Slavia Fortissimo?
Milan scarsissimo?
O pazza Inter?
Nessuna delle tre affermazioni è credibile. O quanto meno fondata.
Il calcio è uno sport entusiasmante perché di partita in partita si diverte a smentire i “capiscers” abituati a emettere sentenze perentorie.
Facciamo qualche esempio: prima della partita lo Slavia era la squadra materasso del girone, facile da asfaltare.
C’è un fondo di verità: sulla carta lo Slavia era (è) la meno forte delle nostre avversarie.
Ma la ‘carta’ nel calcio conta poco, tutte le partite sono da giocare, tutte le avversarie a questi livelli sono pericolose.
Se tu sei leggermente sotto tono, se anche solo un paio di giocatori non sono in giornata, se commetti qualche errore banale ma sempre possibile, puoi andare in difficoltà con chiunque, a maggior ragione con i campioni della Repubblica Ceca, che hanno una solida cultura calcistica, una tradizione di atletismo e fisicità pronunciata, non disgiunta in qualche caso da un buon coefficiente tecnico e ormai anche da una buona conoscenza tattica.
Poi è vero che tu, sempre sulla carta sei superiore, ma allora basterebbe decidere chi è superiore ed evitare di giocare le partite.
Il calcio, per fortuna, non funziona così.
Stessa cosa ora con il Milan, anche se a posteriori.
Il Milan è una squadraccia, fanno ridere, devono preoccuparsi di non retrocedere.
Magari fra qualche giornata ce li ritroviamo vicinissimi in classifica (come è successo, alla fine, lo scorso anno), perché sulla carta oggi sembra che non abbiano possibilità di riprendersi, eppure i buoni giocatori, anche giovani, non mancano.
Tra l’altro svilire gli avversari, oltre ad essere un’operazione incauta, non serve a rendere più significativa la nostra vittoria.
Ma le situazioni di certezze svanite dopo un giorno non si fermano qui.
Riguardano per esempio i singoli.
Fino a ieri Barella era un acquisto sbagliato, costato troppo e di scarsa tecnica. Oggi si scopre che… forse non è così (il che non toglie che per essere perfetti in mezzo si dovrebbe aggiungere un giocatore di peso e qualità).
Poi c’è la questione Lukaku: un conto è dire che in un paio di partite non ha fatto bene, altra cosa è sentenziare che è un acquisto sbagliato, quasi un bidone.
Poi c’è la questione tattica: con il 352 non si vince, ma con quel modulo Conte (e l’Inter) hanno sbaragliato Giampaolo e i suoi.
Poi all’annuncio della formazione Conte diventa un fifone, perché schiera 5 difensori puri. In campo si vede che gli esterni hanno l’ordine di giocare molto alti e sia il reprobo D’Ambro sia Asa meritano nelle pagelle voti importanti.
Su questo c’è un’altra certezza da smentire: d’accordo, è meglio avere sulle fasce giocatori piuttosto che brocchi volonterosi.
Sì, ma i campioni devono essere decisivi in fase offensiva, per compensare l’inevitabile minor apporto difensivo.
Se non lo sono, e non sanno difendere, meglio avere giocatori di sostanza e rendimento capaci di fare bene entrambe le fasi.
A me il Milan, per tornare alla partita, sembra una squadra che soprattutto davanti ha parecchie frecce nel suo arco: giocatori con grande spunto (Rebic, Leao, giocatori di buona qualità Paqueta, Suso e una prima punta potenzialmente forte: Piatek).
So che i rossoneri hanno segnato poco (con 2 soli gol all’attivo sono ultimi, insieme a Udinese e Parma) e soprattutto hanno tirato in porta pochissimo, ma questo potrebbe dipendere da fattori contingenti (tipologia di gioco adottato e ricerca dello schieramento migliore).
Invece dove mi sembrano per il momento strutturalmente inferiori è a centrocampo, costruito con due uomini di forza (Kessié e Chalanoglu) e un regista per me non del tutto adeguato.
Anche in difesa i rossoneri hanno un paio di giocatori che al momento non mi sembrano dei top player.
Tuttavia la partita non si presentava facile perché anche noi avevamo alcune incognite e perché loro chiaramente avevano una formazione studiata per contenere e ripartire in velocità, grazie ai giocatori ‘con gamba’ che possiedono davanti.
Mi è parsa anche discutibile la loro scelta di mettere Suso finto nueve, centrale dietro le punte.
Se infatti in questo modo lo spagnolo poteva richiamare fuori uno dei tre difensori in linea per poi servire i compagni in diagonale nell’uno contro uno (e con una difesa allargata), credo che la vera forza di Suso sia il dribbling da destra a rientrare per la conclusione, che così gli veniva preclusa.
