Grande divertimento, ma conterà vincere quando ci si diverte meno: Inter – Bologna 6-1

Marcelo Brozovic in azione contro il Bologna. Il croato è probabilmente il migliore play basso in circolazione del calcio europeo.

E’ stata per tutti i tifosi nerazzurri e per gli spettatori neutrali che cercano nel calcio il divertimento più del risultato che risponda alla propria passione, una giornata di soddisfazione indiscussa.

Lo è stata anche per me che faccio parte della prima categoria (i tifosi passionali che godono solo quando si vince) certo più della seconda.

Se pensate che io non riesco a divertirmi, ma soffro fino a quando il risultato a nostro favore non è sul 6-0, capirete perché, per me la gioia è stata doppia.

Non solo l’Inter ha vinto, ma ha dominato, mi ha consentito di assistere rilassato all’ultima parte del match e, cosa per me piuttosto secondaria ma comunque accolta con favore, ha anche espresso un ‘bel giuoco’.

Il che non mi impedisce, come già avevo scritto dopo Inter – Genoa, di restare con i piedi saldamente  per terra.

Dopo il Genoa sono venute la vittoria nel finale a Verona, in rimonta, il pari di Genova con la Samp, praticando un ‘bel giuoco’ e la sconfitta con il Real, in cui per il gioco espresso avremmo meritato di più.

Quando vinci con un risultato largo significa che quel giorno sei stato molto più forte dell’avversario, ma anche che quel giorno ti è andato tutto bene.

A Bologna, per esempio nel ritorno sarà tutta un’altra partita e non è detto che la vinceremo.

Ieri, come contro il Genoa abbiamo avuto la possibilità di andare in vantaggio subito e poi abbiamo saputo sfruttare la situazione tattica favorevole, dilagando.

Sempre ieri abbiamo avuto un altro momento favorevole quando sull’1-0 una grande parata di Handa e una conclusione sbagliata di Sansone ci hanno evitato di subire il pareggio e di vedere svanire i vantaggi della situazione tattica acquisita.

Intendiamoci, probabilmente avremmo vinto comunque e magari con una certa ampiezza.

Del resto una partita può costituire un caso, due partite sono quasi un indizio.

Voglio dire che se fino ad ora in campionato abbiamo giocato due partite in casa con squadre considerate più deboli e le abbiamo vinte largamente entrambe (nella seconda permettendoci anche di fare turn over) è difficile pensare che sia solo un caso.

Più probabile che in questo momento noi si abbia una brillantezza, una capacità di far gioco e di creare occasioni che nelle situazioni di netta superiorità tecnica e atletica ci mettono al riparo da sorprese.

Infatti secondo me non vale neppure il discorso di molti interisti prudenti, se non un po’ scettici, i quali sostengono che abbiamo giocato contro ‘nessuno’.

Se questa affermazione poteva valere per il Genoa, che davvero è venuto a Milano con una formazione sperimentale e un’idea di gioco tutta in costruzione, il Bologna è venuto avendo 7 punti in classifica come noi.

E a chi dice che i punti contano poco dopo tre giornate (vero) io rispondo che però l’unico pareggio, oltre alle due vittorie, loro lo avevano ottenuto in casa dell’Atalanta e non della Samp, con tutto il rispetto.

Quindi è giusto essere felici per queste prestazioni, ma è giusto anche a mio parere conservare, insieme all’ottimismo, la prudenza per vedere se con le piccole in casa andrà sempre così (non nell’ampiezza del risultato), magari fra alcuni mesi e se questo tipo di gioco e le soluzioni disponibili a livello di giocatori ci permetteranno queste soluzioni vincenti, non sempre ovviamente, ma spesso, anche nelle partite difficili…

Fino ad ora a livello di esito sia con la Samp che con il Real non è andata benissimo, tanto che per me la partita più significativa e incoraggiante è stata quella di Verona, proprio perché abbiamo vinto in rimonta, solo nel finale e solo grazie a due prodezza individuali.

Penso che siano preoccupazioni legittime perché nel campionato italiano ogni partita fa storia a sé e solo dopo un numero consistente di partite si può affermare qualcosa di quasi definitivo.

Certo sarebbe più popolare, oltre che legittimo, esprimere solo una grande soddisfazione e sostenere che ormai è chiaro: siamo fortissimi e quindi i primi aspiranti allo scudetto.

Infatti lo sostengono, oltre a qualche interista che considero acritico (anche se la stessa aspirazione l’ho anch’io, a livello di speranza) soprattutto quei giornalisti e commentatori avversari  che conoscono le difficoltà psicologiche di vario tipo implicite nella convinzione diffusa di essere la squadra da battere.

A oggi, mentre aspetto i risultati di Milan, Roma e Napoli c’è chi ha fatto meglio di noi, magari con vittorie meno eclatanti.

Adesso arrivano tre partite davvero importanti: Fiorentina in trasferta, Atalanta a San Siro e Shakthar in trasferta.

Arrivarci avendo fatto bene e avendo dimostrato interessanti possibilità di gioco è sicuramente meglio che arrivarci in difficoltà.

Ma anche questa partite, in ogni caso aggiungeranno elementi di conoscenza ma non daranno sentenze definitive.

Mi riferisco alle teoriche possibilità della squadra, non ai numeri che definitivi non possono essere per logica, a questo punto.

I tifosi interisti sono pronti a esaltarsi o a deprimersi, per una buona o cattiva prestazione, di squadra o del singolo.

Forse è un atteggiamento normale perché nel tifo è difficile non farsi trascinare dalla passionalità, che ovviamente è legata al contingente.

Scrive giustamente in proposito Tumarco:

“Tengo i piedi a terra anche dopo la netta vittoria di oggi. Naturalmente molti di noi continueranno però a ritenere che abbiamo perso contro il peggior Real degli ultimi 10 anni (qui bisogna intendersi perché anche l’anno scorso avevo letto la stessa cosa ma senza dubbio quello di quest’anno è ancora peggio), che anche oggi abbiamo battuto un’altra squadra Primavera ; oggi stanno sotto traccia , in attesa del primo pareggio o meglio di una sconfitta per sviscerare tutta la loro competenza calcistica da allenatori e dirigenti e sparare su 3/4 della rosa . Io invece applaudo la Curva che da inizio stagione si è schierata dalla parte dell’allenatore e dei giocatori “.

Condivido questo discorso che però mi sembra incompleto, perché oltre alla critica verso i tifosi criticoni o… depressi servirebbe anche una critica ai faciloni e ai super ottimisti.

Da parte mia, non dico di essere nel giusto, ma mi appare scontato l’essere ‘dalla parte dei miei giocatori e del mio allenatore’.

Infatti sono stato considerato aziendalista quando stavo dalla parte (cioè tifavo) per Pioli, Ranieri e persino Mazzarri.

Erano quello che potevamo permetterci e non mi restava che sperare facessero del loro meglio.

Poi che Mazzarri non fosse Mou, il Trap o HH era scontato.

Ho difeso D’Ambrosio, Ranocchia e tuttora difendo Handa, sapendo che non sono Hakimi, Van Dijk e neppure Curtois.

Ma questo non mi impedisce, senza essere un catastrofista, di restare prudente nella valutazione  razionale (si fa per dire) delle possibilità di un gruppo fortemente innovato in parecchi  suoi uomini cardine.

Del resto sono un giovane… attempato e ne ho viste di tutti i colori.

Ricordo ad esempio un Inter – Atalanta di poco tempo fa finito 7-0 per noi, che poi abbiamo perso una ‘facile’ partita successiva.

Questo è un gruppo obiettivamente di tutt’altra consistenza tecnica, atletica e umana rispetto a quello, ma a me sembra che un po’ di prudenza non guasti.

In attesa comunque di verifiche più impegnative e soprattutto di poter misurare la ‘tenuta’ nel tempo.

