I primi verdetti sono in arrivo

Un’azione di gioco della sfida tra Inter e Liverpool, andata degli ottavi di Champions League. I nostri ragazzi sono stati sconfitti con il risultato di 2-0.

Credo che dopo 24 partite di campionato, sette di CL, una di Coppa Italia e una di Supercoppa Italiana, i tifosi interisti possano avere le idee chiare e, ragionevolmente, abbastanza convergenti, almeno sugli aspetti di fondo.

Sgombriamo il campo da un fattore ‘ideologico’ fonte di divisione.

Non stiamo confrontando l’Inter di Conte (e di Hakimi, Lukaku, Eriksen) con l’Inter di Inzaghi (e di Dumfries, Dzeko, Calhanoglu).

Nel senso che l’allenatore dell’Inter è Inzaghi, sta facendo bene e tutti stiamo tifando per lui

L’Inter di Conte non c’è più; la seconda è la realtà su cui ragionare, per l’immediato e per il futuro.

Se proprio vogliamo fare un paragone, facciamolo a livello finanziario:

L’Inter di Inzaghi, a livello di valore economico ha perso circa 200 milioni: 120 di  Lukaku, una cinquantina almeno di Hakimi e una trentina, sia pur teorica, di Eriksen

A livello di titolari ha inserito Dzeko quasi a zero, Dumfries a meno di 15  e Calha quasi a zero.

Solo i soldi spesi per una riserva (Correa) fanno giustamente discutere.

La differenza principale sta nei due attaccanti centrali dell’attuale e della scorsa stagione.

Tecnicamente Dzeko sovrasta Lukaku che a sua volta lo sovrasta fisicamente.

Tecnicamente, poi, Dumfries per me è inferiore a Hakimi, ma regge il confronto con il marocchino in termini di potenza e di potenza applicata alla velocità, mentre Achraf è più agile ed elegante, forse anche più incisivo davanti.

L’altro cambio, a livello di titolari, è stato forzato, ma tutto sommato, con caratteristiche diverse dei due giocatori, non mi è sembrato così negativo come si poteva pensare.

L’Inter di Conte aveva una difesa forte, un centrocampo in grado di contrastare e palleggiare, tre punte (due esterne e una centrale) irrefrenabili negli spazi.

Sulle percussioni dei tre, Barella e Lauti (che agiva nei fatti da seconda punta) potevano inserirsi con profitto.

Si dice fosse una squadra difensiva, da contropiede, ma non è vero.

Basta guardare i gol fatti, i possesso-palla nell’insieme delle partite, l’attitudine a costruire dal basso, alternata alla verticalizzazione improvvisa, il pressing sovente portato molto alto.

Preferiva forse il gioco di rimessa, ma poiché nel campionato italiano poche squadre quando ti affrontano ‘fanno’ la partita, sapeva anche sviluppare la manovra offensiva avvolgente.

Altrimenti non avrebbe fatto 91 punti.

In Europa, con il suo gioco e i suoi interpreti, faticava di più.

L’Inter di Inzaghi è più brillante in fase di costruzione della manovra, ama attaccare in massa utilizzando anche i due ‘braccetti’ difensivi, sul piano del gioco subisce meno gli avversari.

Contro quelli più forti, in Italia e in Europa dà spesso l’impressione di essere competitiva e a volte migliore degli avversari, ma porta a casa meno punti.

Ha messo sotto il Real e anche il Liverpool, ma ha perso con entrambe.

In Italia nelle ultime due partite, di scontri diretti, ha messo sotto Milan e Napoli, ma nelle stesse  due giornate ha perso 5 punti sulla juve e 4 su Milan e Napoli.

All’andata ha fatto pari con l’Atalanta, pari con il Milan, pari con la juve e ha battuto solo il Napoli.

