
Prima di Inter – Sheriff avevo richiesto due prestazioni anche brutte ma due vittorie, meglio se per 1-0.
Contro gli sheriffi prestazione più che discreta e vittoria, contro la juve grande prestazione (nei limiti della nostre possibilità attuali) ma niente vittoria.
Questa volta però non mi sento di infierire nel giudizio.
Senza un evidente asservimento da parte di chi era al VAR nei confronti della juve e degli interessi superiori del campionato (non si può cacciare la juve dalla lotta per il primato dopo neppure 10 giornate) questa partita l’avremmo vinta e con pieno merito.
Però attenzione: ancora una volta gli episodi sono resi determinanti (in senso positivo o negativo) dalla forza o dalla debolezza della squadra.
Noi non possiamo vincere il campionato, a mio parere, perché loro (che pure probabilmente non lo vinceranno) hanno potuto far entrare Dybala, Chiesa, Betancur, Arthur e Kaio Jorge. E hanno tenuto in panca il… miglior difensore mondiale di tutti i tempi, deLigt.
Noi abbiamo dovuto far entrare Gagliardini, Dumfries, Sanchez, Vecino. E non avevamo un attaccante vero per sostituire Lauti, in giornata negativa.
Certo, senza la truffa del VAR avremmo vinto ugualmente, ma con più giocatori all’altezza di questi scontri forse non ci sarebbe stata l’occasione e/o avrebbe potuto essere ininfluente.
Perché una squadra non stanca per la grande prestazione, di sacrificio, del primo tempo, con cinque inserimenti di grande livello, tra cui un attaccante capace di tener bassi gli avversari, probabilmente avrebbe approfittato del loro squilibrio per mettere al sicuro il risultato.
Invece quando andiamo in vantaggio contro le squadre forti, nel finale io tremo.
E i nostri prendono gol.
Magari per episodi ‘sfortunati’.
Dal mio punto di vista si è trattato di una grande partita, giocata benissimo, come un match di scacchi, da due grandi allenatori.
Solo che uno aveva troppi pedoni e l’altro troppe torri, cavalli, alfieri.
Comunque il calcio che piace a me è questo, fatto di razionalità, equilibri (da variare con il variare delle situazioni) applicazione feroce.
Cominciamo dalle scelte di Allegri, che hanno sorpreso alcuni, ma hanno confermato che siamo di fronte a uno dei migliori tecnici europei.
Ci vuole coraggio, personalità ed esperienza per tenere fuori de Ligt, Dybala e Chiesa dalla formazione iniziale.
Ma Allegri, che è un grande allenatore, ha capito in poche partite quello che Pirlo, da apprendista, aveva imparato in 30 match: non puoi giocare con due punte vere e con due esterni offensivi, per di più mettendo in mezzo al campo giocatori belli ma non solidissimi come Arthur e Betancur.
Non solo, i due cardini, centralmente, sono, per quanto un po’ logori, in modo indiscutibile Bonucci e Chiellini.
Nel frattempo de Ligt come riserva può studiare come gioca uno adattato in mezzo, cioè Danilo, capace di imitare Barzagli: cioè fare il terzo di difesa quando serve e il quarto (il terzino) all’occorrenza..
Riepilogando: Allegri ha scelto di contrare l’Inter schierando una squadra solida dietro (con i tre migliori) forte sulle fasce quando a destra avanzava Danilo e si sovrapponeva a Cuadrado, mentre a sinistra Alex Sandro poteva raddoppiare sulle incursioni di Bernardeschi
La juve restava solidissima in mezzo, con i due più forti incontristi che possiede, aiutati però, e qui sta la trovata tattica di Pirlo, ripresa da Max, da Kulusevki, finto nueve che andava a marcare Brozo, fonte del nostro gioco.
In questo modo sui movimenti di Morata, loro potevano presentarsi in area centralmente e a sorpresa con le incursioni di Locatelli, McKennie o Kulusevski, tutti dotati di ‘gamba’, senza scoprirsi eccessivamente.
Con i singoli di cui dispone, è chiaro che la juve un gol prima o poi lo fa sempre, dunque la quadratura difensiva è essenziale per vincere (per una conferma cfr i risultati delle ultime partite).
Questa soluzione ha funzionato anche questa volta, perché non ricordo veri tiri in porta dei nostri, oltre al gol, mentre loro non hanno sfruttato gli schemi predisposti almeno tre volte solo perché McKennie non si è inserito con i tempi giusti come avrebbe dovuto su invitanti tocchi all’indietro di un esterno, e Locatelli è stato ostacolato involontariamente da Morata accentratosi, quando stava per concludere a colpo sicuro.
L’Inter ha giocato un grandissimo primo tempo, come meglio non avrebbe potuto, ma se andiamo a guardare le cifre, a una nostra superiorità di manovra (nonché di slancio agonistico e sacrificio, aggiungo io, poiché questi elementi non si vedono dalle cifre) non ha corrisposto una nostra superiorità nelle conclusioni e il nostro gol è stato frutto di un episodio: 11 contro 10 e la ‘fortuna’ che la palla ribattuta dal palo finisse proprio sul piede di Dzeko.
Il loro proposito era chiaro: controllare la partita e poi, quando la stanchezza cominciava ad emergere, inserire due tre giocatori di qualità e gamba per provare a vincerla.
Invece, a causa del nostro vantaggio bellissimo (per il tiro di Calha e il senso della posizione di Dzeko) hanno dovuto fare gli inserimenti previsti per provare a pareggiarla.
Naturalmente si può pensare che con uno schieramento più offensivo e meno razionale fin dal principio avrebbero potuto vincerla.
Ma per loro fortuna, non sono allenati da un… tifoso o da un allenatore alle prime armi e Allegri ha capito presto che giocando in un altro modo si poteva anche perdere in casa dall’Empoli, mentre da quando giocano più cinici le avevano vinte tutte.
Poi magari verranno le situazioni in cui potranno concedere di più allo spettacolo, essere più spregiudicati, ma per il momento questo è l’atteggiamento tattico più efficace.
Se la juve ha pareggiato per un aiuto decisivo, ma anche per non aver sbagliato partita tatticamente, l’Inter, in rapporto alle sue forze, da questo punto di vista ha fatto addirittura meglio.
Cioè ha fatto il possibile e anche qualcosa in più (le prestazioni di 3-4 uomini a mio parere sono state su uno standard elevatissimo, fuori dal comune anche per loro, mentre chi è stato sotto tono non aveva in rosa un sostituto credibile).
Inzaghi, come Allegri, non ha sbagliato né le scelte, né l’impostazione della gara.
Che non abbia sbagliato la scelta degli uomini (impresa… agevole vista la mancanza di alternative di spessore) lo si è visto proprio quando ha dovuto procedere ai cambi.
In effetti l’unico dubbio poteva essere tra Calha e Vidal, ma l’indisponibilità del cileno lo ha cancellato.
L’Inter è questa: gioca a tre con tre centrocampisti in mezzo, due soli esterni e due punte.
E’ stata costruita così.
L’unica alternativa tatticamente possibile era giocare con una sola punta e con Calha (o Sensi quando sarà pronto) dietro l’unica punta.
