L’Inter ha perso, l’Inter è forte: Atletico Madrid – Inter 5-3 d.c.r.

Foto: l’abbraccio a fine gara tra Lautaro e il “Cholo” Simeone. Usciamo dalla Champions dopo la doppia sfida contro l’Atletico sconfitti solo ai calci di rigore.

Una grande, generosa Inter non è bastata per superare il turno e proseguire un cammino che potenzialmente era alla sua portata, basti pensare che all’87’ i nostri erano qualificati.

Sono stati decisivi gli errori del match d’andata, dominato ma non sfruttato adeguatamente, i cambi a disposizione delle due squadre nel match di ritorno e, forse, la flessione di qualche giocatore importante

Si legge di tutto in questo triste post partita: dalle farneticazioni più oscene a esternazioni viscerali tipiche del tifo umorale e in quanto tali anche comprensibili.

Cercherò di entrare nel merito delle questioni, sempre dal mio punto di vista, naturalmente, ma prima mi preme ribadire un concetto: se esaminiamo la partita di ritorno con l’Atletico, c’è chi tra i nostri giocatori è risultato al di sotto delle aspettative.

Se invece esaminiamo il complesso della stagione, dobbiamo solo elogiare ed essere grati all’ intero gruppo di atleti, senza eccezione alcuna, alla conduzione di Inzaghi e del suo team e, senza polemica con nessuno, perché tutte le idee sono legittime, a chi ha allestito questo gruppo.

Non può essere un gol subito all’87’ dopo oltre 40 partite, e meno ancora un rigore sbagliato a far cambiare idea su questo.

Serve però un’analisi dell’accaduto, perché persino nel calcio dove spesso un episodio fortuito decide una situazione, le cose non accadono mai per caso.

Potevamo vincerla o pareggiarla ma questo non avrebbe cambiato la mia personale e soggettiva – lo sottolineo – valutazione.

A mio parere noi siamo più forti dell’Atletico, anche delle eventuali ‘spintarelle’ che un sistema di controllo dell’antidoping lacunoso (eufemismo) garantisce alle squadre spagnole nelle partite in casa.

Allora perché abbiamo incontrato serie difficoltà, che, sottolineo, ci sarebbero state anche in caso di superamento del turno?

Le cause sempre secondo me non vanno ricercate nel gioco: con le loro specificità che magari analizzeremo, le due squadre praticano un gioco simile.

Simile nel modulo di partenza, simile nell’abilità quando possono verticalizzare, simile nella capacità di fare pressing alto portando avanti tanti giocatori e comunque tenendo la squadra ‘corta’.

A mio parere era inevitabile che incontrassimo difficoltà a causa del nostro percorso stagionale pregresso e recente e, solo di conseguenza, per la struttura della nostra rosa.

Specifico subito che quando parlo di struttura della rosa non intendo muovere critiche a nessuno, come poi si capirà, ma ancora una volta  intendo parlare dell’IMPOSSIBILITA’  di fare investimenti sul mercato, ormai da diversi anni, quindi di una situazione cronica e direi abbastanza specifica.

Fra tante cose assolutamente non condivisibili, Sergio ne dice una che fa parte dell’esperienza di qualunque tifoso.

Il tifoso non è un analista contabile o un revisore dei conti.

Il tifoso di calcio è un sognatore e il sogno maggiore è veder arrivare alla sua squadra giocatori forti, acquisti clamorosi.

Le rubriche di calcio mercato sono le più seguite dai tifosi sui media.

Quando non c’era l’offerta mediatica ricca e istantanea che conosciamo ora, io ricordo tante estati in cui da ragazzi e non più tanto da ragazzi, partivamo da Monza, a mezzanotte, per andare a Milano, in corso Buenos Aires dove c’era un’ edicola aperta a quell’ora, che vendeva già la Gazzetta del giorno dopo.

Ci andavamo solo per vedere se l’Inter aveva comperato qualcuno di importante.

E facevamo feste enormi per titoli come “Un vero centravanti alla corte di Moratti” (Valentin Angelillo). Oppure: “All’Inter l’uomo guida del Como” (Scanziani!).

Oggi la situazione è cambiata, non si possono più prendere i Suarez, i Rummenigge, i Matthaus, i Ronaldo.

Ma le squadre più forti a livello europeo, che deve essere la nostra dimensione, ogni anno investono soldi per rafforzarsi.

Se non si può fare questo è inutile lamentarsi se un anno si arriva secondi in CL e un anno si entra solo tra le prime sedici d’Europa (facendo però un  campionato strepitoso).

Che non si possano più prendere i grandissimi nel pieno del loro fulgore è un fatto,  che però si debba chiudere il bilancio in attivo ogni volta è questione diversissima.

Personalmente, a differenza di Sergio, io di questa necessità me ne faccio una ragione, anche perché dubito molto che si possa trovare un nuovo proprietario disposto  ad accollarsi anche consistenti investimenti di mercato.

Per questo mi tengo stretta proprietà e gestione attuale.

Ma ciò non significa che io non sia consapevole dei limiti che questa situazione implica e comporta.

L’Atletico Madrid, per esempio, che non è una potenza finanziaria a livello delle più conclamate, ha registrato un passivo nell’ultimo  mercato di oltre 20 milioni.

Noi un attivo di 116, se ricordo esattamente la cifra di Calcio e Finanze.

Sgombriamo subito il campo, facendo contenti i critici: se ci portiamo dietro un deficit che ci impone di chiudere mercati in attivo è solo perché i nostri dirigenti nel passato sono stati una manica di c… i.

Accontentati gli storici, adesso però guardiamo come si sta gestendo questa fase complicata

Ma il punto fondamentale non è neppure questo: le possibilità di cui si dispone per costruire la rosa è un fattore fondamentale, ma non è il primo, perché noi in ogni caso, per bravura o per… inerzia degli investimenti passati una rosa forte l’abbiamo costruita,  ancorché probabilmente meno completa rispetto a quella dei madridisti (poi faremo il discorso sui cambi a disposizione)

Il problema fondamentale è che se ha dei vincoli finanziari importanti nella costruzione della rosa, diventa fondamentale il PERCORSO che tu compi in stagione, perché non puoi essere attrezzato per vincere sempre e in ogni competizione.

Il primo elemento che spiega questo risultato (ricordo comunque che non ci hanno strapazzati, siamo arrivati in vantaggio a 3′ dal termine dei tempi supplementari e in parità alla  conclusione degli stessi e che nel doppio confronto certamente abbiamo più motivi di recriminare noi soprattutto per quanto sprecato a Milano), il primo elemento dicevo è questo:

Inter (1°) in campionato:

  • 28 partite
  • 1 sconfitta,
  • 3  pareggi
  • 24 vittorie

Atletico (4°) in campionato: 

  • 28 partite
  • 7 sconfitte
  • 4 pareggi
  • 17 vittorie

Quando lo scorso anno abbiamo subito noi tante sconfitte in campionato ma siamo arrivati in finale di CL non andava bene, perché importante è il campionato.

Ora usciamo agli ottavi di CL contro una squadra più o meno del nostro livello, ma dominiamo (per ora) in campionato, non va bene lo stesso, dimostriamo la nostra ‘pochezza internazionale’.

A differenza, per altro, di quanto riconosciuto dai nostri stessi avversari e un po’ da tutti in campo internazionale che ci riconoscono una dimensione planetaria importante.

Io non lo posso dimostrare, ma ho una certezza: se anche noi ci fossimo riposati in campionato, facendo ampio turn over, giocando diverse partite non al top della concentrazione, insomma inanellando una serie di sconfitte, a Madrid avremmo giocato una partita diversa e alcuni giocatori che poiché vecchi non hanno prestanza atletica a livello internazionale… l’avrebbero avuta.

E infatti l’hanno avuta nelle precedenti sette gare di CL, tutte senza sconfitte.

Il problema è che noi volevamo fortemente (e lo vogliamo ancora) vincere la Supercoppa che ha richiesto grande dispendio di energie, e subito dopo reggere in campionato al top delle nostre prestazioni e possibilità perché avevamo la juve a un punto.

Dopo un’ annata intensissima, soprattutto per quelli sempre presenti o quasi, abbiamo dovuto schierare quasi sempre i più forti e portarli al top della condizione dai primi di  gennaio.

Normale che a marzo ci potesse essere una flessione e i più accorti di noi lo temevano e ne hanno dato conto sin dalle partite col Genoa e col Bologna.

Ma noi siamo l’Inter, dobbiamo sempre provare a vincere, altrimenti meglio non partecipare.

Provare a vincere non vuol dire che DOBBIAMO vincere: significa che dobbiamo fare del nostro meglio.

Sempre.

E l’obiettivo di essere anche tra le migliori in Europa non significa essere la migliore, ma giocarcela con tutte.