Lo ripeto: non sto facendo un confronto tra i due allenatori e in fondo nemmeno sulla filosofia di gioco, perché secondo me Inzaghi ha dimostrato proprio contro il Liverpool, di avere la duttilità per adattarsi a qualunque situazione.

Sto facendo un confronto tra le due rose, confronto il cui esito era prevedibile sin dall’inizio (200 milioni qualcosa contano, anche se almeno due dei nuovi arrivi, Dumfries e Calha hanno fino ad ora dato molto più di quanto si potesse prevedere).

Il fatto è che dei due sistemi di gioco, entrambi indispensabili da alternare secondo le circostanze, l’Inter di oggi può quasi solo attuarne uno: la pressione alta e l’attacco in massa.

Non ha gli uomini che hanno la potenza di un Lukaku e lo scatto di un Mané o di un Salah, o anche solo di un Leao, per andare in ripartenza puntando la porta.

L’Inter può ripartire solo sugli esterni, che stanno facendo una stagione straordinaria, perché il bravissimo Dzeko sull’allungo viene recuperato da tutti e comunque il suo gioco è quello di rientrare e cucire, non quello di dettare la profondità.

Lo stesso Lauti senza uno che gli porti via avversari e gli faccia da punto d’appoggio, fatica sebbene anche lui abbia qualità eccezionali.

Anche Sanchez non è più una punta d’area, ma un costruttore di gioco.

Siccome i gol si fanno generalmente da centro area, non può stupire che la stagione prolifica del nostro attacco (siamo pur sempre il miglior attacco della serie a) si regga soprattutto sul fatto che abbiamo mandato in gol 20 giocatori.

Lautaro e Dzeko insieme hanno segnato 21 gol, compresi i rigori, che sono tanti.

Ma che io ricordi quasi nessuno sfondando centralmente: quasi tutti su calcio piazzato o rientrando a finalizzare un’azione creata sulle fasce.

Questa non è una critica al gioco di Inzaghi (basti pensare ai gol che ha fatto con lui Immobile, da quasi tutti considerato uno scarpone).

Anzi, è un elogio per come ha saputo sin qui sòpperire a una lacuna tattica (caratteristiche mancanti di almeno 1-2 giocatori), non imputabili a lui.

Oltre naturalmente alla carenza di alternative di livello

Forse si potevano spendere 40 milioni per Zapata, anziché 30 per Correa, ma bisognerebbe sapere come sono andate effettivamente le cose.

Io poi penso che essere costretti a giocare sempre ad altissimo ritmo tutti, anziché alternare pressione e gestione con ripartenza, a lungo andare produca inevitabili cali psico atletici, ma so che questo discorso non è condiviso dagli amici del blog: diciamo che resta un mio ‘sospetto’.

Diciamo però che sono tante le partite in cui siamo andati in vantaggio e ci siamo fatti rimontare o quelle in cui pur giocando meglio per molti minuti abbiamo pagato dazio nel finale.

Ancora una volta, non dò responsabilità a Inzaghi, perché l’Inter attuale non ha altro modo di giocare, ma soprattutto perché puoi anche giocare meglio del Liverpool, ma se – oltre a non avere punte di sfondamento –   quando devi fare le sostituzioni puoi mettere Ranocchia, Dimarco D’Ambrosio, Gagliardini e Sanchez, mente gli avversari possono mettere Luis Diaz, Henderson, Firmino, Milner e Keita, è chiaro che la situazione può cambiare.

Il Liverpool ha messo in campo 100 milioni di acquisti invernali.

Aggiungete che il valore di mercato di Alisson sarebbe attualmente tra i 60 e i 90 milioni (fonte Transfermarkt), mentre quello del nostro portiere, al quale sarà sempre riconoscente, è di 2,5 milioni (idem) e si capiscono meglio molte situazioni.