La partita

Proprio perché non c’è stata storia partiamo subito dai dati di cronaca e dagli elementi statistici che da soli sono il miglior commento possibile.

Parte forte l’Inter, che già dopo 5’ circa è in gol: Vecino fa partire Dumfries che supera sullo spunto il suo avversario e fa partire un cross teso e basso sul quale Lauti si avventa per scaricare in rete.

Da notare che il modulo bolognese (4231) facilita questa situazione aprendo per Dumfries un’autostrada per l’uno contro uno.

Al 12’ si vede per la prima volta il Bologna con un cross-punizione da destra, teso basso e pericoloso  sul quale Handa esce di pugno.

L’Inter continua ad attaccare sfruttando le fasce e l’ottimo lavoro dei centrocampisti, ma al 18’ Correa perde una palla sanguinosa in mezzo al campo (secondo me è meglio se Correa gioca da attaccante puro…). Contropiede e palla gol per Soriano: Handa sventa il grave pericolo ma sulla ribattuta Sansone calcia fuori.

La partita ha la svolta forse decisiva alla mezz’ora, quando Dima calcia un insidioso angolo sul quale lo stacco imperioso di un immenso Skriniar è vincente.

Dopo qualche nostra occasione non sfruttata per inezie, arriva il gol di Barella che chiude la partita: è ancora Dumfries a involarsi, scambia con Dzeko (subentrato da poco a Correa) e mette la palla in mezzo, bassa. Sulla respinta della difesa, Barella insacca colpendo da terra.

Al 44’ Dzeko pesca Dimarco sulla sinistra: gran sinistro al volo, in ottima coordinazione, parato.

Tutte le azioni in pratica vengono dalle fasce dove oltre alle qualità dei nostri esterni, sicuramente pesa il fatto che quasi sempre si trovino a giocare nell’uno contro uno.

All’inizio di ripresa due segnali d’allarme, non tanto per il risultato del match, non in discussione, ma come nostro atteggiamento tattico.

In due minuti perdiamo due volte la palla a difesa scoperta.

Al 2’ Hickey calcia fuori da buona posizione, al 4’ Arnautovic lanciato solo verso la porta, scivola.

Al 5’ però una meravigliosa conclusione al volo di Lauti rischia di sfondare la traversa!

Poi è solo Inter con i gol di Vecino, i due di Dzeko e numerose atre occasioni.

Solo a due minuti dal termine una leggerezza difensiva, con la squadra ormai molto rimaneggiata, consente al Bologna di diminuire le distanze.

Le statistiche

Ovviamente non possono che confermare il dominio totale dell’Inter, con il Bologna che a parte l’occasione sull’1-0 non è mai stato in partita.

Nostro il possesso palla (54 a 46).

Una sola parata (oltre al gol) di Handa, contro  le 5, oltre ai 6 gol e al palo, del loro portiere.

I tiri in totale sono stati 19  a 7.

I tiri da area 9 a 2.

Le occasioni da gol 11 a 3. Persino Sinisa ha detto che avremmo potuto fare anche 10 gol…

I passaggi riusciti sono stati invece più i loro, ma questo è spiegabile con il fatto che non trovavano spazi per tentare la giocata profondo, come mostra il dato relativo all’indice di verticalizzazione, nel quale trionfano de Vrji, Barella e Dzeko.

Del resto anche nell’indice di passaggi rischiosi (riusciti) troviamo al primo posto nettamente Handa, Lautaro e Dumfries.

Netto miglioramento rispetto alla ultime prestazioni per quanto riguarda l’accuratezza dei passaggi (92%).

Anche in questo caso probabilmente tutto dipende dalla relativa facilità con cui uscivamo da un pressing che lasciava ampie zone del campo libere.

Da notare che forse per la prima volta nella stagione, Brozo non è stato sottoposto a una marcatura asfissiante.

Questo fattore, in gran parte determinante secondo me, è confermato dall’indice della pressione ricevuta, nel quale Brozo non compare fra i primi 5 (Lauti, Dzeko, Vecino, Arnautovic).

Tre ammoniti per loro e nessuno, per noi.

35 recuperi riusciti a 24 (con Skriniar primo con 9 recuperi davanti a Vecino con 7).

Barella è stato il primo nostro giocatore per palle giocate (80) davanti a Brozo (76)-

Interessante secondo me anche l’indice di smarcamento che mostra la disponibilità alla corsa senza palla, per farsi vedere (anche se si dovrebbe considerare  pure la corsa di chi si è impegnato per recuperare palla).

Oltre ad Handa, primo col 91%, (ma questo è ovvio perché con il nostro modo di giocare il portiere deve sempre trovare la posizione che consente il più agevole appoggio ai compagni) troviamo Bastoni, Dimarco, Skriniar e Dumfries.

Altro dato interessante a mio parere, perché vi troviamo i due esterni e i due difensori esterni della linea a tre, a conferma del fatto che l’Inter ha cercato soprattutto l’uscita sulle ali.

Infine, come  curiosità, Vecino è risultato il primo (davanti a Barella e Soriano) per i km percorsi, mentre Dumfries è stato il più veloce (34,38 Km/h) davanti a Bastoni.

A livello di squadra l’Inter ha percorso oltre 5 km più degli avversari a una velocità media  di 6,8 Km/h contro  6.5.

Questi ultimi dati mi sembrano significativi per confermare l’ottimo momento atletico della squadra, soprattutto considerando che arrivavamo dalle ravvicinate fatiche della partitissima contro il Real.

Concludendo, senza voler fare il ‘tecnico’ mi sembra che questa partita segni un punto a favore delle scelte di Inzaghi, dal punto di vista dello schieramento e tattico.

Il mister infatti, accusato alla Lazio di giocare sempre con gli stessi (non ne aveva altri…) ha proceduto a un turn over che altri hanno definito leggero, a me è parso intelligente.

Se tu fai un turn over pesante, in una partita, rischi di perderla, se invece sostituisci a turno  ogni volta 2-3 giocatori tra i più impegnati in precedenza ,i rischi sono minori e puoi raggiungere l’obiettivo di non sfruttare eccessivamente alcuni giocatori.

Anche le sostituzioni a partita in corso mi sembra abbiano risposto a questa accortezza.

Infine è sembrata risolutiva la scelta, evidentemente preparata, di puntare molto sulle aperture del gioco, sfruttando soprattutto le fasce dove agivano tra l’altro giocatori freschi, messi in condizioni favorevoli dal fatto di trovare quasi sempre un solo avversario.

Questa scelta a mio parere è stata… agevolata dall’infortunio di Correa, perché Dzeko è certamente giocatore più capace di arretrare, per poi pescare  con precisione e far correre i compagni sulle fasce.

Ma ogni partita, da questo punto di vista fa storia a sé perché uno Dzeko troppo lontano dall’area, se gli avversari riescono a chiudere le fasce e i nostri centrocampisti hanno poche occasioni di inserimento, può ridurre le capacità offensive.

Al contrario, sempre a mio modestissimo parere, la scelta di Correa è stata un po’meno felice da questo punto di vista, perché l’argentino, un po’ in difficoltà, si esprime meglio da punta vera.

Ma, come ha detto il mister, l’obiettivo condivisibile anche da un profano come me era quello di far riposare completamente Dzeko Perisic e Calha.

