L’Inter tra sogno di seconda stella e futuro con qualche ansia

Vorrei tanto vedere la seconda stella e anch’io temo che se non sarà quest’anno, poi diventerà tutto più difficile, proprio perché juve, Milan e forse anche Roma sono destinate a crescere molto (o almeno così sembra) mentre noi, se davvero dobbiamo a ogni mercato incassare molto più di quel che spendiamo, saremo costretti a un ridimensionamento.

Considero dirigenza tecnica e allenatori fortissimi, ma senza ingenti investimenti questo può bastare per costruire belle squadre, non per vincere.

Marotta  ad esempio era bravo anche alla Samp ma non vinceva. Certo, la Samp non ha gli introiti dell’Inter, ma neppure le spese e… non è costretta a ripianare ogni anno.

L’Atalanta è da tempo una bella squadra, grazie a dirigenza e forse mister, ma non vince (anche per gli orobici vale il discorso fatto per la Samp).

Spero dunque con tutte le mie forze che si vinca quest’anno, ma sono consapevole dell’estrema difficoltà del nostro compito.

Il Milan deve giocare 4 partite, una per settimana; noi 6 partite, di cui 5 in 18 giorni, con 3 trasferte e una finalissima che porterà via tante energie.

Certo, se le vinciamo tutte saremo campioni, ma sarà difficilissimo e dovremo lottare anche contro situazioni esterne, come da sempre ci accade essendo noi i nemici giurati di chi comanda il calcio italiano, mentre il Milan ha evidenti rapporti di complicità.

Vorrei fare già ora una valutazione della nostra stagione, ma per scaramanzia me la tengo per la fine del campionato.

Dico solo che se non vinceremo (sgraaat!) potrà essere per i punti persi nel periodo di flessione, ma anche no.

Infatti le flessioni in un campionato equilibrato le hanno tutti.

Certo invece di 7 punti in 7 partite si poteva forse farne una decina e ora saremmo quasi al sicuro.

Ma secondo me il punto debole è stato nel girone di andata, quando pur dominando le avversarie di quelle partite, abbiamo perso 3 punti con la Lazio, due con Samp, Milan, Atalanta e juve.

Quando domini l’avversario non puoi lasciargli tutti quei punti.

Il Milan ha vinto di ‘corto muso’ (cit.) diverse partite nelle quali non aveva affatto dominato.

Non ne do la colpa a Inzaghi (bastava realizzare i due rigori contro Atalanta e Milan), ma certo un po’ ha influito non la capacità del mister, che nel tempo si è rivelata elevata, ma la necessità di disporre del tempo necessario per valutare  a fondo le potenzialità dei singoli componenti la rosa.

Comunque ormai questi ragionamenti servono a poco.

Adesso dobbiamo solo sapere che per legittima ambizione e per spinte esterne, il Bologna giocherà la partita della vita.

Per quanto riguarda il mercato, anch’io lascerei andare dietro buon compenso de Vrji, solo se fossi certo di arrivare a Bremer, se non altro per l’età.

Cambierebbero le caratteristiche del centrale, ma si potrebbe rimediare lavorando sui braccetti e immettendo a centro campo un’alternativa di qualità a Brozo (o alle mezze ali) per la costruzione del gioco.

In questo senso Paredes, che in assoluto non mi entusiasma, andrebbe benissimo.

Poi servirebbe un’altra mezz’ala di quantità ma tecnicamente migliore di Gaglia (Verona o Lecce  potrebbero essere terreno di scelta proficua) e sostituirei un paio di punte in organico (Caicedo, Sanchez), con una prima punta forte fisicamente e una punta di estro e dribbling.

Scamacca è abbastanza forte e può migliorare. Inoltre avrebbe il vantaggio… di non andare a una nostra rivale.

Lukaku è più forte al momento, ma non è detto che ripeta le due stagioni monstre fatte con noi, anzi credo che non potrà esprimersi ancora  su quei livelli.

Dybala lo lascerei perdere, soprattutto se… andasse all’estero e non a una rivale.

Sono convinto che Marotta e c. troveranno una seconda punta di scatto, estro e fantasia non ancora al top e di prezzo contenuto.

Per quanto riguarda i nostri giovani, premesso che quelli in prestito li ho seguiti molto saltuariamente e devo basarmi su quanto riferitomi, li dividerei in tre categorie:

  • Quelli che cederei definitivamente.
  • Quelli che cederei con contro riscatto.
  • Quelli che cederei in prestito.

In presenza di offerte accettabili cederei definitivamente Zinho, Di Gregorio e forse Sensi.

Zinho è troppo fragile, i portieri sono due ’97 e possono avere mercato (Di Gregorio, se non sbaglio sarà riscattato dal Monza obbligatoriamente se andrà in A per una cifra sugli 8 milioni).

