Idee più chiare sulla nostra stagione: Salernitana – Inter 0-5

Salernitana – Inter: l’esultanza di Alexis Sanchez. Nella trasferta di Salerno, il cileno ha dimostrato che se in condizione, può ancora fare la differenza e essere un giocatore molto importante.

Intendiamoci: idee più chiare non significa giudizio definitivo, perché troppe variabili possono intervenire nelle prossime 20 partite.

Del resto lo scorso anno dopo il girone d’andata la situazione era questa:

  1. Milan 43
  2. Inter 41
  3. Roma 37
  4. Juventus 36*
  5. Atalanta 36
  6. Napoli 34*
  7. Lazio 34

A fine anno, la Roma, che era terza, finì settima. Aveva perso 4 punti dall’Inter all’andata, al ritorno ne perse altri 18.

La Lazio ne perse altri 11  e così via.

Per ora il girone d’andata non è finito e certamente sarebbe cosa molto diversa se lo chiudessimo a 46 o a 43.

Chiudere a 46 potrebbe voler significare che nel girone di ritorno dovrebbero bastare 38-39 punti

Indipendentemente dal prossimo risultato tuttavia, alcune considerazioni sui numeri si possono fare e forse potrebbero servire a dare qualche indicazione anche sulla questione prospettive.

Ora, proviamo a distinguere le squadre del campionato tra il gruppo delle cosiddette favorite (a priori) e quelle considerate ‘comprimarie’.

  • Contro le comprimarie abbiamo totalizzato 34 punti sui 36 disponibili (percentuale del 97,2%)  e abbiamo una differenza reti di +31
  • Contro le sei co-favorite abbiamo totalizzato 9 punti su 18 (50%) e abbiamo una differenza reti di +2.

Emerge che in questo pezzo di campionato siamo stati maramaldi con le piccole (tra l’altro 20 gol segnati in sole 4 partite) e abbiamo incontrato qualche difficoltà in più con le grandi.

Certo, è assolutamente normale che la media punti e la differenza reti sia minore nel complesso delle partite con squadre più forti.

Se confrontiamo i punti conquistati dalle prime 4 in questo tipo di scontri (utilizzando le percentuali di punti a partita) abbiamo questa situazione:

  • Milan: punti 1,71 a partita (11)
  • Napoli: punti 1,66 (10)
  • Inter: 1,50 punti (9)
  • Atalanta: 1,33 (8)

Ciò conferma che c’è un notevole equilibrio negli scontri di vertice, con il Milan che fa un po’ meglio e l’Atalanta un po’peggio.

Dirò di più: sono praticamente certo che se ripetessimo i risultati sin qui ottenuti anche al ritorno, con 86 punti (oltre alle due contro il Toro che restano fuori dai calcoli) vinceremmo il campionato.

Il problema è che secondo me sarà quasi impossibile conquistare con le medio piccole 34 punti su 36 disponibili, dunque dovremo pensare a compensare anche solo con qualche punticino in più negli scontri diretti.

Si potrebbe anche allargare il discorso alla CL.

Anche qui abbiamo ottenuto il massimo o quasi (10 punti su 12) con le squadre meno forti e una differenza reti di +8, ma 0 punti e una differenza reti di -3  con il Real, unica squadra, se non sbaglio, a cui non abbiamo mai segnato in questa stagione.

Ovviamente si deve considerare che il Real è di altro livello rispetto alle migliori del nostro campionato e quindi  anche questo scarto  di rendimento è comprensibile.

Ora vorrei che fosse chiara una cosa: a inizio stagione non ritenevo che questa squadra fosse competitiva per lo scudo.

Ora se faccio questi discorsi, non è per cercare il pelo nell’uovo di un periodo felicissimo, ma solo perché incomincio a sperarci anch’io e mi piacerebbe che, potendolo, si lavorasse sulle situazioni di potenziale miglioramento.

Anche considerando che ci sono squadra che non hanno più le coppe (Milan) e altre che hanno coppe meno ‘prosciugatrici’ di energie e mentali (C. Uefa).

Personalmente dunque credo che si possa migliorare qualcosa nel rendimento con le grandi (alle quali però nel ritorno metterei la Viola, in forte crescita), mentre mi pare quasi impossibile mantenere lo stesso punteggio nel totale dei confronti con le medio piccole.

Penso, come dicevo, che, con l’equilibrio che c’è, arrivando a 84-85 punti si vincerebbe.

Questo risultato mi pare ancora difficile, ma non impossibile, soprattutto se arrivassero un paio di rinforzi (o comunque se ci fossero un paio di sostituzioni in organico tali da rafforzare obiettivamente la rosa, cosa non agevole, per altro. Basti pensare al presunto scambio ventilato dai giornali spagnoli – non a caso – tra  Sanchez e  Luuk de Jong, nel quale certamente ci perderemmo).

