
Nel giorno dei festeggiamenti più sfrenati e gioiosi, una preoccupazione forte e fondata agita i cuori nerazzurri.
Quando vieni da un successo straordinario, anzi da cinque stagioni entusiasmanti per risultati complessivi, qualità del gioco espresso, enorme ampliamento del numero e della ‘fidelizzazione’ dei tifosi, un salto nel buio – perché questo è ciò che sta per accadere – non può che generare una profonda inquietudine.
Ovvio che quando parti dal top o quasi, migliorare è praticamente impossibile, il rischio di un ridimensionamento di ambizioni e successi è invece reale.
Non a caso sulla stampa ‘nemica’, cioè quasi tutta, trapela una profonda soddisfazione, un malcelato senso di rivalsa possibile dopo le umiliazioni che in questi anni gli scribacchini mercenari hanno dovuto ingoiare.
Probabilmente Steven, il proprietario più vincente dopo la famiglia Moratti, dovrà passare la mano e già questo è un enorme salto nel buio, ma non l’unico.
E’ un salto nel buio perché lui è un tifoso vero, che si è messo nei guai anche finanziariamente, ma è riuscito a mantenere la parola data: finché ci saremo noi sarà un’Inter competitiva.
Un salto nel buio perché lui, nuovo dell’ambiente del calcio italiano, con i suoi tranelli e le sue infingardaggini, ha saputo affidare la conduzione della società a un team dirigenziale di altissimo profilo in termini di competenze e di specchiata onestà.
Non sembri poco significativo quest’ultimo particolare: siamo in Italia, l’aggiramento e la violazione delle norme da parte dei potenti è quasi una regola e molti servi altolocati lavorano per garantire l’impunità dei grandi truffatori.
Quelle che storicamente sono la seconda e la terza squadra italiana, dopo l’Inter, cioè il Milan e la juve, sono retrocesse per le attività ‘illegali’ di proprietà e dirigenza.
Il Milan non solo per quello…
Se ci sarà una nuova proprietà, la prima garanzia che tutti dobbiamo richiedere e pretendere sarà il rispetto della rettitudine morale che caratterizza storicamente la nostra società.
La seconda è che almeno si mantenga l’attuale competitività, il fascino crescente che i nostri colori ormai incontrano in ogni parte del mondo: nella certezza che il meraviglioso zoccolo duro della componente nazionale (da tutti i supporter che riempiono San Siro a quanti tifano da tv e computer) in un mondo globalizzato deve essere solo una piccola parte di un’onda planetaria.
I media si affrettano a sostenere che per la grande considerazione riposta dal gruppo acquirente nel lavoro dell’attuale dirigenza, il passaggio di consegne non provocherà cambiamenti drastici e repentini.
Probabilmente nell’immediato sarà così: ma la forza dell’Inter in questa fase storica è stata prima di tutto nella compattezza del gruppo dirigente e nei rapporti assolutamente limpidi e convergenti con la proprietà.
Il disegno era unico, accettato e condiviso da tutti, la fiducia e la stima reciproca era il tratto dominante di un percorso che ha coinvolto dal proprietario alla dirigenza, al settore tecnico fino all’ultimo giocatore.
Questa è stata la vera magia, aldilà delle delle difficoltà finanziarie, delle scelte di mercato conseguenti, del sistema di gioco creato dal mister, delle difficoltà che comunque si presentano nell’arco di una stagione pesantissima.
Tutto questo forse non nel brevissimo periodo sarà di nuovo in gioco. Magari tutto procederà come prima o persino meglio di prima, non priviamoci della speranza.
Ma a me pare indiscutibile che si chiude un ciclo e se ne apre un altro, ricco di prospettive e anche di incognite.
A meno che, mentre scrivo questo è ancora possibile, Steven non riesca a trovare il colpo d’ala, la soluzione geniale (e temo dispendiosa) che gli consenta di resistere al timone
E’ certo che questa ‘crisi’ a maggio non ci voleva: fosse successa a novembre sarebbe stato un discorso in parte diverso.
Ma così, in attesa di chiarezza e di nuove indicazioni, si congelano inevitabilmente tutte le operazioni di mercato, compresi i rinnovi più costosi.
Ci sono giocatori bloccati o ‘promessisi’ che non potranno stare ad aspettare i necessari chiarimenti, ci sono potenti società straniere che proveranno a inserirsi sui nostri giocatori più importanti e bisognerà vedere se la compattezza, l’identificazione di tutti nel club e nel progetto, reggerà alle lusinghe del denaro e di ambizioni ‘certe’.
Io resto fiducioso e spero che tutti i nostri tifosi si stringano ancora di più attorno a società e squadra.
Anzi, ne sono certo. Ma negare l’esistenza di un sentimento di inquietudine penso sia impossibile.
Come dicevo, non ho potuto seguire la penultima di campionato tra Inter e Lazio e quindi non ci sarà il post dedicato principalmente all’ultimo match, ma davvero per noi il campionato si è esaurito la sera del derby e adesso ragionamenti, speranze e aspettative sono rivolte al futuro.
Anche se più avanti, magari nel periodo di sosta del calcio giocato, torneremo sull’ultima annata, perché una ricognizione di quanto è successo sul campo è inevitabile per la dirigenza che deve programmare il futuro e per noi tifosi che dobbiamo calibrare speranze e aspettative.
Mi rendo conto che in questa situazione di incertezza sulle sorti della società, il discorso sulle giovanili è ancora più marginale, per la stragrande maggioranza dei tifosi e lo è persino per me che quasi non faccio distinzioni tra grandi e piccoli che indossano la nostra maglia.
Credo di essere tra i pochi ad aver avuto l’emozione, per esempio di aver visto sul campo Dimarco a otto anni e di averne seguito e condiviso le tappe di una crescita impetuosa.
Ma la stessa gioia me l’hanno data, con la loro crescita, tanti altri ragazzi che poi si sono imposti, da Pinamonti a Balotelli, a tutti quelli che non hanno trovato spazi nell’Inter dei grandi, ma nel grande calcio si, e indirettamente hanno portato il loro contributo, almeno in termini finanziari, alla costruzione di un prima squadra da vertice.
Ecco perché anche oggi continuerò a raccontare delle giovanili, delle situazioni che stanno vivendo, dei singoli che promettono un buon futuro, delle partite che ho visto dal campo.
In questo week-end sono state ben quattro:
- Under 19: Inter – Atalanta 2-0
- Under 18: Inter – Frosinone 3-0
- Under 16: Inter – Hellas Verona 3-1
- Under 15: Inter – Parma 2-2.
Prima di proseguire ricordo la situazione delle nostre giovanili nei vari campionati, che ho anticipato in un breve commento di domenica sera.
- Under 19: prima nella regular season e ammessa direttamente alle semifinali;
- Under 18: prima nella regular season e ammessa direttamente alle semifinali;
- Under 17: seconda nella regular season e ammessa direttamente alle semifinali;
- Under 16: sconfitto il Verona negli ottavi di finale (3-1 a Interello, dopo il 3-1 a Verona;
- Under 15: sconfitto il Parma negli ottavi di finale (2-2 a Interello, dopo il 2-3 a Parma);
- Qui aggiungo che anche U14 e U13 hanno maturato il diritto di giocarsi le finali nazionali, che se non sbaglio, si disputeranno a Roma.