Ma per una serie di motivi non sarebbe stato logico in questa gara ricorrere a tale soluzione.
L’Inter doveva vincere, per non venir tagliata fuori.
Allora era giusto rischiare un po’ di più tatticamente, sopperendo all’inferiorità numerica teorica, in alcune zone del campo, con la compattezza, la corsa, il sacrificio estremo di tutti.
In questo modo era inevitabile un calo alla distanza di alcuni protagonisti più esposti, avvenuto proprio quando la juve con le sostituzioni cambiava gioco e ritmo.
Che la soluzione adottata da Inzaghi fosse la migliore lo dimostra il fatto che la partita l’avremmo vinta, pur con i numerosi limiti di organico, senza una bastardata arbitrale (in senso… lato, estendendo il concetto al VAR).
E’ anche vero però che nel secondo tempo, a causa della stanchezza e delle sostituzioni conseguenti, non siamo più riusciti ad uscire e se anche abbiamo mantenuto la lucidità per impedire a loro di creare vere azioni da gol, abbiamo creato inevitabilmente le …condizioni per subire un possibile episodio negativo.
Che si è verificato.
Proprio il secondo tempo ha dimostrato l’efficacia delle scelte individuali di Inzaghi.
I dubbi potevano essere tra Perisic (di gran lunga il migliore in campo) e Dimarco. O anche Dimarco al posto di Bastoni.
Ma il tandem Bastoni – Perisic ha funzionato a meraviglia, purtroppo in virtù di un lavoro del croato che lo ha portato prima a un affaticamento muscolare e poi ad uscire
Un altro dubbio poteva essere tra Dumfries e Darmian, ma il campo ha dimostrato come al momento la scelta dell’italiano si faccia preferire al mille per cento.
Dico la verità: in estate quando si parlava di Zappacosta all’Inter mi ero… indignato, mentre il Dumfries visto agli europei mi sembrava una buona soluzione.
Mi sbagliavo, come sempre quando valuto giocatori visti solo in tv.
Intoccabili i tre difensori, Barella, Brozo e le due punte l’altra possibile variazione riguardava il terzo centrocampista.
Ma Calha ha più verve e più tecnica dei due possibili rivali, più potenti (Vecino e Gaglia) e tutto sommato in questa partita, almeno finché la squadra è riuscita a stare compatta pressando alta, senza aprire spazi centrali, il turco è stato sufficiente in fase di non possesso e certamente possiede qualcosa in più dei due compagni nella gestione della palla.
Sono convinto che l’Inter abbia fatto il massimo, senza un Lautaro in condizione e senza un Sensi che poteva creare qualche variante di gioco.
In teoria è mancato anche un contropiedista come Correa, ma il Tucu, a parte i dieci minuti di Verona, ha fino ad ora mostrato davvero troppo poco per poter pensare che il suo ingresso avrebbe cambiato il tasso tecnico e l’atteggiamento tattico.
Resto convinto che con una terza punta davvero competitiva con le prime due e con un grande centrocampista completo, se arrivati sin dall’ inizio (magari anche con un esterno più performante rispetto a Dumfries) avremmo lottato per il titolo con notevoli possibilità.
Così, ci manca davvero qualcosa anche perché la prestazione a questi livelli dei tre difensori, di Barella, Brozovic, Perisic e Darmian la si può avere in un grande match me non nella continuità di 38 gare di campionato e più di una decina di extra.
Anche i cambi sono stati dunque obbligati e nulla si può imputare a Inzaghi.
Resta solo un piccolo dubbio, se non fosse meglio mettere D’Ambro anziché Dumfries.
Per esprimersi bisognerebbe aver presenziato agli allenamenti, ma probabilmente ha giocato anche la mentalità del mister che ha preferito a un esterno prettamente difensivo uno che potesse anche garantire la ripartenza e far respirare la squadra.
Infine un commento… sui commenti
Vergognoso che si chiami Ambrosini a commentare una parta fondamentale per l’Inter, quell’Ambrosini che ha dimostrato la mancanza di rispetto verso l’Inter con le esternazioni provocatorie da giocatore e l’ha confermata in telecronaca: per esempio i contrasti erano tutti falli dei nerazzurri e i dubbi sempre a favore dei bianconeri.
Invece concordo (e non perché in questa occasione ci faccia gioco) con l’affermazione di Borja e di qualche altro.
Rigori così sono ridicoli concettualmente, anche se concedibili a termini di regolamento (a parte la stortura dell’indebita interferenza del VAR).
Il rigore, ha detto Borja, è la massima punizione possibile e va assegnato solo in caso eclatante: se uno vien falciato mentre punta la porta, ad esempio, o se gli viene impedita una chiara occasione da gol.
La massima punizione assegnata per un contrasto lieve, a palla persa, da un giocatore che non aveva nessuna possibilità di creare pericoli è un tradimento dello spirito del gioco.
Mariani, molto vicino, aveva valutato bene: contatto c’era, ma ininfluente e non tale anche per intensità da pregiudicare la giocata del bianconero.
Come ha detto Borja, se si punisce ogni contatto in area con il rigore poi non ci si stupisca se nel campionato italiano si danno tre volte più rigori che negli altri maggiori campionati.
Il fatto è che negli altri campionati non hanno il problema di tenere a galla juve e Milan…
Negli ultimi due Inter – juve il risultato è stato determinato da situazioni opposte proprio nel finale, lette entrambe a favore della juve: il var non è intervenuto per mostrare come nello scontro Perisic – Cuadrado il fallo fosse di Cuadrado, questa volta è intervenuto quando il regolamento ne escludeva la possibilità.
Se poi pensiamo anche alla Lazio, in due partite abbiamo perso 5 punti a causa di decisioni persecutorie del gruppo arbitrale.
Altri si consolano pensando alla bella prestazione, io mi incupisco ancora di più e capisco che non vincere partite così (ci metto anche quelle con Real e Atalanta) non può dipendere solo dalle colpe degli altri che pure esistono e sono clamorose.
Di queste 4 partite ne abbiamo giocate 3 in casa, facendo due punti e una in trasferta (0 punti).
Mi stupisco che anche persone che stimo risolvano tutto con gli errori altrui (o la sfortuna, che è anche peggio).
Magari mi sbaglio io e sono… ipercritico.
La cronaca
È stata una grande partita e quindi le occasioni sono state poche e la cronaca delle situazioni davvero essenziali risulta ridottissima.
- Al 7’ punizione di Cuadrado, respinta corta su Morata che calcia troppo centralmente,
- Al 17’ il nostro gol,
- Al 23’ su erroraccio in disimpegno dei nostri, conclusione di Cuadrado fuori di poco,
- Al 24’ Alex Sandro raccoglie una corta respinta della difesa su angolo ma calcia fuori di poco,
- Al 29′ Calha pesca Dzeko in area, da solo: ma la palla è morbida e la deviazione di Dzeko è un passaggio al portiere,
- Al 42 punizione di Cuadrado, batti e ribatti, poi Bonucci da pochi passi ostacolato da un compagno calcia fuori.
Nel primo tempo noi abbiamo fatto più gioco, loro hanno tirato di più.
