Il dilemma: Inter – Bayern Monaco 0-2

Inter – Bayern Monaco finisce con il risultato di due reti a zero per i bavaresi. Una sconfitta per i nostri ragazzi che è apparsa inevitabile a fronte dela situazione contingente che il club a tutto i livelli è costretto a sopportare.

Era inevitabile per tutti, tranne che per i tifosi più sognatori, che la drammatica crisi finanziaria che sta vivendo l’Inter interrompesse il processo di crescita che aveva portato la squadra ai tempi di Conte a dominare l’Italia, anche se non ancora ad essere competitiva in Europa.

Da allora abbiamo perso l’allenatore della riscossa, dopo dieci anni di anonimato vergognoso, sostituito da un esordiente, a certi livelli, che per far bene avrebbe avuto bisogno di una squadra rafforzata.

Invece abbiamo perso i due esterni probabilmente più forti in Europa, o tra i più forti. Esterni che con il modulo a tre sono determinanti

Abbiamo sbagliato alcuni acquisti (Correa su tutti) proprio fidandoci di un allenatore che non aveva esperienza di squadre di vertice.

Gli acquisti si sbagliano sempre, ma sbagliarne quando non hai altri soldi né possibilità di correggere l’errore diventa decisivo.

Abbiamo rafforzato la squadra con due anziani giocatori lasciati liberi …dalla Roma che come è noto veniva dall’aver vinto tutto.

Altri nostri giocatori, liberati dalla pressione del martello Conte, non hanno continuato il processo di crescita che sembrava dovesse portarli ai vertici del calcio europeo.

Oggi piaccia o non piaccia siamo una squadra che ha già dato il meglio e in queste condizioni finanziarie può solo continuare a declinare.

La politica dei costi zero in queste condizioni è un obbligo, che ha un risvolto anche finanziario negativo: la pressione sul costo del lavoro.

Se prendi un giocatore a 20 e gli dai 2 di ingaggio, con contratto triennale, ammortizzi quasi 9 milioni all’anno, se prendi un parametro zero devi però dargli 4 milioni. Con un biennale (perché è anziano) ammortizzi con 4 milioni all’anno. Però sale il monte ingaggi.

Se poi vai su un giovane non puoi prendere né Udogie né (persino) Cambiaso, ma devi andare su un Bellanova, discreto ma improponibile in un  ruolo dove chi gioca deve essere un dominatore della fascia.

Oppure devi prendere Asllani, che è bravissimo, ma non riesce a giocare neppure quando il centro campo rimane senza  benzina. Qualche problema di crescita lo avrà, oppure sono tutti imbecilli.

Eh, ma lo scouting… Guardate che lo scouting di qualità costa. Tantissimo.

Le squadre inglesi hanno osservatori fissi e stipendiati per le partite del nostro settore giovanile, persino diverse squadre italiane hanno osservatori fissi nei paesi dell’est, in Francia, in Portogallo, ecc.

Un sistema efficiente e organizzato di presenze sui campi, anche all’estero (con operatori di qualità) ha costi molto elevati.

Ricordo sempre, a titolo di esempio che il Barça a suo tempo visionò con continuità Balotelli che giocava negli allievi regionali del …Lumezzane

Altrimenti ti devi fidare dei consigli di amici e procuratori vari.

Quando l’indimenticabile Casiraghi andò a vedere in un Paese dell’est un centravanti di 15 anni e si presentò a casa sua per sottoporgli una proposta di  accordo, si sentì dire che il giocatore era già legato …a una squadra toscana

Quando sei in enormi difficoltà finanziarie devi tagliare su tutto: non basta fare le docce più brevi e accendere i riscaldamenti un’ora in meno.

Ieri contro il Bayern in Youth League a un certo punto avevamo in campo 8 giocatori sotto età. Cosa mai successa nella nostra storia.

Ne aveva diversi anche il Bayern, ma frutto di una selezione da unica squadra vincente di un Paese ricco e aveva dei fuori quota determinanti.

L’Inter ha venduto, negli ultimi anni Casadei e Gnonto che avrebbero potuto giocare da fuori quota e avrebbero fatto la differenza. Anche col Bayern. Come Fabbian (2 gol in due partite in C).

Scelte societarie, ma dettate dal bisogno finanziario.

La delusione è di tutti i tifosi, naturalmente, ma spesso in questi casi si viene travolti dalla voglia di distruggere tutto.

