Weekend decisamente positivo per tutte e nostre squadre. Infatti il bilancio è di sei partite per sedici punti. Praticamente (quasi) tutte vittorie. L'unico pareggio, in dieci e contro la prima in classifica, è quello dell'Under 19 di Christian Chivu che si è trovata di fronte una squadra come il Frosinone che si conferma molto forte per la categoria e che può veramente lottare per la vittoria del titolo. Va detto che i nostri ragazzi hanno lottato pure in inferiorità numerica e che con grande impegno sono riusciti a strappare un pareggio, confermando che questa squadra però ha sicuramente una sola via da percorrere per risalire (almeno in parte): produrre la maggior solidità possibile dietro e alternare gli uomini offensivi in modo da avere in campo di volta in volta tecnica, potenza, rapidità. Bene la prima squadra in una partita "facile" (tra virgolette) contro la Sampdoria e alla vigilia di una settimana molto difficile con due trasferte prima a Monaco di Baviera e poi - soprattutto - a Torino contro la Juventus in una gara che, giocata a otto punti dal vertice, assume le vesti di un autentico spareggio: chi vincerà, infatti, potrà ancora eventualmente nutrire sogni di vertice. Gli altri risultati: l'Under 17 vince 2-0 contro i pari età del Cittadella; benissimo l'Under 18 di Zanchetta che sconfigge meritatamente il Torino 2-1 e lo sorpassa in classifica, avvicinandosi alla vetta; le due sfide di Ferrara contro la Spal di Under 16 e Under 15 vedono pure le nostre due squadre prevalere rispettivamente con i risultati di quattro reti a due e di due reti a uno.
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A proposito di Christian Eriksen
Dopo il ritorno in campo nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Napoli, ci siamo confrontati sulla prestazione di Christian Eriksen e sul profilo del giocatore nell'ambito del progetto tecnico dell'Inter disegnata da Antonio Conte. All'entusiasmo generale della maggior parte dei commentatori, poniamo riflessioni diverse e senza sottovalutare le qualità tecniche di quello che è sicuramente un giocatore importante e che si è già affermato a tutti i livelli, riconosciamo nel suo inserimento nell'undici titolare uno dei punti chiave che ci separano da qui alla fine della stagione. In un campionato anomalo e che per ragioni evidenti avrà un andamento e delle dinamiche particolari e "uniche", il giocatore e l'allentore dovranno "rivedersi" e stringere un nuovo "patto" (con la complicità di tutto il gruppo e dell'intero ambiento nerazzurro) e con intelligenza trovare le giuste misure per esaltare il talento del centrocampista danese e non perdere efficacia per quello che riguarda il piano collettivo di una squadra il cui progetto tecnico era stato costruito fino al suo arrivo in una maniera diversa.
Le ragioni di Radja
Il futuro di Nainggolan in nerazzurro, dopo una sola stagione dal suo arrivo a Milano, appare essere in bilico. Secondo le voci che circolano sui mass media, il giocatore non sarebbe nei piani del nuovo allenatore Antonio Conte, eppure una sua cessione appare essere molto difficile per ragioni legate alla sua valutazione e anche per ragioni di natura tecnica e di opportunità. Peraltro il valore assoluto del giocatore non è in discussione. In questo post proviamo a fare il punto sulla situazione.