Bisogna però considerare che loro sono andati alla conclusione solo su errore dei nostri o su calcio piazzato.
Si spiega così la percezione, giusta, di una nostra superiorità tecnica e di manovra e conferma che l’approccio dei nostri al match è stato molto positivo
Nella ripresa si continua inizialmente alla stessa stregua, perché se al 53’ Kulu si libera sulla destra e la mette per Morata che fortunatamente non ci arriva,
- Al 63’ un errore di Cuadrado favorisce la ripartenza di Perisic, che vola fino in area, ma poi anziché servire un compagno conclude di poco a lato.
A questo punto il pressing della juve si fa più insistito; noi controlliamo bene senza concedere nulla.
- Al 64’ Locatelli pesca Morata solo in area, Handa prima esce poi rientra ma Morata alza sopra la traversa.
Diciamo che questa situazione pareggia l’azione Calha – Dzeko del primi tempo.
- Al 70’ Chiesa si libera in area, poi la mette indietro ma non c’è nessuno.
Poi più nulla di significativo sino all’azione del rigore.
Ripeto: c’è stato un furto evidente senza il quale avremmo vinto la partita, ma è anche vero che nel secondo tempo non siamo praticamente mai riusciti a ripartire e in queste condizioni l’episodio negativo può accadere.
Soprattutto se giochi contro juve e settore arbitrale.
Le statistiche in breve
Il possesso palla è stato di 51 a 49 per loro.
Se si pensa che nel primo tempo è stato a netto vantaggio nostro, si vede abbastanza chiaramente come ci sia stato un nostro calo e una loro crescita, più che altro consistita nell’alzare il baricentro.
- Handa ha fatto 3 parate (di cui due molto difettose)e il loro portiere 1 sola.
- Loro hanno tirato 16 volte e noi 10.
- Nello specchio loro hanno indirizzato 4 tiri e noi 2.
- Superiorità bianconera sia per numero di passaggi riusciti 423 a 377 (ma sappiamo che questo dato come quello del possesso palla non è molto indicativo).
- Sia per l’accuratezza degli stessi (85% contro 81%) e questo invece è un dato importante.
- Tra l’altro a conferma di una supremazia territoriale (sterile, come spesso accade) i passaggi nella tre quarti avversaria sono stati 89 a 52 per loro.
- L’apparente negatività di questi ultimi dati viene smentita da una considerazione: loro hanno dovuto inseguire per circa 70 minuti, ovvio che premessero maggiormente.
- A livello individuale Bastoni ha eseguito 10 recuperi, contro gli 8 di Perisic, Alex Sandro, Chiellini e Bonucci.
- Brozo ha corso più di tutti, seguito da Barella, Morata e Locatelli.
- Vecino si è mosso alla miglior velocità media (9 km/H contro gli 8,4 di Kulu. Ma l’uruguagio è stato in campo poco tempo).
- Danilo è stato il migliore allo sprint (34,27) contro i 33,01 di Perisic.
- Infine per quanto riguarda i dati di squadra, i km percorsi sono simili, come pure la velocità media tenuta.
Le pagelle
Handanovic:
Non ha responsabilità dirette sul risultato, ma ha dato poca sicurezza ai compagni, con due respinte corte e centrali su tiri non impossibili e con un abbozzo di uscita molto goffo, nell’azione in cui Morata di testa lo scavalca ma mette alto
5.5
Skriniar:
Assolutamente insuperabile sulla sua fascia, come sempre. Nel primo tempo, secondo la volontà di Inzaghi, si fa anche vedere spesso nella trequarti avversaria con qualche iniziativa interessante.
7
de Vrji:
Morata risulta praticamente inesistente o comunque del tutto inoffensivo.
Questo è già molto, ma in più l’olandese sa uscire magistralmente con belle giocate sul pressing avversario.
7
Bastoni:
Implacabile nell’uno contro uno, si propone sempre per scambi e incursioni una volta riconquistata palla.
E’ tornato ai suoi livelli.
7
Nb. I tre 7 ai difensori possono sembrare esagerati, ma quando una difesa, ben assistita, concede solo 4 tiri nella luce della porta alla juve e tutti frutto di calci piazzati il voto non può essere diverso.
Darmian:
Sempre utilissimo: ne avessimo avuti… due, il VAR non avrebbe potuto inventarsi un rigore.
Marca, corre, torna, fa le diagonali e si fa trovare anche in appoggio, pur senza avere lo spunto di un’ala vera.
6.5
Barella:
Ha tutto (tranne un po’ di fisico): tanta corsa, grinta, personalità, altruismo, lucidità.
Lavora un’infinità di palloni e ne sbaglia pochissimi.
Vince alla grande il confronto con… il più forte centrocampista d’Italia (e forse del mondo, avendo sostituito in questo McKennie), cioè… Locatelli.
7+
Brozovic:
Un’altra grandissima prestazione.
Strepitoso il primo tempo, nel quale disintegra la marcatura di Kulu combinata con quella di un altro centrocampista.
Si trova sempre al posto giusto, suggerisce con personalità e spesso arretra a risolvere situazioni intricate
7+
Calhanoglu:
Sebbene non sia al top della condizione fisica si rende protagonista di una gara giudiziosa e generosa, risultando più presente del solito in fase di contenimento.
Ha il merito di aver causato il gol, con un proiettile strepitoso che si schianta all’incrocio e di aver messo sulla testa di Dzeko un’altra ottima palla.
6.5
Perisic:
Nettamente il migliore in campo.
Fase difensiva da urlo, perché annichilisce Cuadrado e aiuta molto i compagni di reparto.
E’ il più pericoloso anche in attacco, dove punta l’avversario e riesce sempre a mettere in mezzo palloni interessanti.
Trascorre l’intervallo sul lettino dei massaggi per un indurimento muscolare, rientra in campo continua a lottare, ma dopo aver subito un’ ammonizione purtroppo deve lasciare.
7.5
Lautaro:
Partita di sofferenza, poco sollecitato, chiuso nella morsa di due mastini come Bonucci e Chiellini, perché al solito funziona da unica punta con Dzeko che arretra a giocare o svaria.
Così non riesce mai a incidere in fase offensiva, ma si salva lottando ferocemente e non lasciando mai i compagni in dieci.
In certe partite avrebbe bisogno di un compagno che gli apra la strada a sportellate.
5.5
Dzeko:
Tecnica e intelligenza sopraffine che si evidenziano quando viene incontro ai centrocampisti per ricevere e smistare la palla, che difende sempre da maestro.
Purtroppo non ha più la forza e la progressione per farsi vedere anche in area, se non sulle palle alte. Ma si piazza al posto giusto, al momento giusto per ricevere e infilare la palla respinta dal palo.
7
Gagliardini:
Fa il suo, senza infamia e senza lode
6
Dumfries:
Entra male, non riesce mai a incidere e in fase difensiva fa rimpiangere Darmian, passato a sinistra. Ingenuo nello sfiorare il suo avversario in area.
E’ anche vero che all’estero quello non sarebbe mai stato rigore e lui non se lo aspettava, perché …era alla sua prima partita contro la juve nel campionato italiano.
