Flessione momentanea o inizio di declino? Inter – Milan 1-2

Foto: uno scatto dell’ultimo derby. La nostra Inter è stata sconfitta con il risultato di due a uno.

Visto l’andamento e l’esito della partita mi viene proprio il sospetto che il titolo giusto per lo scorso post fosse proprio ‘Nostra Signora dei Miracoli’ perché con la squadra vista nel derby di dovrebbe pensare che solo  un miracolo possa aver prodotto risultato e prestazione di Manchester.

Che la scorsa stagione fosse irripetibile per questa squadra secondo me era già apparso chiaro prima del derby.

Anzi, prima dell’inizio del campionato.

Poi il campo ha confermato questa mia (non solo mia, per carità) valutazione.

Il problema che mi pongo oggi è questo: si tratta di una flessione momentanea o il nucleo essenziale di questo organico ha già raggiunto il top delle sue possibilità  (complessivamente, perché è inevitabile che qualcuno cali e sperabile che qualche altro cresca) e come accade per tutti, a un certo punto, ha iniziato già la fase discendente?

Prima del derby gli elementi da considerare erano contraddittori: a Genova e Monza lo scorso anno avremmo vinto, ma con l’Atalanta e il City avevamo visto una squadra che lasciava proprio intendere di avere ancora intatte le sue potenzialità.

Il derby rappresenta una svolta: perché lo abbiamo perso e per come lo abbiamo perso.

Trascurando un attimo la partita di CL e concentrandoci sul campionato, dopo 5 giornate ne abbiamo già ‘sbagliate’ tre cioè quante nella scorsa stagione avevamo sbagliato in tutto l’anno.

Se guardiamo la media punti troviamo 8 punti in 5 partite che equivalgono a 60 punti in 38 partite, un risultato che non ci consentirebbe di entrare in Europa.

Neppure dalla porta di servizio.

Naturalmente non sono così catastrofico.

Penso e spero che ci riprenderemo, almeno parzialmente.

Attenzione però che senza voler fare il ‘menagramo’ (Dio me ne scampi) un crollo verticale non è impossibile neppure nella stagione successiva a quella di un campionato dominato.

La storia recente del Napoli (e in misura minore del Milan) lo dimostra, anche se la  situazione degli azzurri era diversa per cambio di allenatore e di alcune pedine chiave.

Infatti io non penso a un ridimensionamento così serio, anche perché in un contesto di avvio stagione non certo soddisfacente, ci sono pur state, come si diceva, un paio di partite (Atalanta e City, come si diceva) in netta controtendenza.

Però sono successe alcune cose inquietanti che fanno riflettere. Ben due volte abbiamo gettato alle ortiche punti importantissimi, facendoci trafiggere nel finale non tanto da prodezze avversarie ma da errori inconcepibili dei nostri: a Genoa e nel derby.

Con quei tre punti (e con due punti in meno del Milan) la situazione sarebbe, almeno numericamente, ben diversa.

E se a Genova si è trattato di un errore individuale dopo che bene o male avevamo ripreso un risultato pur con  una prestazione non del tutto convincente, col Milan si è trattato ancora di un errore evidente (Frattesi destinato a contrastare Gabbia sul cross) ma si può parlare, mi sembra,  di un errore che ha in qualche modo fatto giustizia di un differenziale di rendimento tra le due squadre per molti versi piuttosto deprimente.

Nella notte di San Siro si sono visti davvero undici ‘diavoli’  scatenati, non tanto per qualità tecniche sublimi, ma per corsa, ritmo intensità e forza; contrapposti a un gruppo in cui alcuni si trascinavano, quasi privi di energie e tutti giocavano sotto il loro livello del passato recente.

Il risultato è stato che i nostri restavano lunghi, per nulla compatti e questo veniva accentuato dalla loro disposizione in campo oggettivamente sorprendente e incisiva.

Quanto questo elemento dipendesse dalla condizione fisica e quanto dalla testa, non saprei e non spetta a me deciderlo.

Certo che se si trattasse di una inconscia sottovalutazione dell’impegno a mio parere sarebbe molto più grave.

Loro giocavano con un 424 sulla carta ‘disperato’ ma invece molto razionale, perché le punte centrali abbassandosi o aprendosi bloccavano l’origine delle nostre manovre e soprattutto un esterno, Pulisic si inseriva facilmente nel vuoto creato dall’allargamento delle nostre maglie difensive.

Sarebbe ingeneroso per Inzaghi dire che questa volta il loro allenatore ha battuto nettamente a tavolino il ben più quotato Inzaghi.

Ingeneroso perché, per esempio, se quando Pulisic si è involato per segnare il primo gol e ben tre interisti si son fatti uccellare appunto come polli, dopo che uno gli aveva graziosamente passato la palla, la colpa non è di Inzaghi.

E probabilmente non è neppure responsabilità di Inzaghi se dopo un primo tempo discreto, nel secondo non sembravamo più in campo.

Questo anche se, a mio parere  alcuni errori soprattutto nella gestione dei cambi il mister li ha commessi.

E anche nella formazione di partenza: non sono affetto dalla sindrome di esaltazione preventiva del giovanilismo, ma viste le ultime prestazioni avrei schierato Bisseck per Pavard e Zielinski per Miki.

E non lo dico dopo, lo avevo detto ai miei interlocutori verbali anche prima.

Diverso il discorso su Arna, che se stava bene (non lo so) avrei forse mandato in campo al posto di Thuram nel finale, perché il francese ha bisogno, per esprimersi al meglio di spazi che non c’erano.

Ma si tratta dell’opinione di uno che è solo un dilettante e che non conosce le condizioni reali, psicofisiche, dei giocatori in quei momenti.

Il vantaggio iniziale del Milan ha certamente inciso sul risultato e sulla prestazione, così come con l’Atalanta era accaduto il contrario, a nostro favore.

Il Milan che doveva essere ‘spregiudicato’ ha potuto, grazie al sacrificio degli attaccanti, fare densità dietro e nello stesso tempo si è aperto gli spazi in cui si infilavano ben quattro assaltatori effettivi (che grazie alla ‘gamba’ recuperavano poi, riprendendo l’assetto compatto).

E per fortuna due dei suoi uomini migliori (un attaccante e un possibile attaccante aggiunto), cioè Leao e Theo, non erano nella  giornata migliore: per cui hanno richiesto sempre, come è ovvio, una particolare attenzione ‘liberando’ altri, ma non hanno inciso sulla gara come potenzialmente potevano.

Dice Phargrance che questa squadra non può fare  a meno di Bastoni e Barella contemporaneamente.

Sono d’accordo anzi secondo me sono 4 i giocatori irrinunciabili: i due citati ma anche Lauti e Calha.

Lo scorso anno avrei detto anche Miki.

In alcune partite particolari anche Acerbi (quando c’è da marcare un centravanti statico e potente, alto e forte.)

Quanto a Asllani non mi ha mai convinto: gli ho sempre preferito Ricci, per esempio, ma c’erano altri dalle parti di Sassuolo o simili che andavano bene.

Posso dire che secondo uno dei leader dello spogliatoio Asllani avrebbe un difetto principale: l’umiltà, l’accontentarsi. Sta all’Inter, gioca in nazionale e non è animato dal sacro fuoco di migliorarsi.

Ripeto, non so se è la spiegazione giusta ma ha il pregio di venire da chi lo frequenta sul campo ogni giorno.

La sostituzione dei tre centrocampisti: è stato certamente un azzardo disperato e forse dall’interno le condizioni lo richiedevano.

Oggi si apprende che Barella non stava bene, che Chala non era al top e indubbiamente Miki era da cambiare.

Noi dopo un forte sbandamento iniziale, nel primo tempo ci eravamo ripresi: se fosse stato possibile avrei cambiato solo Pavard e Miki con Bisseck e Zielinski. Magari avrei messo Darmian  al posto di Dumries per cautelarmi.

Ma sono solo chiacchiere da bar.

Poi lo zio.

Lui dice sempre cose per me molto sagge e anche questa volta concordo.

Solo mi chiedo se la difesa è diventata lenta quest’anno, perché lo scorso anno pressavamo alti spesso e abbiamo preso pochissimi gol.

Certo Darmian e Pavard hanno un anno in più e probabilmente si sente.

Avessimo preso Buongiorno o Bijol, saremmo in altre condizioni, questo credo lo sappiamo tutti.

Ma quando attacchi alto può capitare che la linea difensiva debba rinculare veloce, questo è vero, ma più spesso tenti di riconquistare subito la palla nella metà campo avversaria e comunque con le linee ravvicinate e con meno errori dei centrocampisti nel palleggio, riduci i rischi.

Diciamo che ci sono state entrambe le situazioni: difesa più lenta, ma copertura della stessa meno efficace.

L’età media dei nostri è forse la più elevata; certo avessimo preso Gud per Arna e Bijol per de Vrij, l’età media sarebbe calata e noi avremmo avuto più rapidità e ritmo.

A questo proposito vorrei però chiarire un mio pensiero che non è polemico ma che non sarà condiviso da molti.

Io preferisco gli ultimi 4-5 anni che abbiamo fatto, arrivando al termine ad avere una squadra anziana perché da 4 anni non chiudiamo un mercato in passivo, quindi non facciamo investimenti (al contrario di altri), piuttosto che aver passato questi anni con diversi giovani futuribili (relativamente perché se prendevamo giocatori pronti a zero era perché non avevamo soldi da investire su giovani di vero valore e costosissimi) e con risultati probabilmente proporzionali.

Ma non c’è controprova.

Sul terzo punto dello Zio sono parzialmente d’accordo: la ricerca dei doppioni è stato un bene ma anche un limite.

Negli anni si è cercato però qualche variazione: per esempio Frattesi per le qualità di cui dispone non è la copia di nessuno dei nostri.

Si è cercato di prendere anche davanti qualche giocatore con caratteristiche diverse dai titolari, da Correa anni fa sino a Sanchez e poi si è tentato con Gud, senza riuscirci.

Credo che Inzaghi da sempre invochi un attaccante ‘diverso’, altrimenti non avrebbe riaccettato Sanchez e riaccettato persino Correa.

Lo stesso Bisseck per certi aspetti non ha le caratteristiche di Pavard e di Darmian.

Il pregio principale di Inzaghi è proprio la ripetitività delle situazioni di gioco, per cui gli uomini in campo si trovano e si interscambiano a memoria, ma questo ha ovviamente delle controindicazioni alle quali si è cercato di porre rimedio senza successo, soprattutto nel reparto offensivo.

Anche sul quarto punto concordo solo parzialmente con lo zio. 

E propendo più per la tesi di Roberto: le gambe e/o la testa di tutti non giravano e il mister li avrebbe cambiati… in blocco, potendo.

Personalmente io come primo cambio in mezzo avrei sostituito Miki con Zielinski, ma Inzaghi mettendo Frattesi ha cercato di vincerla: un po’ di presunzione, forse, ma su un piatto c’erano due possibili punti conquistati, sull’altro un possibile punto perso.

E non dimentichiamo che abbiamo perso per un calcio piazzato deviato di testa a poco dal termine e con una marcatura sbagliata (Frattesi su Gabbia).

Questo innesta un altro discorso: è la seconda volta che perdiamo punti preziosissimi per un gol subito nel finale, di testa, per una marcatura dell’uomo insufficiente.

Questo non è imputabile né alla stanchezza, né all’età, anche se il discorso più complessivo sulle prestazioni resta.

Secondo me loro hanno vinto il confronto perché avevano più gamba (dipendesse dalla condizione atletica, dalle doti naturali – permettetemi un inciso irrilevante: come sarebbe andata questa partita se a suo tempo avessimo preso noi Pulisic e loro Buchanan? – o dalla ‘testa’, non lo so).

Ma l’hanno vinta anche tatticamente e non, sempre a mio modesto parere, sul lato destro della nostra squadra, dove infatti Theo si è visto pochissimo e Leao ha fatto ben poco in relazione alle sue potenzialità.

Anzi, se Simone avesse voluto solo proteggersi avrebbe certamente messo Darmian davanti a Pavard.

Invece la scelta di Dumfries è stata fatta proprio per tenere basso Theo, contando sulla grande condizione dimostrata a Manchester da Barella, che gli consentisse di appoggiare l’azione  e anche raddoppiare Leao.

Invece la squadra non è riuscita a stare corta e questa squadra (come le altre, del resto) se non riesce a stare corta e a pressare compatta, in avanti o più indietro, è vulnerabile…

Se pressa un po’ più bassa, di solito ha anche gli uomini di gamba  (e di qualità) capaci di diventare devastanti negli spazi.

Adesso, come dice Phragrance, Simone e i suoi lavorino duramente per riportare al top della condizione i Lautaro e, se possibile i Miki e i Pavard.

Altrimenti, almeno nel caso di centrocampista e difensore, si facciano altre scelte, pur senza accantonare nessuno, perché serve il contributo di tutti.

Ma il miglior contributo possibile.

Il weekend del settore giovanile

Non è stato certamente un fine settimana esaltante neppure per i nostri giovani.

Ecco di seguito i risultati.