Spero fortemente che la squadra (un gruppo eccezionale) sappia ancora trovare le energie, la qualità, la determinazione per portare a casa uno scudo che sarebbe strepitoso, ma credo che quando, di fronte a un trionfalismo dilagante, invitavo alla prudenza e a considerare  rischi e difficoltà, non facessi esercizio di… menagramismo autolesionista, bensì compissi uno sforzo di analisi, comunque frutto di un ragionamento, spero ancora sbagliato per eccesso di timore.

Le mie pagelle

Handanovic:

Sono d’accordo con il giudizio di Pagliuca: Handanovic? nessun errore non serve creare un capro espiatorio (poi nell’intervista dà le spiegazioni tecniche della sua valutazione).

Detto questo preferirei avere un portiere più esplosivo.

6

Skriniar:

Solita partita strepitosa.

E’ una colonna irrinunciabile di questa squadra.

Blocca tutti gli avversari che passano dalle sue parti, salva situazioni drammatiche per errori altrui, trasmette ai compagni una carica e una concentrazione da leader.

7.5

de Vrji:

Tiene il campo bene contro avversari fortissimi, sino a quando liscia la palla da cui scaturisce il secondo gol.

Non è in un periodo felicissimo ma resta un giocatore importante.

Probabilmente se ne andrà.

Molto dipende da chi lo sostituirà.

Lascerei perdere i …difensori della Lazio.

Sarei felicissimo se arrivasse Bremer o uno con la sua potenza devastante.

I braccetti che attaccano li abbiamo già.

6

Bastoni:

Una partita importante.

In pratica Salah non si vede mai tranne in occasione del gol che arriva dopo rimpalli e svirgolate.

Gravi responsabilità sul gol di Firmino.

L’impressione è che nonostante la statura, il colpo di testa e il piazzamento in marcatura non sia il suo forte.

Credo che debba lavorarci per arrivare al top.

Se ho dato la sufficienza a de Vrji, nonostante un grave errore, devo darla anche a lui

6+

Dumfries:

Dopo le prime partite non mi aveva convinto.

E’ cresciuto in modo esponenziale.

Certo, non ha il piede di Garrincha, ma secondo me è migliorato anche nelle giocate e nell’intelligenza tattica.

In una squadra molto forte non devono essere tutti funamboli.

Rendimento elevatissimo.

7+

Vidal:

Da quando è all’Inter forse la prima partita da …Vidal,

Corre, lotta, vince contrasti, fa falli (senza esagerare), distribuisce esperienza e esempio.

Non è più quello di una volta, ma se si esprime sempre così è un’ottima riserva.

7

Brozovic:

Limitato dalla maggior prestanza atletica del centrocampo inglese, nonostante qualche buona giocata …abituale e un buon lavoro di cucitura, risulta meno decisivo che in altre occasioni.

Se fosse un po’ stanco, ne avrebbe …diritto.

6.5

Calhanoglu:

Lui e Dumfries sono le grandi sorprese, per me, rispetto alle prestazioni della prima fase (non conto le partite giocate bene con Genoa e Bologna).

Adesso è un vero centrocampista, anche nelle partite contro squadre fortissime.

Corre contrasta, lotta e dà anche qualità.

Bravo.

Avrebbe meritato il gol che ha solo sfiorato, ma che avrebbe cambiato la storia del match

Adesso prendiamo anche Kessié e Leao  (scherzo…).

7+

Perisic:

Ancora una prestazione mostruosa.

Copre e riparte.

E’ incontenibile: affronta anche scontri con più avversari e li vince sempre raggiungendo il fondo e mettendo palloni in mezzo… per nessuno, purtroppo.

Leader.

7.5

Dzeko:

Lui è bravo, questo è fuori discussione, anche se ovviamente non è più il giocatore di qualche anno fa.

Inzaghi non lo toglie mai e probabilmente ha ragione, forse il discorso è quello della coperta, che dove la tiri ti lascia scoperto qualcosa.

