la scorsa stagione ti serviva un centrocampista centrale. è stato speso “tutto” per un esterno rotto che in quel momento non serviva. probabilmente per questo è stato perso lo scudetto. hai dato via sensi e non lo hai sostituito (non rimpiango sensi rimpiango il fatto di non averlo sostituito)
        per qualche motivo Dumfries e Gosens sembra non possono giocare insieme .. che senso ha avuto ?

        bellanova lasciamo perdere e tra l’altro non serviva un altro esterno destro (almeno non era la priorità)..
        abbiamo fatto lo sprint per l’armeno (che io cmq adoravo) ma forse si poteva cercare qualcuno

        ormai è palese che i nostri acquisti son tutti “particolari” non c’è una ricerca sulle caratteristiche del giocatore che serve ma si prende solo in base al costo e un altra condizione che meglio non scrivere

        il tutto è deprimente abbiamo iniziato un ciclo vincente ed eravamo anni luce davanti a tutti e in 1 anno siamo tornati indietro di 5 con prospettive sempre peggiori

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    1. Scusa Luciano, non mi sembra di averlo mai scritto.
      Semmai sono altri ad identificare 4/5 squadre in A superiori a noi (bah).
      Il mio disaccordo con scelte di mercato nel passato, dove avevamo anche più disponibilità, la considero una concausa della nostra paralisi finanziaria. Oltre che una mancata occasione di avere ricambi interni che siano maturati da noi.
      La squadra titolare la considero tra le top, dopo gobba, in Italia. E i valori di mercato dei nostri sono li a dimostrarlo. Sta al tecnico sfruttarli al meglio

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  7. Tutti dirigenti sportivi con anni di professionismo alle spalle. Facile dire era meglio fare così, piuttosto che cosà senza sapere quali esigenze finanziarie, politiche, economiche vi siano.

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  8. Andiamo male sul campo anche, e ripeto anche, perché paghiamo una situazione societaria imbarazzante. Nessuno dei nostri è sicuro di restare a Milano dopo Natale. Questa proprietà non ha senso, il suo unico obiettivo è quello di ridurre i costi di gestione e non ha nessun progetto sportivo.

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    1. Esattamente. Nessun tipo di programmazione e quindi, alla luce di quanto sta accadendo a livello di mercato, nessuna tipologia di investimento.
      Se
      A) non esiste investimento
      B) non esiste progettazione e valorizzazione del capitale investito
      Ciò implica che
      C) la società non sopravvive

      Una proprietà che vuole davvero sopravvivere non smantella i modi di produzione

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  9. Partita di domani gia’ dannatamente importante, non tanto per la classifica (penso che pochi di noi pensino di poter fare bene, in questo momento, con qualsiasi squadra media Europea, figuriamoci col Bayern …), quanto per l’eventuale mazzata sul morale della squadra, in caso di figuraccia.
    Io la temo, la figuraccia, per come li ho visti imbambolati e in panico sul 2-1 nel derby.

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    1. Mi viene da chiedere…se non esiste investimento Sergio, mi spieghi come mai il nostro monte ingaggi è inferiore solo a quello della juve?
      Noi lotteremo fino alla fine per il titolo, perché il valore dei ragazzi è adeguato ad una lotta di vertice….Inzaghi sigilli la fase difensiva invece di puntare alle 100 reti (chi se ne frega!) e torni ad accorciare la squadra, se i nostri difensori non si trovassero sempre uno contro uno, le nostre valutazioni sarebbero diametralmente opposte…come se fosse entrato quel tiro di Chalanoglu!
      Poi non facciamo come la stampa di regime…..con un arbitraggio imparziale Hernandez era negli spogliatoi a 20 dalla fine e non sto neanche a parlare delle continue spinte a sporcare le nostre ripartenze mai fischiate!

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      1. Ciao Siriano (conoscevo un Siriano Santalena di Bologna ma toscano di origine) hai ragione sul comportamento di theo, impunito già durante lo scorso campionato. Purtroppo il portiere avversario fa parte della squadra ma soprattutto la disamina su chalanoglu di Luciano e le osservazioni sulle prestazioni di Barella e della fase difensiva pongono l’accento su problemi strutturali.
        Per riguarda la rinuncia a investimenti e progettualità questo ha preso avvio almeno dal momento in cui tale realtà è stata prospettata a Conte. Questa verità mi pare sotto gli occhi di tutti, per cui la gestione degli stipendi è diventata un problema enorme.
        La mia visione va oltre e non crede a una proprietà che prende in mano una società sapendo che da un momento all’altro il proprio governo statale può inficiare sulle prospettive economiche. Questo però esula dal discorso qui affrontato e ho già polemizzato abbastanza sui personaggi.
        Sicuramente siamo d’accordo che senza valorizzazione del capitale umano e quindi senza investimenti in questa direzione, i debiti strutturali non possono essere ammortizzati in nessun modo