Peccato non avere un vero vice Brozo…

Pagelle

Handanovic: questa volta neppure i critici più malevoli possono rimproverargli nulla, anzi con un po’ di onestà si potrebbe riconoscere un paio di interventi importanti. 6.5

Skriniar: è in una condizione strepitosa, gli riesce tutto. Ha imparato benissimo a fare il primo di destra e ora è pericoloso anche quando attacca. Dietro è una vera diga, altro che i de Ligt, i Romagnoli ecc… 7.5

de Vrji: rispetto allo scorso anno tiene di più la posizione e si occupa meno di sostenere le transizioni offensive, lasciando questo compito, a turno, a Skriniar e Bastoni. Sempre magnifico per scelta di tempo, posizione e capacità di dirigere la difesa. 7

Bastoni: è in evidente ripresa dopo il piccolo infortunio. Continua a crescere nella fase difensiva (alcuni contrasti vinti da ultimo uomo sono stati entusiasmanti) mentre che sappia giocare la palla lo si sapeva. 7 (Ps mi piacerebbe avere il tempo e la voglia di contare quanti tiri in porta abbiamo subito  nei quasi 500 minuti – con i recuperi – delle 5 partite ufficiali, in questa stagione…)

Dumfries: l’inserimento direi che stia procedendo… a gonfissime vele. Lanciato, è un carro armato, ma sa anche ragionare e cercare la giocata migliore, oltre a possedere i mezzi  tecnici per realizzarla. Entra in modo decisivo in parecchie azioni da gol e sta imparando anche a difendere. 7.5

Vecino: con il sistema di gioco applicato a Bologna diventa determinante perché ha i tempi per inserirsi in ara, nello spazio lasciato da Dzeko per chiudere le azioni che si sviluppano soprattutto sull’esterno sinistro. Ha fatto più km di tutti e più recuperi di tutti, dopo Skriniar. Direi che è pienamente recuperato e una buona carta in più. 6.5

Brozovic: probabilmente è il più forte play basso d’Europa, in questo momento. Corre, si smarca, contrasta, elude le marcature, ha visione di gioco e appena può si presenta anche al tiro con pericolosità. Ogni tanto compie una… svagatezza, ma non si può essere sempre perfetti. 7

Barella: ci stanchiamo di ripeterlo, ma ogni partita è una conferma. Motore inesauribile, dotato di corsa…ubiquità e capacitò di contrasto. Il tutto accompagnato da grande qualità, tempismo negli inserimenti e senso del gol. Un po’ frenato nel dover partire insolitamente da sinistra, ha trovato subito le giuste…coordinate. 7

Dimarco: mi stupisce ogni giorno di più per i suoi progressi, tanto da convincermi a dar ragione all’amico che sul blog sosteneva fosse già meglio di Young. Il piede lo conoscevo da quando aveva sette anni, ma nelle ultime due stagioni a differenza di suoi ex compagni che avevano grandi attitudini, ha compiuto progressi atletici e tattici eccezionali. 7

Lautaro: un giocatore incredibile, che non possiamo perdere per nessun motivo. Il ‘tempo’ in occasione del gol è proprio di un grande attaccante, la conclusione sulla traversa un prodigio di coordinazione rapidità e potenza.  La partenza di Lukaku, probabilmente l’ha responsabilizzato ancora di più e ora gioca con una ferocia da leader in tutte le zone del campo. 8

Correa: prima dell’infortunio, l’unica nota poco entusiasmante di tutta la squadra: probabilmente deve ancora trovare la collocazione ideale nei meccanismi di gioco della squadra. La mia impressione è che non possa giocare tropo lontano dall’area e quindi si dovranno trovare dei correttivi per quando è in campo. 6-

Dzeko: quando è entrato la manovra offensiva della squadra si è fatta molto più fluida. Lui arretra, distribuisce il gioco alla perfezione e poi, come in questa partita, rientra per concludere. Due gol e un grande contributo senza partire dall’inizio lo dicono chiaramente. Deve dimostrare di poter essere decisivo anche nelle partite molto più tirate. 7+

Ranocchia: da la sua parte e non induce a rimpiangere particolarmente de Vrji. Un giocatore magari non di primissima fascia ma che gioca poco e si fa sempre trovare pronto, è prezioso. 6+

Sanchez: qualche movimento e qualche giocata incoraggianti. Importante che stia in salute e che metta minuti nelle gambe. Se sta bene il suo contributo lo dà di sicuro. 6+

Gagliardini: s.v.

Kolarov: s.v. (Anche se vorrei rivedere al rallentatore l’azione del gol subito, ma non credo ci siano responsabilità dirette.)

All. S. Inzaghi: quello che mi sono sentito di dire a livello di scelte, di preparazione del match e di turn over è scritto sopra. Qui ribadisco solo la mia fiducia e il mio appoggio incondizionato. s.v.

Una Primavera… scadente? Bologna – Inter 1-3

I ragazzi di Chivu espugnano Bologna vincendo 3-1 contro i petroniani e dominando completamente la gara.

Le reti sono venute tutte nel secondo tempo perché nel primo abbiamo incontrato qualche difficoltà a perforare una difesa schierata di fatto con 10 giocatori (e un solo contropiedista sulla loro tre quarti).

Schieramento tattico che i commentatori hanno definito ‘intelligente’ a conferma dell’enorme divario anche tecnico non solo e non certo atletico, visto che avevamo in campo, in attacco, Peschetola, Jurgens e Goffi che, pur essendo alto, non è di sicuro un uomo di quantità e sfondamento.

Segnato il primo gol, tutto è venuto più facile, proprio per la nostra indiscussa superiorità tecnica e anche il rigore con cui a fine match loro hanno accorciato le distanze, è frutto di un episodio in uno dei 2 o 3 attacchi condotti dai felsinei in tutta la partita

Chivu resta fedele al copione impostosi, trovare spazio a tutti i giocatori.

Così rispetto al Real ecco in campo dall’inizio A. Moretti, Casadei, Sangalli, Grygar, Goffi per Fontanarosa, Muller, Nunziatini, Fabbian, Abiuso.

Questi gli undici iniziali:

1 Rovida;

2 Zanotti, 5 Hoti, 23 Moretti, 6 Carboni;

8 Casadei, 4 Sangalli (C), 25 Grygar;

7 Peschetola, 9 Jurgens, 11 Goffi. 

A disposizione: 12 Basti, 21 Botis, 3 Cortinovis, 10 Iliev, 14 Fabbian, 15 Fontanarosa, 16 Cecchini Muller, 19 Silvestro, 22 Abiuso, 26 Mirarchi, 29 Pelamatti, 30 Owusu.

L’Inter attacca per tutta la partita e in pratica il Bologna supera raramente la metà campo.

La prima occasione è al 10’ quando su cross di Zanotti, Goffi colpisce al volo e infila. La palla su segnalazione dell’assistente sarebbe però uscita sul fondo prima del cross.

L’Inter preme sulle fasce con Carboni imprendibile e autore di ottimi cross, sui quali però in area non c’è nessun colpitore. Dall’altra parte Zanotti in questa prima fase è meno lucido del solito, perché trova davanti a sé molti avversari.

Dopo una ventina di minuti Sangalli si avventa su una seconda palla, coordinandosi benissimo e colpendo con violenza, ma il loro portiere respinge prodigiosamente.

Alla mezz’ora conclusione nell’angolo alto di Carboni, respinta ancora benissimo da Bagnolini.

Al 40’ Goffi si libera sulla sinistra e serve in area Jurgens che si coordina e spara una botta terrificante, infrantasi sulla traversa a Bagnolini battuto.

Si chiude il primo tempo: in campo solo l’Inter che però si è prodotta in almeno una decina di cross importanti proprio nel giorno in cui in area mancava Abiuso.

Nella ripresa l’Inter continua la pressione, ma il giro palla è un po’ lento e il Bologna resiste.

Allora il mister toglie Peschetola per Iliev, cercando di dare più peso e imprevedibilità dalle parti dell’area avversaria

Poco dopo una grande occasione per l’Inter, creata da Zanotti (in crescita esponenziale), che Goffi per un soffio non riesce a chiudere.

Ma la pressione dell’Inter fa capire che il gol è nell’aria e arriva due minuti dopo: perfetta discesa di Zanotti che crossa, la palla arriva a Carboni che la rimette in mezzo. Stacco perentorio di Casadei e palla nel sacco.

Entrano allora Fabbian e Enoch, per Sangalli e Goffi.

Ora è tutto più facile e ancora Carboni crossa perfettamente per Casadei che in tuffo batte imparabilmente Bagnolini.