Tra l’altro Suso nella posizione di esterno era stato spesso la nostra ‘bestia nera’ in passato. E nel ruolo di centrale dietro le punte a mio avviso poteva essere più determinante Paqueta.
Invece l’Inter grazie alle soluzioni anche tattiche adottate da Conte è riuscita a tenere quasi sempre la squadra compatta, evitando così di esporre i difensori a frequenti uno contro uno in ampi spazi.
Tuttavia secondo me la partita l’abbiamo vinta sotto tutti gli aspetti, non solo sul piano tattico: più compatta e manovriera la squadra, più forte il sistema difensivo più aggressivo e agile il centrocampo, ispirate le punte.
Diciamo che l’Inter era messa in modo e con gli uomini necessari per dare il meglio, al momento attuale il Milan probabilmente no.
Del resto il 2-0, con i tre pali, le grandi parate di Donnarumma e un altro gol annullato per fuori gioco che a me continua a sembrare quanto meno discutibile, esprime abbastanza bene, con le nude cifre, la differenza fra le due prestazioni.
Ma attenzione: Conte ha dimostrato nelle interviste di aver già capito come lavorare all’Inter sia molto molto più faticoso che in qualunque altra realtà (la famosa centrifuga del Trap).
Il percorso è pieno di trappole: dagli spifferi che escono dagli spogliatoi alla voluta esasperazione della realtà fomentata dai giornalisti avversi (tutti quelli a libro paga di… altri) e accolta con entusiasmo da troppi tifosi.
Secondo Lapo De Carlo, Conte avrebbe detto una cosa centrale per il processo di crescita della squadra.
Il mister, secondo De Carlo appunto,
“Conosce la recente storia nerazzurra e ha correttamente fatto presente che l’Inter si è trovata prima anche in altre occasioni, anche più a lungo, salvo poi terminare le sue stagioni al quarto posto. A volte anche più indietro. Ha capito come in questo ambiente che macina le persone e i tecnici ci si esalta facilmente, ci si illude per una serie positiva e si perde il contatto con la realtà (da Fc InterNews)“.
E’ d’obbligo quindi, per tutti, rimanere con I piedi per terra, pur esprimendo una fiducia crescente, perché alcui tasselli sono andati a posto, altri (Sanchez, lo stesso Biraghi) potranno andarci a breve e costituiranno alternative di valore.
La forza di questa squadra a me sembra essere il collettivo nel senso che sembrano esserci alternative più che decenti per ogni possible intoppo individuale.
Certo, ci sono degli uomini chiave, ma siamo andati avanti anche quando qualcuno lo abbiamo dovuto aspettare e qualche altro da aspettare c’è ancora.
La riprova l’abbiamo avuta proprio dalla prestazione contro il Milan: anche senza citare le statistiche, che ci vedono superiori in quasi tutte le espressioni, a mio parere, come si leggerà più avanti, non ci sono stati gli uomini decisivi (come per esempio accadeva per handa e /o Icardi nelle tre situazioni in cui ci siamo trovati in testa dopo l’avvio di campionato, per poi finire quarti o peggio).
Handa, per esempio, non ha fatto nessuna parata, l’esterno più offensivo (Asa) si è segnalato soprattuto per una straordinaria diagonale difensiva; quello più difensivo ha preso un palo e provocato un gol con una rovesciata spettacolosa.
Il Barella solo quantitativo ha messo una palla gol deliziosa sulla testa di Lukaku, che è stato molto più in partita che in passato.
A me non è spiaciuto affatto neppure Lautaro, mentre Sensi e Brozo sono scesi (o saliti per il croato rispetto alla prestazione con lo Slavia) a livelli… umani.
I centrali sono forti singolarmente e si sono aiutati a vicenda, formando un blocco quasi insuperabile.
Politano ha confermato le sue qualità e persino Candreva, in pochi minuti, è riuscito a cogliere l’interno di un palo.
Così cronaca e dati statistici si possono limitare all’essenziale.
La minicronaca
L’Inter parte forte e dopo aver creato due occasioni pericolose sfruttando errori difensivi dei rossoneri, al 17’ Lautaro serve Lukaku, il cui tiro viene respinto da Donnarumma.
Al 20’ ancora Lautaro va al tiro, Donnarumma respinge, la palla finisce a D’Ambro che coglie il palo a porta vuota.
Al 34’ grande rovesciata di D’Ambro, paratissima di Donnarumma e sulla respinta Lautaro infila. A mio parere ridicolo il fuori gioco fischiato a D’Ambro.
Fino a questo momento c’è stata in campo solo l’Inter che, udite udite, tenendo alti i due terzinacci D’Ambrosio e Asa, riesce a dare profondità all’azione e in mezzo al campo manovra molto più agilmente dei rossoneri.