Con una punta punta (che per altro non c’è in rosa, en attendant… Caicedo?) viene a mancare chi lega il gioco, perché Sanchez lo sa fare ma è troppo… lagunare.

Con lui in campo la presenza di peso in area è costituita da Skriniar e de Vrji sui calci piazzati.

6

Lautaro:

Insisto, per me è un giocatore fortissimo e l’ha dimostrato con la prontezza e la forza con cui ha calciato a rete, in una frazione di secondo, sfiorando il palo.

Ma non gli si può chiede quello che non è nelle sue corde: fare la punta di riferimento in area o l’uomo dallo spunto secco.

Comunque la sua parte la fa sempre, anche se è chiaro che da un attaccante centrale ci si aspetta di più.

6

Sanchez:

Entra e prendiamo due gol.

Chiaro che non è colpa sua, però è vero che contro un avversario fisico e aggressivo con lui qualcosa si perde.

Tanto più che in avanti non è che produca granché

6

Tutti gli altri subentrati ingiudicabili.

All. Inzaghi:

Mette e prepara la squadra come meglio non si poteva.

Va vicino al risultato clamoroso.

Avesse avuto Alisson al posto di Handa, van Dijk al posto di de Vrij, Mané e ….Lukaku al posto di Dzeko e Sanchez, ci sarebbe riuscito.

Merita comunque solo complimenti.

Ps. È ADESSO, A PARTIRE DALLA PARTITA COL SASSUOLO, CHE SI DECIDERÀ LA STAGIONE DELL’INTER.

LA CL NON POSSIAMO VINCERLA, IL CAMPIONATO SÌ.

MA NON DOVREMO SBAGLIARE PIÙ NULLA.

Luciano Da Vite

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23 pensieri riguardo “I primi verdetti sono in arrivo

  1. Come sempre sono d’accordo con Luciano. Sono considerazioni che come te facevo già prima di questa sfida. Mi aspettavo la sconfitta con il Liverpool in un momento che per noi è sicuramente complicato, dopo la sconfitta nel derby. Penso che il gol di Dzeko con il Napoli possa rivelarsi molto prezioso. Ma lo capiremo “solo vivendo” e quindi a partire dalla sfida con il Sassuolo. Penso Inzaghi e il gruppo avessero messo in conto la sconfitta con il Liverpool e voglio sperare non ci siano almeno sul piano psicologico delle ripercussioni. I problemi da questo punto di vista semmai erano pregressi (così come quelli di natura atletica). Abbiamo molto bisogno di vincere e mettere assieme una serie di risultati positivi. Sei punti nelle prossime due partite sono fondamentali. Vediamo dopo dove ci troviamo. Ma è un campionato bello tosto con Napoli e Milan che in questo momento sembrano andare forte e una Juventus ora lontana ma comunque in ripresa. Ovviamente io dico la mia: mi fa sempre piacere leggerti Luciano, questo spazio esiste per questo, spero tanto che tu abbia la voglia di continuare a farlo regolarmente anche con post più o meno brevi. Per il resto non posso fare altro che ringraziarti a nome mio e credo di tutti gli altri.

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  2. Condivido in pieno il post. In particolare i pregi di chala, dumfries, le difficoltà di bastoni e l’inconsistenza di correa.
    A proposito di bremer….che giocatore…annullato per la seconda volta quest’anno vlahovic, non è un caso. Assolutamente idoneo a sostituire de vrij, in marcatura a uomo è difensore vecchio stampo. Non molla di un centimetro ed è sempre concentrato. Mi pare anche grande personalità. Complimenti al Toro , anche stasera nomen omen

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  3. Bremer credo atleticamente, fisicamente ed in marcatura a uomo sia il migliore in serie A quest’anno.
    Per sostituire de vrij bisognerebbe testarne le qualità da centrale di difesa a 3, le letture in questo tipo di difesa e la capacità di impostazione dal centro. Di certo sarebbe un ottimo acquisto