  • U20 Inter – Milan 1-3  (Mosconi)
  • U18 Fiorentina – Inter 4-4 (Kukulis, H. Gomez, Kangasniemi, El Mahaboubi)
  • U17 Inter – Cittadella 6-0 (Carrara, La Torre 2, Orlacchio 2, Virtuani)
  • U16 Venezia – Inter 2-3 (Salviato, Matarrese, Dade)
  • U15 Venezia – Inter 2-2 (Penta, Serantoni)

Under 20: Inter Milan 1-3

La nostra Primavera ha voluto in qualche modo anticipare le gesta negative della prima squadra, anche se in questo caso la classifica dava già come favoriti i rossoneri.

In effetti il match è stato in tutto e per tutto l’anteprima del derby serale, perché anche a Interello il Milan ha letteralmente dominato la partita sul piano fisico, della corsa, dell’intensità e della forza.

I rossoneri avevano quasi tutti una marcia in più e hanno mostrato di essere una squadra con diversi giocatori già pronti ad affrontare il calcio professionistico, ovviamente ciascuno ai propri livelli.

L’impressione è che negli ultimi anni i nostri abbiano fatto delle scelte molto improntate allo sterile estetismo e poco al sano realismo.

Che non significa ovviamente prendere o allevare giocatori dai piedi rozzi, ma puntare su ragazzi che a una buona tecnica sappiano unire potenza e corsa.

L’aver acquistato all’estero giocatori come Topalovic e Romano mi sembra si possa considerare la plastica dimostrazione di questo assunto

Direi che dei nostri si sono salvati in tre: due (De Pieri e Mosconi) per le buone qualità tecniche, che però hanno potuto incidere relativamente in un contesto di squadra per loro sfavorevole e uno (Alexiou) appunto per la solidità atletica.

Resta il dubbio per l’ottima prestazione fornita 4 giorni prima contro il City, ma le situazioni non sono comparabili, per il differente limite di età rispetto al campionato.

Dal punto di vista del risultato abbiamo anche avuto un pizzico di sfortuna, perché il loro vantaggio è stato favorito da errori individuali clamorosi.

Poi siamo tornati in partita con il gol del ‘Mosco’ e mancava ancora un tempo, ma proprio all’ultimo secondo della prima frazione un’altra ingenuità incredibile di Adoo (secondo alcuni) o di Garonetti, per altri,  procurava il calcio di rigore che chiudeva il match, anche se Calligaris intuiva e toccava la sfera che però si insaccava ugualmente.

Nella ripresa le cose non potevano cambiare anche perché i cambi non miglioravano affatto la situazione e il pur bravo Lavelli dopo pochi minuti mancava di testa da pochi passi la palla del 3-2.

Voglio precisare che quando parlo di deficit atletico parlo di potenza e di corsa, perché ad esempio Spinaccè ha i centimetri, ma non è mai in grado  di ‘strappare’: può solo concludere l’azione se i compagni lo servono bene.

Al contrario Berenbruch, De Pieri e Lavelli sanno saltare il primo uomo  palla al piede ma poi inevitabilmente vengono neutralizzati da un ‘aggressione multipla’.

Devo aggiungere che, come per la prima squadra, mi hanno suscitato perplessità alcune scelte dell’allenatore, ma anche qui bisognerebbe conoscere le reali condizioni dei singoli: per esempio il cambio tra Berenbruch e Topalovic al 1′ del secondo tempo equivaleva a una dichiarazione di resa.

Ma probabilmente il ‘Bere’, eroe di Manchester, non ne aveva più.

Il Milan visto a Interello è molto forte, ha serie possibilità di arrivare al titolo.

Mi sembrano davvero importanti gli stranieri, ma anche Bonomi, Magni e Turco (ex centravanti della juve, poi ceduto  a Vienna e riacquistato dal Milan).

Turco è un 2004, ma questo conta poco, perché nel Milan oltre al portiere giocava anche il 2008 Comotto.

Le pagelle dei nostri

Calligaris:

Incerto in più occasioni.

5.5

Aidoo:

dovrebbe essere il più pronto sulla corsa, non si è visto.  Forse si è fermato a Manchester.

5.5

(Dal 1′ st della Mora:

s.v.)

Garonetti:

se prendevamo tanti gol con difesa imperniata su di lui lo scorso anno e altrettanto accade ora, forse c’è da farsi qualche domanda.

5.5

Alexiou:

lui almeno duelli individuali ne perde ben pochi. Anche contro avversari di riguardo.

6.5

Motta:

tiene la posizione, Senza strafare p uno dei più positivi

6

(Dal 25′ st Cocchi:

s.v.)

Zarate:

viene travolto dal centrocampo milanista non riesce mai a trovare la posizione né ad appoggiare l’azione in ripartenza.

5.5

Bovio:

l’altezza c’è le qualità le ha dimostrate in passato, ma ha ancora pochi muscoli.

5.5

(Dal 15′ st Zanchetta:

s.v.)

Berenbruch:

si sbatte moltissimo prova qualche accelerazione, ma è troppo isolato e probabilmente stanco.

6

(Dal 1′ st  Topalovic:

presenza impalpabile.

s.v.

De Pieri:

salta sempre il primo uomo e mette delle buone palle, ma è troppo isolato e viene circondato da avversari che lo neutralizzano.

6.5

Spinaccè:

Non riesce mai a essere pericoloso. Lui avrebbe bisogno di venir servito, perché di sui non si libera di certo

5.5

(Dal 15′ st Lavelli:

si muove di più e crea qualche pericolo, ma sbaglia di testa una facile conclusione che avrebbe riaperto il match.

6)

Mosconi:

si danna, purpartendo da una zona del campo che non gli è congeniale, ma è sempre troppo isolato. Bellissima la rasoiata del suo gol.

6.5

Under 18: Fiorentina – Inter 4-4

Cambia la squadra, ma la storia dell’U18 è sempre quella: tanto gioco, tanti gol fatti, difesa allegra e tanti gol subiti.

Il 4-4 di Firenze è rocambolesco e ricorda tra gli altri l’identico risultato ottenuto dai compagni di un anno più vecchi contro la Roma nello scorso campionato.

Doppio vantaggio per l’Inter, pareggio della viola, nuovo vantaggio Inter, sorpasso Atalanta, rigore fallito da Iddrissou, pareggio finale di El Mahboubi.

Questa squadra sembra comunque da assestare ma dovrebbe avere buone possibilità soprattutto perché finalmente anche i giocatori acquistati all’estero lo scorso anno cominciano  a incidere (El Mahboubi due gol nel derby e uno ieri, Humanes Gomes finalmente in gol, idem Kangasniemi, Kukulis, lo scorso anno oggetto misterioso, autore di un gol e di un assist delizioso).

Putsen invece sempre oggetto misterioso: gli altri tutti almeno sufficienti.

Questa la formazione con i relativi cambi:

Michielan

Ballo, Bovio, Kangasniemi, Verre (Rozzi)

Putsen (Zouin), Cerpelletti, Mantini

H. Gomez (El Mahboubi), Kukulis (Iddrissou), Vanzulli

A disposizione: Farronato, Nenna, Luchetti, Conti, Patelli.

Under 17: Inter – Cittadella 6-0

Sembrerà strano, ma nonostante il risultato vistoso secondo me sul piano del gioco si è registrata una lieve flessione rispetto alla precedente partita con il Brescia.

Due fattori possono aver influito in proposito:

  • Il turn over consistente che forse ha tolto non tanto qualità individuale ma automatismi…
  • … e il vantaggio molto precoce con gli avversari preoccupati soprattutto di evitare la goleada e quindi molto chiusi.

Spesso si dice, con qualche ragione, che per giocare bene bisogna essere in due e il Brescia al contrario del Cittadella aveva cercato di fare la sua partita.

Comunque la squadra è prima in classifica, ha segnato 20 gol in 4 gare e ne ha subiti due e anche in occasione di questo match, sia pure con meno ritmo e continuità, ha saputo costruire giocate efficaci.

Diciamo che al momento è senza dubbio quella più interessante nel panorama del nostro settore, anche se naturalmente si dovranno aspettare le partite con le più forti per avere un’opinione più precisa.

Formazione:

Mortarino

Moranduzzo (Peletti), Medina, Breda, Sorino (Pavan)

D’Agostino (Moressa), La Torre (Leoni), Virtuani

Orlacchio (Franchi), Carrara (Vukaj), Fofana (Nese)

Le pagelle

Mortarino:

poco impegnato, ma sempre sicuro e ‘autorevole’, il nostro nuovo acquisto svedese (scherzo, è solo diventato biondissimo).

6.5

Moranduzzo:

fa la suia parte, più che altro in appoggio visto il tipo di partita (3-0 al 20′; 5-0 a fine primo tempo).

6.5

(Peletti:

un difensore che entra sul 5-0 ha poco da fare…

s.v.)

Medina:

non è un titolare fisso ma se la cava  bene, anche nella ripresa come terzino destro.

Deve irrobustirsi ma ha il vantaggio di saper giocare con entrambi i piedi.

6.5

Breda:

sicuro e autorevole. Naturalmente per lui come per tutti i difensori  servono almeno verifiche più attendibili

6.5

Sorino:

sempre molto forte, ma non era la sua partita, con la fascia di competenza intasata che non agevolava le sue proverbiali incursioni.

6.5

Pavan:

nessuna sbavatura, come tutti i compagni

6.5

D’Agostino:

avendo una buona confidenza con la palla si destreggia a dovere anche contro squadre arroccate e ‘prudenti’.

6.5

(Moressa:

più offensivo del giocatore che formalmente sostituisce, non riesce a trovare gli spunti vincenti della partita col Brescia.

6.5)

La Torre:

gioca un tempo ma gli basta per far capire chi è. Dopo l’apertura di Carrara, Pit la mette al sicuro in dieci minuti con una doppietta delle sue (conclusioni balisticamente perfette).

In categoria non credo abbia rivali.

8

(Leoni:

dà il suo contributo al tranquillo scorrimento di una partita già chiusa.

6.5)

Virtuani:

tanto lavoro, sempre positivo, pur in una giornata in cui non gli riescono le giocate più ambiziose. Il gol, con un tiro lievemente deviato è il giusto premio per l’applicazione.

7

Orlacchio:

lo consideravo un giocatore importante e solido, soprattutto  di quantità.

Segna una bella doppietta, prima con un tiro dal limite e poi con un inserimento prepotente in area.

7

(Franchi:

come tutti i subentrati è ingiudicabile perché dopo il primo tempo la partita ha perso di significato.

s.v.)

Carrara:

se non sbaglio è al quarto gol in quattro partite, per altro non giocate interamente.

Importante il primo gol con un guizzo sotto misura su cross radente di Moranduzzo.

7

(Vukaj:

come per gli altri subentrati prestazione non valutabile seriamente.

Anche lui è sembrato comunque meno incisivo rispetto alla partita col Brescia. Ma questo, come detto,  vale un po’ per tutti.

s.v.)

Fofana:

siamo alle solite. Per scatto finte e dribbling è irrefrenabile, ma secondo me deve giocare di più con la squadra e fare scelte tecniche migliori.

Resta un giocatore che può fare la differenza soprattutto nell’uno conto uno.

s.v.

(Nese:

sostituisce Fofana, ovviamente non nei compiti. Fa il suo ma anche la sua prestazione non è  seriamente valutabile.

s.v.)

Under 16: Venezia – Inter 2-3

I ragazzi di Solivellas disputano una buona gara portandosi in vantaggio per 3-0 con reti dei tre bomber ‘ufficiali’. Poi sprecano (quasi) tutto nel finale subendo due gol negli ultimi 5 minuti.

Da capire il perché di questo improvviso black out.

Formazione:

Galliera

Bettelli (Tosolini), Puricelli (Pannuto), Evngelista, Pirola

Donati (Cassini), Limido (Calò), Morosi

Owusu (Matarrese), Salviato (Dade), Rocca (Piva)

Under 15: Venezia – Inter 2-2

Inter campione d’Italia già a inseguire Milan e Atalanta, dopo due sole gare e dopo aver sprecato a Venezia un vantaggio di due reti, nella giornata in cui, in un altro girone, la juve, che lo scorso anno non contava quasi, stenta ancora contro il Parma (3-3 interno) ma mette in evidenza un nuovo acquisto dal Tor Tre Teste di Roma, che sembra destinato a un futuro da big: si tratta di Mamadou Pame, autore di una tripletta per molti aspetti spettacolare.

Il discorso rimanda di nuovo alla questione finanziaria: questo era l’anno in cui per la prima volta si possono prendere giocatori fuori regione.

Integrare la rosa con i talenti emergenti migliori diventa una necessità per i settori giovanili delle grandi squadre.

Ma servono più che osservatori competenti (Giavardi e c. indubbiamente lo sono) finanziamenti adeguati, importanti soprattutto in una categoria in cui i pezzi forti non hanno sicuramente ancora valutazioni da capogiro.

Se dominavi e gli altri ti raggiungono, quanto meno, è probabile che il mercato c’entri per qualcosa.

Formazione:

Coen

Foroni, Di Carlo, Poltrtronieri (Bagnara), Barcella

Marchesi, Penta (Comelli), Ferri (Sacco)

Vanacore (Omini P.), Serantoni (Castellarin), Menegazzo (Ariu)

Conclusione sul settore giovanile: gli stessi problemi che esistono per la prima squadra.

Una volta si diceva: senza ali non si vola.