Un portiere di riserva affidabile si può trovare a poco, considerando che sarebbe  solo il terzo

Sensi lo cederei molto a malincuore, ma se vogliamo essere competitivi abbiamo necessità di certezze.

Proverei a cedere con riscatto e contro riscatto Pinamonti, Satriano, Agoumé, Pirola, Mulattieri.

Credo che si potrebbe racimolare una buona cifra per deciderne in seguito il futuro.

C’è poi il problema di Esposito: tempo fa una persona direttamente interessata mi aveva parlato di una trattativa con l’Atalanta (per avere uno sconto sul pagamento di Gosens) e di una con il Torino per Bremer che comprendeva Seba e il fratello Pio, più Gagliardini.

Ma le cose cambiano in fretta e non so se la trattativa sia più attuale, tanto più che ora si legge di un interesse del Toro per Dimarco (e se rinnovasse Perisic l’acquisto di Gosens potrebbe essere un segnale in quel senso).

In ogni caso i due Esposito per conto mio non dovrebbero mai venir ceduti se non con l’elastico.

Sicuramente dimenticherò qualcuno dei tanti che abbiamo in giro.

Poi ci sono i Primavera di quest’anno, dai quali però con una cessione prematura, prima cioè che si valorizzino in campionati veri, si potrebbe cavare ben poco.

I 2002 credo che possano andare solo in C, massimo in B qualcuno, ma non per fare il titolare.

Tra i 2003 ci sono giocatori interessanti.

I più pronti mi sembrano Rovida, Zanotti, Hoti, Carboni, Fabbian, Casadei, Peschetola.

Zanotti (se sta bene) e Casadei li terrei per fare da elastico tra Primavera e Prima squadra, mentre Fabbian e Peschetola li terrei perché penso abbiano ancora margini di crescita anche in categoria. Rovida potrebbe andare in prestito, anche per far giocare qualche 2004 e 2005 interessante che abbiamo in rosa.

Carboni deve crescere tecnicamente ma ha già  il passo e la forza per fare una stagione in serie B.

Considerando anche la cessione di qualcuno della rosa di prima squadra (Caicedo, Sanchez, Sensi appunto, forse Dimarco se necessario per Bremer oppure Gaglia, Vecino) penso che tra vendite e qualche taglio di ingaggio potremmo far fronte alle necessità finanziarie per i nuovi arrivi previsti, ma certo non per ripianare il deficit di almeno 70 milioni, come scrivono (io spero che siano solo …desideri di “p.i.”).

La cessione del Toro metterebbe a posto anche questo aspetto (mai comunque per una cifra inferiore a 80/90 milioni)  ma aprirebbe un ulteriore buco nella rosa, difficile da colmare senza investimenti che renderebbero inutile e dannosa l’operazione.

Certo, si potrebbe arrivare a un outsider per il nostro campionato, uno come Jovic o Werner, che forse potrebbero arrivare in prestito, ma sarebbe comunque un rischio e un sicuro  ridimensionamento.

In ogni caso Marotta sarebbe chiamato a un altro miracolo: indovinare gli arrivi, ma pagarli… a lungo termine  e vendere bene, con soldi freschi chi si pensa di poter sacrificare.

Compito  gravoso, ma… serve che gli riesca, se vogliamo mantenerci ambiziosi anche nel prossimo futuro.

Ma adesso pensiamo solo al Bologna, sapendo che sarà una battaglia e non solo contro i rossoblù.

Luciano Da Vite

59 pensieri riguardo “L’Inter tra sogno di seconda stella e futuro con qualche ansia

  1. Si potrebbero scrivere tante cose sugli errori stupidi ed enormi fatti questa sera, da chi era in campo e da chi era in panchina. Ma non servirebbe. Quindi dico che, nonostante tutto, non e’ ancora finita : spero che questo non valga solo per noi tifosotti . #forza Inter

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  2. L’ho ricevuto su fb da una mia amica.
    Non c’entra nulla con la sconfitta dell’Inter, ma può aiutare a capire che c’è di peggio che perdere un campionato

