Nell’epoca delle tecnologie sofisticatissime, non è vero che “tutti possono sbagliare”. Per quello che riguarda l’arbitraggio nel derby ci sta molto poco che si presta a interpretazioni: l’intervento di Pavlovic su Thuram era da rigore. E questo non è l’unica scelta arbitrale a destare più di qualche perplessità (vedi il fallo su Calhanoglu in occasione del goal del Milan). Per quanto riguarda la partita in senso stretto, il “gioco”, bisogna dire che a furia di rinforzi, il Milan ha costruito una squadra molto forte ed ha affrontato la gara contro di noi adottando un sistema di gioco che esalta i suoi punti forti: hanno iniziato con un po’ di pressing, poi si sono chiusi a bunker, limitandosi a folate offensive di centrocampisti ed attaccanti. In conclusione, sommando le percezioni visive e i dati statistici si potrebbe concludere che certamente il Milan è in forte crescita, come singoli e organizzazione di gioco rispetto al recente passato, ma noi, pur con un filo di minor lucidità del solito ci facciamo ancora al momento (ripeto, al momento) preferire: il primo tempo è stato abbastanza equilibrato, nella ripresa si è giocato a una porta. Il pareggio in definitiva ci sta un po’ stretto ma non ci deve fare sottovalutare quelli che sono dei limiti che riguardano la composizione della nostra rosa. Stiamo facendo un’annata incredibile, ma se il prossimo anno non faremo massicci investimenti andremo incontro a un declino certo: per l'età avanzata di alcuni, per il logoramento di altri iper sfruttati e per la mediocrità di qualche altro ancora. Per quanto riguarda le giovanili, è stata una giornata in controtendenza: le squadre maggiori hanno deluso (Primavera e Under 18) e le tre minori (Under 17, Under 16 e Under 15) hanno fatto bene. Le tre vittorie di U17, U16 e U15 sono venute contro le selezioni giovanili del Cittadella. Larga in particolare la vittoria dell’Under 15 che vince in trasferta con il risultato di sei reti a zero. Doppietta di G. Omini.
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Qualcosa di meraviglioso: Inter – Milan 1-0 (3-0)
Nel doppio confronto la nostra superiorità è apparsa netta. Il tre a zero complessivo chiude la porta ad ogni discussione: non sempre nel calcio i numeri esprimono tutta la verità (intendo in una singola partita) ma questa volta la differenza l'hanno fatta i nostri attaccanti che hanno sfruttato le occasioni costruite. La storia non si fa con i se e con i ma, ma è vero che le due grandi occasioni sbagliate dai rossoneri nel primo tempo avrebbero potuto quanto meno mettere a ben altro rischio le nostre coronarie. D'altra parte in una semifinale di CL è quasi impossibile non concedere un paio di occasioni nel corso degli oltre 180 minuti di gioco. Resta il fatto che noi siamo a Istanbul, il Milan resta a casa e che nei quattro derby del 2023 loro non sono riusciti a segnarci neppure un gol e li hanno persi tutti. Sebbene loro abbiano vinto per due punti lo scorso campionato, resta confermato che al momento abbiamo ancora un buon vantaggio di qualità complessiva. In termini di prospettive, nella situazione data abbiamo ottenuto il massimo (con un grande interrogativo non tanto su Istanbul, quanto sull'accesso alla CL ancora in discussione, con un calendario tremendo) e quindi la politica societaria di cercare di restare competitivi (coniugando il dogma della competitività con quello del contenimento dei costi, sarà molto probabilmente così anche nel prossimo futuro) è stata azzeccata, ma adesso bisognerà coniugare la esigenza di restare competitivi con quella del ringiovanimento e di una riduzione dei costi(anche se, potendo, sarebbe meglio ottenere un incremento delle entrate). Pertanto, prima del racconto della partita, si dedica ampio spazio a come - in un percorso che possiamo dire sia cominciato con l'arrivo di Beppe Marotta all'Inter nel dicembre del 2018 - siamo arrivati a questo punto e con quali criteri e sistemi di valutazione è stata costruita questa squadra, facendo pure un raffronto con le altre due squadre protagoniste di questa stagione calcistica in Italia, cioè Napoli e Milan, e individuando i problemi (ce ne sono in tutti i reparti) che bisognerà cercare di risolvere nella prossima sessione di mercato. Fermo restando che c'è una stagione da finire e che tutti gli impegni che abbiamo davanti sono certamente anche entusiasmanti (come definire altrimenti una finale di Champions e abbiamo ovviamente anche una finale di Coppa Italia da giocare) ma soprattutto ad elevato quoziente di difficoltà.
Ricaduta rovinosa (anche per la Primavera): Milan – Inter 3-2
Senza essere disfattisti ma semplicemente realisti: il Milan al momento è più forte di noi. In breve. 1. Nell'ultimo derby ci hanno dominati nel triangolo di sinistra (loro): Theo, Tonali e Leao hanno letteralmente annichilito Skriniar, Barella e Drumfries. 2. I nostri difensori centrali sono assolutamente quantomeno fuori condizione. Solo Monza e Cremonese hanno subito più goal di noi. Otto reti in cinque partite sono davvero tante. 3. L'intensità e la forza fisica dei loro centrocampisti fa la differenza. Bennacer e Tonali sono eccezionali da questo punto di vista. 4. Il loro portiere fa assolutamente la differenza. 5. Il Milan schiera giocatori che danno un rendimento sul piano della sostanza che gli permettono di non giocare mai in dieci. Come a noi succede quando siamo costretti a schierare in attacco... Correa. Sono tutte evidenze strutturali e in questo momento non sembrano esserci in rosa possibilità di ribaltarle né si evidenziano particolari colpe da parte dell'allenatore. Il limite principale, che secondo me si può dedurre anche solo dai cinque punti su richiamati, è che questa squadra quando abbassa il ritmo e l'intensità soffre con chiunque e anche in questa partita è successo così... La Primavera di Chivu invece pareggia 2-2 con i pari età del Verona. È il secondo pareggio consecutivo per i nostri ragazzi che dopo quattro partite si ritrovano sul fondo della classifica con due soli punti. Ci sono comunque delle notazioni positive riferibili alla crescita di condizione dei singoli e alla logicità delle scelte di formazione. Certo non è moltissimo, in particolare ad esempio il trio di attaccanti considerato in questo momento non appare affatto competitivo in categoria, diciamo che i segnali positivi in questa ultima prestazione ci danno un po' di curiosità di e di speranza in vista dell'attesissimo match di Youth League di mercoledì contro il Bayern.
Derby: Slavia Fortissimo? Milan scarsissimo? O pazza Inter?
Derby: Slavia fortissimo? Milan scarsissimo? O pazza Inter? Nessuna delle tre affermazioni è credibile o - quanto meno - fondata. Il calcio è uno sport entusiasmante perché di partita in partita si diverte a smentire i "capiscers" abituati a emettere sentenze perentorie. La cosiddetta "carta" nel calcio conta poco, tutte le partite sono da giocare, tutte le avversarie a questi livelli sono pericolose. Il calcio non si decide sulla carta, altrimenti basterebbe decidere prima chi sia superiore e evitare di giocare le partite, ma per fortuna non funziona così. Contro il Milan, la squadra ha giocato davvero bene, non è stata solo grinta e speculazione tattica, ma la migliore prestazione dall'inizio dell'anno, viene subito dopo la peggiore contro lo Slavia e già incombe la pericolosa sfida di mercoledì.



