
Nessuno può sapere come finirà la stagione, perché già i prossimi sette giorni comportano dei rischi enormi: aggiungere due partite almeno (due spareggi) al carico complessivo di impegni e veder allontanarsi il Napoli, dopo il derby.
Ma una cosa è certa: questi ragazzi, con i loro tecnici faranno di tutto per restare in lotta, ovunque, in ogni competizione.
Quello che stanno facendo, a mio parere, è quasi incredibile.
Lo so che, avendo il secondo bilancio della Serie A, a parere di alcuni sarebbero ‘obbligati’ a restare ai vertici.
Ma chi ci precede, per esempio, non sta facendo da anni lo stesso percorso e chi ci segue da vicino non ha nemmeno lontanamente la stessa continuità.
L’unica vera eccezione è costituita dall’Atalanta che pure ha una continuità di risultati elevata e dispone di mezzi finanziari notevolmente inferiori.
La differenza sta nel fatto che l’Atalanta preleva sul mercato continui ricambi di giocatori e bisogna riconoscere che in questo sono bravissimi, mentre per noi il nucleo portante è stabile e oltre tutto ha alcuni giocatori avanti con gli anni e sono quasi tutti impegnati con le rispettive nazionali.
Il tutto aggravato dal fatto che dovendo da qualche anno tesserare seconde linee senza esborsi significativi, alcune scelte si sono rivelate inadeguate, per cui i titolari di quei ruoli sono costretti a un super lavoro e a un super logorio.
Quindi qualche errore è stato fatto, a livello dirigenziale, questo va riconosciuto, insieme a tante operazioni strepitose, ma il gruppo, tecnici compresi, ha saputo fronteggiare anche queste situazioni.
E’ il gruppo che sta trascinando i tifosi, anche i più increduli o scettici e non il contrario.
Dopo la logorante trasferta in Arabia, per la Supercoppa, l’Inter ha giocato dal 12 gennaio al 26 cinque partite in 14 giorni.
- 12-01: Venezia – Inter 0-1
- 15-01: Inter – Bologna 2-2
- 19-01: Inter – Empoli 3-1
- 22-01: Sparta – Inter 0-1
- 26-01: Lecce – Inter 0-4
Quattro vittorie e un pareggio, 11 gol fatti e 3 subiti.
Nel frattempo il Napoli, non reduce dalle fatiche di supercoppa, ha giocato 4 sole partite, con 4 successi.
In questo ciclo oneroso, abbiamo lasciato in pratica due punti al Napoli, quindi abbiamo tenuto una marcia elevatissima.
Tuttavia c’è da considerare una cosa: il Napoli non dovrà più affrontare partite difficilissime contro Atalanta e Juventus che invece a noi toccheranno, oltre a dover far visita ai campani e a dover giocare altre partite di CL e di Coppa Italia.
Due anni fa il Napoli aveva stravinto il campionato: fino ad ora, secondo Transfermarkt, ha speso sul mercato 150 milioni e ne ha incassati ottanta (oltre ad aver preso il più caro ed esigente allenatore sulla piazza).
E tutto per lottare solo in campionato.
Accetto naturalmente tutte le opinioni contrarie, ma resto convinto che in queste condizioni, restare a lottare in tutte le competizioni sia davvero già un’impresa.
Certo che vincere sarebbe… ancora meglio, ma io resto dell’avviso che per comportarci così il lavoro di tutti sia stato eccellente e credo anche che i ragazzi si meriterebbero qualche rinforzo da subito, per l’ energia, l’entusiasmo e lo spirito di sacrificio (oltre alle qualità, naturalmente) che stanno profondendo.
La partita
Inter con il solito 352 e con Zielinski in cabina di regia a sostituire… sia Calha sia Asllani.
Lecce con un 433 abbastanza spregiudicato, considerando l’avversario, che sembra volersela giocare senza particolari tatticismi difensivi: l’unico accorgimento in proposito è costituito da uno degli esterni d’attacco che va a marcare Zielinski quando l’Inter inizia la transizione dal basso.
Operazione in parte compensata dalla propensione di Dorgu ad alzarsi e a sostenere le punte
In questo modo però i salentini si ‘allungano’ e appare subito chiaro che nell’uno contro uno i nostri fanno valere la loro indiscutibile superiorità tecnica.
Nel primo tempo, la cronaca non è ricchissima, ma gli episodi sono tutti importanti.
Purtroppo non ho preso nota a suo tempo dei dati statistici parziali, ma ricordo che i tiri in porta sono stati pochi da entrambe le parti e la nostra supremazia non dilagante.
Tuttavia anche questo dimostra la grande cautela con cui vanno letti nel calcio questi numeri, perché in effetti noi oltre ai due gol abbiamo avuto un rigore negato e due gol annullati per questione di centimetri, (al termine di azioni fantastiche) oltre a una conclusione sbagliata ma agevole di Thuram dopo un rimpallo su tiro di Lauti; mentre loro non sono mai stati pericolosi.
Dopo il secondo gol e l’intervallo, il mio timore era il solito: che entrassimo in campo con un atteggiamento conservativo che potesse ringalluzzire gli avversari.
In effetti le cose sembra che vadano così: il Lecce attacca in massa e noi fatichiamo a gestire, quindi i salentini vanno 2-3 volte al tiro, sia pure in modo non pericoloso con Krstovic, Pierotti ed Helgason.
Ma poco prima del quarto d’ora ci pensa Lauti che si invola sulla destra, viene aggredito da un paio di leccesi e con un geniale colpo di tacco libera al tiro Dumfries il quale conclude magistralmente con un sinistro a giro.
La partita perde di interesse, l’unico mio timore è che non si riesca a condurre in porto il settimo clean sheet consecutivo in trasferta, che sarebbe un record.
Attorno all’ora di gioco una grandissima palla di Thuram in verticale mette Frattesi davanti al portiere che lo travolge. E Taremi realizza l’inevitabile calcio di rigore.
Poi c’è solo un bel salvataggio di Bisseck in scivolata e una grande parata di Sommer su tiro dal limite di Ramadani.
Non si può non notare, in conclusione, come la presenza di Frattesi e quella di Zielinski in cabina di regia abbiano portato a qualche variante ‘tattica’: Thuram e Lauti svariavano a turno sull’esterno, per aprire spazi centrali all’inserimento di Frattesi (un gol, il rigore procurato e un gol annullato per fuorigioco di centimetri di un compagno).
Al contrario Miki e Zielinski si fermavano di più a protezione della difesa e verticalizzavano più del solito, sugli esterni e sulle punte che si aprivano o rientravano per ‘cucire’ a turno.
Un’Inter comunque micidiale, capace di sfruttare al meglio le debolezze tecniche e le scelte tattiche dei giallorossi di Giampaolo.
Perché una cosa è certa: contro le squadre che verranno a Milano a chiudersi soprattuto centralmente, non sarà possibile che lo svariare delle punte apra vuoti al centro dell’area dove un frattesi potrà inseirisi senza palla in modo letale.
Vediamo comunque le statistiche complessive del match che rivelano qualche dato sorprendente.
Partiamo dal possesso che è stato insolitamente pari: 50% e 50%.
Se analizziamo il possesso per fasi, vediamo che loro hanno prevalso nel primo terzo di entrambi i tempi ed è comprensibile perché hanno subìto il gol al 5′ e hanno tentato di recuperare.
Poi la gestione della palla è passata a noi nel tentativo di smorzare i ritmi e colpire in ripartenza, mentre nell’ultimo terzo del primo tempo c’è stato un sostanziale equilibrio, frutto anche probabilmente del secondo gol, di Lauti.
Nel secondo tempo loro ci hanno aggredito con un buon giro palla nei primi 15′, ma il gol di Dumfries, poco prima dell’ora di gioco ci ha riportati in controllo totale, nell’intento di gestire il risultato anche con il giro palla.
Le sorprese invece vengono a proposito dei tiri.
Incredibilmente i tiri complessivi sono stati 17 a 9 per loro: credo non sia mai successo.
La loro pericolosità è però risultata piuttosto bassa, perché nei tiri in porta torniamo in vantaggio noi, sia pure per 5 a 4.
Secondo queste statistiche dunque, noi avremmo tirato fuori una sola volta, mentre tre nostre conclusioni sarebbero state respinte.
Anche il dato dei corner è abbastanza insolito: 7 a 0 per loro.
Probabilmente si spiega con il vantaggio precoce che ci ha consentito di andare per vie verticali, mentre loro hanno dovuto premere maggiormente.