Si, perché, checché se ne dica, abbiamo vinto a Liverpool fallendo la qualificazione solo perché un giocatore si è fatto stupidamente espellere, abbiamo perso una finale col City stramiliardario e lo stesso Guardiola ha riconosciuto di aver vinto solo perché un nostro giocatore ha fallito un colpo di testa da un metro, abbiamo perso con l’Atletico ai rigori.

Io non sono un ‘trinariciuto del tifo’ come direbbe Gianni Brera: riconosco che se abbiamo perso tre volte su tre è perché ci è mancato qualcosa.

Ma non credo che ci sia questo gap enorme e la considerazione generale di cui godiamo ora all’estero sembrerebbe darmi ragione.

Le suggestioni di ambienti esterni ‘nazionali’ (cioè interessati) cercavano di ‘tirarcela’ e di sminuire i nostri meriti parlando di ‘due squadre’.

Un par di balle, scusate il francesismo.

Con gli infortuni di Carlos e Arna, noi a Madrid disponevamo di 3 sole alternative del tutto affidabili sulla carta: un centrale (Acerbi), un centrocampista (Frattesi) e un esterno (Darmian).

Gli altri per un verso o per l’altro erano una scommessa.

Che poi abbiano fatto male (o comunque peggio che nelle altre competizioni, anche internazionali e anche nella partita di andata)  alcuni giocatori chiave, perni delle nostre precedenti prestazioni, dimostra solo che l’usura incide su tutti, giovani o meno giovani: non hanno fatto bene Pavard, de Vrij, Dumfries e Miki. Non ha fatto benissimo Thuram.

Due di quelli la cui condizione era in  ascesa non erano disponibili, altri hanno fatto meglio perché avevano avuto in passato periodi di relativa flessione.

Ha fatto molto bene secondo me Bisseck e questa è una graditissima sorpresa.

Ma sfido chiunque  a dire che avrebbe fatto giocare dall’inizio il tedesco al posto di Pavard.

L’anno scorso quando in certe partite andavamo in campo blandi e perdevamo, alle partite di coppa siamo quasi sempre arrivati con i migliori al top.

La differenza è evidente.

Del resto la juve ha vinto nove scudetti consecutivi ma in coppa ha quasi sempre fatto male, uscendo a volte contro squadre ben più deboli dell’Atletico.

E il Napoli e il Milan nell’anno in cui hanno vinto lo scudetto non hanno fatto meglio di noi.

Secondo me ci si deve mettere in testa che è obbligatorio puntare a vincere tutte le competizioni a cui si partecipa, ma si deve anche sapere che già riuscirci in qualcuna è un grande successo, perché vincere è sempre difficile.

A meno che non si costruiscano davvero rose con 30 giocatori tutti affidabilissimi.

Cosa che temo sarà indispensabile, tra l’altro, il prossimo anno con la nuova CL (molte più partite) e il mondiale per club (idem).

L’evoluzione tattica dell’Atletico, tra l’altro, mi sembra confermare la mia ipotesi secondo la quale a livello di vertici (nazionali ed europei) il modo di giocare sta diventando per molti aspetti simile.

Poiché tutti giocano corti e stretti e tutti cercano di pressare alti per riconquistare subito palla e tenerla lontana dalla propria area, è evidente che in tutte le squadre di vertice c’è una grande liquidità nella posizione dei giocatori: attaccano anche i centrocampisti e i difensori, difendono anche gli attaccanti (ieri Griezmann ha compiuto due fondamentali recuperi difensivi).

La scelta dell’Inter, non so quanto studiata in sede di costruzione del gruppo, è evidente: a parità di classe, uomini di gamba e di forza in tutti i reparti, tranne che nel trio di centrocampo, composto soprattutto da giocatori mobili si, ma non potenti;  soprattutto tecnici.

Sono loro che, oltre a inserirsi quando capita, innescano con le loro giocate i movimenti di tutta la squadra.

I Pavard, i Bastoni, i Dumfries (o Darmian) i Carlos, i Lauti e i Thuram oltre a… saper giocare devono dare forza e gambe alle costruzioni dei tre… demiurghi.

Nella spinta e nel rientro.

Quando tutti sono al top e tutto funziona al meglio non ce n’è per nessuno.

Ma attenzione questa scelta comporta due limiti: 

  • Mancano giocatori di estro (che è altra cosa rispetto alla razionalità) e quindi la squadra non ha facilità ad aggredire le difese chiuse, ma risulta molto più pericolosa con le verticalizzazioni prepotenti.
  • Nelle partite o negli spezzoni di partita in cui il centrocampo viene messo sotto fisicamente, tra uscire e farsi infilare o rimanere a ridosso della difesa a protezione della stessa e aspettare l’occasione per salire, è ovvio scegliere la seconda soluzione.

Per questo a mio parere nei momenti in cui l’avversario preme e ha forza, stentiamo a uscire, ad alzare stabilmente il baricentro a conquistare le seconde palle.

E soffriamo.

A certi livelli infatti nessuno sceglie di giocare bassi e stare dietro, lo fai quando l’avversario ti costringe.

Ho visto l’Atletico a Milano e a Madrid: secondo me i madrileni hanno in mezzo giocatori molto meno tecnici dei nostri tre, ma  più potenti.

L’Atletico ha preparato una partita d’assalto con giocatori fisicamente forti (va da sé che a questi livelli sono anche bravi) con due soli giocatori di fantasia ed estro, però entrambi o davanti (Griezmann) o in fascia (Lino).

Per il resto, tutti combattenti a cominciare ovviamente da Witsel (toh, un trentacinquenne ancora integro…) per finire con Morata.

Ci hanno messi in difficoltà, hanno spesso conquistato le seconde palle rendendosi pericolosi, hanno anche subito ripartenze insidiose, ma era in parte preventivabile.

Hanno segnato solo dopo quasi un tempo e solo su uno svarione da oratorio di un nostro difensore.

Poi quando dovevano segnare ancora e hanno visto che così non ce la facevano, hanno messo forze fresche ma soprattutto giocatori in avanti con caratteristiche diverse: molto più tecnici, molto più rapidi, molto più estrosi.

E hanno ottenuto il vantaggio (in realtà il pari… complessivo)  all’87’.

Quando dovevamo aumentare noi il tasso di imprevedibilità davanti avevamo a disposizione… Sanchez, che però giocava dietro le punte con Frattesi più avanzato.

Buchanan è rimasto in panchina, oggetto misterioso (sono convinto che il giocatore possa far bene e che Inzaghi troverà i tempi giusti di inserimento, ma forse noi avevamo bisogno di un’alternativa di gioco pronta subito, non di un elemento futuribile).

Insomma secondo me loro avevano solo una rosa più completa potendo puntare sulla forza e sulla potenza di nove elementi ma al momento opportuno anche svoltare inserendo 2-3 elementi tecnici e fantasiosi.

Noi non avevamo questa chance, anzi a un certo punto abbiamo pure dovuto sostituire lo stremato Dimarco con un altro terzino.

Oltre a inserire Klaassen che certo non è un guerriero, né uno sprinter.

Insomma, mi sbaglierò ma non ho visto tutto questo scarto di valori tra loro e noi (tra l’altro a occhio credo che il Cholo sia una decina d’anni che lavora con loro e questo significa molto) e personalmente, sarò un inguaribile ottimista, resto convinto che avessimo giocato un mese fa il risultato sarebbe stato diverso: i nostri giocatori più rappresentativi mostrano le scorie di una stagione stressante, come si era visto persino con Genoa e Bologna.

E’ chiaro che quando non puoi spendere soldi per completare una rosa già forte non devi sbagliare nulla, ma è altrettanto chiaro che se non puoi spendere soldi è più facile sbagliare.

Con due giocatori forti al posto di Klaassen e Sanchez e magari avendo a disposizione Carlos e Arna, sarebbe andata diversamente, penso.

Certo, non è una consolazione, perché invece siamo questi e oggi è andata così.

Ma non siamo così lontani da ciò che vorremmo: sembra che si sia i migliori in Italia (salvo… sbandamenti imprevedibili) e ci manca davvero poco per competere non solo con l’Atletico, che è già tanta roba, ma con tutti in Europa.

Io voglio guardare con fiducia al futuro anche prossimo, perché penso ce ne siano le condizioni.

Dopo aver scritto la prima parte del post ho letto casualmente questo scritto di Pistocchi, uno dei pochi giornalisti che stimo.

Ne riporto alcuni brani che mi sembrano confermare la mia lettura

“L’Inter va fuori con molti rimpianti, ma con una prestazione inferiore alle attese: poco compatta e disattenta dietro – male de Vrij, errore decisivo sul gol del 2:1 di Depay – imprecisa in parecchi giocatori, sprecona con Thuram, che ha avuto due palle gol clamorose, e con poca qualità delle finalizzazioni, mentre l’Atletico Madrid ha avuto il grande merito di non mollare mai e di cercare la vittoria con una partita di grande determinazione e coraggio”.