Marotta non sa far mercato (due anni fa era intoccabile e la juve andava male perché non aveva più lui…), guardate invece Giuntoli e Massara che giovani forti hanno preso…

Inzaghi non capisce nulla, fa giocare Handanovic, non legge le partite, fa sempre gli stessi cambi alla stessa ora,  sbaglia il turn over, fa giocare persino Gagliardini, non fa giocare il piccolo fenomeno Asllani, senza Lukaku fa giocare o Dzeko o Correa, non cambia mai modulo, ha sbagliato la preparazione, è colpa sua se attaccanti ed esterni non saltano mai l’uomo, se i difensori non stringono la marcatura e lasciano spazio per il tiro agli avversari, se i centrocampisti in fase di disimpegno servono …gli avversari.

Però lo scorso anno abbiamo vinto due trofei e siamo arrivati a due punti in campionato. Per molti tifosi l’abbiamo buttato via perché eravamo molto più forti.

Dunque due anni fa eravamo dei fenomeni, l’anno scorso eravamo molto forti  ora non siamo più nulla.

La verità è che abbiamo fatto un grosso sforzo finanziario per arrivare ai vertici almeno in Italia, poi siamo entrati in difficoltà, subito dopo la vittoria dello scudo.

Doveva essere un punto di partenza, è stato un punto d’arrivo e Conte, di cui adesso non mi interessa tessere l’elogio o criticarlo, lo ha capito subito.

Adesso siamo a un bivio: cercare di rattoppare la situazione e di restare in qualche modo ai vertici almeno da noi (intendo dire gestire  una squadra che vada in CL) o buttare tutto, puntando su un management giovane, su giocatori giovani che abbiano le caratteristiche (velocità estro, intensità, fantasia) che servono anche in Europa, con un discorso di medio periodo almeno, sapendo che se non sei competitivo caleranno anche le entrate (pubblico, sponsor e soldi UEFA) e dovrai comunque vendere, perché Suning non ha soldi da investire, ma in condizioni peggiori delle attuali.

E sapendo che il discorso può anche non riuscire o almeno richiedere più anni. E che si può cadere in mani peggiori.

La mia speranza è che si riesca a rimanere con le migliori, magari a vincere qualche coppetta, in modo che Suning possa vendere decentemente e che poi arrivino imprenditori capaci di azzerare tutto e ripartire da capo.

Ma bisogna essere tutti uniti, vincere ogni forma di astio, smettere di accusare tizio e caio, lottare tutti, società dirigenti squadra e pubblico per quell’obiettivo.

Adesso forse non c’è altra strada: non ci sono soldi per cambiare dirigenti, se esonerassimo Inzaghi potremmo prendere solo Chivu o uno così disperato da accettare una scommessa persa in partenza e i problemi dell’organico sarebbero gli stessi.

Col ritorno di Lukaku, possibilmente al top e la crescita di alcuni, si potrebbe invece anche migliorare, trovare un equilibrio più convincente ed efficace.

Non diventare uno squadrone, certo.

Ma il problema è tutto qui: provare a rattoppare e guadagnare tempo o buttare tutto a mare sperando di riemergere col tempo?

Migliorismo, nei limiti del possibile o sfascismo per ricostruire da zero?

Se riparti da capo devi costruire un gruppo di 25 giocatori che abbiano le doti oggi indispensabili per stare ai vertici: faccio solo un esempio: abbiamo 4 attaccanti nessuno dei quali sa saltare l’uomo con sprint, estro, fantasia.

Gli stessi Lautaro e Lukaku  avrebbero bisogno di un grande trequartista ad ispirarli e di due esterni come Hakimi e Perisic che tagliano il campo e chiamano fuori difensori, per giocare in una squadra europea.

Il modulo a tre richiede giocatori sugli esterni di corsa lunga: non potresti giocare a tre con in fascia un Leao, un Coman, un Mané, un Sané, un Salah, che sono attaccanti puri.

Nessuna squadra con un gioco fondato su ritmo e aggressività si sognerebbe di schierare Correa, ma nemmeno un ex campione come lo Dzeko attuale.

E a centro campo servono giocatori che sappiano sprintare per 90’.

O cerchi giocatori così, negli anni, o cerchi di arrangiarti al meglio con quello che hai, procedendo a una revisione del progetto graduale.