Ciò detto, veniamo alla partita con la Salernitana, non tanto per proporre un’analisi tecnico tattica del match, in quanto la differenza fra i due undici ancora una volta era troppo netta perché la riflessione sulla nostra prestazione possa evidenziare seri  elementi di ‘conflittualità’ interpretativa, ma solo per esprimere alcune valutazioni a caldo.

Abbiamo giocato benissimo.

Abbiamo dominato la partita: solo nel finale, a cambi avvenuti e risultato acquisito abbiamo mostrato un leggero calo di concentrazione, per altro comprensibile.

Credo che le cifre statistiche (al momento in cui scrivo, come faccio sempre, non le ho ancora consultate) confermeranno che siamo stati superiori, addirittura debordanti, in tutto.

Compresa la grinta, la compattezza di squadra, la determinazione per arrivare sulle seconde palle, l’attitudine a smarcarsi per offrire più soluzioni al portatore di palla.

Tutte situazioni di gioco che è difficile misurare statisticamente

Insomma, con la Salernitana come con il Cagliari, non avevamo solo più qualità, ma anche una condizione atletica e ‘mentale’ migliore, forse al nostro top.

Tatticamente poi lo schieramento speculare scelto dal loro mister (352) ci agevolava, vista la nostra superiorità uomo contro uomo, tranne per alcuni spunti di Ribery.

Come contro il Cagliari, la sblocchiamo su azione di calcio d’angolo, anche se qui un bel po’ prima (circa all’11°).

Poi giochiamo bene ma non andiamo in gol, gli avversari hanno la palla per riaprirla, mettendo Obi solo davanti al portiere, come era accaduto in condizione di risultato analoga al Cagliari.

In entrambe le situazioni il ‘pensionato’ Handanovic si fa trovare pronto e ci evita di ripartire da capo, contro una squadra che sarebbe stata più chiusa e galvanizzata.

Se si considera che l’unico altro loro tiro serio verso la porta (non in porta) è stato il colpo di testa di Djuric sul 5-0 si comprende come, comunque, la partita non avrebbe avuto storia (ma è  sempre meglio… non esser stati costretti a verificarlo)

Il secondo e il terzo gol spengono definitivamente ogni velleità dei campani.

E’ bene precisare che si è trattato di due azioni splendide, condotte con verticalizzazioni improvvise e irresistibili  perché realizzate con la qualità dei vari Barella, Calhanoglu, Dzeko, Brozovic, de Vrji, Bastoni.

Gli ultimi due gol invece sono frutto di una pressione alta di tutta la squadra.

Dunque l’Inter, almeno quando è in questa condizione, è in grado di andare in gol in tutti i modi (calcio piazzato, ripartenza, azione insistita) e di costringere l’avversario a insidiare la nostra porta in situazioni rarissime.

Ma questo, è bene ricordarlo, vale oggi e contro squadre inferiori, non è detto che valga sempre, nel lungo periodo, e addirittura che valga fra soli  quattro giorni quando affronteremo il Toro.

Dovremo dare il massimo anche in quella situazione, perché Juric è bravissimo nel preparare le partite e far rendere al massimo i suoi, inoltre il Toro è tradizionalmente una squadra ‘rognosa’ e a volte ci ha fatto soffrire anche nei nostri momenti migliori.

Del resto loro hanno giocatori forti e che in passato ci hanno creato problemi: cito solo Belotti, Sanabria, Bremer, Izzo. Ma ce ne sono altri. Ricordo partite recenti in cui ci ha messo in difficoltà Ansaldi, per esempio.

Inoltre hanno perso solo di un gol contro Milan, Juve, Napoli, Roma e Atalanta e hanno pareggiato con la Lazio.

Oltre ad aver battuto 4-0 la Salernitana.

Questo solo per dire che non sarà affatto una passeggiata come si sono rivelate (a posteriori) quelle con  Salernitana e Cagliari.

Il match di Salerno secondo me ha dimostrato altre cose:

  • che D’Ambro non vale Skriniar, ovviamente, ma lo può sostituire in modo del tutto dignitoso;
  • che il vero insostituibile è Brozo, sia perché né Barella né Calha sono naturalmente ‘tagliati’ per quel ruolo, sia perché la qualità di Brozo a mio parere non trova eguali in Europa, per come si sposa con la quantità (…se penso a Jorginho, serio candidato al pallone d’oro…);
  • che Barella e Vidal insieme non costituiscono un accoppiamento ideale: entrambi sono troppo istintivi e irruenti e sbagliano qualche appoggio di troppo, anche se Barella appare complessivamente molto più efficace;
  • che sarebbe opportuno recuperare un Sensi al top e magari sostituire Vecino (neppure un minuto in due gare nelle quali considerati i risultati, si è fatto molto turn over, sembra indicare che sia un po’ ai margini);
  • che Gagliardini non ha piedi raffinati, ma resta un giocatore che in caso di necessità può sempre dare un valido contributo;
  • che Sanchez può ancora essere un giocatore importante: il dubbio è sulla sua fragilità e, semmai, sulla completezza di un attacco che ha tre giocatori su quattro disponibili (Alexis, Dzeko e Correa), che preferiscono ‘uscire’ a suggerire per eventualmente ripresentarsi, piuttosto che attaccare l’area;
  • che Calhanoglu, Perisic e ora anche Dumfries sono giocatori fondamentali e devono solo confermare di poterlo essere con continuità nell’arco dell’intera stagione;
  • che Bastoni ha caratteristiche tecniche, atletiche, caratteriali davvero eccezionali, nonostante la giovane età.