I numeri evidenziano soprattutto la percentuale di errori dei nerazzurri nella finalizzazione-almeno 4, Thuram di piede e di testa, Barella di piede, Lautaro di testa -e la maggior precisione al tiro – due gol, un palo, due belle parate di Sommer – degli attaccanti dell’Atletico Madrid.

Inoltre, gli spagnoli sono sembrati più freschi atleticamente, mentre ai nerazzurri è mancata brillantezza nella spina dorsale della squadra: de Vrij, Calhanoglu e Mkhitaryan, e questo ha inciso, soprattutto per la poca efficacia dei cambi nerazzurri, contrapposta alla brillantezze dei nuovi entrati nei colchoneros”.

Le pagelle

Sommer:

Non mi pare abbia responsabilità sui gol, in un paio di occasioni se la sbriga bene e para anche un rigore.

6.5

Pavard:

Un errore clamoroso che determina la svolta del match che fino a quel momento controllavamo con sicurezza.

Una svirgolata simile non si vede neppure all’oratorio.

Ho sempre avuto il sospetto che fosse abile più nell’appoggio che nelle chiusure d’area.

5

de Vrij:

Incredibile per un giocatore della sua esperienza l’errore di posizionamento sul secondo gol.

Per il resto se la cava abbastanza, ma quel grave errore all’87’ decide le sorti del match e della qualificazione.

5

Bastoni:

Dei tre centrali non solo è quello che sbaglia meno, ma si rende protagonista con una gran giocata dell’azione che porta al nostro vantaggio.

Personalmente, dalla poltrona di casa non l’avrei sostituito.

6.5

(Acerbi:

Una prestazione senza squilli e senza evidenti errori.

Spende un giallo di puro mestiere.

6)

Dumfries:

Finché può attaccare se la cava bene, anche se pure lui manca una discreta occasione.

Lino lo mette in difficoltà, ma tutto sommato combina meno di quanto aveva fatto a Milano.

5.5

(Darmian:

si rende protagonista di un ottimo salvataggio, mi pare su Depay, per il resto ordinaria amministrazione, anche se in una ripartenza avrebbe l’attimo per tirare, ma perde un tempo di gioco.

6)

Barella:

Sicuramente il migliore dei centrocampisti.

Magnifico lo smarcamento e l’assist che portano al primo gol.

Lotta per tutta la partita e termina sfinito, tanto da mancare una conclusione abbastanza agevole che avrebbe chiuso il match.

7

(Frattesi:

Pochi minuti per sostituire lo stremato Barella.

Si proietta in avanti con i tempi giusti, in un paio di circostanze, ma non gli riesce il colpo che lo avrebbe proiettato nell’olimpo interista.

6–)

Calhanoglu:

Al rientro dall’inizio dopo l’infortunio, non sembra aver trovato la condizione migliore.

Il piede è sempre buono e la grinta anche, ma non riesce a risultare decisivo.

6

Mkhitaryan:

Ho letto giudizi di sufficienza sulla sua prestazione, ma io che sono forse il suo primo estimatore l’ho visto in difficoltà, preso in mezzo dal ritmo e dalla possanza degli avversari e… dalla serata non esaltante di qualche compagno.

Erano in difficoltà anche compagni più giovani, vigorosi e che hanno giocato di meno.

5

(Klaassen:

Entra giusto in tempo per sbagliare il rigore

Non una stagione facile per lui.

5)

Dimarco:

Segna un gol straordinario per tempi di inserimento e intelligenza del movimento.

Se non sbaglio realizza col destro.

Meritava che fosse… decisivo.

7

(Bisseck:

D’accordo gli avversari erano sfiniti, ma lui ha dimostrato una forza fisica, una personalità e anche buone idee.

Il tutto fa davvero bene sperare.

7)

Lautaro:

Immenso, al solito quando esce a cucire il gioco.

Solo che di solito poi si ripresenta in area per finalizzare. Questa volta ha poche occasioni: nel finale di testa sbaglia di poco la porta in quella che poteva essere la palla partita. Indecoroso il modo in cui calcia il rigore.

6

Thuram:

Lui il fisico ce l’ha e ce lo mette, ma non riesce a essere lucido sotto porta dove sbaglia due conclusioni che gridano vendetta.

Un altro che appare lontano dal suo top di condizione.

6

(Sanchez:

Senza volergli addossare troppe colpe, il succo della partita è tutto qui: quando il Cholo deve segnare, fa entrare Depay, Riquelme, Correa – quello vero – e Azpilicueta.

Simone fa entrare… Sanchez.

5)

All. Inzaghi:

Ho letto che… sarebbe stato sorpreso dall’atteggiamento offensivo dei colchoneros.

Allora mi propongo di sostituirlo perché io lo sapevo benissimo che sarebbe andata così.

Ho letto anche che… paga gli errori in fase conclusiva dei suoi attaccanti a Milano.

Io modestamente credo che non gli si possa chiedere di avere la botte piena e la moglie ubriaca.

Ti è piaciuto fare 28 giornate di campionato da dominatore (più altre cosette?). Adesso paghi le conseguenze.

7

Luciano Da Vite

51 pensieri riguardo “L’Inter ha perso, l’Inter è forte: Atletico Madrid – Inter 5-3 d.c.r.

  1. Adesso deve essere molto bravo inzaghi a ‘riprendere’ subito la squadra. Già contro il napoli sarà durissima per il mix di delusione e stanchezza fisica (sono pur sempre stati 120′ tirati alla morte). prevedo o temo una flessione nelle prossime partite, ma spero che sia lieve e duri il meno possibile

    "Mi piace"

  2. Concordo, Inzaghi, lo staff, deve essere bravo a ricaricare almeno psicologicamente i ragazzi. Pero’ il mister adesso deve avere anche il coraggio di lasciare fuori chi e’ palesemente stanco per chi e’ piu’ “scarso”, ma piu’ fresco.
    Io in particolare spero Buchanan abbia finalmente imparato i movimenti che vuole Inzaghi e possa fare una frazione importante di partita. Abbiamo gli esterni alla frutta o ai box … Dare un segno di forza in questa partita col Napoli e’ veramente importantissimo, psicologicamente. Per noi e per gli avversari. Milan e Juve giocano prima di noi, ma le loro prossime partite sono impegnative (spero che la Lazio non sbraghi ora col cambio di allenatore). Affrontarle sapendo che noi non abbiamo cambiato marcia, il piede e’ sempre sull’acceleratore, sarebbe un bel macigno …

    "Mi piace"

  3. Becca: ero davanti alla tv. raramente ho visto una serie di furti scientificamente e cinicamente realizzati. Non parlo solo del gol …non visto o del rigore…non visto, ma di tutta la direzione arbitrale

    "Mi piace"

  4. Primavera scippata in maniera svergognata dal signor (?) Zago di Conegliano. La società non può subire passivamente questi atteggiamenti provocatori. E non è il primo, vero Sig. Tona Mbei di Cuneo (Torino-Inter del 27/1) solo per fare 2 nomi, ma ce ne sarebbero molti altri…

    "Mi piace"

  5. Arbitraggio davvero scandaloso. Qui non si trtta di iub errore, che può succedere, ma di una direzione a senso unico.

    Tornando alla prima squadra io ho un timore: se si fa un consistente turn over èsicologimante è come mandare alla squadra un messaggio: questa partita non è così importante da giocarla alla mprte e con tutti i più forti.
    E’ solo un timore, eh, poi magari i vantaggi sono maggiori

    "Mi piace"

  6. Alcune considerazioni generali.
    Se, e concordo, Inzaghi si gira in pachina e trova Sanchez (e Arna …..) mentre di là ci sono Correa, Depay, ecc. credo che il gap di rosa sia evidente.
    Preciso, visto le interpretazioni “forzate” spesso date, che NON è colpa della dirigenza perchè competere con le potenze economiche europee è complesso e personalmente non ho MAI considerato la CL un obiettivo realistico.
    Quindi ben ha fatto, per me , Inzaghi a concentrarsi su obiettivo realistico quale il campionato. Piuttosto occorrerebbe analizzare perchè ha usato poco il turnover: forse, e dico forse, perchè non ritiene diverse seconde linee all’altezza, soprattutto nel reparto offensivo dove era purtroppo atteso uno scarso apporto dei ricambi, nemmeno il più basso livello italico. E non posso dargli torto. Per dire, i ridicoli Okafor e Jovic – pagati poco come i nostri – hanno un bottino di 10 gol in A contro i 3 dei nostri (di cui uno su rugore). Considerando anche i molti gol in più realizzati da nostro team direi che è un bottino magrissimo e che, a mio parere, esalta ancora di più quanto fatto dal tecnico capace di ovviare ad una grande lacuna con un gioco corale che da noi ha pochi eguali.