Però la sua leggerezza è imperdonabile.
5-
Vecino:
Entra al 44’ del secondo tempo. Un po’ poco per incidere.
s.v.
Sanchez:
Cerca di darsi da fare, ma nella sostanza è molle e inconcludente, pur ‘sbattendosi’ parecchio.
s.v.
All. Inzaghi:
Prepara la partita come meglio non si potrebbe, ingabbia perfettamente la juve e per almeno un’ora governa il gioco con qualità, organizzazione ed equilibrio.
Poi ha la… colpa di aver avuto a disposizione Dumfries, Gagliardini, Sanchez, Vecino, anziché Chiesa, Dybala, Arthur e de Ligt.
Comunque senza l’entrata in scena del miglior juventino, il VAR, ce l’avrebbe fatta ugualmente.
7
Luciano Da Vite
Ma Kevin Zefi ?
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non c’era, forse era con la sua anzionale, non so
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Grazie 👍 e PIF arriva . Occhio a notizie di settimana prossima .
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Mah….
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Strano berenbruch in panchina, l’avevo visto davvero benissimo nelle due partite in cui l’ho guardato. Ma chi l’ha sostituito vedo ha fatto molto bene
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Dovremmo avere preclusioni anche nei confronti del campionato, della Champions League, del Mondiale che si disputerà fra circa un anno, così come probabilmente degli stessi Zhang. Ricordo che in passato Amstaf sottolineava la figura di Tronchetti Provera. Io vado cauto e comprendo le posizioni più rigide.
Io sinceramente non mi aspetto scossoni societari a breve. Non è il migliore momento per vendere, il nuovo format della Champions che garantirà più entrate è lontano ancora due o tre anni mi sembra, siamo ancora all’inizio per lo stadio, sebbene dopo un anno “perso” tra pandemia ed elezioni, ora sia stata data una accelerazione, non sarei sicuro che il progetto SuperLeague o competizione simile sia definitivamente accantonato. Pare che non abbiamo usufruito ancora a pieno delle somme previste dal finanziamento di Oaktree, e circa il 30% delle quote dell’Inter è ancora di Lion Rock: avrebbe più senso cedere questo 30%, rimanere alla guida, avere un partner vero e proprio, ottenere liquidità e ricapitalizzare. Gli Zhang sono stati e sono in difficoltà, ma il fatturato annuo delle loro aziende mi pare sia ancora di decine di miliardi, l’Inter da questo punto di vista è irrilevante, non si può dire che non se la possono più permettere. Quale sarebbe il senso di vendere? Non essendo tifosi venderanno quando verrà meno l’interesse o se arriverà una offerta che li accontenti, considerando il valore prodotto in questi circa cinque anni e gli investimenti fatti. Quali sono le fonti attendibili che parlano di cessione nel breve periodo?
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Luciano scrive “…Se ci mettono i soldi, non ho preclusioni per PIF. …”
Fermo restando che stiamo ragionando per fantasie,ma , se subentrasse alla guida della Società Pif , dovremmo mettere in conto un assedio mediatico nei ns. confronti ,non facile da digerire per tutto il “mondo Inter”.
Almeno questa è la mia sensazione; certo sull’altro piatto della bilancia bisogna mettere la potenza economica.
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Anch’io sono scettico sulla cessione a breve periodo.
Non mi intendo di finanza (neppure delle mie misere risorse) figuriamoci di alta finanza, Concordo con il ragionamento di Ga ber con un solo dubbio: se, non immettendo soldi, la squadra scadesse di qualità e di appeal (per esempio se non entrasse in Europa e la rosa si svalutasse ulteriormente), vendere tra un paio d’anni potrebbe essere peggio.
Non datemi del menagramo e non dite che tifo contro. Io spero che ci rafforziamo e vinciamo ancora, ma l’eventualità che senza poderosi investimenti le cose cambino in peggio è da considerare, credo. Nonostante la bravura dei dirigenti
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Al Rumayyan governatore di Pif è atterrto oggi a Milano Malpensa . Abbiate fede Oaktree è già stato liquidato e rifinanziato il bond . Il tempo è galantuomo abbiate fede . 🐫
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Secondo me gli operatori dei media italiani sono molto sensibili ai soldi e al potere. Non siu spiegherebbe altrimenti come, per restare in ambito sportivo, siano quasi tutti sdraiati sugli ovini e prima lo fossero su berlusconi.
Se gli arabi saranno molto generosi, assisteremo a molte ‘conversioni’
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Questo è il calcio: mancini era un bravo allenatore prima di vincere gli europei, lo è dopo questo girone pre mondiali. Il calcio italiano ha prodotto una squadra capace di vincere in Europa, ma non ha fuoriclasse assoluti, soprattutto in attacco e può incontrare difficoltà anche contro squadre modeste.
Adesso comincia il ritornello: mancini non capisce nulla, troppi stranieri 8quando abbiamo vinto l’Europe ce n’erano di meno?), non sappiamo formare giocatori come fanno gli altri paesi…
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Semplicemente, a mio avviso, siamo una squadra che non può prescindere da Verratti, Chiellini e Spinazzola.
Senza di loro fatichiamo enormemente.
Chiellini è stato il miglior difensore dell europeo e abbiamo vinto grazie soprattutto alla difesa dopo l’infortunio di Spinazzola.
Nel calcio l’allenatore conta, i giocatori però molto di più, e far gioco con cristante è molto diverso rispetto a verratti
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Poi dobbiamo anche analizzare che per i rigori abbiamo vinto… Mentre per due rigori, non ci siamo qualificati direttamente.
Il calcio è anche questo. I dettagli sono fondamentali
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Vero Fabio , ma ,senza appellarsi alle assenze, è anche evidente come in questo momento vi siano alcuni giocatori importanti non al meglio,a partire da Barella.
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Pensavo di averlo scritto… Faceva parte del concetto..oltre alle assenza c’è un periodo di calo evidente negli altri titolari insiscussi (Donnarumma, Barella,Jorginho)
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I tifosi di basket aumentano, quelli del calcio diminuiscono. la gente vuole spettacolo (io preferisco uno 0-0 tatticamente perfetto, ma so di essere una mosca bianca). Quando questo sarà chiaro a tutti non ci sarà altra scelta che un campionato europeo a 20 squadre con i pochi campioni esistenti concentrati lì. Poi una coppa europea aperta a molte squadre di ogni Paese che avrà il compito di selezionare i nuovi ingressi nelle 20. I campionati nazionali serviranno a produrre campioni per le prime 20 e ad arrivare a giocarsi le proprie carte nella Coppa Europea.
Non sto auspicando questo, sto dicendo che se è vero che il calcio sparagnino non attrae questa o una soluzione simile sarà inevitabile.
Altro che prendersela con i troppi stranieri.
immaginate un campionato di A con 300 stranieri in meno e 300 giocatori delle attuali serie B e C!
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Non mollare mai !!
Basta pessimismo, bisogna crederci sempre e non dare mai niente per scontato. Nel bene e, purtroppo, anche nel male. Serve qualche esempio?
Mai perdere la voglia e l’umiltà: la testa fa …miracoli !