Degli altri si sapeva già tutto e era… un bel sapere (secondo me compreso Handa, chiaramente non più al suo top ma sempre  abbastanza affidabile).

Vediamo però che cosa ci dicono i dati statistici, i quali, ora che li ho visti, riservano qualche sorpresa.

Naturalmente tutti i valori fondamentali  (e collettivi) sono ampiamente a nostro favore, anche se in modo meno netto che in occasione di Inter – Cagliari.

Sono nostri:

  • il possesso (66 a 34),
  • il numero di tiri a rete (23 a 10).

Il numero di parate è invece…equilibrato:  3 per Fiorillo, 2 per Handa. A questo proposito bisogna considerare i 5 gol. Questo è un dato importante perché abbiamo tirato nello specchio della porta 10 volte, ottenendo 5 gol. Una media mai registrata in precedenza, credo, visto che tutti rimproveravano (e si autorimproveravano)  la scarsa cattiveria nel chiudere le azioni.

Sempre a nostro favore:

  • il numero di occasioni (20 a 8),
  • il numero di passaggi andati in porto (568 a 248),
  • l’accuratezza degli stessi (89% a 79% con un leggero calo rispetto al Cagliari),
  • i recuperi (62 a 43) e sarebbe interessante sapere quanti recuperi sono avvenuti nella loro metà campo,
  • infine i passaggi nella tre quarti avversaria, 129 a 42.

Curioso il dato a loro favore dei cross effettuati, 6 contro 5.

Questo dato conferma la scarsa propensione dei nostri a crossare, già notata contro il Cagliari, ma allora attribuita all’assenza di Dzeko e alla presenza di due attaccanti non troppo prestanti fisicamente.

Invece probabilmente si tratta di una precisa attitudine a giocare sempre la palla, tenendola bassa e nei piedi.

Ma la vera sorpresa, anche per me che pure avevo giudicato eccellente la sua prestazione, scaturisce dai ‘primati’ individuali ottenuti da Calhanoglu in quasi tutti i settori:

  • Primo per occasioni da gol create (10, davanti a Gondo, 3  e a Dzeko, 2),
  • Primo per i passaggi chiave 8, contro i 3 di Gondo e i 2 di Ribery,
  • Primo per il numero di palle giocate, 123, contro le 109 di Brozo,
  • Addirittura primo per numero di palle recuperate , 15, contro le 8 di D’Ambro e de Vrji e le sette di Gagliardini,
  • Gli è riuscito un dribbling e, altrettanto strano, solo Bastoni, con 2 ha fatto meglio,
  • E’ stato secondo per numero di km percorsi, appena dietro Coulibaly e terzo per la punta di velocità espressa allo sprint, dopo Ranieri e Dzeko,
  • Solo nella graduatoria di coloro che hanno tenuto una più alta velocità media non compare tra i primi tre (Zortea, Gagliardini, Brozo).

Siamo evidentemente in presenza di un giocatore con grandi qualità tecniche, ma in straordinarie condizioni di forma atletica e con una personalità e un’autostima che, almeno in queste partite, gli consentono di svettare. Speriamo che continui così a lungo.

Di solito il mattatore, in queste ‘graduatorie’ di prestazioni individuali è Brozo, che invece compare solo una volta nelle prime posizioni.

Nondimeno, a conferma del fatto che i dati statistici non sempre rispecchiano quello che si è visto in campo, secondo me il regista croato ha disputato una partita esemplare.

Veniamo allora alle pagelle individuali.

Handanovic: 6.5 un solo tiro in porta  veramente pericoloso contro la Salernitana, come contro il Cagliari.  Entrambi sull’1-0. Parate difficili e determinanti per tenere l’iter della partita favorevole a noi. Non è facile quando ti arriva un solo tiro trovarsi pronti. Molti sottovalutano anche la sua qualità nell’impostare l’azione, a causa di qualche rischio che si prende, ma spesso le ripartenze originano dalle sue giocate

D’Ambrosio: 6.5 Non è Skriniar, ma …poco ci manca. All’inizio soffre un po’ la progressione inarrestabile di Ribery, poi gli prende le misure, in collaborazione con i compagni. Attacca molto, come vuole Inzaghi ed è assai determinato nel cercare gli inserimenti. Come vice Skriniar è una garanzia

de Vrij: 6.5 rende inoffensivo Simy (20 gol nello scorso campionato). Qualche grattacapo in più glielo dà Gondo nel finale. Ma lui guida la difesa da consumato campione, vince contrasti, ripulisce e rende giocabili molte palle. Un  vero maestro

Bastoni: 7 un’altra prestazione super di un ragazzo che sembra non aver limiti.  Sempre più sicuro nella fase difensiva (ottima una diagonale decisiva nella prima parte della gara) , ha piede e una tale sicurezza nei suoi mezzi da potersi improvvisare spesso come attaccante, con tagli improvvisi, o suggeritore di gioco. Spettacolo.