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  4. Contento di poter finalmente vedere che bonazzoli è un giocatore vero. Ora in serie A può dire la sua, tecnicamente si conoscevano le sue qualità, adesso anche sul piano tattico (lettura delle situazioni) e atletico è da prima categoria

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  5. Grazie sincero a Luciano per il suo contributo e buona domenica a Tutti Voi.
    Contro il Liverpool abbiamo dato tutto quello che potevamo e non abbiamo sfigurato, anzi.
    Avessimo avuto due punte da Inter forse l’avremmo per lo meno pareggiata.
    Nulla da dire alle Vs osservazioni: siamo forti in difesa, molto forti a cc, sugli esterni siamo messi bene. L’esordio di Gosens può solo migliorarci. Purtroppo paghiamo una campagna acquisti deficitaria in attacco, i 30 milioni spesi per Correa, che comunque è un buon talento, me li piango.
    Occhio al campionato perché quello è alla nostra portata vista la concorrenza.
    P.S. : penso anche io che se prendiamo Bremer miglioriamo ancora il pacchetto di difensori.

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  6. Da tanto tempo non tornavo dallo stadio completamente frastornato. Vedere la partita dal vivo ha un “piccolo vantaggio”: ti rendi subito conto se la squadra scende in campo già scarica a livello nervoso e fisico, perché, a dirla tutta, errori grossolani di posizione e sovrapposizione si sono notati dal primo minuto. Contro, ad essere sinceri, una squadra perfetta sul piano dell’intensità e dell’organizzazione, che sapeva fin da subito cosa fare e come farla. Naturalmente il tifoso non vuole dare voce a presentimenti piuttosto chiari e finisce con il cercare capri espiatori anche se ci sono evidenti problemi strutturali. Ad esempio non sono stato d’accordo con gli insulti a spron battuto per tutta la prima frazione indirizzati nei confronti di gagliardini (prestazione assolutamente insufficiente sia ben inteso) perché il ragazzo, oltre i propri limiti e demeriti tecnici e di forma, è stato messo anche in condizione di fare cose che non sono nelle sue corde, in un quadro di atteggiamento tattico confusionario generale. Non può essere lui il giocatore che va a prendere palla sulle ripartenze avversarie, non può essere lui a provare giocate di rifinitura in transizione offensiva. Inoltre in fase di filtro hanno sbagliato praticamente tutti, perché se nelle percussioni centrali gli avversari entrano con quella facilità le responsabilità sono sempre di reparto. A mio parere, con vecino in campo non sarebbe cambiato nulla, considerando che si perdevano tutte le seconde palle, i rimpalli in ogni parte del campo. Poi la mancanza di lucidità in fase conclusiva ha fatto il resto….quando gli avversari viaggiano al doppio ci sta poco da aggiungere….poi, sicuramente, vanno tenute conto le assenze dei 2 registi (brozo e bastoni) e l’impatto che ha avuto sulle ripartenze degli esterni. Chiaramente bisognerebbe capire le prestazioni individuali. Ad esempio, la stagione difficile di lautaro e la difficoltà di giocatori non pronti come dimarco. Oppure, e questa è la mia opinione personale, analizzare le difficoltà portate alla squadra da inzaghi dal suo credo tattico non in grado di raggiungere una base di equilibrio. Considerando che l’effetto conte si è ormai azzerato, deve necessariamente metterci del suo. Non basta più la mentalità combattiva di matrice contiana per compensare l’improduttivo atteggiamento propositivo, e soprattutto, considerando i limiti strutturali, l’età della rosa e le caratteristiche dei giocatori, devi saper giocare in funzione dell’avversario, saper leggere le partite e cambiare in corsa in modo funzionale e non schematico. Per questi limiti ritengo che l’esperienza di inzaghi debba concludersi a fine anno: a lui si chiede la qualificazione in champions, per cui non può e non deve sbagliare