    Io ho SOLO sostenuto che – poichè noi (come tutti team italiani) in questo momento storico non possiamo prendere giocatori che garantiscano intensità ai massimi livelli nel loro prime – FORSE l’unica soluzione sia provare a “rischiare” un po’ di più su profili emergenti avendo il vantaggio di poter contare su un UNIDICI ben strutturato ormai da alcuni da anni, grazie ad investimenti del primo periodo di Suning. Undici che, in Italia, stiamo vedendo può bastare a fare campionato di vertice anche grazie ad un gioco oggettivamente molto coinvolgente e moderno.

    Atletico ha giocato le stesse nostre partite, anzi qualcuno in più di coppa del Re. Non credo abbia turnato tutta la stagione con l’obiettivo di arrivare agli ottavi molto più fresco di noi (semmai ha turnato sotto data, potevamo farlo anche noi e in parte lo abbiamo fatto) visto che stanno combattendo per ottenere una qualificazione in CL. Forse non si considera la qualità più elevata del campionato spagnolo (se ci sia doping non lo so ma se così fosse si dovrebbe rifiutare di giocarci contro altrimenti sono solo illazioni) che è più avvezzo a ritmi alti con il risultato che è più difficile vincere dieci volte 4a0 ed è più facile predere qualche partita in più.

    Ribadisco che riuscire a competere – pur alla fine perdendo – con team molto più strutturati è stato un grande passo avanti ma di nuovo chiedo: chi, di più forte sulla carta di noi, abbiamo eliminato negli ultimi 3 anni in CL? Nessuno. Di nuovo, NON è colpa di nessuno, le squadre più forti è più difficile, e quindi raro, batterle.
    E’ vero che il calcio deve anche far sognare ma, purtroppo, i tempi in cui si aspettava il colpo di Moratti e la serie A era meta di approdo di tutti i campioni sono finiti. Per cui io credo di più nella programmazione e nella capacità, viste le condizioni, di saper anticipare i grandi club su profili che per forza di cosa non devono aver ancora espresso il loro massimo. In questo caso, infatti, sono irraggiungibili per tutti i club italiani.
    Si può sognare Zirkzee, come ho letto da più parti, ma OGGI non credo sia più economicamente raggiungibile. E’ un esempio di una quarta punta su cui si poteva puntare un paio di anni fa quando a Parma lasciava intravedere ottime qualità. Questo è solo un esempio della strada che credo, mia opinione, si debba perseguire se vogliamo avere qualche probabilità di ribaltare i pronostici che ci vedranno sempre sfavoriti – causa gap economico – verso le potenze europee. Non credo lo si possa fare sostituendo Arna e Sanchez con Taremi e Immobile.

    A propostito di sogni: se non o avete fatto, vi invito a vedere Manchester Liverpool di FA cup. Aldilà dell’indubbia elevata qualità dei singoli, il ritmo di questa partita è pazzesco. A qualcuno piacerà il tatticismo esapserato che fa vedere 4 tiri in porta in 90 minuti e storcerà il naso di fronte a difese “rivedibili”. Io peferisco ritmi forsennati in cui due squadre cercano di superarsi a vicenda. Sempre. E non a caso la premier, con questo approccio molto diffuso, è il campionato che frutta i maggiori diritti tv del mondo garantendo alle proprie squadre di aggiungere campioni ogni anno. Non è seguire Sacchi – che considero bollito in quanto si contraddice ogni due frasi – ma è osservare ciò che accade, ad esempio, con le perdite di tempo in seguito a falli presi: da noi una costante, volta a rifiatare e riorganizzarsi, altrove una rarità. Impariamo, come movimento, ad andare oltre e i diritti tv cresceranno assiciurando maggiore potere di spesa.

    "Mi piace"

  7. Mah, non lo so. Avevo in mente di no scrivere più non tanto per la conflittualità eccessiva emersa negli ultimi tempi, ma per una serie di gravi questioni familiari che mi assillano. E’ vero che il calcio (e quindi scrivere di calcio) è una delle pochissime occasioni per ‘distrarsi’, ma è anche vero che persino per occuparsi di calcio bisogna avere ‘la testa’.
    Così domenica mi sono ‘stordito’ guardando ben 4 partite: alle 12.00 l’Under 18, alle 14.30 il primo tempo dell’Under 15, alle 15.30 tutta la partita dell’Under 16. Poi naturalmente la sera Inter Napoli. In più naturalmente ogni tanto mi collego a Internet (calcio, politica, cultura e arti varie, società sono i miei interessi).
    naturalmente ho letto l’ultimo intervento di Roberto e senza voler riattivare una polemica ormai stantia mi sono sentito di dover fare qualche precisazione.
    Punto primo: la CL può essere un obiettivo realistico?
    Dipende da che cosa si intende. Se si intende che bisogna lottare solo se si ha la possibilità assoluta di vincere, allora certamente no.
    Ma allora si dovrebbero iscrivere solo Real, City e 2-3 altre. nemmeno il PSG e nemmeno il Bayern attuale.
    Invece io penso che una società con il nostro blasone e i nostri tifosi quando si iscrive a una competizione ha l’obbligo di provare a vincerla e comunque di dare tutto per andare il più avanti possibile e guadagnarsi stima universale (che poi vuol dire anche soldi per competere nel futuro immediato.E’ cos’ irrealistico che lo scorso anno siamo arrivati in finale e abbiamo perso nel modo che sappiamo.
    E’ stato solo questione di lato B nei sorteggi, d’accordo.

    Ma il fatto è che tutte le big europee anche a livello finanziario partecipavano al torneo e se non l’abbiamo eliminate noi, le ha eliminato qualcuno che poi noi abbiamo eliminato. Alcune si sono eliminate incontrandosi tra di loro, ma poi la vincente di quelle piramidi o è stata eliminata da chi abbiamo incontrato e battuto noi, oppure dal City. Col quale noi abbiamo giocato assolutamente alla pari (anche se nella FA Cup inglese i ritmi sono …leggendari).
    Abbiamo perso con liverpool, City e Atletico, è vero. Ma col Liverpool abbiamo perso battendoli a casa loro e non completando la rimonta solo per un’espulsione a mezz’ora dal termine. E comunque abbiamo perso 2-1 nel doppio confronto. Contro una squadra che gioca nel meraviglioso e inavvicinabile calcio inglese
    Contro il City sappiamo tutti come è andata. Lukaku ha emulato il balotelli di Inter Barcellona, per i suoi rancori personali. L’allenatore avversario ha riconosciuto di aver vinto per un episodio, la miglior squadra del miglior campionato extra terrestre contro una squallida squadra senza ritmo del calcio italiano.
    Poi abbiamo perso contro L’Atletico. terminando 2-2 nel doppio confronto e andando ai rigori solo perché nel frattempo è cambiato il regolamento sui gol in trasferta.
    Qualcuno ha avuto la certezza che noi non si possa ambire a lottare con possibilità contro l’Atletico? Non credo
    Io penso che loro abbiano una rosa più completa. Noi giocatori più forti. Solo che noi siamo arrivati a questa partita dopo 30 gare, comprese le due finali di Supercoppa di cui 26 vinte, tre pareggiate e una sola persa.
    Avendo una rosa quantitativamente inferiore alla loro.
    Loro hanno perso 7 partite e 4 pareggi, solo in campionato.
    Perché il loro campionato è più impegnativo? Forse.
    Io so per certo che vincere in Italia (nonostante i ritmi…bassissimi e i tatticismi) bisogna spendere una quantità di energie fisiche e mentali che non ti consente di arrivare al tuo top alle partite di fine anno. Sbaglierò ma sono convinto che se avessimo fatto in campionato il percorso della stagione precedente, con 12 sconfitte, saremmo arrivate a questo match con molte più energie. E nel doppio confronto avremmo visto due match diversi.
    Loro, che già hanno una rosa più ampia, qualche pausa evidentemente se la sono concessa.
    Noi non potevamo: abbiamo dovuto affrontare come programmazione gennaio e febbraio al top della condizione perché la juve partiva a 1 punto e anche il Milan era vicino. Noi siamo l’Inter, non il Pergocrema e abbiamo l’obbligo verso i nostri tifosi di far di tutto per vincere lo scudo e per provare a vincere anche la CL. o almeno facendo molto bene. la seconda cosa (uscire solo ai rigori contro una squadra forte e…più ricca) è parzialmente riuscita. La prima non ancora, ma ci stiamo provando con tutte le nostre forze.
    Che stanno scemando, come mostra il fatto che nelle ultime due partite (Atletico e Napoli) abbiamo perso la qualificazione ai rigori (ma eravamo qualificati all’87’) e abbiamo subito il pareggio solo nei minuti finali dai partenopei.
    Due situazioni che a occhio non avevamo mai subito in stagione. Segno evidente che una flessione, fisica e/o a livello di concentrazione è in corso.
    Io guardo ai fatti:
    due anni fa tra inverno e Primavera, dopo un campionato condotto in testa con oltre sette punti sulla seonda, siamo andati in flessione e abbimo perso scudo e qualificazione col Liverpool
    L’anno sxcorso ci siamo riposati mentalmente e fisicamente in alcune partite di campionato, abbiamo preso una valanga di punti di distacco, siamo entrati in forma a febbrai marzo e siamo arrivati in finale di CL e abbiamo fatto una grande rincorsa in campionato
    Questo abbiamo speso tantissimo bei primi otto mesi e ora siamo un po’ in riserva (perché per me il campionatoitaliano è il più massacrante, forse non sul piano del ritmo ma certamente sul piano dell’attenzione (quindi della concentrazione mentale): bastava che Dumfries fosse più concentrato su quel corner inesistente e avremmo vinto la partita. Persino….sacchi ha dovuto riconoscere che il apoli è venuto a Milano solo a difendersi…e lo ha fatto bene, intendiamoci, molto spesso difendendo assai alto.
    Io sono certo troppo ansioso quando si tratta di Inter, ma per me la questione scudetto non è chiusa: abbiamo 14 punti di vantaggio, ma un percorso intensisimo alle spalle e videnti segni di flessione (si erano già avvertiti contro Genoa e Bologna). In più c’è ancora il derby, un’occasioe epr noi di mettere tutto alsiuro, ma epr loro di riaprire qualcosa. dipende dairisultati con cui ci arriveremo