E visto che siamo nel campo delle stranezze, eccone un’altra. Nei dribbling siamo andati meglio noi (8 riusciti contro 5).
Solita nostra superiorità sia nel numero di passaggi, sia nella percentuale di passaggi riusciti su quelli tentati, anche se in questo caso lo scarto è ridotto.
E addirittura nell’ultimo terzo, comprensibilmente visto l’andamento del match, ne hanno fatti più loro.
Sommer ha fatto 4 parate e il loro portiere 1: il dato segnalerebbe… un grande cinismo dei nostri uomini offensivi.
Krstovic ha tirato verso la rete ben 7 volte, contro diversi giocatori, nostri e loro, fermi a 2.
Ma nei tiri in porta è fermo a 2 precedendo di un solo tiro i nostri realizzatori che hanno capitalizzato al meglio le palle gol
Dorgu è stato di gran lunga il migliore per passaggi riusciti nell’ultimo terzo, mentre Bastoni prevale nettamente su tutti sia per palle giocate che per passaggi riusciti.
Thuram con 3 dribbling riusciti precede Zielinski, con 2.
Helgason e Zielinski hanno percorso più km, ma il salentino prevale per una cinquantina di metri nella quantità percorsa sprintando.
Tuttavia sono Dorgu e Carlos quelli che hanno sprintato di più (oltre 400 metri).
I primi 5 di entrambe le squadre sono vicini come velocità media tenuta in gara, mentre per la punta di velocità prevale ancora Dorgu, precedendo di poco Carlos.
Infine a livello di squadra noi abbiamo percorso circa 300 metri meno di loro (su 115 km complessivi) ma i nostri hanno ‘passeggiato’ di meno e sprintato un po’ di più.
Immaginando che loro abbiano un’età media minore, non mi sembrano dati negativi, sul piano atletico.
Non poteva mancare poi il riferimento all’xG, che per noi è altissimo (2,18) e per loro basso (0,86) ma superiore a quello che ci si sarebbe aspettato e che accade di solito ai nostri avversari.
Potrebbe voler dire che… i nostri attaccanti (in senso lato) hanno maggior… qualità.
Le pagelle
Sommer:
una gran parata nel finale su Ramadani per tenere la porta involata. Per il resto sempre attento e tempestivo nelle uscite.
7
Darmian:
positivo e concreto come sempre.
Dalle sue parti spesso avanza Dorgu che si affianca a Morente. Nessuno dei due riesce a infastidire particolarmente la nostra difesa.
6.5
de Vrij:
dirige la difesa da par suo e negli uno contro uno esce sempre vincente.
Spende con saggezza il cartellino giallo.
6.5
(Bisseck:
Un tempo a battersi in un ruolo che non gli è consueto, ma se la cava bene.
Decisivo un suo intervento in recupero.
6.5)
Bastoni:
si conferma perno insostituibile: dalla sua parte non solo non si passa, ma partono moltissime delle ripartenze più pericolose.
7
Dumfries:
giocatore cresciuto in modo esponenziale.
Sulla sua fascia corre Dorgu, per cui sarebbero stati rifiutati dal Lecce 40 milioni.
Allora per lui ce ne vorrebbero molti di più.
Tanti km in copertura e alcune sgasate irresistibili, ora poi segna pure…
7.5
(Buchanan:
per lui una mezz’ora utile a ritrovare il ritmo partita.
s.v.)
Frattesi:
se ha spazi per inserirsi conferma di essere letale: un gol, un altro annullato per fuorigioco non suo, un rigore procurato. E una buona crescita nel palleggio (se ricordo bene ha sbagliato un solo passaggio).
7.5
(Asllani:
poco più di 15′ per tenersi in… allenamento. Sembra entrato con ottimo atteggiamento, ma è poco per una valutazione.
s.v.)
Zielinski:
anche lui deve sacrificarsi in un ruolo non suo, ma lo fa con intelligenza e con la solita proprietà tecnica.
Uno dei nostri gol nasce dalla sua intelligente verticalizzazione.
6.5
Mkhitaryan:
la presenza di Frattesi lo induce a una partita più ‘posizionale’ rispetto al solito.
Così ha poche occasioni per mettersi in luce, ma dà il suo contributo e… si risparmia un pochino
6.5
(Barella:
una mezz’ora a buon ritmo ma senza forzare perché non ce n’era più bisogno. L’infortunio ci fa stare col fiato in sospeso.
6… ma sarebbe più giusto s.v.)
Carlos:
dal punto di vista della costruzione della manovra non è Dima e lo si sapeva, però è solido, roccioso e percorre la fascia in maniera positiva, arrivando anche al gol che gli viene annullato per pochissimi centimetri.
6.5
Lautaro:
semplicemente conferma di essere Lautaro.
Un campione formidabile.
In tutti i sensi (gol, assist di tacco, sportellate, leadership…).
8
(Taremi:
non brilla ma non demerita, sembra che sia più inserito nei meccanismi di gioco.
Perfetta l’esecuzione del calcio di rigore.
Se acquisisse un po’ di potenza…
6)
Thuram:
altra prestazione mostruosa.
Alla potenza devastante aggiunge una capacità sullo stretto che non gli conoscevo.
Dirompente, irrefrenabile e altruista,
7.5
All. Inzaghi:
nelle condizioni date non credo si potesse fare di più di quanto ottenuto sino ad ora.
Oltre ai numeri (vittorie, classifiche, gol fatti e subiti) la sua squadra esibisce un gioco che a tratti incanta.
7.5 (sarebbe da otto, ma meglio essere… prudenti)
Giovanili
Il report sulla partita della Primavera l’ho mandato sabato, deciderà Emiliano se eventualmente accluderlo.
Oggi si è giocato il derby Under 18 che abbiamo vinto al Vismara per 3-0 (Iddrissou, Kukulis 2), ma ovviamente non so altro.
L’altra partita che ho visto è
Under 17: Inter – Hellas Verona 4-0
Di seguito ecco il report.
Partita interessantissima a Interello, dove l’Inter di Handanovic affrontava il Verona in una situazione delicata.
Domenica scorsa a Cagliari i ragazzi erano in vantaggio per 1-0 fino al 39′ della ripresa.
Poi improvvisamente il tracollo e la sconfitta per 4-1, con ben tre gol presi nei minuti di recupero.
Sconfitta che ci aveva fatto perdere il comando della classifica essendo stati superati da Milan e Udinese.
Era interessante vedere come avrebbero reagito a questa autentica botta e questo era già un motivo di curiosità.
Poi si è aggiunto il fatto che sia Milan sia Udinese, avendo giocato di sabato, avevano pareggiato e dunque una vittoria ci avrebbe riportati al comando, in solitudine
Il Verona è squadra di media classifica, ma lo era anche il Cagliari e dunque il match si presentava carico di tensione.
E in effetti, nonostante il risultato largo, la tensione si è protratta per circa un’ora, quando il gol del 2-0 ha spianato la strada per un successo che fino a quel punto non è stato agevole.
Gli scaligeri, inferiori tecnicamente, nel complesso, hanno impostato una gara tutta grinta, corsa, pressione e anche costellata di falli, non cattivi ma da trance agonistica.
Tra l’altro a mio parere disponevano di un paio di elementi molto insidiosi nelle ripartenze, come la veloce ala destra Sunday e il potente centravanti Buniotto.
I nostri complessivamente sono una squadra molto tecnica, ma piuttosto leggera da centrocampo in su.
Peraltro anche gli stessi difensori, pur logicamente fisicati, non sono certamente dei dominatori.
Quindi per un’ora è stata partita vera, impegnativa, e solo dopo il secondo gol, o perché il ritmo dei veneti è naturalmente calato, o per lo scoramento psicologico conseguente alla consapevolezza che il risultato stava sfuggendo, i nostri sono saliti di tono anche fisicamente e hanno realizzato altre due reti, oltre a creare numerose occasioni.
Questa la formazione iniziale:
Farronato
Pavan, Breda, Peletti, Pirola (2009)
D’Agostino, La Torre, Virtuani
Grisoni Fasana, Franchi, Moressa
In panchina: Pentima, Evangelista (09), Puricelli (09), Limido (09), Fofana, Nese (09), Carrara, Vukaj.
Pagelle
Farronato:
sicuro ogni volta che è stato chiamato in causa, tempestivo nelle uscite.
Se si irrobustirà muscolarmente senza perdere agilità, ci farà divertire).