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Sergio Favaro: sul fatto che non si debba mollare mai sono d’accordo, ci mancherebbe, come pure sul non dare nulla per scontato. Un po’ meno sul fatto che la testa faccia miracoli, nel senso che la testa ce l’hanno anche gli altri
e se fa miracoli anche la loro…finisce che vince il più forte tecnicamente, tatticamente e agonisticamente.
Crederci sempre è necessario ma non basta: ti faccio io un esempio (paradossale, lo ammetto, per fortuna non siamo in questa situazione). Se io credo fermamente che mi danno il prossimo Nobel per la letteratura, …non è detto che me lo diano.
Comunque capisco e condivido il senso del tuo intervento, ma questo vale per la squadra. Chi osserva, sia pure da tifosi, ha il dovere di provare a ragionare su ciò che vede, pur sapendo sempre che possono essere ragionamenti sbagliati
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Ragionare, criticare,esporre le proprie considerazioni o dubbi…beh questo è un pò” il pregio” di questa ns passione.
Molti di noi però , amano un pò troppo “autocommiserarsi”, esagerare con l’autoironia,..
Intendiamoci ,saper sorridere e scherzare su argomenti di” divertimento calcistico” è un comportamento positivo e da ammirare; semmai ,almeno a mio avviso, è meno condivisibile quando diventa un piacere masochistico vedere tutto negativo. Lo dico in senso generale ,senza riferimenti particolari a qualcuno di noi…
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Io vi seguo da anni, anche se non intervengo quasi mai. Il senso del mio scritto era quello di voler dare una scossa al blog che mi sembra si stia un po’ deprimendo negli ultimi tempi. Malgrado il brutto periodo che abbiamo tutti trascorso (e che, purtroppo, non pare giunto ancora alla fine), dovremmo ritrovare un po’ di entusiasmo e positività da tramettere prima di tutto a noi ed alla squadra. Rimanendo coi piedi per terra, pur con i noti limiti e lacune, credo che non dovremmo perdere entusiasmo e far sentire un po’ di calore alla società e ai ragazzi che, sono convinto, ci seguono. Dai, che con un po’ di buona sorte (ci ha supportato molto poco in questa nuova stagione) e Var permettendo, possiamo ancora dire la nostra e toglierci qualche soddisfazione.
Forza nero azzurri…. 💙🖤
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Personalmente non ho perso una partita a San Siro e ho fatto un tifo sfrenato anche nell’ìanno in cui Angelo orlando ci salvò all’ultima giornata dalla retrocessione. Per me la passione e l’entusiasmo per i nostri colri prescinde dai risultati ed è cosa diversa dall’analisi che faccio (magari erronea) sullae nostre possibilità. Se non fosse così tutte le squadre che non vincono mai non dovrebebro avere tifosi entusiasti
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oggi è il 19 e non è successo nulla. Il problema creato dai social è che vengono messe sullo stesso piano le notizie e le farneticazioni (non parlo del calcio, vale per tutti i settori dell’attività umana). Così si preferisce credere che sia vero quello che ci piacerebbe fosse vero, anche se ha poco a che vedere con la realtà. Una cosa anche comprensibile per certi aspetti. Poi qualche rara volta succede che anche le invenzioni interessate (per avere like o seguaci) possono realizzarsi e il circuito si perpetua
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Renato, sono consapevole di pensarla diversamente dalla stragrande maggioranza dei tifosi, su molte questioni. Non è mai stato per la differenza di posizioni che ho ripetutamente pensato di andarmene o più in generale smettere, ma solo quando riscotravo, a mio parere, mancanza di rispetto
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Turno di campionato importantissimo non solo per la prima squadra, sulla quale si concentra l’attenzione di tutti, per il valore dei punti in palio e per vedere se si riuscirà finalmente a superare la ‘maledizione’ degli scontri diretti.
Giornata fondamentale anche per tutte le giovanili
Si parte oggi alle 13.00 con Sassuolo Inter (in tv)
La Roma è prima con 20 punti, l’Inter ottava con 12, mentre stranamente il sassuolo è in fondo alla classifica. Vincendo, l’Inter rientrerebbe nella zona play off dalla quale al momento è fuori.
Molto dipenderà dalla formazione, perché contro la Roma si è visto chiaramente che se giocano i migliori possiamo farcela contro tutti.
Purtroppo non credo che sarà questa la scelta, per la politica societaria anche perché in settimana ci giochiamo una partita decisiva in YL
Domenica si comincia alle 11, a Interello, con l’U18.
Di scena Inter e Roma con i giallorossi ancora primi a 21 punti (a punteggio pieno) e settimi a 12 punti.
Anche questa partita nonostante le apparenze potrebbe essere alla nostra portata se le scelte di formazione ricadranno sui giocatori più pronti e non ci saranno troppe ‘cessioni’ all’U19.
Conto di vedere questa partita, maltempo e ingressi contingentati permettendo, e sono molto curioso div edere all’opera il centravanti polacco Jan Zuberek (sperando che giochi.
Arrivato dalla Spal a fine mercato, il giocatore, prima punta di circa 1,90, non è stato convocato nelle prime 4 partite (non so il motivo). Ha giocato 45’ e 19’ nella quinta e nella sesta.
Nella settima, giocando dall’inizio , ha segnato 2 gol contribuendo in modo determinate alla vittoria in trasferta sul genoa e confermando l’ottima media realizzativa tenuta alla Spal.
In teoria il piatto forte del pomeriggio domenicale sono i due derby casalinghi di U16 e U15
L’U16 giocherà alle 14.30 all’Enotria. La classifica è molto equilibrata perché vede Atalanta e Milan in testa con 14 punti, ma l’Inter subito dietro a 13. La partita potrà dunque permeterci di ribaltare la situazione o, facendo le corna, di veder allargarsi in modo netto il distacco
Stessa situazione per l’Under 15 (derby alle ore 15.00 all’Accademia Inter, via Cilea).
Qui l’Atalanta comanda con 18 punti e noi inseguiamo alla pari con il Milan a 15. Il match dunque potròà dire chi sarà il principale avversario dell’Atalanta.
U16 e U15 le ho viste pochissime anche perché le necessità delle società che viaggiano, fa spesso coincidere gli orari di più partite.
Io rimpiango i tempi in cui alle 9.30 si vedeva una partita a Interello, alle 11.15 una seconda e alle 15.00 una terza. Ora bisogna scegliere.
Io sceglierò a malincuore di andare a Monzello, alle 15.00 (sperando che mi facciano entrare) per vedere ancora l’Under 17.
In classifica Inter e Milan comandano appaiate, a 22 punti, col Vicenza a 20 e l’Atalanta a 19. Il Monza è quinto a 15: dunque non sarà una partita facile, anche per l’ambiente particolarmente acceso.
Se riuscirò a vedere tutte le partite, ne darò conto agli amici del blog con un report, o forse con un post per rinnovare la pagina.
