Uno scudo alle spalle giร  ad aprile, ma un futuro tutto da scrivere

Ancora non sono terminati i festeggiamenti, ma รจ giร  tempo di guardare al futuro. I tifosi sognano rinforzi per mantenere il primato conquistato in Italia e magari accrescere la considerazione internazionale acquisita negli ultimi anni, dopo molti sforzi, anche finanziari, dimostratisi vani prima delle ultime stagioni. I dirigenti, la nostra maggiore speranza di successo (la considerazione per l'operato, a livello tecnico come negli altri settori, รจ quasi universalmente elevatissima), sono per fortuna giร  all'opera concretamente per preparare il futuro (nb. Come noto, sono giร  stati acquistati Taremi e Zielinski). I tre punti di partenza sono: 1. La qualitร  della rosa costruita negli ultimi anni; 2. La bravura di colui che questa rosa ha dimostrato di saper gestire al meglio (Simone Inzaghi); 3. L'abilitร  e la competenza dimostrata ripetutamente dal gruppo dirigente e dall'allenatore. Dall'altra parte dobbiamo essere consapevoli del fatto che questa squadra รจ molto forte, ma non vale il distacco che ha inflitto a tutte le rivali in campionato: la differenza รจ molto meno netta e il rischio di un ribaltamento di posizioni รจ assolutamente reale. Qui i due punti principali di riflessione riguardano: 1. Il numero di partite e la intensitร  e completezza di formazione che esse richiedono; 2. Le altre hanno imparato a conoscere il nostro gioco e a cercarne le contromisure (dove per aspirare a vincere il "titulo" tanto noi quest'anno, quanto il Napoli di Spalletti lo scorso anno, abbiamo dimostrato che bisogna affiancare alla saldezza difensiva, il fatto di avere nelle proprie corde la capacitร  di praticare un grande gioco offensivo), mentre Roma, Napoli, Milan e Juventus avranno probabilmente una guida e uno stile di gioco completamente diversi. Sarร  quindi necessario lavorare per superare quei limiti e quelle difficoltร  che abbiamo considerato anche quest'anno (ad esempio le difficoltร  contro le difese fitte), ma soprattutto, passando per un'analisi della composizione della rosa, attrezzarsi per fare bene ovunque con degli acquisti azzeccati e che si rivelino da subito fortissimi. Ideale sarebbe infatti avere cinque attaccanti, sette centrocampisti, cinque esterni e sei/sette difensori. Che significa che, con tre portieri, sia necessaria una rosa di ventisei o ventisette giocatori (di cui quattro dovrebbero essere di scuola Inter). Davanti abbiamo una stagione in cui dovremo affrontare n. 68 partite possibili (oltre a quelle delle nazionali...). Senza considerare le competizioni africane e sudamericane, molti nostri giocatori saranno impegnati sino al 17 luglio per la Coppa Europea per Nazionali. Poi chiuderanno nell'agosto dell'anno dopo con il Mondiale per Club. Ininterrottamente. Costruire una rosa ampia e qualitativa sarร  indispensabile e imporrร  un turn over autentico, cioรจ senza punti fissi.