6.5
Pavan:
copre tutta la fascia con autorità e va a segnare il gol della sicurezza.
7
Breda:
comanda la difesa e blocca ogni tentativo avversario.
Insuperabile.
7
Peletti:
supporta il compagno di reparto con qualità e mostra un’ottima intesa nelle chiusure.
7
Pirola:
una buona prestazione per il 2009 che doveva occuparsi del più insidioso dei veneti e lo ha neutralizzato senza mancare di spinta.
7
(Evangelista:
5 minuti finali per il 2009.
s.v.)
D’Agostino:
ancora una prestazione convincente per la nostra mezz’ala abile nel costruire e ora anche nei contrasti.
7
La Torre:
il capitano è un uomo fondamentale.
Ha garra, corsa, visione di gioco piedi e tiro.
Gli manca solo qualche centimetro, forse
7.5
(Nese:
5 minuti anche per questo centrocampista 2009.
s.v.)
Virtuani:
da metà campo in su hanno tutti una tecnica importante.
Lui unisce anche fantasia e mobilità.
7
Grisoni:
insidioso, creativo, pericoloso in ogni incursione.
Altro giocatore importante.
7
(Vukaj:
una ventina di minuti per dimostrare che nel gruppo ci sta benissimo anche lui.
6.5)
Franchi:
il gol che sblocca la partita e tante altre giocate di pregio.
Dovrebbe solo mettere più muscoli.
7
(Carrara:
venticinque minuti conditi da due gol e altre giocate pericolose. Lui è uno che muscolarmente c’è.
8)
Moressa:
quando la palla arriva a lui, sai che ti diverti, perché qualcosa inventa di sicuro.
Deve solo essere più altruista in qualche occasione e poi anche lui… mettere muscoli
7.5
(Fofana:
pochi minuti che non consentono una valutazione.
s.v.)
All. Handanovic:
bravo a riprendere la squadra dopo la sbandata nel finale di Cagliari. La sua Inter c’è e ha riconquistato meritatamente la vetta della classifica.
7.5
Il report della gara della Primavera.
Primavera: Inter – Genoa 4-0
Al contrario di quanto si possa pensare, non è stata una partita straordinaria (guardando il risultato e considerando anche che il Genoa è in lotta per entrare nei play off), ma una buona gara sì, indirizzata subito nel modo giusto e poi gestita con autorevolezza.
Senza operò che i ritmi fossero particolarmente elevati e soprattutto con diversi errori di tecnica (più numerosi i loro), forse anche a causa del terreno di gioco, molto scivoloso e di qualche comprensibile superficialità forse conseguente anche allo scarto netto tra le due squadre, subito palesatosi.
Basti pensare che la prima conclusione che ha chiamato in causa l’esordiente portiere Taho è venuta al 92′, sul risultato di 4-0 ovviamente.
La squadra, alla quarta vittoria consecutiva, sembra aver finalmente trovato una sua quadratura e solidità, che le permette di essere competitiva con tutte, in categoria e di mostrare anche sprazzi di bel gioco.
Indipendentemente da chi giochi in porta, per il resto gli esterni bassi (Aidoo e Cocchi) sono il meglio che si possa trovare in Primavera; ma anche i sostituti Della Mora e Motta sono di livello.
I centrali per me sono il vero punto di forza. Re Cecconi e Alexiou formano una coppia quasi insuperabile. Ma anche Maye dà sicurezza. Io poi vorrei veder giocare qualche volta Kangasniemi, sul quale personalmente conto molto.
Il centrocampo attuale risulta efficiente e con giocatori ben integrati, perché i talentuosi ma un po’ compassati Zanchetta e Topalovic vengono bene ‘completati dal dinamismo (e ora anche dal fiuto del gol) di Venturini.
Non dimentichiamo che era assente uno dei leader della squadra, Berenbruch, mentre anche Bovo e Cerpelletti quando sono chiamati in causa danno sempre risposte positive. E come mezzala c’è anche Zarate.
Davanti, fisso per le sue qualità, ma anche lui se del caso ben sostituito, c’è De Pieri mentre per gli altri due posti l’unico problema è la scelta: Spinaccè o Lavelli, Mosconi o Quieto, o Pinotti o Zouin.
L’unico che proprio non ha ancora convinto è T. Romano.
Adesso in classifica siamo ben messi, anche se c’è da ricordare come la stessa nelle prima posizioni sia molto corta, per cui serve mantenere condizione e concentrazione.
Sulla partita c’è poco altro da dire, se non che il Genoa si è schierato senza arroccarsi (anche perché ha preso subito gol) con un 343 abbastanza spregiudicato, senza di fatto riuscire mai né a ‘coprire’ adeguatamente, né a rendersi pericoloso.
Lo stesso centravanti italo albanese Nuredini, sulla carta il più temibile, non ci ha mai creato problemi.
Dopo il doppio vantaggio, arrivato molto presto, invece i nostri davanti si sono lasciati andare a qualche leziosismo di troppo: ,a comunque a calcio bisogna anche…divertirsi.
Veniamo allora alle pagelle.
Taho:
sicuro in tutte le uscite (anche una doi testa fuori dall’area) è apparso molto reattivo nell’unica conclusione che lo ha impegnato, in pieno recupero.
6.5
Aidoo:
la velocità fuori dal comune l’ha sempre avuta, ora mi sembra migliorato tatticamente e nel palleggio. Oggi non è stato necessario spingere con continutà
6.5
Re Cecconi:
non ha sbagliato una chiusura, un appoggio, sempre con grande eleganza e sicurezza. Potente e veloce (giocava da esterno) se si irrobustisce ancora un po’ muscolarmente ci può dare tante soddisfazioni
7.5
Alexiou:
il capitano trascina la squadra con la sua forza, determinazione e garra, diventando anche una sentenza quando va in area avversari a prendere i cross.
7.5
Motta:
molto positivo e concreto in entrambe le fasi, è ormai un giocatore di sicuro affidamento in opgni situazione.
6.5
Venturini:
moto perpetuo, grint, agonismo e intensità.
Ultimamente avevo scritto che è un po’ riduttivo celebrarlo solo per queste doti.
Infatti da un po’ di tempo, oltre a esibirsi in buone giocate sul piino tecnico, ha preso a segnare con continuità.
7
Zanchetta:
dirige l’orchestra in modo un po’ compassato, ma riesce sempre ad essere nel posto giusto al momento giusto.
In fase difensiva sfrutta il fisico e il senso di posizione. Gareggia con…Topalovic nei cambi campo e nelle aperture illuminati.
7
Topalovic:
ha le potenzialità tecniche per diventare un grandissimo giocatore e sta lavorando con successo su quelli che erano i punti deboli (ritmo, intensità). Se fossi… Sergio e lui giocasse nella juve, direi che vincerà 6 o 7 palloni d’oro.
Sono più moderato e dico solo che mi auguro cresca tanto da diventare giocatore da Inter.
8
De Pieri:
non la sua migliore partita forse, ma una presenza assilalnte per la difesa genoana, un pericolo continuo ogni volta che entra in possesso della palla.
Subisce una quantità industriale di interventi fallosi, ma nell’uno contro uno non lo fermano quasi mai.
7
Lavelli:
ha sempre segnato gol a valanga, adesso li fa col contagocce. Resto dell’idea che il gioco con due esterni larghi è più congeniale a Spinaccè, mentre lui renderebbe di più con una seconda punta a finaco con la quale scambiare o che gli apra spazi.
Comunque si rende molto utile, giocando per la squadra.
6.5
Mosconi:
rientrato da poco, migliora di partita in partita, Anche lui deve riportarsi ai livelli realizzativi di un tempo, ma sono sicuro che lo farà perché le qualità non gli mancano davvero.
6.5
Tutti i subentrati (Della Mora, Tigani, Cerpelletti, Spinaccè, e Pinotti) hanno fatto bene, ma non sono valutabili perché al loro ingresso la partita era già stata abbondantemente chiusa.
All. Zanchetta:
ha costruito col tempo e col lavoro una squadra davvero importante. Ora deve solo ottenere conferme nelle fasi decisive della stagione.
7
Luciano Da Vite
Alcuni spunti in ordine sparso.
Il peso delle Coppe, soprattutto quest’anno con la nuova CL, è enorme. Vantaggio clamoroso quindi per il Napoli, peraltro allenato da un top di ruolo, e svantaggio per le altre.