Magari non vinceremo nessun titulo: vedo squadre forti, ma nessuna così dominante da regalare quasi certezze, eppure il significato forte comunque garantito da questa stagione é che, pur con le difficoltà economiche che si sentono pure qui, continuiamo ad essere tra le migliori d’Italia in tutte le categorie
Under 19: Inter – Atalanta 2-0 (Miconi, Owusu)
Contento ovviamente per la vittoria che ci garantisce il primo posto e quindi una posizione teoricamente migliore per le semifinali, ma devo dire che non condivido le lodi alla specifica partita che ho letto in giro.
Secondo me anche se abbiamo battuto l’Atalanta, non abbiamo giocato una grande gara.
Bene all’inizio, fino al gol di ‘Mico’, poi la partita l’hanno fatta loro, con maggior ritmo, maggior grinta e con buona pressione corale.
Diciamo che fino al raddoppio di Enoch, a metà ripresa loro hanno costruito diverse occasioni e noi poco o nulla.
L’azione del raddoppio è stata splendida e anche successivamente abbiamo mostrato qualche altra fiammata interessante, sempre attraverso la verticalizzazione.
Importanti sono state le sostituzioni attuate subito dopo il nostro secondo gol: l’ingresso di Sarr e Spinaccè ha dato maggior fisicità ai nostri e rese più incisive le ripartenze
L’impressione da dilettante, senza nessuna pretesa di verità, è che se arriveremo alla semifinale in questa condizione fisica, sarà molto molto difficile per noi superarla.
Almeno per quanto mi è sembrato sabato, l’Atalanta, per esempio, sotto questo profilo sta meglio.
Non dimentichiamo che, per esempio, loro schieravano ben 5 giocatori sotto età e in distinta ne avevano altri 5 di cui ben tre subentrati.
Al contrario noi avevamo solo Matteo Lavelli come 2006
- Chivu da noi sta facendo benissimo: un titulo e una semifinale conquistata con anticipo, da primo in classifica.
- Tuttavia se davvero il rumeno andrà all’Ajax, o siamo di fronte a un… camaleonte, capace di adattarsi alle diverse situazioni oppure incontrerà difficoltà perché il suo tipo di gioco sembra avere poco in comune con quello abituale dei lancieri, da cui pure proviene.
Pochi cenni sul match che probabilmente molti avranno visto in tv.
Le formazioni: Inter con il solito 433.
Raimondi,
Aidoo, Stante (Stabile), Akexiou, Miconi (Mazzola),
Di Maggio (73′ Zarate), Stankovic, Berenbruch,
Owusu (60′ Spinaccè), Lavelli (60′ Sarr), Quieto
A disposizione: Tommasi, Cocchi, Stabile, Matjaz, Diallo, De Pieri.
Come detto, noi partiamo bene e la partita sembra in nostre mani.
Prima del ventesimo Miconi trova il gol con una bella iniziativa personale (dribbling a rientrare, ‘Mico’, che è destro, calcia bene con il suo piede forte e trova anche una leggera deviazione)
Poi però i nostri sembrano fermarsi, fino al secondo gol le occasioni migliori sono loro che costruiscono con continuità vincono spesso i duelli e arrivano primi sulle seconde palle:
- 35′: Vavassori servito da Riccio in rovesciata calcia fuori di pochissimo;
- 41′: cross di Riccio, per Cassa, libero, che di testa manda fuori da ottima posizione;
- 45′: clamoroso errore di Aidoo con Fiogbe che si invola. Stante va a chiudere ma sul rimpallo la sfera arriva a Vavassori solo davanti a Raimondi. Grande prodezza del nostro portiere, che salva di piede;
- 47′: cross lungo sul secondo palo sul secondo palo, Fiogbe è solissimo a pochi passi dalla porta, ma colpisce di testa debolmente e Raimondi agguanta con facilità.
Dopo il nostro raddoppio le cose vanno meglio, tuttavia la dea ha ancora almeno due buone occasioni
- 61′: Fiogbe, che ha un passo diverso rispetto ai nostri difensori, se ne va con una bella serpentina, costringendo Stante a spendere il fallo da ammonizione;
- 70′; su cross di Simonetto, Cassa precede Alexiou, ma da pochi passi manda incredibilmente fuori.
Da questo momento torniamo ad essere padroni del gioco e nel finale non succede più nulla di rilevante.
Adesso avremo una pausa prima di affrontare la semifinale, contro la vincente di Atalanta (che, temo, stavolta non schiererà tanti 96) o Sassuolo.
Speriamo che questo lasso di tempo sia utilizzato al meglio per ricaricare le batterie
Dall’altra parte del tabellone, la Roma aspetta la vincente di Milan – Lazio.
Pagelle
Raimondi: un paio di interventi davvero decisivi.
Aidoo: l’erroraccio che determina la palla gol per Vavassori pesa nel giudizio della sua prestazione.
Stante: solido e sicuro come sempre. Chivu lo toglie dopo l’ammonizione.
(Stabile: s.v.)
Alexiou: altra prestazione di sostanza del centrale greco.
Miconi: grande prestazione, non solo il gol, ma una spinta continua e la riconquista della palla che è all’origine del secondo gol.
(Mazzola: s.v.)
Di Maggio: impegno totale ma minor lucidità rispetto al solito.
(Zarate: il suo ingresso dà peso e consistenza al centro campo.)
Stankovic: prestazione in tono minore. Dalla panca Chivu lo richiama spesso: stiamo camminando.
Berenbruch: il migliore del centrocampo, per mobilità continuità e qualche bella intuizione come lo smarcamento con assist generoso a Enoch in occasione del secondo gol.
Owusu: meno produttivo del solito, forse gli manca la punta centrale di peso che faccia da riferimento.
(Sarr: ha una grande occasione per chiudere in anticipo il match ma calcia fuori, solo davanti a Torriani.)
Lavelli: buona prestazione per quanto concerne la partecipazione alle manovre offensive. Meno incisiva la presenza in area.
(Spinaccè: con Sarr aumentando il peso in avanti, tiene palla e fa rifiatare i compagni.)
Quieto: la solita qualità nelle giocate, ma in questa occasione incide poco sullo svolgimento della gara.
Under 18: Inter – Frosinone 3-0 (Zouin 2, Pavesi)
I ragazzi di Zanchetta (futuro mister della Primavera?) hanno da affrontare lo stesso problema dei… fratelli maggiori: vincere la partita per assicurarsi il primato in classifica lasciando alla Roma il secondo posto.
In questo caso però il discorso è apparentemente più semplice, perché i laziali sono ultimi in classifica e incutono meno timore rispetto ai nerazzurri di… Samaden.
Invece il tutto risulta più complicato del previsto e anche di quanto il risultato suggerirebbe.
A noi mancano tra gli altri tre giocatori d’attacco che farebbero la differenza in ogni squadra: De Pieri, Lavelli e Mosconi.
Comunque se loro accettassero di giocarsela a viso aperto finirebbe tanti a pochi, come mostra il fatto che, ottenuto il sospirato gol del vantaggio, quando hanno cercato di reagire sono stati puniti dai nostri attaccanti subentrati nel secondo tempo e con scarse presenze in campionato.