(Dimarco: 6 personalmente mi è sembrato un pochino meno a suo agio rispetto a precedenti uscite, ma si tratta di puri elementi impressionistici)

Dumfries: 7 cresce di partita in partita, ora si è rinfrancato psicologicamente ed ha compreso perfettamente i movimenti che gli sono richiesti per far funzionare il collettivo. Recupera, si lancia nelle ripartenze offrendosi alle aperture improvvise dei compagni con la sua fisicità e velocità, sa anche accentrarsi per andare a concludere (ricordate Hakimi?)

Barella: 6  non è una delle sue partite migliori, anche prescindendo dal fallo inutile che gli è costato il giallo e ne determinerà l’assenza contro il toro. Corre sempre molto, ma non con la necessaria lucidità, si prende spesso l’incarico di andare al tiro, ma le sue conclusioni sono imprecise. Tuttavia è uno di quei giocatori che quando non gioca bene dà comunque un contributo importante alla squadra.

(Vidal: 6 poco più di mezz’ora giocata discretamente, ma senza la capacità di spaccare che gli si conosceva e per la quale era stato acquistato. Ha grinta e la mette in campo, insieme all’esperienza, ma servirebbe qualcosa in più)

Brozovic: 7.5 per me una partita eccezionale, mentre ho letto giudizi meno entusiastici. E’ dovunque serva la sua presenza, esce con eleganza dalle situazioni più complicate, ha una visione di gioco incredibile, come mostra ad esempio la verticalizzazione che ha portato al gol di Dumfries. Avendo quasi al suo fianco un secondo direttore d’orchestra (Calha) rende ancora di più

(Gagliardini: 6.5  entra in modo determinante nelle azioni che hanno portato al quarto e quinto gol. In una ventina di minuti scarsi… non è poco. Per il resto, si disimpegna con sicurezza)

Calhanoglu: 7.5  prestazione che alla consueta abilità col pallone tra i piedi associa una sapienza tattica notevole. Si muove a tutto…centro campo, contrastando e interrompendo azioni avversarie, aiutando Brozo in cabina di regia, proponendosi per le rifiniture ai compagni in fase di attacco. Nei calci piazzati si conferma una…sentenza

Perisic: 7 ha il merito indiscutibile di aver sbloccato la partita dopo pochi minuti con uno stacco imperioso e prepotente ad incornare l’angolo di Calhanoglu. Fondamentale in alcuni recuperi difensivi (cfr. la provvidenziale chiusura su Koulibaly nel primo tempo), sempre pronto e pericoloso quando si offre alle aperture o alle verticalizzazioni dei centrocampisti

(Kolarov: sv pochi palloni giocati, alcuni non bene.)

Sanchez: 7 una quantità di suggerimenti, azioni pericolose, invenzioni. Il suo gol conclude una delle azioni più spettacolari, non solo della gara… Sbaglia qualcosa per la voglia di strafare, ma è davvero ancora un signor giocatore, se sta bene

(Lautaro: 7 entra in campo nel modo giusto, deciso a non interrompere la serie di gol consecutivi, e ci riesce, andando vicino ad altre marcature. Francamente non capisco chi lo critica, ameno che non si tratti di… ulteriori stimolazioni)

Dzeko: 6.5 la sua presenza in campo si sente, anche se soprattutto fuori dall’area di rigore. Infatti è l’unico degli attaccanti a non segnare. Incide  comunque molto sull’andamento della gara con i suoi assist e le sue giocate. Resta un giocatore molto importante

All. Inzaghi: 7.5 meglio di così fino ad ora non poteva fare: Inter prima in classifica, mai nessuna gara in cui abbiamo subito l’avversario e prestazioni ottime sul piano dello spettacolo. Ha già fatto molto, ma il difficile arriva adesso. 

Infine una riflessione provvisoria: mi pare che quasi sempre vince il campionato chi subisce meno gol, raro che lo vinca chi ha segnato di più (tranne che in campionati dove una stacca tutti di 20-30 punti).

Più importante per la vittoria finale è vincere, magari 1-0 le partite che risultano davvero complicate nei fatti, rispetto a maramaldeggiare in modo scintillante quanto gli avversari non sono in grado di opporre resistenza.