Gli ultimi 10 minuti invece vedono un tentativo del Milan di rientrare in partita, mentre l’inter sembra rifiatare e si rinchiude abbassandosi troppo.
Al 39’ Suso su una palla persa dai nostri in fase offensiva, si invola, percorre 60 metri palla al piede senza che nessuno riesca a fermarlo e arriva al tiro, da dentro l’area. Miracoloso il recupero di Asa, che vale più di un gol, e riesce a deviargli il tiro.
Al 42’ Leao si libera sulla sinistra e serve Piatek, il cui colpo di testa va alto.
Considerata anche la partita di Coppa, incomincio a temere che la flessione nel finale sia l’inizio di un calo fisico e psicologico, ma i ragazzi in avvio di ripresa mi tranquillizzano subito.
Al 50’ viene il gol di Brozo, servito da Sensi, con un tiro dal limite.
Poi è di nuovo solo Inter.
Al 56’ ancora Brozo dal limite impegna Donna.
Al 60’ Lautaro supera Conti e tira, ma Donna respinge con un bell’intervento.
Al 78’ bella azione corale, Barella controlla bene va verso il fondo e mette la palla di precisione sulla testa di Lukaku che non fallisce.
All’80’ la traversa di Politano.
Il Milan tenta l’ultimo disperato assalto, ma tutto quello che riesce a ottenere è una fuga di Hernandez che si infila tra Vecino e il difensore e da pochi passi, ma da posizione angolata colpisce l’esterno del palo (con Handa che era piazzato sul palo stesso).
Ma il Milan non ne ha più e si scopre, così al 92’ Candreva ha un’ultima palla gol: il suo tiro colpisce l’interno del palo ed esce oltre il palo opposto.
Si può dire che l’Inter ha vinto perché ha un tasso tecnico superiore, perché è riuscita a mantenere l’intensità e la concentrazione per quasi tutti i 90’, perché ha giocato più compatta ma allo stesso tempo grazie all’ampiezza e alla profondità garantita dalla posizione e dal ritmo degli esterni è riuscita ad essere più efficace ed incisiva.
Il Milan da parte sua ha avuto solo il contropiede di Suso, favorito da un errore nostro a centrocampo, un colpo di testa alto di Piatek e la percussione di Hernandez.
Ma, ripeto, credo che Handa non abbia fatto neppure una parata.
Il Milan da parte sua ha palleggiato a lungo sterilmente, per linee orizzontali, sperando nell’errore di uno dei nostri o, quando stava basso, nella ripartenza dei suoi velocisti.
Un po’ poco per pensare di farcela, contro un’Inter davvero concentrata e determinata, ben messa in campo e con valori in tutti i reparti.
A tratti la squadra ha giocato davvero bene, con manovre efficaci e persino eleganti: quindi non è stata solo grinta e speculazione tattica.
Per conto mio è la miglior prestazione dall’inizio dell’anno, ma viene subito dopo la peggiore, quella contro lo Slavia: il che ci riporta alle domande iniziali.
Ma già incombe la sfida pericolosa di mercoledì.
In questa situazione i dati statistici sembrano persino superflui, tanto è chiaro l’andamento del match . Mi limito quindi a riportare qualche elemento di curiosità
Qualche dato statistico
A parte il possesso palla (in assoluta parità, ma ancora una volta si evidenzia come questo dato, confrontato con quello dei tiri, dei gol delle parate e dei pali, tutti a nostro favore, a volte indichi non una supremazia, ma una sterilità)
Anche i passaggi riusciti e l’accuratezza loro sono stati più numerosi ed efficaci (rispettivamente 474 passaggi riusciti a 409 e 86% di accuratezza contro 85%).
Tuttavia anche questi dati si spiegano con il fatto che loro sterilmente palleggiavano con passaggi ravvicinati in linea orizzontale.
Loro hanno portato gli attacchi in modo abbastanza uniforme: 15 a dx, 14 centrali 19 a sx., mentre noi abbiamo attaccato molto più a destra (24, toh, con il terzinaccio D’Ambrosio…) contro i 19 da sinistra e solo 11 centrali.
Può essere un caso, ma questo contrasterebbe con la teoria per cui la differenza principale fra Conte e Spalletti è che il primo attacca centralmente, con le due punte, mentre il secondo attaccava quasi solo sulle fasce
Per quanto riguarda i singoli: nella graduatoria dei tiri in porta, delle occasioni da gol e degli assisit, dobbiamo scorrere parecchi dei nostri per trovare il primo rossonero.
Stessa cosa per i recuperi, dove domina Godin, davanti – a notevole distanza – a Lukaku, Musacchio e Barella.
Come sempre, sui km percorsi in velocità e nella velocità media Brozo straccia tutti, mentre come velocità pura Leao e Kessie precedono Politano e de Vrji.