Invece loro si chiudono benissimo, con tutti gli uomini dietro la linea della palla e con grande densità in mezzo all’area.
Non è che giochino per il pareggio, cercherebbero anche di ripartire, ma obiettivamente la nostra superiorità tecnica, se non atletica, lascia pochi margini.
Comunque deve passare un’ora di gioco, prima che i nostri trovino la soluzione dei problemi.
Questa la formazione:
Tommasi,
Della Mora (Re Cecconi), Garonetti, Chiesa, Castegnaro,
Venturini (Pavesi), Zanchetta (Itraloni), Zarate (Tigani),
Spinaccè, Vanzulli (Zouin), Pinotti (Fois)
Al di là delle assenze e dell’atteggiamento tattico degli avversari, dal mio punto di vista di amatore è parsa strana la composizione dell’attacco, con Vanzulli in mezzo, Pinotti ovviamente a sinistra, con possibilità di rientrare da trequartista e Spinaccè confinato sulla destra, in un ruolo che gli era poco congeniale.
Quando nel corso del secondo tempo Zouin è andato a destra e Spinaccè si è spostato centralmente, non solo sono venuti i tre gol, ma la manovra è diventata molto più fluida e incisiva.
Poco da dire sull’andamento del match, con i nostri sempre a spingere, anche se trovavano pochi sbocchi e davanti mancava il guizzo risolutore, la giocata estemporanea e di fantasia.
Veniamo subito quindi alle pagelle:
Tommasi: poco impegnato sbriga il lavoro con sicurezza. 6
Della Mora: primo tempo di grande spinta, cala un po’ alla distanza.6.5
(Re Cecconi: pochi minuti. s.v.)
Garonetti: quando è più forte dell’avversario si esibisce anche in grandi giocate in un uscita: se l’avversario è davvero forte a volte vs in difficoltà. Ieri 7
Chiesa: sempre sicuro e inappuntabile. 6.5
Castegnaro: grande spinta per tutta la partita. Inserimenti e recuperi efficaci. 7
Venturini: tanto lavoro fatto anche con buona qualità. 6.5
(Pavesi: ha pochi minuti di presenza nella partita e in campionato in generale. Però entra e fa un gran gol. 7)
Zanchetta: non una delle prestazioni migliori, abbastanza lento e prevedibile non riesce ad accendere la luce. 6
(Itraloni: s.v.)
Zarate: buona spinta, corsa e continuità. Anche qualche giocata interessante. 6.5
(Tigani: era un mio beniamino, ricompare per qualche minuto dopo tanto tempo. sv.)
Spinaccè: da esterno destro appare piuttosto impacciato e Zanchetta sr. gli corregge spesso a gran voce la posizione da tenere in campo. Meglio quando ritorna in mezzo. 6+
Vanzulli: si batte, lavoro in mezzo a un’area fittissima, ma non riesce a creare veri pericoli. 6
(Zouin: entra e fa due gol, anche se su uno c’è il dubbio sull’autore dell’ultimo tocco. Tecnica e velocità non gli mancano. Per il resto deve crescere. 7)
Pinotti: probabilmente il migliore, per intraprendenza, fantasia scatto e ricerca continua della giocata vincente. 7+
(Fois: s.v.)
In questa categoria c’è ancora una giornata da giocare e tutto alle nostre spalle è ancora aperto. A Bergamo domenica l’Atalanta terza a un punto dalla Roma cercherà di strapparle l’accesso diretto alle semifinali. Il Milan cercherà di rientrare nelle prime si per i play off.
Under 16: Inter – Hellas Verona 3-1 (Sorino, La Torre Curcio)
I ragazzi di Solivellas, che hanno chiuso la regular season con 10 punti di vantaggio sulla seconda, e hanno regolato due volte il Verona con il medesimo risultato di 3-1, mi sembrano, tra le nostre compagini, quelli che hanno maggiori possibilità di arrivare fino in fondo.
Certo, già il prossimo turno contro il Parma sarà tosto e, se lo supereremo, poi c’è il terno al lotto delle partite secche.
Ma la squadra è forte e completa quindi sulla carta ben attrezzata basti pensare che inizialmente sono rimasti fuori dalla gara di oggi giocatori del livello di Grisoni Fasana, D’Agostino e Curcio, ma anche gli altri ‘panchinari’ penso che giocherebbero ovunque o quasi.
Anche qui, come a Verona il problema è stato nell’approccio un po’ timido che ha portato i gialloblu a trovare il vantaggio.
Poi però i nostri si sono messi a macinare calcio e i tre gol che hanno spento le speranze degli scaligeri sono venuti a normale coronamento di una superiorità piuttosto netta.
In due minuti, a inizio ripresa, Sorino e La Torre (terzo gol al Verona in due partite per il talentuoso centrocampista) hanno rovesciato il risultato, prima che il subentrato Curcio chiudesse definitivamente i giochi.
Come detto, ai quarti affronteremo il Parma, mentre le altre partite vedranno opposti Milan e Empoli, juventus Sampdoria e Atalanta Rome.
Formazione:
Farronato
Lissi (Medina), Bovio, Peletti (Pavan), Sorino,
Moranduzzo, La Torre (Vukaj), Virtuani (D’Agostino),
Moressa,
Carrara, Franchi (Curcio)
Pagelle
Farronato: incolpevole ovviamente sul gol, per il resto solo qualche uscita alta. 6
Lissi: solita spinta sulla destra… un trattore veloce.7
(Medina: s.v.)
Bovio: domina con pulizia ed eleganza. 7.5
Peletti: sicurezza e solidità. 6.5
(Pavan: s.v.)
Sorino: inizia con minor efficacia del solito poi segna un gran gol e chiude in crescendo. 7
Moranduzzo: grande movimento grinta e generosità. Non male anche con i piedi. 6.5
La Torre: è l’arma in più di questa squadra. Sa far tutto e lo fa bene. 8
(Vukaj: s.v.)
Virtuani: dinamismo tecnica e intraprendenza. Al servizio della squadra. 7
(D’Agostino: s.v.)
Moressa: estro e fantasia. Buone accelerazioni ma in questa gara non decisive. 6.5
Carrara: lotta, fa il suo ma da un po’ di tempo mi sembra meno brillante del solito. 6.5
Franchi: si dà molto da fare gli riesce qualche bella giocata, ma raramente arriva ad esser pericoloso. 6.5
(Curcio: entra e mette al sicuro il risultato con un gol strepitoso, dei suoi. 7)
Under 15: Inter – Parma 2-2 (Matarrese, Nese)
L’Under 15 non è l’Under 16.
Lo si era visto in campionato, dove aveva fatto molta più fatica dei… fratelli maggiori e lo hanno confermato le due partite col Parma, dall’identico andamento: doppio vantaggio iniziale, poi rimonta dei ducali sul 2-2.
A Parma però c’era stato il gol nel finale che di fatto ci ha garantito il passaggio del turno.
Naturalmente in partite di andata e ritorno o in partite secche tutto può accadere e conservare speranze è lecito e doveroso. Resta però la sensazione che a questa squadra servano, in prospettiva, sostanziosi rinforzi.