A un quarto d’ora dalla fine Rovida cincischia in area con la palla nei piedi e se la fa scippare da un giocatore del Bologna. Poi però è bravo a recuperare, il tutto senza far fallo.

E’ la prima… azione del Bologna.

Carboni serve una palla d’oro a Jurgens, il cui colpo di testa è però troppo centrale.

All’80 grandissima parata di Bagnolini su tiro ravvicinato di Jurgens.

Entrano Cortinovis (ben tornato!) e Abiuso, per Hoti e Jurgens

Ancora Zanotti arriva sul fondo e serve a Iliev un pallone che chiede solo di essere girato in rete.

In pieno recupero rigore e gol per il Bologna, dopo che Grygar con troppo impeto era entrato su di un avevrsario.

Finisce 3-1 con l’Inter prima in classifica insieme a Roma e Cagliari, con sette punti in 3 partite (ma noi abbiamo già giocato e vinto con l’Atalanta).

Abbiamo fatto più gol di tutti, ma abbiamo anche subito troppo, sei gol conto i due di Roma e Cagliari.

Squadra per certi aspetti ancora da registrare, ma certamente con ottime potenzialità complessive e che ha messo in mostra individualità interessanti

Le pagelle

Rovida: l’unico rischio serio, se lo procura e lo sbroglia lui. Rigore imparabile. 6+

Zanotti: giocatore imprescindibile. Difende, spinge, fa l’ala, va in mezzo. Tecnica e potenza al servizio della squadra. Secondo tempo inarrestabile. Splendido l’assist per Iliev. 7.5

Moretti A.: giornata di relativo riposo. Sbriga in sicurezza il poco lavoro. 6+

Hoti: vale il discorso fatto per Moretti, gli avversari non arrivano mai a impegnarlo. 6+

Cortinovis: s.v.

Carboni: in una partita in cui non deve preoccuparsi di difendere, mostra tutte le sue qualità di corsa e di tecnica. Mette in mezzo decine di palloni pericolosi e fornisce a Casadei due assist che il centrocampista non può sbagliare. 8

Casadei: nel primo tempo sembra poco in partita, poi cresce imperiosamente alla distanza e realizza una doppietta fantastica. Grandissimo centrocampista di inserimento. Un… Vecino più forte. 8

Sangalli: governa il gioco con sapienza e lucidità. Solo un grande intervento di Bagnolini gli nega la gioia del gol. 6.5

Fabbian: dà il suo contributo con buona efficacia. 6

Grygar: buonissima partita di sostanza. Mostra qualità importanti che vanno coltivate.

Peschetola: mi spiace doverlo sempre… sanzionare perché è un giocatore di qualità. Ma non ha ancora peso sufficiente per fare la differenza. 5

Iliev: in avanti è una presenza di ben altro ‘peso’ rispetto a chi sostituisce. Fisico e grande qualità. Da seguire con attenzione. 7

Goffi: si dà da fare e sfiora il gol ma non riesce ancora a incidere come le sue qualità tecniche potrebbero consentirgli. 6

Owusu: dà vivacità e imprevedibilità alla manovra offensiva. 6.5

Jurgens: non può giocare in un attacco in cui i compagni di linea sono leggerini, almeno a livello di ferocia e determinazione. Soprattutto se lo schema di gioco tende a liberare gli esterni per i cross alti. Lui ha buone qualità, in area si fa temere: coglie una gran traversa e costringe il portiere avversario a una parata super. 6.5

Abiuso: s.v.

All. Chivu: per ora ha ragione lui, risultati e prestazioni convincenti. 7

Luciano Da Vite

181 pensieri riguardo “Grande divertimento, ma conterà vincere quando ci si diverte meno: Inter – Bologna 6-1

  1. La differenza sta su un punto, io credo che, senza perdere tanto in fase offensiva, possiamo raggiungere una maggiore solidità in difesa. Non che vinceremo il campionato a furia di 5-4…
    Aggiungo: nel valutare l’Inter valuto anche le avversarie, non vedo tutta questa presenza di squadre “solide”…il Napoli, lo ammetto, mi ha sorpreso, sulla lunga distanza lo vedo inferiore, il Milan ha il portiere con la maggiore percentuale di parate, quindi “concede” anche lui. Roma e Lazio tutto ma non solide, la juve è in difficoltà strutturali, l’Atalanta resta una delle mie favorite.
    Vedremo.

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  2. Luciano si sa che tu speri, come noi, che l’Inter vinca. Il fatto che altri siano più possibilisti o comunque non escludono un determinato evento non significa che preferiscono il bel gioco, che non vedono difetti. Non possiamo estremizzare le opinioni e creare due correnti opposte, quando così non è. Anche io penso che chi vince deve essere solido. Ma non significa che non possiamo migliorare. Come si può pensare che la versione migliore di una squadra giovane in non pochi elementi, che ha cambiato principi, giocatori e allenatore, sia questa?
    La Juve di Sarri ha vinto l’ultimo scudetto subendo più gol dell’Inter, avendo qualche difetto in più di noi… che però eravamo all’inizio di un percorso. Avevano alcuni giocatori che noi non avevamo ed erano stati più bravi negli scontri diretti. Ma non era una squadra perfetta e non è stata sempre la più solida. Parafrasando Amstaf vedremo chi sarà più solido di noi.
    Quali squadre secondo te hanno più possibilità di arrivare al primo posto?

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  3. Il Napoli pare che abbia centrato, non cambiando niente altro, l’acquisto che gli serviva in mezzo al campo. Il quale ha forza e qualità superiori al pur buon bakayoko, però soffrirà di più la coppa Africa. L’atalanta, se tra Inter Milan e juve nessuna crescerà in solidità, pare anche la mia favorita.
    Intanto ecco il primo articolo su fcinter1908.it che parla del piccolo Esposito. Interessante

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  4. Nell’ordine: Il napoli che ha anche il vantaggio di avere il migliore tra gli allenatori in corsa e lo scorso anno ha preso un fenomeno (per me) di centravanti giovane, ha un centrocampo con giocatori capaci nelle due fasi e una difesa forte almeno in 2-3 elementi.
    Poi il Milan, che fa bene ormai da due anni considerando anche il girone di ritorno di due anni fa. Mou può fare il miracolo di dare equilibrio alla Roma, l’Atalanta è una provinciale che sta ai vertici da anni, ha un struttura consolidata e può permettersi di prendere un portiere che noi non ci possiamo permettere. Io non arei per spacciata neppure la juve.
    Ma il problema non è questo. Io non conosco così bene le altre da sapere se hanno margini di miglioramento o, se fanno già bene, per confermarsi. personalmente invece sono con vinto che l’Inter non abbia margini di miglioramento sul piano della solidità, per carenze evidenti in un paio di ruoli che però condizionano il modo di giocare.

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  5. “In più bisognerà trovare equilibrio, attacchiamo con tanti uomini, sviluppiamo tantissimo calcio ma a volte dobbiamo cercare strade meno difficili perché sbagliando qualcosa tecnicamente si prendono contropiede molto pericolosi”. Simone Inzaghi.
    Ecco uno dei punti su cui possiamo migliorare, meglio un tiro dai 20 metri che l’eccesso di fraseggio con squadra sbilanciata (cosa capitata con chi ci ha pressato tanto, primi tempi di Verona e sopratutto Firenze, a tratti con l’Atalanta); anche per diversificare le opzioni e rendere più difficile il lavoro difensivo avversario.