Oggi da tifoso a cui non interessano le questioni finanziarie che non sono di sua pertinenza, si può dire: senza, per anni investimenti corposi e mirati sul mercato  e rimanendo a guardare gli altri che si rafforzano, è difficile mantenere posizioni di assoluto rilievo nei vari campionati e, a livello giovanile, produrre possibili campioni in numero adeguato.

Luciano Da Vite

72 pensieri riguardo “Flessione momentanea o inizio di declino? Inter – Milan 1-2

  1. Derby: criticare i cambi in questa partita mi sembra fuori luogo …la squadra era decisamente sotto tono in quasi tutti i giocatori. I proiblemi ci sono ,ma passare da un’esaltazione abnorme (addirittura una delle favorite per la vittoria in Champions) alla fustigazione totale…ci vuole equilibrio nei giudizi.

    Giovanili: io non seguo molte partite,ma chiedo a Luciano ed a tutti voi: mi limito agli ultimi 20 anni…quanti giovani ,almeno potenzialmente da serie B, abbiamo preso all’estero ? ma chi sono i ns osservatori ?una serie impressionante di giocatori scarsi o poco più ,da Ze turbo in poi. Ok sul fatto che si debba tenere buono qualche procuratore ,ma così no

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  2. Il divario di rendimento tra le prestazioni di mercoledì e domenica è stato clamoroso rendendo ardua la risposta al quesito che poni.

    Personalmente non credo alla teoria letta e sentita molte volte in questi giorni (non qui) di scarsa motivazione: non credo possa essere un interruttore che accendi e spegni quando vuoi. Avessimo fatto 6 partite di pari intensità avrei temuto la sindorme da pancia piena ma così no. Tendo a credere che i giocatori non ne avessero proprio per praticare il calcio che pratichiamo.

    Speriamo sia un tema di condizione temporanea / determinato dal consumo di energie di coppa. Anche Atalanta ha steccato clamorosamete dopo match di CL.

    Io credo, tuttavia, che le squadre avversarie abbiano meglio compreso come affrontarci: non avendo la possiblità/capacità di variare spartito – ovvio che i giocatori siano un po’ diversi l’uno dell’altro ma sono per me adatti, titolari come riserve, ad un unico modulo – diventa più difficile quando non la sblocchi al primo tentativo come accaduto con Lecce e Atalanta.

    A proposito di bergamaschi, magari è un caso magari no, contro di loro e il city – due squadre che difficilmente cambiano assetto/approccio a secondo dell’avversario – abbiamo fatto match migliori. Monza e Bilan, invece, contro di noi hanno variato il loro modo di giocare. Ergo se gli altri non si adattano a noi forse abbiamo ancora modo di far loro male.

    Vedremo: certo è che alcui probelmi strutturali – mascherati da un gioco spumeggiante e corale che il tecnico è riuscito a darci – paiono emergere e qui la società deve essere brava nel prenderne atto e provi rimedio

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  3. Tullio, sulle giovanili non ti so rispondere.

    Il tema dei procuratori tuttavia la fa da padrone tra i grandi. Purtroppo Uefa non fa nulla per ridurre il peso dei procuratori e il risultato sono una serie di operazioni incomprensibili (non parlo solo di noi eh) dal punto di vista tecnico.

    Con il tempo poi emergono gli “incroci” che hanno portato a certe decisioni: perchè chiaramente gli errori di valutazione ci stanno ma alcune volte sono così palesi da non poter essere giustificati, soprattutto se compiuti da cd professionisti.

    Prendere certi profili equivale ad un chirurgo che attacca una mano al posto della caviglia…e infatti poi viene fuori che il prcuratore della pippa X è lo stesso del forte Y con cui si tratta il rinnovo e del prospetto Z che si vuole convincere a venire

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  4. Luciano, grazie mille per i report sui giovani!

    Una domanda, anche se credo prematura: come vedi Handanovic allenatore?

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  5. Sui procuratori, due pensieri:

    non credo che la Uefa possa far nulla per limitarne il potere, almeno non vedo come. Un giocatore ha diritto a farsi rappresentare da un esperto e non si può (credo) evitare che l’esperto riceva una percentuale sulle transazioni che conclude (se non altro deve essere iscritto all’albo e avere determinate caratteristiche di professionalità)

    probabilmente sono un ingenuo ma non credo che accada tanto spesso che per ‘dare’ un suo giocatore forte un procuratore ottenga di cedere anche un altro scarso. E se anche fosse la responsabilità penso che sia della società che accetta questo andazzo. O forse, chissà, quando ciò avviene significa che finanziariamente la cosa sia ritenuta conveniente per entrambe le parti.

    Comunque qualche volta probabilmente o certamente accade

    nella maggior parte dei casi penso che gli errori di mercato siano un po’ l’essenza del calcio, che non è, per fortuna, matematica. Faccio solo un esempio: sembra proprio che Correa l’abbia voluto fortemente Inzaghi e penso che Inzaghi, sebbene lo conoscesse benissimo, in quel caso abbia sbagliato.

    Acquisti sbagliati ne hanno fatti tutti, è piena la storia del calcio. Certo se ti serve un centravanti e puoi spendere x è facile che sbagli; se puoi spendere 10x è più facile che l’azzecchi.

    Sul settore giovanile è lo stesso discorso: dipende dal budget che una società riserva al settore; dipende se lo ritiene strategico. Da anni ormai noi concentriamo tutte le risorse sulla prima squadra e per un giovane italiano o straniero. spendiamo al più 2-300 mila euro . Altri prendono giocatori da 3-4 milioni, per non parlare di quelle che (ci sono casi recenti) prendono 16-17enni a 60-70 milioni.

    Su handanovic allenatore: se rileggi il post della domenica precedente (Inter Brescia U17) vedrai che, con lovvia cautela necessaria, ero moooolto speranzoso Handa aveva fatto delle scelte diverse dai predecessori e i risultati sul piano del gioco erano apparsi promettentissimi.

    Domenica c’è stata una sorta di ritorno alla normalità e la vittoria larghissima contro una squadra che si difendeva è stata un po’ meno spettacolare dal punto di vista del gioco collettivo.

    Poi siamo solo all’Inizio e per ora tranne la trasferta di verona (non a caso l’unico match vinto soffrendo) non abbiamo avuto test significativi

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  6. Tullio, non è mia abitudine criticare le scelte degli allenatori perché loro oltre a essere più bravi di me stanno sul campo e nello spogliatoio mentre io sto a km di distanza davanti a un computer, conoscendo solo la facciata di una realtà assai complessa.

    Detto questo si discute non per esprimere giudizi ‘divini’ ka per confrontare semplici opinioni.

    la mia è che in questa partita non c’eravamo e credo di averlo detto. però se alla fine perdi per 2-1 sugli sviluppi di un calcio piazzato, a pochissimo dalla fine signifca che IPOTETICAMENTE con qualche dettaglio cambiato potevi anche non perdere.Così per semplice amre di discussione ho detto la mia: dalla mia poltrona dopo le ultime prove non avrei schierato Mikhi e Pavard ma al loro post avrei messo Zielinski e Bisseck. Non sarebbe cambiato nulla? probabile, come è possibile che sarebbe anche andata peggio. Ma questa è la mia opinione da tifoso e comunque questi sarebbero stati i primi cambi. Come a me è parso che , dovendo attaccare per fare risultato, Arna, se stava bene, in un’area intasata poteva fare qualche minuto meglio di Thuram verso la fine.

    Non credo di aver criticato le scelte dell’allenatore, ho solo espresso in tutta modestia un punto di vista aprofessionale

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  7. Mah, Uefa potrebbe intanto introdurre un obbligo del giocatore ad accettare qualsivoglia trasferimento a parità di emolumenti: in soldoni Correa che prende 3,5 mn netti, che vengano dall’Inter o dal Fenerhbace non fa differenza. E’ quello che accade negli sport americani, è quello che accade nella vita reale.

    Già così, prima di chiedere certe cifre (anche di commisssione) – forte del fatto che se fai male hai 5 anni garantiti nel posto che vuoi mentre se fai bene forzi trasferimento per avere altra commissione – in una certa squadra ci pensi bene. Perchè poi questa ti può “cedere” ovunque per cui la scelta diventa non meramente di convenienza economica.

    Per non parlare di un possibile cap alle commissioni per club, onde limitare il fenomeno dei parametri zero che non rinnovano e rifiutano trasferimento perchè da 18 mesi d’accordo con un altro club (Skriniar e molti altri).

    Le soluzioni ci sono, basta la volontà – che manca – di applicarle.

    Verrebbe ristabilito un minimo di equilibrio nel potere negoziale club-procuratori. Che non abbiano pistola puntata alla testa è vero ma la pressione è molte forte: se un uomo simbolo vuole aumento e tu non lo dai, la piazza si ribella (Torino, Roma, ecc.). E il brutto è che se lui si impunta non lo puoi nemmeno cedere per monetizzare nonostante ci siano offerte. Francamente non è accettabile.

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  8. Inter chiude il bilancio con una perdita di soli 36 mn, una buona notizia.

    Nel comunicato si legge poi che in poco più di un mese dall’insediamento (22 maggio), Oaktree ha comunque ricapitalizzato la società per 47 milioni di euro, di cui 44 come iniezione cash nelle casse nerazzurre.

    La sostenibilità finanziaria è elemento imprescindible per poter avere maggiori margini di manovra.

    Certo che fa impressione leggere ancora di perdite dopo ormai alcuni anni di contenimento costi e, soprattutto, di frte aumento dei ricavi. Forse sono costi pregressi da smaltire o forse sono costi correnti che il mercato coglie solo in parte.

    Comunque bene così, dal prossimo anno con un potenziale pareggio/avanzo la società avrà maggiori margini al netto della questione stadio che, se realizzato, richiederà investimenti importanti.

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  9. Ciao ragazzi, torno a scrivere dopo aver smaltito, non con poche difficoltà, il derby.

    A memoria credo si tratti della partita più brutta da quando Inzaghi allena l’inter. Mi ha ricordato il 2-1 subito l’anno scorso dal Sassuolo..noi spompatissimi, loro con la diga a fare filtro che ci ha messo in enorme difficoltà.

    Razionalmente però non ne faccio un dramma, firmerei col sangue di perdere 1 derby ogni 6!

    Adesso però serve subito una reazione forte, servono 6 punti contro Udinese e Stella Rossa se vogliamo sperare di vivere ancora una stagione da protagonisti..proprio ora che ci stiamo forse, e dico forse, sistemando da un punto di vista economico/finanziario..

    FORZA INTER! FORZA RAGAZZI!

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  10. Ciao Roberto, anche a me la notizia dei 47 milioni immessi ha positivamente colpito.

    Correggimi se sbaglio ma in teoria quest’anno dovremmo avere più potere di spesa nel mercato dato dalla scadenza di diversi contratti onerosi e non utili, ahimè, alla causa (Arnautovic, Correa), la mancanza di obblighi di riscatto (quest’anno molto del budget è finito sul riscatto di Frattesi) e, sempre in teoria, l’aumento di ricavi dovuto da nuova Champions e Mondiale per Club. Cosa ne pensi ?

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  11. Ciao Tankian, si credo che dopo un triennio di “attenzione” ai costi, non necessariamente tagli drastici, con la crescita dei ricavi che stiamo ossrvando si aprono prospettive migliori anche per il mercato che, tuttavia, penso sarà indirizzato a prendere profili più giovani che presentano un doppio vantaggio: sono ammortizzabili in un numero maggiore di anni, riducendo l’impatto annuale del loro costo, e rappresentano un asset monetizzabile per il player trading. In sostanza si sposano con il mantenimento di un equilibrio finanziario.

    Questo aumenterà, secondo me, il peso della bravura del ds: è più facile prendere Zelinski offrendo un contratto superiore a tutti rispetto a pescare Bisseck. Nettamente più facile.

    Tuttavia ci sono un alcuni elementi di “attenzione”: il primo è il debito che l’Inter ha, che non è quello escusso da Oaktree (era di Zhang, non dell’Inter). Il famoso bond da 400 e rotti milioni, frutto di pessime gestioni precedenti, è ancora li e drena risorse. Occorre capire cosa vorrà fare proprietà che è anche sottoscrittore di parte di questo bond: vorrà continuare a beficiare dell’incasso di interessi o lo convertirà, almeno in parte, in capitale?

    Il secondo è il tema stadio: farlo è costoso. Qui mi aspetto aumento di capitale di Oaktree ma è chiaro che un po’ di risorse dovranno arrivare dalla gestione del club (tempo fa citai il caso manchester United che cedette il capitano Ince a noi per finanziare l’ampliamento di Old Trafford).

    Il terzo è che i ricavi provengono in gran parte dai risultati sportivi, ossia la qualificazione alla CL. Questo vale per tutti i club italiani – che ricavano poco da tv e merchandising rispetto ai club inglesi e, in proporzione, anche tedeschi. Per una società finanziariamente (ancora) fragile come la nostra significa che un eventuale buco (sgraaat) manderebbe tutto a monte, o comunque imporrebbe delle scelte più drastiche.

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  12. Vorrei parlare solo di calcio, anche perché quando, da incompetente autocertificato (come per il calcio, del resto) mi sono azzardato a parlare di altro, sono stato bacchettato per la mia presunzione e ignoranza.

    Da tifoso dico che con una società che ha fatto i debiti e aveva preso una squadra allo sprofondo ho vissuto anni sportivamente meravigliosi.