Buon weekend a tutti gli interisti e speriamo che…siano tutte vittorie, anche se vincere per alcuni non è così importante
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Troppo squallida la partita giocata dalla nostra primavera, mi è completamente passata la voglia di scriverne
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Concordo, davvero poca cosa …
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Luciano…dai trova la voglia di scrivere . Nel corso degli anni hai visto giocare in Prima squadra Pistone,Macellari,Wallace,Gargano……dovresti essere allenato agli spettacoli calcistici…diciamo ….modetsi
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Wallace non lo si è visto giocare…
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U18: Inter Roma 4-3 gol spettacolo e ottime squadre. ora tento di vedere l’U17 a Monza poi un post complessivo sulle giovanili penso di farlo
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Ricordi e Di Maggio firmano il successo sul Monza.
Sono curioso della prova di zuberek, segnalato come uno dei marcatori nella vittoria sulla roma
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Bella vittoria, a Monza, i marcatori sono quelli segnalati da Sergio. Di Zuberek parleremo in un post di tarda serata comprensivo delle 3 partite delle giovanili (U19, U18, U17) vista nel we
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Bel match, il Napoli ha letteralmente buttato via la partita. Se negli ultimi 15 minuti dominati pareggiavano l’avrebbero vinta. Anche questa volta, come nel derby la fortuna ha girato nel verso giusto ma l’atteggiamento tattico di inzaghi, che mira a 60-70 minuti di grande intensità è molto più improduttivo rispetto alla gestione speculare e alle ripartenze di Conte. Basta vedere lazio-juve di ieri (la Lazio dei 3 schiaffoni) per capire che esiste il modo di vincere con le squadre top senza rischiare praticamente nulla. Magari non hai i contropiedisti della juve ma lo scorso anno i ragazzi sapevano gestire i momenti della partita, quest’anno no. Tuttavia gli undici titolari meritano tutti almeno 7 (barella non è quello di Conte comunque), oltre allo strepitoso handanovic. Tutti sul pezzo fino a quando avevano la benzina in corpo. P.s. la palla va gettata in certi momenti.
Inzaghi comunque per me non è assolutamente da grande squadra, a meno che non stravolga il credo tattico e non impari a giocare in funzione dell’avversario
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Ooooookkk…
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Contentissimo della giusta vittoria. Molto meno dei cambi di Inzaghi (lo sapeva che si sarebbe andati ad un lungo recupero) e Dzeko NONPUO’ perdere quella palla davanti all’area. Dai non sei un ragazzino inesperto, piuttosto spazza se non trovi a chi appoggiare. Sempre forza Inter .
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Meno quattro. Ma la partita più importante è la prossima. In campionato l’importante è rimanere lì sino a febbraio e tenere dietro Atalanta e Juve.
Dobbiamo migliorare, ma siamo già migliorati rispetto a quattro-sei settimane fa.
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Ok, poi il super pessimista sono io e mi tocca leggere che col Milan (partita dominata) abbiamo pareggiato di c…o e che oggi il napoli ha buttato via la vittoria.
Va bene così.
A becca dico che mercoldì avremo una partita DECISIVA per la qualificazione in CL che abbiamo tanti giocatori appena tornati dalle nazionali, alcuni malconci. dzeko non avrebbe dovuto giocare addirittura, sanchez non c’era. Correa si è infortunato, come ha detto inzaghi, barella e Lauti dovevano rifiatare. Se nonm fai i cambi sul 4-1 a 20 minuti dalla fine, quando li fai? Lungi da me l’idea di dire che avevo ragione sulla rosa non del tutto competitiva, ma a quel puto non avevamo neppure un attaccante in grado di tenere alta la squadra e la palla e non avevamo più l’unico cc in gradi di inserirsi. Inzaghi ha diovuto rischiare e ha rischiato con gli uomini che aveva. E non lo voglio difendere perché anche per me esistono modi di giocare più efficaci, più cinici. Però consideriamo anche che non ha più Hakimi, Lukaku e Eriksen, non aveva Sanchez e aveva alcuni reduci freschi da infortuni muscolari
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ovviamente sul 3-1
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Non puoi buttare una cosa che non hai mai avuto.
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Luciano, i commenti di Sergio sono come “il rumore dei nemici” di Mou. Significa che stiamo crescendo. Quando commenta entusiasta significa che siamo spacciati…
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Beh gli ultimi 15 minuti fanno parte del match non sono una cosa a sé stante. Se per via del ritmo resti in balia dell’avversario resti in balia della concretezza altrui indi della “fortuna” di cui non hai controllo. Mettere alle corde per 60/70 minuti e poi restare in balia del vento vuol dire essere a destinazione, cioè fare 4 o 5 gol prima. È il concetto a mio parere ad essere sbagliato. Poi bisogna ammettere che il Napoli ha fatto meglio del Milan e non erano gli ultimi arrivati
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Semmai quando commento di pancia vuoi dire. Guarda che come è vero che critico molto inzaghi è altrettanto vero che non ho mai avuto da ridire su conte (lui e allegri a mio parere i tecnici più concreti e intelligenti dell’Italia calcistica degli ultimi 20 anni). Ribadisco, per giocare con il credo di inzaghi devi avere una squadra nettamente superiore alle altre, un po come guardiola (da 2 anni si sta adeguando pure lui)
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Quello che dici lo rimproveravo a Di Francesco anche quando faceva molto bene con la Roma. Deve migliorare anche Inzaghi e, se continuiamo a fare bene, si troverà “costretto” a vivere una stagione diversa rispetto alle passate e dovrà rispondere. Puoi subire l’approccio in una big ma puoi anche uscirne migliorato e responsabilizzato. Comunque rispondevo a Luciano che credo si riferisse più alla partita, che alla considerazione su Inzaghi. Abbiamo creato di più, abbiamo fatto meglio. Io vedo della casualità anche nei due gol subiti: Barella cade e quindi non può inseguire Zielinski che calcia indisturbato, Handanovic non la vede partire perché ha davanti Perisic. Il secondo gol è un errore nostro, di Dzeko, banale, per quanto provocato dalla loro pressione, e questo è un merito loro. Non voglio essere fazioso, avremmo anche potuto non vincere, ma, secondo me, considerando la quantità di minuti in cui abbiamo fatto meglio, le occasioni, non abbiamo rubato nulla, anzi. Allo stesso tempo se il Napoli fosse riuscito a segnare un altro gol, il pari non sarebbe stato scandaloso. C’è della casualità nella traiettoria che prende la palla dopo la “parata” di Handanovic, ma se fosse stato gol sarebbe stata una papera e, per quanto non disposti bene, saremmo stati sfortunati
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Gaber in effetti non mi riferivo ai gol del Napoli, che nascono da prodezze individuali, pressione e da grande fraseggio in velocità. Mi riferisco al fatto che questa modalità dispendiosa di attaccare gli spazi la puoi mantenere contro squadre di medio piccolo calibro, prive di quelle qualità in grado di spaccare la partita al 90 esimo. Contro giocatori bravi nell’uno contro uno e nelle triangolazioni paghi amaramente l’inevitabile flessione fisica. La speranza mia quindi è che si attui una preparazione più mirata agli avversari di turno piuttosto che a uno schema rigido
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Conte, grandissimo allenatore, abituato a stare ai vertici, ha trovato un buon compromesso a luglio e agosto del 2020. In molte partite giocate a cavallo della pausa forzata del campionato abbiamo subito rimonte e abbiamo perso molti punti nell’ultimo quarto di gara. Andando a memoria, Fiorentina, Lecce, Lazio, Sassuolo, Hellas, Bologna, Poi finale in crescendo in campionato, mini-cavalcata in Europa League. Poi nuovo anno, ricerca di un nuovo equilibrio, passo stentato per poi decollare.