Sulla gobba tanto cara a Sergio, ad esempio, questo fatto pesa parecchio: Motta è alla prima esperienza in cui deve giocare su due fronti, non è facile per nulla, soprattutto se perdi mezza difesa per infortuni che chiudono la stagione. A inzio stagione scrissi che speravo, da avversario, nelle difficoltà di gestione da novello del doppio impegno, bene si stia materializzando.
Il Bilan per me ha rosa più lunga di tutti ma i suoi leader sono tanto forti quanto teste vuote per cui essere costanti non è il loro pane. Però nel singolo match possono spaccare e non a caso credo entreranno tra le 8 di CL (se vincono stasera a Zagabria dovrebbero esserci) e ci hanno cstigato in entrambi i derby finora giocati.
L’Inter sta – almeno spero – calibrando le forze NON potendo contare, checché ne dicono i giornalai, su due squadre. Non so se basterà per arrivare a marzo con ancora birra in corpo: speriamo di non dover rimpiangere il mancato sacrificio di alcune competizioni che, almeno in parte, lo scorso anno è stato fatto (leggasi turnover pesante in utto il girone di CL e uscita immediata in Coppa Italia).
Giampaolo è un certezza: sarà esonerato. Francamente non capisco le reiterate scelte delle società che saranno anche composte da professionisti magnifici ma sui tecnici – che non sono calciatori per i quali cui devo guardare anche al domani – non capirò mai perchè insistere su profili che hanno bucato in praticamente tutti i contensti in cui hanno lavorato, salvo tornare ad una stagione buona quando ancora c’erano le lire.
Mercato: cedono Palacios in prestito perchè non ha minuti e, a quanto pare, non arriverà nessuno al suo posto. Se nel Monza dovesse (speriamo) giocare bene, speriamo di non dover rimpiangere l’eventuale infortunio di Acerbi trovandoci a corto di giocatori. Il Monza non è l’Inter? A maggior ragione, se fai bene in una squadra scarsa, comnque in serie A, chissà cosa potresti fare in una squadra forte, sempre in A. Speriamo si riveli la scelta giusta ma il dubbio di doverci poi trovare nella condizione di dire eh ma Bastoni ha dato tutto, normale stecchi match (magari più importante) mi lascia un cattivo sapore in bocca. Perchè credo che Palacios- se non è un pippa totale – qualche partita in A la potrebbe anche giocare, soprattutto se affiancato da gente esperta in grado di guidarlo.
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Ciao, anch’io ho fatto dei piccoli ragionamenti sulle nostre rivali storiche.
Milan: sbaglio o nell’ultima campagna di calcio-mercato, hanno puntato più su calciatori d’esperienza che su giovani? Avran mica “copiato” la strategia di qualcun altro? ;)
Juve: complice gli infortuni, hanno dovuto strapagare 2 prestiti secchi per arrivare a fine anno, li vedo un pò alla frutta. E’ chiaro che non possono permettersi di non andare in Champions quest’anno. E stessa cosa vale per il Milan direi..la lotta per il quarto posto quest’anno sarà agguerritissima!
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Concordo solo in parte con le considerazioni di Roberto.
Un po’ di più per quelle sul Milan, pco su quelle relative alal juve.
Il Milan ha un’ottima rosa, anche molto profonda. ha preso tanti giocatori di colore che oltre a essere buoni hanno anche tanta gamba. Il milan può vincere con chiunque e noi lo sappiamo bene. Al Milan mancano i leader in campo e quelli che dovrebbero esserlo sono fortissimi ma mononeuronici.
Poi ci sono problemi nel gruppo che forse sono causati proprio da quello che si è detto, ma forse c’è anche dell’altro che non posso sapere.
Sulla juve la ia analisi diverfe quasi completamente. Motta ha 20 anni di carriera alle spalle, è intelligente, impara in fretta. Non credo c’entri nulla la novità del doppio impegno.
C’entrano, a mio parere tre altri fattori.
Sul napoli il discorso è semplice: 18 mesi fa dava 30 punti di distacco ai secondi. Ha fatto un anno male, allora ha preso l’allenatore più forte e vincente che ci sia in circolazione, spendendo moltissimo. Lui ha preteso e ottenuto acquisti mirati per 150 milioni (e non è ancora sazio) e in più non ha le coppe. Normale che sia la prima aspirante al titulo.
Avesse preso Conte il Milan, ora sarebbe il Milan nella posizione del Napoli.
La Roma ha sbagliato a prendere a zero un difen sore, perché quello non gioca mai
Invece noi abbiamo fatto bene a prendere un difensore a 6.5 milioni più bonus, che si è dimostrato subito utile, tanto che lo mandiamo a fare esperienza nel Monza.
Per dire che si può sbagliare con i giovani e con i vecchi.
Per le nostre esigenze, Palacios è stato uno sbaglio, perché Inzaghi si è trovato in rosa un giocatore in meno.
In prospettiva potrebbe essere (o non essere) un buon colpo.
Ma quest’anno noi con un difensore in più avremmo avuto qualche sofferenza in meno
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Sulla gobba concordo in parte: infortuni pesanti e alcuni presunti top finora poco convincenti per me i motivi principali. Motta avrà anche alle spalle decenni da giocatore ad alto livello ma come tecnico è alle prime armi. Al contrario invece quel che di buono hanno fatto lo devono ai giovani. Non sono stati loro il problema ma gli esperti Vlahovic, Koop, Luiz, Danilo (andato), Nico (spesso rotto), Locatelli (una sciagura) e Bremer (lui rotto) che non hanno finora reso minimamente come era lecito attendersi.
Il Napoli ha Conte senza coppe: binomio da scudetto. Fosse stato al bilan, con CL, non credo avrebbe i punti del Napoli. Il doppio impegno non lo digerisce benissimo perché esige un calcio fisicamente e mentalmente molto dispendioso: sul doppio appuntamento non ha mai fatto bene, non credo sia un caso.
Sul Napoli segnalo solo che la squadra scudetto non ha più Kim, Rui, Lozano, Osimeh, Zelinski (di due anni fa), Elmas e ora Kvara. Sono arrivati altri ma non credo si possa sostenere che hanno solo aggiunto giocatori a quella base, li hanno sostituiti bene ma soprattutto Conte ha rigenerato giocatori che lo scorso anno non avevano fatto bene, inclusi i nuovi (Mctominay e Lukaku, per dire, non venivano da annate straordinarie)
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Le perdite che contano per me sono Kim e Osimhen, sostituiti però da due più forti e da numerosi altri: Buongiorno e Lukaku. Ci sarebbe anche Kvara, ma fino ad ora ha giocato e comunque sono annunziati in arrivo due acquisti (Garnacho e Danilo, si proprio quel Danilo che è…responsabile della crisi juve. E poi ci sono voci anche su altri giocatori e hanno trattato l’esterno del lecce che sembra invece vada a Manchester).
Continuo a ritenere che la forza principale di Conte è questa: se vuoi vendermi qualcuno, vendilo, ma mi dai TUTTI i soldi ricavati più 70-80 milioni minimo per prendere chi voglio io.Prova a proporgli di tagliare gli ingaggi e prendere solo un giovinetto da non più di 5-6 milioni. Non lo vedi più.
Su Motta: non voglio aver ragione, ma io dico che se uno ha giocato per 20 anni in grandi club che fanno più tornei all’anno, qualcosa ha imparato. Altrimenti è meglio che faccia…il lavoro di Cassano.
Per il resto ho detto anch’io che il problema principale è l’infortunio di Bremer (prima la juve aveva subito zero gol) e il mancato funzionamento fino ad ora di Koop e Vlahovic nel sistema di gioco di Motta. Però anche i giovinetti che un giorno sembrano fenomeni e un altro si eclissano contano. Spesso anche i giovani bravi non hanno continuità. lautaro che è lautaro il primo anno non era paragonabile a quello di adesso. Poi se si vuole sostenere che la .. maturazione – tecnica tattica e atletica -non conta, liberissimi.
Tra l’altro Allegri aveva fatto giocare tanti giovani , per forza, dei quali ora la juve si vuole disfare, come di Danilo.
Per finire non so se Conte non riesce a ‘tenere’ con la sua squadra due competizioni: ricordo che il primo anno all’Inter arrivò in finale UEFA e secondo a due punti dalla juve, con molti rimpianti…arbitrali. E aveva diversi…Gagliardini in rosa.