Noi abbiamo sei-sette giocatori di grande qualità, ma sono giocatori scelti per un tipo di gioco differente da quello praticato dalle maggiori squadre europee e che devono essere sempre al top, nell’arco della stessa partita e nell’arco del campionato.

Lo si è visto chiaramente, più che contro la Lazio contro Milan e Bayern.

In entrambe le gare siamo riusciti a farci vedere solo quando gli avversari sono leggermente calati in quanto a ritmo e intensità, alla distanza, e quando il loro vantaggio era netto.

Se questa analisi ha un minimo di fondamento, questa volta ha poco senso stare a esaminare gli episodi, i percorsi e momenti della gara,  gli uomini schierati e le sostituzioni.

Per un’ora noi abbiamo fatto un solo tiro in porta, telefonato, e sporco con  D’Ambrosio.

Loro giocavano al tiro al bersaglio (per la verità quasi sempre da fuori).

E sarebbe stato così con in campo qualche interprete diverso, perché i giocatori teoricamente capaci di imprimere un indirizzo diverso al match erano in campo, ad eccezione forse di Barella che però non è al top e comunque si è visto lo scorso anno necessita di poter riprendere fiato.

Passiamo quindi a una rapida (e poco significativa) per le ragioni spiegate valutazione dei singoli:

Onana: un buon esordio da titolare, ha mostrato sicurezza nelle uscite, reattività in un’occasione, capacità di giocare con i piedi. Ha anche commesso un errore che ad Handanovic non sarebbe mai stato perdonato. Ma va bene così. 6.5

D’Ambrosio: la scelta era chiara: avere un giocatore più reattivo e assiduo in marcatura rispetto a De Vrji (spostando Skriniar in mezzo). E lui, con i limiti noti, il suo l’ha fatto, presentandosi anche qualche volta al tiro. Sfortunato in occasione dell’autogol. 6-

Skriniar: sembra in leggera crescita, considerando il livello degli avversari. Ma anche lui non è il giocatore che conosciamo. 6

(dal 76’ de Vrij: sembra entrare bene ma ormai c’è poco da fare. 6)

Bastoni: ancora non è al top, neppure lui, però anche in questo caso qualche miglioramento, considerata la statura degli avversari, mi sembra evidente. 6

(dal 71’ Dimarco: nel poco tempo disponibile qualche iniziativa interessante la prende e salva un possibile gol in scivolata. 6)

Dumfries: perde quasi tutti i duelli con l’avversario, per altro fortissimo e in fase difensiva sembra in ritardo sul primo gol. 5-

(Dal 71’ Darmian: fa quel che può, si sbatte, ma certo non può cambiare l’inerzia del match. 6)

Mkhitaryan: probabilmente il migliore del centro campo e non solo, Buono in fase di interdizione, abbastanza ispirato nella costruzione della manovra. 6.5

Brozovic: preso in mezzo sul piano del ritmo e dell’intensità, che dovrebbe essere il suo forte, si vede poco in fase di costruzione e dietro, pur facendosi valere, perde qualche palla di troppo. 5.5

Calhanoglu: se non altro ci mette garra, e buona tecnica ma è sovrastato atleticamente dai possenti e veloci tedeschi. Non riesce a incidere come dovrebbe. 5.5

(Dall’82’ Gagliardini: accolto con fischi. In questo nodo non arriviamo neppure al quarto posto. sv)

Gosens: inizia abbastanza bene, in entrambe le fasi pur continuando ad apparire troppo timido e poco inserito nel gioco. Cala alla distanza 5.5

Dzeko: dal suo piede partono quasi tutte le (poche) iniziative offensive potenzialmente insidiose. Però gioca a 40 metri dalla porta, pur essendo un attaccante.  Magari anche le punte del Bayern avessero fatto bene… solo in fase di costruzione. 6-

(Dal 71′ Correa: pochi minuti, ma sufficienti a far rimpiangere persino …Forlan. Sbaglia un gol in un modo che a questi livelli non è ammissibile. 4)

Lautaro: se deve tornare a fare il centrocampista di interdizione e non riceve mai una palla giocabile, stenta anche lui. Sbaglia un paio di controlli in un contesto difficile. Non è un attaccante che risolve da solo trascinando la squadra, ma ha bisogno di essere inserito in un gioco corale efficace. 6.5