    Adesso che la nuova proprietà eredita una squadra che ha trionfato in Italia e ha acquisito grande prestigio in Europa: debiti o non debiti, investimenti o non investimenti, mi aspetto che faccia altrettanto, anzi meglio, considerato il diverso punto di partenza.

    Sono anziano e quinti un tifoso vecchia maniera, ma ero abituato che ogni nuovo presidente ci faceva almeno un regalone: Massimo Moratti per esempio ci ha regalato Ince e Zanetti. Gli altri non erano stati da meno.

    Questi ci hanno regalato un portiere di riserva e un giovane terzino molto…futuribile.

    Però hanno raggiunto il pareggio di bilancio.

    Obiettivo sicuramente importantissimo, se associato alla capacità di continuare a vincere e a dare spettacolo.

    Anche perché se non faremo bene, bisognerà investire per ricostruire o almeno rinnovare la squadra e dovremo farlo con meno introiti (premi sportivi e sponsorizzazioni inevitabilmente calanti).

    Da tifoso a me interessa che arrivino giocatori pronti e forti, per mantenere e migliorare OGGI le posizioni.

    Se, fatta una squadra di grandi giocatori, arriva un Bisseck che giocherà con una certa continuità, ammesso che si affermi, dopo un paio d’anni almeno, oppure un Palacios che sta studiando da calciatore, ne sono comunque felicissimo.

    Per il momento Bisseck non è stato importante o almeno decisivo in nessuna vittoria, alcuni anziani si.

    Eppure io sono felicissimo che abbiano preso sia Bisseck sia Palacios. Avrei voluto anche Bento, pensa te.

    Poi nella mia ignoranza non riesco a capire come uno preso a parametro zero con contratto annuale o anche biennale possa avere un costo di ammortamento superiore a quello di un giovane pagato 20 milioni con contratto quinquennale.

    Finanziariamente bisogna vedere se la differenza di ingaggio (che sarà tanto maggiore quanto più il parametro zero è quotato e il giovane no) compenserà la quota di ammortamento annuo.

    Tenendo presente però che se il giovane avesse successo il secondo anno verrebbe a batter cassa pretendendo il giusto riconoscimento (leggi adeguamento dell’ingaggio)….

    Io non sono competente e mi limito a sollevare un dubbio, anche perché ritengo che Marotta sia universalmente riconosciuto come il dirigente più abile nel tenere in equilibrio l’aspetto sportivo e quello finanziario.

    Quindi che io sbagli è normale, che abbia sbagliato strategia lui, dal mio umile punto di vista, è meno normale.

    Nessuno più di me è felice e speranzoso se la mia società prende un giovane. Ma sono più felice ancora se la mia società riesce ad assicurarsi un giocatore di provato valore e per il quale esiste concorrenza.

    Altrimenti il destino mi sembra segnato.

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  13. Sempre da assoluto incompetente, penso che i ‘rimedi’ proposti da Robarto allo strapotere dei procuratori ledano i diritti personali inalienabili in un regime liberale. Ma a prte questo, ritengo tali rimedi eticamente improponibili. Come io, in presenza di un contratto liberamente sottoscritto a tutela di entrambe le parti di fronte a un’offerta di pari valore devo accettare di trasferirmi dalla mia casa e dalla mia vita a Milano, per andare Istanbul (premetto che è una scelta a caso: io preferirei comunque Istanbul a Milano) e devo accettare il trasferimento che per motivi personali, ambientali o professionali proprio non mi va?

    Quanto al ‘commission cup’, trovo che questo aumenterebbe le operazioni opache, perché per trasferire soldi al mediatore in una trattativa rilevante, le società sarebbero indotte ancor più ad acquisire suoi ‘protetti’ di scarso valore

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  14. Vero….cmque il mio era un nome indicativo. Spero per lui che sia tutto risolto,cmque non mi sembrava destinato a grandi palcoscenici.

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  15. Gli accordi interni alle leghe vanno oltre la legge proprio se c’è….accordo tra i componenti della lega.

    Altrimenti perchè esiste in Italia un tetto ai tesseramenti di extracomunitari? Perchè le società lo hanno concordato. Se solo una facesse ricorso lo vincerebbe a mani basse ma nn lo fa in virtù di un mutuo accordo.

    Nel basket italiano c’è obbligo di presentare una lista di 12 giocatori contenente….6 italiani. Perchè regge? Per accordo tra società. Di nuovo, un giocatore/società potrebbe fare ricorso e vincere facilmente. ma non lo fa se vuole fare parte del sistema. Bosman che carriera ebbe dopo il suo famoso ricorso?

    Ancora: perchè impedire a club di federazioni affiliate Uefa di organizzarsi con superlega provata? Eppure l’Uefa, ovviamente perchè le fa comodo, questo lo pretende, pena espulsione dalle sue competizioni.

    Sui giocatori, di nuovo, basterebbe inserire una clausola che ti protegga dal punto di vista economico ma non dagli “scambi”, come accade negli Usa: se vuoi essere un “tesserato” lo accetti, altrimenti puoi fare altro nella vita. Peraltro chi lavora nel settore privato – lasciamo perdere il pubblico che vive su un altro pianeta – viene trasferito in modo più o meno forzato di sede/ruolo, per motivi legati a riorganizzazini aziendali, e se rifiuto un modo per licenziarti viene trovato.

    Le mie chiaramente sono solo idee che prendono spunto da ciò che accade intorno, poi la cornice legale andrebbe creata in seno alla Uefa. Ma non è assolutamente impossibile.

    Sui giovani, Luciano, non è una mia battaglia ma semplicemente un ragionamento di sostenibilità nel tempo..

    Acquista un giovane per 25 milioni (bella somma), gli fai 5 anni di contratto a 1,5 netti (cifra già alta per un ragazzo al primo contratto importante). Costo annuo (25:5 – gli anni di contratto residui) + 1,5*2 (stipendio) lordo= 8 milioni.

    Prendi un parametro zero di 32 anni a caccia dell’ultimo contratto e gli dai 4,5 netti a stagione. Costo annuo (4,5*2)=9 mn.

    Senza contare che il giovane – se non hai gettato alle ortiche 25 mn (ecco perchè aumenta importanza dello scouting) – ha un valore di cessione certo e, a quello stipendio, una platea di potenziali acquirenti molto vasta.

    Il 32enne, nel frattempo diventato 33enne, non ha mercato, nemmeno tra le piccole squadre che non possono spendere così tanto di stipendio. Ecco allora che transi con buonuscita ladove te ne vuoi liberare, o lo tieni dandogli le briciole impedendoti di fare altre operazioni se non vuoi compromettere l’equuilibrio finanziario. E non ho contato le laute commissioni che di solito accompgnano questo tipo di operazioni.

    Ora idelamente occorrerebbe frea un mix bilanciato di cose ma la mia insistenza sui giovani nel caso Inter dipende dal fatto che di gente appartenente alla seconda categoria noi siamo pieni perchè abbiamo spesso battuto questa strada. Una strada che genera squilibri economici abbastanza pesanti se perpetrata a lungo, salvo avere una proprietà con disponibilità economica ampissima (che non abbiamo, anche per via dei regolamenti sul Fir play finanziario) o una solidità finanziaria estrema (che di nuovo non abbiamo per via di indebitamento pregresso). Poi se vinci tantissimo e accetti di penderti pause competitive di 4/5 anni per risanare e ripartire, una volta che i 32 enni hanno esaurito il contributo, il gioco può valere la candela, ma il rischio che io vedo è molto alto. Tutto qui.

    Se invece possiamo spendere quanto vogliamo, che mi frega di cosa fanno: possono prendere Modric, Kroos, ma anche convincere Adriano e Maicon a tornare a giocare. Tanto se non funzionano l’anno seguente gl idsnno buonuscita e riproviamo. Ma non è così

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  16. Luciano,ma guarda che le mie considerazioni non erano rivolte in particolare a te, ma ,diciamo,in senso generale.

    Per quanto riguarda gli acquisti di giovani più o meno validi, è assolutamente vero che è impensabile non sbagliare le valutazioni,soprattutto quando i giocatori non sono ancora “formati “ne atleticamente ed ,ancora di più, mentalmente ed é altrettanto vero che è difficile operare con un budget limitato, però sono arrivati troppi giocatori giovcani scarsi ,troppi.

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  17. Per me non è come dici tu. Senza gli acquisti a parametro zero non saremmo arrivati dove siamo arrivati e per me non sono stati i parametri zero a creare il deficit, ma al contrario lo hanno contenuto. Sulle cifre, basta inventare quelle che fanno tornare i tuoi conti e il risultato ti dà ragione. Scommettiamo che se le invento io danno ragione a me?

    Ma perché la nuova proprietà non ha subito licenziato Marotta, incapace di prendere giovani di valore e sperperatore di soldi in parametri zero, e invece lo ha promosso presidente?.

    Poi il discorso sul ‘privato’ non mi convince. Andrebbe bene se l’inter si trasferisse, per esempio a Genova e i giocatori non accettassero. Così invece il paragone non c’entra proprio nulla. A mio parere. Non è che un’azienda mi può obbligare per lo stesso stipendio a passare a un’azienda rivale, in un’altra città.

    Comunque conosco aziende che si sono trasferite e ai dipendeti hanno offerto dei bonus (non so come si chiamino tecnicamente) sia per accettare il cambio di sede sia per licenziarsi. A parte il fatto che ora, non esistendo più il licenziamento per giusta causa un proprietario può licenziarti anche se…ti rifiuti di fargli…favori sessuali. Ma questo non rende etica la faccenda

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  18. Ma poi tutti questi discorsi a me non interessano. Prendano giovani, prendano vecchi. A me interessa vedere se la squadra allestita è competitiva o no. Se è competitiva la Primavera, schierino pure tutta la Primavera che risparmiano. E’ un’esagerzione, lo so, come quella dei favori sessuali, non bacchettatemi

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  19. Grazie per dirmi che sono in grado di inventare….sono onorato di avere queste capacità. Evidentemente inventa molto bene anche chi fa i bilanci perchè i numeri dicono questo. Ma va bene così.

    Comunque nessuno parla di licenziamento – non capisco perchè vai sempre a finire li – ma di cambio di strategia. Che mi sembra sia stata chiesta.

    Ed è più difficile da attuare rispetto alla precedente, l’ho sempe sostenuto, anche avendo più soldi per il mercato. Perchè prendere profili buoni ma che devono crescere è più complesso che prendere gente che ha già mostrato tutto il potenziale.

    Ora viene il difficile, anche se i saldi di mercato avranno il segno meno (come peraltro già accaduto in questa sessione). Credo sia più complesso trovare un centravanti forte giovane anche spendendo 40 milioni che prendere a zero Mbappe.

    Moltissime aziende private predispongono una cessione del ramo d’azienda e tu hai due soluzioni: accetti o vieni lasciato a casa. In ogni caso io parlavao di accordo in seno all’Uefa come ce ne sono tanti interni alle federazioni sportive.

    Sul tema etico non mi esprimo: ma se non è etico costringere un calciatore trasferirsi da Milano a Istanbul – garantendogli lo stesso contratto ovviamente – per me non è etico rifiutarsi di rinnovare il contratto o essere ceduto a chi pesenta offerte perchè ti sei accordato con un club rivale per andare li a zero tra 18 (non 6) mesi danneggiando la tua società in modo pesante. Ed è ciò che accade sempre più di frequente spingendo i club a rinnovare contratti quando mancano anche due anni e mezzo al scadenza. Poi se il rendimento decade la risposta è “abbiamo un contratto, non ci muoviamo da qui”. Mentre se il rendimento è alto diventa “abbiamo offerte, che facciamo?”. Questo è etico?

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  20. inventare cifre non era offensivo. E’ chiaro che per fare un discorso astratto si scelgono cifre astratte. ognuno sceglie le cifre che fanno comodo alla sua tesi.

    Quanto all’etica, bisognerebbe dimostrare che chi ha scelto di andare a fine contratto (lo possono fare entrambe le parti) poi non si impegna. se fosse così non sarebbe etico. In molti casi può essere che il singolo non si comporti in modo etico. ma non è colpa del contratto a termine che mette le parti nelle stesse condizioni

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  21. Quelle cifre le ho postate a titolo di esempio – visto che avevi scritto di non capire come un giocatore “pagato” costasse meno di un preso a zero – ma non si discostano molto dalla realtà. Perchè i Taremi e gli Zelinski, a zero, reclamano quei soldi.

    Cosa sia etico o meno mi interessa il giusto: io vorrei solo si riequlibrassero i rapporti di forza tra società e calciatori che oggi pendono decisamente a favore dei secondi.

    Anche per colpa delle società, sia chiaro, perchè abbiamo visto le critiche mosse ai gonzi perchè si dice non abbiano pagato le commissioni facendosi soffiare Thuram da noi.

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  22. Se è per questo anche noi abbiamo perso giocatori pwer non aver pagato le commissioni richieste.

    Sulle cifre: tu giustamente ritieni ragionevoli certe cifre, io, altrettanto giustamente spero, altre.

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  23. Mettiamola così che penso possa accontentare entrambi: io sono stato felicissimo dei risultati sportivi ottenuti da Steven con i criteri di mercato che ha permesso e, al contrario ho fortissimi timori per i nuovi metodi di mercato pretesi da Oaktree. Però se Oaktree otterrà risultati sportivi ancora migliori sono pronto a ricredermi e a fare ammenda

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  24. A me sembra che aldilà del singolo nome, Tullio abbia ragione: dai nostri acquisti di giovani all’estero non è venuto granché.