    Storia di vita vera

    Per anni l’ho visto alzarsi alle quattro del mattino, salire sulla sua bicicletta e scomparire nella nebbia di Torino, in direzione della Fabbrica.
    L’ho visto addormentarsi sul divano, distrutto da ore di lavoro e alienato dalla produzione di migliaia di pezzi, tutti uguali, imposti dal cottimo.
    L’ho visto felice passare il proprio tempo libero con i figli e la moglie.
    L’ho visto soffrire, quando mi ha detto che il suo stipendio non gli permetteva di farmi frequentare l’università.
    L’ho visto umiliato, quando gli hanno offerto un aumento di 100 lire per ogni ora di lavoro.
    L’ho visto distrutto, quando a 53 anni, un manager della Fabbrica gli ha detto che era troppo vecchio per le loro esigenze.
    Ho visto manager e industriali chiedere di alzare sempre più l’età lavorativa, ho visto economisti incitare alla globalizzazione del denaro, ma dimenticare la globalizzazione dei diritti, ho visto direttori di giornali affermare che gli operai non esistevano più, ho visto politici chiedere agli operai di fare sacrifici, per il bene del paese, ho visto sindacalisti dire che la modernità richiede di tornare indietro.
    Ma mi è mancata l’aria, quando lunedì 26 luglio 2010, su “ La Stampa” di Torino, ho letto l’editoriale del Prof . Mario Deaglio. Nell’esposizione del professore, i “diritti dei lavoratori” diventano “componenti non monetarie della retribuzione”, la “difesa del posto di lavoro” doveva essere sostituita da una volatile “garanzia della continuità delle occasioni da lavoro”, ma soprattutto il lavoratore, i cui salari erano ormai ridotti al minimo, non necessitava più del “tempo libero in cui spendere quei salari”, ma doveva solo pensare a soddisfare le maggiori richieste della controparte (teoria ripetuta dal Prof. Deaglio a Radio 24 tra le 17,30 e la 18,00 di Martedì 27 luglio 2010).
    Pensare che un uomo di cultura, pur con tutte le argomentazioni di cui è capace, arrivi a sostenere che il tempo libero di un operaio non abbia alcun valore, perché non è correlato al denaro, mi ha tolto l’aria.
    Sono salito sull’auto costruita dagli operai della Mirafiori di Torino.
    Sono corso a casa dei miei genitori, l’ho visto per l’ennesima volta. Era curvo, la labirintite, causata da milioni di colpi di pressa, lo faceva barcollare, era debole a causa della cardiopatia, era mio padre, operaio al reparto presse, per 35 anni, in cui aveva sacrificato tutto, tranne il tempo libero con la sua famiglia, quello era gratis.
    ODORAVA DI DIGNITA’.

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    1. Proprio ieri ho letto un articolo in cui si denunciava la diffusione di una cultura dello sfruttamento lavorativo.
      Lavoro in una scuola professionale e tento di rendere consapevoli i ragazzi dei loro diritti (oltre che dei doveri; ma sui doveri vengono ripresi da molte altre persone).
      Mi vergogno di quanto la mia generazione è arrivata a perdere in termini di diritti; mi vergogno di come abbiamo gradualmente accettato un degrado sociale generalizzato.
      Silenziosamente, pacatamente.

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  3. Rispetto a ieri, ritengo che Radu sia il meno colpevole di tutti.

    ma quanto accaduto ieri non mi stupisce per nulla: il classico psicodramma interista, con contributo pesante del sistema. Ritengo che questo sia un campionato pesantemente falsato dal calendario.

    il peggio è che credo che il milan non le vincerà tutte, ma non sarà sufficiente.

    I processi però li lascio al mese di giugno.

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  4. Tutta L’italia tifa contro di noi . Se non può vincerlo la rubentus che lo vinca il BBretrocesso Comunque i 🐫🐫👳‍♂️ sono arrivati in piazza Duomo. A risentirci .

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  5. Personalmente ho spento la televisione appena terminata la partita, di quello che succede dopo non mi interessa niente. Anche perche’ tutto puo’ essere travisato ed interpretato in 1000 modi, non ne vale la pena.
    Sicuramente nella vita c’e’ di molto peggio che perdere una partita, un campionato, una coppa, ma siamo qui per parlare di questa passione, nel bene e nel male. Se dovessimo solo rapportarla alla vita reale e alle brutte cose che ci sono, ogni giorno, in tutto il mondo, non avrebbe neanche senso parlarne.
    Detto questo, a me non e’ ancora passata …

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    1. Che Aramco, società Saudita, starebbe per acquisire l’Inter. Dopo il fondo PIF ora il gossip è su di loro. Sono cose davvero stucchevoli e da boccaloni. L’Inter è di Suning e quando Suning deciderà di vendere, se deciderà di vendere, lo sapremo.

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  6. Chiaro che questo è un blog in cui si parla soprattutto di Inter. ma in una giornata nera sotto questo profilo a me sembra utile guardare anche ai problemi reali per cercare , magari senza riuscirci. i dispiaceri sportivi nelle giuste proporzioni. Poi chi viene disturbato da certe riflessioni può sempre saltarle, quando aha intuito di che si tratta

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  7. Oggi a Interello recupero di campionato: Inter Bologna Under 18
    Partita di importanza fondamentale perché vincendo avremmo scavalcato i rossoblu e avremmo avuto possibilità di aspirare alla qualificazione diretta.