All. Inzaghi: ho letto di Inter iperoffensiva, che viene travolta dal Bayern. Non so in che film. Forse aveva… intenzione di pressare alto e mandare tanti uomini in area, ma i tedeschi superiori nella corsa, nella velocità e nella tecnica ci hanno schiacciati per almeno un’ora. Non riesco a vedere come avrebbe potuto  trovare soluzioni migliori. Forse poteva portare la squadra a questi appuntamenti in condizione più brillante. Forse. Altro non riesco a imputargli. 5.5

Luciano Da Vite

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25 pensieri riguardo “Il dilemma: Inter – Bayern Monaco 0-2

  1. Piccola consolazione: quest’anno l’U15 dell’Inter si presenta come una squadra molto forte. Aveva vinto lo scorso campionato, ha fatto benissimo nei tornei, addetti ai lavori mi hanno riferito che ha preso 2-3 giocatori molto forti. le convocazioni per le prossime due partite della nazionale confermano questa tendenza: siamo la squadra con più convocati, ben sei

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  2. mercoledì scorso l’U17 nel posticipo della prima giornata di campionato ha vinto 5-1 a Venezia.
    In gol due volte il nuovo acquisto Manuel Pinotti (dal Como), due volte (+ i 3 assist) Mosconi, che gioca un anno sotto età ed è nazionale della sua categoria.
    Il gol del Venezia è venuto da una punizione deviata che ha ingannato l’ottimo portiere Bitz
    peccato che sul sito dell’Inter non si trovino né informazioni sulle rose delle giovanili, né il programma delle gare.
    Per esempio Venezia Inter per il calendario ufficiale era prevista domenica 4 invece si è giocata mercoledì. Fosse stata in casa e un appassionato avesse voluto andarla a vedere non avrebbe potuto per mancanza di informazioni

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  3. Luciano, io penso esista una terza via rispetto alle due da te prospettate.
    Puoi provare a ringiovanire, abbassando i costi, rimanendo competitivo in Italia.
    Il Milan ha fatto questo. Atalanta in passato lo ha fatto. Napoli pare averlo fatto quest’anno. Si può fare. Certo non vanno buttati 60 mn per Correa e Gosens: soldi per intenderci, che da noi spende solo la gobba.
    Torniamo li: devi essere molto bravo nella scelta di giocatori e tecnico.
    Tornando ad oggi, credi veramente che ci siano in Italia 5/6 squadre superiori a noi?
    Il nostro undici non è vecchio: tolto Handa (e ci sarebbe Onana) nessun over 30, quindi squadra non è a fine ciclo. Purtroppo tecnico sembra non adatto a gestire certe pressioni.
    Abbiamo negli occhi rendimento deludente di queste prime partite ma c’è così tanto di meglio, come giocatori, in giro?
    Per me no. In Italia il livello è modesto perché nessuno può investire grosse cifre. Rido quando leggo elogi alla Roma: Matic e Dybala (due scarti) sono considerati due colpi….vedremo

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  4. Mah, abbiamo una visione molto diversa, su molti punti e questo è un bene, intendiamoci.
    Per esempio il Milan non ha ringiovanito rimanendo competitivo, secondo me, per il semplice fatto che competitivo non era. Finiva molto lontano da diversi anni. Ha incominciato a ringiovanire e dopo 3 anni è diventato competitivo. L’Atalanta è rimasta competitiva …ma non ha mai vinto nulla e io su di loro qualche dubbio ce l’ho. Altre hanno impiegato anni e anni per diventar competitivi senza vincere nulla. Insomma non è così facile e il nostro pubblico è terribile perché convinto che noi per diritto divino dobbiamo essere sempre i migliori.
    Poi, per dirne solo un’altra, non sono sono SICURO che ci siano 5-6 squadre superiori a noi, ma non sono neppure sicuro che noi siamo superiori a loro.
    Poi Matic e Dybala saranno due scarti, ma io li cambierei con correa e forse Micki

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    1. Non solo, il Milan ha avuto la grossa fortuna di giocare senza spettatori nel periodo più delicato e che ha consentito ai suoi giovani di esprimersi senza le pressioni del pubblico. Prima del covid il Milan ne aveva prese 5 dall’Atalanta, se avessero dovuto giocare ogni domenica con il pubblico a fischiare probabilmente non avrebbero avuto la crescita che poi hanno dimostrato. A volte un episodio inaspettato può cambiare il destino delle persone.

