Di fatto per un'ora di gioco non c'è stata partita: tre-quattro parate importanti di un ottimo Samir Handanovic e nessun tiro in porta dei nostri. Un'Inter non al top della condizione, per vari motivi, si trovava a fronteggiare un Toro tecnicamente inferiore, ma atleticamente vivo, determinato, ferocisissimo nel praticare una marcatura ad uomo asfissiante, sino ai limiti della nostra area. Poi quando la maggiore freschezza atletica del Torino doveva fare la differenza, siamo usciti noi, senza fare nulla di straordinario, ma giocando di squadra e facendo appello a tutte le energie rimaste. A questo punto, a condizioni atletiche quasi ristabilite, ha deciso una grande giocata del tandem Barella - Brozo, che fino a poco prima erano pure stati annullati dal vigore degli avversari. Abbiamo giocato di squadra, soffrendo tutti insieme, aiutandoci reciprocamente e trascinati sotto questo aspetto da un Lautaro Martinez esemplare e dalle parate di Handanovic. Quando si gioca di squadra, quando si dà tutto con grinta estrema infatti anche il portiere si esalta e alla fine si porta a casa un inusuale zero sulla tabella dei goal subiti. Certo, l'altra faccia della medaglia è una ridotta pericolosità in avanti e da questo punto di vista siamo stati costretti alla prudenza dall'avversario. Ci sono indiscutibilmente delle difficoltà e delle incognite che riguardano in particolare i centrocampisti, ci sono numeri certificano la fase di stallo, ma prendiamo atto della prestazione positiva della squadra e della sua reazione e del fatto che dopo sei giornate (come l'anno scorso) siamo a due punti dalle prime.
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Per Conte e per l’Inter: mandato… zero o primo mandato?
Sarà l'anno della verità o vivremo ancora l'ennesima stagione "introduttiva"? Partendo da questa domanda, con questo post - approfittando della sospensione del campionato - affrontiamo i principali punti di discussioni che tengono banco in queste giornate. Dalla valutazione sull'operato societario al giudizio su quello dei dirigenti tecnici (da Beppe Marotta a Piero Ausilio). La squadra è migliorata rispetto allo scorso campionato? Se sì, di quanto? Quali sono i suoi punti di forza e quali gli elementi di debolezza? Soprattutto, quali ambizioni è lecito nutrire? Disputeremo tre competizioni: non possiamo dire di partire per vincere, in nessuno dei tre tornei, ma sicuramente partiremo con l'obiettivo di giocarci le nostre chance che non sono indifferenti.