Qualcosa di meraviglioso: Inter – Milan 1-0 (3-0)

Foto: tutta l’esultanza di Lautaro Martinez, grande protagonista nella semifinale di ritorno di Champions contro i “cugini” del Milan. Una partita da vero capitano.

Nel giugno del 2019, quattro anni fa, abbiamo ottenuto il ritorno in CL, chiudendo al quarto posto in campionato, con 21 punti di distacco dalla juve, ma precedendo, con 69 punti, di uno il Milan, di due la Roma.

In CL siamo usciti ai gironi, avendo incontrato squadre forti come il Barcellona e toste come Tottenham e PSV.

Da allora è stata una crescita impressionante, anche se non lineare, nel senso che non sempre abbiamo fatto bene in tutte le competizioni in cui eravamo impegnati.

Per quanto riguarda la CL, la svolta di qualità è venuta indubbiamente nella prima stagione di Inzaghi, quando abbiamo passato per la prima volta il girone e siamo usciti per 1-2 contro il Liverpool, poi finalista con il Real, dopo aver vinto ad Anfield.

All’inizio di questa stagione, era ragionevole sperare (pensare) di fare molto meglio in campionato, ma nessuna persona di buon senso poteva immaginare che saremmo andati a Istanbul.

In questi 4 anni abbiamo ottenuto anche una vittoria in campionato, due secondi posti a uno e due punti rispettivamente, una Coppa Italia, una finale di EL, due supercoppe e un’altra finale di coppa Italia.

Marotta è arrivato all’Inter nel dicembre del 2018: si può essere più o meno soddisfatti del suo lavoro, ma è giusto riconoscere che in questi quattro anni l’Inter è rimasta sempre ai vertici del calcio e ha acquisito una quotazione internazionale che da anni aveva perduto.

Poi, si poteva ottenere un successo in più o uno in meno, ma questo nel calcio ci sta, perché basta un episodio per determinare un risultato.

Quel che conta, per me, sono i grandi numeri che parlano di Inter sempre protagonista, in questo periodo.

A differenza che nel periodo precedente. Quando pure, lo dico senza polemica, eravamo sempre la seconda squadra per incassi, dopo la juve.

E’ facile vincere quando si incassa molto?  Non sempre. Il Chelsea ha speso 400 milioni nel mercato di gennaio

Dal 2010 hanno vinto la Champions solo: Inter, Barcellona, Chelsea, Bayern, Real Madrid e Liverpool.

Non c’è traccia della juve milionaria e un po’ fraudolenta, non del PSG di Messi, Neymar e Mbappé, non dello United; fino a oggi (vincerà magari la finale) del City che spende ogni anno non barche, ma… transatlantici di soldi.

Credo che il popolo nerazzurro sia contento di quanto fatto in questi quattro anni e a questo punto solo la possibile (sgraat) mancata qualificazione per la prossima CL potrebbe incrinare seriamente questa soddisfazione.

Ciò non significa non riconoscere che altre società abbiano lavorato bene, proporzionalmente anche meglio.

La bravura degli altri va riconosciuta, anche perché aggiunge ulteriore prestigio ai tuoi risultati.

Ha lavorato benissimo il Napoli di Giuntoli e Spalletti, ha lavorato benissimo il Milan di Massara, Maldini e Pioli.

Spalletti ha preso il Napoli che era arrivato quinto, a 14 punti da noi. L’anno dopo è entrato in CL, quest’anno è arrivato ai quarti di CL e ha stravinto il campionato.

Spalletti si è dimostrato un grande tecnico e lo era anche all’Inter quando tanti tecnici da divano lo criticavano e molti lo insultavano.

Giuntoli ha rivoltato la squadra, cedendo campioni storici e scegliendo la via, oltre che dei grandi investimenti (Osimhen costato 80) anche dei giovani talentuosi (Kvara, Kim) e di giocatori di buona quotazione, soprattutto funzionali (ad esempio Lobotka, Simeone).

E’ stato bravissimo, è riuscito a ricostruire una squadra che aveva i migliori al termine di un ciclo, ma con loro non aveva vinto, tenendo i conti in ordine.

Adesso dovrà confermarsi quando i pezzi pregiati subiranno l’assalto (a fior di decine di milioni di ingaggio) dei club dalle risorse praticamente infinite.

Il Milan ha compiuto la stessa operazione, con mezzi finanziari e… politici maggiori e con qualche errore in più.

Cito solo un esempio: noi abbiamo massacrato la dirigenza per Correa, ma il Tucu in qualche modo è entrato nella semifinale di CL.

Loro hanno fatto una spesa simile per De Ketelaere, che non vede mai il campo nelle partite importanti, ma nessuno li critica.

Intendiamoci io penso ancora che il belga possa crescere agonisticamente e tatticamente, fino a far fruttare le qualità tecniche di cui dispone, ma ad oggi non può essere considerato un investimento vincente.

Loro hanno perso a zero Donnarumma e Calha e hanno dimostrato di saperli sostituire; come noi  sostituiremo Skriniar sarà un test importante.

La valutazione dei nostri è stata questa: disponiamo, anche dopo le partenze forzate per motivi finanziari, di un gruppo che può essere subito competitivo, non facciamo rivoluzioni ma cerchiamo di integrarlo con gli elementi pronti e di qualità che offre il mercato a prezzi abbordabili o a costo zero, anche se con alti ingaggi.

Intanto, sempre a zero abbiamo immesso Onana e Calha e non è poco, oltre ad aver inserito a un costo contenuto Dumfries.

Poi abbiamo inserito i ‘vecchi’ Darmian, Acerbi, Miky, Dzeko. E preso qualche giovane per ora, diciamo, di complemento, nella speranza che abbiano un futuro (Asllani, Bellanova).

E‘ evidente che siamo verso la fine di un ciclo, anche se contiamo su un gruppo forte e in piena maturità (Onana, Bastoni, Barella, Calha, Brozo, Dumfries, Dimarco, Lautaro…)

Qualcuno dei ‘vecchi’ andrà confermato, ma molto del nostro futuro prossimo si deciderà sulle scelte per sostituire i partenti e per integrare la rosa, tenendo presente che il monte ingaggi resterà alto se vogliamo confermare quelli forti e che dunque soldi per il rinnovamento non ce ne saranno molti.

Sono indispensabili almeno un difensore di qualità (anche due, potendo) una punta (a prescindere dalla situazione Lukaku) e anche un centrocampista di forza.

Poi bisognerà vedere che succede con Dumfries, Gosens e appunto Lukaku.

