La sfida di Londra contro il Tottenham era un test particolarmente probante. L'avversario era molto forte e giocava in casa, presentandosi al suo pubblico alla vigilia dell'inizio del campionato e per la prima volta dopo la finale di Champions disputata alla fine dell'ultima stagione. Eravamo indietro nella preparazione e con una rosa ancora incompleta e diverse assenze tra giocatori non ancora in forma e/o infortuni, eppure per cinquanta-sessanta minuti, nonostante anche lo svantaggio iniziale (poi pareggiato da una rete di Stefano Sensi su assist spettacolare di Sebastiano Esposito) abbiamo tenuto il campo e fatto meglio dell'avversario. Pareggio giusto e che premia il lavoro fatto finora da Antonio Conte e dalla squadra. È tempo adesso di completare la rosa per non sprecare tutto questo patrimonio accumulato e anche la fiducia, che si rinnova partita dopo partita, nel nuovo progetto tecnico.
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Niente allarmismi, ma la strada da percorrere è ancora lunga
Mentre la Juventus presenta l'olandese De Ligt, ennesimo acquisto importante di questa sessione di calciomercato, serpeggia un certo allarmismo nelle file dei tifosi dell'Inter davanti a alcune situazioni che appaiono difficili da sciogliere e che bloccano il nostro mercato sia in entrata che in uscita. In ballo ci sono i nomi di tre attaccanti: Dzeko e Lukaku da una parte, Mauro Icardi dall'altra. Probabilmente tutte e tre le situazioni sono destinate prima o poi a sbloccarsi. Eppure, senza sollevare allarmismi, la strada da percorrere appare comunque lunga e anche questi due acquisti potrebbero non bastare per rinforzare in maniera adeguata una squadra che ambisce ai nastri di partenza a fare meglio dell'anno scorso.
Sarà ancora (anche) l’Inter di Ivan Perisic: Lugano – Inter 1-2
Nella prima amichevole pre-campionato, la nuova Inter di Antonio Conte batte per due reti ad uno il Lugano. Con alle spalle solo una settimana di allenamenti, è difficile trarre un bilancio da questo primo impegno (comunque probante, il Lugano disputerà la prossima Europa League), ma possiamo dire di aver visto nei primi più significativi 45' in campo una buona Inter e che al di là dei bei goal del debuttante Stefano Sensi e del solito imprescindibile Marcelo Brozovic, sembra anche questa stagione avere in Ivan Perisic uno dei suoi uomini fondamentali.
Inter, si ricomincia con le idee chiare e qualche pensiero rivolto al futuro
Si ricomincia. Da oggi la squadra è al lavoro agli ordini del nuovo allenatore Antonio Conte. Ci saranno anche Mauro Icardi e Radja Nainggolan, che sono però stati praticamente "scaricati" dall'amministratore delegato Beppe Marotta. Una scelta netta e manifestata pubblicamente in conferenza stampa e che è stata molto criticata da parte dei commentatori a vario titolo ai fatti del nostro club. Eppure una scelta in qualche modo non solo inevitabile, ma strategicamente importante per preservare il lavoro del nuovo allenatore sin dal primo momento (e non cadere negli errori del passato) oltre che il gruppo. Se si rivelerà giusta, lo dirà solo il tempo, le somme le tireremo a fine stagione.
Le ragioni di Radja
Il futuro di Nainggolan in nerazzurro, dopo una sola stagione dal suo arrivo a Milano, appare essere in bilico. Secondo le voci che circolano sui mass media, il giocatore non sarebbe nei piani del nuovo allenatore Antonio Conte, eppure una sua cessione appare essere molto difficile per ragioni legate alla sua valutazione e anche per ragioni di natura tecnica e di opportunità. Peraltro il valore assoluto del giocatore non è in discussione. In questo post proviamo a fare il punto sulla situazione.
Aspettando Godot (a livello sociale) o almeno… un botto (a livello calcistico)
Difficile parlare di calcio in un momento così difficile per il nostro paese, che ha bisogno di un profondo rinnovamento per quello che è il suo tessuto sociale democratico e solidale autentico. Non disperiamo, perché tra noi ci sono ancora tantissime energie, intelligenze e buoni sentimenti. Apriamo comunque con questo editoriale una piccola finestra per fare il punto sulla situazione relativa il calciomercato e la possibile composizione della rosa. Avremo una squadra da scudetto? Difficile. Molto probabilmente no. In ogni caso un "grande colpo" (a prescindere dalla sostituzione di Icardi) appare la condizione indispensabile per fare un salto di qualità. Il reparto dove intervenire in questo senso: il centrocampo.
Quale Inter verso il terzo decennio?
Quale Inter verso il terzo decennio (del secolo)? Luciano è molto netto nella sua analisi. Siamo davanti a una fase storica per quello che riguarda il futuro prossimo del mondo del calcio. Nei prossimi mesi e anni si deciderà il futuro a lungo termine della nostra Inter: o faremo il salto di qualità per sederci definitivamente nel ristretto e sempre più esclusivo club dell’aristocrazia mondiale, o saremo relegati, forse per sempre, a un ruolo secondario, di buona squadra a livello del provincialismo nazionale, ma esclusa dai giochi che contano su scala più ampia. Una battaglia che si disputa su più piani e su cui si fa il punto in questo editoriale.
Inter: le pagelle del campionato 2018/2019
Reparto per reparto, giocatore per giocatore, le "pagelle" dei nostri ragazzi e dell'allenatore Luciano Spalletti per il campionato 2018/2019.
Allenatori forti, destini forti: l’Inter di Luciano Spalletti
Dopo due anni Luciano Spalletti non è più l'allenatore dell'Inter e all'indomani della qualificazione in Champions all'ultima giornata contro l'Empoli, lascia la panchina ad Antonio Conte. Voltiamo pagina, ma giusto sottolineare i meriti e la bravura di un allenatore che dal primo all'ultimo giorno ha dato il massimo per questa squadra.
Sull’Inter e dintorni
Sull'Inter e dintorni. Qui parliamo di giornali, siti specializzati, tifosi e - incidentalmente - anche di calcio giocato. Un post di Luciano Da Vite che parte da una analisi sulla situazione attuale della prima squadra, da proprietà e dirigenza, dal nuovo allenatore al calciomercato; dopodiché passa a una analisi dei giovani in prestito e di quella che potrà essere la loro destinazione. Non manca, come da tradizione, una analisi della situazione attuale e dei prossimi impegni decisivi per le rappresentative Primavera, Berretti, Under 17, Under 16.