Anche perché l’acquisto che doveva fare la differenza e che l’ha fatta nella prima parte del campionato, si è un po’ fermato.
Davanti comunque non abbiamo fatto male, ma siamo stati meno ‘coprenti’ e propositivi in mezzo (dove Limido e Pannuto, di solito dominatori mi sono sembrati un po’ in ombra). Bene invese Nese.
Dietro abbiamo sofferto le accelerate del loro numero 10 Mama (giocatore interessante come il numero 3 Berton) che ci hanno messo sovente in difficoltà.
Lo stesso Evangelista in stagione sicuramente uno dei migliori, da centrale, spostato in fascia destra mi sembra abbia avuto problemi di passo.
Davanti poco ispirati o bene imbrigliati Piva e Gjieci, Matarrese ha confermato che se sta bene è sempre pericoloso e Dade, subentrato, ha portato scompiglio con la sua irruenza. Salviato può essere giocatore di prospettiva, se si irrobustirà e Calò come trequartista rappresenta una buona alternativa.
Nei quarti affronteremo l’Empoli, mentre il Milan, dominatore nella regular season affronterà il Verona; la juve troverà la Roma mentre il Genoa affronterà il Palermo.
Luciano Da Vite
Se cessione sarà, un grande ringraziamento da parte mia a Zhang per avere “perso” a beneficio dell’Inter centinaia di milioni ogni anno – e non come spesso si legge di essere rientrato (quello lo fa RedBird al bilan oltre ai soliti Lotito&C) – e averci permesso di salire di livello.
La logica dei fondi anglosassoni applicata al calcio non mi è mai piaciuta: vedremo cosa succederà ma mi aspetto un controllo ancora più severo dei conti. Speriamo crescano i ricavi per consentire un margine migliore.
La cosa positiva – o negativa a eseconda dei punti di vista – è che la situazione dell’Inter non dovrebbe cambiare: il cambio di proprietà per escussione del pegno non migliorerà la situazione finanziaria dell’Inter (il debito di Zhang non gravava sulla società Inter che pertanto non sarà alleggerita da escussione pegno) ma non la peggiorerà. Ergo dovrà continuare il percorso di risanamento, spero solo la logica americana non acceleri il tutto perchè questo potrebbe essere pericoloso.
Vediamo se qualche compratore con logiche di lungo termine si farà vivo, sperando non sia qualche altro fondo anglosassone.
In questo fase sarà importante Marotta agisca da presidente “vero” come, per fortuna, è già abituato a fare avendo avuto – parole sue – deleghe piena da Zhang jr.
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Riscrivo solo adesso che siamo arrivati al capolinea. Oaktree ha più volte detto che non ha intenzione di tenere una squadra di calcio. Quindi ne l 2021, quando fece il prestito a ……….aveva già un compratore. Fidatevi e non è un fondo americano. Chi vivrà vedrà . Forza INTER SEMPRE
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Se l’Inter ha chiuso ogni anno il bilancio in passivo, significa che Steven ogni anno ci ha messo soldi, su questo non ci piove. Come non ci piove sul fatto che abbiamo ottenuto grandi risultati sportivi nel periodo in cui attraverso il mercato e la riduzione del monte ingaggi abbiamo anche ridotto drasticamente la passività, sino a trasformarla, come previsione in attivo il prossimo anno
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Spero tu abbia ragione ma la stessa cosa si diceva di Elliott ai gonzi. La rileva per cederla subito…così ha fatto in effetti, ma ad un altro fondo “specializzato” in attività sportive.
Probabile possa andare così anche per noi – non mi illudo – d’altronde proprietari “tradizionali” nel calcio sono sempre meno.
Mia preoccupazione è che il business calcio in Italia non è come quello americano o inglese dove i soldi li fai anche avendo squadre competitive che possono spendere molto. Storicamente da noi se vuoi la competitività devi “metterci” denaro e noi non siamo eccezione: negli ultimi cinque anni Zhang ha “digerito” perdite per oltre 620 milioni (fonte calcio e finanza).
Purtroppo dubito fortemente potremo beneficiare in futuro, in caso dovessimo finire nelle mani di qualche fondo. Unica speranza è sviluppo dei ricavi su base consolidata ma anche qui, purtroppo, se il Chelsea di turno fa un paio di stagioni senza CL non accade nulla (forte di diritti tv spaventosi) mentre in Italia chi non si qualifica per la CL è condannato a pesante austerity (salvo avere proprietario tifoso che ci rimette di tasca sua).
Io spero sempre di evitare i fondi americani
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speriamo in bene
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Il governo Cinese , dopo lo scudetto di Conte, ha dato un dictat non più soldi per il calcio . Quindi non ha messo più un euro per la società . Infatti ha chiesto un prestito a Oakrtee e venduto calciatori (vedi Hakimi Lukaku) e ogni anno era la stessa cosa per sopravvivere vendere a 100 2 spendere 20 e prendere parametri 0 . Ringraziamo il nostro management se abbiamo vinto in questi 3 anni. Ora basta. Sempre FORZA INTER.
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E spendere 20
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Tra Giancarlo e Roberto, io scelgo la terza via: Sono vere entrambe le tesi per alrro con conflittuali tra loro.
Roberto ha ragione nel sostenere che l’Inter ha chiuso ogni stagione con forti passivi di mercato. Dunque qualcuno quei soldi ce li ha messi, altrimenti non potevamo iscriverci al campionato. Che poi ce li abbia messi Steven di tasca sua, oppure attraverso prestiti ottenuti da una sua controllata a noi importa poco.
D’altra parte è vero anche che attraverso la sua gestione intelligente (che comprende tutto: scelta dei collaboratori, ampliamento delle sposorizzazioni, riduzione del monte ingaggi e guadagni sul mercato calciatori è riuscito a portare molto avanti il processo di risanamento dei bilanci, senza perdere competitività sul campo.
Solo che questa seconda verità non è accettabile per Roberto, perché implica un incondizionato elogio GLOBALE per il lavoro della odiata dirigenza.
Nell’altro post avevo fatto l’esempio di quando ti trovi davanti una donna bellissima e chiedi a una tua amica se condivde il tuo giudizio. m lei ti risponde: non saprei, ha un’…unghia dipinta male
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Luciano, ti sbagli di grosso.
Marotta è abilissimo nella gestione e l’ho scritto più volte. Da presidente/AD va benissimo.
Io non riesco a dare appoggio incondizionato a un ds che per anni ha coniugato perdite finanziarie a disastri sul campo come Ausilio. Tutto qui. Altro che nozze con i fichi secchi come si vuole far credere: i numeri sono li a dimostrare che i nostri fichi secchi sono stati carucci, diciamo così.
(Da tifoso) Ho scritto che capisco la scelta di andare su usati sicuri – è la meno rischiosa – ma non la condivido nella situazione in cui siamo: base forte che favorirebbe innesti più “freschi” e situazione finanziara difficile che non consente “immobilizzi di capitale”.
Tutto qui.