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  5. Qualche considerazione su Inter Bayern Youth League, per chi non l’avesse vista.

    Iniziamo dall’elemento più significativo: la nostra formazione, con relative sostituzioni in corso d’opera.

    Inter con il 4321, che diventa spesso un 4312 o un 433 quando i trequartisti e soprattutto Iliev si allargano in fascia

    Calligaris

    Zanotti Stante Fontanarosa (Stabile dal 54’) Perin

    Martini (Silas dal 70’) Stankovic (Kamate dal 79’) Di Maggio

    Carboni Iliev (Owusu dal 54’)

    Esposito (Curatolo dal 70’)

    Due cose saltano agli occhi: sono in campo dall’inizio sei giocatori sotto età (diventeranno otto con l’ingresso di Stabile e Owusu). Di questi tre (Calligaris, Stante, Stabile) sono all’esordio in una partita di questo livello

    Rispetto alla squadra che aveva mostrato notevoli miglioramenti contro il Verona sono fuori: Botis, Guercio, Pelamatti e tutto il centrocampo (Andersen, Grygar, Kamate)

    Ormai la linea è chiara e non si tratta di scelte di Chivu ma di tutta la società: giocano a turno tutti, senza riguardo per l’età, per l’esperienza e per l’avversario.

    Probabilmente almeno fino alla primavera (intesa come stagione) vogliono dare a tutti sul campo le stesse chance, prima di fare le scelte portanti.

    Anche il Bayern ha diversi 2005, ma sono tutti…il doppio dei nostri, muscolarmente, e poi ha 3 fuori quota che fanno davvero la differenza.

    Comunque a prescindere dall’assenza di un paio di infortunati ‘pesanti’ (Zuberek e Grygar) queste sono le nostre scelte e vanno rispettate.

    Per quasi un’ora la partita non ha storia, la supremazia dei bavaresi è molto più netta rispetto a quella mostrata dalla loro prima squadra nei confronti degli uomini di Inzaghi.

    Già al 4’ potrebbero passare in vantaggio su calcio di rigore, ma la conclusione potente di Ibrahimovic coglie in pieno l’incrocio dei pali.

    Il gol viene all’19’, quando Wanner serve ancora Ibrahimovic con un lancio stupendo in diagonale che taglia fuori Zanotti. Al volo in tedesco incrocia e non lasica scampo a Calligaris.

    L’Inter non riesce a reagire, in pratica in tutto il primo tempo non costruisce una vera azione pericolosa, mentre i bavaresi continuano a spingere, forti di una superiorità sul piano della tecnica, della forza e della cosa, indiscutibili.

    Dopo alcune occasioni fallite, al 35 kabadayi raddoppia: tunnel su Perin e conclusione non irresistibile sulla quale Calligaris si oppone senza la necessaria reattività.

    Dopo una bella spizzata di Esposito che smarca carboni per una conclusione goffamente ‘sporcata’ il finale è ancora tutto loro che sfiorano più volte il terzo gol. In particolare ancora kadabayi solo davanti a Calligaris alza troppo il pallonetto, graziandolo (ma Calli aveva chiuso bene lo spazio)

    Nella ripresa l’Inter parte meglio e Chivu decide di togliere gli imbarazzanti Fontanarosa e Iliev per Stabile e Owusu.

    Con i cambi successivi e probabilmente grazie anche a un calo dei bavaresi, la partita cambia volto.

    Siamo noi ad avere l’iniziativa al 64’ Zanotti smarca bene in fascia Martini sul cui traversone basso Valentin è il più lesto a infilare. Gli altri cambi accrescono la nostra competitività: dentro Andersen a Curatolo per martini e Pio, poi anche Kamate per Stankovic.

    Il gol del pari è nell’aria perché il centro campo ora è più solido ed esperto e le punte finalmente sono veloci e insidiosissime.

    All’82 Curatolo si invola su un perfetto lancio, brucia in velocità il suo marcatore, lo dribbla a rientrare e scarica sul palo opposto.

    Nel finale ancora un indiavolato Dennis sfiora un paio di volte la marcatura che avrebbe regalato ai ragazzi di Chivu una soddisfazione impensabile.