Infine noi abbiamo corso molto più di loro (112 km a 107) e a una velocità media superiore (6,7 a 6,3)
E arriva anche il momento delle…
Pagelle
Momento questa volta molto problematico visto che, tra l’altro ha dato origine a forti polemiche del web contro la Gazza, colpevole per esempio di aver dato solo 6 a Godin…
A questo proposito, rimando al discorso iniziale sulla soggettività del modo in cui si fruisce il calcio e in proposto porto in parallelo due pagelle che ho consultato: una di un sito ‘interista’ (mi pare di ricordare FC InterNews, ma non ci giurerei) e una del Corriere:
Handa 6 – 6
Godin 8 – 6
de Vrji 7 – 6.5
Skriniar 7 – 6
D’Ambro 6.5 – 6
Barella 7.5 – 6.5
Brozo 7 – 7
Sensi 6.5 – 6.5
Asa 7 – 6.5
Lautaro 6.5 – 6
Lukaku 7 – 6.5
Subentrati:
Vecino 6.5 – 6
Politano 6.5 – 6
Candreva 6 – 6
Il totale fa 96 per i primi e 87,5 per i secondi. Quasi un voto a testa di meno, in media, se non ho sbagliato i conti.
Ma siccome ha ragione Amstaf nel sostenere che i voti sono relativi, conta la coerenza tra i voti, chiarisco subito che sono più vicino complessivamente ai voti della prima colonna (mentre i sostenitori della tesi per cui il Milan è – o è stata ieri – una squadra molto scarsa dovrebbero essere più vicini alla seconda).
Da parte mia devo riaffermare che stento a vedere uno dei nostri elevatosi al di sopra degli altri.
Certo, Barella, Lukaku, Brozo e Asa alla fine hanno fornito i colpi decisivi in un modo o nell’altro. Ma il lavoro dei compagni li ha messi nella condizione di farlo.
Anche sul giocatore più discusso in termini di voti, io ho una posizione intermedia.
Perché Godin ha sicuramente giocato benissimo supplendo in gran parte con il senso della posizione, il tempismo nel portare il contrasto, l’abilità in uscita e sulle palle alte, al deficit di velocità nei confronti del suo avversario. E tuttavia qualche difficoltà l’ha incontrata e anche lui ha avuto bisogno, come tutti, dell’aiuto determinante di chi gli stava vicino.
Ecco comunque i miei voti:
Handa sv
Godin 7
de vrji 7
Skriniar 7
D’Ambro 7
Barella 7
Brozo 7.5
Sensi 6.5
Asa 7
Lukaku 7 (per il gran gol, altrimenti sarebbe stato 6)
Lautaro 6.5
Subentrati:
Vecino 6
Politano 7
Candreva 6
Si può discutere sul mezzo voto, ma secondo me lo scarto tra il migliore e il… meno bravo è ridottissimo.
Discorso a parte per Conte, che merita a mio parere un 8.
Ma mercoledì è un altro giorno… e si vedrà.
Luciano Da Vite
Foto: grande entusiasmo in casa Inter dopo la vittoria nel derby contro il Milan. È stata la migliore prestazione dall’inizio dell’anno.
Il mezzo voto, concordo, non “conta”, ovvero cambia poco, esiste anche la soggettività dei “giudizi”. Detto questo trovo la pagella di Luciano coerente, il resto sono sfumature.
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Ciao a tutti amici NeroBlu
Sino molto contento della nostra prestazione e del nostro Mister..
Mi è piaciuto in particolare nel post partita quando ha Ribadito di essere il nostro primo tifoso…
Forza Ragazzi
Per i voti come capita spesso concordo con Luciano….
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Complimenti per il post Luciano. Per i voti: giocare a calcio non è come andare a scuola. Contano troppe variabili sulla prestazione del singolo e poi c’è inevitabilmente l’avversario.
Sono uno di quelli che in questo blog ha giudicato modesta la prestazione del Milan. Continuo a pensarla così. Abbiamo secondo me una buona squadra molto coesa ma con qualche mezzo punto debole (penso a qualche centimetro a cc e a qualche uomo sulle fasce) e penso però che non possiamo che migliorare con il passare dei mesi e quindi giocando.
Sulle prospettive non mi esprimo, voglio vedere l’INTER all’opera in partite più impegnative; quelle giocate fino ad oggi per motivi diversi non lo sono state.
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Terminata da poco la conferenza stampa di Conte ante Inter -Lazio: mi ha lasciato una piacevole sensazione,non per un motivo particolare ,ma per il tutto.
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Ma quegli amici che fino all’altro ieri scrivevano sul blog dove se ne sono andati? Non intervengono più? Non scrivono più? Ma è un vero peccato!
Dai, forza che forse magari tra qualche anno si vince!