Di “incondizionato” personalmente non da appoggio a nessuno. Tutto va, per quanto mi riguarda, analizzato criticamente concentrandosi su ciò che occorre migliorare piuttosto che specchiarsi nelle cose che sono funzionate. Così, per me umile tifoso, si può migliorare perchè chi sta fermo viene ripreso.
Ma capisco che oggi che si vince è tutto meraviglioso e tutti sono bravissimi, un domani che si perde sarà tutta colpa di una proprietà che non ha consentito di elargire le risorse necessarie per competere….una storia che ho letto milee volte nel decennio che ha preceduto l oscudetto raggiunto con Conte.
Detto questo ovviamente forza Inter sempre e comunque
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Sarebbe bastata una frase che proprio non riesci a scrivere: l’attuale dirigenza tecnica, al completo (non quella di 5 o di 20 anni fa) sta regalandoci anni meravigliosi. Certo, si può migliorare ancora.
L’attuale dirigenza tecnica, non l’attuale direttore, perché loro stessi ci tengono a ribadire come i successi sono frutto del lavoro di squadra e della stima reciproca, fa benissimo, ma tu preferisci evitare il giudizio globale e fissare l’attenzione sull’….unghia mal rifinita perché bisogna sempre crticare per migliorare.
Per fortuna i milioni di interisti nel mondo godono e sono felici. Guardano alla bellezza della donna e non alla sua unghia.
Quando in futuro i risultani non verranno più (sgraaat! ma prima o poi succederà) ce la prenderemo con chi ognuno di noi considererà responsabile degli insuccessi: proprietario, direttore, allenatore o giocatori che siano.
Così va il calcio (solo?): se fai bene sono elogi, se fai male sono critiche.
Io di critiche su singoli punti persino a questa dirigenza vincente, ne ho sempre mosse, MA INSERITE IN UN CONTESTO DI PLAUSO CONVINTO PER L’INSIEME DELL’OPERATO. Perché da quando ci sono loro sono felice e questo non posso scordarmelo mai.
Vuoi un esempio: Cuadrado e Sanchez per me sono stati errori, minimi perché non si è speso nulla di cartellino, ma comunque errori.
E ho criticato anche a priori (operazioni Darmian e Acerbi) per poi ricredermi.
Invece sul problema giovani o vecchi proprio non la penso come te.: servono giocatori pronti per campionato coppe italiane, champions, mondiali per club. Poi serve qualche giovane sperando di aver visto bene e che col tempo ‘si faccia’.
Ma non dimentico mai che firmerei subito per gli stessi …errori con gli stessi risultati nei prossimi anni
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Solo ora riesco a commentare qualcosa. Mi sono perso in questo blog. Scudetto meraviglioso. Un grazie sincero al presidente Zang. Si chiude un’epoca ma era doverosa chiuderla.
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Bentornato Francesco
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Biasin ha scritto su twitter un elogio del presidente, che in 5 anni ha portato l’Inter dalle stalle alle stelle, vincendo tanto e riportando l’Inter nell’elite del calcio mondiale.
Si è scatenata la canea dei tifosi milanisti e juventini, con insulti e sarcasmi a gogò. Ho dovuto bloccare in poche ore centinaia di commentatori.
Questo dimostra in modo inequivocabile che Biasin aveva ragione.
Qualunque imprenditore che voglia sviluppare la sua azienda fa investimenti attraverso prestiti bancari.
L’azienda Inter è oggi concorrenziale ai massimi livelli ed è prossima a chiudere i bilanci in parità se non in attivo.
Steven ha lavorato bene, ma non ha potuto saldare i debiti personalmente contratti con Oaktree per una serie complessa di motivi in gran parte indipendenti dalle sue scelte, come ad esempio il cambiamento delle direttive governative cinesi sull’esportazione di fondi per investimenti in società sportive estere.
Ma questo non dovrebbe riverberarsi sull’Inter se è vero che l’acquirente spenderà una cifra che servirà per azzerare i debiti, ma dovrà anche corrispondere una quota importante a Steven.
Lui tra acquisto e gestione ha investito 900 milioni. Se ne prenderà di meno (come è quasi certo) significa che la differenza, la sua perdita, è il prezzo che ha pagato di persona per riportare l’Inter in alto, cioè per aumentare il valore dell’azienda.
E noi tifosi ne abbiamo goduto. Adesso speriamo che chi verrà ci faccia godere almeno altrettanto
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Lo strumento attraverso cui Steven ha raggiunto i risultati sportivi e risanato progressivamente la gestione amministrativa è l’insieme dei dirigenti che lui ha scelto o confermato
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10 anni di nulla (non un paio) e un grosso buco finanziario che ci penalizza sono un’unghia.
Magari di un elefante…..
Parlano di team, ovvio che lo facciano (chi non lo fa?) ma ricordo bene tutti gli anni in cui il team lo guidava lui……comunque va bene, purchè l’Inter prosperi sia sul campo e anche fuori (onde evitare di ritrovarci sempre sul rischio finanziario)
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“Quello di Oaktree per l’Inter può definirsi un progetto a medio-lungo termine. La conferma è arrivata alla Reuters da una fonte vicina al dossier: il fondo californiano non ha alcun piano di rivendere l’Inter nell’immediato dopo averne acquisito il controllo per effetto del mancato rimborso del prestito da parte di Suning. Viene inoltre escluso che ci sia già un compratore pronto a rilevare il club, con la stessa fonte che tiene a sottolineare come Oaktree intenda essere un investitore paziente.”
Reuters di solito è buona fonte: non saprei se sia una buona o una cattiva notizia
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Roberto è del 2021 che Oaktree ,quando ha concesso il prestito a Zang, aveva il compratore .
Adesso con pazienza aspettiamo a quando ci informeranno che siamo diventati la società più ricca al mondo. Sempre FORZA INTER
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Riporto solo ciò che leggo.
Spero ovviamente tu abbia ragione
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Io sto zitto, non parlo di ciò che non conosco. Per ora so che siamo del fondo americano (o canadese?). oggi per me è un giorno molto triste. Nel calcio spesso le disavventure si rivelano opportunità, spero che possa essere così. le parole di Oaktree sembrano rassicuranti, ma per ora sono solo parole. intanto è confermato lo stop sul mercato e sui rinnovi per una ventina di giorni e questo comporta rischi notevoli.
Non c’entra nulla, è una piccola notizia ma potrebbe rivelarsi importante (nel bene o nel male) in futuro: cambierà il responsabile dello scouting per quanto concerne i giovani soprattutto stranieri in età Primavera e simili. A Manighetti, prima delfino poi successore del grande casiraghi, non è stato rinnovato il contratto
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Altobelli: “A noi interisti interessa solo che restino Marotta e Ausilio.
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Con la similitudine dell’unghia mi riferivo, non a parecchi anni addietro, ma a oggi; all’incapacità di ammettere che questa dirigenza, al completo, viene da almeno 5 stagioni eccezionali, invece si preferisce evitare il giudizio globale (la bellezza della donna). e mettere in rilievo, che so, Cuadrado o Sanchez (le unghie) piuttosto che Lauti, Bastoni, Onana, Thuram, Barella, Sommer, Di Marco,. Calha, Mikhi, Frattesi, Dumfries, Acerbi, Carlos, Darmian, Zielinski, ecc. (gli occhi il corpo, il seno, le gambe, la pelle, la struttura fisica della bella donna che abbiamo di frontnùe
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A me interessa interessa solo che la squadra sia e RESTI competitva e SOSTENIBILE a lungo, evitando ogni stagione di dover sperare che il proprietario di turno non abbia vincoli cinesi, il braccino americano, il portafoglio vuoto italiano, ecc. a causa di gestioni non propriamente virtuose e con un ottica non di breve ma di brevissimo periodo. E questo, lo ribadisco, è più facile quando si è costruita un base solida. Una finestra che non sarà eterna e va sfruttata al meglio.