Ma anche se fosse così, Conte al Milan avrebbe risolto il problema schierando riserve e facendosi eliminare subito. Perché lui vuole prima costruire la squadra per vincere. Poi comincerà a chiedere i rinforzi (costosi: quelli che dice lui) per le coppe italiane e per provare in Europa.
PS secondo me Lukaku non è che lo ha…rigenerato lui. E’ che lui sa come farlo giocare per ottenere il massimo.
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Può essere come dici ma la storia è piena di grandi giocatori che hanno toppato alla grande come tecnici: bastasse grande carriera per essere grandi tecnici, avremmo molto più nomi. Esperienza da allenatore lì conta tanto, molto più rispetto a quando devi correre. Devi crearti staff giusto, saper gestire persone viziate, ecc. Non se più solo tu.
Danilo è tornato in Brasile comunque: giocatore strafinito.
Conte arrivò in finale di Europa league anno covid in cui si giocò ad agosto una sorta di minitorneo ad eliminazione diretta a campionati finiti. Nulla a che vedere con stagioni normali.
Non ricordo altre stagioni in cui ha fatto strada in Europa pur allenando team molto danarosi. Ci sta, probabilmente il suo calcio chiede molto fisicamente e mentalmente e due obiettivi i giocatori non li reggono.
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E’ vero: non tutti i giocatori possono fare gli allenatori, ma se sei uno di quello che può farlo, inizi con un bagaglio di esperienze enorme.
Su Danilo: può essere strafinito, io non lo so. So che dicevi la stessa cosa di Lukaku da alcuni anni. Poi è arrivato Conte…
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Io tra Lukaku e Osimeh non avrei dubbi su chi scegliere per la mia squadra: se Inter avesse ceduto il nigeriano per il belga sono certo che si sarebbe gridato all’indebolimento. Io sarei stato tra questi ma credo in buonissima compagnia, Conte o meno, perchè i tecnici passano, i giocatori spesso restano in forza di contratti spaventosi come il suo.
Lukaku è finito come giocatore top, quale reclama di essere chiedendo stipendio e ruolo connesso, in una squadra di vertice inpegnata sul fronte europeo. Ho sempre scritto che contro Verona, Empoli e compagnia può ancora dire la sua. Infatti sia lo scorso anno che questo non ricordo big match da lui decisi (a parte il gol da annullare contro Atalanta). Un po’ pochino, credo, per chi si ritiene essere ancora un top di ruolo.
Ripeto, un conto è giocare un match a settimana quando anche chi atleticamente non è più brillante e recupera con maggiore fatica può tenere botta, un conto è giocare ogni tre giorni quando il corpo deve recuperare velocemente e, soprattutto, serve scegliere i momenti in cui premere perchè non puoi tenere ritmi alti per 90 minuti (salvo avere veramente due squadre intercambiabili).
Osservo Micky da inzio anno: le partite di gran lunga migliori le ha offerte quando non ha giocato l’infrasettimanale. Di gran lunga. Lui è un esempio ma credo si possa applicare a molti, soprattutto se in là con gli anni.
Vedremo cosa farà il Napoli il prossimo anno ma scommetto sin da ora: meno punti di questa stagione, anche se farà un mercato in passivo allungando la rosa.
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Eh ci scommetto anch’io, ma p troppo facile. Quando fai un’annata sensazionale ripetersi agli stessi livelli è quasi impossibile. Poi., sai, cambia tutto. Il primo anno devi vincere lo scudo, il secondo comincia pensare più all’Etioa (oltre che giocarvi, in questo caso, e spendere energie fisiche e mentali)
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Comunque oggi è una partita decisiva per le nostre speranze…in campionato. Proprio perché le partite infrasettimanali contano. Fossimo costretti a un turno in più, da dentro o fuori, le nostre possibilità calerebbero di molto.
Naopoli juventus 2.1 gol di Lukaku
Atalanta napoli 3-4 ecco un titolo: “PAGELLE E TABELLINO ATALANTA-NAPOLI 2-3: Lukaku da vero leader, Hien spaesato”.
Per dire delle ultime due contro…monza e Venezia
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Tu avresti scelto Osimhen, senza dubbi, Conte ha scelto Lukaku. Chissà chi ha ragione?
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Appunto, è il vantaggio di avere un solo impegno oltre ad un tecnico bravissimo in questa condizione.
Se derivasse da una forza intrinseca della rosa, la stessa – peraltro probabilmente potenziata da altri acquisti – dovrebbe ripetersi più o meno agli stessi livelli.
Invece non sarà così
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Ah beh, rigore senza toccare palla tranne un colpo di testa…..cmq va bene.
Se ci fosse stato Osimeh era il colpo da 70 milioni che non possiamo permetteric.
Ora che è lukaku Osimeh èp diventato inferiore al belga e Buongiorno superiore a Van Djiik così come Skriniar era un nuovo Beckenbauer (si è visto fuori da un certo contesto).
Ma ripeto, va benissimo così
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Ti ho solo detto vediamo Lukaku con doppio impegno.
Io l’ho già visto quando atleticamente era decisamente più in palla e negli ultimi tre anni e mi sono fatto una mia idea.
Tu tra i due chi prenderesti per la tua squadra del cuore? Tu eh, lascia stare cosa farebbe Conte o Inzaghi o mister X
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Se avessero la stessa età, Lukaku tutta la vita. Non sono paragonabili.
Voglio vincere oggi, Lukaku tutta la vita.
Se so di non avere altre opportunità di arrivare entro 2-3 anni a una punta costosissima, prendo Osimhen perché ha 5 anni in meno. E’ meno bravo, ma sono coperto per più anni.
Però il fatto che uno di 31 anni sia…in flessione da tre anni mi fa sorridere. Può darsi che abbia giocato meno bene, ma il motivo non può essere quello che tu consideri. Altrimenti, come sarebbe…risuscitato tre anni dopo? Solo perché il napoli non fa le coppe’
Ma come al solito a parte il tuo non apprezzamento per Lukaku che si può condividere o meno, è questione di gusti, oltre che di statistiche, la discussione tra noi mi sembra priva di senso.
Quando mai io ho detto che il napoli non è avvantaggiato dal non giocare le coppe?.
E’ un vantaggio enorme, Ma io preferisco giocarle perché sono arrivato primo che non giocarle perché sono arrivato 41 punti dietro.
Il Napoli il prossimo anno le farà e quindi farà un po’ meno bene in campionato: anche su questo concordo.
Dico un’altra cosa:fuori sa tutto il Napoli doveva prioritariamente rilanciarsi in campionato e ha preso il tecnico migliore per questo.
Per prendere lui e i ‘suoi’ giocatori ha dovuto e potuto svenarsi, anche se le sue entrate continuano a essere inferiori alle nostre. O proprio per quello.
Conte non ha curriculum a livello di coppe internazionali: non so se perché non sa gestire il doppio impegno o perché non ha mai avuto una rosa che lo rendesse possibile.
L’anno prossimo per lui sarà più impegnativo, su questo concordo. Anche se, la storia del napoli non essendo quella dell’Inter, potrà permettersi comunque di snobbare almeno le altre competizioni italiane (l’ha già fatto con la coppa italia). L’Inter non può. Deve sempre schierare una squadra almeno competitiva.
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Eppure io ricordo elogi infiniti a Osimeh, attaccante fortissimo tanto da essere costato un sacco di soldi….
Boh, a proposito di erba del vicino sempre più verde.
ma va bene così, sono opinioni, ci mancherebbe
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scusate, per stemperare la tensione dell’attesa (ma solo a me sembra che si debba giocare una finale ?? :-( ), perche’ non ricordo di un solo grande allenatore uscito da una carriera giocata nell’Inter ? Parlo, diciamo, degli ultimi 40..50 anni.
Chiaramente Simeone non posso considerarlo rientrare nei requisiti .
O ricordo male io ?
E’ da un po’ che me lo chiedo …
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Si, è vero. Alcuni grandi allenatori da giocatori sono passati dall’Inter, ma abbastanza di sfuggita: oltre a imeone anche Motta e Klinsman, tra quelli che ricordo. Per me avrebbe potuto esserlo lo Zio, ma ha fatto altre cose. Persino alcuni grandi del passato (Suarez, COrso) non sono andati oltre le giovanili.
Ma credo sia un caso.