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    1. P.s. naturalmente la mia valutazione pregiudiziale non è definitiva, il finale di campionato darà il timbro definitivo. Soprattutto il mio parere su inzaghi parte dal presupposto che tatticamente sono un contiano (e allegriano) convinto

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      1. Ti assicuro che anche dalla tv l’impressione di cattivo approccio è apparsa subito palese.
        Ci può stare dopo ciclo intenso ma fa male, perchè sono questi i punti che pesano nella corsa allo scudetto ancor più che perdere il derby.
        Il lavoro mentale del tecnico è la parte più difficile: chi eccelle è nell’olimpo dei top tecnici, il nostro ci deve ancora arrivare e speriamo ce la faccia.

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  7. Anch’io, ma non sono così disfattista. Non eravamo i più forti del gruppetto prima, non siamo i più scarsi adesso.
    Inzaghi deve poter terminare la stagione col sostegno di tutti e avere un’altra chance il prossimo anno, magari con bremer, frattesi Scamacca a un vice brozo. Inzaghi con la lazio ci ha abituati a vittorie sonanti e poi a perdere la qualificazione CL alla distanza.
    Ma aveva la Lazio., non l’Inter.
    A me piacciono Allegri e Conte non perché siano difensivisti (balla enorme) ma perché sanno giocare sia in pressing alto, sia in controllo e ripartenza.
    Quando hanno le squadre per farlo e secondo la situazione.
    inzaghi deve dimostrare di saperlo fare, ma con una squadra attrezzata per il doppio comportamento

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    1. Esattamente. Ho solo qualche dubbio che inzaghi sappia farlo con una squadra attrezzata. Va riconosciuto tuttavia a inzaghi di aver perso il traino di tutto l’attacco e un esterno di caratura mondiale. E probabilmente, scamacca frattesi e bremer sarebbero migliori dei nostri attaccanti centrocampisti e difensori attuali.

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    1. Bisogna distinguere tra giocatori presi singolarmente e giocatori in funzione dei loro compagni secondo me. Ad esempio i loro esterni per caratteristiche diverse e complementari (traore per velocità e spunto secco e berardi per calcio e visione di gioco) facilitano il movimento nello spazio e in profondità di raspadori e scamacca. Questi ultimi due inoltre partecipano a turno alla rifinitura senza dare punti di riferimento fissi. Questo perché il movimento degli altri lo consente: sono ben amalgamati a differenza dei nostri, oltre ad essere molto piu giovani. Inoltre la rapidità degli inserimenti di frattesi aiuta.
      Singolarmente raspadori mi ricorda montella (con meno qualità e calcio probabilmente e più inserimento), ha meno forza atletica di lautaro ma piu spunto, molta più rapidità di movimento e di esecuzione, a mio parere anche più veloce nella lettura. Berardi non da imprevedibilità ma è molto intelligente nel scegliere la giocata, mettendo i compagni nelle migliori condizioni. Noi abbiamo progressione sugli esterni ma non imprevedibilità.
      Scamacca come ho scritto recentemente, ha le prospettive di un campione secondo me

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  8. Chiedo a voi amici del blog un vostro parere sulla sterilità delle nostre punte.
    Secondo me, poichè tutti fanno fatica, il modo di giocare incide.
    Dover andare sempre lontano dalla porta, svariare in fascia, per far entrare in area avversaria centrocampisti e anche difensori è bello da vedere ma inevitabilmente sfianca le punte che arrivano meno lucide al tiro.
    E quando condizione fisica della squadra cede, come è normale che sia, si fa una fatica terribile.
    Io vedo questo: un gioco di interscambi continui che può ssere anche bello ma rischia di essere impraticabile per 8 mesi.
    La Lazio pagava questo dispendio: e, purtroppo, non è che la nostra panchina sia tanto più produttiva della loro