    "Mi piace"

    1. Per realistico intendo con ragionevole chance di essere conseguito.
      Non credo la CL sia realisticamente alla portata di alcun club italiano nel breve termine per differenze economiche importanti che, tra l’altro, si stanno ampliando. Ciò, ovviamente, non significa, si debba giocare per perdere (nessuno lo fa, neppure in amichevole, e credo non lo abbia mai fatto nemmeno l’Atletico per riposarsi 3 mesi prima del match con noi) ma nel caso in cui si perda si possa semplicemente ammettere la forza dell’avversario senza per forza andare a cercare ragioni su sforzi da noi fatti e da altri no.

      Poi chiaramente, come ribadito anche ieri da Marotta prima del match con il Napoli, mentre in un campionato vince (quasi lo aggiungo io) sempre la più forte di quell’anno, in CL non sempre ciò accade perchè dipende da sorteggi, squalifiche, stato di forma, infortuni ed episodi (lo ha detto lui e io concordo al 100%). E questo può far emergere qualche outsider anche se poi da ormai una vita non vedo un vincitore che non fosse nel novero dei favoriti ad inzio competizione (praticamente vincono sempre real/barca/bayern/inglesi)

      A proposito di sorteggi, lungi da me sminuire il percorso dello scorso anno ma il tabellone in cui noi abbiamo prevalso annovereva: Inter, Milan, Tottenham, Napoli, Eintracht Francofort, Club Bruges, Benfica e Porto. Con la parziale eccezioni del tottenham (club cmq non di prima fascia) non trovo corazzate.
      Dall’altra parte: Liverpool, Real Madrid, Chelsea, Borussia Dortmund, Manchester City, Lipsia, Bayern Monaco e Paris Saint-Germain.
      Non credo sia offensivo dire che sia andata molto bene….probabile che contro 6 di queste squadre il cammino si sarebbe interrotto agli ottavi. Ma, ripeto, nel caso non sarebbe stata colpa di nessuno, rientra nella natura delle cose.

      Il problema, su questo mi sembra che concordiamo, è che i cambi affidabili sono ancora pochi, persino per il campionato italiano dove Inzaghi non si è fidato delle rotazioni, immagino perchè non gli davano sufficienti certezze. E questo ovviamente impedisce di essere brillanti per olti mesi.

      "Mi piace"

  8. Peccato, anche ieri abbiamo ceduto a poco dalla meta finale, un po’ di distrazione, un po’ di sfortuna. Certo e’ che quando hai il centrocampo “spompo” (Mkhitaryan, Barella) o non in grande condizione (Chala), e’ dura tenere alta la nostra squadra e, purtroppo, non siamo irrreprensibili nel difendere nella nostra area, francamente. Guardando le ultime 3..4 partite, la sensazione che se si fossero svolte un mese prima, le avremmo vinte alla grande , mi rimane.
    Il problema adesso e’ capire cosa succedera’ nel prossimo di mese… Ho idea che queste gite extracontinentali, causa nazionali varie, non siano di grande aiuto .
    Molto bene le giovanili, esclusa, in parte, la Primavera, ma non proprio per colpe proprie. Forza Inter.

    "Mi piace"

  9. Va bene, Roberto, hai ragione tuSolo unpaio di considerazioni sulle partite delle giovanili:
    la Primavera è come la prima squadra: alcuni elementi sono insostituibili e se la loro condizione flette, tutta la squadra ne risente. Parlo di Kamatè, Aki, Stankovic e Di maggio
    L’Under 18 ha un punto debole in difesa, In attacco quando ci sono tutti in categoria è un vero castigo di Dio: non si segnano nove gol alla Roma in due partite (di cui 5 a casa loro, portandosi sul 5-0) se non si ha un potenziale altissimo.
    Purtroppo Lavelli che era in uno straordinario periodo si è fatto espellere. Non so il perché: stavo seguendo l’azione che si svolgeva altrove.
    I 2007 che hanno perso definitivamente Dylan, passato ormai in u18 pian piano si stanno ritrovano: ora sono secondi ma a una. dozzina di punti dal Milan. Resta comunque la squadra che ha necessità di robusti rinforzi,
    2008 e 2009 sono molto forti, entrambe prime in classifica (i 2008 già campioni d’Italia dello scorso anno.
    Le due partite giocate contro una squadra molto più debole rischiano di ingannare, ma direi che in entrambe le squadre ci sono giocatori da seguire con interesse.
    Ieri oltre ai soliti citati mi è piaciuto moltissimo il centrocampista La Torre. Pit sa veramente fare di tutto in mezzo al campo 8anche al tiro) e lo fa molto bene. non è un colosso, ma tanti centrocampisti importanti non lo erano e non lo sono.
    Tra i 2009 troppo facile segnalare Dade, in condizione strepitosa, con una potenza fisica debordante e autore di 3 gol. Mi è piaciuto moltissimo l”ultimo dei Carboni (era presente anche il fratello maggiore Franco). Lui per ora ha un fisico minuto ed è stato agevolato dalla scarsa consitenza degli avevrsari, ma certamente con la palla nei èpiedi sa fare di tutto. Potenzialmente mi sembra anche più dotato di valentin; che fa bene soprattutto la finta sulla destra per poi rientrare sul sinistro e provare la giocata. Il…carboncino a occhio mi sembra che sappia fare di tutto

    Piace a 1 persona

  10. Sono stanco (non stufo) ma una cosa la voglio dire: non cìè dubbio che lo scorso anno quando abbiamo perso 12 partite in campionato a marzo eravamo più pimpanti di quest’anno. E non è che facessimo apposta a perdere, prima. Come si fa a non capire che se arrivi a marzo dopo 28 vittorie in 32 partite è diverso dal punto della spesa energetica fisica e mentale, dall’esserci arrivato dopo 12 sconfitte e tante partite in cui comunque lottavi per il quarto o terzo posto?
    E ovviamente la stessa cosa vale per l’AM: se ci fosse arrivato da primo in. classifica, con una stagione piena di risultati ottenuti con una continuità sbalorditiva, probabilmente sarebbe stato un po’ meno lucido e brillante.
    ma poi guardate che questa squadra così forte non è stata capace di eliminarci in 210 minuti di gioco, anzi, ci ha raggiunti solo a 3′ dalla conclusione.
    Io ammetto che siamo stati inferiori: ai rigori

    "Mi piace"

    1. Ok rinuncio
      Ho detto che ci ha dominato? No, ma si continua a ripetere questa cosa
      Il real è primo in campionato e passa. Forse perchè è forte? No, si sarà riposato …vincendo.
      Non capisco cosa ci sia di male a dire che avversari possono essere superiori: c’è sempre il retropensiero ad una critica alla dirigenza. Sempre.
      Meglio rinunciare.
      Il prossimo anno se perdiamo 12 partite eliminiamo in ciabatte city, bayern e psg. Pazzesco, proprio non capisco.