Chiunque lo faccia avrà il mio appoggio ma mai senza critiche costruttive che sono essenziali per migliorare continuamente il lavoro.
Chi oggi, tra la stampa, da appoggio “incondizionato” sono gli stessi che anni fa avrebbero rivoluzionato tutto e lo diranno non appena (sgrat) le cose non dovessero funzionare. Sono pronto a scommettere.
Quindi auspico che le scelte vengano più orientate in questa direzione per garantire la sostenibilità che la squadra più vecchia d’Europa, con il passare degli anni della famosa base stabile, rischia (dal mio modesto punto di vista di tifoso) di non garantire.
Se Ausilio ci riuscirà, contrariamente a quanto fatto nel suo lungo passato (che io non dimentico….una donna va conosciuto per quello che è, non solo osservandola di sfuggita), fantastico. Ma le cose che non ritengo giuste le evidenzierò sempre perchè, personalmente, non sono come i gonzi bilanisti per cui qualsiasi cosa faccia la loro società è la migliore.
Non è il mio modo di tifare, mi spiace.
Torno a dire – purtroppo per l’ennesima volta – che non ce l’ho con Ausilio per motivi fancilusseschi come qualciuno vuol fare passare. Ma tutta una serie di scelte (errate) fatte in certe condizioni io non le dimentico e mi lasciano seri dubbi sulle sue capacità. Che ora Marotta sia capace di mettere ordine sarà sicuramente vero ma considerando età del predetto e possibile cambi odi ruolo (presidente?) auspicherei qualcuno che non torni, in autonomia, a fare quello che per anni ci ha mostrato. Se è migliorato ottimo, che resti a vita qui, ma il dubbio mi resta.
Io vado oltre la plastica facciale
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Quindi tre proprietari diversi che lo hanno confermato negli anni più un dirigente di altissimo profilo che si avvale della sua collaborazione avendo potuto valutare in modo per così dire “privilegiato” il suo operato, con la conoscenza approfondita delle dinamiche e del modus operandi del soggetto in questione, avrebbero la plastica facciale.
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Io la smetterei con la pratica di autodefinire me stesso ‘tifoso critico’ e di conseguenza chi non la pensa come me ‘tifosotto’
Secondo me il tifosotto è proprio quello che spara sentenze senza conoscere una gran parte degli avvenimenti e senza considerare che esiste una graduatoria di competenze sancita da chi opera nell’ambiente a livelli elevati.
Quindi, sempre per me, non si tratta di essere privi di senso critico, ma di essere provvisti di senso autocritico e di vivere nella realtà.
Il che non vuol dire non esprimere opinioni.
Dirò di più: nel merito la mia opinione, almeno per il passato è molto vicina alla ‘verità espressa continuamente da Roberto, che lo porta anche a negare l’evidenza di successivi successi importanti.
Fino a cinque anni fa anche a me sembrava che l’operato di Ausilio potesse essere criticabile.
Avevo questa opinione.
Che però con senso di responsabilità (verso me stesso) non si è mai trasformata in ‘giudizio di Dio’ proprio perché mi chiedevo se non potessi essere io tratto in inganno, visto che proprietari, presidenti e poi direttori consideravano fondamentale il suo operato.
Come ha scritto l’amico Mario, oggi abbiamo ulteriori elementi di ‘dubbio’ per essere meno drastici nel sentenziare: tre proprietari e un dirigente di altissimo livello, avendo potuto valutare in modo per così dire “privilegiato” il suo operato, con la conoscenza approfondita delle dinamiche e del modus operandi del soggetto in questione, lo hanno confermato e gli hanno rinnovato il contratto.
Tutta gente che non ha le conoscenze e le competenza di chi critica a spada tratta.
E che ama buttare i soldi o rovinarsi la carriera.
Io aggiungo che in realtà i direttori di altissimo profilo che lo hanno confermato sono due (c’è anche Sabatini) e sembra che persino il quarto proprietario abbia manifestato piena fiducia nel team che ci ha portato a risultati sportivi e di risanamento che i nuovi proprietari, forse perché incompetenti di gestione aziendale giudicano positivi ( i poveretti ignorano che loro abbiano preso il vecchio Cuadrado, elemento dirimente ben aldilà dei risultati conseguiti)
Tra parentesi anch’io a priori ho criticato l’arrivo di Cuadrado, come a suo tempo di Acerbi e Darmian, per esempio.
Ma poi mi sono rimesso alle decisioni del campo che, come sempre accade, in qualche caso ha confermato la bontà dell’acquisto, in altri no.
Ma proprio perché nel mio piccolo cerco di far funzionare quel po’ di cervello che ho, mi sono anche chiesto se con i soldi del contratto annuale di Cuadrado fosse possibile far meglio e in ogni caso ho sperato che tra possibili errori e possibili buoni colpi, loro, leggermente più competenti di me, alla fine avrebbero portato buoni risultati.
Nella consapevolezza che, pur bravi, potevano anche sbagliare e in quel caso sarebbero stati rimossi da chi mette i soldi e sa che cosa può attendersi, in relazione ai suoi sforzi e ai suoi obiettivi
Comunque nei giorni del trionfo e dei riconoscimenti universali per la nostra inter, trovo ingeneroso, anziché esprime felicità, come facciamo noi tifosostti, ci si ostini a mettere in primo piano le critiche al lavoro di almeno 5 anni fa di un nostro esponente.
ma goditela un po’ che il prossimo anno se davvero la juve (sempre…senza spendere) prende Motta e i giocatori di cui si parla, sarà tutta un’altra storia
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L’under 14 gioca oggi a Roma aòòe 18.00 la semifinale del campionato nazionale
Questa la rosa:
Umberto Costante, Tommaso Locatelli, Alessandro Foroni, Luca Bassani, Noah Forlani, Clarence Poltronieri, Ettore Bagnara, Riccardo Marchesi, Daniel Ferri, Gioele Omini, Pietro Omini, Steven Barcella, Marco Penta, Filippo Serantoni, Matteo Ariu, Luca Seghezzi, Stefano Pappalardo, Tudor Broinas.
L’under tredici giocherà il 1° e il 2 giugno in toscana semifinali e finali nazionalo
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Steven Zhang conferma di essere un grandissimo uomo e un grandissimo presidente.
Rimarrai sempre nei cuori di tutti gli interisti
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Concordo pienamente. Speriamo che la nuova proprietà possa continuare nel solco tracciato da lui, anche se confesso di avere sensazioni non proprio rassicuranti. Naturalmente mi auguro con tutto il cuore di sbagliarmi.