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Concordo con Luciano…ricordatemi un po’ quelli che criticavano Conte perché non faceva mai cambi ,nella prima parte di stagione….Blaterare (scusatemi il termine,ma sono davvero stanco di sentire questa storia dei cambi…) sulle storie delle sostituzioni senza conoscere tutte le motivazioni e le condizioni dei giocatori in campo, è davvero un esercizio noioso e superficiale. Non basta sentire i commenti nel Club di Sky che ,dopo ogni ns partita, parlano solo di scelte sbagliate ,a prescindere….La decisione di DiMarco di tirare il rigore , poi Chala segna e non doveva tirarlo,ma lo doveva tirare Lautaro ,che poi lo sbaglia.Ed anche stasera più rimarcate le cose negative rispetto a quelle positive. Poi qui abbiamo i commenti di Sergio che ,specie a caldo nel post partita,mi lasciano perplesso….e perplesso è un eufemismo…
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Il bello è che in un certo senso sono d’accordo con Sergio, ma solo su ciò che non riguarda l’Inter, sui principi generali del calcio. Anch’io sono convinto che Conte sia il miglior allenatore italiano (e non solo, forse) e Allegri il secondo. Anch’io peno che per giocare come Guardiola e vincere i campionati devi avere almeno 18 fuoriclasse, perché soprattutto nel campionato italiano gli appannamenti psico fisici li paghi duramente, anche contro l’ultima.
Detto questo per me l’ìInter ha dominato sia con il milan che con il napoli, a tratti anche con la juve e e persino nella partita persa contro la Lazio. Proprio questo è il motivo alla base dei miei dubbi. troppe volte abbiamo dominato e non vinto. Con il napoli è andata meglio anche perché la flessione nel finale aveva motivazioni oggettive: non avevamo più un attaccante in gradi di farci ripartire, con dzeko che non doveva neppure giocare, Lauti fuori per riprendere fiato in vista della decisiva partita di Cl, due incursori come Barella e Chala idem, Correa fuori per un problema fisico e Sanchez in infermeria. credo che senza 4 attaccanti e due cc incursori qualunque squadra avrebbe sofferto
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Non so se è un caso ma contro Fiorentina, Milan, Lazio, Juve, Napoli e Atalanta le partite si sono tutte sbloccate nei primi 10/20 minuti e noi abbiamo vinto le uniche 2 (Fiorentina e Napoli) nella quali siamo andati in svantaggio, nelle altre non siamo riusciti a portare a casa i 3 punti nonostante il vantaggio iniziale.
Probabilmente non vuol dire nulla ma per me è un dato quantomeno curioso…
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E’ un dato che avevo notato anch’io e che considero importante, su cui penso che Simone dovrà riflettere.
Ho ultimato il post sulle giovanili. ora lo invio a Emiliano. preferirei venisse pubblicato come post per ‘rinfrescare’ il blo, ma se Emiliano non fosse in grado di pubblicarlo entro la serata, lo spezzetterò sotto forma di vari interventi
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Ieri ottimo approccio, e poi un po’ di buona sorte che non guasta.
Sergio un po’ esagera ma un fondo di verità lo trovo: non è la prima vlta che con i cambi ci incasiniamo per cui non può essere solo dovuto a nazionali o esigenze di far rifiatare giocatori per CL.
Il gioco di Inzaghi è sicuramente molto dispendioso e richiederebbe 5 cambi all’altezza che purtroppo non abbiamo.
Dalla capacità di gestire i momenti, e quindi le forze dei ns titolari, dipenderà secondo me il nostro futuro.
Ed è la qualità principale di un allenatore top. Speriamo il nostro lo diventi.
Se poi Ausilio riuscisse a portare anche un Anguissa qualunque – non De Bruyne – che sicuramente guadagnerà un terzo di Vidal e Vecino, il compito del tecnico sarebbe un pelino più facile
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Post ricevuto Luciano, lo pubblico in giornata.
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I nostri “finali di partita “sofferti….è evidente che qualcosa vada registrato,ma ricordiamoci come ci è sfuggita la vittoria nei minuti finali. Ieri sera poi , a mio avviso, i cambi hanno provocato un pò di confusione ed il gol subito in quei momenti ha accentuato il problema.E diciamo anche che chi è entrato ,per un motivo o per altro , non ha certo brillato….per Gagliardini io sono fissato sul fatto che ,anche per caratteristiche fisiche,non è un giocatore che entra subito in partita e quindi…
Su Anguissa complimenti a chi lo ha preso,pagandolo così poco….quanto ci farebbe comodo !
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ops…”nei minuti finali contro Atalanta ed juve …”
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Anguissa da noi sarebbe stato espulso già nel primo tempo .
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Beh..su questo devo darti ragione.
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Roberto hai colto sicuramente un aspetto problematico: se prendere a 50 milioni hakimi in uscita dal real e a 115 lukaku in rotta con il mu sono bravi tutti i ds di professione, trovare a prezzo di costo scommesse o talenti importanti valutando pro e contro costituisce la vera discriminante . Saper prendere gli anguissa, i saelemakkers, i leao (gli osihmen o i tomori erano già conosciuti a certi livelli) vuol dire velocizzare il processo di crescita della squadra. Molti di loro non sono propriamente conosciuti dell’allenatore che chiede caratteristiche ed eventuali preferenze ma che in virtù di investimenti ragionati sa di doversi affidare ai ds. Certamente con un giovane in via di sviluppo corri dei rischi (a volte soprattutto mentali) e può andare male (es. hauge) ma con età e talento puoi evitare minusvalenze. Non tutti i d.s. sono naturalmente giuntoli o maldini (a mio parere un crack del ruolo) ma ragazzi, in tanti anni non ho mai visto Ausilio fare operazioni simili, con tutte le attenuanti che sicuramente può avere (per restare a investimenti ingenti probabilmente joao Mario e barbosa non sono farina del suo sacco). Se inzaghi potesse contare su un tare (che opera bene in un contesto finanziario assurdo) avrebbe materiale su cui lavorare interessante. La vera domanda è quindi: possibile che l’inter non possa permettersi un ds degno del suo nome? (sui santi in paradiso di Ausilio vorrei saperne di più:) )
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Ma non siete stanchi anche voi di questi continui attacchi a chi lavora per l’Inter? Gli altri sono tutti fuoriclasse, chi lavora per noi è una chiavica. I direttori sportivi di Napoli Milan e lazio sono tutti fenomeni. Ma fino ad ora l’unico campionato…non juventino l’abbiamo vinto noi. Se uno di loro vince quest’anno al massimo …ci pareggia
A prendere lukaku a 75 (non a 115, cifra a cui è stato venduto) sono buoni tutti, però l’abbiamo preso noi.