    Invece il Bologna ha giocato meglio, creato più azioni pericolose, è passato due volte in vantaggio (raggiunto prima da un tiro da fuori di Enoch e poi da una punizione di Sarr.
    E’ vero che Quieto ha colto un palo clamoroso a portiere battuto sul 2-1 per loro, ma nessuno spettatore per quanto tifoso potrebbe negare che loro siano stati superiori.

    Quando spingevano, con attaccanti veloci e di buon palleggio, la nostra difesa andava sempre in panico.

    Noi invece andavamo a sporadiche fiammate, per lo più su spunti individuali

    Formazione:

    Calligaris

    Proietti Stante Stankovic Perin

    CC a rombo con Uberti basso, Biral e Kamate mezze ali ed Enoch trequartista

    In campo dall’inizio quattro 2005, poi ne sono entrati altri due.

    Il Bologna invece aveva un solo 2005 ma schierava anche un 2003 fuori quota (Acquah, ganese) con diverse convocazioni pin prima squadra..

    La Primavera giocherà domani e che qualche 2004 pronto sia lasciato a quella squadra è normale. Ma certo non giocheranno domani tutti questi: Matjaz, Pelamatti, Andersen, Grygar, Iliev, Zuberek. Oltre a Marocco lasciato inizialmente in panchina

    Con 3 o 4 di questi verosimilmente sarebbe stata un’altra partita.

    In particolare la difesa è stata rivoluzionata, in modo per me poco comprensibile, con Marocco in panchina e Peretti che è un centrale, a destra, con il risultato che la spinta sulla fascia era carente.

    In più lasciare Peretti a destra e Di Pentima in panca costringeva a schierare una coppia centrale di 2005, chiaramente inadatta, soprattutto in Stante che subiva la rapidità nel breve degli avversari.

    Anche perché davanti alla difesa giocava Uberti, talentuoso ma certo poco portato a far filtro.

    Sono certo che ci siano validi motivi per queste decisioni, ma io credo che con Marocco a destra, Peretti e Di Pentima in mezzo e Stankovic a far filtro davanti, i rossoblu avrebbe incontrato un’opposizione ben più seria.

    Poi magari mi sbaglio.

    Avevamo attaccanti veloci e abbastanza insidiosi, ma ci mancava la punta di riferimento capace di far salire la squadra o di spizzare per i compagni.

    Quando nel finale è entrato Pio si è visto che le nostre possibilità offensive erano più varie e numerose.

    Quieto dal canto suo ha contribuito ad aumentare il tasso tecnico

    Pagelle:

    Calligaris: qualche responsabilità sul primo gol, ma poi almeno 3 parate da applausi. 6.5

    Peretti: fa del suo meglio in un ruolo per il quale non ha passo né attitudini: 6

    Stante: non era la sua partita, lui ha altre caratteristiche rispetto al dover affrontare avversari sguscianti e veloci. 5

    Stankovic: anche lui non al meglio, in un reparto che complessivamente stentava: 6-

    Perin: per me il migliore dei nostri, assolutamente imprendibile nelle proiezioni offensive, discreto anche in marcatura: 7+

    Uberti: cerca di mettere ordine e di far ripartire le azioni, ma viene soffocato dal ritmo bolognese: 6-

    Biral: una prova anonima, senza squilli né continuità nella costruzione del gioco 5.5

    Kamate: una forza della natura, peccato che i piedi non educatissimi a volte vanifichino recuperi e ripartenze importanti: 6

    Enoch: da trequartista risulta insidioso in partenza. Almeno quattro volte va al tiro da fuori quando aveva un compagno meglio piazzato da servire. Poi però segna proprio in una di queste situazioni. 6

    Curatolo: avvio molto interessante, in cui sfiora più volte il gol, poi, pur continuando a lottare non trova più occasioni: 6

    Sarr: qualche spunto interessante e un gran gol su punizione. Anche lui non brilla per qualità tecnica. 6

    Tra i subentrati voglio citare Marocco, che ha dato corsa e dinamismo sulla destra, Di Pentima che ha dato maggior solidità e peso atletico al centro della difesa, Quieto che ha numeri tecnici importantissimi per la categoria ed Esposito che ha trasformato il reparto offensivo dando forza e qualità

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  8. Se qualcuno in questo blog pensa che quello che sostengo da Novembre sia una fake news mi dispiace e gli chiedo umilmente scusa . Comunque lasciamo finire questo campionato , poi tireremo le somme anche per il futuro societario .

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  9. Per chi non l’avesse vista: primavera Inter Spal 3-1 (Hoti, Casadei 2)

    Non inganni il risultato e la posizione in classifica della Spal: non è stata per nulla una partita facile.
    Anzi, penso che un paio di mesi fa l’avremmo tranquillamente persa.