    Le pagelle

    Calligaris: chi mi segue sa che ripongo molte speranze in lui. Esordire in Primavera, sotto età, proprio contro il Bayern comporta un carico psicologico che permette di scusare il suo errore, abbastanza grave sul secondo gol.
    Però compie anche qualche bell’intervento e soprattutto è impeccabile sulle uscite alte. 6.5

    Zanotti: ho letto che avrebbe sbagliato l’intervento sul primo gol, a me è sembrato che sia stato tagliato fuori da un diagonale perfetto sul quale il suo uomo compie un’autentica prodezza al volo. Comunque per il resto della partita è impeccabile nelle due fasi e proprio un suo illuminato suggerimento per martini propizia il gol del 2-1. 6.5

    Stante: anche lui all’esordio sotto età (con Stabile sono 3 difensori). Fa valere il suo fisico, combatte e libera senza troppi fronzoli ma con efficacia. Era un mio pupillo fin da piccolo ma sinceramente non lo credevo pronto per un esordio così impegnativo. 6.5

    Fontanarosa: davvero una prestazione sotto tono e non è l’unica di questo periodo. Causa il rigore iniziale con una trattenuta (per la verità non clamorosa) sul suo attaccante, poi mostra diverse incertezze sia in marcatura che nella gestione della palla. Da lui ci si aspetta molto di più. 5

    (Stabile: altro esordiente e altra prova positiva, anche bisogna considerare che sfrutta il momento complessivamente più valido dell’intera squadra. 6)

    Perin: il fisico non è eccezionale e la forza degli avversari non gli consente di sfruttare la sua dote migliore, progressione e sostegno all’attacco. In fase difensiva soffre parecchio e si salva come può, tranne in occasione del loro secondo gol. 5

    Martini: si smarca per ricevere l’assist di Zanotti sul nostro primo gol e mette in mezzo un pallone sul quale per fortuna Carboni anticipa tutti. Per il resto, tanti errori e una prestazione davvero opaca. 5

    ( Silas: sarà un caso ma quando entrano lui e poi Kamate in mezzo e due punte veloci la partita cambia. Presenza solida e importante, arricchita da un gran salvataggio difensivo 7)

    Stankovic: lui è uno che ha gamba e tiro ,ma non si trova a suo agio con il ritmo infernale e la frenesia dei tedeschi. In mezzo al campo fatica molto sia a tampinare sia a costruire. 5

    (Kamate: forse l’ingresso è tardivo, trattandosi in questo momento del miglior uomo del nostro centro campo, ma io non conosco le problematiche che hanno portato a questa decisione. Nei pochi minuti giocati fa sentire la sua importanza. 6.5)

    Di Maggio: non era facile per il talentuoso Di Maggio imporsi con le sue doti tecniche in un centrocampo dominato dalla fisicità e dal ritmo degli avversari. Luca però è un combattente e non smette mai di battersi e cercare la giocata. 6+

    Carboni: segna il gol che riapre la partita avendo il merito di trovarsi al posto giusto, e non è poco. Si dà da fare per tuta la gara, ma in modo abbastanza velleitario e spesso con giocate più pretenziose che efficaci. Giustocomunque che le tenti. Può fare molto meglio. 6.5 (mezzo puto per il gol)

    Iliev: sempre nettamente al di sotto della fama che lo ha accompagnato all’Inter due o tre volte gli capita la palla per puntare l’avversario e andare in porta, ma…gliela consegna. Combina davvero poco di utile. Potrebbe essere anche un po’…vittima di un modulo che gli impone di giocare largo sulla sinistra, quando forse sarebbe più adatto a giocare centralmente, dietro due punte. 5

    (Owusu: alla fine non entra nelle azioni decisive, ma secondo me incide fortemente sulla dinamica del mach con la sua velocità, la sua velocità, la sua intraprendenza (anche un po’ confusionaria) che mettono in apprensione la difesa bavarese. 6.5

    Pio: ho letto molte valutazioni negative sulla sua prova, ma non sono d’accordo. Con una squadra dominata, che non saliva mai, lui riceve solo palle sporche, lunghe e alte che spesso riesce a spizzicare in profondità per compagni che…non ci sono. Né Iliev né carboni sono infatti attaccanti che puntano lo spazio e gli esterni erano troppo impegnati a difendere. Dimostra comunque di poter giocare da pivot, spalle alla porta, anche contro avversari ben più fisicati muscolarmente. 6+