      "Mi piace"

      1. Come se si potesse scegliere quando giocare al massimo accendendo o spegnendo un interruttore. Ma non il ,atch prima, lo capirei, ma mesi e mesi prima.
        Non conoscendo avversari, infortuni, condiizoni dei giocatori, ecc.
        Francamente lo trovo assurdo ma va bene così

        "Mi piace"

        1. Quindi lo scorso anno è stato un caso se l’Inter ha perso 12 partite e poi ha fatto un gran finale di stagione? Non una preparazione finalizzata ad arrivare al top in quel periodo. del resto in tutti gli sport, mica si può programmare di arrivare al top nelle gare che contano. Noi crediamo che un atleta si prepari per le olimpiadi, in realtà se arriva lì in forma è pura fortuna

          "Mi piace"

          1. Gli infortuni non sono considerati?
            Sia quelli noti che quelli mascherati, intesi come giocatori che, solo dopo, si sa hanno giocato su dolore e pertanto non potevano dare il massimo.
            Lo scorso anno qui leggevo di quanto avessere inciso gli infortuni di Lukaku, Brozo, Skrin e altri che non ricordo.
            Anche tre anni fa abbiamo fatto un finale di stagione in crescendo, vincendo tutti i match tranne Bologna (purtroppo). Ma in CL eravamo usciti perchp abbiamo incontrato una squadra molto molto forte.
            Credo sia normale una fluttuazione dello stato di forma – soprattutto se hai rosa limitata – e credo sia normale pagare dazio contro chi da questo punto di vista è più strutturato di te perchè ha più risorse.
            Si possono batterli? Certo che si può, sopratutto in match secchi o A/R. Ma devi essere perfetto tu e meno perfetto gli altri perchè a parita di “resa” vince il più forte. Quindi le probabilità si abbassano, come abbiamo visto negli ultimi tre anni

            "Mi piace"

  11. Adani: “L’Inter di due mesi fa non avrebbe preso gol alla fine.”
    D’accordissimo, né a Madrid né col Napoli. Per questo non nascondo un po’ di timore per le prossime partite. D’altra parte è difficle giocare sempre a 80, che è un bel giocare; impossibile giocare sempre a 100

    "Mi piace"

  12. ma come si fa a negare che se si fanno otto mesi a un ritmo mai visto poi sia naturale avere un calo, mentre se si è iniziato in sordina poi è più facile che si trovi la condizione ideale, magari con qualche ritocco di formazione o tattico.
    A me sembra che ci sia un vero spirito persecutorio. Ne prendo atto

    "Mi piace"

  13. Io prendo atto del fatto che alcune squadre cazzeggiano allegramente per mezza stagione (affrontando peraltro i gironi di CL dove occorre…qualificarsi) per essere pronte in primavera (le sconfitte dell’atletico in campionato sono inequivocabilmente il fatto che hanno dato poco, non può essere contemplato l’aver affrontato team piuttosto forti come ha dimostrato anche la sconosciuta real sociedad).
    Mentre altre, sprovvedute, vanno a tutta prima per poi cedere.
    E si che il mantra “se non diamo il 100% non vinciamo contro nessuno” di solito fa parte delle dichiarazioni di tecnici di squadre inferiori. Mentre noi siamo a livello di squadroni europei, che vantano molte più risorse di noi, ma dobbiamo andare a tutta per prevalere in….serie A dove la maggior parte delle squadre è assemblata con quattro euro. Qualcosa non mi torna ma fa nulla.
    Ovviamente infortuni, equilibri di spogliatoio e altri mille fattori – tra cui gli avversari che si incontrano e, nelle partite secche, gli episodi – non contano nello stato di forma (confuso con i risultati). Lo scorso anno, ad esempio, con il Porto ci andò di lusso con pali e traverse mentre quest’anno ci è girata male con Atletico. Succede quando c’è equilibrio. Se fossimo usciti con Porto si sarebbe parlato di top di forma in primavera? Se non erro nel 2024 venivamo da 11 vittorie consecutive, non mi sembra questo fosse indice di un calo verticale di forma paragonabile al febbraio 2022. Probabilmente, avessimo trovato il PSV saremmo passati. Perchè superiori.

    “Noi crediamo che un atleta si prepari per le olimpiadi, in realtà se arriva lì in forma è pura fortuna”
    E pensare che io credevo, ma mi sbagliavo, che il calcio non fosse uno sport individuale, dove è più facile tarare la preparazione, e che una stagione calcistica durasse 9 mesi e non un paio di settimane come le olimpiadi. Speriamo i preparatori prendano nota.

    Il tutto perchè il banale concetto per cui chi è forte come o più di te – ed è normale visto che dispone di maggiori risorse (quindi NESSUNA COLPA) – possa anche batterti (anche di poco e per episodi fortuiti) non può essere accettato per cui bisogna andare a ripiegare su mille altri fattori tipo avessimo giocato prima. Fossero stati tre – nostro periodo di calo tra metà dicembre e metà gennaio – avremmo ricambiato idea?
    Corazzate come Real e City sono al top in campionato e dentro in CL perchè, secondo il mio umile parere errato, sono strutturatissime e….ci mancherebbe non lo siano visto le risorse investite rispetto alle concorrenti.
    Io sono strafelice di come la squadra gioca in rapporto alle possibilità ed alle qualità di cui dispone rispetto a corazzate europee. Ce la siamo giocata, con AM come contro liverpool e city, ma se perdi è perchè forse (e, per me, è normale) ti manca ancora qualcosa. Non mi sembra un’acccusa assurda.

    "Mi piace"

  14. Su Acerbi situazione ingarbugliata.
    A prescindere da come sia andata (ma le dichiarazioni di Juan Jesus post quelledi Acerbi sono nette), temo che il destino del giocatore sia segnato.
    Considerado anche l’età, va per i 37, credo la società debba entrare nell’ordine delle idee di trovare un sostituto. Ho il timore che dopo questo fatto difficilmente gliene faranno passare mezza e così uno a calcio non può giocare. Almeno ad alti livelli.
    Certo che da uno della sua esperienza una cosa del genere è incomprensibile. A meno che JJ sia un figlio di…..Acerbi l’ha fatta veramente grossa

    "Mi piace"

    1. Eppure ha tanti compagni di colore….e probabilmente, se la cosa è accertata, saranno i primi s non volerlo. A questo punto campionato finito e carriera al termine mi sembrano scenari possibili….

      "Mi piace"

  15. Comunque ci sta tanta ipocrisia….guarda Roberto ad esempio Di Canio. Ha espresso in modo forte e chiaro per anni la sua ideologia poi ha formalmente ritrattato….eppure quando attacca lukaku oggi dalla sua poltrona televisiva (sempre presente) si vede benissimo cosa intende dire
    Non voglio assolutamente giustificare Acerbi, pagherà quanto deve, e la società lo caccerà se necessario (alla luce di cosa diranno i suoi compagni credo) ma lo pseudogiornalismo italiano non può permettersi di fare la morale, sono i primi ad aizzare l’odio tra i tifosi concedendo nei blog privi di qualsiasi moderazione insulti di ogni tipo, concedendo a tanti ‘opinionisti’ libertà di dire quello che si vuole e di insultare

    "Mi piace"

    1. Sergio, sul giornalismo e la sua serietà ho gettato la spugn da anni. Leggo solo pochi autori e cerco, per altri temi, di cercarmi le informaizoni da solo.
      Nel caso in questione dipende da come sono andate realmente le cose: se sono andate come ha detto JJ, Acerbi ha fatto una doppia cavolata: la dichiarazione in campo e poi la dichiarazione bugiarda di ieri.
      Indipendentemente dall’eventuale squalifica che gli verrà comminata (senza prove certe non credo possa essere lunga salvo sua confessione e….patteggiamento), credo che ogni suo gestito, tecnico o meno, verrà sempre macchiato dal fatto. ragion per cui, considerando anche l’età anagrafica, credo la società debba valutare un avvicendamento

      "Mi piace"

  16. Ribadisco, pensavo di non scrivere più visto l’accanimento che riscontro nei miei confronti, ma certe cose non posso lasciarle passare.
    Io mi sono limitato a dire che per vincere 28 partite su 32 bisogna aver compiuto uno sforzo fisico e psichico eccezionale, che non si può non pagare, alla lunga. E’ una bestialità? può darsi ma è il mio convincimento.
    Ho anche avanzato il sospetto che chi ha avuto minor continuità di rendimento (non perché ha deciso di non impegnarsi, ovviamente, ma perché è probabile che abbia giocato più partitre non al top della condizione. Ho anche avanzato il sospetto che quando lotti per il titolo hai un po’ più di ferocia che se lotti per quarto o quinto posto (e quindi spendi di più)
    Lo so benissimo che se sei molto più forte puoi passare i turni in coppa e essere prima in campionato (magari non sfondando tutti i record). Ero già nato quando Mou vinse il triplete.
    ma d ricordo anche che dopo la disastrosa partita di Catania (per prestazione e risultato) si pensava di sostituirlo) Ricordo che vince la partita decisiva a Siena, l’ultima giornata, quindi non aveva dominato il campionato. E ricordo che giocava in un altro modo, modo che io, forse sbagliando, considero meno efficace. ma anche meno dispendioso.