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        1. Poi, senza dubbio la possibilità di sfruttare la plusvalenza almeno di Satriano (se esplode) per ridurre le perdite e le cessioni importanti del prossimo anno ci sono. Bisogna però prendere i nuovi Satriano, i nuovi Pinamonti….
          Guarda al Napoli che ha preso il georgiano pagando solo 10 milioni e che ha già ora una plusvalenza sicura…questo è il futuro ma devi spendere per guadagnare

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  10. Io sono contento di come sono stati spesi i soldi che ci hanno portato in tre anni a uno scudo, due secondi posti (vicinissimi alla prima, piuttosto aiutata, una qualificazione agli ottavi di CL, sempre in CL, una finale di EL, cosa che prima, quando navigavamo tra settimo e decimo posto a 40 punti dalla prima ci sognavamo.
    Sapevo che il problema sarebbe arrivato dopo perché chi fa bene vede necessariamente moltiplicarsi il monte ingaggi. Succederà anche al Milan, se vincerà ancora. Il napoli del dopo maradona è andato in B, solo la juve sfugge a questa legge e sappiamo perché: In più noi abbiamo i problemi politici oggettivi della proprietà cinese e anche la coincidenza con la forte flessione finanziaria dell’azienda

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    1. Però il Milan, pe rispettare il tetto agli ingaggi, ha lasciato andare a zero Donnarumma,Chaos e kessie, riuscendo a sostituirlo egregiamente, grazie allo scouting.
      Pensa se iniziassero a vendere i giocatori: avrebbero anche maggiori risorse, mantenendo la linea societaria del tetto ingaggi.

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  11. Sergio Fiorillo….il mondo è piccolo bisogna dirlo!
    Quel Siriano sono io…..ma non avrei mai pensato che quel Sergio fossi tu….nella vita reale sei una persona totalmente diversa (per quel che ricordo) da quella virtuale!
    Certamente considerando le tue radici non mi spiego il pessimismo cronico, anche se si tratta solo di calcio!
    Comunque mi fa piacere ritrovarti e ancora una volta devo riconoscere che rapportarsi in rete con un filtro fatto di schermo e tastiera distorce totalmente la percezione che si ha del nostro interlocutore!

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    1. Ciao Siriano sono davvero contento di sapere che sei tu. Spero tutto il bene possibile…
      Hai ragione, sebbene il filtro della rete funzioni al contrario con me, il pessimismo del mio interismo è effettivamente estremo e non ha nulla a che vedere con il real di tutti i giorni, d’altra parte questa consapevolezza ha fatto sì che in 10 anni di frequenza in questo blog io non abbia mai scritto da nessun’altra parte. E il motivo è quello di cui tu parli: una volta formata un impressione, è estremamente difficile modificarla. Sinceramente ho provato a farlo ma dopo alcuni anni ho rinunciato, soprattutto dopo aver tentato inutilmente di incontrare allo stadio (San Siro ma anche quello della primavera al Breda) i frequentatori.
      Resto convinto del pensiero di fondo, che in caso di deficit una programmazione che miri al rientro progressivo delle risorse finanziarie con acquisti mirati da valorizzare sia possibile e più logico rispetto ad una riduzione di costi che non porti sviluppo e sicuramente riduce l’appetibilita della società sul mercato.
      Grazie per le tue parole Siriano, dopo 10 anni è la prima volta che qualcuno qui ha potuto testimoniare a mio favore. La lezione è appresa da tempo ma ora posso finalmente lasciar perdere :).

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  12. Sergio, chiediti una cosa: come mai dopo tanti tuoi interventi che a noi (o ad alcuni di noi) sono sembrati provocatori, siamo ancora qui a dialogare con te? perché ti vogliamo bene. La rete scava distanze maggiori dei contatti personali, ma non annulla le possibilità di comprensione reciproca. Quanto al vederci di persona, la prima volta che vai al Breda (anche oggi,) basta metterci d’accordo e darci un segno di riconoscimento. Io ho desiderio di conoscerti di persona. In passato spesso ho chiesto a persone che per qualche motivo mi facevano pensare a te, se appunto per caso fossi tu.
    Solo una precisazione: il pessimismo è accettabilissimo, con l’Inter sono pessimista anch’io. Gli insulti (alla proprietà, ai dirigenti, ai giocatori, non fa differenza) sono un’altra cosa e non sono tollerabili

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    1. Si, penso di poter riuscire ad evitare illazioni diffamatorie e insulti. Me ne rendo conto.
      Appena potrò venire al Breda lo scriverò qui e ci accorderemo, forse posso esserci già per la prossima partita

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  13. scusa Luciano ma come spieghi l’acquisto di Lazaro??
    ricordo che il giocatore era ben conosciuto dai nostri visto che in giovane età era in procinto di firmare. non ti sei accorto in tutti gli anni che forse non era del livello ? tra l’altro in un ruolo non previsto dal mr.
    e chi ha “mediato” per portarlo qui ?