Ancora su osimhen Lukaku. Che il nigeriano sia molto forte non c’è dubbio. Che lukaku lo sia incomparabilmente di più, per me, è altrettanto vero. E lo dicevo non opra che è un rivle ‘èperché l’erba del vicino è sempre più verde’. Lo dicevo anche quando ci ‘tradì’ e tanti interisti lo insultavano. L’erba del vicino non c’entra, basta il giudizio sul giocatore e il fatto che io era certo che Conte al Napoli avrebbe voluto Lukaku
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Da questi tuoi commenti non si sarebbe detto:
“A noi manca un centravanti d’area come… Osimhen, Abraham, Vlahovic o anche… Scamacca o Lukaku”
https://buu.zone/2022/01/13/una-partita-esemplare-da-far-studiare-agli-aspiranti-allenatori-inter-juve-2-1/
”Sono convinto che se Marotta avesse avuto i soldi per prendere i Chiesa, i Vlahovic i Locatelli (non dico gli Osimhen i Kvara, i Kim) invece che i Bellanova, i Correa, gli Asllani, oggi saremmo in una posizione migliore, anche se abbiamo il terzo allenatore fra i tre di Napoli juve e Inter.
Sono convinto che qualunque squadra tra le prime sette (Napoli Milan Inter juve roma lazio atalanta) vincerebbe il campionato se avesse Kvara e Osimhen”
https://buu.zone/2023/01/09/i-sogni-sono-lessenza-del-calcio-le-illusioni-la-droga-dei-tifosi-monza-inter-2-2/
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Facile commentare una partita che si è messa subito bene (sicuramente anche per merito dei ragazzi) ma faccio una menzione di merito per un ragazzo che ho criticato in passato, De Pieri. Entrato con personalità, chiaramente leggero per questi scontri ha cercato però il fraseggio e la giocata con sicurezza nei propri mezzi. Per poco non realizza un gol alla….Esposito. Bravo
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Bene, bravissimi, questa sera ingiocabili, i primi 25 min mi hanno ricordato certe partite-spettacolari dell’anno scorso, poi controllo totale (sicuramente favoriti dall’essere 11 contro 10, ma non per colpa nostra).
Unica Italiana passata subito nelle top 8 !!
Dai, bravissimi tutti. Cioe’ … quasi tutti :-)
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Ti ringrazio per aver preso la…tastiera dopo molto tempo, solo per contraddirmi.
Confermo che avrei preferito Osimhen e gli altri citati a Correa;
Kvara e Kim a Bellanova e Asllani.
Quanto al mister, prima della scorsa stagione lo consideravo buono ma inferiore a Spalletti e Allegri.
Che continuo a considerare ottimi allenatori anche se oggi Inzaghi per me li ha superati.
Poi posso sbagliare, ma non vado in guerra. neppure con chi ci va contro di me
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Mi piace contraddire i superbi e qui non si tratta di Correa “A noi manca un centravanti d’area come… Osimhen, Abraham, Vlahovic o anche… Scamacca o Lukaku”: quindi o reputi Scamacca e Lukaku superiori a Osi e gli altri oppure è esattamente il discorso dell’erba del vicino. Tertium non datur.
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Non è da tutti capire l’ironia, lo ammetto: ma ti do un consiglio; vai a leggere tutti i miei commenti quando si discute Lukaku e forse capirai perchè Lukaku e Scamacca in quel caso li ho messi per ultimi e dopo i puntini
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“io sono io e tu non sei un c…” così troncava la discussione qualcuno. Lo stesso che ama contraddirmi perché sono…superbo.
Comunque lo confermo: ho sempre considerando, magari sbagliando, Lukaku uno dei primi 5 attaccanti al mondo.
Chi ha la pazienza di andarsi a leggere TUTTI i miei interventi in proposito può farsi un’opinione
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Inzaghi in conferenza: “Sarebbero stati 3-4 anni difficili, lo sapevo, ma siamo sempre rimasti competitivi”
ma che dici, Inzaghi? non sapevi che avresti guidato la squadra che spende di più? ma quali anni difficili…
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Roberto, le nostre posizioni spesso divergono, ma tu, oltre che competente, sei onesto. Vuoi confermare che nelle nostre discussioni io sono sempre stato un sostenitore di Lukaku?
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”Osimhen e Kvara sono tra le 2-3 coppie migliori d’Europa”
https://buu.zone/2023/01/09/i-sogni-sono-lessenza-del-calcio-le-illusioni-la-droga-dei-tifosi-monza-inter-2-2/
Immagino tu non abbia scritto Lukaku e Abraham o Lukaku e Pulisic solo per la tua fine ironia. Certo.
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Perché ti scaldi? Io riporto solo i tuoi commenti. Poi come ti piace spesso fare: fai la vittima, chiedi aiuto e cambi le carte in tavola. Non sto dicendo che tu non considerassi forte Lukaku, tu hai appena detto “Ancora su osimhen Lukaku. Che il nigeriano sia molto forte non c’è dubbio. Che lukaku lo sia incomparabilmente di più, per me, è altrettanto vero. E lo dicevo non opra che è un rivle ‘èperché l’erba del vicino è sempre più verde’.”, dai commenti fatti in passato emergeva altro.
Poi se hai cambiato idea, va benissimo: solo gli stupidi davanti a prove evidenti, scienza e numeri certi rimangono sempre della stessa opinione.
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Tu sei un sostenitore di Lukaku – come di Lutaro, Thuram ecc. – ma hai indubbiamente (e anche giustamente) fatto lodi sperticate al duo del Napoli che ora non c’è più.
Su una cosa non ti seguo: Conte ha voluto fortemente Lukaku (che ha peso il posto di Osimeh) e quindi Lukaku è più forte.
Ora, io ho letto che Osimeh è stato messo alla porta perchè forte di un ingaggio monstre fuori dai parametri del Napoli che lo aveva rinnovato solo per cederlo a certe cifre….quando questa offerta non è arrivata è iniziato il braccio di ferro con la società, non con Conte. Sono convinto che tecnico lo avrebbe tenuto volentieri, e lo ha anche dichiarato a denti stretti, come avrebbe tenuto volentieri Kvara che però, guarda un po’, se ne è andato sepmpre per questioni contrattuali.
In secondo luogo, il fatto che Conte (che è bravissimo) abbia voluto Lukaku non è garanzia che lui sia più forte di tutti gli altri. Da noi, per dire, ha rotto le balle per prendere Vidal che si è rivelato una sciagura (a parte il gol con la gobba, ricordo nitidamente i danni fatti in molteplici partite che ci sono, tra gli altri, costati passaggio in CL) tecnica ed economica (buonuscita dopo due anni di stipendi assurdi). Per non parlare di Sanchez, cui per due anni abbia dato lauto stipendio senza che mettesse di fatto piede in campo perchè sempre rotto. Cosa si sarebbe potuto fare con quei denari…..tanti denari.
Poi il giudizio sul singolo giocatore può essere questione di gusti ma non credo si possa sostenere che oggi Lukaku sia un fuoriclasse assoluto per via delle prestazioni che sta facendo. Osimeh nell’anno dello scudetto del Napoli fece anche nettamente meglio: quindi cosa possimao dire?
Ripeto, per me va analizzato il contesto: con il doppio impegno il belga tornerebbe a fare una fatica fotonica come ha fatto negli ultimi due anni. Perchè invecchiando migliora il vino, non il calciatore (almeno dopo una certa età). E in più credo non abbia davanti a sè chissà quanti anni. E’ il classico nome preso per accontentare allenatore di turno ma se vinceranno lo scudetto io non ci vedo impronta decisiva di Lukaku – almeno finora – ma piuttosto una serie di fattori che nasce dal singolo impegno: giocare 12/15 partite in meno significa fare un girone di andata in meno.
La nostra “Inter stagionata” ha dimostrato che con un solo impegno a settimana in Italia lascia per strada praticamente niente. Qualcosa vorrà pur dire, credo.
Chiudo con una dmanda secca: per vincere, oggi, tu prenderesti Lukaku al posto di uno tra lautaro e Thuram (che hanno più o meno età di Osimeh)?
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Il punto credo che, di pancia, tutti siano entusiasti quando la propria squadra fa 5/6 acquisti, magari tutti costosi. C’è entusiamo, curiosità positiva, fiducia…. ma il rendimento è incerto, soprattutto se questi profili sono chiamati a dare sin da subito un contributo importante per raggiungere gli obiettivi della squadra.
Poi ci si accorge che sono usciti – per finanziare almeno in parte questi acqusiti – giocatori già in rosa il cui rendimento era noto. E’ il caso di Osimeh e Kvara per il Napoli ma anche di Hakimi e Lukaku per noi o Chala-Kessie-Tonali per i gonzi, ecc.
