Sono i giorni della felicità per il ritorno di un successo che mancava da oltre un decennio e arriva dopo stagioni che sono state anche umilianti per una squadra con il nostro blasone. La partita contro la Sampdoria è stata emblematica di un presente trionfale. Abbiamo visto in campo una squadra in grado di demolire una buona Samp schierando molte riserve le qualii, in virtù del sistema di gioco ormai memorizzato, sono apparse fortissime. Se non al livello dei titolari. Mi riferisco a Ranocchia, Gagliardini, Ashley Young, Vecino, Alexis Sanchez, Pinamonti, D'Ambrosio, Radu, lo stesso Eriksen che oltre che la mezzala o il "secondo play", ha dimostrato di poter giocare con profitto anche da play unico. I meriti sono di Conte, che ha dato all'Inter un "giuoco" e ha prodotto un incredibile miglioramento nelle prestazioni di quasi tutti i giocatori. Ma "è un momento difficile", come ci ricordano le parole di Beppe Marotta. La continuità della proprietà sembra confermata, Suning continuerà il cammino iniziato per arrivare sempre più in alto, ma bisognerà vedere con quale libertà di manovra. Le prossime settimane e i prossimi mesi ci dovranno dire molto su proprietà, dirigenza tecnica, allenatore e giocatori (e il discorso, va da sé, anche se in misura meno significativa, riguarda l'insieme dei nostri giovani, della Primavera, ma soprattutto dei nostri giovani di maggior valore in giro a fare esperienza...) con fiducia e consapevoli che per la natura del calcio italiano è difficilissimo fare un percorso importante sia in CL che in campionato.
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Dopo Spezia – Inter 1-1: fateci soffrire, ma sino a un certo punto
Spezia - Inter è stata una partita di enorme sofferenza. Abbiamo letteralmente dominato e subito un solo tiro in porta, quello del goal, peraltro dovuto a un errore clamoroso di Handanovid. Abbiamo comunque guadagnato un punto sul Milan. Ne abbiamo persi due sulla Juventus e abbiamo corso il rischio di vedere l'Atalanta arrivare a nove punti da noi. Nove punti a sei giornate dal termine sono tanti, ma non sono del tutto tranquillizzanti data la situazione. Che è comunque favorevolissima. Tutti a inizio stagione avremmo sottoscritto questa situazione. Perdere qualche punto, in un momento di flessione ci sta, il margine di vantaggio è netto e i punti li perdono ora pure le avversario. Ma abbiamo in mano il colpo del KO e dobbiamo sparare. Altrimenti qualche inquietudine si viene a creare. Questione Superleague. Il progetto era ed è sbagliato dal punto di vista dello sport. Ma la retorica delle piccole brave e del calcio "romantico" trascura il fatto che negli ultimi vent'anni hanno vinto solo Juventus, Milan e Inter. Le vittorie epiche di Verona e Samp, per fare un esempio, sono lontane più di trent'anni. Siamo sicuri inoltre che le giovani generazioni si appassionino al calcio così come lo abbiamo conosciuto? Apparentemente solo il grande spettacolo e le grandi emozioni (anche estetizzanti) sembrerebbero trascinare il grande pubblico. Il progetto SL era ed è sbagliato, ma gli interessati dovranno mettersi attorno al tavolo e studiare cambiamenti alternativi, ma che appaiono comunque assolutamente urgenti.
Non partecipo al suicidio… preventivo: Tottenham – Inter 1-1
Come spesso succede, è diffuso in alcune frange del tifo interista un atteggiamento di critica negativa aprioristica nei confronti della società e della dirigenza del club. Si tratta di critiche spesso immotivate e che vengono fatte sull'onda di una emotività che ha dell'irrazionale e che per ora sono in parte frenate dai buoni risultati della squadra che, sebbene incompleta, ha disputato un ottimo precampionato. Si vede già la mano di Antonio Conte, un allenatore su cui Suning ha voluto puntare forte per rilanciare l'Inter dopo la gestione positiva di Luciano Spalletti. La partita con il Tottenham, vinta ai calci di rigore, segna un ulteriore passo in avanti e regala spunti di riflessione sullo stato attuale del lavoro effettuato dal nuovo allenatore e dalla squadra.