Questo perché secondo me ci deve essere fiducia e anche entusiasmo, ma razionalmente si deve restare prudenti.

Under 17: Inter – H. Verona 4-0

Ancora una grande prestazione e una netta vittoria dei ragazzi di mister Polenghi.

Basterà ricordare che sono primi nel loro girone con 34 punti su 39 disponibili e in 13 partite ha segnato 44 gol, con una media di 3,4 gol a partita.

Questo avendo ormai incontrato tutte le avversarie (siamo al termine del girone d’andata) e soprattutto avendo quasi sempre fatto a meno, per un motivo o per l’altro di molti dei giocatori più talentuosi perché utilizzati in categorie superiori.

Per dire, nella partita di oggi mancavano tra gli altri il difensore Motta, i centrocampisti Bovo e Ciuffo nonché cinque giocatori offensivi del calibro di Carboni, Ricordi, Esposito, Quieto, Owusu (tutti nella rosa dei nazionali di categoria).

A parte le assenze sporadiche per motivi contingenti e quelle fisse per promozione in categorie superiori, a me a volte viene il sospetto che si tratti di una precisa strategia societari, volta a volta a turnare per rendere più difficile e dunque più formativo il compito assegnato a chi scende in campo nelle singole partite, almeno in quelle di media difficoltà teorica.

Oggi per esempio, si è fatto giocare Mazzola, che sicuramente dà del tu al pallone ma non potrebbe partire dall’inizio contro Milan e Atalanta.

Per sostenerlo è stato spostato a centro campo Stankovic, di solto perno insostituibile della linea difensiva.

Questa comunque la formazione iniziale:

Calligaris

Aidoo, Guercio, Stabile, Miconi

Stankovic, Di Maggio

Berembruck, Mazzola, Zefi

Martins

L’Inter si mostra subito nettamente superiore, anche rispetto a un buon Verona, che forse manca di… stelline ma è un gruppo compatto, da mezza classifica.

Andiamo più volte vicino al gol con belle combinazioni e  lo otteniamo con uno stacco vincente di Di Maggio (certo non un colosso…) su corner di Stankovic.

A prescindere dal gol, i due si cercano spesso, forse consapevoli di parlare un linguaggio calcistico molto simile.

Il Verona alza un po’ il baricentro per cercare di reagire, tiene un po’ più la palla, ma le occasioni capitano a noi, con Martins, Berembruck e lo stesso Zefi, che, prima della fine del tempo, va in gol mettendo al sicuro il risultato.

Nella ripresa ci sono molti cambi, in momenti diversi subentrano Ndianefo, Liserani, Ciuffo, Fois, Pedrini.

L’andamento del match non cambia, con il Verona che cerca orgogliosamente di rientrare in partita, ma non riesce mai neppure a tirare in porta, mentre noi ci esibiamo in alcune ripartenze spettacolari.

In due di queste occasioni è ancora Zefi, in giornata di grazia a punire la difesa veneta.

In particolare sull’ultimo gol, Zefi controlla una palla lunga e difficile superando con il controllo, grazie a un pallonetto il suo marcatore e poi sulla ricaduta anche il portiere in uscita.

La notizia del pari ottenuto dal Milan a Cittadella rallegra ulteriormente la giornata.

Brevi pagelle (praticamente riguardanti solo che ha disputato la prima ora di gioco).

Calligaris: 6.5 non deve parare nessun verotiro, ma si esibisce in alcune perentorie e sicure uscite alte, dando a tutti estrema sicurezza. Ottimo anche nel giocare con i piedi

Aidoo: 7 velocista insuperabile e giocatore dai piedi buoni. Fortissimo nei recuperi e nella spinta, sa giocare con i compagni., A volt commette qualche leggerezza comprensibile

Guercio: 6.5 solidissimo baluardo davanti alla nostra area. Per gli attaccanti veronesi non è giornata

Stabile: 6.5  vedi giudizio su Guercio, con il quale costituisce una cerniera impermeabile

Miconi: 6 spostato a sinistra al posto di Motta, il piccolo ex udinese se la cava con buona autorità

Stankovic: 7.5  dove lo metti lo metti, lui è sempre tra i migliori in assoluto. Per me è già pronto per la Primavera e ha interessanti prospettive

Di Maggio: 7.5 credo sia il primo suo gol di testa. Sublime come gioca la palla senza guardarla. Qualità ma anche ritmo e vero uomo squadra

Berembruck: 7 nominalmente ala destra, in realtà vaga per tutti il fronte d’attacco e in particolare  nel primo tempo, quando accelera risulta imprendibile per tutti. Può migliorare nella scelta di alcune giocate e dei posizionamenti. Cala un po’ alla distanza

Mazzola: 6+ qualità  tecniche indiscutibil. Sul piano agonistico è molto migliorato, ma deve crescere ancora parecchio per avere ambizioni