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Penso non ci sia spazio sul blog per commenti di chi “rende il blog peggiore” con la sua presunta (lo sara?) saccenza.
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“I giornalisti sono i primi ad incitare all’odio, fossi il loro direttore li manderei via a calci in culo!” Cponte ha capito tutto e non solo per il calcio. Peccato che incitare all’odio faccia più audience che provare a ragionare e quindi i peggiori sono proprio i direttori
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Le partite della prima squadra molto ravvicinate e il fatto di aver potuto assistere domenica a una sola partita delle govanili (per la contemporaneità delle altre) mi hanno indotto a non scrivere il consueto post sulle nostre squadre minori, considerato anche che della Primavera avevo scritto dopo la partita di sabato contro la Viola.
Comunque qualche aggiornamento lo do ugualmente, se mai qualcuno fosse interessato.
Primavera: dopo i risultati alterni ottenuti nel pre campionato, la squadra ha cominciato a muoversi meglio.
A Pescara ha vinto senza convincere (almeno me) ma ha pur sempre vinto in trasferta; contro lo Slavia ha giocato un’ottima gara ma soprattutto contro la Viola mi ha convinto in pieno. Per i motivi che ho espresso nel report, al quale rimando chi fosse interessato.
Finito il tempo degli esperimenti forse Madonna ha trovato la quadratura di base. La squadra è giovane e qualcosa manca di sicuro, per essere a livello di un’Atalanta e soprattutto per confermarsi nel lungo periodo. Ma oggi, sperando di non venir smentito, le prospettive mi appaiono migliori di qualche tempo fa.
Già sabato a Napoli avremo qualche altra indicazione. Per il momento siamo primi con Atalanta e Lazio
Importante mi sembra la crescita del trio di centrali, il recupero dall’infortunio di Filip, le buone prove fornite dai tre esterni (Persyn, il Colo e Burgio), la dimostrazione che Oristanio può già fare la differenza anche qui e soprattutto l’aver ritrovato il vero Edo Vergani, dopo un anno di offuscamento.
Molto bene naturalmente Agoumé, ma questo era ampiamente previsto.
Una curiosità: nella top 11 di giornata di SeS (per quel che può valere) compaiono Ntube, Colombini, ma anche…Pompetti, che – non ricordo – spero sia ancora legato a noi.
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Under 18: Milan Inter 2-2 (Gnontò, Alcides)
Non so molto su questa partita, se non che hanno giocato ben tre 2003 (Priori Cepele e Gnonto) e dalle foto ho individuato alcuni altri tra cui Moretti Sottini, Di marco, Lindqvist, Akhalaia…
Con i 2002 eravamo abituati a stracciare il Milan (lo scorso anno larghe vittorie sia in casa che in trasferta) ma evidentemente il fatto che ben 10 2002 avessero giocato con la Primavera, oltre al mancato recupero per infortunio di alcuni elementi importanti fra i quali le due punte Bonfanti e Sattin ha inciso non poco (e credo abbia inciso per…scivolamento anche sulla sconfitta dell’U17 a Ferrara).
Domenica prossima ci sarà un’altra verifica di questa mia tesi, perché mentre i nostri U18 affronteranno proprio l’Atalanta, gli U17 dovranno vedersela in casa contro il Milan.
Vedremo se i prestiti…a salire continueranno.
continua
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Chiedo scusa, non a ferrara, ha perso l’U17, ma a Verona
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Under 17: Verona Inter 4-1 (Cappadonna)
Nelle prime due giornate eravamo a punteggio pieno, avendo segnato 14 gol e avendone subiti 2.
Dopo aver visto Inter Brescia, però, avevo avvertito che la partita non doveva considerarsi significativa, in relazione alle nostre reali possibilità, perché l’opposizione delle rondinelle era risultata davvero inconsistente.
Non vale neppure il discorso della promozione di Priori Cepele e Gnontò perché il portiere è uno dei tre della rosa, Cepele è stato sostituito da un nazionale e Gnontò avrebbe certamente offerto possibilità offensive in più, ma non avrebbe impedito i 4 gol subiti.
Anche perché non va trascurato il fatto che questa squadra veniva da un titulo Under15 vinto e da una finale U16.
Qualcosa dunque è cambiato a livello di organico delle altre squadre o a livello di crescita complessiva dei nostri in confronto agli altri.
Sembra che i nostri abbiano disputato un buon primo tempo, a ritmi elevati, subendo un gol ma riuscendo a pareggiare subuto lo svantaggio con Cappadonna.