    Spal molto forte e aggressiva per almeno un’ora, con alcuni elementi di straordinaria fisicità e, in un giusto mix, altri rapidi, aggressivi, dal grande ritmo.

    nel primo tempo abbiamo sofferto parecchio e ne siamo usciti solo grazie al sacrifico di tutti e segnatamente delle punte, che hanno aiutato molto anche in fase di non possesso.
    Loro attaccavano altissimi e manovravano di più, noi andavamo a folate, il nostro centro campo preferiva aspettare e provare a ripartire.

    Il tempo è finito 1-1 con i due gol sullo sviluppo di calci piazzati, ma il nostro portiere non ha dovuto fare interventi significativi mentre il loro ha compiuto almeno 3 prodezze.

    Loro hanno fatto un gran bel giuoco, noi siamo stati più compatti e più pratici.

    Capisco che mi ripeto, ma la svolta una dozzina di partite fa è stata questa: mettere i migliori del momento, ognuno nel proprio ruolo.

    Oggi inizialmente c’erano solo due 2004, il portiere e il potente Zuberek, e nessun 2005, altrimenti non avremmo retto.

    Fuori il titolare Rovida per motivi di salute, dentro il poderoso graco Botis.

    In difesa, fuori Zanotti (ma l’ho visto, sorridente, e ho tirato un grande respiro di sollievo ) e dentro Silvstro che è il suo naturale sostituto.

    In mezzo dentro il centrale irrinunciabile, Hoti e dentro una delle tre alternative che si equivalgono e la cui scelta è dettata da motivi contingenti (Moretti, Fontanarosa e Cortinovis). Oggi la scelta è caduta su Cortinovis.

    A sinistra il titolare Carboni

    A centro campo il trio italiano, che da sempre sostengo essere i migliori: Casadei Sangalli Fabbian: insieme hanno qualche problema soprattutto per il ritmo, ma hanno anche tanti elementi positivi.

    Davanti il miglior trequartista (Peschetola) che però giocava molto a destra anche per arginare la loro pressione su quella fascia, particolarmente insidiosa.

    In attacco la miglior coppia possibile oggi, in assoluto e per caratteristiche complementari: Jurgens e Zuberek

    In panchina giocatori veri di categoria, un lusso per qualunque panchina: dai centrali difensivi citati a Iliev Grygar, Muller Nunziatini, Abiuso e Valentin Carboni

    Matjaz invece ha rotto i legamenti, per lui campionato .

    Alcuni nostri hanno dato veramente tutto per più di un’ora e per questo disporre di cambi adeguati ha probabilmente fatto la differenza.
    Tra gli spallini nel finale è entrata una nostra vecchia conoscenza: Filippo ‘Pippo’ De Milato

    Pagelle

    Botis: personalità e mezzi fisici. Impegnato solo in interventi abbastanza ordinari. 6.5

    Silvestro: aveva un compito difficile perché dalla sua parte attaccavano bene il terzino e l’ala. Peschetola lo ha sostenuto e lui ha potuto anche spingere, sia pur raramente 6.5

    Hoti: autorevole , perentorio, dominatore dell’area. Da una parte e dall’altra (cfr gol di testa). 7.5

    Cortinovis: gli altri centrali hanno forse qualcosa in più fisicamente, lui riesce a sprecare poche palle in uscita. 6.5

    F. Carboni: inizia un po’ contratto, esce di prepotenza alla distanza. Nelle occasioni da gol si passa spesso dalla sua parte.

    Casadei: parte sul centro destra, poi giustamente Chivu ne inverte la posizione con Fabbian. Migliora di partita in partita e oggi è un giocatore impossibile da frenare. 8

    Sangalli: solita partita di sostanza e di grande intelligenza calcistica. Sporca tutte le linee di passaggio ed è sempre al posto giusto. 6.5

    Fabbian: spende moltissimo e con buon costrutto nel primo tempo quando, oltre che a spingere, deve impegnarsi al massimo per contenere la pressione avversaria. 7

    Peschetola: non brilla come in altre occasioni, ma oserei dire che mi è piaciuto ancora più del solito. Copre, riparte, sprinta e, con il suo fisicuzzo, lotta su tutti i palloni. 7

    Zuberek: forse non finalizza una possibile palla gol, ma fa a botte e a..correre contro tutti su tutto il fronte d’attacco. I loro centrali erano ‘bestie’ in senso positivo, improponibili, ma lui riesce a impensierirli continuamente. 6.5

    Jurgens: non era la partita in cui potessero rifulgere le sue doti di scatto e rapidità di tiro, ma ha fatto il amssimo e si è reso molto utile. 6.5