Zefi: 8 facesse qualche dribbling in meno, oggi avremmo vinto almeno 8-0 e anche lui avrebbe segnato di più. La sua abilità prestipedatoria comunque è davvero eccezionale e si unisce a una progressione eccellente. Giocatore da crescere con particolare attenzione, sarebbe un peccato che le sue doti andassero sprecate

Martins: 6/7 cresce di partita in partita. Oggi da prima punta ha fatto un po’ sentire l’assenza di Pio Espo per quanto riguarda ‘peso’ e capacità di far salire la squadra, spalle alla porta. Però si è fatto notare, ha dato profondità e velocità ed è andato vicinissimo alla segnatura, che avrebbe meritato

All. Polenghi: la squadra è prima, vince quasi sempre, gioca benissimo anche quando deve fare a meno di molti titolari. Molto merito è certamente di chi ha allestito il complesso, ma lui… più di così non potrebbe fare.

Luciano Da Vite

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20 pensieri riguardo “Idee più chiare sulla nostra stagione: Salernitana – Inter 0-5

  1. Partendo dalla fine secondo me gli 1-0 in un campionato sono importanti per due ragioni: per vincere devi fare tanti punti e devi farne anche quando non sei brillante. Se non sei brillante difficilmente potrai vincere facendo tanti gol, quindi col senno di poi, risulta un punteggio significativo. Dall’altra parte riuscire a condurre in porto un match in bilico, quindi con un solo gol di scarto, è sintomo di grande squadra. Ricordo ad esempio che la Juve di Allegri e Sarri era molto brava in questo, mentre l’anno scorso, quella di Pirlo non riusciva a resistere molti minuti,una volta passata in vantaggio. Considerazioni simili quindi verrebbero per un 2-1, penso ad esempio alla nostra gara contro il Sassuolo. Partita che veniva dopo una trasferta di CL, approcciata non bene. Non è finita 1-0 ma credo possa rientrare nella stessa categoria, tra l’altro ci sono stati due rigori, uno per ciascuna squadra, senza i quali il risultato sarebbe stato 1-0.

    È positivo riuscire a fare così bene con le piccole. Pensavo che il cambio in panchina potesse portare a perdere qualche punto in più con le piccole e magari meglio figurare con le grandi. Questo per un aspetto mentale e perché in mancanza di giocatori in grado di creare superiorità, con squadre chiuse si dovrebbe fare più fatica. Noi non abbiamo mai avuto nei tempi recenti, calciatori dotati di dribbling nello stretto. L’anno scorso però avevamo Hakimi e Lukaku che con qualche metro in più erano devastanti e soprattutto compensavamo questa lacuna grazie agli schemi di Conte e all’organizzazione: se la palla arriva nei tempi giusti, dove deve arrivare, i nostri possono essere più efficaci. Qualche eredità di Conte si vede ancora. Penso che una sequenza del genere vi sia familiare: Handanovic muove palla con uno dei “braccetti”, questo porta la punta ad allargarsi attaccando Bastoni o Skriniar e dà il tempo a Brozo di smarcarsi e venire incontro. Palla all’esterno, soprattutto Perisic, ma anche Darmian, palla alla punta che viene incontro, e inserimenti delle mezzali e dell’altro esterno che si inseriscono. Anche le palle di Sanchez per Dumfries ricordano azioni viste lo scorso anno. Oltre a ciò un un baricentro più alto e il costante proporsi di Bastoni e Skriniar, che ricordano Toloi e Djimsiti all’Atalanta, fanno sì che anche il classico pullman in area di rigore non sia così impenetrabile per noi.

    Per quanto riguarda gli scontri di vertice io considererei anche la Fiorentina già dal girone d’andata, non a caso la terza giornata ha vinto a Bergamo, di recente ha battuto il Milan e il turno precedente ha perso a Torino subendo gol al novantesimo, in dieci contro undici. Vero che è altra cosa, almeno sulla carta, rispetto alle altre. Ma sin dalle prime partite ha dato idea di essere più vicina alle romane ad esempio, che a squadre come Sassuolo, Empoli e Torino. Ricordo infatti i commenti positivi dopo la nostra vittoria al Franchi, anche tra i giornalisti.
    Le prestazioni sono opinabili, ragionare con i “se” e con i “ma” non mi piace perché si tende a considerare solo certi eventi e non anche altri, sfavorevoli. Quindi il rigore sbagliato da Lautaro nel primo tempo del derby, se segnato, avrebbe potuto non essere decisivo, sebbene nell’ambito di una gara in cui per tutti abbiamo almeno fatto un pochino meglio del Milan, tranne ovviamente che per i milanisti. E per Sergio.
    Ben altra importanza invece gli episodi contro Atalanta e Juve, rispettivamente all’86esimo e 88esimo. La Juventus senza un episodio a sé, non avrebbe segnato mai, ma proprio mai. L’Atalanta non si affacciava dalle nostre parti da trenta minuti e l’occasione che hanno avuto successivamente è probabilmente conseguenza proprio del rinnovato entusiasmo per il rigore sbagliato da di Dimarco. Quindi direi che siamo stati molto più vicini a fare meglio, che peggio. Questo può essere incoraggiante, ma serviranno conferme.