Secondo me nella situazione data abbiamo ottenuto il massimo (con un grande interrogativo non tanto su Istanbul, quanto sull’accesso alla CL ancora in discussione, con un calendario tremendo) e quindi la politica societaria di cercare di restare competitivi è stata azzeccata, ma adesso bisognerà coniugare la esigenza di restare competitivi con quella del ringiovanimento e di una riduzione dei costi (anche se, potendo, sarebbe meglio ottenere un incremento delle entrate).

Dopo la partita ho sentito le dichiarazioni di Maldini, che giustamente ha difeso e auto elogiato l’operato suo e di Massara, per altro con signorilità, riconoscendo la supremazia dell’Inter attuale, ma rivendicando il fatto di aver ricostruito quasi dal nulla una squadra comunque di ottimo livello.

E soprattutto, aggiungo io, con un possibile grande futuro.

Ecco, questo è il punto che chiarisce anche i termini della discussione che ha squassato il nostro blog e sulla quale forse avevano ragione (almeno un po’) entrambi i contendenti.

Milan e Napoli hanno ricostruito quasi dal nulla e anche con relativamente  pochi soldi, noi tre anni fa avevamo già la squadra competitiva ma abbiamo dovuto vendere per motivi finanziari alcuni pilastri fondamentali.

Avendo una squadra di giocatori comunque affermati abbiamo accettato il peso di un monte ingaggi necessariamente elevato, anche perché non potendo spendere per gli acquisti, abbiamo deciso di spendere per gli ingaggi di giocatori sicuri che ci facessero restare competitivi.

Si può discutere il principio, ma non il fatto che questo sia stato applicato bene. Ripeto i nomi (e il rendimento) di Darmian, Acerbi, Dzeko e Miky sono la conferma.

In passato, ascoltando gli allenatori e con un management parzialmente diverso qualcosa avevamo sbagliato: Vidal, e Nainggo, per esempio.

Quindi secondo me Milan e Napoli sono stati molto bravi a ricostruire, noi almeno… bravini a confermare non avendo la possibilità di continuare una politica di investimenti

I risultati ottenuti anche in questa stagione sembrano confermare che la scelta sia stata giusta: vendere l’Inter oggi, infatti, sempreché si vada in CL e a prescindere dal risultato di Istanbul, sarebbe certamente più remunerativo che uno o due anni fa.

La realtà dai fatti, confermata dall’analisi di Maldini, dice che oggi siamo più forti del Milan e più esperti del Napoli che ha vinto il campionato, ma è stato eliminato dai rossoneri nella competizione in cui l’esperienza è fondamentale.

Nello stesso tempo, hanno ragioni valide i miei antagonisti dialettici perché non c’è dubbio che, se parliamo di prospettive, Napoli e Milan sono oggi più avanti di noi.

Il Milan ha una rosa (do per buone le dichiarazioni, perché non ho fatto i conti) di tre anni mediamente più giovane di noi.

Loro hanno tanti elementi già buoni e in crescita. Basterà poco per innalzare ulteriormente il tasso tecnico. Per esempio sono convinto che se riusciranno a reperire un grande centravanti molti dei loro problemi saranno risolti.

Ibra sembra avere abdicato e Giroud per quanto bravo e  decisivo in alcune partite fondamentali (il derby scudetto dello scorso anno e l’eliminatoria con il Napoli poche settimane fa)  rispetto al nostro Dzeko ha il limite che se non riesce a sfondare non riesce neppure a rendersi utile per la costruzione del gioco.

  • Con Maignan sono a posto in porta,
  • in difesa Calabria, Kalulu, Thiaw, Tomori, Dest, Hernandez sono giovani e già abbastanza forti, ma con possibilità di migliorare,
  • a centro campo Tonali, Bennacer sono competitivi al massimo e dietro hanno alcuni di buon livello (Krunic, Bakayoko) e alcuni giovani che possono progredire (Vrancx, Adli, Pobega, De Ketelaere),
  • sulle fasce hanno due fortissimi: Leao e Diaz (quest’ultimo può giocare da trequartista) poi Saelemekers, Messias e Rebic.

Non so se ho dimenticato qualcuno, ma un nucleo di giocatori giovani e forti, con molti elementi che possono migliorare certamente li hanno in organico.

Con un grande attaccante e qualche ritocco di qualità ed esperienza tra le seconde linee questa squadra ha un futuro.

Diverso il discorso sui nostri: con la partenza di Skriniar, abbiamo un solo centrale  ‘giovane’, Bastoni, oltre a de Vrij che comunque ha 31 anni ma sembra in calo ed è a fine contratto.

Sulle fasce abbiamo Dumfries e Di marco, con il primo che potrebbe partire  come per altro Gosens e un Bellanova che non si sa se lo riscatteremo perché non ha particolarmente convinto

In mezzo abbiamo 4 fenomeni con Barella e Calha sotto i 30 anni e gli altri due, Brozo e Miky,  abbondantemente sopra (specialmente Miky). Gaglia se ne andrà e Asllani resta una promessa.

Qualcosa di importante qui si dovrà fare, soprattuto se dovesse partire Brozo

Davanti certo è il solo Lautaro, con Dzeko da rinnovare, Lukaku da trattare nuovamente e Correa speriamo da cedere.

Insomma abbiamo un po’ di problemi in tutti i reparti.

Problemi che, per la filosofia societaria, dovranno essere risolti coniugando il dogma della competitività con l’altro dogma del contenimento dei costi.

Forse è arrivato il momento in cui la bontà dei nostri dirigenti sarà messa alla prova anche in condizioni poco tranquillizzanti. Senza mai dimenticare che cosa hanno saputo fare fino ad ora.

Ma torniamo alla partita: nel match di andata il nostro dominio era stato evidente, tanto che avremmo potuto metterci al sicuro rispetto all’esito finale del doppio confronto.

Invece il 2-0 lasciava delle possibilità ai rossoneri, soprattuto considerando il recupero, fondamentale, di Leao.

Nel calcio non esistono valori definiti una volta per tutti e quando il differenziale tra due squadre non è altissimo ogni partita fa storia a sé, basta un episodio  per sovvertire una situazione.

Il pericolo era che i rossoneri trovassero un gol, dopo di che la situazione psicologica si sarebbe complicata, con loro a giocarsi il tutto per tutto con l’entusiasmo di un’impresa storica a portata di mano e il rischio per i nostri di farsi prendere dall’ansia e di schiacciarci dietro per difendere il margine ristretto.

Era chiaro quindi che il Milan avrebbe schierato una squadra molto offensiva, per provare subito a metterci in difficoltà e in un certo senso, paradossalmente l’assenza di Bennacer offriva la possibilità di avere 4 attaccanti puri: Giroud, Leao, Messias e anche Diaz schierato centralmente da sottopunta.