    (Curatolo: nettamente il migliore dei suoi, entra e spacca la partita, non solo per il gol, da grande bomber, ma anche per la grinta, la mobilità, la voglia di fare che lo portano a dare la carica alla squadra e a sfiorare almeno due volte il gol del clamoroso 3-2) 7.5

    Chivu: che dire? Sino al 60’ ero perplesso (eufemismo) per le sue scelte. Poi ha avuto ragione lui. Come successe alla lunga nello scorso campionato. Mah…6

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  6. Punti di vista assolutamente validi.
    Personalmente tra aggrapparmi ad un secondo/terzo posto a 5/6 punti dalla prima per qualche anno e poi andare incontro al declino, preferisco un progressivo ringiovanimento che mi può far arrivare quarto a 15 punti ma poi essere pronto a puntare al bersaglio grosso.
    Intendiamoci: non significa smantellare rosa ma sacrificare qualcuno prendendo gente in ascesa e non in fase calante. Che, ripeto, è strada difficile e richiede molta competenza.
    Alla fine, purtroppo, il timore è che tutti questi anni ci portino in dote un solo scudetto, come o anche meno (sgrat) di quelli la

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  7. L’anno dello scudetto avevamo Ericksen, Lukaku, Perisic, Hakimi, ok, Lukaku è tornato, è sempre forte, ma forse non più così forte. Insomma sono due rose imparagonabili, poi Conte è uno dei più forti allenatori al mondo, Inzaghi invece è uno che vuole Correa.
    Seriamente, lo scudetto era possibile l’anno passato, era l’ultimo treno, adesso non ci resta che attendere scrutando l’orizzonte un nuovo segnale per un nuovo anno zero. E pure serenamente, inutile dannarsi l’anima per questo. Il quarto posto non sarà un obiettivo semplice.
    Ma non so cosa pagherei per una cena con Ausilio o Baccin o Marotta, farlo ubriacare, e, nei fumi dell’alcol, indurmi a rispondermi con sincerità alcolica alla seguente domanda: “Ma perché avete comprato Correa?”
    So che sono professionisti e che hanno sempre delle ragioni divine che noi plebei non possiamo nemmeno immaginare, ma pagherei per conoscerle queste ragioni!

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  8. Quest’anno finiremo in primavera 2. ma lo faremo orgogliosamente per aver dato una possibilità a tutti, anche agli incapaci e per aver portato avanti i nostri giovani locali non come quegli incapaci di leccesi che hanno 8 punti più di noi in 5 partite, ma schierano 11 stranieri

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  9. Magari capiscono che questa strategia non è un granché. O forse lo sanno già, ma semplicemente non abbiamo un soldo. Ma se non abbiamo un soldo, non è poi così male investire su qualche giovane interessante da rivendere come plusvalenza….

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  10. Ora io non voglio fare quello positivo a tutti i costi, ma ricordiamoci di come andarono le cose nella prima parte di stagione 21/22…..la primavera alla nona giornata aveva una decina di punti mentre la prima squadra era a 7-8 punti dal Milan e dal Napoli…dopo di che abbiamo acceso il turbo e gli abbiamo dato 14 punti, mentre i giovani hanno vinto il titolo lottando fino alla fine!
    Secondo me è giusto essere prudenti, ma riconosciamo il valore di questi ragazzi…..aspettiamo che quelli pesanti ritrovino una forma decente e che i nuovi si integrino e poi vediamo se questa squadra farà da sparring partner!
    Poi permettetemi di dire una cosa sul concetto di “progetto”…nel nostro calcio non esiste, noi non siamo né l’Ajax né il Borussia….conta solo il presente!

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  11. Siriano: se parliamo di prima squadra, sono d’accordo con te. Io sono preoccupato, ma so che possiamo arrivare sesti o settimi ma persino vincere: Dipende da come si sviluppa la stagione. Ci sono sei sette squadre tra le quali la differenza non sembra essere nettissima, per questo può succedere di tutto.
    Certo che però se oggi andasse male le cose rischierebbero di precipitare

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  12. Non so se gioire per vittoria o essere terrorizzato per 70 mi uti di nulla.
    Barella non capisco se è problema fisico o si è un po montato. È irriconoscibile e a noi serve tantissimo.
    Di ieri salvo Lautaro e Chala oltre ad Handa, tornato a fare il portiere.
    Squadra comunque ancora parecchio bloccata.