    Col Torino difficilissima, loro fanno un pressing feroce, cosa che noi soffriamo, ovviamente se fatto bene e di sistema, hanno una squadra fisica. Io, dopo la gara contro il Napoli, ritenevo sufficiente vincere tutte le gare restanti, con uno o due pareggi, a Roma e col Toro. Considerando il momento, i cinque giorni di riposo, il fatto che saremo in casa, le gare difficilissime che ci attendono dopo la sosta, vincere sarebbe una grandissima cosa.

    Un ringraziamento a Emiliano per il suo lavoro e l’augurio che le vicende personali siano alle spalle.

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  2. sono d’accordo sul fatto che con il Torino sarà difficilissima e poi avremo due mesi davvero pesanti. Senro tanto entusiasmo, ma proprio ora che le cose sembrano andare benissimo io invito a mantenere i piedi per terra. Non è assolutamente detto che nelle prossime 20 partite riusciremo a mantenere questi ritmi, questa condizione e a ripetere i risultati. Secondo me con questa rosa Inzaghi sta già ottenendo il massimo. Sarei molto più tranquillo con un paio di rinforzi all’altezza

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  3. Ancora una partita non soddisfacente della Primavera, nonostante il risultato favorevole e abbastanza nette (3-1). Sono un sostenitore accanito delle verticalizzazioni, ma le stesse sono altra cosa dal buttare la palla in avanti sperando che qualcuno la prenda.
    Sufficiente la fase difensiva, tranne qualche distrazione in occasione del loro gol e subito dopo: si sono aiutati tutti e sono stati compatti.
    Sul piano della manovra si è visto qualcosa solo nel finale,soprattutto dopo l’ingresso di valentin carbone e di Iliev. Per il resto, pochissimo: solo qualche iniziaitivca isolata e personale di peschetola. Lo stesso Casadei, celebrato in continuazione dai commentatori, si è prodotto in qualche strappo interessante ma non ha contribuito granché al sistema di fioco.
    Forse è un problema di smarcamenti senza palla e di fiducia

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  4. Mi ritrovo perfettamente nel commento di Luciano sulla Primavera. La vittoria, mai in discussione, contro una buona squadra che ci era davanti in classifica, è comunque da sottolineare. Importanti i rientri di Rovida ( decisiva una sua parata sullo 0-0 ) e di Jurgens, autore di un bel goal. A me è piaciuto Mathjaz (a parte sul goal); credo che Chivu ( che forse ci si rivede un po’) abbia ragione ad insistere su di lui. Mi sembra che Valentin Carboni abbia dei bei numeri..

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  5. “saranno importanti gli 1 a 0 quando giocheremo non benissimo”

    Ci hanno preso in parola.

    Vittoria IMPORTANTISSIMA

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  6. Valentin ha grandi numeri tecnici e buona fisicità. vediamo come cresce di…testa e se fa un ulteriore passo sul piano atletico. Se però qualcuno mi chiedesse chi tra i nostri 2005 ha più possibilità di riuscire forse direi Stankovic. Ma certo ce ne sono almeno altri 5-6 che hanno chance. Dipende da come completeranno la crescita

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  7. Quarantasei punti sono tantissimi, sappiamo già che sarà impossibile farne altrettanti o più nel girone di ritorno… ma intanto ne abbiamo fatti tanti per ora. Non so a memoria i punti fatti nei singoli gironi degli ultimi anni ma direi sempre almeno intorno ai quaranta. La cosa più importante non è comunque quello che pensano i tifosi, nel bene o nel male. La consapevolezza che hanno i nostri e i nostri avversari è la cosa più significativa.

    Barella è un grande calciatore, importantissimo per noi. Oggi anche se non lucido è squisito tecnicamente ci sarebbe stato molto utile. Come si diceva anche negli ultimi giorni, ottimo segnale vincere anche quando si è sporchi.
    Con queste squadre forse Sanchez meriterebbe un po’ più di spazio.

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  8. Carissimi cuori nerazzurri, oggi abbiamo fatto una gara così così contro un Toro che ci ha coperto uomo per uomo in tutto il campo non facendoci mai giocare in scioltezza. E tuttavia l’abbiamo portata a casa da grande squadra con spirito di sacrificio e senso tattico. Ottime le prestazione di deVrj, Vidal, Bastoni (eccezionale) e di un indomabile Perisic. Molto bene anche il nostro Denzel autore di una bella prestazione. Questa vittoria per 1-0 piacerà al nostro Luciano so che a lui piace vincere soprattutto così.
    Colgo l’occasione per fare a Voi Tutti gli auguri di un sereno Natale in salute.