Proprio Diaz, che partiva dal centro destra, metteva in difficoltà la nostra linea difensiva, perché Calabria saliva, costringendo Dima a occuparsi di lui, mentre su Messias doveva uscire Bastoni e Miky doveva sacrificarsi sull’ex Real Madrid.

Dall’altra parte Dumfries doveva occuparsi in prima battuta di Leao, per evitare che Darmian fosse costretto a uscire troppo spesso nell’uno contro uno.

Fortunatamente Theo teneva quasi sempre la posizione, così Barella e Calha potevano contrastare Krunic e Tonali.

Come avevo previsto, dovendo scoprirsi il Milan lasciava in panchina Kjaer, preferendogli il più veloce Thiaw.

Il Milan premeva e all’11’ forse l’unica proiezione offensiva di Tonali procurava un assist perfetto per Diaz che aveva una clamorosa palla per l’1-0, ma cercava il piazzato, consentendo a Onana di bloccare.

La partita continua con alterne vicende, con  il Milan che attacca di più senza riuscire a sfondare e l’Inter che stenta un po’ a ripartire. Numerosissimi gli interventi fallosi da entrambe le parti

Dopo una grande occasione per l’Inter, sventata da un prodigioso Maignan (ma l’azione non era valida per una posizione di fuori gioco dei nostri), la seconda e ultima opportunità del primo tempo capita a Leao, che approfitta di uno scivolone del suo marcatore, salta Darmian  e va al tiro, ma incrociandolo troppo manda la palla a sfiorare il palo.

Nel secondo tempo continua la pressione del Milan, ma non si registrano occasioni da gol, i nostri sono in controllo e sembrano tenere il campo senza particolari difficoltà, fino a quando il Toro si produce improvvisamente nella stoccata vincente che in pratica pone fine al match.

Nel doppio confronto la nostra superiorità è apparsa netta, il 3-0 complessivo chiude la porta ad ogni discussione: non sempre nel calcio i numeri esprimono tutta la verità (intendo in una singola partita) ma questa volta mi sento di dire che la differenza l’hanno fatta i nostri attaccanti che hanno sfruttato le occasioni costruite.

E’ noto che non si fa la storia con i se e con i  ma, tuttavia le due grandi occasioni sbagliate dai rossoneri nel primo tempo avrebbero potuto quanto meno mettere a ben altro rischio le nostre coronarie.

D’altra parte in una semifinale di CL è quasi impossibile non concedere un paio di occasioni nel corso degli oltre 180 minuti di gioco.

Resta il fatto che noi siamo a Istanbul, il Milan resta a casa e che nei 4 derby del 2023 loro non sono riusciti a segnarci neppure un gol e li hanno persi tutti.

Sebbene loro abbiano vinto per due punti lo scorso campionato, resta confermato che al momento abbiamo ancora un buon vantaggio di qualità complessiva.

Anche i pochi dati statistici confermano la nostra superiorità:

Loro sono stati superiori solo nel possesso palla, un possesso risultato sterile anche per la nostra buona organizzazione.

I tiri in totale sono stati 15 a 5 per noi

I tiri in porta 4-1 sempre per noi

Loro hanno commesso 22 falli contro i 15 nostri e hanno avuto 4 ammoniti contro i due nostri

Anche gli angoli sono stati 5 a 3 per noi, dato significativo in una partita in cui loro dovevano attaccare di più.

Le pagelle

Onana: un’uscita a vuoto che poteva avere conseguenze pericolose; una buona parata sul tiro ravvicinato ma debole di Diaz, per il resto molta sicurezza e tanta personalità. 6.5

Darmian: aiutato dai compagni praticamente annulla Leao, lasciandogli solo una pericolosa giocata sul finire del primo tempo. 6.5

Acerbi: domina il centro area. Non perde un apllone alto e soprattutto costringe Giroud a rientrare nella propria metà campo per riuscire a toccare un pallone. 7

Bastoni: non sbaglia un intervento, chiude sempre con precisione e esce giocando la palla con la tranquillità di un veterano di queste partite. 7

Dumfries: la presenza di Leao su quella fascia lo costringe a stare più sulle sue rispetto alla partita di andata. Prova anche qualche sgroppata ma è apprezzabile soprattutto per impegno e concentrazione. 6.5

Barella: determinante in questo match e nei 180 minuti. Unisce alla tecnica un dinamismo, una grinta e una sapienza tattica fuori dal comune. 7.5

(Gagliardini: sv)

Calhanoglu: prima regista, poi mezz’ala svolge il doppio compito sempre in modo esemplare. Irrinunciabile per questa squadra. 7.5

Mkhitaryan: tecnica, sapienza calcistica ed esperienza al top. Avesse un po’ più di forza fisica sarebbe un fenomeno in assoluto. 7

(Brozovic: detta i tempi di gioco, con calma e grande proprietà di gioco. Questa volta non si prende neppure un rischio di troppo come a volte gli succede. 7)

Dimarco: rispetto alla gara di andata deve dedicarsi con particolare attenzione alla fase difensiva, che non sarebbe il suo forte. Però si fa valere con attenzione e spirito di sacrifico. Esce stremato 6.5

(Gosens: fa il suo senza particolari ‘squilli’ ma con sicurezza e concentrazione. 6+)

Lautaro: una partita da vero capitano. Lotta esce sempre dcon la palla al piede da ogni contrsto, anche fra più avversari, si sacrifica, si produce in alcune giocate da urlo e quando gli capita la palla giusta è una sentenza.

Dzeko: altra prestazione superlativa. Quantità e qualità sempre al servizio della squadra. Impressionante. 7.5

Lukaku: è tornato e lo conferma nei 25 minuti in cui è in campo. Sempre determinante, prima conquista e poi serve a Lautaro l’assist per il gol che decide la partita. 7

All. Inzaghi: conferma di essere un grandissimo allenatore da coppe e fa dimenticare le 11 sconfitte in campionato  con un doppio trionfo nel derbi di CL portando i suoi uomini a una finale insperata a inizio stagione. 8

Luciano Da Vite

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61 pensieri riguardo “Qualcosa di meraviglioso: Inter – Milan 1-0 (3-0)

  1. Per chi non avesse visto la partita della Primavera un’inter rimaneggiatissima ha battuto 2-1 la Samp con gol di Sarr e Di maggio. Cresce il rammarico per una qualificazione alle fasi finali davvero buttata. Oggi partita molto combattuta, per certi aspetti dura, ma tecnicamente poco significativa (parlo di entrambe le squadre). Sopra la media solo Stankovic, Akesanmiro e in parte Owusu

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  2. Biasin su Twitter:

    ” 38 in Serie A
    – 13 in Champions
    – 5 in Coppa Italia
    – 1 Supercoppa

    Al termine della stagione l’#Inter avrà giocato 57 partite, ovvero tutte quelle possibili… Nella stagione più compressa di sempre.