    Il problema vero è capire il perché: per incapacità di scouting o perché anche sui giovani per quelli interessanti si deve spendere e quelli che vengono via a poco sono di modeste prospettive?

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  25. Ho timore che esistano due possibili cicli:

    spendi-vinci-incassi di più- spendi-vinci, ecc.

    non spendi -non vinci-incassi di meno-devi vendere- riperdi- incassi di meno….

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  26. Beh, non mi sembra che non abbiamo speso visto le cifre di costo squadra postate che ci vedono da anni dietro solo ai gobbi.

    Anche la situazone finanziaria precaria credo sia figlia di…spese passate.

    Io credo che si pianga troppo: fino a che avremo la possibilità di avere un costo squadra ai vertici in Italia io sono contento. Se poi queste spese debbano essere distribuite diversamente tra stipendi e cartellini rispetto al passato può essere: chiaro che un’inversione traumatica sarebbe più complessa da gestire ma d’altrone prima o poi era inevitabile doverla fare.

    Se i nostri sono i migliori come la stampa sostiene dovremmo stare tranquilli

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  27. Il ‘nostro’ Wim Jonk, grande calciatore e grandissimo uomo è il nuovo allenatore dell’Olanda. Credo che tutti gli interisti gli debbano rivolgere sinceri auguri.

    Ricordo ancora un giorno, durante la partitella del mercoledì, andai ad Appiano e in piedi accanto a me in borghese c’era lui che una settimana dopo avrebbe firmato per l’Inter.

    Era venuto a sincerarsi delle qualità della squadra e forse dell’ambiente (anche se era in incognito) prima di firmare

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  28. Una Primavera davvero modestissima vince a Bogliasco contro la Samp grazie a un gol dopo 5 minuti (bello per la verità) alle parate di Calligaris e a qualche errore clamoroso sotto porta degli avevrsari

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  29. Vero luciano, ho visto forse per la seconda volta la primavera quest’ anno, e non mi ha per nulla entusiasmato.

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  30. Condivido totalmente l’analisi di Bonolis su FCinternews. Aggiungo solo una cosa: sono preoccupato per le ‘distrazioni’ inaccettabili che ci sono costate due gol e tre punti, contro Genoa e Milan. Una è un caso, due sono un sospetto, tre sarebebro una prova. Di che cosa? Di un atteggiamento psicologico inadeguato

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  31. Il Milan ha un potenziale offensivo molto superiore al nostro. Se trova equilibrio sono problemi per tutti

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  32. Ho visto solo qualche “spezzone di partita “,ma ti credo sulla parola. Ho letto delle grandi parate di Calligaris,ma anche a lui ho visto fare 3/4 rinvii dal fondo da brividi

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  33. Vittoria importante e con una buona prestazione…direi ottima prerstazione se avessimo concretizzato meglio e se avessimo evitato la solita deconcentrazione dopo il 3 gol. A mio parere Thuram,Frattesi e Di Marco i migliori.

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  34. Certo i goal subiti sono veramente tanti, ci sta molto da lavorare. Non sono catastrofista, ma un po’ “preoccupato” lo sono. Lo ero già prima di questa partita, accolgo ovviamente il risultato con piacere, ma c’è da lavorare. Ora abbiamo in sequenza Stella Rossa, Toro, Roma (a Roma, partita che potrebbe rivelarsi rognosa) e Young Boys, prima della Juventus… Voglio credere in una “messa a punto” che va evidentemente fatta, se possibile, durante queste quattro partite… Banalmente la nota positiva più importante è il ritorno al goal di Lautaro, non che di lui ci fosse da dubitare. È un vero campione e se sta bene è una risorsa importante perché potrebbe toccare appoggiarsi su di lui nei momenti di maggiore difficoltà (cosa che ovviamente non puoi fare sempre).

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  35. Under 15 batte il cittadella 3-0

    Under 16 batte il cittadella 2-1

    la prima partita l’ho vista, la seconda, ovviamente, no

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  36. Siamo alle solite……stiamo già tirando le somme alla 6° di campionato e dopo una prima di coppa pareggiata in casa del City! I nostri giocatori chi per età chi per struttura si presume inizieranno a carburare ed a trovare i giusti meccanismi tra un paio di mesetti, come ė giusto che sia per essere in forma nel momento clou della stagione (non dimentichiamo che la stagione sarà molto più lunga e che veniamo da Europei e Coppe Americhe)….in classifica siamo messi al livello di tutte le altre pretendenti….che facciamo? Ricominciamo con “i nostri sono vecchi gli altri hanno i giovani”….Oppure “il nostro monte ingaggi è il più alto del campionato”……io credo che in termini matematici il valore di una squadra sia dato dalla media dei risultati negli ultimi anni giocati insieme come gruppo…..inutile nascondersi questa squadra per caratteristiche tecniche ma principalmente morali, è destinata a tornare a giocare e a rullare gli avversari come ha fatto negli ultimi 2/3 anni, il che ci costringerà a rimangiarci tutte le nostre previsioni pessimistiche o scaramantiche vedete voi (compreso il mio “potrebbero avere la pancia piena”).

    per esempio Lautaro si vede che è ancora a mezzo servizio oggi (eppure è bastato per indirizzare la gara), malgrado questo e l’assenza di Barella abbiamo schierato una formazione che poteva benissimo terminare il primo tempo in casa della “capolista” 4 a 0 e un Frattesi molto ma molto convincente (nessuno che abbia sottolineato questo).

    Ad oggi la Juventus ha subito zero reti…il Milan ha un attacco ben strutturato…il Napoli ha Conte….bene, noi siamo quelli più completi, meglio attrezzati in ogni settore del campo….oggi guardavo Di Marco, questo è un giocatore di livello internazionale anche solo per una questione di continuità di rendimento, poi c’è Thuram….mi offrissero di cambiarlo con uno qualsiasi degli attaccanti di serie A, neanche ci aggiungessero molti soldi….poi la solidità dei vari Darmian, Bastoni, Acerbi, Augusto e infine il miglior centrocampo d’Europa….impossibile dubitare.

    ma capisco che di qualcosa si debba pur parlare.

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  37. ovviamente il mio è un discorso rivolto al mondo del tifo in rete….che cambia idea ogni 10 minuti.

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  38. Non ho capito se siamo i migliori per distacco….o se causa borsello modesto 5 squadre ci sono superiori.

    Battute a parte, per me siamo competitivi ma dei problemi strutturali io li vedo. Prendere in 6 match di A, quindi no Real o Bayern, per tre volte 2 gol è un segnale da non trascurare.

    Che sia un problema di concentrazione non credo….o meglio non voglio crederci perché un giocatore deconcentrato sarebbe da regalare al primo che passa.

    Spero sia solo un problema di condizione ma siamo a metà settembre….vediamo come prosegue e incrociamo le dita

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  39. Ieri ho visto per sbaglio il Como…bel gocatorino Nico Paz anche se non diventerà nessuno essendo costato solo 6 milioni.

    Ironia a parte, è il prototipo di giocatore che ci farebbe comodo per sparigliare le carte anche se è un 2004 (con pregi e difetti di quell’età come peraltro pregi e difetti ha chi è del 1990): fisicato, bravo di piedi ma anche di testa, sa fare dribbling ma anche passaggi di prima.

    Mi ha fatto un’ottima impressione, proverò a seguirlo un po’ di più ma ovviamente si confermasse buono, il suo costo diventerà difficilmente digeribile se pensiamo che per Bisseck – ruolo diverso e di solito meno costoso – in estate pare siano arrivato offerte da 30 milioni dopo una sola stagione passata sostanzialmente da panchinaro

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  40. Credo potrebbe stare nelle rotazioni: se ci stanno Arna e Correa non vedo pechè non potebbe starci lui.

    Poi può essrre che rpeferisca il Como dove gioca con continuità, questo è sicuramente possibile.

    Ma se uno lo prende come terza punta e si convince il mister ad usarlo forse, di co forse, sarebbe potuto venire.

    Lui come altri eh. Io insisto sui giovani perchè, a parità di prestazioni, costano molto meno rispetto a chi è a fine carriera

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  41. Infatti Asllani che dopo due anni gioca poco e nulla, dopo essere stato acquistato ha un ingaggio annuo lordo superiore a quello di Acerbi che qualcosina ha dato.

    Anch’io se fossi al Como prenderei i Paz e non gli Acerbi

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  42. Il nostro problema è proprio quello: che i giocatori bravi preferiscono il Como all’Inter

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  43. Hai ragione, non mi permetto più. Se i nostri non lo hanno preso e hanno scelto altro hanno fatto sicuramente bene. Perchè siamo l’Inter e dobbiamo prendere gente pronta, concetto peraltro molto curioso perchè di pronti – ma alla bollitura – ne abbiamo visti tanti. Mi era sembrato solo un profilo alla Gudmunnsson e quindi potenzialmente adatto a noi, tutto qui.

    Una cosa però non capisco: si sostiene che non abbiamo i soldi per prendere gente pronta “da Inter” ma non possiamo nemmeno permetterci di prendere di gente che da Inter può diventarlo perchè da noi se non hai almeno 24 anni non puoi reggere la pressione. Quindi cosa facciamo? Aspettiamo inermi il destino crudele che ci attenderà quando il nucleo Lautaro/Barella/Bastoni, esauiriranno il ciclo? Può essere, ma spererei altro.

    Su Asslani io ho letto che ha rinnovato a 2,3 mn lordi annui contro i 2,8 di Acerbi. E comunque credo che se metti entrambi sul mercato dal primo ottieni denari dal secondo…buonuscita. Questo credo conti nel momento in cui una società fa dei contratti.

    Inter, gli stipendi 2024 2025: ecco quanto guadagnano i nerazzurri (calcioefinanza.it)

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  44. Oppure che questi giocatori non andiamo proprio a cercarli perchè ritenuti non pronti. Chi lo sa

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  45. Io spero che continuino a sperperare sui vecchi come hanno fatto da 5 anni in qua, con gli stessi risultati. Poi anche Asllani se aspetti che sia a fine contratto, come Acerbi, lo cedi a zero. Solo che prima l’hai pagato

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  46. Io parlo ovviamente quando hanno contratto.

    Credo proprio che per il primo arriveranno delle offerte in grado di generare plusvalenza (i 14 milioni di acqusiti sono stati nel frattempo in buona parte ammortizzati), sul secondo non credo proprio ci sarebbero offerte.

    Magari mi sbaglio e qualche top team investe su Acerbi (non ce l’ho con lui eh…lo zio Bergomi è stato forse un po’ troppo duro)

    Il mio è ragionamento più generale: un paio di Acerbi ci stanno, se diventano tanti può essetre un problema

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  47. “Nico Paz è arrivato al Como  a titolo definitivo dal Real Madrid: affare da 6 milioni di euro più il 50% sulla futura rivendita. Inoltre i Blancos potranno usufruire di un’eventuale recompra. “

    Punto primo : se lo avesse richiesto una big com l’Inter pensi che le cifre sarebbero state le stesse ?

    Punto secondo: vale la pena investire su un giocatore sapendo che una squadra come il Real ha la “recompra” ?

    Dimmi la tua…

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  48. Certo, come sono stati un problema Calha a zero, Onana a zero, Thuram a zero.

    E’ una discussione assurda. Se prendiamo un giovane che può subito giocare in unì’Inter ambiziosa sono più felice che se prendiamo un trentaduenne. Se però ci manca un centrale OGGI per continuare a essere competitive andiamo a prendere un Palacios che non viene neppure convocato ma costa poco lo sono un po’ meno. farei i saltoni se Palacios fosse stato preso per la Primavera. Io sono per investire i giovani. I giovani pronti da Inter o i giovani per la Primavera che potranno diventare da Inter.

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  49. vendereste barella per 94 milioni? proprio come farebebro, che so, Udinese o Fiorentina (ma quest’ultima lo venderebbe solo alla juve)

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  50. se alternativa è un e4enne bollo come Arna si.

    Ma il pensiero non è Nico Paz o muori.

    È che giocatori così o alla Gudmumsson ci sono.

    Certo non possiamo aspettare che abbiano dimostrato e costino 50 mn.

    Siamo l’Inter è vero ma ti chiedo: è o non è così?

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  51. Sono disgustato dalle notizie relative alle curve milanesi.

    Sogno una curva fatta di ragazzi under 16 a cui far pagare i biglietti 10 euro

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  52. Premesso che i giocatori alla Nico Paz li vorrei sempre,ma dovrebbe fare sfracelli per trovare continuità da noi e non so se sono le condizioni ideali per emergere…a meno che ci troviamo di fronte ad un nuovo Yamal…

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  53. Ho più paura che vada al Como. Magari gli promettono di non inserirlo nelle rotazioni, come invece avviene all’Inter

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  54. La lotta per… il secondo posto è apertissima:

    Udinese Inter 2-3

    Lo so che questo titolo e i concetti che seguiranno nel post mi attireranno rancori e…scongiuri da parte di molti tifosi, ma io penso che, se è vero che non si deve cedere di un millimetro perché ci sono tutte le possibilità di ripeterci, ci sono anche segnali abbastanza evidenti che questo potrebbe non essere il nostro anno, bensì quello di una società che ha potuto permettersi un bilancio in negativo di 200 milioni quest’anno e di oltre 900 milioni (poco più di 130 all’anno) negli ultimi sette anni.