A un passo dal cielo: Inter – Manchester City 0-1

La premessa (doverosa): in 68 ani l'Inter รจ riuscita sei volte a giocare una finale di Champions League, una ogni 10,3 anni. Ma terminato il periodo Moratti - Herrera, dal '72 ad oggi, in 51 anni, abbiamo giocato due finale - una volta ogni 25 - vincendone una e perdendo l'altro. Questo semplice pro memoria รจ il punto di partenza che, se non basta a mitigare la delusione, ci fa comunque rivalutare la grandezza dell'impresa compiuta, tanto piรน in un calcio profondamente cambiato, nel quale altrove si fanno investimenti annuali di centinaia di miliardi e, se non bastasse,ย con alcune delle rivali piรน ricche (Juventus, Barcellona, lo stesso City), che hanno fatto ricorso a comportamenti finiti sotto il tiro della giustizia sportiva e non solo. รˆ il punto di partenza del racconto di un finale di stagione esaltante e poi di una finale di Champions League che abbiamo affrontato da sfavoriti, perchรฉ la potenza economica delle due squadre non รจ paragonabile e questo non poteva non influire sulla loro potenzialitร  soprattutto a livello di organico esteso. Perรฒ poi abbiamo finalmente giocato la partita e se รจ vero che noi umani olitamente chiamiamo fortuna o sfortuna le nostre e le altrui imprecisioni e quindi loro in un'occasione sono stati piรน precisi, รจ innegabile che sul piano dell'organizzazione del gioco ci siamo espressi almeno alla pari. Nel post si propone una analisi della partita e di come sia noi che il nostro avversario, il City di Guardiola, abbiano affrontato la finale. Non manca perรฒ una ampia parte dedicata a considerazioni sulle prospettive future con il tentativo di dare risposte a domande fondamentali. Lavorare per il futuro o provare a restare competitivi? Che giudizio diamo sulla proprietร , su Marotta, su Ausilio? Nelle nostre condizioni, meglio puntare sulla competitivitร  in campionato o su un bis di un grande percorso in Europa? Inzaghi ha meritato la conferma, ma in ogni caso, meglio una tipologia di allenatore come Conte/Allegri o come Inzaghi/Klopp? La sensazione finale รจ che possiamo fidarci e sentirci tranquilli principalmente se rimarrร  questa dirigenza che ha sempre, finora (certo, qualche sbaglio รจ sempre da mettere in conto), estrarre dal cappello il coniglio giusto.

Lโ€™Inter tra sogno di seconda stella e futuro con qualche ansia

Siamo alla vigilia di una partita importantissima contro il Bologna e a cui rivolgiamo tutta la nostra attenzione. Sappiamo che sarร  una battaglia e che non sarร  lโ€™unica in un finale di campionato che sarร  difficilissimo. Se non vinceremo โ€“ facciamo scongiuri โ€“ non sarร  solo per i punti persi nel periodo di flessione. Anche perchรฉ flessioni in un campionato equilibrato poi ne hanno tutti. Hanno pesato probabilmente anche punti persi nel girone dโ€™andata quando pur dominando le avversarie abbiamo perso tre punti con la Lazio e due con Samp, Milan, Atalanta e Juventusโ€ฆ Quando domini lโ€™avversario non puoi lasciargli tutti quei punti. Ciononostante non dobbiamo mollare: tutti vogliamo vedere la seconda stellaโ€ฆ E non mancano in questo post di Luciano Da Vite alcune inquietudini sul prossimo futuro. Dirigente tecnica e allenatore sono fortissimi, ma senza ingenti investimenti questo non basterร  per poter vincere. Facciamo allora una prima valutazione sul prossimo calciomercato e con una โ€œpuntataโ€ per quello che riguarda la situazione relativa il futuro dei nostri giovani.

Il presente e il futuro: Inter – Sampdoria 5-1

Sono i giorni della felicitร  per il ritorno di un successo che mancava da oltre un decennio e arriva dopo stagioni che sono state anche umilianti per una squadra con il nostro blasone. La partita contro la Sampdoria รจ stata emblematica di un presente trionfale. Abbiamo visto in campo una squadra in grado di demolire una buona Samp schierando molte riserve le qualii, in virtรน del sistema di gioco ormai memorizzato, sono apparse fortissime. Se non al livello dei titolari. Mi riferisco a Ranocchia, Gagliardini, Ashley Young, Vecino, Alexis Sanchez, Pinamonti, D'Ambrosio, Radu, lo stesso Eriksen che oltre che la mezzala o il "secondo play", ha dimostrato di poter giocare con profitto anche da play unico. I meriti sono di Conte, che ha dato all'Inter un "giuoco" e ha prodotto un incredibile miglioramento nelle prestazioni di quasi tutti i giocatori. Ma "รจ un momento difficile", come ci ricordano le parole di Beppe Marotta. La continuitร  della proprietร  sembra confermata, Suning continuerร  il cammino iniziato per arrivare sempre piรน in alto, ma bisognerร  vedere con quale libertร  di manovra. Le prossime settimane e i prossimi mesi ci dovranno dire molto su proprietร , dirigenza tecnica, allenatore e giocatori (e il discorso, va da sรฉ, anche se in misura meno significativa, riguarda l'insieme dei nostri giovani, della Primavera, ma soprattutto dei nostri giovani di maggior valore in giro a fare esperienza...) con fiducia e consapevoli che per la natura del calcio italiano รจ difficilissimo fare un percorso importante sia in CL che in campionato.