Neglim ultimi 20 minuti della ripresa però il tracollo, con ben 3 gol subiti (da aggiungere ai due subiti sempre nel finale alla prima giornata, da un Brescia ormai sotto di sette reti)
Questa la formazione iniziale:
Magri
Zanotti Fontanarosa Chierichetti Pozzi
Casadei De Milato Fabbian
Ballabio
Cappadonna Magazzù
Sono subentrati:
Monti per Zanotti
Peschetola per Ballabio
Politi per Capapdonna
Benedetti per Fabbian
Peruicchetti per casadei
Branzini per De Milato
E Perucchetti R per Pozzi
I
n classifica comanda il Verona, a punteggio pieno, noi siamo terzi, a 3 punti, con l’Atalanta, che però ha giocato una partita in meno, e precediamo il Milan, nostro prossimo avversario, di 2 punti (il Milan ha pareggiato in casa 1-1 con il Chievo, subendo un gol di Vignato, fratello minore del più celebre, che gioca un anno sotto età e del quale avevo più volte scritto).
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Under 16: Inter Pordenone 6-1 (Semenza, Bailo, Sarr 2, Menegatti Clerici).
Come dicevo, tra le tre in contemporanea ho scelto di vedere questa e..ho avuto buon fiuto.
Anche in questo caso però il risultato non deve trarre in inganno, per la modesta opposizione fornita dal Pordenone
Formazione iniziale:
Bonucci
Marocco Bailo Zambelli Perin
Motti Ortelli Menegatti
Uberti
Sarr Semenza
Subentrati:
Clerici per Sarr
Straccio per Ortelli
Gambato per Semenza
Bonavita per Menegatti
Moratti per Uberti
Cugola per Zambelli
Grieco per Bailo
La cosa che colpisce in questa squadra è l’arretramento di alcuni leader storici: lasciamo perdere Curatolo, che è fuori per infortunio, ma giocatori come Bonavita, Cugola (anche lui spesso infortunato) e Pelamatti sembrano aver perso quel ‘primato che in passato non era in discussione.
Al contrario, forse per le scelte di gioco diverse del mister, sembrano in grande crescita Bailo (forse il migliore) Uberti, Motti e Menegatti. Lo stesso Sarr dà segnali incoraggianti, mentre Gambato ancora stenta ad esprimere le sue doti teoriche.
Le pagelle di SeS sono inifluenti (stesso voto per tutti tranne che per chi ha segnato) e passo direttamente alle mie
Bonucci: poco impegnato
Marocco: benino, ma altre volte l’avevo visto più debordante e propositivo.
Bailo: elegante e sempre sicuro, in crescita esponenziale
Zambelli: gran fisico ma tecnicamente deve migliorare
Perin: è da sempre un mio pupillo e continua a fr bene. Ora è anche cresciuto atleticamente.
Motti: un grande lavoro in fascia anche con qualità
Ortelli: il play basso: non ha un gran fisico, ma si muove bene corre contrasta e imposta
Mengatti: prezioso nel doppio lavoro di interdizione e spinta
Uberti: nei contrasti ancora non ci siamo, ma quando ha la palla accende la luce con alcune giocate di prima preziose.
Sarr: tre gol in questo inizio di torneo qualcosa significano. Sta migliorando, ma con la sua forza deve fare ancora meglio
Semenza: buonissimo acquisto, molto mobile, insidioso, con grande spirito di iniziativa e fiuto del gol.
In classifica è primo il Milan con 9 punti, seguito dall’Atalanta con 7 a da noi con 6. Da notare però che rispetto ai due avversari, noi dobbiamo recuperare una partita. Il milan sembra una corazzata, avendo segnato 14 gol e zero subiti (contro il nostro score di 8-2) ma nel prossimo turno incontrerà in casa il Bologna che ha fermato sul pari l’Atalanta, mentre noi andremo a Cittadella.
Continua
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L’ennesimo grazie a Luciano per il report sulle giovanili…
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visti 15 /20 min circa di juve ieri
i miei pochissimi sogni sono già svaniti
troppo forti i singoli troppa fortuna troppi aiuti.. troppo in tutto
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Per quanto riguarda la considerazione sui mancati investimenti sulle giovanile personalmente non sono d’accordo, quest’anno a differenza degli anni passati abbiamo investito acquistando due nazionale francesi di categoria che nel caso di Agoume a me personalmente avevano impressionato, la stessa Francia in quell’europeo aveva battuto 2 a zero l’Olanda che ha poi vinto l’europeo, quindi abbiamo preso due giocatori di assoluto livello europeo, spesso negli anni passati si è pescato in Francia ma autentici carneidi, io che gli investimenti fatti siano minori numericamente ma mi sembrano più mirati, credo un po’ per merito di Marotta che in Francia immagino abbia”ganci” particolari visto che ci opera con continuità, e dell’altra parte la certezza del fiuto dell’impareggiabile Casiraghi che era esso stesso garanzia dell’acquisto effettuato. In sostanza a me sembra che la proprietà abbia operato ottimamente ed abbia investito perché prendere nazionali compreso lo svedese e prendere giocatori da empoli, pescara, società quindi professionistiche abbia costi differenti che prenderli dal Cimiano, ricordo inoltre che per i soli due francesi abbiamo speso 6 milioni di euro
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Premesso che io ho espresso solo un dubbio, mi fa piacere che altri me lo tolgano.