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  6. Osihmen a mio parere è più completo del pur forte e reclamizzato vlahovic. Filiforme ma difficile da abbattere nel contrasto in progressione è devastante, sa fraseggiare benissimo con la squadra e partecipa alla manovra dal basso. Bravo di testa, deve migliorare il controllo della sua irruenza ed essere più lucido sotto porta (però dopo progressioni di 40-50 metri non è semplice). Forse stilisticamente non è bello da vedere ma in parte mi ricorda weah. È stato anche pagato tanto, 70 milioni.
    Il Milan è da vedere sul piano infortuni e post coppa….certo se esplode (e potrebbe) dopo Tonali anche pellegri …..vedremo

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  7. Totò scudetto: il pericolo maggiore e , forse,
    l’unico , ritengo sia senza dubbio il Milan ,qualche chance per il Napoli….la juve non è mai morta, ma quest’anno la vedo dura per loro ; Mou e la Roma non credo proprio e nemneno Dea ,nonostante mi abbia fatto una grande impressione sabato,
    Al di là delle convinzioni personali, è sin troppo scontato affermare che nessuna squadra è decisamente superiore alle altre e quindi sono molteplici le variabili che potranno spostare gli equilibri.
    Se devo essere sincero non comprendo come Luciano possa scrivere che l’Inter abbia pochi margini di crescita; abbiamo inserito 3/4 giocatori nuovi,un allenatore nuovo che cerca di variare lla filosofiadi gioco, anche per sopperire alle dolorose partenze ….in questo inizio di stagione ho visto la squadra in difficoltà solo nei primi tempi contro Verona e Fiorentina.Dobbiamo ancora scoprire l’apporto di giocatori nuovi come Correa
    e Dumfries ,oltre alla possibile rivalutazione di Vecino ,Vidal e Sanchez (pur nel contesto di un’età avanzata )ed aggiungiamo anche l’incognita Sensi. Nessuna illusione sul fatto che tutte queste speranze diventino realtà,ma nemmeno che tutte svaniscano nel nulla. Vedremo….

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  8. Tumarco, per me lì’Inter ha pochi margini di crescita per il semplice fatto che i giocatori che citi tu possono contribuire ad allargare la rossa, sono delle alternative ai titolari, ma i titolari quelli sono:
    handa
    Skriniar de Vrji bastoni
    darmian/Dumfries Barella Brozo Calha Perisic/Di marco
    Dzeko Lauti.
    Le alternative non rappresentano in alcun modo un mgiloramento rispetto all’undici titolare, anzi.
    Che rispetto ai titolari dello scorso anno ci siamo molto indeboliti mi sembra evidente: avessimo Eriksen Hakimi e Romeu, giocherebbero loro al posto di Calha, Dumfries e Dzeko.
    ma soprattutto consentirebbero di attuare una tipologia di gioca che quest’anno non è più possibile.
    Quest’anno proprio le dichiarazioni di Inzaghi che qualcuno ha citato, dimostrano che per segnare dobbiamo attaccare con più uomini rispetto alla scorsa stagione e attaccare con molti uomini comporta che l’equilibrio sia a rischio.
    Non so, non ho certezze, ma Tumarco dice che ha visto la squadra in difficoltà solo nei primi tempi con Fiorentina e verona.
    Sarà. però abbiamo perso punti contro Samp Atalanta e Real quando non siamo stati in difficoltà.
    Con questa rosa un vero miglioramento secondo me sarebbe possibile solo se Vidal tornasse quello di 4-5 stagioni fa, ma mi sembra altamente improbabile. Oppure se Sensi stesse bene di salute e facesse un ulteriore salto di qualità, cosa altrettanto improbabile.
    A me sembra che napoli e Milan, indipendentemente dai risultati iniziali siano più quadrate di noi. la Roma mi sembra forte. lo scorso anno è finita lontana ma per l’avventurismo del suo allenatore. Io penso (temo) che Mou riuscirà a trovare l’assetto più efficace. Atalanta e juve sono state le nostre principali rivali lo scorso anno e si sa che alla fine le troveremo lì. I bergamaschi si sono ulteriormente rafforzati e la Juve ha perso Cr7 che segnava tanti gol, ma le creava anche difficoltà non da poco.

    Ps, cambiando discorso, leggo di una juve pronta a prelevare (per il prossimo anno) dalla sua squadra B (la Fiorentina che già le ha fornito Chiesa e Bernardeschi) il centravanti che le manca, Vlahovic. Operazione possibile se i 120 milioni li pagherà in parte con la cessione di kulusevski in inghilterra e in parte …in 49 anni, come per Chiesa..

    In prospettiva il nostro problema è arrivare su una prima punta fortissima. Se non abbiamo i soldi la vedo dura competere ad alti livelli. Invece a buoni livelli ci potremo stare

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  9. Quindi tu sostieni che la anche la juve ,sostituendo Cr7 con Kean,non si è indebolita ; a medio termine lo penso anch’io ,ma nell’immediato la vedo dura. Poi ,non vorrei diventare noioso,ma vogliamo rileggere i commenti nel periodo ottobre /novembre 2020 sulle ns prestazioni e prospettive future,specie versante Coppe ? E per finire ….è sin troppo evidente che perdendo tre pedine come Hakimi ,,Lukaku ed Eriksen ci siamo indeboliti ,però sono anche convinto che con Lukaku non avremmo potuto variare il ns. modulo di gioco ,rischiando ,quindi, di diventare troppo prevedibili e dipendenti da un giocatore,cosa che alla lunga può diventare controproducente.Il vero ns problema è che abbiamo purtroppo potuto reinvestire solo una piccola parte del ricavato dalle due cessioni eccellenti .E questo è un altro discorso….

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  10. Analizzando le partite fin qui disputate a mio parere noi siamo gli unici ad aver affrontato 2 partite tipo Gran Premio della Montagna, Fiorentina in trasferta e Atalanta in casa. Abbiamo fatto un mezzo passo falso solo con la Sampdoria, ma è stata una partita strana, che abbiamo finito in 10 uomini.
    Il Napoli ha incontrato sulla sua strada una sola partita potenzialmente difficile, ma di fatto più semplice delle nostre 2, ossia la Juventus attuale.
    Il Milan ha incontrato solo la Lazio in casa, che pur avendo vinto il derby, fuori casa non mi sembra che faccia sfracelli, e ha vinto con difficoltà a La Spezia, e senza brillare con il Venezia in casa.
    Non so se entrambe avrebbero raccolto 4 punti nelle nostre 2 partite.

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  11. Ciao a tutti, dibattito interessante, dico la mia.
    Inzaghi ha confermato ieri che il giocare offensivi è una sua scelta: preferisce, almeno per ora, giocare a chi segna di più.
    Che questa scelta dipenda esclusivamente dall’assenza di hakimi e lukaku mi sembra troppo semplicistico. E lo dico sia perchè Dumfries ha qualità atletiche simili ad Hakimi (pur non avendone tecnica ma se si parla di ribaltare azione dice la sua) sia perchè Dzeko gioca da regista avanzato, quindi è anche adatto a girare palloni a cc che si inseriscono o a Lautaro (pur ovviamente essendo in assoluto meno forte di Lukaku).
    E lo credo anche perchè non abbiamo finora cambiato atteggiamento neanche quando siamo in vantaggio: non a caso siamo stati rimontati da samp e atalanta con troppa facilità.
    Capisco che per segnare sia necessario alzare baricentro ma io spero Inzaghi capisca che ci sono momenti nella partita in cui serve un atteggiamento diverso in fase di non possesso.
    Un atteggiamento più accorto che lui stesso, almeno a parole, sembra non volere prendere in considerazione divertendosi nel vedere squadra produrre gioco offensivo pur se questo comporta un aumento dei rischi dietro.
    E’ una filosofia completamente diversa, che è in linea con isuoi anni laziali, che speriamo paghi.
    Dal mio punto di vista se con la lazio era anche giustificata, stante la bassa qualità dei difensori, all’Inter sono convinto abbia alternative perchè il trio dietro è tra i più forti d’Europa.

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  12. Comunque se Sergio avesse detto che non esclude la Juve, questa Juve che non è solida da due anni, dalla lotta per lo scudetto e invece esclude l’Inter, sarebbe stato accusato di essere juventino.