    Questa cosa fa abbastanza impressione.

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  3. Ho visto City vs Real…..sarei un folle se mi mostrassi ottimista, Guardiola ha creato una macchina perfetta, la nostra unica possibilità contro questi qua è giocare un gara di altri tempi…organizzazione difensiva perfetta e ripartenze fulminee!
    Bello esserci comunque, sono certo che onoreremo questi colori e la nostra storia.
    Anch’io ho visto la partita della primavera, mi è piaciuto molto Stankovic…idee chiare bel piede.

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  4. Con il City sarà durissima, è l’avversario peggiore per noi che ci poteva capitare. Però sono convinto che gli daremo più filo da torcere del Real Madrid. Fondamentali saranno i primi 30 minuti. Se resisteremo al loro prevedibile/sicuro assalto secondo me potremmo anche riuscire a fare match pari o quasi pari. Questo Manchester City è un po’ anomalo rispetto alle supersquadre di Guardiola degli anni precedenti. Schiera tre stopperoni dietro che rimangono abbastanza ancorati alla difesa e praticamente appoggiano pochissimo la manovra offensiva (Walker, Ruben Dias e Akanji). L’unico che un po’ spinge è Walker. A centrocampo schiera un quarto stopperone che è Stones a fianco al vero regista che è Rodrigo che quest’anno sta giocando a livelli altissimi. Sulle ali ci sono due centrocampisti Bernardo Silva e Grealish che sono bravissimi nel fraseggio e nel possesso palla ma nell’uno contro uno non sono devastanti (tanto per intenderci non avremo il potenziale incubo che costituiva Leao che dal nulla poteva saltare in velocità due dei nostri e andare alla conclusione). Diero il centravanti ci sono le due mezzali/trequartisti che sono Gundogan e De Bruyne che sono giocatori dalla tecnica raffinatissima e dall’intelligenza superiore (soprattutto De Bruyne). Però sono entrambi abbondantemente sopra i 30 anni e anche loro sul piano dell’uno contro uno non sono dei fulmini di guerra. Davanti poi c’è quell’animale di Haaland. La vera forza di questa squadra sono gli automatismi quasi perfetti che Guardiola ha creato e che potrebbero mandarci in crisi anche in considerazione che in questi anni non abbiamo mai affrontato una squadra così evoluta. Però, tolto Haaland che è un giocatore che in alcumi momenti può diventare immarcabile, nessuno degli altri giocatori del Manchester sul piano dell’uno contro uno è superiore ai nostri. A centrocampo possiamo fare match pari, sulle fasce altrettanto (molto importante sarà la sfida Dumfries/Grealish. Due giocatori completamente diversi, direi agli antipodi. Dove uno dei due può prevalere nettamente sull’altro. L’inglese ipertecnico a volte fumoso e fisicamente non devastante contro il nostro olandesone dalla tecnica molto più approssimativa ma dalla fisicità debordante). Se Acerbi fa il miracolo di bloccare Haaland ….. Discorso a parte merita De Bruyne che è un giocatore dall’intelligenza, dalla tecnica e dalla visione di gioco superiore. In vita mia ho visto solo un giocatore con queste caratteristiche così sviluppate che è stato il francese Michel Platini. Che tra l’altro sembra giocare in perfetta simbiosi con Haaland. Per Inzaghi sarà un bel rebus prevedere le giuste contromisure per limitarlo.

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  5. Bisogna prendere a riferimento e cercare di riproporre il match che ha fatto all’andata il Real Madrid che è finito 1-1 ma che ha visto prevalere gli spagnoli che avrebbero meritato di vincere. I primi 20/25 minuti il Manchester è partito forte e con tutti i suoi automatisti tattici perfetti da orologio svizzero ha messo sotto i madrileni creando 2/3 situazioni per andare in vantaggio. C’è stata però una ripartenza letale del Real che con due passaggi ha liberato al tiro Vinicius che ha portato in vantaggio i madrilisti. Da lì la partita è completamente cambiata, è diventata più caotica e meno logica (dal punto di vista di Guardiola che ha l’ossessione/ambizione di governare l’entropia che è insita nel gioco del calcio) ed è diventata una somma di 1 contro 1. E in questo nuovo habitat il Real Madrid secondo me ha prevalso sul Manchester. Poi siccome il calcio non è una scienza esatta nella fase di prevalenza del Real gli inglesi hanno pareggiato grazie ad una prodezza di De Bruyne. Però il Real era riuscito a far deragliare il treno Manchester dai soliti binari tattici in cui incanala le partite e gli avversari. E nel caos madrilista sono emersi alcuni lievi limiti dei singoli giocatori del Manchester.

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  6. A mio avviso comunque andrà la finale abbiamo fatto un impresa enorme, purtroppo nutro pochissime speranze soprattutto se penso ai primi 15 minuti col Milan dove abbiamo pensato solo a difenderci e abbiamo sofferto, temo che ci schiacceranno nella nostra area sin dall’inizio e temo che se accettiamo di difendere al limite dell’area saranno dolori seri, condivido l’analisi in merito ai giocatori del City e dalla peculiarità di Stone che si è trasformato in centrocampista assaltatore, io ammetto di avere un debole per Gundogan intelligenza calcistica superiore unita ad un fisico normale per altro martoriato da infortuni, di altri più blasonati avete detto tutto, non ci resta che sperare in un episodio o chissà noi vittima sacrificale loro grandi favoriti noi mente libera loro pressione e …………………..