Se una squadra – come Inter negli ultimi anni – sceglie (e riesce, mica è scontato) di tenere la propria ossatura investendo parecchi soldi in essa – si investire, sottoforma di contratti al top in Italia (e anche in Europa) come è giusto che sia – è ovvio che poi non si possono pretendere i 5 acquisti top che fanno sognare.
Ma chiedo: veramente avremmo voluto veder partire Toro e Barella (due nomi alla Kvara/Osimeh) e sostituirli con 5 giocatori da 30/40/50 milioni l’uno? Prima o poi accadrà ma non sarebbe segno automatico di rafforzamento. Occorre essere bravi e fortunati – Atalanta in questo top di gamma – per riuscire a crescere costantemente nonostante questa politica.
Diverso è invece puntare su profili – ovviamente meno costosi – a cui oggi non è chiesto di fare la differenza ma benasì di dare alla squadra un contributo nel tempo progressivamente migliore che, si spera, un domani possa quanto meno avvicinarsi a chi oggi è titolare.
Ovvio che anche in questo caso devi essere bravo ma se ci riesce Atalanta – con una politca ancora più estrema fatta di cessioni annuali dei più forti – spero si possa riuscire anche noi che non dobbiamo cercare profili in grado di giocare subito 50 partite ad alto livello.
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Mi dispiace …anche stamattina leggo commenti con scaramucce , contrasti ,permettetemi,un pò permalosi ….e non ci godiamo i momenti belli che ci sta offrendo la nostra Inter.
Per quanto mi riguarda,io sto sempre ,a prescindere ,dalla parte di Luciano…e con questo non intendo dire che condivido sempre le sue opinioni,ma che,pur non conoscendolo di persona, comprendo che il suo amore per l’Inter è totale ….e poi Luciano è l’anima di questo blog.
Detto questo ..il pensiero di Luciano non nrappresenta “la Bibbia”,ma si può criticare ,ci mancherebbe,ma,in questo momento della stagione , stare a battibeccare su Lukaku,giovani o stagionati, Oaktree ci ridimension…..sempre con la filosofia del “bicchiere mezzo vuoto” ,mi sembra davvero un esercizio noioso e malinconico.
Va beh ,dai..adesso aspettiamo… e speriamo che non accada ,il primo intoppo per leggere un commento di Sergio.
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E comunque ricordatevi che le grandi squadre si creanoi certamente con le disponibilità fininziarie,con la competenza di dirigenti e Società, con una efficace programmazione ,ma un fattore importante,forse decisivo, è legato all’imponderabile e difficile da ottenere preventivamente….accade quando si crea un’unione forte tra giocatori, con il vitale “zoccolo duro” ,con Dirigenti di livello e Società presente,ma poi non può bastare se non scatta quel fattore indecifrabile per cui si crea un’empatia particolare tra tutti le componenti, che serve da base per costruire una grande squadra .
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Brutto periodo per il nostro Sergione.. il talentuoso Thiagone con i recuperi rischia di scivolare all’ottavo posto in serie A alla pari con il Bologna (con Zirzkzee e Calafiori in meno…) e in Champions è arrivato ventesimo nel gruppone, dietro squadroni come Feyenoord, Brest, Monaco, Psv, Lilla, Aston Villa.
Noi invece siamo una squadra allo sfascio, vecchia e senza dribblomani, e per pura fortuna siamo potenzialmente primi in Serie A e al quarto posto della Champions.
La domanda dunque per Sergio è: se Giuntolone è un direttore sportivo eccezionale, se Thiago è un allenatore di talento superiore al modesto Inzaghi, se la rosa è composta da potenziali palloni d’oro in Yildiz e Coincecao, fenomeni come Thuram, miglior centrocampista della serie A, Locatelli al livello di Barella, e più volte ci hai avvisato di prepararci ad altri nove anni di dominio incontrastato (con possibilità di fare doppietta serie A e Champions già in questa stagione, tuo commento di qualche mese fa), ebbene la domanda è:
Come ci spieghi questa distanza di rendimento siderale tra queste due squadre, la povera rabberciata e spenta Inter e la potente e sfavillante Juventus?
Attendo tua risposta e ti ringrazio per i sorrisi che mi regali :)
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Con roberto, la polemica è vivace, ma sempre nel rispetto reciproco e questo è il sale e insieme il limite doveroso di un blog.
Non lo dico per ingraziarmi qualcuno contro qualcuna altro. Lo dico perché la considero una verità.
Io sono il più possibile alieno dalle risse verbali, ma che uno venga in casa mia (diciamo… casa in affitto) solo per insultarmi, non mi sembra giusto.
Non solo: non ho mai preteso di essere la Bibbia di nulla (pensare che al liceo ero soprannominato ‘il modesto’ e senza alcuna ironia). Ho solo delle opinioni e le scrivo finché qualcuno non me le fa cambiare e allora le cambio volentieri.Se non mi hanno convinto, le ribadisco.
Molte discussioni con Roberto sono assurde: parole e parole per sostenere quello che sosteniamo entrambi: avere 15 partite in più pesa moltissimo.
La differenza sta solo in un fatto: a me sembra che noi, essendo una società con un prestigio e una storia clamorosi, non possiamo esporci a figurcce in enssuna competizione.
Poi magari capita che si faccia qualche figuraccia, ci sta. ma non possiamo programmarla.
I motivi reali di divergenza mi sembrano:
Il giudizio su Conte
Il giudizio su Lukaku
il giudizio su…vecchi e giovani
Su Conte io lo considero un grandissimo: in Italia o vince o arriva secondo. Come tutti sbaglia acquisti ma azzecca quelli sugli uomini chiave e non è poco. Non so se soffre più di altri il doppio impegno, ma credo che più che altro sia il suo tipo di gioco che in Europa non lo facilita. E questo sarebbe comunque un limite.
Ma se si accasa…all’estero, io son più contento che se allena una rivale..
Sul perché il Napoli ha ceduto Kvara e Osimhen non ho informazioni. Credo, ma posso sbagliare che un po’ c’entri il fatto che quanto meno con Lukaku Conte ritenesse di non avere una diminutio oltre al fatto che i soldi di Osimhen non sono stati messi in banca, ma sono stati utilizzati per arrivare a giocatori di spessore.
Quindi il discorso non è sul cambio Osimhen Lukaku, a me sembra ma sul cambio Osimehn Lukaku + altri nuovi arrivi importanti.
No, non cederei Lauti o Thuram per Lukaku, probabilmente neppure a parità di anni. La mia idea, probabilmente sbagliata, è che l’Atalanta può cedere i migliori per prenderne altri con quei soldi, senza perdere sul piano sportivo; una grande società no. Tiene i migliori (a meno che si siano situazioni di malcontento che non conosciamo) e cerca di rafforzarsi, di stare al passo cn le altre. A maggior ragione una grande società non può chiudere i mercati in attivo e nello stesso tempo tagliare il monte ingaggi.
Se ci riesce, per me fa un capolavoro simile, in un ambito diverso da quello dell’Atalanta.
Naturalmente anche qui posso sbagliare, ma la risposta non va indirizzata a me, bensì a Inzaghi perché è lui che parla di anni di sacrifici e sono stati gli stessi dirigenti a prospettaglielo.
Poi c’è un’altra divergenza di minor importanza: io non credo che un giocatore di 31 anni soffra più di uno di 25 il doppio impegno. Uno di trentasei forse si. ma anche su questo le mie sono solo impressioni.
Di qui la campagna contro i vecchi bravi di Roberto e la mia contro… i giovani non bravi. Con una certezza da parte mia: si possono prendere vecchi bravi che si rivelano inutili o vecchi bravi decisivi; si possono prendere giovani non bravi perché quelli bravi constano, oppure giovani bravi che però devono essere anche pronti (proprio come i vecchi devono essere anche integri).
Sbaglierò ma io non condivido il discorso : non devono giocare 50 partite: a volte una sola partita determina l’andamento di una stagione. L’affidabilità di un giocatore la può conoscere meglio di tutti chi lo allena
Infine c’è
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Apprendo ora che postare tuoi vecchi commenti è un insulto per il modesto Luciano.