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  13. Esatto, il punto sta tutto lì: trovare il giusto equilibrio tra forza dei singoli in un reparto e lacune in un altro, fase difensiva e fase offensiva. Noi in questo momento creiamo tantissimo… e concediamo un po’ di più di quello che dovremmo. Non è così facile, ma dovremmo poterci permettere di sacrificare qualcosa in avanti. O essere più bravi, come lo scorso anno, ad alternare atteggiamenti e approcci diversi nel corso della partita. Ché poi la realtà è molto più fluida e dinamica…

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  14. Beh Gaber, diciamo che al punto in cui sono arrivato (ho contribuito sicuramente eh) Qualsiasi discorso che faccio presenta aspetti che possono essere usati in entrambi i modi, pro e contro juve. Ormai l’unico modo per uscirne è essere conosciuto di persona….
    Sull’attaccante, ripeto,avendo i soldi andrei su osihmen, attaccante moderno a 360 gradi e atleta formidabile. Però siamo sempre lì, giocatori così costano 70 milioni già a 20/21 anni….

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  15. Dipenderà molto da infortuni. Già lo scorso anno con infortuni e covid di inzio stagione si fece molta fatica. Se avremo bravura e fortuna di non dover ricorrere troppo a panchina potremo dire la nostra.
    Nei quattro cmq questa squadra ci deve stare: per 9/11 è quella campione d’Italia, non può essere svanito tutto nonostante le due perdite siano state pesanti, oltre al tecnico naturalemente

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  16. Stasera partita davvero importante, per tante ragioni. #forza ragazzi

    sui giovani, sono cresciuto che era normale avere almeno un paio di driblomani per squadra (chi ha piu’ di 45..50anni penso che capisca cosa intendo …), sia nelle squadrette di paese che tra i professionisti. Vedere che ora praticamente non c’e’ mai nessuno che tenta un dribbling per superare l’avversario diretto francamente mi deprime. Va bene non esagerare, ma cosi’ e’ avvilente. Spero quindi che qualche giovane vada “contro” questo e riesca a trovare il giusto equilibrio.

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  17. Brutta brutta prestazione, la prima in cui non siamo stati praticamente mai in partita. Non saprei a chi dare sufficienza oltre a Skriniar. Bene solo non aver perso. In astratto non sarebbe un risultato pessimo, ma se ogni volta la partita della svolta è la prossima, allora possiamo arrivare quarti nel girone e pensare solo al campionato. Quest’anno sarebbe (stato?) importante fare un percorso decente i CL, visti i soldi che entrano passando un turno in più e disputando due gare, di cui una col tutto esaurito a San Siro.

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  18. Be’ la Juve è quella che rispetto a quanto fatto vedere ha più margini… ma molti giocatori dovrebbero fare cose mai fatte o quasi in carriera per ribaltare la situazione.

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  19. Una squadra di sconosciuti ha fatto sei punti in due partite di Champions, vincendo a Madrid. Possiamo parlare di tecnica, solidità, tattica… si scende in campo andando in guerra e morendo in campo, volendola più degli avversari. Noi abbiamo fatto il massimo nell’esordio contro Tottenham e PSV, ottenendo due vittorie in partite molto più difficili di una buona parte delle restanti. Usciti la prima volta, mosci come una cenerentola. E una volta è l’esordio, una volta Barella e Sensi dal Cagliari, un’altra il covid… non ci sono giustificazioni, sarà il secondo clamoroso e inaccettabile fallimento consecutivo in Europa.

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  20. L’unica cosa positiva è che i nostri danno il meglio di sé solo quando sono spacciati… o fai sei punti con quella squadra di cui non so manco il nome, non me ne vogliano, o è finita con due turni d’anticipo, vediamo se battiamo il record dello scorso anno.

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  21. Beh… Skriniar ha giocato ben oltre la sufficienza..A margine ….personalmente trovo fastidioso quando i giudizi sulla prestazione di certi giocatori sono inficiati da premeditazione o perché resta facile sparare su quelli più presi di mira sui social. Per dire …Handanovic,portiere per il quale di sicuro non stravedo, beh in ogni gol che subisce ,si cerca deliberatamente di trovargli una ,più o meno grande,dose di colpa.
    Chalanoglu…non un fenomeno sia chiaro, però oggi è entrato con determinazione ed ha contribuito a dare un asserto . migliore alla squadra .niente da fare ,ormai è stato etichettato male e deve fare miracoli per avere una sifficienza

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  22. Dominati sul piano del ritmo, del palleggio, e incapaci di beccare una seconda palla. L’0unica speranza è che non sia la vera Inter, che fossimo stanchi, soprattutto mentalmente.
    Ribadita dal campo una mia convinzione: sei sette buoni giocatori(tra arrivi e possibili ‘riabilitazioni’) non valgono tre campioni

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  23. Buona giornata a Tutti. Vista ieri sera una brutta partita in cui siamo stati dominati sul piano del palleggio e dei cambi di gioco, cosa che in campionato non era mai successo se non a tratti. Le poche occasioni avute le abbiamo buttate via o come al solito sventate da un eccellente portiere. Di positivo: senza alchimie le prossime due partite di CL ci diranno se proseguiremo o se resteremo a guardarle in TV.

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  24. Ciao a tutti, ieri alla fine il pareggio ci sta.
    Non ho francamente capito la scelta di far alzare Brozo fino all’area avversaria, prendere 1,2,3,4 ripartenze centrali dietro e….niente, insistere. Contro una squadra di brasiliani poi che se hanno una qualità è il giro palla.
    Inzaghi per ora mi lascia sempre i dubbi laziali.
    Sulla squadra: io concordo con Luciano che la base buona sia limitata a 8/9 giocatori, ma era così anche lo scorso anno. La panchina, infatti, tolto Darmian ha inciso poco o nulla, anzi ha fatto danni quando i titolari erano fuori per covid (per fortuna zero infortuni).
    Però questo mi fa di nuovo dubitare dell’operato dello scouting: come possiamo accettare che squadre come atalanta, lazio o gli stessi gonzi siano al nostro livello (se non superiori per qualcuno) nonostante abbiano sempre fatto mercati oculati e soprattutto abbiano un monte ingaggi di gran lunga inferiore al nostro?
    Faccio un esempio sul portiere: tutti a chiedere Musso che va via per oltre 20 mn dopo anni ecccellenti a udine. Ma prima Musso giocava…idem Maignan. L’ho visto in diverse partite e mi sembra un buon portiere. Giocava nel Lille, i gonzi lo han portato via per 15 mn che noi usiamo per pagare Vidal e Sanchez. A proposito, quest’ultimo ieri mi è parso appesantito e molto più lento dell oscorso anno: spero sia temporaneo e non un calo strutturale legato all’età.
    Questi sono errori che alla lunga si pagano perchè non ci può essere sempre il tecnico iper top che cava il sangue dalle rape.
    Detto questo spero Inzaghi capisca che il calcio champagne iper propositivo non fa per noi, almeno quando il ivello dell’avversario si alza un minimo da quello del genoa dei ragazzini

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  25. Mah…appesantito Sanchez…certo è al rientro e poi sappiamo della sua fragilità fisica, ma ieri quando entrato richiamava continuamente la squadra a salire e si è mosso molto; tra l’altro nel finale ,con i tanto vituperati cambi,abbiamo rischiato di vincere e loro ,consci del pericolo,si sono accontentati del pari. Poi ,basta con questa teoria di una rosa valida solo per 8/9 giocatori. Certo se il paragone lo facciamo con il Psg ,avete ragione ,ma che senso ha continuare a piangere e autocommiserarsi. Al Milan si è creata un alchimia che ha dato entusiasmo a tutto il loro ambiente e ,quasi tutti,quelli che giocano riescono a rendere al massimo .Voglio ricordarvi che qui fino a pochi mesi fà ,venivano dipinti come una squadraccia..e non mi sembra che abbiano inserito dei fenomeni negli ultimi mesi.