    Adesso scopro anche che si può programmare la condizione di un singolo, ma non di un gruppo. Che in ub gruppo per definizione, ci siano più variabili casuali lo sospettavo anch’io, sin da bambini.
    Però a me sembra che siamo partitti fortissimo, che a cavallo di dicembre abbiamo avuto una flessione di gioco e in termini minori di risultati, probabilmente perché, assicuratici il passaggio in CL con due turni di anticipo, abbiamo appesantito la prearazione onde mettere fieno in cascina per il trimestre gennaio/ marzo terrificante a livello di impegni.
    So che poi abbiamo fatto cosa miriacolose, ma che verso la fine di questo periodo è affiorata la stanchezza, come da me previsto e come puntualmente da me registrato.
    Io continuo a ritenere da interista orgoglioso che una squadra che fa la stagione da record che abbiamo fatto noi e poi esce con l’Atletico ai rigori non ha nulla da invidiare ai madridisti.
    Mi scuso on tutti gli interisti che non la pensano così, ma ritengo che ad oggi la nostra stagione sia stata migliore di quella dell’atletico: Non avessimo dato il 100% in campionato e in super lega, ma anche nel girone di Cl chiuso senza sconfitte e con due turni di anticipo, avessimo ruotato di più gli uomini e li avessimo fatti riposare, forse oggi avremmo passato il turno, ma saremmo quanto meno a rischio di perdere il campionato. Rischio che c’è ancora perché è normale che quando hai dato tantissimo finisca per flettere. Ricordo un campionato con HH in cui abbiamo vinto leprime otto partite consecutive e fatto un girone d’andata fuori dal comune per quei tempi, poi abbiamo perso lo scudo all’ultima giornata, a Mantova, perché non stavamo più in piedi.

    Penso che abbiamo una squadra forte, non inferiore all’AM tanto è vero che nei 210 non ci hanno superato e che nel resto della stagione noi abbiamo fatto meglio di loro.
    Se questa è un’eresia chiedo scusa a tutti gli interisti di buon senso.

    poi però non mi si venga a dire che nella scorsa stagione abbiamo fallito l’obiettivo che era il campionato

    "Mi piace"

  17. Sul caso Acerbi, come dice Spalletti, sicuramente i media ci sguazzano, tanto più nella settimana con sosta.

    Per me il succo della vicenda è questo: se Acerbi, nel colloquio con società, avesse confermato di aver fatto una caxxata (in trance agonistica ma l’ha fatta), tu (voi) cosa faresti(e)?

    Io francamente lo mollerei….chi lo voglia non lo so ma credo risolverei il contratto. Il razzismo è una cosa serie e se certe cose ti escono è perchè le hai dentro.

    Se invece avesse confermato sua innocenza, allora occorre chiedere i danni a JJ, con decisione.

    Cosa faremo? Per me nulla, si incassera’ squalifica e poi tutto come se niente fosse

    "Mi piace"

    1. Sulla vicenda Acerbi-Juan Jesus io la penso così.
      Se veramente ha insultato il brasiliano con quegli epiteti deve essere squalificato senza sconti o attenuanti secondo i termini del regolamento. Si deve beccare 10 giornate piene.
      Il razzismo è una cosa così schifosa e inaccettabile che è ora che noi italiani e le nostre istituzioni assumiamo tutti atteggiamenti e provvedimenti seri, senza nessuna tolleranza.
      Probabilmente Acerbi non è razzista, oppure è convinto di non esserlo, forse è un po’ ignorante come la maggior parte dei calciatori e non ha piena consapevolezza della portata delle frasi che pronuncia, ma questa non può essere un’attenuante. E’ arrivato il momento di essere intransigenti su questi temi.
      Detto questo, guardando la vicenda dal punto di vista della società Inter, sempre nell’ipotesi che sarà accertata la sua responsabilità, gli comminerei un provvedimento interno a suo carico (tipo multa) per rimarcare la non accettabilità del suo comportamento dal punto di vista dei valori dell’Inter ma, fatto ciò, non lo esonererei.
      Aspetterei che sconti la squalifica poi lo reintegrerei in rosa fino alal scadenza del contratto.
      Giusti e rigorosi assolutamente si, giustizialisti no.

      "Mi piace"

  18. Sull’episodio Acerbi ho una posizione personalissima.

    Sono interista, ma prima ancora sono democratico, antifascista e antirazzista.

    Quindi se effettivamente c’è stato un insulto di tipo razzista, anche considerando la situazione di stress che non può essere un’attenuante, quel comportamento verbale va punito.

    Naturalmente mi aspetto anche che venga sanzionato quel ministro di cui si può ancora vedere in rete il filmato in cui canta “senti che puzza scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani”

    O l’altro parlamentare che ha definito un’ex deputata del PD , di origine africana, una scimpanzé o un’oranga (non ricordo di preciso) o di quell’altra importante politica che ha detto di voler cannoneggiare le imbarcazioni in arrivo con africani a bordo

    Per non parlare di chi sempre a livello di importanti politici, si è espresso in modo sprezzante contro i gay (che lui ha definito in ben altro modo) .

    Ma gli esempi sono un’infinità.

    Non si tratta di benaltrismo.

    Gli orrori di altri, ben più importanti e clamorosi, non possono annullare né attenuare l’errore di Acerbi, se c’è stato

    solo che per definire il nostro un Paese democratico mi aspetto equità di trattamento

    "Mi piace"

  19. Io credo che questo paese non garantisca trattamenti equi: limitandosi al calcio, quando negli stadi ci sono insulti del pubblico a slavi (zingaro di merda, a firenze contro vlahovic fu clamoroso) non ho memoria di squalifiche di campo o curve. E, invece, dovrebbe accadere al pari di insulti a ragazzi di colore.

    Tuttavia, errori pregressi a mio parere non giustifcano errori futuri. Quindi se Acerbi alla società Inter, nel colloquio privato con società, haconfermato l’insulto razzista (anche se legato a trance agonistica ecc.), come Inter prenderei dei provvedimenti, ossia il prossimo anno lo si saluta.

    Questo a prescindere dalla strategia che sarà adottata al processo, dove è comprensibile come si possa negare il fatto per limitare le sanzioni e sfruttare l’assenza di prove certe.

    Questo, ovviamente, se l’insulto èrealmente avvenuto: in caso contrario, però, bisogna avere il coraggio di agire con decisione contro Juan Jesus per danni cagionati. Pesanti.

    Incassare un’eventuale pena limitata da mancanza di prove certe senza fare nulla significherebbe aver fatto i furbetti: non confesso e sfrutto l’assenza di prove lampanti. Sarebbe, ai miei occhi, un comportamento deludente per chi si professa “fratelli nel mondo”.

    Non credo sia giustizialismo ma solo buon senso e coerenza con chi professiamo di essere

    "Mi piace"

  20. E’ evidente che Acerbi non ha ammesso il presunto insulto razziale nel colloquio con i dirigenti dell’Inter, altrimenti avrebbero preso provvedimenti.

    ma le situazioni possibili sono tre, non due (ha insultato non ha insultato). C’è il fraintendimento.

    A me sembra che persino se ci fosse la prova di un’espressione infelice sfuggita in. un momento di trance agonistica, dieci giorni di squalifica siano un’enormità e la risoluzione del contratto un obbrobrio giuridico.

    Ripeto ci sono autorevoli personaggi ai vertici delle istituzioni che fanno sfoggio di razzismo scientifico e identitario (non in un momento di sfogo) e restano ai vertici dello Stato. Non si tratta di vicende del passato. Loro sono lì e continuano le loro PRATICHE razziste..

    Noi siamo ‘fratelli del mondo’ e non possiamo tollerare di avere nelle nostre fila un razzista. la società dovrebbe trovare il modo al massimo di indurre Acerbi a dimostrare con i fatti il suo essere fratello del mondo (i modi li trovino loro) e che l’espressione infelice, se mai c’è stata, è stato solo un infortunio verbale.

    faccio un esempio personale: io ho il massimo rispetto per i diritti dei gay che devono essere assolutamente uguali a quelli degli etero. Sono stato spesso in manifestazione per sostenere i loro diritti (e in genere per i diritti di tutte le cosiddette minoranze) Una volta parlando con una mia cara amica che ha un figlio gay mi è sfuggito il ricorso a un vocabolo non politicamente corretto. Non ero sotto stress e non avevo nessuna intenzione di offendere, anzi. Sono stato il primo a dispiacermene e lei ha capito .