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No, è un insulto darmi del presuntuoso (o arrogante). A proposito di cambiare le carte in tavola
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no, lo è il dare a chi non la pensa come te del presuntuoso o dell’arrogante. A proposito di cambiare le carte in tavola
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Concoro conTullio quando dice che per costruire una grande squadra non bastano i soldi e la competenza: un ruolo determinante ce l’ha l’imponderabile. E’ proprio per questo che le ‘ricostruzioni’sono spesso lunghe e tortuose anche quando ci hanno messo mano gli stessi personaggi che avevano creato la grande squadra
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Mi spiace continuare questa discussione ma io NON HO MAI sostenuto che si sbaglia sempre con i vecchi e si azzecca sempre con i giovani.
Ho solo detto che, nelle nostre condizioni (titolari chiari rinnovati al rialzo, come è normale accada, e conseguentemente costo squadra da gestire per rientrare nei parametri Uefa), CREDO che la politica più consona sia inserire in rosa come ALTERNATIVE (poi potranno anche giocare solo due partite decisive ma queste le possono bucare anche Vidal, Arna e Sanchez…un margine di rischio ci sarà sempre) certi profili per età e caratteristiche tecniche: se non posso, e ci mancherebbe, permettermi il fuoriclasse per la panchina allora punterei su chi garantisce intensità e abbia potenziali margini per….gaudagnare progressivamente più minuti. E se va male è rivendibile. Piuttosto che su chi può bucare uguale (non per inesperienza ma per motivi….fisici) e rappresenta un costo non recuperabile (buonuscite?). Tanto giocano poco uguale in quanto se (sgrat) chiamati a giocare molto per via di infortuni non potrebbero, ne gli ne gli altri, garantire rendimento pari ai più dforti 8di nuovo, è normale).
Poi è ovvio che se cedessi Barella non suggerirei di puntare su Musah – per restare ad un esempio fatto qualche tempo fa – ma al posto di Zelinski, per dire, ci avrei pensato. Così come avrei puntato Bellanova e non Cuadrado (inutile tornare su costo annuo che è lo stesso, anzi spesso inferiore, ed è parametro usato per gestire una società calcistica). Spero di aver reso idea.
Ora che sembra Oaktree vada in questa direzione e la dirigenza non è fuggita inorridita ma è rimasta al suo posto – ieri Marotta ha dichiarato “Cerchiamo un profilo giovane che possa inserirsi senza autorità e autorevolezza” – prendo semplicemente atto che forse tutta questa stupidità le cose che ho scritto non sono. Se una proprietà chiede certe cose e una dirigenza ritenuta tra le migliori non batte ciglio ma ….appoggia.
Sul discorso pronto o meno credo sia un falso mito al pari dell0usato sicuro di cui abusano i giornalisti: Buchanan ha giocato quanto Arnautovic (considerando pure che veniva da un infortunio tremendo e i primi mesi non c’è stato) eppure il primo è considerato non pronto – e quindi viene mandato in prestito – mentre il secondo è pronto ma…..non gioca uguale.
Credo quindi che più che pronto o meno, per valutare lo spazio concessi conti:
1) chi hai davanti (se fortisismo e integro o se forte ma cotto);
2) la volontà del giocatore di giocare di più (chi è a fine carriera si accontenta di più e, soprattutto, non ha mercato per gli stipendi che percepisce in una big come Inter, mentre il più giovane giustamente scalpita);
3) predisposzione del tecnico a “rischiare” dando spazio a panchinari (Inzaghi, che è stato bravissimo, non sembra propenso a dare molti minuti ai panchinari, sia che siano esperti sia che siano giovani) salvo pochissime eccezioni. E i minutaggi di questa e delle passate stagioni sono li a dimostrarlo.
Quindi non credo faccia molto differenza sul piano tecnico nel BREVE periodo quale scelta sia adottata (Buchanan gioca poco, Cuadrado giocava poco; Asslani giocava poco, Klaasen giocava poco) mentre nel MEDIO/LUNGO l’impatto delle due strade è tremendamente differente. E questa cosa non può essere ignorata se si vuole, almeno io vorrei, una società in grado di restare al vertice per lungo tempo.
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Spiace doverti correggere nuovamente a proposito di cambiare le carte in tavola, ma io ho scritto “superbo” e – no! – non è sinonimo di arrogante né presuntuoso.
Superbo descrive una persona fiera, altezzosa, che si sente superiore agli altri, ma non necessariamente sfrontata o aggressiva. Non mi pare un insulto.
Arrogante indica invece qualcuno che ostenta un senso di superiorità in modo prepotente e spesso sgradevole.
Presuntuoso è chi si attribuisce capacità o meriti che non ha, sopravvalutando se stesso
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Tornando al calcio giocato, ieri sera è andata anche meglio delle ipotesi più rosee.
Certo un rigore a favore e un rosso per gli avversari dopo 10 minuti – gran astuzia di Thuram su entrambi – ha aiutato non poco ma la fortuna aiuta gli audaci.
Credo che a livello fisico e mentale lo sforzo sia stato contenuto per cui da questo punto di vista si può guardare con ragionevole fiducia a domenica.
Il bilan cmq sul match singolo è imprevedibile, nel male (si veda ieri) ma anche nel bene (suo) per cui occorre stare attentissimi. Personalmente mi preoccupa la rapidità di base del loro attacco – Morata, Leao, Pulisic – che i nostri difensori più strutturati mi danno idea di soffrire. Oltre all’intensità alta, anche se disordinata, che riescono a produrre per gran parte del match, soprattutto nei finali quando, non acaso per me, hanno ripreso molte partite. Assenza di Fofana potrebbe, spero, pesare per loro.
La nota positiva è lo stato di forma del Toro: con lui al top e Thuram, che è una bestia per tutti, credo possiamo far loro male perchè in difesa sono tutto fuorchè organizzati. E individualmente le cappelle non mancano.
Una vittoria sarebbe oro colato e ci permetterebbe di iniziare bene un mese senza coppe europee in cui non bisogna commettere passi falsi se vogliamo stare con il Napoli.
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E io ho sostenuto solo che
a) quando la dirigenza ha potuto scegliere la strategia una scelta l0’ha fatta e ha pagato
b) ora accetta una strategia che le viene imposta e, da aziendalista, la difende.
c) Io spero solo , per il bene dell’Inter, che la nuova strategia dia gli stessi eccellenti risultati che ha dato la vecchia
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Se la accettano e la difendono, senza condividerla, io non lo so.
So solo che se contrari sarebbero tranquillamente potuti andare altrove a praticare la ricetta vincente adottata.
E so anche che se ben usata, nelle nostre condizioni (ottime finanziariamente parlando per la A), può permettere di stare al vertice. Perchè ci sono esempi di società che stanno crescendo adottando tale strategia avendo molto meno
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A me si. Infatti è una cosa che odi. Sofismi a parte
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tra poco invierò il post
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Ricevuto Luciano, lo pubblico stasera o al massimo domattina.
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Le discussioni in rete spesso nascono su fraintendimenti del pensiero altrui. Faccio un esempio: la discussione su Motta.
Io ho detto che Motta avendo giocato per anni in top team ha esperienza di come si gestiscono le situazioni di una grande squadra.
Roberto mi ha risposto che non tutti i grandi giocatori diventano bravi allenatori.
Cosa che è evidente e che sottoscrivo in pieno.
Solo che io dicevo un’altra cosa: tra quei pochi che diventano allenatori, uno come Motta ha già esperienza di queste situazioni, ha idee su come gestirle. Un Sacchi o un Sarri, per esempio, no. Per loro è una novità. Poi , nello specifico, se otta paga dazio all’inesperienza ne sono ben felice.
Cambiando discorso, su De Pieri: adesso è tutto un elogio, un andare a intervistarlo.Giusto perché a esordire in CL a 18 anni (Depi è del 29 dicembre 2006) in una squadra dove hai davanti tanti uomini di valore, non riesce a tutti.
Io Depi l’ho visto per la prima volta in un torneo invernale a Roma, tra gli esordienti (o al massimo giovanissimi b) . Era in prestito perché a quell’età non ci si può trasferire fuori regione. Mi è sembrato subito un piccolo fenomeno. Poi naturalmente l’ho seguito nella sua crescita.
Oggi dico una cosa, sapendo che posso sbagliare, anzi è probabile. le qualità tecniche, la velocità e la garra non si discutono. I prossimi 2-3 anni saranno decisivi: se metterà forza fisica può diventare un giocatore importante, altrimenti diventerà un discreto giocatore con del talento, come tanti
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Nuovo post: https://buu.zone/2025/01/31/un-girone-eliminatorio-clamoroso-inter-monaco-3-0/
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