Un risultato che non elimina tutti i problemi: Salernitana – Inter 0-4

Una prestazione super di Lautaro Martinez porta a una vittoria in trasferta per 4-0 e il primo posto in classifica a pari con il Milan. Tutte le altre al momento sono dietro, abbiamo vinto sei partite su sette, segnato più goal di tutte e subito meno goal delle altre. Situazioni che in tempi non lontanissimi (parliamo di quattro anni fa, prima dell'arrivo di Conte) non contemplavamo neppure nei sogni più appagati. Ma restano degli aspetti e alcune considerazioni che non ci lasciano tranquilli. Partendo da lontano si ritorna sulla perdita nel mercato estivo di cinque giocatori importanti (Onana, Skriniar, Brozovic, Dzeko e Lukaku) con in particolare la perdita a metà campo di un campione (Brozovic) per un aspirante campione (Frattesi) e la perdita davanti di due fuoriclasse e di Correa per un campione (Thuram) e un buon giocatore avanti con gli anni (Arnautovic) più Alexis Sanchez. Mentre gli ultimi risultati smentiscono nella pratica la tesi portata avanti da chi sostiene che l'Inter abbia due squadre, a Salerno abbiamo visto cose migliori rispetto alla trasferta di Empoli e soprattutto al match con il Sassuolo, ma dopo un buon approccio, non abbiamo costruito nulla fino alle sostituzioni e all'ingresso di Mkhitaryan e Lautaro Martinez che, con Thuram, sono stati i due giocatori che hanno cambiato la partita. Spazio poi alle giovanili. La Primavera vince quattro a zero con il Torino: finalmente un'Inter bella, pratica e convincente, dove la forza sta nei reparti offensivi, la qualità straordinario e il ritmo delle mezze ali e le giocate sublimi per la categoria delle ali (la squadra gioca con il 433). Partita delutente per l'Under 17, costretta al pareggio dal Venezia e in classifica solo quarta, a quattro punti dal Milan e dietro pure al Verona, che incontreremo nel prossimo fine settimana. Nette vittorie dell'Under 16 (tre a uno) e dell'Under 15 (quattro a zero) contro i pari età del Brescia.

Ancora conferme, nel bene e nel male: Inter – Milan 1-0

Il Toro è scatenato e quando vede rosso(nero) non lo fermano né le banderillas, né i toreri più arcigni. Vinciamo nettamente il derby con la squadra che, al di là dei singoli episodi, ha saputo mantenere alta la concentrazione e ha giocato sempre con la ferocia di un gruppo in cui tutti si sacrificano per il bene comune. Sugli scudi Lautaro Martinez e un gigantesco Acerbi in difesa, mentre Simone Inzaghi si può dire che praticamente abbia azzeccato tutte le scelte e nel solco di una serie di cambiamenti che possiamo anche considerare nei risultati dell'ultimo periodo, è riuscito a mettere a nudo le intervenute insicurezze rossonere. Una vittoria netta dunque (il Milan non ha praticamente mai calciato in porta, probabilmente record assoluto per un derby...) e ancora conferme, nel bene e nel male, per una squadra che, da dominatrice che era, dopo aver perso giocatori fondamentali che non ha potuto rimpiazzare in modo adeguato, è diventata un gruppo sempre forte ma "normale" a livelli alti. Potevamo fare di più? Difficile da dire. Sicuramente siamo comunque gli unici ad avere già vinto qualcosa e, oltre che essere secondi in campionato, siamo in corsa in tutte le competizioni. Per il resto va detto che a quanto pare tutta una serie di problemi si riscontrano in tutte le altre nostre dirette concorrenti. Eccetto il Napoli che a quanto pare ha trovato la squadra vincente. Nel post parliamo anche delle giovanili. La larga vittoria dell'Under 17 contro i pari età dell'Udinese (doppiette di Mosconi e Spinaccè), la dodicesima vittoria in dodici partite dell'Under 15 contro l'Hellas Verona (D'Agostino e Franchi) e la sconfitta dell'Under 16, sempre contro l'Hellas Verona per una rete a due.