Anzitutto comunque devo concordare con te su una cosa: gli acquisti dei due francesi per la Primavera sono stati davvero ottimi e, anche se non si può mai ipotecare il futuro dei giovani, mi sembrano di grandissima prospettiva.
Quindi di questo sono felice.
Resto comunque dell’idea che ci manchi qualcosa, che 10 giocatori promossi sotto età siano un po’ troppi per avere serie ambizioni, ma sono un tifoso e come tale quasi incontentabile. Vorrei sempre qualcosa in più.
Ma in verità i miei dubbi nascono da un altro fatto (o sentimento): non amo solo la Primavera, ma tutte (proprio tutte eh, anche i pulcini) le nostre giovanili e non mi sembra che in questa stagione, come già nell’ultima, tutte le nostre squadre siano almeno competitive.
Sono pronto a riconoscere che qualche anno fa giocatori del livello dei due francesi sarebbero finiti in Inghilterra, o in Germania, o al PSG. E questa è sicuramene un’inversione di tendenza importante.
A me sembra però (posso sbagliare, chiaro) che soldi importanti per la Primavera li abbiamo sempre investiti (mi vengono in mente Colidio, Odgaard, Puscas e altri) ma riuscivamo comunque ad allestire in modo competitivo anche le altre formazioni, prendendo giocatori importanti per gli allievi (cito solo tra i tanti Zinho e Emmers) o per i giovanissimi (Pinamonti Merola Bettella ecc). Elementi che facevano svoltare le squadre in cui giocavano.
Perché su un’altra cosa sono d’accordo con te: meglio due crack che 5 buoni o discreti giocatori.
A me pare che una volta, se non tutti, alcuni dei giocatori come Ndiaye, Okoli, Guth, Traore, Gyabuaa, Colley, fino a Kulusevki e altri, che sono finiti all’Atalanta rafforzandone enormememnte le squadre, sarebbero finiti da noi. E mi limito a quelli finiti a Bergamo. E che non sono prodotti dell’allevamento primario.
Invece il nostro mercato, proprio nelle squadre più bisognose (2004, 2005), non mi sembra essere stato così importante. Tra l’altro tu citi i giocatori presi da Empoli e Pescara (Fontanarosa e Straccio) che devono ancora dimostrare tutto e naturalmente mi auguro che lo facciano.
Non è una critica, magari il campo mi smentirà e ne sarò felice. E’ solo un’impressione, probabilmente dettata da ansia, di un tifoso troppo appassionato
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SU You Tube coach6100 C’è la partita integrale dell’U18 2-2 .Segnalo che negli ultimi minuti abbiamo mancato clamorosamente almeno 3 gol per la vittoria.
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Peccato che non li abbiano fsegnati
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Under 15 Inter Pordenone 1-1 (Martins)
Incredibile passo falso dei ragazzi di Annoni che pareggiano in casa contro il Pordenone, ultimo in classifica e con un solo punto, rimediato proprio contro di noi.
E pensare che volevo andare all’Enotria (anziché a vedere l’U16) perché ero curioso di rivedere i ragazzi alle prima prove nel torneo nazionale, ma ho rinunciato pensando a un match troppo facile e non significativo.
Tra l’altro la partita si era messa sul binario giusto perché un bellissimo assist di Di Maggio aveva permesso a Martins di andare in gol dopo solo un minuto dall’inizio del secondo tempo.
A questo punto si impone una riflessione sul passaggio dalle categorie non agonistiche ai campionati nazionali, perché ormai da qualche anno tale passaggio per noi si rivela tutt’altro che indolore (stessa cosa sta succedendo, stranamente, all’Atalanta).
Si potrebbe pensare che, pur giocando un anno sotto età, nei campionati regionali i nostri ragazzini spopolano perché gli avversari sono inconsistenti e inadeguati.
Ma il discorso non regge se si considera che facciamo sempre benissimo, con le stesse categorie, nei grandi tornei internazionali.
Dunque i casi sembrerebbero due: o vengono selezionati giocatori che per le loro doti tecniche emergono fino alle categorie minori, ma poi con la crescita non hanno più la forza di fare la differenza (quindi ci sarebbe una valutazione imprecisa delle prospettive nelle categorie inferiori) oppure per motivi che non conosco non vengono utilizzate al meglio le possibilità di completare l’organico con giocatori che facciano davvero la differenza nel momento in cui si può ricorrere al ‘mercato’ nazionale.