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  9. Alcune considerazioni sparse, piu’ che altro perche’ spero serva a farmi digerire l’ultima partita.
    Chiaramente sempre sapendo che, se io le guardo tutte dal divano ed Inzaghi dalla panchina, qualche piccolo meritoin piu’ ce l’avra’ … :-)
    Ha avuto tutta la settimana per pensare come sostituire Brozo per fronteggiare il centrocampo del Sassuolo, possibile che l’unica idea sia stata quella di metterci Barella, togliendolo dalla sua posizione naturale?
    E poi, visto che la cosa non funzionava, annullando quasi completamente il suo contributo alla partita, possibile che non riuscisse a pensare di metterci qualcun altro, liberando Barella ?
    Era cosi’ impensabile spostare De Vrj in quella posizione, inserendo Ranocchia al centro della difesa e togliendo Gagliardini?
    Spesso lo spostamento del centrale di difesa davanti alla stessa lo si fa, soprattutto quando questo e’ bravo a far girare la palla, non e’ un mastino difensivo …

    Capitolo attaccanti, francamente alcuni errori delle ultime partite sono stati veramente imbarazzanti, denotano una condizione psicologica, soprattutto in Lautaro, tutt’altro che tranquilla, della serie piu’ sbaglio e piu’ ho paura di sbagliare. Io poi non sopporto il fatto che ad ogni contato voli per terra : per carita’ prende anche delle belle botte, ma lui esagera, non sta mai in piedi.
    Sanchez fa il gradasso sui social, ma francamente ogni volta che gli dai una partita intera da giocare, difficilmente incide.
    Faccio fatica a capire, in una situazione attaccanti gia’ abbastanza chiara a inizio Gennaio, cosa compri a fare un giocatore fuori forma, che se va bene ti puo’ dare qualcosa da meta Marzo ? Boh.
    La squadra e’ abbastanza spompata, tutti questi super impegni di Gennaio e Febbraio la stanno svuotando anche psicologicamente. Non so quanto Inzaghi e lo staff riusciranno a tenere la barra dritta.
    Ad oggi, nonostante non sia una situazione rosea, abbiamo ancora tutte le possibilita’ di fare bene. Certo e’ che dobbiamo ripartire, in qualche modo, a partire dalla prossima partita.
    Sperem . Forza Inter

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  10. Buona primavera, a cui il risultato sta stretto. Molto bene i fratelli Carboni, Franco nel primo ha spinto bene trovando giocate insolite risultando insidioso. Nel secondo Valentin, al di la del gol sbagliato, ha dimostrato che nonostante l’età è in grado di essere la luce dalla metà campo in su: talento puro con i piedi, vede alla grande il gioco. Unico dubbio, se è sufficientemente rapido per fare il trequartista ma fisicamente ci sta alla grande. Chissà se lavorandoci non possa diventare un play interessante….avrebbe meritato di battere la punizione finale ma l’arroganza di Casadei (peggiore in campo oggi ma non convince praticamente mai) glielo ha impedito: la storia della gerarchia legata all’età mi convince poco….il rispetto lo si deve avere anche verso chi ha il talento per fare la differenza…e dal modo di calciare di casadei si capiscono tante cose. Peccato.
    Per il resto bene zanotti come sempre e il polacco zuberek, buona fisicità e tecnica di base, sembra interessante

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  11. Solita partita della Primavera, con poca qualità, ma almeno con grande determinazione. Che Valentin carboni abbia un talento fuori dal comune lo si sapeva, come si sapeva che questo non basta. Sarà interessante vedere come progredisce. Meno entusiasta di Sergio per la prova di franco carboni: ha avuto qualche buono spunto, ma ha sbagliato un’infinità di cross e angoli. Concordo sulla prova non entusiasmante di casadei: del resto lui non è un costruttore di gioco. O riesce a ‘entrare’ e colpire, oppure non è di grande utilità. Interessanti i miglioramenti di Zuberek. zanotti sempre benino, ma meno del solito

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