La smentita che… conferma: Inter – Brescia 6-0

Ieri era la fine del mondo, oggi si sciolgono i peana. Ma in realtร  in tre giorni รจ cambiato molto poco. Da parte nostra, il cambio fondamentale รจ consistito nel fatto che siamo tornati al centrocampo a tre. Cosรฌ non siamo piรน stati tagliati fuori in quella zona strategica del campo, dalla superioritร  numerica e in qualche caso atletica degli avversari. รˆ sembrata migliorare anche la condizione di qualche nostro giocatore, abbiamo visto grandi giocate in tutte le zone del campo, prestazioni individuali e di reparto importanti. Abbiamo fatto una grande prestazione e non era scontato: esultiamo. Cerchiamo di capire perchรฉ รจ successo e che possibilitร  ci sono che questa gara rappresenti perรฒ veramente l'inizio di un nuovo corso. In una stagione in cui Milan, Napoli e Roma sono state al di sotto delle aspettative, ma Atalanta e Lazio molto al di sopra, la posizione in classifica รจ piรน o meno quella che si poteva aspettare. Servono conferme e continuitร  anche quando gli avversari ci creeranno maggiori problemi.

Quale futuro (prossimo) per la nostra Primavera?

Parliamo delle giovanili e in particolare della Primavera, in vista della prossima stagione calcistica e consapevoli che avventurarsi in previsioni in questo ambito รจ una impresa impossibile. A parte che รจ la fase conclusiva dei campionati che evidenzia la crescita stagionale dei singoli e delle squadre (cioรจ il frutto del lavoro svolto in stagione), conteranno evidentemente le modalitร  di una eventuale ripartenza. Le problematiche in questo senso sono molte: i "pensionati" giovanili, la cui concezione andrร  probabilmente ripensata; tutti gli aspetti strutturali dagli spogliatoi, alle docce, ai servizi in generale; la difficile gestione dei ragazzi piรน giovani nel rispettare regolamenti rigidi in materia di "distanziamento sociale". Non abbiamo inoltre informazioni certe su quelle che saranno le scelte di proprietร  e dirigenza. Diamo comunque per scontato che le intenzioni saranno quelle di presentare squadre competitive per quanto riguarda tutte le nostre selezioni giovanili. Sulla scorta di queste dovute premesse, presentiamo un primo post per quello che riguarda il futuro della nostra Primavera.

Un ritorno al passato? O al futuro?

Pensare che il girone di ritorno non sarebbe stato sullo stesso livello di quello d'andata non era un'osservazione da acuti specialisti, ma un gioco da ragazzi. La Serie A รจ difficilissima, solo la Juventus puรฒ tenere un ritmo da 100 punti a campionato. Antonio Conte dopo la partita con il Lecce, terminata con il risultato di 1-1 (Bastoni, Mancosu), ha dichiarato che "noi possiamo vincere solo andando a mille all'ora". รˆ la veritร , siamo destinati al momento a pagare qualciasi flessione psicologica od atletica. Soprattutto di concentrazione. La seconda veritร  รจ che ci manca esperienza in ruoli chiave e determinanti e in particolare a centrocampo dove, senza nulla togliere ai bravissimi Barella e Sensi (che giร  adesso stanno dimostrando di poter giocare ad alti livelli) servirebbero anche giocatori con l'abitudine ad esprimersi al vertice con continuitร .

Inter, si ricomincia con le idee chiare e qualche pensiero rivolto al futuro

Si ricomincia. Da oggi la squadra รจ al lavoro agli ordini del nuovo allenatore Antonio Conte. Ci saranno anche Mauro Icardi e Radja Nainggolan, che sono perรฒ stati praticamente "scaricati" dall'amministratore delegato Beppe Marotta. Una scelta netta e manifestata pubblicamente in conferenza stampa e che รจ stata molto criticata da parte dei commentatori a vario titolo ai fatti del nostro club. Eppure una scelta in qualche modo non solo inevitabile, ma strategicamente importante per preservare il lavoro del nuovo allenatore sin dal primo momento (e non cadere negli errori del passato) oltre che il gruppo. Se si rivelerร  giusta, lo dirร  solo il tempo, le somme le tireremo a fine stagione.