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a me veramente cascano le braccia leggendo alcuni commenti….dico la verità a volte dovremmo fermarci e riflettere su quello che eravamo e quello che siamo adesso! Il calcio è grande maestro di vita, insegna ad apprezzare le cose che abbiamo, il valore del sacrificio e del duro lavoro alla ricerca di risultati….dell’onestà e della giustizia, ci insegna il senso di appartenenza e il peso della competenza…è universale e alla portata di tutti, il calcio a volte è ingiusto proprio come la vita, ma più importante di tutto il calcio è aggregante e crea legami….io per esempio che avevo difficoltà a rapportarmi per questioni caratteriali, è anche grazie al calcio e alle classiche dissertazioni a volte strampalate che esprimevo me stesso creando legami altrimenti difficili.
“ A coloro che porteranno avanti questa Società, vi prego di amare la nostra Inter, di proteggere la sua gente e, soprattutto, di rispettare il suo valore fondamentale. È un grande onore e una grande responsabilità assumere la guida dell’Inter. Con amore e cura, l’Inter vi ripagherà con enormi risultati, emozioni e gioia. Per me è stato il più grande onore della mia vita”
Zhang è la dimostrazione che a volte non importa crescere fino a diventare vecchi bacucchi e navigati per abbracciare il pensiero maturo…..perdiamo un grande presidente e proprietario, uno che garantiva solidità e risultati concreti, che non delegittimava nessuno sull’onda dell’emotività ed era in grado pur giovane e sbarbatello di creare un ambiente di lavoro produttivo, gradevole e di successo.
non conosco Oaktree e quindi non mi pronuncio, aspetto di vedere le mosse future, ma a differenza di altri qua dentro, ad un fondo multimiliardario impersonale e magari in cerca di utili….preferirò sempre uno come Zhang (o come Moratti) che parla in questi termini e agisce a volte anche impulsivamente ma seguendo il cuore per il bene dell’Inter e quindi nel rispetto della legalità…di fatto i nostri successi più grandi alla fine sono legati a uomini così!
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Condivido al 100%.
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L’U14 ha battuto 3-0 il Genoa ed oggi in finale incontrerà l’Hellas Verona, già finalista lo scorso anno con l’U13 e che nella regular season ha segnato 118 gol, subendone 12. In particolare davanti ha un giocatore di orifgine africana irresistibile. L’Hellas in semifinale ha battuto la Lazio 2-0
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Allievi U17 in finale anche al torneo città di Torre del Greco, dove però affronteranno il Milan che sulla carta è molto più forte. Nella semifinale in gol per noi anche Karim Ennefyfy , centrocampista proveniente dall’associata Liventina
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Se L’Inter prende Bento e Pinamonti sono molto contento. Di Bento ho visto nei filmati parate incredibile. E’ giovane e può essere il sostituto ideale di Sommer dopo un anno di inserimento.
‘Pina’ è un attaccante molto forte, di scuola Inter e questo è importante per la CL. Assolutamente in grado di entrare da protagonista nelle rotazioni, gioca per la squadra e si muove molto, come piace a Inzaghi.
Da semplice tifoso sarei anche contento dell’arrivo di Di Lorenzo, meno dirompente ma più completo di Dumfries.
Tuttavia con Conte vicino al napoli e con Motta alla juve dove si porterà calafiori e farà almeno due altri acquisti di qualità, per restare competitivi ci serve almeno un centrale giovane e frote e una quarta o quinta punta.
A centro campo il mio sogno, irrealizzabile temo, è il fratellino di Thuram
Sempre da tifoso che vede qualche partita in tv e alcuni filmanti
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spero che Marotta e Ausilio abbiano mano libera sul mercato, leggo notizie contrastanti e quindi non so cosa aspettarmi da Oaktree….io personalmente vorrei un mercato Bento, Gudmunsson anche a costo di tenermi Cuadrado sulla fascia.
riguardo Lautaro noto che molti hanno già iniziato a crocifiggerlo, ma quello che va a stipulare è il suo contratto più importante vista l’età e agisce come farebbe ognuno di noi….alla fine se le cose restano così credo che saremo competitivi ai massimi livelli anche l’anno prossimo e ci divertiremo.
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Inter campione d’Italia Under 14. battuto in finale il Verona 4-0 (Serantoni 2, Ferri, Omini)
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Bene l’Under 16 vittoriosa in trasferta per 3-1, malino l’Under 15 (pareggio in casa nella gara di andata dei quarti
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Contento per i risultati delle giovanili ancor più se parametrati alle risorse diciamo così non proprio illimitate. Per il resto da quando sono tifoso senziente per così dire ho attraversato cinque presidenti . Moratti padre ero troppo piccolo e non ricordo. Ebbene, aldilà delle inevitabili differenze storiche, caratteriali, patrimoniali, di nazionalità eccetto la parentesi Thohir per forza di cose anomala, tutti hanno sempre dimostrato con parole e comportamenti (rispetto delle regole innanzitutto, e profusione di denaro) grande e incondizionato attaccamento verso la nostra gloriosa società e tutti loro sono stati i principali artefici dei successi che hanno abbiamo conseguito. Senza la loro passione, la loro generosità, non saremmo quello che siamo
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Mario: concordo. Ma io essendo meno… giovane di te, ho visto non solo A. Moratti, ma anche Masseroni, il suo predecessore, che ci ha regalato grandissimi giocatori come Amadei, Lorenzi Wilkes, Skoglund Nyers, Armano Mazza Brighenti, Blason Nesti, Neri, Ghezzi e due scudi indimenticabili
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Bellissima Intervista di mantini centrocampista dell’INTER U17 E DELLA NAZIONALE, su fcinternews. Mi considero amico suo e del padre e sono fiero di aver sostenuto, in un periodo in cui la squadra andva malino e lui giocava poco, che per questo gruppo era indispensabile. Non è un fenomeno dal tocco che incanta, ma è un giocatore di quantità abbinata a una buona qualità. Un equilibratore. Prima del suo impiego sistematico l’Inter U17 prendeva troppi gol
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Come previsto, l’U17 del Milan, più forte della nostra ha vinto la finale del trofeo Città di Torre del Greco. Ma i nostri hanno fatto una buonissima figura (da notare che sia a loro che a noi mancavano diversi giocatori impegnati all’europeo: i nostri erano tre: Bailo Mantini e Mosconi, ma anche a loro mancavano pezzi molto forti come Liberali e Camarda.
Siamo andati in vantaggio col marocchino-spagnolo El Mahboubi (sempre in gol nelle ultime partite). Poi il Milan ci ha raggiunto e siamo andati ai supplementari. vantaggio del Milan e nostra bella reazione che però porta solo a colpire una traversa
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Io me la godo eccome, solo che si sta parlando di…futuro, non di passato.
Comunque che ci vuoi, fare, evidentemente “io non riesco a far funzionare il mio cervello” quanto meno al livello di quello di altri.
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Mi guardo bene dall’offendere chiunque. Tutti noi cerchiamodi far funzionare il cervello,ma cervelli diversi di fronte agli stessi stimoli obiettivi possono produrre risultati diversi.