    Faccio il tifoso, però, e quindi non sono queste cifre a impressionarmi: a me colpisce il fatto che dopo sei giornate la juve abbia subito zero gol.

    Non sono uno statistico, ma credo che possa essere un record.

    Lo scorso anno con una stagione straordinaria sotto questo profilo, dopo sei giornate ne avevamo subito tre.

    In ogni caso quelle sono cifre che nel campionato italiano preludono alla conquista dello scudetto, soprattutto se si considera che l’attuale apparente difficoltà dei gobbi nell’andare il gol (9 reti all’attivo contro le 13 dell’Inter e le 14 del Milan) sembra del tutto contingente, perché la squadra torinese dispone di un potenziale offensivo di assoluto valore.

    Sono consapevole della forza dei bianconeri, ma non voglio fare il…Sergio della situazione: le mie perplessità sono legate anche a quanto ha mostrato l’Inter in questa parte di stagione: ci trovassimo di fronte alla stessa Inter brillante, spietata, super concentrata dello scorso anno, non sarei granché preoccupato.

    Il fatto è che anche lasciando perdere la partita contro il Milan, in cui proprio non c’eravamo, le ‘distrazioni’, che forse solo distrazioni non sono, si susseguono in maniera eccessiva: le abbiamo avute a Genova, le abbiamo avute a Monza, le abbiamo avute col Milan (che ci è stato superiore, ma ha segnato due gol assurdi) e le abbiamo avute pure a Udine.

    Allora forse non si tratta solo di distrazioni.

    Forse lo scorso anno eravamo capaci di evitare le occasioni di ‘distrazione’ o di avere un sistema di coperture tale da non rendere influenti quelle rare che capitavano.

    Forse i tre centrocampisti e gli esterni non sono al momento in grado di svolgere con la stessa efficacia il doppio compito di costruzione e protezione, forse i meccanismi di gioco previsti da Inzaghi funzionano benissimo se tutti sono al top e gli interscambi vengono eseguiti con assoluta sincronia e perfezione.

    A Udine due volte almeno ci siamo fatti sorprendere scoperti su una ripartenza (secondo gol e salvataggio disperato di Di Marco), in un modo che ricordava sinistramente la stagione dello scudo napoletano.

    E’ chiaro che tutti questi fattori (la ‘forza’ degli altri e le incertezze nostre), dopo solo sei giornate sono ‘indizi’ e non prove di un ribaltamento di posizioni, ma sono indizi da prendere in seria considerazione.

    Anche perché non c’è solo la juve: il Milan ha probabilmente una minor solidità difensiva rispetto ai gobbi, ma ha una ricchezza di soluzioni offensive impressionanti e lo stesso Napoli (in questo Conte è una garanzia) sarà certamente protagonista in campionato.

    Poi ci sono sempre le possibili sorprese.

    Noi abbiamo una forza indiscutibile su cui contare e la si è vista anche a Udine dove alcune giocate sono state entusiasmanti, ma anche a Udine questo ha rischiato di non essere sufficiente, contro un gruppo di quasi tutti stranieri nei quali era rara la classe pura, ma notevole la forza, la velocità, la freschezza atletica di tutti.

    Molto dipenderà anche dalla possibilità che alcuni giocatori, apparsi un po’ in flessione in questo avvio di campionato (Pavard, De Vrji, Mikhi, ma fino a ieri anche Lauti) si riportino ai livelli che competevano loro; un po’ dipenderà dall’auspicabile integrazione totale nel sistema di gioco dei nuovi arrivi Taremi e Zielinski; un po’ dalla crescita tanto sospirata di Asllani, dello stesso Bisseck (a Udine apparso in qualche difficoltà) e di un Arnautovic che ritrovi condizione e continuità.

    La partita col Milan, dopo quella di Manchester, dimostra che abbiamo bisogno di tutti, ognuno al suo top: non si possono affrontare questi impegni ravvicinati con meno di 22 giocatori totalmente affidabili.

    Naturalmente stiamo parlando di ambizioni elevate.

    Questo è sempre stato il mio dubbio e la mia ‘incapacità’ di comprendere la strategia di Oaktree.

    Se i mancati rinforzi, che hanno portato il bilancio in parità, comportassero la perdita di posizioni sportive in ambito nazionale e internazionale, si avvierebbe un avvitamento negativo: meno risultati uguale meno introiti, meno introiti uguale meno possibilità di fare mercato sostanzioso

    Poco importa se spendendo in ingaggi di un certo peso con cartellini gratis o in ingaggi relativamente più bassi con cartellini più costosi: tra l’altro consultando gli ingaggi lordi ho scoperto che Asllani prende più di Acerbi, per esempio.

    E’ evidente che ci sono due strategie: la juve ha scelto di fare uno squadrone accollandosi duecento milioni di sforamento (ma allora è possibile?) perché così punta a vincere e di conseguenza ad aumentare vistosamente gli introiti (che nell’ultimo anno, senza successi, si sono ridotti drasticamente, tanto da venir superati, guarda un po’ proprio dai nostri dopo che invece abbiamo vinto) e quindi ad avviare un ciclo espansivo.

    Oaktree che aveva già una squadra forte, con qualche segno di possibile usura, si è preoccupata non di renderla ancora più competitiva, ma di avvicinare il pareggio di bilancio.

    La sostenibilità è un mantra, ma la si può raggiungere in diversi modi: con gli squadroni e le vittorie e quindi la dilatazione degli introiti oppure con i risparmi e l’oculatezza.

    Per la verità la linea dell’attuale proprietà ha destinato parecchie risorse per i rinnovi dei nostri più forti, ma questo ha impedito nuovi investimenti: personalmente sono convinto che con un Buongiorno (o un altro di quel livello, è solo un esempio) oggi avremmo qualche decina di milioni di debiti in più ma maggiori possibilità di ottenere risultati e quindi di mantenere o ampliare gli incassi della scorsa stagione, quella del nostro record.

    Credo però che la stagione decisiva per valutare dal punto di vista sportivo la gestione di Oaktree sarà la prossima, quando andranno a scadenza ben sette contratti.

    Quest’anno non abbiamo preso nessuno (ricordo che Taremi e Zielinski erano stati presi sotto la precedente gestione) anche perché non siamo riusciti a vendere i vari De Vrji, Correa, Arnautovic e quindi con i nuovi arrivi avremmo avuto un insopportabile gonfiamento della rosa e naturalmente dei costi.

    Il prossimo anno, con le dismissioni, ci sarà spazio, se non …soldi per una punta di valore, un centrale di valore, un esterno di valore che vadano a sostituire quei giocatori che ormai hanno dato il massimo per noi.

    Lì sarà la cartina di tornasole delle intenzioni di Oaktree, sperando che nel frattempo le possibili prestazioni in calo della squadra non determinino anche un calo delle capacità di investimento.

    E teniamo presente che è sempre più forte la necessità di investire davvero anche su giocatori di 17-18 anni.

    La juve, dicevamo, ha fatto registrare un passivo di 200 milioni.

    Ma a quanto sarebbe arrivato questo passivo senza gli introiti per la cessione di giovani presi all’estero a 17-18 anni?

    E’ presto detto:

    Soulé 25

    Hujsen 15

    Iling 14

    De Winter 8

    Barra…coso 8

    Kaio 7

    Fanno 77 milioni. E il passivo sarebbe stato di 277 milioni.

    E non calcolo i giovani ceduti a carissimo prezzo (es: Kean), acquistati in età più verde.

    Senza contare anche gli investimenti per giovani che poi hanno raggiunto la prima squadra (facendo risparmiare sul cartellino), Yildiz su tutti.

    Ma torniamo a noi.

    Non si può non concordare con Siriano quando afferma che una valutazione dopo sei giornate è prematura e non si può non unirsi alla sua previsione, fondata, secondo la quale la condizione della squadra è destinata a crescere: la stagione è stata lunga, la prossima lo sarà ancora di più, è probabile che la preparazione oltre a scontare il ritardo nei rientri di molti, tenga conto anche di questi fattori.

    D’altro canto credo non si possa non concordare anche con Roberto che vede problemi strutturali: i sette gol subiti in sei partite (dal Milan, ma anche da Genoa, Monza e Udinese) sono un sintomo che deve preoccupare.

    Le battute sono divertenti ma servono poco all’analisi della situazione: non siamo i migliori per distacco e non ci sono 5 squadre superiori a noi.

    Siamo forti, ma abbiamo dei limiti che in parte si potranno superare col lavoro e in parte, secondo me, resteranno perché sono legati al mercato forzatamente micragnoso e proprio all’eccesso di impegni nel tempo (non solo nell’arco della presente stagione).

    Perché concordo pienamente con Siriano: io credo che in termini matematici il valore di una squadra sia dato dalla media dei risultati negli ultimi anni giocati insieme come gruppo”.

    Pure io. Però penso anche che bisogna valutare se questo valore dimostrato per anni in qualche modo possa aver lasciato segnali di logoramento.

    E torniamo al tema delle ultime prestazioni: con Atalanta e City abbiamo giocato al top delle nostre potenzialità.

    Anche a Udine dal punto di vista della prestazione complessiva abbiamo assistito ad una prova convincente, ma… abbiamo subìto troppo le distrazioni in fase difensiva: bisogna capire a che cosa questo sia dovuto.

    La mia idea è che non a caso abbiamo fatto bene con le pericolose Atalanta e City, squadre forti che ti costringono a stare più compatti dietro (e sappiamo che la nostra transizione offensiva spesso è micidiale).

    Quando abbiamo dovuto aprirci ci siamo allungati e abbiamo scoperto il fianco difensivo.

    Il problema sta anche nel fatto che questo è accaduto pure quando non avevamo necessità di farlo, come a Udine e a Genova, dopo il nostro vantaggio.

    Marcature preventive e copertura di esterni e centrocampisti rispetto ai difensori sembrano essere le situazioni su cui occorre lavorare e migliorare: prendiamo spesso gol su traversoni alti nei quali il difensore viene anticipato, perché chi crossa lo fa in piena libertà e può metterla in modo da favorire il movimento naturalmente in anticipo dell’attaccante che si muove a dettare il passaggio.

    Non parliamo poi di come, in pieno controllo della gara, abbiamo subito il gol del 3-2 con una transizione difensiva inconcepibile.

    Non sempre si possono segnare 3 gol e quindi l’imperativo per me è cercare di prenderne meno, soprattutto in situazioni evitabili.

    In questo senso mi suscita qualche perplessità la dichiarazione di Inzaghi quando vede il problema nei gol mancati, con i quali potevamo ‘chiuderla’, più che nei gol incassati, che si potevano evitare e senza i quali… potevamo non riaprirla.

    Il gruppo era simile ed eravamo fortissimi anche nella stagione in cui siamo finiti a 20 punti dal Napoli.

    Da parte mia con le manchevolezze più volte ribadite c’è la convinzione che il gruppo sia forte, altroché, ma anche il dubbio che possa mantenere un equilibrio dispendioso in tutte le competizioni.

    Quando abbiamo vinto lo scudo non siamo andati bene in CL, quando siamo andati in finale di CL non siamo andati bene in campionato.

    Personalmente resto fiducioso che faremo una buona stagione: vincere è un altro discorso, per il quale serve la perfezione.

    La partita:

    L’Udinese si schiera a specchio con un 352 analogo a quello dell ‘Inter.

    E’ forse la squadra più fisica di tutto il campionato, avendo tutti elementi potenti e veloci.

    Evidentemente conta di sorprenderci sulla forza e sul ritmo, ma il suo progetto si scontra con il nostro vantaggio ottenuto dopo neppure un minuto.

    A quel punto la partita per loro si mette in salita, perché devono cercare di attaccare e noi possiamo restare corti e stretti creandoci anche gli spazi per ripartire

    In questa situazione nel primo tempo ho contato sei palle gol per l’Inter

    Per l’Udinese si mettono in evidenza Zemura e Thauvin, quello che ha più classe, che costruisce due palle gol ben neutralizzate dall’ultimo difensore ‘di movimento’ dell’Inter.

    Poi i friulani pareggiano con un cross da destra, a difesa schierata, come era successo a Genova a Monza e col Milan: cambiano i protagonisti in negativo, ma non la dinamica: c’è da rifletterci per chi di dovere.

    Ma vediamo nel dettaglio le situazioni fino ad ora elencate numericamente, dopo il gol al primo minuto scarso (meravigliosa verticalizzazione di Darmian per lo smarcamento di Frattesi e conclusione imparabile)

    8′: grande cross di Calha per Lautaro che di testa impatta da pochi metri, ma incredibilmente la mette fuori

    20′ Thruam vince un corpo a corpo con il suo marcatore e conclude da dentro l’area, ma Okoya riesce a respingere la conclusione

    28′: Dimarco sfonda a sinistra e serve Lautaro che smarca al tiro Frattesi: palla fuori di poco

    43: assist di Thuram per Darmian, che da ottima posizione calcia fuori

    45′ ancora Di Marco si libera in fascia e la mette per Lautaro. Rimpallo con Bijol e conclusione vincente del Toro.