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  9. La partita di ieri certifica che non dobbiamo dare per scontato nulla, che il gioco scintillante delle precedenti gare era anche figlio degli avversari che si incontravano. Appena una squadra, come il Toro, fa pressing sui nostri uomini chiave, lotta su tutti i palloni, corre e ha gamba, rimane attenta in fase difensiva, le cose si fanno più complicate.

    Ma alla fine abbiamo portato a casa altri 3 punti, ancora più importanti di quelli raccolti con Cagliari e Salernitana.

    Per me molto bene il nostro terzetto difensivo, bene Perisic, Dzeko, e Dumfries per il bel gol.

    Comunque godiamoci il primo posto e queste Feste, poi alla ripresa ci sarà ancora da sudare, e tanto.

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  10. Era da inter atalanta 1-1 immediatamente precovid che non andavo allo stadio e personalmente sono contento di esserci riuscito. Si è trattata di una partita che probabilmente non avrei molto accettato in TV ma in diretta ti rendi conto di molte più cose sul piano delle giocate individuale e del loro impatto sulla manovra corale.
    Il toro ha fatto la partita che poteva fare, correndo in modo organizzato con e senza palla e mantenendo una buona continuità di ritmo, un’ottima compattezza in fase di transizione e di ripiego. Noi naturalmente non avevamo le energie sufficienti per velocizzare il gioco con intensità e sovrapposizioni nel rispetto delle partite precedenti per cui abbiamo dovuto studiare i momenti della partita in cui dosare diversamente le forze. Detto questo e detto che i granata avevano più forza e reattività per catturare le seconde palle, abbiamo concesso davvero poco sul piano delle occasioni. Davvero ottimi in copertura a fare filtro e a lottare sulle palle sporche, mi è piaciuto in modo particolare bastoni, capace di innescare efficaci ripartenze e di supportare le verticalizzazioni dei centrocampisti. Pur non avendo l’intensità per mettere in difficoltà gli avversari con la velocità tipica del gioco corale , persino un dzeko non in grande condizione ha contribuito con buone giocate in grado di sopportare la posizione molto alta degli avversari. Ottimo anche lautaro nella protezione del pallone e conquistando palle sporche importanti. Chala purtroppo in modalità off ma con queste squadre il turco è sempre andato in panne, vidal ha portato contrasti fondamentali e ha costituito quella linea di filtro essenziale a difendere il risultato. L’olandese in buona condizione fisica ha sofferto a mio parere della ridotta intensità del giro palla , ma ha inciso più di sanchez in fase conclusiva e questo fa notizia

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    1. In generale era il tipo di partita che ci si aspettava e vincerla in modo sporco indica che inzaghi ha seguito in modo intelligente le capacità di soffrire che conte ha insegnato alla squadra. Se riuscirà a proseguire su questa strada nel girone di ritorno personalmente mi ricredero su tutta la linea sul suo conto.
      Spalletti sta portando in negativo ciò che sapevamo a tal proposito, e non mi stupirei se finisse fuori dalle prime 4. Gasperini a mio parere sta terminando il suo ciclo a Bergamo: a parte a San Siro e a Torino l’atalanta quest’anno è altalenante parecchio anche come solidità. Il Milan sta tirando fuori il massimo a mio parere, resta avvantaggiata solamente in virtù dell’esclusione anticipata dalle coppe.
      L’unica a mio parere che non ha espresso il potenziale per difficoltà di adattamento resta la juve, vera antagonista per il titolo anche in virtù delle capacità tattiche e concrete di Allegri

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    2. Chala ieri ha messo un cioccolatino per Lautaro.. uscito lui siamo calati incredibilmente

      per me uno dei migliori in campo ancora una volta Perisic (monumentale)

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      1. Guarda in effetti sono stato un po drastico ma chiaramente volevo dire che una partita sotto ritmo e dove bisogna fare filtro non è la sua partita. Non è una colpa, la squadra era comprensibilmente stanca

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        1. Sergio (ho capito che eri allo stadio ieri) sbaglio o per i primi 20 minuti Dumfries ha giocato piu’ centravanti che esterno-destro ?
          A me, dalla televisione, mi e’ sembrato di vederlo sempre altissimo e centrale.
          Cmq per me dobbiamo trovare una punta che segni quando le occasioni capitano, Dzeko e Sanchez ormai fanno a gara a girare lontano dai difensori …Lautaro non e’ proprio un killer …
          Contentissimo chiaramente della classifica e della prestazione globale della squadra in questo girone d’andata.

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          1. Si si becca, dumfries in effetti si è trovato a muoversi a lungo molto alto.
            Forse la tenuta della squadra necessitava di un maggior supporto di lautaro e dzeko in fase di non possesso nel fare filtro. Dzeko faceva spesso la boa sui rinvii della difesa e del portiere. Credo l’obiettivo fosse proprio di sfruttare in questo modo la velocità dell’olandese

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