    Tra i subentrati, Iliev esce quasi subito per infortunio, Carboni non sembra particolarmente ispirato, gli altri hanno fatto il loro con il poco tempo a disposizione

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  10. Cinque anni fa avrei fatto follie per Dybala. ora non lo vorrei.
    Se sostituisse Lautaro peggiorerebbe il rendimento dell’attacco e della squadra, perché Lauti è molto più tonico e lavora con la squadra.
    In coppia con lautaro peggiorerebbe i problemi della squadra e dell’attacco al quale mancherebbe comunque peso in area e un Pivot per variare le giocate. Dybala inoltre lavora meno di Dzeko
    Con Dybala bisognerebbe cambiare tutti gli equilibri: mezze ali ed esterni più bloccati
    Tralascio il fatto che sembra aver già dato il meglio e sembra non essere più integro fisicamente.
    Potrebbe al massimo sostituire sanchez e fare l’uomo di alcuni ultimi 20 minuti. Ma anche ij questo caso, considerato che Dzeko non ha più la forza per fare la prima punta e funziona per lo più da regista offensivo, dovremmo comunque acquistare un simil Lukaku o un simil Scamacca e, oltre alle spese, il monte ingaggi salirebbe.
    La juve da quando ha fatto altre scelte, non utilizzandolo come titolare fisso ha fatto più punti di tutti in campionato e ha perso in più di 20 partite solo con Inter e Villareal. I giocatori non sono figurine, occorre valutarne non lesolo le potenzialità ma anche l’impatto sul sistema di gioco

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    1. Concordo in toto.
      Sarebbe, purtroppo, l’ennesima scelta del “vorrei ma non posso”: inserire un presunto top player che, in realtà, non solo non lo è mai stato (una stagione buona, un po’ poco a 29 anni) ma è anche in fase calante.
      Aggiungo che storicamente ciò che viene scartato da quelli la di solito si rivela materiale scaduto.
      Spero vivamente Marotta non commetta questo errore

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  11. Concordo con tutti. Le voci vanno prese per quello che sono, ma di certo non sono incoraggianti. Prendere un giocatore più vecchio di Lautaro di 5 anni e con uno stipendio superiore che viene da 2 anni di infortuni e prestazioni così così sarebbe una scelta dannosa. Al posto di Sanchez andrebbe presa una punta giovane in grado di raccogliere senza fretta il testimone di Dzeko.
    Suning ha gestito molto bene l’Inter ma se non tornerà a investire soldi già dall’anno prossimo saremo fuori dalla corsa scudetto. Leggo di Ginter al Friburgo: con De Vrij e Ranocchia possibili partenti mi sarebbe piaciuto come centrale da alternare a Bremer.

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  12. A me per il momento piacerebbe essere sicuro dell’arrivo di Bremer. Come riserva si può andare su un giovane interessante che non abbia ancora un ingaggio proibitivo.
    Perché i nostri problemi sono due:
    non possiamo spendere né pagare ingaggi alti ai titolari
    ancor meno possiamo pagare ingaggi alti alle ‘riserve’
    Lwe squadre che dominano hanno 25 giocatori tutti top player, anche come ingaggi

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    1. Però aspetto con curiosità un paio di mesi per cercare di capire una cosa: hanno rinnovato Barella Lautaro,Brozovic,Di Marco,Bastoni, forse anche Perisic, penso presto anche Skriniar, Dybala sembra vicino….o sono rinnovi propedeutici alla vendita del giocatore, o sostenere che non possiamo spendere in ingaggi alti ai titolari ha poco senso. Detto questo è chiaro che ,in ogni caso, se ci sono offerte imdecenti per un giocatore è logico valutarne la cessione.

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      1. e poi…qualcuno m isa spiegare perchè Steven in pratica è muto da tre mesi…non si sa se è ancora in Italia o no….difficile da spiegare ,pur tenendo conto della estrema riservatezza cinese.

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  13. Confesso di non averli seguiti più di tanto ma, secondo voi, c’è tutta questa differenza tra Scamacca e Pinamonti?
    I numeri, considerando anche il diverso potenziale delle squadre in cui giocano, non mi sembra dicano ciò.
    Eppure a leggere i giornalai sembra che la valutazione del sassuolino sia il doppio rispetto a Pina

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  14. Secondo me OGGi non c’è tutta questa differenza, anzi. però è probabile che l’ex romanista, anche in considerazione della diversa struttura fisica abbia margini di miglioramento più importanti. Poi il problema vero è: che cosa ti serve: se vuoi un pivot offensivo il romanista è meglio. Pina è più seconda punta, che lavora tanto per la squadra ed ‘entra’ sugli spazi che gli si creano

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  15. Quando si parla dei problemi del calcio italiano, bisognerebbe avere la forza e l’onestà di uscire da tesi tipicamente provinciali e grettamente nazionaliste.