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  7. sarebbe meglio precisare che le 2 occasioni del milan sono arrivate da clamorose situazioni fallose
    sulla palla gol di diaz c’è un netto fallo di theo su Barella . si son ( stupidamente ) fermati tutti
    e l’azione di leao è viziata da una spinta e un tocco di mano

    ora pensiamo a Istanbul contro dei mostri

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  8. Su twitter ho letto questa. Non so se è vera.
    Costo rosa Manchester City: 885,8 milioni di euro.
    Costo rosa Inter: 296 milioni di euro.
    Poi c’è da calcolare il monte ingaggi.
    Ma noi una piccola speranza l’abbiamo, perché in campo vanno gli uomini e non i soldi

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  9. Sempre su Twitter: a fine stagione l’Inter avrà giocato 58 partite, tutte le partite possibili. Unica in. Italia e probabilmente in Europa. Questo in un’annata straordinariamente compressa. Se togliamo i 3 mesi di stop tra estate e mondiali fanno una ogni 5 giorni.
    Io aggiungo che i nazionali superano largamente questa media

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    1. Il city giocherà a Istanbul la 61esima partita stagionale (loro oltre fa cup, dove sono in finale, hanno anche coppa di lega).
      Calendari folli, ma hanno una rosa tremenda potendo spendere cifre impressionanti

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  10. Ciao ragazzi, una domanda di fantamercato a Luciano: per la difesa per la prossima stagione come lo vedresti il ritorno di Pirola (contro-riscatto fissato a 8M) a fare da prima riserva ad Acerbi/Bastoni? Sicuramente non è forte come il De Vrij di quest’anno, però è più duttile.

    Questo, in teoria, ci permetterebbe di risparmiare l’ingaggio dell’olandese per avere un pò di budget in più per il difensore dx titolare?

    Lì il sogno sarebbe Scalvini, anche se la vedo durissima.

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  11. Pirola secondo me può giocare terzo di sinistra nella difesa a tre o centrale di sinistra nella difesa a quattro. Non sappiamo se può giocare centrale nella difesa a tre.
    Se ci costasse otto milioni, più 2 di ingaggio netti sarebbero 10, diciamo 12 se moltiplichiamo l’ingaggio per 2. Non so se De vrji ci può costare più di sei x 2 di ingaggio. ma anche se costasse 7 per 2 il risparmio per l’esterno destro sarebbe minimo. E avremmo la necessità di trovare un vice Acerbi. A meno che il sostituto di Skriniar non sia un destro capace anche di giocare centrale. In caso di emergenza quindi potrebbero giocare Darmian (D’Ambro) X Bastoni. Però in quel caso avremmo anche un esterno in meno. Insomma è una questione difficile da valutare sia finanziariamente sia tecnicamente, perché solo chi lo ha seguito partita per partita può sapere se è pronto per una squadra che aspira a giocare un sessantina di partite, nella quale quindi i numeri due dovrebbero giocarne almeno 20 e magari essere chiamati nelle occasioni più importanti.
    Uno dei nostri problemi, quest’anno, secondo me è stata la non completa affidabilità di alcune alternative: da Handa a Gaglia a Asllani, a Bellanova a Correa. Così nei fatti invece che 22 titolari ne abbiamo avuto 17

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  12. Pirola, per lo meno dagli schemi che pubblicano a inizio partita, l’ho sempre visto piazzato come braccetto sinistro di una difesa a tre. Confesso però che una partita intera della Salernitana non l’ho mai vista.

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  13. Sono in attesa di una risposta. Il Pirola che conosco io come organizzatore della difesa non ce lo vedo. Ma magari è migliorato in questo

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  14. Oggi ho visto un’amichevole in preparazione delle finali del campionato U17
    Si sono affrontate Inter e Entella. I liguri sono una buona formazione del campionato U17 di lega Pro, arrivati ai play off e recentemente eliminati.
    Tra i nostri mancavano Maye, Cocchi, Tigani, De Pieri, Mosconi
    La partita è finita 7-2, ma il risultato come è ovvio non conta.
    Difficile valutare la prova dei nostri, perché non so che cosa Polenghi abbia chiesto alla squadra.
    Primo tempo dominato sul piano del palleggio, ma a ritmo modesto e con eccessiva ricerca di giocate ad effetto. E’ finito 1-0 (Pinotti) ma loro nell’unica azione hanno colpito la traversa.
    Si sono difesi bene con un 352 che diventava quasi sempre un 541, accorciando gli spazi, ma non rinunciando a ripartire anche con più uomini e cercando sempre il disimpegno sul compagno. Mister Annoni li ha messi in campo bene e resta confermato che il livello tecnico-tattico agonistico di tutto il nostro calcio giovanile è in crescita.
    nella ripresa ci siamo portati sul 3-0, poi è iniziata la girandola dei cambi (sono entrati tutti e alcuni sono persino rientrati, confermando il carattere amichevole del match, da considerarsi appunto una sorta di preparazione agonistica alle finali)
    Abbiamo concesso loro un paio di ripartenze e in una di queste hanno accorciato le distanze con un gran tiro da fuori che si è infilato a parabola nell’angolo alto.
    Abbiamo ripreso ad attaccare anche se in modo meno ‘bello’ che nel primo tempo e ci siamo portati sul 6-1, prima di subire nel finale il 6-1 e poi chiudere con il 7-2 (altro gol di Pinotti su rigore). Di Spinaccé2, Granziera, Vanzulli e Venturini le altre reti.
    Questa la formazione:
    Zamarina
    Re Cecconi Garonetti Chiesa Castegnaro
    Gaverini Zanchetta Venturini
    Fois
    Pinotti Spinaccé

    Subentrati: Castelnuovo, Della Mora, Granziera, Marini, Ortelli Vanzulli Lavelli

    Diffiicile valutare i singoli, diciamo che mi sono piaciuti particolarmente Garonetti, Zanchetta e Pinotti, oltre ai due ‘pesi piuma’ Jean e Fois

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  15. Ligabue: “Il centrocampo dell’Inter è meraviglioso. Marotta e Ausilio hanno fatto un lavoro clamoroso”.
    Io non arrivo a sostenere questo, ma da semplice tifoso non mi sento di criticarli aspramente

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  16. Se guardiamo il calendario e i nostri impegni, non è affatto certo che ci si qualifichi per la prossima CL. Potrebbe essere decisiva Inter Atalanta, che non a caso è stata posta 72 ore dopo la finale di Coppa Italia

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    1. Napoli riposato che ha gestito pure i titolari ultimamente facendo recuperare i 2 davanti.
      Poi se scendi in campo contro i titolari freschi contemporaneamente con bellanova gagliardini correa e asslani è incredibile non essere andati sotto.
      Appunto all’allenatore: vedi che gagliardini per 20 minuti rischia di farsi cacciare, graziato più volte, perché lasciarlo in campo? Avremmo visto un secondo tempo meno sbilanciato. Il Napoli non era quello di 2 mesi fa, senza l’uomo in più la partita poteva prendere altre pieghe

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  17. Il Napoli ci ha dominati dal principio alla fine. Bisogna riconoscere che è molto più forte di noi e se non venderà i migliori vincerà per parecchi anni. Gagliardini l’ha messo e tenuto perché quello c’era, per non arrivare con i centrocampisti ‘buoni’ morti alle 4 partite decisive.
    Adesso purtroppo è in dubbio la qualificazione in CL. Secondo me seriamente in dubbio. Affronteremo un’Atalanta moooolto più fresca che si giocherà le ultime possibilità di rientrare e poi il Toro a casa sua che è un avversario difficile per chiunque e in qualunque condizione, figuriamoci nelle nostre.
    Io sono scaramantico e mi pare di ricordare che Inzaghi è specialista nelle coppe ma anche nel fasi eliminare all’ultima giornata dalla possibilità di andare in coppa.
    Vero che l’Inter non è la Lazio, ma tutto dipenderà dalle condizioni in cui arriveremo alle partite decisiva.
    Comunque vadano le due finali, se entreremo nelle 4 sarà stata una grandissima annata, in caso contrario sarà probabilmente l’inizio di una parabola negativa.