    Bellanova 4 mln per il prestito.. + 6 per il riscatto. a me sembra una cifra folle visto che non abbiamo soldi e non era una priorità e che era in una squadra poi retrocessa..
    poi vedremo come con Dumfries. mi sbagliavo alla grande?

    la squadra è forte ma il rammarico rimane perchè con “poco” si poteva aprire un ciclo. e invece lo apriranno i cugini

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    1. Qualche giorno fa su fcinternews.it c’era un’intervista al procuratore di Cambiaso: pare ,se ricordo bene, che abbia parlato di come l’inter abbia cercato in tutti i modi di arrivare a lui prima di chiudere per Bellanova. È il solito problema degli investimenti base: a me pare che atleticamente siano simili ma cambiaso tecnicamente migliore con entrambi i piedi e probabilmente piu futuribile. Se per 2/3 milioni devi accontentarti di una seconda scelta vuol dire che non hai margini di investimenti e progettazione.
      Oppure, hai spazio per una sola manovra e decidi di puntare su asslani (su cui si è potuto giocare di anticipo)perché ha margini di sviluppo più elevati seppur ancora acerbo.
      Sintetizzando, probabilmente ci sono più strade, oltre al players trading, per ammortizzare le spese. Tuttavia mi pare sia la via principale e bisogna assolutamente minimizzare il margine di errore: giuntoli e massara (ovviamente maldini ma è uomo Milan) sono tra le figure su cui punterei ad occhi chiusi

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      1. questo non lo so. non so le potenzialità di cambiaso ma sicuramente era più utile lui
        cmq leggo che alla fine è costato poco meno …”8,5 milioni, pagabili in due esercizi”

        guardo il napoli che prende Anguissa e Ndombele in prestito, vanno a prendere a poco Kvaratskhelia .. i 30 mln per Correa gridano ancora vendetta.. e non stiamo li a scrivere che andato via Lukaku avresti dovuto prendere Vlahovic.

        ps ho visto Kostic e mi pare un giocatore clamorosamente forte 12+bonus. noi con Gosens che non si regge in piedi 25 mln

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    2. Il mercato, non solo da noi sia chiaro, risponde ad una molteplicità di fattori, alcuni non propriamente tecnici. Non è un’accusa ma ciò che accade è su cui Uefa dorme.
      Con tanti denari non ci si accorge.
      Con pochi ogni errore risalta di più.
      Poi un acquisto si può sbagliare, ci mancherebbe, ma è la linea che dovrebbe essere chiara.
      Limitarsi a dire non ci sono soldi è, secondo il mio parere, riduttivo.
      Certo questi servirebbero ma il bilan, ahimè, è esempio di come si possa anche andare oltre. Avessimo perso noi a zero i loro sarebbe stata accusa a proprietà…..ne sono usciti più forti. Poche storie: competenza.
      E noi fatturiamo più di loro, quindi teoricamente avremmo maggiore capacità di spesa.
      Ma stiamo pagando anche il fardello di scelte passate che, purtroppo, ci hanno portato ad oggi ad avere uno scudo a testa

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  14. il mercato è difficilissimo . io non ho competenza . il milan ha preso a poco Vranckx e Thiaw ad esempio. io non ho la minima idea di chi sono ma sembra che son stati seguiti a lungo (per thiaw se ne parlava anche la scorsa stagione)
    poi magari si rivelano 2 flop. ma hai pagato poco con ingaggio bassissimo(cosa che noi non riusciamo a fare) e probabilmente rivendibili senza troppi problemi

    si riveleranno dei Ballo Tourè ?

    metto alcuni esempi fra gli stipendi e mi domando come sia possibile tutto ciò

    Mkhitaryan: 3,8 milioni
    Correa: 3,5 milioni
    André Onana: 3 milioni
    D’Ambrosio: 2 milioni
    Darmian: 2 milioni
    Dimarco: 1,6 milioni
    Gagliardini: 1,5 milioni
    Acerbi: 1,5 milioni
    Dalbert: 1,2 milioni

    Theo Hernandez: 4 milioni
    Maignan: 2,8 milioni
    Bennacer: 1,5 milioni
    Rafael Leão: 1,4 milioni (vedremo ora il rinnovo)
    Sandro Tonali: 1,2 milioni
    Saelemaekers: 1 milione
    Adli: 0,8 milioni
    Gabbia: 0,8 milioni
    Kalulu: 0,6 milioni

    la situazione cambierà ?per alcuni pare
    Bellanova: 0,9 milioni
    Asslani: 0,8 milioni

    ma immagino già alle prime partite buone di Asslani a cui verrà offerto un nuovo ingaggio a 3 volte tanto di quello che guadagna ora.. (come Di Marco con ingaggio raddoppiato dopo 2 mesi )

    curioso inzaghi guadagnava circa 2.5 alla lazio.. all inter quasi raddoppiato lo stipendio a 4.5 e subito il rinnovo a giugno per andare sui 5.5
    (così si legge su internet)

    leggo che pioli guadagna circa 3 mln (dopo lo scudetto)