    Gli stranieri e gli immigrati non sono il problema, ma sono il ‘vantaggio’ del calcio nazionale nei Paesi più evoluti.

    Chiediamoci che cosa sarebbero le nazionali di Francia Inghilterra, Belgio, Olanda, Svizzera, Portogallo, Germania, ecc., senza gli immigrati di prima, seconda e terza generazione.

    I Paesi che avevano colonie conservano rapporti privilegiati con gli Stati del Sudamerica e dell’Africa che dominavano e riescono a prendere i giovani migliori.

    La differenza poi la fanno i soldi: 4-5 società in Inghilterra, almeno 3 in Spagna, una in Francia e Germania possono spendere quanto vogliono e portare giocatori fortissimi nei loro campionati.

    La presenza di giocatori fortissimi alza anche il livello degli ‘indigeni’ e funge da selezione per i mediocri.

    E’ così anche a livello giovanile: l’Inter per esempio fa giocare molti giovani sotto età per alzare il livello dell’ostacolo e favorire la crescita dei singoli talentuosi.

    Se non hai soldi come in altri Paesi devi andare su stranieri mediocri, che costano meno degli italiani mediocri.

    Ma uno straniero mediocre non porterà mai via il posto a un italiano fortissimo, neppure potenzialmente.

    Poi ci può essere l’errore di valutazione, ma questo può riguardare Correa come Gagliardini.

    I casi davvero discutibili vengono sempre citati ma sono pochissimi: una squadra che mira a risultati immediati e non ha soldi può puntare su un giocatore straiero pronto, magari anche anziano preferendolo a un giovane in ascesa ma ancora acerbo.

    Ma parliamo di 5-6 giocatori in un campionato e in ogni caso se il giovane ‘italiano’ è valido davvero non si perderà, anzi, facendo anzitempo il titolare in provincia e affrontando campioni riconosciuti, crescerà rapidamente.

    Pinamonti è un esempio: forse diventerà più forte di quanto sia Dzeko oggi. Quindi poteva restare senza ‘l’usurpatore’ straniero? No, a meno di voler rinunciare a ogni ambizione, perché ancora oggi Dzeko tiene il campo con qualcosa in più di Pinamonti.

    Con Dzeko siamo stati competitivi in questa stagione, prestando Pina oggi abbiamo un giocatore più forte e possiamo deciderne il futuro con maggior consapevolezza.

    Poi, come dicevo, nel calcio gli errori di valutazione ci stanno sempre, si tratti di italiani o di stranieri.

    Ma nessun potenziale campione ha avuto la carriera preclusa da uno straniero.

    E non vale neppure il discorso opposto, anzi ne è una conferma: Brasile e Argentina hanno vinto titoli mondiali grazie a loro giocatori affinatisi giocando in campionati esteri più forti e competitivi.

    Gli stranieri affermatisi in Italia sono una miriade e hanno fatto crescere, non ostacolato, la qualità dei nostri giovani migliori, rendendo più competitivi i campionati in cui dovevano misurarsi.

    Chi non ce l’ha fatta è perché…gli mancava qualcosa.

    In un campionato di livello inferiore avrebbe magari potuto dire la sua. Da mediocre.

    La differenza non è nei settori giovanili, nei metodi di lavoro, ecc. E’ in questi dati.

    L’Inter non trova un acquirente per 1 miliardo
    Il Milan sembrava ne avesse trovato uno per 1.1 miliardi, ma ora è tornato tutto in discussione.

    Il Chelsea, con la necessità assoluta di vendere subito, quindi ‘preso per i capelli’ ha trovato un acquirente per quasi 5 miliardi.

    Il resto è poesia

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    1. Luciano,personalmente non parlo di italiani vs stranieri ma di giovani vs maturi.
      Quando dici una società vuole risultati immediati ma non ha i soldi, per me si tratta di contraddizione, almeno se i risultati immediati sono da intendere con competere per vittoria.
      Se non puoi investire sui migliori è difficile competere per risultati immediati, a meno che la base sia ottima e non necessita di aggiunte.
      I numeri di Dzeko e Pina sono molto simili, ma il secondo li ha ottenuti in un contesto più difficile. Non possiamo sapere cosa sarebbe accaduto a parti invertite ma è ragionevole pensare che Pina avrebbe avuto più chance di aumentare il bottino giocando con una squadra più forte.
      Ciò che dico è che con numeri simili avremmo un giocatore in crescita e probabilmente più forte il prox anno, mentre ci troveremo con un giocatore in ulteriore calo come, peraltro, stiamo già ora vedendo, ed è normale sia così vista età.
      Ciò che manca è il coraggio, non la competenza: accettare un margine di rischio vs opinione pubblica. Pina ha 23 anni, non 17