    Conta la stanchezza (fisica e mentale): hai raggiunto il pari, in 10 a meno di 5′ dal termine, non puoi lasciare un centrocampista solo in mezzo all’area. Conta anche un po’ di fortuna. Di Lorenzo, gol bellissimo, ma quanti ne ha fatti di simili in vita sua?

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  18. Mah, Gaglia che fosse scarso si sapeva. Oggi ha dimostrato di essere anche sciocco.
    Avrò torto ma se non c’è alcun 19enne (non 14enne) in grado di dare questo contributo, o sarebbe meglio dire di fare meno danni, non so quanto valga un settore giovanile.
    Gaglua forse sconta anche un problema psicologico ma è deleterio e non solo stasera: sembra avere un passo da calcio di 20 anni fa con tecnica decisamente modesta.
    E lo abbiamo pure pagato tanto…boh.
    Cmq anche Gosens purtroppo sembra acquisto non proprio azzeccato in relazione a spesa ed attese.
    Speriamo bene per le ultime due e nella penalizzazione gobba.
    12 sconfitte sono tante, indice di una rosa probabilmente non forte in relazione a quanto costa.
    Speriamo il cammino di coppa non illuda troppo

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    1. Non travisare le mie parole.
      Su Gaglia basta vedere a prescindere da stasera.
      Tu parli di inter B: peccato siano stati in campo tutti i giocatori pagati negli ultimi anni.
      Stasera sconfitta fisiologica, ci sta.
      Ma 12 sconfitte in campionato sono per me indicative che problemi ce ne sono molti.
      Il cammino in coppa, fantastico, spero non illuda che struttura team sia solida.
      Per me campionato è termometro molto più attendibile della forza di una squadra.
      Mi scuso per blitz, avevo promesso di aspettare finale di stagione.
      Di nuovo scusa

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  19. Ma qualcuno davvero pensava che saremmo andati a Napoli a vincere in carrozza?
    Loro giocano rilassati senza più alcuna pressione, noi venivamo da una delle settimane più intense della nostra storia (un derby in semifinale di Champions non capita tutti gli anni).
    Siamo stati costretti ad inserire molte riserve, gente che ha giocato pochissimo , in più abbiamo fatto tutto il secondo tempo in 10.
    Il calendario di questo periodo è durissimo, pensare che le vincessimo tutte è utopistico.
    Inzaghi ha dovuto fare delle scelte e, per me, ieri ha scelto correttamente.
    Mercoledì abbiamo la prima finale e vincerla aiuterebbe tantissimo per il morale, come fu nel 2010.
    La rosa è quello che é, avessimo avuto in panchina Foden, Mahrez, Julian Alvarez forse avremmo vinto il campionato.

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  20. Dimenticavo: se non squalificano la Juve servono 3 punti; se squalificano la Juve (cosa che faranno) ne bastano 2. Al netto della scaramanzia non siamo messi malaccio.

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  21. Ecco alcuni esempi recenti dell’inutilità del nostro settore giovanile.
    Naturalmente da ragazzi giocavano (giocano) con i ragazzi, da uomini, con gli uomini

    Salvatore Esposito, 2000, Spezia, serie A
    Samuele Mulattieri, 2000, Frosinone, serie B (12 gol e 4 assist)
    Filip Stankovic, 2003, Volendam, serie A olandese
    Lorenzo Pirola, 2002, Salernitana, serie A
    Lucien Agoumé, 2002, Troyes, serie A francese
    Gaetano Oristanio, 2002, Volendam, serie A olandese, convocato in nazionale
    Wilfred Gnonto, 2003, Leeds, serie A inglese, nazionale italiano
    Sebastiano Esposito, 2002, Bari, serie B, 4 gol e 1 assist (1 gol ogni 125 minuti) Nazion. U21
    Martin Satriano, 2001, Empoli, serie A
    Andy Hoti, 2003, Friburgo
    Franco Carboni, Monza, serie A
    Cesare Casadei, 2003, al Chelsea per 20 milioni
    Giovanni Fabbian, 2003 Reggina, serie B, 8 gol e 1 assist, eletto miglior cc
    Valentin Carboni, 2005, titolare nella nazionale U20 argentina
    Nikola Iliev, 2004, nazionale bulgaro
    Pio Esposito, 2005, nazionale U19 sotto età
    Zanotti, 2003, nazionale U19
    Fontanarosa, 2003, nazionale U19

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    1. Non ho detto questo, l’ho già scritto, ma ormai capisco che obiettivo sia sempre estremizzare il tutto.
      Evidentemente Gaglia sarà superiore a tutti i nomi citati altrimenti non ci sarebbe lui ma qualche ragazzo.
      Non so se sia così, io non voglio crederlo, visto il contributo negativo offerto no nsolo ieri, ia chiaro, dove per me la sconfitta ci stava.

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  22. Gaglia a detta non mia ma dell’allenatore è più forte di tutti i ragazzi citati che sono ancora all’Inter, altrimenti avrebbe schierato loro (come Conte spesso faceva giocare gaglia al posto di Eriksen, da incompetente qual è Gli altri che non sono all’Inter non potevano…giocare e quando sono stati ceduti o dati in prestito non erano ancora forti come lui, altrimenti avrebbero ceduto lui e risparmiato pure sull’ingaggio.

    Indovinato chi ha scritto queste cose ‘estremizzate’:
    “Avrò torto ma se non c’è alcun 19enne (non 14enne) in grado di dare questo contributo, o sarebbe meglio dire di fare meno danni, non so quanto valga un settore giovanile”?