    Un’altra considerazione: sino a pochi anni fa usavo anch’io il termine negro (dal latino niger, nero) perché a quel termine non era stata attribuita ancora una valenza negativa.

    "Mi piace"

    1. Concordo ci possa essere stato anche fraintendimento

      Però non mi spiego la reazione di Juan Jesus, sia in campo sia dopo che Acerbi ha pubblicamente negato il fatto. Il fraintendimento si chiarisce subito, difficile pensare ad un’accusa così pesante come quella fatta dal brasiliano (a meno che sia in mala fede ma dubito perchè non ne capirei il motivo).

      I calciatori, in linea generale, non sono personaggi molto….svegli.

      Sui politici stendo un velo pietoso ma un errore per me è un errore. Giusficarne in virtù di altri commessi in passato è…..un altro errore

      "Mi piace"

      1. Credo di essere stato chiaro: nessun benaltrismo se il fatto venisse appurato.

        Però resta la constatazione dell’enorme squilibrio di situazioni: da una parte chi è aòl governo proprio perché razzista nei programmi e nei fatti; dall’altra chei per una parola sbagliata eventualmente sfuggita si vede troncata la carriera.

        E’ l’Italia: se un insegnante preso da urgenza, fa pipi per strada viene licenziato 8è successo) se un politico ruba allo stato (quindi al suo popolo) viene promosso ai massimi livelli.

        Comunque se Acerbi avesse pronuciato una frase di contenuto razzista dovrebbe prima di tutto confrontarsi con i moltio compagni di origini africane.

        Cambiando discorso: ho visto L’U21. In campo una quantità impressionante di interisti o ex interisti: Desplanches, Zanotti, Casadei, Fabbian, Gonotò Oristanio e Pio.

        I nostri dirigenti quando potevano spendere erano insuperabili.

        Comunque il giocatore che mi è sembrato più pronto è Miretti (Sergio esulterà). Molto bene a mio parere Ruggeri mentre il giocatore più interessante in prospettiva è Calafiori. Ha gamba e piede insoliti per un difensore, se migliora la fase difensiva pura diventa davvero un grande

        "Mi piace"

        1. Calafiori potenzialmente fortissimo.

          Il suo ruolo perfetto per me è il braccetto sinistro alla Bastoni. Ben fisicato, buona corsa e ottima tecnica.

          "Mi piace"

  21. Zanetti: “Inter all’altezza di ogni competizione da 4-5 anni. Rinnovi un problema? No, ci rafforzeranno”

    Zanetti interista vero

    "Mi piace"

  22. Ottima prestazione del ‘Manto’ e di ‘Mosco’ in Italia Belgio U17. Bene anche il nostro ex Ciardi, subentrato nel finale

    "Mi piace"

  23. Under 18 priva di Lavelli (squalificato) e Mosconi (in nazionale) passa a Torino contro i granata che non perdevano da molte settimane e aumenta il suo vantaggio sull’Atalanta, seconda. Sugli scudi De Pieri e Vanzulli (sostituto di Lavelli)

    "Mi piace"

  24. Torino-Inter 0-2 13’De Pieri(I), 36′ Vanzulli (I)

    Inter: Tommasi; Della Mora, Castegnaro, Zanchetta cap (dal 39’st Fois) Garonetti, Chiesa, Venturini, Zarate Hidalgo, Vanzulli, De Pieri, Pinotti(dal 39’st Idrissou) . A disposizione: Zamarian, Sardella , Maye, Sodgia, Pavesi, Tassotti. All. A.Zanchetta

    "Mi piace"

  25. Purtroppo paghiamo il solito prezzo in termini di infortuni sul fronte delle nazionali.

    La consolazione è il singolo impegno a settimana: questo dovrebbe consentire di dosare meglio gli sforzi – riducendo esigenza di turnover – a differenza dei cuginastri che con la Roma in Europa League si giocano la stagione.

    Occorre ancora un ultimo sforzo. Forza ragazzi

    "Mi piace"

    1. Al di la del fatto che fa sempre la stessa finta ha buone qualità in fase di fraseggio e sa giocare tra le linee. Ha buona fisicità e buone capacità balistiche. Non sono sicuro che si adatti al tipo di gioco di inzaghi, anzi….servirebbe come il pane invece una vera ala fortissima nell’uno contro uno e con il gol tra i piedi. Tipo Soule. Gudmundsson per quello che chiedono lascerei completamente perdere

      "Mi piace"

      1. Gudmunsson, da quel poco che ho visto, mi sembra abbia anche il passo per fare una mezzala offensiva, una sorta di Mickytarian più giovane. Ovvio che la bontà di un eventuale affare dipenderebbe sempre dalle condizioni economiche.

        Carboni l’ho visto troppo poco: dalla sua ha l’età per cui chiedevo se potesse avere un’evoluzione simile. In caso positivo si potrebbe pensare di inserirlo nella rosa, fare allenamenti competitivi e prendere confidenza con il modulo

        Piace a 1 persona

  26. Valentin carboni mi piace e non potrebbe essere altrimenti, per le sue indubbie qualità tecniche che sono quelle evidenziate da Sergio. Tuttavia per il momento non faccio parte dei sempre più numerosi (e competenti: l’allenatore del Monza, quello dell’Argentina, fra i tanti) che gli profetizzano una carriera ai massimi livelli. Non mi convince per il momento, anche se devo ammettere di non aver visto più di un paio di partite del Monza, il suo modo di passeggiare per il campo, la relativa mancanza di ritmo e intensità che sono indispensabili per emergere ai massimi livelli. Magari li metterà o addirittura li sta già mettendo.

    Potrebbe diventare come Gudmunsson o anche meglio, ma al momento nessuno ne può essere certo.

    Il prossimo anno, come sappiamo la stagione sarà molto più intensa dell’attuale, si partirà a metà agosto e si finirà a fine luglio. A mio parere non serviranno 22 titolari, ma 2 titolari più un altro titolare per ogni reparto (un portiere, un esterno, un centrale, un mediano/mezz’ala, una punta). Quindi almeno 17 titolari. Poi 2-3 giovani.

    Io gli farei fare un’altra stagione da titolare in serie A, magari come si legge inserendolo in un’operazione importante.

    Quanto a Soulé a parte il fatto che nelle ultime 10 partite, forse perché più conosciuto, il suo rendimento è molto calato, lo considero anch’io un giocatore destinato a una carriera improtante, ma all’Inter un giocatore con le sue caratteristiche non potrebbe, credo, fare l’esterno, dove servono mezzofondisti che percorrano tutto il campo, alla Perisic, alla Carlos Augusto, alla Dumfries o alla Darmian. Lo stesso Di marco, pur non avendo la potenza degli altri citati, riesce per almeno un’ora a coprire bene tutta la fascia. Un giocatore con le sue caratteristiche servirebbe ma potrebbe giocare solo come seconda punta. Come esterno esclusivamente nel finale di qualche partita in cui si sia in svantaggio

    "Mi piace"

  27. Finlandia Italia U17 primo tempo 1-1 bene Mosconi autore del tiro deviato in porta dal compagno di squadra (nell’Inter!) kanghiaskemi o come si chiama. Lo stesso centrale difensivo in questo primo tempo molto bravo in marcatura su Camarda. L’Italia ha rischiato qualcosa anche perché dopo due presenze da titolare ha lasciato in panca Mantini che a centro campo garantisce equilibrio

    "Mi piace"

  28. Tra raspadori e Gudmunsson personalmente sceglierei il secondo. Però so che a marotta piacciono gli italiani bravi…

    "Mi piace"

    1. Personalmente, l’islandese tutta la vita. Poi chiaro dipenda dal prezzo.

      Ma l’italiano è, sempre a mio avviso, il classico esempio di giocatorino medio che viene ipervalutato stante l’assenza totale di giocatori nazionali decenti sul fronte offensivo.

      Un’Italia così povera di attaccanti onestamente non la ricordo per cui un giocatore appena sufficiente (il Sassuolo è la sua dimensione) viene subito pompato dalla stampa come promessa, dimenticandosi che ha 24 anni per cui credo che grossi miglioramenti sia difficile possano materializzarsi.

      Certo, in un sistema di gioco più corale potrebbe beneficiarne, al pari di molti altri, ma il ruolo di punta nel nostro odo di giocare mi sembra richieda un mix di fisicità spalle porta e capacità di aggredire gli spazi, due caratteristiche che non mi sembra possiede Raspadori

      "Mi piace"

  29. Ho mandato a Emiliano un post in cui senza pretese di essere esauriente o… competente da semplice appassionato provo a fare una rassegna della situazione ‘giovani dell’Inter’.

    Deciderà lui se vale la pena di pubblicarla, in attesa della ripresa del campionato

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.