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  16. Ho scritto qualcosa sulla partita con l’Empoli e la situazione attuale, ma essendo un we di grande importanza anche per il settore giovanile preferisco mandare dei report sulle partite che vedrò e unirli alle riflessioni sulla prima squadra in un unico report. Ce manderò questa sera o addirittura domani sera, dopo il derby U19

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    1. Giancarlo,sono curioso anch’io; seguo la vicenda su un canale You tube con un personaggio che apprezzo particolarmente per i concetti che esprime . Premetto che sono consapevole del fatto che la maggior parte di questi canali sono spazzatura, però a questo punto sono davvero incuriosito….o io mi sono fatto “abbindolare” dando credito a sensazioni di affidabilità personali e di logica verso questa persona o molti giornalisti/opinionisti dovranno essere invitati a cambiare mestiere.

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  17. Personalmente ritengo lo Dzeko della prima metà di stagione nettamente superiore a Pinamonti. Pinamonti invece se la gioca alla grande con lo Dzeko attuale.
    Piuttosto,bisogna vedere se Pina accetterebbe un anno da noi da quarta punta. Lui o Satriano li terrei volentieri in rosa, con minutaggio ampio.

    Ancelotti,che stimo pochissimo, dice che da noi il passillo non si usa: veri, ma avrebbe dovuto ricordare che l’unica squadra che lo fatto è stata proprio l’Inter,con il suo milan (mentre ambrosini esponeva uno striscione insultante).

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  18. e intanto continua la litania…..l’Inter dovrà chiudere il prox mercato chi scrive 50 ,chi 70,chi 100 ml di attivo ,….andrà abbassato il monte-ingaggi,sarann osacrificati un paio di big….avanti così….fermo restando che nessuno vuole negare che ci voglia una gestione sostenibile e quindi non si vuole chiedere di fare follie.

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  19. Nel Bologna under 18 vittorioso sull’Inter 3-1 partita impressionante di Amey, classe 2005 e più giovane esordiente in A lo scorso anno

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  20. Il Bologna U17 è molto forte e Amey fortissimo. adesso bisogna sperare che abbia perso il prma o che nell’ultima giornata noi si facci almeno lo stesso risultato loto.
    Intanto nelle vittorie di U16 e U15 nella prima eliminatoria dei play off.
    PS: Giorgio, sai per caso dove è nato Amey?

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    1. Quindi ritieni che ogni anno noi si debba vendere un paio di giocatori e sperare di indovinare i sostituti spendendo le briciole,visto che dalla Cina non escono più finanziamenti…può essere ,mi sembra inverosimile,ma stiamo a vedere. Ho scritto che non do credito a tutto quello che viene propinato sui vari canali….sulle date sparate hai ragione ,ma ti prego di considerrare anche quante,ma quante notizie vengono sparate dai vari giornalisti ,notizie o presunte tali che poi non trovano nessun riscontro nella realtà.

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  21. Mi dispiace, io non condivido il discorso di Tumarco. Posso sbagliare io, ma sono convinto che nessun allenatore che mirasse a lottare per il titulo a inizio stagione avrebbe preferito Pinamonti a Dzeko. E per conto mio a ragione. Non è che contano solo i gol, conta il odo di stare in campo, la personalità e l’esperienza nelle partite fondamentali

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    1. Concordo, usciremo dal giro.
      Ma preferisco farlo con giovani, sperando crescano, che con giocatori al canto del cigno che possono fare meglio una manciata di partite ma in una stagione, come è normale che sia, mostrano il fianco e, soprattutto, ti costringono ogni anno a trovare altri giocatori

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  22. Sarò anacronistico io, ma trovo davvero incomprensibile che si cerchino informazioni su canali YouTube. Ormai conta più il medium usato che non la veridicità delle notizie.
    Pensare che uno YouTuber qualsiasi possa anche avere mezza soffiata su affari da miliardi di euro mi sembra folle. Mah…

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    1. Chiariamo…su You Tube ed in genere anche sui social, i ciarlatani la fanno da padrone ed io non sono certo un abituale frequenatore. Angelo però fammi capire ….quando scrivi la “veridicità delle notizie” intendi forse quelle che ogni giorno ci propinano i giornalisti sui vari camnali di informazione ?

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      1. No, infatti il dramma dell’Italia è che YouTuber e giornalisti hanno la stessa attendibilità. Purtroppo da noi trovare notizie serie e verificate è sempre più difficile. Io quando voglio approfondire un fatto cerco le notizie in riviste o giornali stranieri.
        Ciò però non dà maggiore credibilità agli YouTuber o ai vari ciarlatani da social.

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