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  26. Il Milan viva definito una squadraccia solo da tifosi di altre squadre che Brera avrebbe definito “trinariciutii del tifo”. Come fa una squadraccia ad arrivare seconda e ad aver fatto più punti di tutti nell’anno solare?

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  27. Che opinioni avete ,scoramento generale a parte, sulla partita di ieri sera ?t
    Io propongo tre considerazioni _
    1- strascichi dopo l’intensa partita di sabato contro l’Atalanta ;
    2- occasioni fallite ,anche se ne hanno avute anche loro ;
    3- avversari senza un punto di riferimento in avanti ,fattore che ha mandato in difficoltà i ns. difensori…forse sarebbe stato meglio mettersi a 4 ?

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  28. Hai ragione. Il bilan ha molta intensità che oggi premia.
    E’ ciò che più si avvicina al modello atalanta per modo di approcciare partita. Non saranno raffinati ma compensano con ritmo indiavolato poichè ricchi di giocatori giovani e fisicamente ben strutturati

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  29. La prima può avere indubbiamente inciso.
    Aggiungo però una quarta: scelta tecnico di pressare alto contro brasiliani è folle, soprattutto in considerazione delle fatiche di sabato che ci hanno forse reso meno brillanti. Per me ci puoi anche provare ma dopo n ripartenze subite identiche si poteva e doveva cambiare, anche per preservare i polmoni di brozo.

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  30. Vuoi vedere che l’unico problema per i vinovesi fosse solo cr7 come diceva Allegri? L’Italia ha vinto gli europei così, con la stessa solidità eccezionale. Se allegri ha ricostruito la bbc non vedo perché inzaghi, da persona intelligente, rinunci al suo gioco dispendioso e non emuli la strategia allegriana. È l’unica che paga, in Italia come in Europa. Forse il bayern ha la stessa solidità, pur essendo il chelsea campione

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  31. Che CR7 condizionasse il gioco della juve, è sicuro. Nel bene e nel male. Pirlo solo a fine stagione aveva trovato i correttivi: Kulu falso nueve, di fatto una sola punta e un centrocampista in più, grande capacità di ripartenza sulle ali. Acciughina, più navigato ha capito subito il problema: questa squadra può essere fortissima se gioca da provinciale, utilizzando al meglio per le ripartente gli uomini con gamba.
    Conte ha detto, giustamente, che soffriamo la fase di non possesso. la soffriamo perché non abbiamo più gli uomini devastanti nell’organizzare e attuare le ripartente, uomini che impedivano ai difensori avversari di sganciarsi.
    E Chala da mezzala inventa poco e non dà sufficiente protezione

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  32. I mercati oculati del milan sono circa 350 mln in 5 anni di deficit. Noi circa 50/60.
    Hanno speso 7 volte i nostri soldi.
    I mercati oculati…

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  33. Non sono raffinati?
    Noi a parte correa abbiamo giocatori che sanno saltare l’uomo come saleemekers, hernandez, diaz, leao?

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  34. L’italia, come il chelsea, e prima le altre vincitrici in italia e europa… Non fanno catenaccio e contropiede…

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  35. Quindi abbiamo fatto bene sul mercato? Tra l’altro citi giocatori che tutti insieme guadagnano come Sanchez e mezzo Vidal.
    Torniamo sempre li: con pochi denari scouting per lo meno discutibile.

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  36. Io non ricordo i gonzi spendere 40 mn per 2 giocatori, 75 per un altro e, soprattutto, elergire stipendi come i nostri.
    Per rigidità stipendi ci hanno rimesso a 0 il portiere probabilmente più forte d’europa.
    Il loro rendimento, parametrato a quanto hanno fato sul mercato (ossia una marea di prestiti) mi sembra più che dignitioso

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  37. Mahh…a me sembano invece più che raffinati e non penso che il loro punto di forza sia la fisicità

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  38. Volenti o nolenti abbiamo dovuto cambiare “sistema di gioco”…utopia immaginare che per farlo sia sufficiente premere un interruttore . Chala ha senza dubbio meno inventiva di Eriksen,ma sul lato protezione direi proprio che sia in vantaggio sul danese. Detto questo voglio chiarire che sono consapevole della ns. minore forza rispetto alla passata stagione,ma , cavoli e capperi,diamo tempo ad Inzaghi di riassemblare la macchina ed inserire i nuovi….sempre il bicchiere mezzo vuoto…

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  39. Parli di deficit tra acquisti e cessioni? Controllerò ma mi sembra alquanto strano.

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  40. Io ho parlato di intensità. Qualità che nel calcio odierno, per me, rappresnta 80% valore. Ecco perchè sanchez, per fare un esempio, pur essendo tecnicamente dotato, è ormai un (quasi) ex giocatore

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  41. Il catenaccio non esiste più da quando si gioca a zona. A zona si gioca tutti bassi in fase difensiva (anche Guardiola) e con i difensori a metà campo in fase offensiva.
    esiste il pressare alti o pressare più bassi. Se tu sei molto più forte puoi fare anche un bel giuoco offensivo e sperare di vincere, se sei più debole e hai le caratteristiche adatte difesa e contropiede possono sovvertire molti valori. Non si vince perché si attacca di più, ma perché si ha giocatori più forti., A volte con difesa bassa e contropiede si vince con giocatori meno forti

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  43. lo sheriff

    51 tiri subiti
    14 in porta
    1 gol subito (rigore)

    15 tiri fatti
    7 in porta
    4 gol fatti

    non li ho mai visti ma conta anche la testa

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  44. Il Basilea sta giocando in Conference, Esposito è tornato in panca dopo un mese dall’ultima partita.

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  45. Io dicevo a giugno che CRonaldo presentasse quantomeno controindicazioni, ma niente. Ora due partite hanno vinto e CRonaldo era (anche) un problema. È proprio vero che la Juve non perde mai perché quando perde in realtà impara…

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  46. La segnalazione che riceve dice che la connessione metterebbe in pericolo la sicurezza del computer. Forse è una questione che riguarda le impostazioni di privacy e connessione? Qualcuno riesce a formulare una soluzione in maniera semplice?

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  47. Una grande Inter ribalta la cabala di un sabato in cui sembrava che tutte le sfavorite dovessero vincere. Dopo la vittoria della Salernitana, anche la seconda squadra di Torino vince il derby contro ogni pronostico. Decisive le molte assenze nel reparto offensivo dei granata.

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  48. Buona domenica a Voi Tutti. Partita di ieri che merita qualche commento e che consente di fare anche un breve bilancio su questo inizio di stagione.
    Primo tempo inguardabile con molti interpreti sotto tono, alcuni anche non prevedibili (su tutti deVry, Scrigno, Brozo, Barella) e nel quale ci ha salvato Handa (teniamolo bene a mente per i facili detrattori quest’uomo è un top oltre che essere un signore nella vita e in campo).
    Primo tempo che ci fa anche capire che il giocattolo dello scorso anno è stato smontato e rimontato con pezzi non all’altezza. Rimpiango quelli che non ci sono e d’altra parte sostituire Eriksen con Chala, Hakimi con Justus, con un Correa impalpabile significa scendere di livello e non di poco.
    Devo però ammettere che mister Simone ha visto la nostra stessa partita ed ha fatto una mossa sorprendente (della serie: scusatemi ma ho sbagliato tutto e provo a rimediare). Le sostituzioni hanno restituito una squadra con un piglio diverso, più logica e con una catena di sinistra finalmente eccellente in impostazione con un grande Perisic ed un sorprendente Dimarco.
    Poi Dzeko ha fatto il resto.
    La conclusione è che la squadra del primo tempo è improponibile se vogliamo tenere il passo degli altri, soprattutto contro avversari che vengono a pressarci alti non abbiamo la qualità per uscire palla a terra come lo scorso anno. Non andrà sempre bene come ieri.
    Un abbraccio.