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    1. Onestamente non so chi abbia detto questo.
      È vero che si ci fossero stati ragazzi più pronti, gaglia asslani bellanova e correa non avrebbero giocato ieri, perlomeno non insieme. Purtroppo era necessario far rifiatare gli altri.
      Il mio appunto è: se dal 20′ al 40′ gagliardini costantemente rischia il secondo giallo perché non toglierlo? Il ragazzo era fuori partita e condizione e ci può stare non avendo gran minutaggio ma a un certo punto inzaghi avrebbe dovuto scegliere il male minore che accettare l’azzardo di farlo restare in campo. Il ragazzo era sempre fuori tempo

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      1. Se non lo ha cambiato evidentemente era la scelta migliore.
        Purtroppo non è più possibile fare alcun tipo di ragionamento che, ripeto, contempli come le scelte non siano solo ed esclusivamente basate sulle capacità di campo.
        Io capisco che per equilibri di spogliatoio la finale di coppa Italia la giocherà probabilmente Handanovic ma ciò non toglie che, dovesse accadere, lo sloveno sia oggi parecchio più scarso di Onana.
        Non capisco veramente come questa cosa non possa essere considerata e ci si trinceri sempre e comunque dietro il “se han fatto così vuol dire che era giusto”.
        Occorre scindere, per me, il giudizio sulle prestazioni dai motivi che hanno spinto a fare certe scelte.
        Posto che per me Inzaghi ha fatto benissimo a ruotare i giocatori, mettenndo in vetrini gli acquisti più costosi dell’ultimo biennio.

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    2. Se non cogli il significato pazienza.
      Vedere giocare Gaglia e non avere niente di meglio è angosciante, ripeto, non solo per ieri, ormai abbiamo avuto un sacco di esempi. Il giocatore, forse anche per tensioni psicologiche, è nettamente regredito e le rpestaizoni sono a li a dimostrarlo.
      E’ come andare in un liceo e chiedere chi sa fare le moltiplicazioni a tre cifre. Se non si trova nessuno, forse in quel liceo c’è qualche problema.
      Non viene mai contemplata l’ipotesi che per mille ragioni – eq

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  23. tra cui equilibri di spogliatoio ecc, si preferisca andare sempre sul sicuro.
    E’ umano, tutti siamo avversi al rischio, perchè questa cosa non deve mai essere presa in considerazione?
    Dimarco ha girato mille squadre in prestito mentre noi avevamo in rosa il 36enne Kolarov che faceva ridere perchè ormai finito. Tanto che non vide più il campo ma rimase come uomo spogliatoio. Non credo fosse meglio del Dimarco di Verona, anzi ne sono certo, ma la scelta conservativa era stata fatta.
    Quindi spero vivamente che i ragazzi da te citati valgano più di Gaglia – lui è per fare un esempio – perchè altrimenti non ce ne facciamo nulla

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  24. E’ ovvio che un allenatore a inizio stagione fa un patto con i singoli giocatori e poi lo deve confermare se non vuole perdere di credibilità.
    La perde comunque se per esempio handa, vedendolo allenarsi, risulta palesemente inadeguato, perché a nessun giocatore piace perdere…’per coerenza’. Se la violazione del patto è davvero motivata i giocatori si …adirano se non viene fatta.
    Gagaliardini è arrivato all’Inter nel gennaio ’17, sotto la guida di Spalletti. Ha giocato 185 partite di campionato, più molte di coppa in Italia e in Europa. Comprese partite decisive. Mi sembra che abbia anche 7 presenze in nazionale.
    E’ stato spesso titolare con Spalletti, con Conte, con Inzaghi: segno che o tutti e tre non capivano nulla, oppure l’Inter aveva fra i ragazzini centrocampisti disastrosi, tipo Casadei autore di due gol al mondiale U20 contro il Brasile.
    Per me non è così, semplicemente Gaglia dava garanzie maggiori dei giovani ancora in formazione. Così oltre che a me è sembrato a 3 allenatori bravini e ai direttori tecnici
    Per esempio, Di marco a 18 anni in prima squadra ha fatto ridere, tornatoci a 23 si è guadagnato il suo spazio.
    Kolarov a 35 anni aveva giocato una buona stagione, sulla carta era più affidabile del Di marco di allora. nessuno poteva prevedere che avrebbe avuto un crollo repentino, molti trentaseienni hanno fatto e fanno grandi stagioni nell’Inter e altrove. Parlare dopo è facilissimo
    Casadei è costato 20 milioni e poi il Chelsea l’ha mandato in una succursale. Forse non era pronto non dico per fare il titolare, ma per stare nella rosa.
    A me sembrano polemiche da salotto (tutti bravi sul divano).
    A napoli l’Inter ha dovuto rischiare due elementi che in condizioni normali non avrebbero mai giocato quella partita: Gaglia e Asllani. ma i tre titolari dovevano guadagnarsi a turno un po’ di riposo e non si poteva giocare con Akinsanmiro o Stankovic. probabilmente si sarebbe ribellata la squadra che in allenamento vede la differenza fra i 4.
    Un Primavera dell’Inter che ha anche esordito mi raccontato un episodio:la differenza fra Primavera a prima squadra l’ho vista al primo allenamento quando stavo andando sulla palla quando D’Ambrosio con un spallata, regolamentare mi sbattuto ben fuori dal terreno di gioco.
    Le scelte non sono così semplici come sembrano guardando qualche partita in tv. Tutto qua. Poi possono essere sbagliate, alcune lo sono perché nemmeno Guardiola non sbaglia mai.
    Resta il fatto che è stata messa in dubbio, quanto meno, l’utilità del nostro settore giovanile. Io ho cercato di dimostrare che…un po’ utile è

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    1. Molto utile, infatti la mia era ironia.
      Vorrei solo un po più di coraggio nel dare fiducia a questi ragazzi. Bove nella Roma gioca solo per infortuni e Mou continua a dire che viene dalla Triestina: non mi sembra faccia peggio di altri, anzi. È solo un esempio di ragazzi considerati non pronti che poi, si scopre, non fanno così peggio di altri.
      Se poi le prestazioni di gagliardini, per me anche condizionato da scadenza/critiche ma quelle sono da un bel po, sono considerate sufficienti allora alzo le mani

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      1. Non esiste il coraggio e la mancanza di coraggio. Esiste il campo. E chi li vede tutti i giorni sa che cosa ogni giocatore può dare

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        1. E quanto al fatto che noi non disponiamo di centrocampisti di riserva migliori di Gaglia e Asllani (oggi), o attaccanti di riserva migliori di Correa, o esterni migliori di Bellanova, anche a me spiace enormemente. Servirebbero i soldi per prenderne di migliori

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        2. Su osservazione quotidiana concordo, ci mancherebbem però penso sia anche vero che non tutti i tecnici abbiano la stessa voglia di rischiare: perchè con un giovane ovvio che una dose di rischio sia presente, sopratutto se preferito ad un usato sulla carta sicuro.
          Il calcio è pieno di esempi di ragazzi che i tecnici sono stati costretti a lanciare per via di una serie di assenze che da li in poi si sono ritagliati un ruolo.