La partita delle verità (non tutte buone, ma quasi): Milan – Inter 0-3

Inzaghi ha preparato la partita al meglio. Le due squadre, con le loro caratteristiche, si conoscono a memoria e le scelte tecniche e tattiche del mister sono determinanti in una partita decisa anche dal fatto di essersi presentati a questo match fondamentale in condizioni psicofisiche ottimali. Siamo stati nettamente superiori al Milan, anche al di là del risultato, che pure nel calcio è tutto, ma non dobbiamo ritenerci assolutamente superiori, perché andremmo incontro a delusioni. Tatticamente è stato fondamentale il lavoro dei giocatori di destra: Skriniar-Barella-Darmian hanno vinto il confronto con i pericolosi Theo, Tonali e Leao. I loro uomini migliori (Hernandez, Giroud, Leao) hanno deluso; Acerbi ha annullato Giroud e Miki ha aiutato Bastoni e Dimarco a coprire le avanzate di Calabria; i nostri hanno avuto per gran parte dela partita la condizione fisica e mentale, l’orgoglio e la personalità per proporsi a ribaltare l’azione con grande qualità  e trovandosi a memoria, in questo aiutati dai movimenti e dalle giocate di Dimarco, Lautaro e soprattutto uno straordinario Dzeko. È stata la partita delle "verità": da tre anni in qua, nonostante le molte difficoltà finanziarie, abbiamo una squadra competitiva e che però purtroppo è competitiva nei 14, massimo 15 titolari e alcuni di questi sono insostituibili. Nell'arco della stagione abbiamo dei cali di condizione inevitabili e la sfida è proprio continuare sul buon livello di rendimento complessivo visto contro il Milan, altrimenti andremo incontro a delusioni. In campionato, se la lotta per lo scudo appare seriamente compromessa, per le altre posizioni tutto è aperto e ogni punto perso o guadagnato può essere decisivo: è d'obbligo non rilassarsi e sperare in un rapido recupero di Brozo e Lukaku, a patto però che siano al loro top.

L’ultima giornata del grande calcio

Ultima giornata del grande calcio e forse ultimo post per quello che riguarda l'anno 2022. Vedremo. In ogni caso ultima giornata del grande calcio, perché adesso per più di un mese restano solo noiose partite delle nazionali, senza la nostra Inter. I Campionati Mondiali in Qatar "spaccano" in due parti il campionato con una seconda fase che si giocherà dopo un Mondiale che restituirà parecchi giocatori pesantemente "provati". In ogni caso al termine della prima fase il nostro campionato comincia ad assumere un volto credibile. Il Napoli è la principale candidata alla vittoria finale nella corsa al titolo (salvo un crollo imprevisto e imprevedibile) e con Milan e Juventus costituisce un terzetto di squadre che sembrano decisamente migliori della nostra Inter, della Lazio, della Roma, dell'Atalanta. La partita di Bergamo, ne parliamo nel post, ha confermato alcuni aspetti negativi della nostra squadra che hanno condizionato il nostro cammino fino a questo momento. Questo al di là del buon risultato ottenuto. Dobbiamo crederci in ogni caso e puntare a fare il massimo nella seconda parte del campionato, consapevoli che saranno determinanti tutta una serie di "variabili" e che per puntare almeno al secondo posto, dovrebbe andarci tutto bene, a partire dalle condizioni di Lukaku e di ritrovare i migliori Brozo, Bastoni e de Vrij e - magari - di intervenire in qualche maniera sul mercato. Di fatto, comunque, fine settimana molto intenso per chi tifa la nostra squadra a tutti i livelli. Nel post si dedica ampio spazio alle nostre selezioni giovanili, nell'ordine: Under 16, Under 18, Under 19 e Under 15. Buona lettura.

Magari fosse sempre Viktoria Plzen

Magari fosse sempre Viktoria Plzen! Sia la prima squadra che l'Under 19 di Christian Chivu con la doppia vittoria contro i cechi, si qualificano al prossimo turno e entrambe le squadre lo fanno dopo un'ottima prestazione che ha dato solo segnali positivi e confortanti anche in considerazione delle difficoltà incontrate nel cammino in campionato fino a questo momento. Per quanto riguarda la prima squadra, sono premiate le scelte dell'allenatore Simone Inzaghi. Sugli scudi le prestazioni di giocatori più esperti come Dzeko, Mkhitarya e Acerbi, che hanno dimostrato la verità che nelle partite decisive, dove la pressione è enorme, l'essere temprati per queste situazioni, anche a parità di valori tecnici e atletici sia un vantaggio determinante (lo stesso è stato anche per la partita di campionato di Firenze). Benissimo Dimarco e anche Bastoni per il contributo dato in fase offensiva. Tutto bene quindi ma restano problemi che riguardano le sofferenze della difesa, il fatto che tutto giro bene solo quanto i nostri elementi chiave sono al top e poi la madre di tutte le questioni, ovvero quella relativa alla proprietà. Come abbiamo detto, poi, anche l'Under 19 passa il turno nel girone, alle spese di un Bayern che a Milano era apparso molto forte. Un'impresa che sembrava impossibile dato che in campionato il cammino qui è a dir poco disastroso. Nel post ci sono diverse considerazioni interessanti per quello rche riguarda questa squadra e ci si sofferma poi in particolare su due giocatori come Iliev e Valentin Carboni che sono senza dubbio due tra gli elementi da tenere d'occhio. Per il resto fiducia nel mister Chivu che interprete della nuova filosofia societaria, sta rischiando in prima persona.