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  13. primo tempo incomprensibile, lo schema era palla ad handanovic …
    Nei rari casi che, timidamente, si provava ad avanzare oltre la ns trequarti, lo facevamo stile rugby, palla in orizzontale, e possibilmente indietro, si sa mai … E giocavamo in casa dopo due partite una peggio dell’altra e dopo i soliti proclami che fanno a gara con quello dei politici …
    Ho visto i primi 30min del Napoli contro lo Spezia : ma perche’ quando tirano verso la porta, il tiro arriva nello specchio della porta, soprattutto quando tira il nuovo ragazzo Georgiano, mentre da noi non ce n’e’ uno che faccia un tiro “in porta”. Poi chiaramente non tutti i tiri sono goal, ci mancherebbe, ma se non prendi almeno la porta, e’ inutile …
    Ho visto veramente male tutta la squadra e ringrazio Inzaghi che sta proteggendo il giovanissimo Asslani non mettendolo mai …
    Si’ c’e’ tanta delusione. Inoltre, le voci sulle trattative per un possibile cambio di proprieta’, se da una parte sono una speranza, dall’altra contribuiscono a destabilizzare la squadra.

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  14. Siamo proprio bloccati e lo siamo dalle amichevoli. Questa sostanzialmente è la squadra dell’anno scorso che però non ricordo fare così male, se non nel periodo folle in cui ci misero tutti gli scontri diretti, la Champions, la Coppa Italia e la Supercoppa nel giro di un mese e mezzo.
    Comincio veramente a pensare che le vicende societarie stiano incidendo sul gruppo.

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  15. Angelo, io penso che questa non sia la squadra dell’anno scorso, manca Perisic che era quasi sempre il migliore in campo, la squadra di quest’anno, anche se i nomi anagrafici sono gli stessi, stanno mostrando una condizione fisica e mentale inferiore.
    La squadra cambia, anche se i nomi possono essere gli stessi, ed è anche per questo che si interviene sul mercato. All’Inter dovrebbe esserci il meglio, quindi quando qualcuno mostra di non essere più in grado di tenere quel livello, viene sostituito da uno più forte.
    Ma l’Inter non lo può fare, quindi il calo è inevitabile.
    Ovviamente spero di essere smentito brutalmente dalle prossime prestazioni.

    Luciano, se mi dice che hanno speso tutti i loro averi disponibili per Correa perché gliel’ha detto Inzaghi, tremo. Se mi dici che tra tutti quelli al livello di Correa, tra cartellino e ingaggio era quello che costava di meno, ti credo perché non seguo tanto le cose economiche, ma tremo lo stesso.

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  16. Be’ consolatevi con due piccole buone notizie: il gran gol di Esposito in Belgio e la nuova sontuosa prestazione dell’U17, che dopo aver rifilato 5 gol al Venezia, in casa dei lagunari, oggi ne rifila 6 (a zero) al Sudtirol, cambiando tra l’altro ben otto giocatori rispetto alla sfida di mercoledì scorso. Significativamente in campo sempre l’U16 Mosconi, già alla terza marcatura. Benissimo anche De Pieri giocatore davvero interessante. Non ho visto il match perché ero fuori Milano, ma ecco il tabellino con pagelle di Sprint e Sport:

    NTER-SUDTIROL 6-0
    RETI: 1′ Zanchetta (I), 13′ Venturini (I), 18′ rig. De Pieri (I), 26′ De Pieri (I), 35′ Mosconi (I), 34′ st Spinaccè (I).
    INTER (4-3-1-2): Tommasi 6, Della Mora 7.5, Maye 6 (37′ Marini 6.5), Zanchetta 7.5 (27′ st Ortelli sv), Garonetti 7 (1′ st Mocchetti A. 6), Granziera 6.5, Venturini 7.5 (1′ st Gaverini 6), Tigani 7, Mosconi 7 (1′ st Spinaccè 7), De Pieri 8 (14′ st Pinotti 6.5), Lavelli 6.5 (1′ st Vanzulli 6.5). A disp. Biz, Re Cecconi. All. Polenghi 7.

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  17. Con la spiegazione fornita dall’AIA sulla vicenda di juve Salernitana si sono create ulteriori premesse per crocifiggere il Var. Personalmente non vedo alcuna buona fede, da parte di tutti, nell’attuare quello che sembra una strategia a tutti gli effetti. E non solo per eventuali compensazioni bianconere laddove serviranno ma per provare a imporre una restaurazione. A livello internazionale

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