Sono perplesso, perché ricordo, ad esempio, i nostri 97 che stracciavano tutti da piccoli…e poi da grandi, con le opportune integrazioni.
Ora, può capitare che un’annata non sia positiva, anche se da decenni a mente non ricordo una mancata qualificazione dei nostri under 15 addirittura ai play off (quindi siamo finiti sesti in un girone, non nell’intero campionato), ma qui, senza voler dare giudizi precipitosi, sembra che i problemi si ripresentino.
Ho anche sperato che domenica si fosse fatto eccessivo turn over, ma poi, guardando la formazione, mi sono accorto che c’erano quasi tutti i migliori (o almeno i più pronti, come è più èrudente dire in certi casi)
I nostri infatti hanno schierato:
Greco
Casani T. Guercio Stante Motta
Ciuffo Di Maggio Stankovic
Esposito Martins Owusu
Sono poi entrati:
Pedrini per Esposito
Stabile per Motta
Liserani per Owusu
Colombo per Stankovic
Le pagelle di SeS sono come spesso ininfluenti, perché hanno tutti lo stesso voto tranne chi ha fatto il gol e chi..l’ha preso (rispettivamente mezzo voto in più e in meno).
Non resta che sperare si sia trattato di un infortunio e che già domenica prossima, a Cittadella ci si possa riprendere.
Riprendendo anche un dialogo fatto sul Blog con Claudio, so che per under 15-16 e 17 di possono avere solo 10 deroghe complessive per il tesseramento fuori regione.
Bene, secondo me queste 10 deroghe devono essere spese solo per giocatori fortissimi e per spendere anche meno, vanno utilizzate il prima possibile (comperare un fortissimo quindicenne è meno costoso che un altrettanto forte diciassettenne). Poi da quando è possibile per la normativa attuale ci si concentra sugli stranieri.
Se le informazioni diffuse dal sito sono esatte, abbiamo acquistato nelle fasce di età interessate.
Alessandro Fontanarosa, classe 2003, a titolo definitivo dall’Empoli FBC
Andrea Semenza, classe 2004, a titolo definitivo dal Piacenza Calcio 1919
Leonardo Straccio, classe 2004, a titolo definitivo dal Delfino Pescara 1936
Alessandro Calligaris, a titolo 2005, a titolo definitivo dal Donatello Calcio
Jacopo Casani, classe 2005, a titolo definitivo dall’ASD Tau Calcio Altopascio
Tommaso Casani, classe 2005, a titolo definitivo dall’ASD Tau Calcio Altopascio
Diop Saer, classe 2005, a titolo definitivo dall’Imolese Calcio 1919
Sono sette giocatori (ho escluso naturalmente quelli provenienti dalla Lombardia) e, augurandomi di sbagliare, non mi sembrano tutti campioni
Comunque lo ripeto all’infinito: le mie non sono critiche all’operato societario, che mi ha regalato anni di incredibili soddisfazioni, ma semplici preoccupazioni che spero possano venir smentite dal campo.
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Infine un cenno veloce alle partite di U14 e U13.
L’U14 ha esordito battendo per 4-1 la Pergolettese, dopo essere stata in svantaggioI gol dei nostri sono di Tosku (2) garonetti e Meroni.
Sono scesi incampo:
Cecchini
Garonetti (Manzoni) Faggiano Maffezzoni Pasqual (Salamini)
Gaverini (Serafino) Bertagnon Bandara (Carnelli)
Marchetti (Meroni) Lavelli (Mastai) Tosku (Sotgia)
Ovviamente Inter prima con Milan Atalanta Cremonese e Albinoleffe. Prossima partita: Inter Cremonese
L’U13 a sua volta ha esrdito vincendo per3-1 a Busto, contro la Pro Patria (gol di Diop 2 e Daghetti)
Questo l’eleco dei giocatori schierati:
Moroni, Pandullo Carbonara, Cerpelletti, Sina iddrissou, Affronti Auci Diop Hoxha, Colombo.
A disp. Morazzoni Sironi Nenna Daghetti, Artesani
Anche qui Inter ovviamente in testa con tante altre, e domenica trasferta a Como per la seconda giornata
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Oggi amichevole: Inter 2005 Sarnico 2004 1-3
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Grazie Luciano per condividere qui nel blog informazioni e commenti sulle nostre giovanili.
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Il ritmo e l’intensità con cui ha giocato la Lazio stasera non è usuale e ne risentirà fra qualche giorno bravi a reggere l’onda d’urto con aggressività e compattezza, sono queste partite (che non avremmo vinto lo scorso anno) a forgiare la mentalità. Complimenti ai ragazzi
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Nuovo post: https://buu.zone/2019/09/26/uninter-di-lotta-e-di-governo-inter-lazio-1-0/
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