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  49. Si sono in linea con Francesco….però non è detto che la squadra del primo tempo sia da bocciare…troppi giocatori sotto tono ,le tante partite pesano. Ecco se vogliamo ,la delusione più grande è aver visto un Correa così..impalpabile,senza un minimo di grinta,pur con la scusante dei giorni di fermo per il problema fisico

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  50. Il Milan unica squadra a poter impensierire Allegri per il campionato. Atalanta, quella che per lunghi tratti ha dominato a S.Siro asfaltata….hanno fatto un gran mercato, stanno esplodendo i giovani ma il colpaccio è essersi levato il giocatore che indeboliva tutta la squadra facendola giocare in 10, Chalanoglu. Un colpaccio economico e tecnico averlo lasciato.Tonali a mio avviso ha la possibilità di diventare molto più forte di locatelli, attuale miglior centrocampista di Italia a detta degli operatori.

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  51. sono riuscito a entrare nel blog dal mio computer solo utilizzando la dicitura ‘ospite’. Tra poco manderò il post a Emiliano. nel post faccio un po’di ironia sui grandissimi fenomeni di juve e Milan e sulle simpatie di Sergio. ma preciso che considero il Milan molto forte e la juve inora che si è assestata, in piena corsa per rientrare. ha meno pèunti di noi ma è più avanti nella ricerca della quadratura più pratica e incisiva

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  52. Anche dopo sabato mi sembra che il nostro problema sia sempre lo stesso: squadra lunga.
    Che siamo meno forti dello scorso anno è pacifico (anche se i vari Barella, Bastoni, Lautaro dovrebbero essere migliori…) però per giocare corti non servono campioni: si veda Spezia dello scorso anno.
    Poi può non bastare per vincere ma la squadra la si vede.
    Paradossalmente noi abbiamo ripreso le partite con qualità dei singoli più che per gioco corale.
    In soldoni, di Inzaghi è stato detto che da più libertà offensiva ai giocatori: è esattamente così. Il prezzo da pagare è una certa improvvisazione che non fa rima con solidità, ossia si concede molto all’avversario.
    Io sono invece per cercare prima la solidità e poi pian piano il resto.
    Cavare 7 punti dopo aver visto firenze, vs atalanta e sassuolo è tanta roba: la buona sorte sembra accompagnare il nostro tecnico. Ma secondo me occorre darsi una registrata.

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  53. Sarà stata stanchezza ma oggettivamente abbiamo fatto male, risultato non rispecchia andamento in campo.
    Per una volta ci è andata bene anche a livello arbitrale: rosso ad Handa ci poteva stare, con il piede lo prende, e quel punto kaput.
    Prendiamoci i tre punti ma serve un cambio di passo nel senso che non possiamo subire ripartenze identiche ogni volta.
    Difensori, ns punto di forza indiscutibile visto qualità interpreti, lasciati sempre uno vs uno e centrocampisti chiamati a coprire porizioni di campo enormi. Per quale motivo? Pressare alto? Se non siamo in condizione di farlo è bene cambiare approccio.
    Simone Inzaghi per me deve crescere molto su questo fronte.
    I 4 cambi in una volta solo sono mossa della disperazione che per fortuna questa volta ha pagato. Ma non si può arrivare sempre al 60 sotto di un gol e con la considerazione che ci sia andata bene

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  54. Io credo che Inzaghi debba iniziare a far un po’ di turnover anche in difesa, perchè i 3 lì dietro li vedo un spremuti e poco lucidi. Di Marco, D’Ambrosio e Ranocchia, a turno, devono iniziare a partire titolari, anche perchè la stagione è lunga e c’è bisogno di tutti.

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  55. Bastoni grazie a Dimarco sta evitando di fare sempre 90 minuti e rispetto all’anno scorso è una cosa positiva. In difesa, come terzo, mi fido più di Darmian che di D’Ambrosio.

    Mi perplime il fatto che le cose positive siano frutto di fortuna, le cose negative frutto di elementi sistematici e colpe/lacune dei singoli, che siano giocatori o tecnico. Bisogna migliorare, ma giocando ogni tre giorni non hai tempo per migliorare in allenamento, devi farlo in partita. Conte ha provato a pressare alto sino a diciotto mesi dalla apposizione della firma sul contratto e lì la mancanza era dei giocatori, di alcuni, e non sua. In ogni caso sempre a parlare dei difetti e dei limiti (cosa dovrebbe cambiare in settandue ore?) … ora chiedo ad Emiliano di cambiare il nome in “Fratelli milanisti e juventini (e ogni tanto anche romanisti, laziali)”, così, per coerenza.

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  56. Stiamo facendo un ottimo campionato. Abbiamo una squadra meno forte dell’anno scorso, ma competitiva. Abbiamo meno alternative in ripartenza e dobbiamo creare piu gioco esponendoci di piu con meno marcature preventive. Segneremo di piu, subiremo di piu. Se ci aggiusteremo nell’equilibrio delle due cose faremo bene.
    Le avversarie sono brave e fortunate almeno tanto quanto noi. Sarà una stagione molto equilibrata.
    Mi dispiace molto invece per i risultati in Europa dove dovevamo e potevano fare di più

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  57. Una domanda per Luciano: quanto, realisticamente, può crescere ancora Dimarco? Qualche settimana fa volevo chiedere se fosse assolutamente da escludere per lui una evoluzione in mezzala o regista, anche solo come variante o piano B, ma mi è sembrata solo una fantasia superficiale che teneva conto delle sue virtù e non anche delle lacune. Adesso leggo che è stato convocato al posto di Pessina, anche se, immagino, non per prenderne il posto in campo, e ho pensato alle ultime partite che nel frattempo abbiamo disputato, in cui i suoi inserimenti “stretti” sono stati un fattore importante. Anche al Verona dava il meglio di sé quando si inseriva tra Lazovic, che stava largo, e Zaccagni.

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  58. Penso esattamente il contrario di Fabio e questo è il bello del calcio. Il Napoli è lassù perché ha subito solo 3 gol e il Milan è secondo perché ne ha subiti 5. la juve sta ritornando perché ha messo a posto la fase difensiva. Le grandi squadre hanno ottimi giocatori davanti, se non prendono gol alla fine le partite le vincono. In particolare l’Inter ha proprio il problema opposto, a mio parere. Come ha fatto Contelo scorso anno, per svoltare deve recuperare la saldezza difensiva senza che ciò vada a discapito della fase offensiva. Solo che con LUKAKU HAKIMI E ERIKSEN ERA POSSIBILE; ORA A ME SEMBRA MOLTO PIù COMPLICATO.

    RINGRAZIO GA BER per la domanda, ma non sono in grado di risponderti. Bisognerebbe provarlo per un po’ soprattutto negli allenamenti. ma a me sembra che lui non abbia il ritmo del centrocampista e che dia il suo meglio arrivando da dietro in fascia, con l’ala che si allarga per farlo ‘entrare’ nel campo, o anche che si accentra per consentirgli di raggiungere il fondo.
    Non è un no, è un non credo

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  59. Napoli e Milan sono impressionanti quest’anno per ritmo e qualità di gioco. Eppure noi siamo lì con ben 5 punti in più rispetto allo scorso anno. Concordo con Luciano: abbiamo un problema in difesa ovvero di fase difensiva. Siamo poco solidi tra cc e la difesa, mancano automatismi in copertura soprattutto sulla nostra dx, ci presentiamo lunghi alle ripartenze degli avversari. Manca poi un’alternativa ad un attaccante alto come Dzeko. Correa mi sembra più un attaccante simil Recoba, forse abbiamo fatto una scelta sbagliata. Vedremo come evolveranno le cose, soprattutto se dalla panca arrivano alternative. Dimarco braccetto a sx consente evoluzioni di gioco interessanti veramente molto bravo. Una parola su Vidal: entra con decisione in partita forse potrebbe essere una alternativa a Chala. Chissà.

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