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  15. Noto che anche quest’anno Chivu insiste con il suo turnover casuale. Giustamente, oggi, contro una squadra molto più forte fisicamente e tecnicamente, schiera sei 2005, alcuni dei quali esordienti, presentando una formazione che non tiene conto dell’avversario.
    Calligaris, per esempio, portiere potenzialmente molto forte, poteva esordire in un’occasione migliore, risparmiandosi una papera clamorosa…

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  16. Bayern altro livello ma ennesima partita in cui mi domando perché spendere 30 mn per accontentare tecnico di turno con Correa.
    Cosa ha in più di una norme punta da serie A di bassa classifica?
    Di fatto 2/3 del nostro budget.
    Assurdo. Poi vediamo chi gioca nel Salisburgo o Ajax.
    A proposito di scouting

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  17. ho zero interesse per la champions. la speranza (vana) è solo quella di arrivare 4 per non fare l’inutile europa league.

    la squadra conferma il suo momento negativo al netto di un avversario fortissimo e senza il nostro uomo migliore. la preparazione sembra sbagliata sembra vanno tutti al doppio di noi. primo tempo sconcertante a livello di personalità e paura.

    inizio del secondo molto bene ma siam durati 10 – 15 min. Bergomi fa notare che son sulle gambe e ci vogliono i cambi ma il Mr come sempre aspetta e subiamo il secondo tanto bello quanto sfortunato

    mi pare che inzaghi non sappia leggere le partite , i cambi sembrano concordati prima dell inizio della partita non tenendo conto dell andamento. ruolo su ruolo..

    testa al torino dove sarà difficilissima. la scelta di rimettere in porta Handa per me è assurda. non capisco

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    1. Concordo, Inzaghi si conferma modesto nelle letture e lento nelle decisioni. Bayern più forte ma mi sarei aspettato più cattiveria nel tentare di portare a casa 0a0.
      Dumfries è stato in campo almeno 15 minuti in condizioni precarie: cambiava nulla per risultato ma il nostro ha fatto il solito cambio multiplo al 70esimo.
      Su Handa rimango basito: ad incapacità di lettura match aggiunge, temo, una sorta di timore verso i senatori. Idem il brozo di questa prima parte di stagione, intoccabile nonostante sia palesemente in ritardo.
      Vediamo campionato, nostra vera arena competitiva

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      1. dumfries è stato uno dei migliori in queste partite. ieri veramente malissimo ci ha capito poco
        brozo concorod

        unica mini- nota positiva è l’entrata di Gagliardini cazzuto al punto giusto
        correa molle come non mai

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  18. Buona giornata a Voi tutti. Ieri serata amara e da dimenticare: squadra senza fiato e con poche idee. Sul mister stendo un velo pietoso: fa cambi da compitino senza dare mai la scossa. Ho l’impressione che la squadra non lo segua nemmeno più. Mi segnalano che Chala, non uno qualsiasi, gli abbia detto in faccia che lo scudo dello scorso anno sia andato perso per colpa dei numerosi cambi sbagliati.
    Speriamo in PIF.

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  19. il buon Bergomi ( che ne capisce tanto al contrario mio ) ha detto una cosa molto molto interessante.

    il bayern e tutte le grandi hanno giocatori velocissimi (e giovani). ieri ho visto koman che faceva degli allunghi spaventosi.. il loro esterno sinistro imprendibile.. e non parliamo di Sanè sublime

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  20. Dipende da che cosa intendi per a buon livello: baricentro basso, rapido buon fiuto del gol, poca forza fisica…vedremo

    Quanto al bayern è proprio vero, ha un attacco tutto di giovanisismi:

    Sané quasi 27
    Gnabry 27
    Coman 26
    Muller 32
    Choupa M 33
    Mané 30

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  21. Su un piano strutturale il Bayern effettivamente ha le possibilità di fare un altro sport: ancora più che il derby la partita di ieri si presta poco ad essere un obiettivo strumento di giudizio e comparazione. Se non altro perché sottolinea inevitabilmente e in modo esclusivo i limiti di tecnici dirigenti e giocatori ma non la massima prestazione possibile nei differenti ruoli.
    Già con il Torino si possono fare valutazioni più obiettive

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  22. Uno spunto di riflessione:
    Perché Gnonto, nonostante la pubblicità dei mesi scorsi, è andato in premier league per soli 4,5 milioni?

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