E’ meglio prendere lautaro a 15 o oshimen a 80 e passa?. Quanto abbiamo pagato Skriniar? Quanto De Vrji? Quanto brozo? Quanto valgono oggi?
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Incredibile come l’Inter abbia potuto perdere il derby U16 con davanti un trio formato da Mosconi (2007) De Pieri e Spinaccé
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Io qui la penso un po’ più come Luciano. Punti di partenza, delle squadre, diversi. Obiettivi diversi. Soprattutto risultati diversi. Aggiungo che giocatori normalissimi come Lazzari e Di Lorenzo sono costati grosso modo 15 mln. A noi le italiane avrebbero chiesto di più. Penso anche ad Amrabat che è andato alla Fiorentina per spiccioli. Capisco che il tifoso vorrebbe pescare un Milinkovic o un Malinovski, giocatori tra l’altro forse sconosciuti ai più, ma noti a chi guarda partite internazionali, ma le situazioni sono diverse. Kulusevski in una Juve che fatica si sta perdendo, fosse andato in una squadra di un livello inferiore forse avrebbe un rendimento diverso. La Roma non va in Champions dal 2018, nonostante Zaniolo… che ha perso il posto per Shomurodov. Fabian Ruiz è un ottimo calciatore, preso a cifre ragionevoli: è andato al Napoli per crescere, non per vincere. Ieri, tra l’altro, annullato letteralmente da Barella, lui pagato tanto e ora, stranamente, campione d’Italia e d’Europa. Gosens i primi due anni sembrava non potesse circolare. Di Dumfries, nazionale olandese, capitano del PSV dopo tre mesi, si son dette, forse anche in questo blog, cose non proprio carine. Maehle bel giocatore, lo scorso anno ha fatto bene. Dopo un ottimo europeo e la concorrenza di Zappacosta, non di Hakimi, sta facendo fatica.
Fatti salvi Lukaku e Hakimi, l’Inter è riuscita a non vendere nessun big, se non per scelta (Icardi), pur in regime di settlement agreement: dovendo contestualmente scalare la classifica e migliorare i conti. Unica in Italia. Siamo tornati in Champions League risolvendo la grana Kondogbia che ad agosto si auto-esclude dal gruppo, prendendo in prestito Cancelo e vendendo il francese a 25 mln di euro, e prendendo Rafinha a zero, piuttosto che spendere 25 mln per Pastore, dandogli almeno 4 mln l’anno, cosa che il filosofo Sabatini preferiva.
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Su skriniar e brozovic però sono intervenuti direttamente gli allenatori (di brozo mancini stesso lo ammise). Pardon su lukaku, ma la sostanza è quella. Lautaro come investimento ci sta e per fortuna zanetti e milito hanno fatto in modo che il giocatore accettasse l’Inter e non l’Atletico che aveva l’accordo con la società. Osihmen tuttavia a mio parere è di livello superiore. Sul valore attuale di questi non ho nulla da dire, concordo
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Gaber non metto in discussione l’analisi lucida che hai fatto. Dico soltanto, come evidenziato qui sopra, che in società le veci di Ausilio sono state fatte da tutti gli altri. E gli altri, per ovvir ragioni, non possono essere stabilmente presenti in tutte le operazioni. Mi dispiace ma la motivazione della permanenza di Ausilio è assolutamente incomprensibile
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Sergio, io sono sempre stato uno dei maggiori critici di Ausilio perchè, magari sbagliando, spero la società per cui tifo abbia il meglio.
Gaber ha fatoo una buonisimaa analisi ma, per quanto mi riguarda, pre Conte noi non siamo mai partiti per vincere scudetto ma per cercare di costruire qualcosa con limitti finanziari imposti da settlement agreement e proprietà pre Suning.
Quindi mi sarei aspettato la ricerca di profili emergenti piuttosto che giocatori stagionati oppure, nel più recente passato, già noti e quindi più costosi.
Questo è il mio punto di vista: ne beficerebbero le casse societarie ed anche la qualità della panchina. Perchè spiace ma prendere Vidal, Sanchez, Kolarov, ecc. non è mai un buon affare, ne per l’oggi (giocatori spesso infortunati o inutilizzabili per limiti oggettivi) ne per il domani.
Lo so che è una strada difficile ma, per me, con limitate risorse è quella obbligata.
Vedremo se saremo in grado di percorrerla ora che possiamo contare su un nocciolo duro molto solido.
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Roberto il punto è che la strategia in questione, considerando la situazione contingente, non solo è necessaria ma anche autoevidente. La dirigenza ne deve essere consapevole, ci sta la possibilità che la sostituzione di Ausilio non sia avvenuta perché non hanno trovato ancora profili disponibili (strano considerando i numerosi ds di qualità presenti in serie a).
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Come faccia Sergio ad avere tutte queste certezze …è davvero inspiegabile…forse,Sergio,non riesci a valutare bene tutte le componenti e le variabili che si sommano in una trattativa o acquisto di un calciatore. Anch’io non comprendo alcune operazioni per giocatori che hanno fallito ed ho criticato Ausilio,ma questo continuo esaltare “l’erba del vicino” è un pò stucchevole…e sin troppo semplicistico
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Roberto, però io penso che anche se ti giochi al massimo l’EL (pensiamo agli anni 2012/2016) tu sei l’Inter e non puoi essere paragonata a Fiorentina, Lazio o Atalanta. Ranocchia secondo me avrebbe potuto avere una carriera diversa se fosse finito in un’altra squadra o in una squadra che semplicemente funzionava, stiamo vedendo negli ultimi tempi le prestazione che garantisce, ora, arrivato a un punto della carriera in cui non gliene frega più nulla delle critiche e delle pressioni.
Mi ricordo una partita di inizio 2018, primo anno di Spalletti, quando eravamo in calo. Inter – Benevento. Addirittura i nostri hanno sbagliato il calcio di inizio, buttando la palla fuori. A Bergamo succederebbe mai? Forse solo se all’improvviso, dopo aver disputato quarti di Champions, si trovassero a lottare per la salvezza.
In passato ho comunque più volte detto che per me, da parte mia, è impossibile valutare l’operato di un Ds. Non sai con precisione quanto può fare, non sai cosa voglia l’allenatore, non sai se i meriti/demeriti siano del ds o del dg (Marotta o prima Sabatini), non sai perché un giocatore che sembra accessibile ed effettivamente vicino, poi non arriva (viene valutato erroneamente inadeguato? Il procuratore garantisce una via di accesso privilegiata ad altri?). Anche io vorrei più colpi in stile Cou, Brozo, Kovacic, Lautaro, eh… penso tutti.
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Per me l’inter ha fatto una grandissima partita. E ha vinto contro un’ottima squadra.
È stata perfetta? No
Ma ha giocato e bene
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Nuovo post: https://buu.zone/2021/11/22/una-domenica-da-infarto-la-prima-squadra-e-le-giovanili/
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Il responsabile degli acquisti e delle cessioni è il direttore. Se all’Inter si sono succeduti vari direttori anche prestigiosi e hanno tutti confermato Ausilio, devo presumere che, o sono tutti autolesionisti oppure hanno più elementi di noi per valutarne positivamente l’operato
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