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  25. Incredibile partita oggi a Interello
    Nel posticipo dell’Under 18 si affrontavano Inter e Spal, domenica ci sarà l’ultima giornata. L’Inter è prima e qualificata al primo posto da tempo, avendo 10 punti di vantaggio proprio sulla Spal, che a Milano aveva necessità di fare almeno un punto per assicurarsi la seconda piazza e la partecipazione alle finali.
    La Spal è una squadra fortissima e si era già visto nelle precedenti due partite di campionato ( a Interello avevamo vinto 4-3 grazie a un superlativo Zefi).
    Noi avevamo una formazione rimaneggiata e inizialmente abbiamo subito la loro aggressività accompagnata da buona tecnica (interessante a mio parere il numero 10 Longoni).
    Loro vanno sul 2-0 con due colpi di testa in mischia, Poi sempre in mischia Stante accorcia. Ancora un colpo di testa in mischia e la Spal va al riposo con il vantaggio di 3-1
    Qualche cambio nel corso della ripresa, alcune azioni splendide dei nostri e la partita finisce 5-3 per noi
    Questa la formazione:

    Tommasi
    Miconi Casani Stante Motta
    Ricordi Bovo Berembruch
    Mazzola
    Tamiozzo Diallo
    in panca Zamarian, Maye Castegnaro Ciuffo Baldelli Vedovati Zanchetta Quieto
    Lavelli.
    Decisivi in particolare i cambi degli esterni bassi (che non avevano demeritato, comunque) con Ciuffo e Castegnaro (imprendibile jean). Molto bene Zanchetta in mezzo al campo e poi il trio d’attacco completamente rinnovato con Quieto (sempre fortissimo) Vedovati (grandissimo lottatore) e Lavelli.

    A margine del match una brutta notizia: Kevin Zefi , in tribuna, mi ha detto che per l’infortunio alla spalla la stagione è finita. Quindi niente fasi finali

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  26. Tranne che per casi particolari, sempre possibili ma rari, il settore giovanile di un’Inter non è fatto per fornire un supporto a stagione in corso per la prima squadra (a meno che non si tengano dei fuori quota leader, cosa che non è nella politica dell’Inter). lo scopo è quello di preparare giocatori che nell’arco di due-tre anni possano fare i professionisti a buon livello.
    Si è citato il caso di Bove, ma Bove non è un 2004 o addirittura 2005 come i migliori nostri giovani, ma un 2002 come Asllani, per esempio.
    Diverso sarebbe il discorso se avessimo una Under 23 in serie C, dalla quale, a stagione si in corso, si possano prelevare 8e poi magari restituire) giocatori già esperti di professionismo

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  27. A proposito di giovani, un prospetto interessante a mio parere come alternativa in attacco, almeno come esterno, è Cambiaghi dell’Empoli. Non so se è ancora dell’Atalanta ma come alternativa secondo me in rosa ci può stare bene. Corsa, forza e buona tecnica di base mi pare non male nemmeno nell’uno contro uno. È anche pericoloso sotto porta. Un pensiero lo farei, soprattutto se avesse ancora margini di miglioramento, che ne pensate?

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  28. Beh, immagino che spese importanti andranno su un difensore (scalvini), poi un mediano (non saprei ma spero di qualità e quantità)e una mezz’ala (frattesi). Chiaramente bisognerebbe trattenere Lukaku e trovare un sostituto di correa (riuscire a cederlo sarà un impresa), magari il bergamasco cambiaghi potrebbe essere un buon elemento ,versatile anche in ripiego e, per ora, a prezzi accessibili.
    Sinceramente a me non dispiace come talento puro lauriente del Sassuolo però non mi convince la testa e ho qualche dubbio sulla sua capacità di fare entrambe le fasi

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  29. riguardo ai giovani mi sembra di capire che l’avere una squadra U23 non e’ piu’ procrastinabile. Presumo pero’ che voglia dire acquisire una societa’ che milita in serie C. E’ cosi’ ? I costi non penso siano bassissimi … Cosi’ come lo Stadio, non riesco piu’ a sopportare di dividerlo con quei banditi milanisti. Oltre al fatto che il prato vede quasi il doppio delle partite … quasi :-)

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  30. De Pieri in gol con l’U17 agli europei, ma non basta, Italia eliminate nonostante il 3-0
    La nostra U17 ha chiuso il campionato con 8 punti sul Milan e 19 sull’Atalanta, terza. Eppure aveva un solo convocato, De Pieri, appunto, oltre a un Under 16, Cocchi

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  31. I nostri ragazzi ci hanno regalato un’altra grande soddisfazione. Molti cercano di sminuirla, ma io ho visto le lacrime di chi l’ha persa.
    Piuttosto secondo me nel secondo tempo abbiamo rischiato molto per una mancanza di freschezza che preoccupa in vista della partita decisiva con l’Atalanta.
    Se facciamo il o i punti necessari per qualificarci, per me stagione da incorniciare, comunque vada a Istanbul.
    Io, da fifone, un po’ di paura ce l’ho per i prossimi due match di campionato

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    1. La vittoria è insperata considerando che nel secondo tempo la squadra era completamente sulle gambe. Purtroppo in mezzo al campo, senza miki manca il ricambio fondamentale a dare ossigeno. Bisogna per il prossimo anno sostituire assolutamente asslani con un giocatore più pronto per le rotazioni. Per fortuna gli avversari non avevano attaccanti davvero letali ma possedevano giocatori con caratteristiche adatte a mettere i nostri in difficoltà (brevilinei ma esplosivi e veloci di gamba) ed è andata così. Potranno anche aver giocato quanto noi o quasi ma hanno appunto caratteristiche fisiche per recuperare prima. Credo che giocare contro il Napoli in 10 per oltre un tempo abbia contribuito alle energie spese.
      Detto questo, il cuore è grande e, al netto di una telecronaca faziosa e rosicante, credo sia molto meglio affrontare l’atalanta con alle spalle un simile entusiasmo.
      Manca pochissimo e la stagione è davvero sorprendente, bravissimi tutti. P.s. sorpreso dalla leadership di acerbi in così breve tempo

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  32. Il numero di partite sarà stato quasi lo stesso, ma un conto è giocare in CL contro Bayern, Barcellona ecc, un altro giocare in. Conference league contro vattelapesca e C.

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