Segnali moderatamente positivi: Viktoria Plzen – Inter 0-2

La vittoria in Repubblica Ceca contro il Viktoria Plzen costituisce indubbiamente un passo in avanti sul piano della prestazione e un segnale positivo - da prendere comunque con cautela - rispetto alle ultime uscite e in vista di una trasferta molto difficile come quella di Udine di domenica prossima, quando affronteremo quella che è probabilmente la squadra più in forma del momento nel nostro campionato. Contro i cechi abbiamo potuto manovrare partendo da dietro in tutta tranquillità, la squadra saliva compatta accompagnando l'azione e si trovava così pronta a impedire sul nascere ogni loro tentativo di ripartenza. Proprio su una ripartenza abbiamo noi segnato uno dei due goal, mentre l'altro è stato il frutto di un'azione corale ben congegnata. Sotto questo aspetto dobbiamo comunque sottolineare la maggiore difficoltà rispetto alla scorsa stagione, nel trovare la via del goal, anche se è auspicabile che il rientro di Lautaro e soprattutto di Lukaku (magari con una migliore condizione atletica rispetto alle prime uscite) la situazione possa poi migliorare. La perdita di Sanchez (con tutti i suoi limiti) che era praticamente l'unica attaccante che sapeva dribblare e inventare (sarebbe servito un Dybala a costo zero...) e dell'unico giocatore capace di saltare l'uomo in progressione - se non in dribbling - cioè Perisic, sono sicuramente un fattore da questo punto di vista. La trasferta di Udine sarà molto difficile e i progressi visti nella prestazione di Plzen non basteranno. Loro saranno riposati e noi (nonostante il turn over) dovremo scontare la fatica infrasettimanale, servirà un nuovo importante miglioramento.

Convalescenza avviata? Ricadute da evitare assolutamente: Inter – Cremonese 3-1

È sempre più difficile parlare in rete dell'Inter. Si vinca o si perda, si faccia bene o male non si va sui social per confrontarsi, per sentire il parere degli altri, per verificare l'attendibilità secondo il senso comune delle proprie opinioni, ma ci si va per affermare prepotentemente il proprio ego, per insultare e disprezzare chi non la pensa come noi. Vinci o perdi è praticamente ininfluente. L'Inter con la Cremonese ha vinto abbastanza facilmente, ma dobbiamo allo stesso tempo sia analizzare le cose che ancora non vanno, sia evitare considerazione di carattere generalista e in ogni caso ragionare, sempre consapevoli di essere tifosi, dilettanti e non professionisti e comunque non a conoscenza di tutti quelli che sono i fatti interni alla società, al gruppo dirigenziale e alla squadra. Rispetto alla partita contro la Lazio abbiamo fatto passi avanti (pure considerando la diversa statura dell'avversario) e abbiamo vinto nettamente. Ci sono stati segnali di crescita sia a livello individuale, sia sul piano collettivo. Le notazioni positive non sono poche ma accontentarsi e esibire una sorta di trionfalismo sarebbe pericoloso. Se concedessimo le molte occasioni concesse alla Cremonese contro avversari più forti (e le prossime sfide sono contro Milan e Bayern) non finirebbe allo stesso modo.