    Per l’Udinese:

    24′ Thauvin si libera di ben tre avversari ‘morbidi’ e serve in area Lovric, il cui tiro è deviato in angolo

    34′ Zemura pesca benissimo Lovric in area: lo sloveno ha la porta spalancata a pochi passi, ma con un recupero prodigioso Dimarco gli impedisce la sicura realizzazione:

    35 Ancora Zemura, indisturbato, può metterla in area: Kabasele brucia sul tempo Bisseck e la mette di testa dove Sommer non può arrivare

    A inizio ripresa il terzo gol dell’Inter, bellissimo, con gran conclusione del Toro servito da Lautaro, sembra poter abbassare il ritmo della contesa.

    In effetti l’Inter controlla e riesce a crearsi qualche occasione importante:

    Si deve arrivare al 25′ per una nuova occasione nerazzurra: Lautaro servito da Frattesi prova a superare Okoye con un pallonetto, ma l’estremo difensore friulano riesce a intercettare

    Passano 5 minuti e ancora Lautaro si destreggia benissimo e pesca Carlos che arriva di gran carriera. Il tiro del brasiliano viene respinto dal portiere.

    Quando la partita si stava avviando verso una tranquilla conclusione, i nostri si fanno sorprendere incredibilmente scoperti da una ripartenza in verticale dell’Udinese: De Vrji tiene in gioco Lucca che ha campo libero dopo aver evitato l’intervento di Calha e entrato in area in perfetta solitudine trafigge Sommer

    In pieno recupero Correa, partito in contropiede ha una nuova palla gol e la mette sotto la traversa con precisione ma non con la necessaria violenza, così Okoye può sventare in angolo la palla del possibile 4-2.

    Questa ricostruzione mostra anche meglio dei dati statistici la nostra supremazia: si è trattato di una buona Inter che però ha concesso agli avversari di essere pericolosi non con giocate straordinarie, ma sfruttando insufficienze difensive abbastanza clamorose.

    Il mister secondo me ha ragione di rimpiangere i gol mancati, ma tre li avevamo pur fatti e senza le leggerezze difensive, incomprensibili per una squadra che vuole puntare al titolo, la partita l’avemmo portata a casa senza sofferenze.

    A una grande squadra tre gol devono bastare per non rischiare a Udine.

    Veramente pochissimi dati statistici per confermare quanto il ‘film’ della gara, rivisitato, ci ha rivelato

    Abbiamo tenuto il possesso palla (60,3 contro 39,7)

    Abbiamo tirato verso la porta 18 volte, il doppio di loro e in porta 7 volte, contro 3 loro.

    I tiri da dentro l’area sono stati 8 per noi e 2 per loro

    Le occasioni da gol (presunte) 18 a 9 per noi, ma i dribbling riusciti 10 a 2 per loro.

    Abbiamo recuperato più palle, fatto più passaggi (anche nella loro trequarti) e la percentuale dei passaggi riusciti (90%) è di livello europeo

    In conclusione una partita abbastanza nettamente dominata (come non potrà capitarci spesso) è stata messa a rischio per disattenzioni difensive inaccettabili, perché i tre gol li abbiamo pur segnati.

    Da notare infine, a conferma della loro superiorità atletica, che tutti i dati di squadra sui km percorsi, sulla velocità media e sul numero di km corsi allo sprint, sono favorevoli alla squadra friulana piuttosto nettamente.

    E questo non accade spesso.

    Le pagelle

    Sommer:

    tre tiri in porta e due gol sembrerebbe una condanan, ma in realtà non ha responsabilità. Con i piedi si è preso qualche rischio, ma ne è sempre uscito bene

    6.5

    Bisseck:

    Una partita con rare apparizioni offensive, che era stata giocata in modo sufficiente sino a quando si è perso colpevolmente Kabasele nell’azione del loro secondo gol.

    5.5

    Acerbi:

    solito baluardo al centro della difesa, in una gara fisicamente impegnativa dà sicurezza a tutto il reparto. Sui gol non ha responsabilità.

    In proposito devo dire che condivido l’anlisi di zio Bergomi: gli anni passano per tutti.

    Lui ci aggiunge, da esperto com’è una cosa che a me era sfuggita, cioè che ha sbagliato qualche lettura. Che aggiungo a mia volta, non credo dipenda dall’età, anzi semmai l’esperienza aiuta a ‘leggere bene le situazioni.

    Volevo dargli 6.5, ma visto che ha sbagliato qualcosa mi limito alla sufficienza.

    E comunque aggiungo che visto che gli anni passano, avevano ragione tutti quelli che anziché Palacios avrebbero voluto un centrale pronto e di provato valore. Anche a parametro zero.

    6

    Bastoni:

    Non la solita prova brillante nelle transizioni offensive che prova raramente. Tiene bene la fase difensiva se non fosse per un clamoroso errore con cui serve e Davis una golosa palla gol.

    6-

    (De Vrji)

    troppo poco per guadagnarsi un voto, anche se sull’azione del loro secondo gol mi sembra abbia tenuto colpevolmente in gioco Lucca, sul lancio lungo.

    Sv

    Darmian:

    solita prestazione di grande impegno e sostanza, impreziosita dall’assist che, mandando in porta Frattesi, orienta la partita. Qualche imprecisione nella costruzione delle ripartenze.

    6

    Frattesi:

    sfrutta bene l’occasione di partire titolare. Quando si sgancia è micidiale e si sapeva.

    Questa volta convince anche per le giocate di squadra, offensive e difensive.

    7

    (Zielinski)

    sv

    Calhanoglu:

    si conferma elemento irrinunciabile anche quando, come forse è in questo momento, non si esprime al 100% delle sue possibilità. Lavora soprattutto per dare equilibrio alla squadra, ma mostra la sua tecnica da campione in occasione dell’assist per Lautaro edi un cambio ci campo di 50 metri che consente a Dimarco di involarsi verso la porta.

    6.5

    Mikhitarian:

    non è ancora al top della condizione ma con la consueta intelligenza dosa le sue forze limitando le incursioni ma rendendosi utile in fase di tamponamento e avvio dell’azione. In crescita.

    6

    Dimarco:

    prestazione di grande livello, decine di scatti e quando viene servito fa sempre la giocata più efficace. L’assist per il gol di Lautaro e il recupero su Lovric ormai solo davanti a Sommer sono le ciliegine sulla torta di una prestazione notevole.

    7.5

    Carlos:

    sostituisce Dimarco, provato, anche per assicurare più forza e centimetri in fase di contenimento. Riesce persino a procurasi una buona occasione, che però non concretizza

    6.

    Lautaro:

    Il Toro è tornato: Tanto lavoro per la squadra, talvolta di squisita qualità e soprattutto gli occhi della tigre in area. Così, sbagliata di testa un conclusione agevole, si procura il gol del nuovo vantaggio e poi quello della sicurezza.

    7.5

    (Correa):

    sv

    anche se nei pochissimi minuti disputati va vicino al gol con una bella conclusione che impegna Okyte in una difficile deviazione, proprio sotto la traversa.

    Thuram:

    Una sola azione dirompente nella quale vince ilduello di forza e va al tiro, ma tanto lavoro essenziale epr la squadra, impreziosito dall’assist per Lautaro

    6.5

    (Taremi)

    sv

    Inzaghi:

    in una settimana di lavoro manda in campo una squadra che appare quasi rigenerata dopo il derby. Ottima la fase offensiva c’è da lavorare con urgenza nelle situazioni di contenimento

    6.5

    E veniamo al settore giovanile nel quale le considerazioni non sono molto positive, aldilà dei risultati

    U20 Samp Inter 0-1

    Under 18 Inter Parma 1-1

    Under 17 Sudtirol Inter 0-4

    Under 16 Inter Cittadella 2-1

    Under 15 Inter Cittadella 3-0

    Di queste partite ho visto la Primavera in tv, Under 18 e Under 15 dal campo

    Primavera: Sampdoria Inter 0-1

    Devo dire subito che non condivido gli elogi di questa prestazione che ho letto in giro.

    La verità è che abbiamo costruito due palle gol (quella di ‘Mosco’ su grazioso regalo loro) una dopo 5′ e una all’ultimo minuto.

    In mezzo, salvo una quindicina di minuti iniziali, c’è stata solo la Samp, che ha preso un palo, ha costretto Calligaris a diversi interventi prodigiosi e ha costruito e sprecato numerose palle gol.

    Per noi appunto solo un buon quarto d’ora di gestione del vantaggio, subito dopo averlo ottenuto.

    Il primo elemento sorprendente è stata la formazione mandata in campo: fuori tutti i talenti (Bere, Lavelli, Mosconi, De Pieri) e il giocatore che più si era distinto nel reggere la fase difensiva (Alexiou).

    Non sto criticando questa scelta, di cui non conosco i motivi anche se posso intuire che abbia inciso la prova di YL di martedì e non credo neppure che una scelta diversa avrebbe trasformato la squadra.

    Tra l’altro ho saputo dopo che anche l’Under 18 a Firenze aveva fatto turn over importante, lasciando addirittura in panca El Mahboubi, autore di una storica doppietta contro il Milan.

    Quindi potrebbe essere una disposizione societaria quella di far turnare i giocatori per dare a tutti la possibilità di crescere.

    Comunque Zanchetta opta per dar spazio ai due nuovi, Topalovic e Romano e per far questo sceglie di giocare con una sola punta (d’obbligo a questo punto la scelta di Spinaccé) e con due mediani (Bovo e Venturini).

    In difesa, confermati i terzini, confermato un incerto Garonetti, che sembra intoccabile per il mister, c’è la sostituzione di Alexiou con Mayè.

    L’Inter parte bene ma dopo il gol e dopo qualche minuto di gestione tranquilla sembra uscire dalla partita.

    Uno degli elogi che ho letto è: vittoria di grinta.

    Magari: in realtà abbiamo lasciato loro 7-8 palle gol, dimostrando di essere inferiori soprattuto sul piano fisico.

    Secondo me loro hanno almeno 4-5 elementi pronti atleticamente per il professionismo, noi nessuno

    Noi forse siamo superiori tecnicamente ma, parafrasando uno slogan pubblicitario, la tecnica senza la potenza è nulla.

    Bastava osservare con attenzione la struttura atletica (non parlo dell’altezza) dei vari protagonisti per rendersi conto della differenza.

    Credo che alla fine arriveremo più avanti di loro, e che alcuni nostri giocatori abbiano ampi spazi di crescita sotto il profilo atletico, ma a differenza di Milan e Samp, noi di giocatori pronti al momento non ne abbiamo, a mio parere.

    Questa per me è una Primavera con qualche potenzialità interessante, ma al momento una delle più fragili degli ultimi anni.

    Ripeto ancora: ci sono tanti elementi da considerare, come le diverse politiche societarie, soprattutto in relazione all’estensione ai 2005 come età limite.

    Ma c’è anche da considerare il tema degli investimenti e sopratutto della qualità di quelli fatti all’estero

    Le pagelle:

    Calligaris:

    salva il risultato con una serie di interventi davvero importanti: tempestivo nelle chiusure in uscita e reattivo tra i pali.

    7.5

    Aidoo:

    Nessun giocatore pronto per il salto tra i pro, si è detto, ma Aidoo forse costituisce l’eccezione. Dopo un derby difficile, fa valere a Bogliasco proprio la sua fisicità straripante

    7

    Garonetti:

    centrale che ha stile ed eleganza ma che sull’uomo è spesso distratto o approssimativo. L’ avversario era fortissimo 5 gol in 5 gare), ma lui se lo è perso con una certa…perseveranza.

    5.5

    Maye:

    Un po’ più tosto di Garonetti, meno disattenzioni ma qualche limite tecnico in più.

    6-

    Motta:

    prestazione più che sufficiente, soprattutto in fase di spinta (tra l’altro procura il gol di Spinaccé). Attento nelle chiusure, con un salvataggio improtante.

    6.5

    (Cocchi):

    sostituisce Motta quando il compagno ha dato tutto. Mostra e solite qualità offensive e di personalità, ma troppo spesso lascia campo alle sue spalle dove i sdoriani, dotati di gamba, si infilano

    6-

    Venturini:

    Ci mette corsa, capacità di contrasto e prova anche ad attaccare sulla destra.

    Utile.

    6

    Bovo:

    Mi sembra in crescita di condizione. Tanto lavoro oscuro a protezione della difesa ma poca assistenza per gli attaccanti.

    6+

    Romano:

    ho letto valutazioni molto positive della sua prova. Evidentemente il calcio è materia fortemente opinabile.

    Nessuno mette in dubbio che possegga un primo dribbling insidioso, ma poi bisogna anche giocarla con i compagnie fare un po’… a botte nei contrasti.

    5.5

    (De Pieri):

    conferma di essere uno dei pochi talenti della squadra perché unisce tecnica, personalità e progressione.

    Va aspettato.

    6+

    Topalovic:

    altra situazione di valutazioni per me incomprensibili. Spostato più avanti del solito pur avendo fisico e piede non incide mai, anche se sembra più nel vivo del gioco rispetto al passato.

    5.5

    (Berembruch):

    forse si capisce perché non è stato schierato dall’inizio. Infatti è parso stanco e poco lucido.

    E martedì c’è la partita di YL

    5.5

    Quieto:

    che è bravino, lo sappiamo, ma dovrebbe anche riuscire a incidere, qualche volta.

    Più fumo che arrosto.