De rebus interistis: dalla prima squadra all’Under 16

È stato un fine settimana intenso per chi tifa Inter a 360°. Il post è dedicato alla prima squadra ma anche alle squadre del settore giovanile dove vengono ribaditi alcuni dubbi su certe scelte di fondo che sono stati qui già espressi sin dall'inizio del campionato. Gli ultimi risultati non sono comunque negativi ma è evidente che le continue promozioni in blocco di giocatori in una categoria superiore indeboliscano considerevolmente le squadre che si trovano a schierare giocatori sotto età (a volte anche di due anni). Più in generale tutte le squadre si trovano a venire rivoluzionate continuamente, perdendo punti fermi e identità. Questo, è evidente, da un lato potrebbe favorire la crescita dei ragazzi, mentre è tutto da valutare quanto possa incidere poi relativamente le ambizioni di fare risultato. In particolare qui poi analizziamo le ultime sfide di Primavera, Under 17, Under 16. Capitolo prima squadra: la partita con il Verona non era facile e lo si sapeva. Le scelte di Inzaghi si sono rivelate positive e vincenti: abbiamo dominato la gara, siamo andati al riposo sul 2-0 e nella ripresa sono stati azzeccati i cambi. Nelle ultime due partite Inzaghi ha dimostrato di essere un allenatore completo, capace di far giocare la squadra secondo necessità contingenti, di leggere bene i momenti della gara e di fare cambi efficaci, nei limiti delle risorse disponibili. Inoltre ha dimostrato di saper riprendere in mano la squadra dopo un periodo molto difficile. Non è stato fatto nulla, possiamo ancora finire primi o finire quarti. Ma di sicuro dopo queste due giornate le speranze sono più legittimate. Adesso però non bisogna sbagliare più nulla e purtroppo abbiamo ancora più partite al mercoledì rispetto ad altri.

I primi verdetti sono in arrivo

Dopo 24 partite di campionato, sette di Champions League, una di Coppa Italia e una di Supercoppa, abbiamo quelli che possiamo considerare come i primi "verdetti" stagionali. In questo post l'analisi parte da un confronto ragionato tra l'Inter di Antonio Conte e quella di Simone Inzaghi. Un confronto che va fatto anche in termini "finanziari". Ci concentriamo poi principalmente sulla seconda, perché è questa la realtà su cui ragionare, per l'immediato e per il futuro. La premessa è che Simone Inzaghi sta facendo bene. Anche contro il Liverpool ha preparato e messo in campo la squadra come meglio non si poteva ed è andato vicino al risultato clamoroso, ma l'Inter attuale non ha le stesse possibilità del Liverpool. Costretti a giocare sempre a ritmo altissimo, anziché alternare pressione e gestione con ripartenza, subiamo cali psico atletici e non abbiamo rincalzi dello stesso livello del Liverpool. Dopo questa sconfitta però la squadra (un gruppo eccezionale) deve ritrovare le energie, la qualità e la determinazione per portare a casa uno scudetto che sarebbe un risultato strepitoso: è adesso - a partire dalla partita col Sassuolo, che si deciderà la nostra stagione. La Champions non possiamo vincerla, il campionato sì, ma non dovremo sbagliare più nulla.

Le ultime chiacchiere: poi si torna ai fatti

Sul blog in questi giorni, in assenza del calcio giocato, si è sviluppata una interessante discussione sul calciomercato. In particolare i nodi della discussione si concentrano su se e quanto ci siamo rinforzati; sul confronto con le altre principali squadre del nostro campionato, a partire dalla Juventus, la nostra rivale storica; sulle prospettive future per la prossima stagione secondo le voci più attendibili di mercato. Il nostro mercato invernale si è concluso con le "uscite" di Sensi e Kolarov e l'acquisto di Gosens e Caicedo. I due in uscita praticamente non hanno mai giocato e possiamo dire che ci siamo rafforzati anche se Caicedo ha i suoi anni e ha giocato poco in un Genoa disastrato e Gosens deve ancora riprendersi da un infortunio molto serio. In particolare mancherà sicuramente nella fase più "calda" della stagione. Perdiamo comunque un'alternativa di qualità in mezzo, mentre in attacco (il reparto meno assortito della nostra rosa) Caicedo potrebbe sopperire alle possibili défaillance di due giocatori fragili come Sanchez e Correa. Nel post una ampia discussione e analisi e un confronto tra noi e le nostre rivali per il presente e per la stagione prossima. In ultimo un breve "capitolo" dedicato al derby della Primavera, una squadra che è appare migliorata sul piano della grinta e della compattezza e del maggiore aiuto reciproco e che è adesso seconda in classifica, dopo tre vittorie consecutive.