    5.5

    (Mosconi):

    Il mio ‘Mosco’ ha pochi minuti a disposizione per mostrare le sue qualità, ma in questa occasione spreca un clamoroso regalo ricevuto da un difensore doriano

    5.5

    Spinaccé:

    Un gol da vera prima punta, che poi decide la partita. L’Inter quando è in difficoltà lo cerca con lanci lunghi che però raramente riesce a far fruttare.

    Un voto in più per il gol.

    7

    (Lavelli):

    Quando subentra a Spina cambia il modo di giocare dell’Inter: lui esce a giocare la palla e con giocate intelligenti e abili apre il campo per compagni che…tardano ad arrivare

    6.5

    Zanchetta:

    con una squadra probabilmente costruita tenendo conto anche del match di YL martedì (ricordiamo che quella partita è per U19 con tre soli fuori quota di un anno) riesce a portare a casa un risultato importante, e deve accendere un cero a san Calligaris

    6

    Under 18: Inter Parma 1- 1 (Iddrissou)

    Partita dallo svolgimento assolutamente inatteso e deludente per conto mio.

    Mi aveva illuso la splendida prestazione contro il Milan e anche la prova di Firenze, terminata 4-4 con un rigore sbagliato da noi.

    Certo contro i viola era emersa una difficoltà in fase difensiva, ma la squadra era apparsa devastante nella manovra.

    Contro il Parma è stata una partita completamente diversa: i nostri hanno avuto il possesso per tutto il primo tempo, con i ducali che si difendevano molto bassi e provavano seriamente a ripartire solo in rare occasioni.

    Noi ci siamo prodotti in un giro palla sterile, senza riuscire a sfondare centralmente, mentre sulle fasce l’insistenza degli esterni a cercare il dribbling tra più uomini ha prodotto poche palle per il centro area, sulle quali comunque i loro difensori svettavano.

    Come spesso succede in questi casi, su uno dei loro rari contropiede la difesa si è fatta trovare impreparata e un nostro ex, Balduzzi, ha confezionato la rete del vantaggio.

    Balduzzi lo conosco dagli esordienti ed era un giocatore dalle qualità notevolissime, ma molto esile.

    Inaspettatamente (per me) ceduto alla Samp, ha in seguito raggiunto Parma dove, almeno a questi livelli si sta confermando giocatore importante, dopo aver cambiato ruolo, da terzino a trequartista.

    Nel secondo tempo il Parma è addirittura cresciuto e ha creato alcun e situazioni di grande pericolo mentre noi abbiamo continuato con un assedio la cui sterilità si è accentuata con lo stravolgimento generale dovuto ai molti cambi

    A quasi mezz’ora dal termine l’espulsione di un loro giocatore ci ha dato la possibilità di raddrizzare il risultato, ma ci siamo riusciti solo parzialmente, con un gran gol di Iddrissou.

    Nel complesso una prova molto deludente sia a livello di squadra, sia per quanto concerne i singoli di possibile’ prospettiva’

    Formazione e pagelle:

    Michielan:

    Incolpevole sul gol e per il resto poco impegnato.

    6

    Ballo:

    senza strafare, uno dei più positivi per corsa e continuità di spinta

    6.5

    (Conti:) sv

    Kangasniemi:

    sembra sempre pronto a fare il salto di qualità tanto atteso, ma ancora una volta aspettative rimandate

    5.5

    (Luchetti): 6

    Bovio:

    sotto età se la cava meglio del più celebrato compagno di reparto.

    7

    Rozzi:

    La corsia di sinistra risulta poco ispirata.

    6

    (Carbonara): sv

    Patelli:

    incide poco in entrambe le fasi

    5.5

    (Vanzulli): anche il cambio modulo non riesce a mutare l’inerzia della gara. 6

    Cerpelletti:

    contro pressing e difesa stretta non riesce ad esprimere le qualità che gli si riconoscono

    6

    Mantini:

    Contrasta con applicazione e porta avanti tanti palloni che poi non trovano sbocchi. Va alla conclusione con un gran tiro, rimpallato.

    6.5

    (Putsen) sv

    El Mahboubi:

    dribblomane ieri poco ispirato

    5.5

    (Kukulis) sv

    Iddrissou: Un gran gol, quasi tutti i pericoli originano da lui e nel primo tempo effettua un recupero decisivo da centravanti a ..terzino destro. Fisicamente debordante.

    7

    Zouin:tante belle intenzioni, poca concretezza.

    6

    Under 17: Sudtirol Inter 0-4 (Franchi, La Torre Carrara Nese)

    Ancora una bella vittoria che pone la squadra di Handanovic in testa alla classifica da sola, con 3 punti su Milan e Atalanta e con 24 gol in 5 partite.

    Ma soprattutto con 2 soli gol subiti, contro i 9 dei bergamaschi e i 10 dei rossoneri.

    Va notato però che sino ad ora i nostri non hanno incontrato rivali che stazionano in zona alta della classifica.

    Contro gli altoatesini il mister fa turnover e schiera nei due tempi tutti gli elementi a disposizione.

    Formazione:

    Farronato

    Medina (Evangelista)

    Peletti

    Pavan

    Sorino (Calò)

    Virtuani (Nese)

    La Torre

    D’Agostino (Leoni)

    Fofana (Orlacchio)

    Franchi (Carrara)

    Moressa (Donato)

    Tra i migliori si segnalano i soliti La Torre e Sorino, nonché le punte che si sono alternate.

    Da notare che il centrocapista Nese, entrato al 43’st, ha trovato il…tempo di andare in gol, dopo un solo minuto.

    La tempistica delle reti sembra indicare che la squadra ha stentato un po’ oltre le previsioni, se si considera che, contro l’ultima in classifica, il primo tempo si era concluso solo 0-1 e le altre tre reti sono venute dopo la mezz’ora della ripresa

    Under 16: Inter Cittadella 2-1 (Limido, Dade)

    Purtroppo non ho potuto assistere a questa partita per la concomitanza di quella della prima squadra.

    Ho visto il primo tempo, registrato e senza audio e mi è sembrato che avessimo fatto una buona prestazione

    Il risultato, certo, non è entusiasmante se calcoliamo che il Cittadella dopo 3 giornate è a zero punti e ha segnato solo un gol, proprio contro di noi.

    Comunque noi siamo a punteggio pieno, alla pari del Milan (che ha gli stessi gol fatti e segnati) e di Atalanta e Monza.

    Anche in questo caso è stato fatto naturalmente un consistente turn over, mentre alcuni giocatori importanti, tra cui il bomber Matarrese, non sono proprio scesi in campo.

    Questa comunque la formazione:

    Leshi

    Bettelli Puricelli Tosolini (Cassini) Pirola

    Pannuto (Allasufi) Limido Morosi

    Salviato (Penta) Dade Owusu (Donati)

    bellissimi i due gol: Limido dopo pochi minuti concretizza un’ azione in profondità sulla fascia sinistra, raccogliendo il traversone e infilando.

    Dade Lombardi sul finire del primo tempo con una

    splendida girata al volo infila di prepotenza.

    Tra i migliori sono apparsi Pirola, Pannuto Limido e Dade, gli ultimi due non solo per i gol.

    Da segnalare, tra i subentrati, il 2010 Penta, talentuoso trequartista

    Under 15: Inter Cittadella 3-0 (Ferri, Serantoni Bagnara)

    Si è trattato di una partita stranissima, con un primo tempo in cui l’Inter, attaccando in continuità ma in modo sterile, non riusciva a trovare sbocchi, mentre i veneti in ripartenza sono riusciti a creare qualche fastidio.

    Se consideriamo che i nostri vengono dall’essersi laureati campioni d’Italia e i ragazzi del ‘Citta’ non hanno avuto accesso alle fasi finali, la loro superiorità fisica appariva imbarazzante e non lasciava presagire nulla di buono.

    Certo i nostri sembravano più dotati di qualità tecniche a livello individuale, ma i veneti vincevano tutti i contrasti e prevalevano sempre sulle seconde palle.

    Nel secondo tempo le cose sono finalmente cambiate, prima con l’ingresso di Foroni e Menegazzo, poi per effetto del gol che ha sbloccato la partita e cambiato la situazione tattica.

    Potrebbe anche esserci stato un calo degli avversari, non saprei dire, ma è certo che i nostri hanno giocato con ben altra personalità e incisività.

    C’è voluta comunque più di un’ora e una prodezza balistica davvero notevole del centrocampista Ferri per indirizzare la partita nel senso desiderato.

    Poco dopo il bomber Serantoni (uno dei pochi che nel primo tempo sembrava tener botta anche sul piano atletico) trasformava un ineccepibile calcio di rigore e da quel momento la partita era tutta in discesa sino al gol del subentrato Bagnara.

    Tra i migliori, a mio avviso, oltre agli autori dei gol, proprio Foroni, il centrale Poltronieri e i subentrati Menegazzo e Castellarin. Anche se a quel punto le maglie difensive venete erano molto più aperte.

    Formazione:

    Bettinelli

    Bassani (Foroni) Poltronieri Di Carlo Barcella (Bagnara)

    Ferri (Sacco) Marchesi (Omini G.) Omini P. (Castellarin)

    Palmini (Menegazzo) Serantoni (Comelli) Vanacore.

    Con questo risultato in nostri salgono al secondo posto in classifica, insieme ad altre, tra le quali l’Atalanta a due punti dal Milan capolista solitario.

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  55. Come no….se un giocatore e il procuratore vogliono andare via forzano la cessione.

    Abbiamo centinaia di esempi in tal senso

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  56. Può essere, d’altronde spendono molto più di noi: incredibile come si possa pensare di arrrivargli davanti

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  57. Le battute sono divertenti quando hanno qualche attinenza con la realtà: confrontare Inter e Coo non è divertente. Io parlo di Inter e di alcune squadre costruite per vincere lo scudo. Poi lo vince una sola. Se quella non spende più sul mercato e quelle arrivate appena dietro spendono molto, è probabile che la situazione cambi. Che cosa c’entra il Como?

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  58. “Il nostro problema è proprio quello: che i giocatori bravi preferiscono il Como all’Inter”

    “Ho più paura che vada al Como. Magari gli promettono di non inserirlo nelle rotazioni, come invece avviene all’Inter”

    Sono frasi che hai scritto tu: a me del como frega nulla, ho solo citato che Nico Paz, che gioca li (ma se era al Napoli era uguale), come TIPOLOGIA DI GIOCATORE (dribblatore fisicato e…dal costo contenuto) avrebbe potuto darci qualcosa di diverso sul fronte offensivo come mi sembra abbiamo cercato.

    Il problema è che ogni commento che non sia del tono “siamo fantastici” viene letto a priori come critica feroce verso le SCELTE fatte dalla dirigenza per cui scatta la difesa ferrea.

    Lo stesso zio Bergomi parla di problema fisicità derivante dall’età avanzata di molti nostri giocatori. Anche io lo vedo e concordo, tu no…però poi scrivi di limiti precisano che li avrebbero colmati se avessero avuto maggiori disponibilità di fare fare mercato. Se poi si citano giocatori costati pure meno di quelli presi che avrebbero potuti essere utili, riscatta la difesa “se non lo hanno preso era perchè non avevano soldi”.

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  59. L’intervista dello zio l’ho letta e la condivido al 100%: non è in contraddizione con nessuna delle mie posizioni, anzi..A me di difendere la dirigenza non importa nulla: tanto si difendono da soli con i risultati che ottengono. La discussione fra me e te è su altro. Io voglio continuare a vincere e per farlo so che servono giocatori che nell’Inter non nel Como o nell’Udinese possano dare un contributo importante Penso ch quando Inzaghi chiedeva Hermoso e non Palacios dicesse la stessa cosa.

    Io so che si può sbagliare o azzeccare sia l’acquisto di un giovane, sia di un campione anziano. ma il campione anziano è sicuramente un campione. Se troppo anziano si vedrà. Un giovane se sarà da Inter si vedrà. Ma se l’Inter, chiede un giovane il prezzo va alle stelle, se lo chiede il Como e lascia la recompra per cui è un prestito mascherato, no. E noi non possiamo permetterci di prendere un giovane in prestito cosicché se fa male ce lo smazziamo noi, se fa bene torna alla base.

    Comunque sia chiaro una volta per tutte: tra un anziano di successo e un giovane di successo scelgo sempre il giovane. Solo che dubito molto che l’Inter possa arrivare a un giovane di successo pagandolo poco. Il Como e il Bologna si e non rischiano nulla perché possono aspettare eventualmente che cresca e se non cresce al massimo anziché ottavi arriveranno noni.

    Se ne sbagliano 5 e azzeccano ils esto sono fenomeni.

    Noi abbiamo preso lautaro a suo tempo per una ventina di milioni ma erano tempi in cui potevamo competere sul mercato almeno con la seconda squadra di Madrid. Oggi quando si legge di un giovane che interessa l’Inter subito viene precisato: ma cosa sui 20 milioni, per noi è fuori mercato. E’ vero che dei soldili abbiamo spesi per esempio pavard e Frattesi, ma era un’altra proprietà che non aveva paura di investire. Ora non possiamo più e se ci serve come il pane un difensore andiamo su palacios (io ho tanto sperato che arrivasse davvero…) come poi è stato. Ma con i giocatori giovani da 5-6 milioni se va di lusso vincerai…domani

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