Non saPevo che stessimo parlando del futuro, altrimenti non avrei discusso: io il futuro non lo conosco, quindi non so cosa dire. posso parlare del passato e del presente. Il passato per me suscita perplessità sull’operato di Ausilio, in qualche modo frenata però dai riconoscimenti che il suo lavoro ha ricevuto da gente che ne sa molto più di me (questo lo riconosco con umiltà)e che se sbaglia ci perde soldi.
Il presente (gli ultimi 5 anni) mi fa guardare al futuro con speranza, perché se i responsabili a mio avviso hanno lavorato bene, non ho motivo per pensare che non continueranno a farlo..
Quindi ho fiducia nel loro operato anche in situazioni difficili, perché rafforzarsi chiudendo il bilancio in attivo o almeno in parità non è facile e, come ho cercato di dimostrare con lecifre, non la fa nessun’altra delle big italiane.
Persino Monza, Bologna, Torino e Salernitana hanno chiuso il mercato con discreti o notevoli passivi
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Se stiamo discutendo sull’Inter di domani è futuro….il campionato appena concluso è stato grandioso ma….è passato.
Scopro ora che Torino e Salernitana hanno un bilancio peggiore del nostro…..
Luciano, vuoi che ti dica che Ausilio è rinsavito? Te lo dico, è rinsavito. Anzi, negli ultimi 5 anni è stato DI GRAN LUNGA il miglior ds in Italia. Evidentemente prima senza Marotta non aveva la guida oppure è stato folgorato sulla via di….Nanchino. Che ti devo dire.
Io non HO MAI PROBLEMI a sostenere – a monte – che delle scelte sono state giuste (dopo è facile). Mi hai mai sentito criticare operazioni come Bisseck. Asslani, Frattesi, ecc.? Mi hai mai sentito esporre critiche sull’uscita dalla CL (dove il livello economico è fuori dalla nostra portata, salvo difficili incastri nei sorteggi)?
Ma, per favore, basta con la teoria che gli altri spendono e noi facciamo senza soldi per eslatare il mito.
L’Inter ha – di gran lunga – il secondo monte spesa della serie A dietro solo gli ineffabili gobbi. Di gran lunga.
Inutile focalizzarsi solo sui saldi di mercato – peraltro incompleti – per i motivi mile volte spiegati di prestiti mascherati, ecc.
Sono stati bravi? BRAVISSIMI (vediamo se basta questa volta)
Ma negare che lo abbiano fatto anche beneficiando di un proprietario, a suo modo, molto più generoso dei potenti proprietari delle altre squadre non corrisponde al vero. Per il solo fatto che così fosse non saremmo qui a parlare di risanamento.
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peccato, cmq l’importante e’ “lottare” per il risultato e mi sembra, dalla tua descrizione, che lo si sia fatto. Poi, avranno anche loro qualche squadra buona e qualche Derby lo possono vincere :-) Speriamo per i play-off a questo punto
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E’ finita male l’avventura della Primavera, come personalmente mi aspettavo dopo aver assistito alle prestazioni della squadra negli ultlmi mesi. Credo anche di averlo scritto più volte: la mia unica speranza era che i ragazzi avessero fatto un richiamo atletico pesante, che avesse tolto loro provvisoriamente brillantezza, oer poi lavorare sulla stessa in vista delle finali.
L’Inter ha dominato il girone d’andata quando tutti erano al top e soprattutto un paio di giocatori (Kamaté e Akinsanmiro) erano debordanti e con la loro superiorità permettevano ai compagni di reparto (soprattutto ai centrocampisti) di esprimersi oltre le loro potenzialità.
Nel girone di ritorno i due sono stati praticamente nulli . Questo oltre alla mancanza di una punta centrale di peso e sostanza ha inciso su tutta la squadra, perché ha reso molto più precaria anche la fase difensiva. L’infortunio del portiere titolare, sostituito da un Raimondi che ha alternato qualche buon intervento a errori decisivi ha fatto di quella che nel girone d’andata sembrava una macchina perfetta e divertente un gruppo amorfo e velleitario.
Contro il Sassuolo abbiamo perso quasi tutti i contrasti e loro si sono presi le seconde palle: il divario fisico è apparso impressionante, come pure la funzionalità del gioco.
Personalmente sono sempre molto dispiaciuto quando si perde, a qualunque livello, ma in questo caso la preoccupazione va oltre il dispiacere della sconfitta.
Mi spiego: in una situazione finanziaria della società per cui si devono vendere ogni anno 4-5 giovani per cercare di fare 1-2 acquisti per la prima squadra, che non può investire sul mercato, non avere giovani che nel giro di 1-2 anni possono garantire buoni rientri finanziari, è allarmante.
Ho sempre detto che in questa squadra non c’è nessuno immediatamente aggregabile alla prima, neppure come ventiduesimo o ventiquattresimo.
E ribadisco questo mio convincimento. Non vedo, nel gruppo giocatori che fra un paio d’anni potranno garantire introiti paragonabili a quelli che si potranno ottenere da un Filip Stancovic, da uno Zanotti, da un Fabbian, da un Seba, da un Oristanio, da un Pio, da un Satriano o da un Casadei.
Nella partita di ieri solo Cocchi, due anni sotto età, ha lasciato intravedere potenzialità interessanti: ma in ogni aso stiamo parlando di tempi lunghi..
Se il settore giovanile deve essere il salvadanaio della prima squadra, bisogna tornare a investire cifre importanti su giovani importanti, nella certezza che, se saranno scelti bene, produrranno un valore aggiunto rilevante
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Un grazie enorme a Zhang per il passato e un cauto ottimismo per il futuro immediato targato Oaktree.
Come giudicare e come salutare Zhang per questi 7 anni? Con un grazie enorme. Zhang è stato quanto di meglio ci poteva capitare. Un presidente da una parte generosissimo che ha sempre profuso fino alla fine ingentissimi capitali (fino al punto praticamente di farsi pignorare la sua proprietà) e al tempo stesso umile che ha avuto la grande intelligenza di circondarsi di professionisti qualificati a cui ha concesso pienissima fiducia e libertà di decisione. Francamente dal punto di vista di noi tifosi faccio fatica a immaginare un presidente migliore. La sua generosità e l’emorragia dei suoi capitali verso l’Inter e quindi verso la nostra passione e il nostro divertimento è proseguita anche dopo lo scoppio della grande crisi economica in cui si è trovato dopo la vittoria del primo scudetto che l’ha costretto ad indebitarsi verso Oaktree fino all’epilogo che ben conosciamo. I tre anni post-Conte non sono stati tre anni di rientro delle perdite ma sono stati altri tre anni di perdite di bilancio seppur meno ingenti degli anni precedenti. In questi ter anni di Inzaghi l’Inter è stata la rosa dal costo complessivo secondo solo a quello della Juventus cn distacco abissale sulla terza. Altro che nozze con i fichi secchi come molti nostri fratelli sono andati sostenendo. In quel momento lui avrebbe potuto stringere fortemente i cordoni della borsa imponendo alla dirigenza sacrifici importanti quali cessioni di giocatori e ingaggio di sostituti dal costo lieve (ammortamento+ingaggio) per raggiungere sin dal primo dei tre anni di Inzaghi il pareggio o l’utile di bilancio. Invece ha optato per mantenere il costo rosa molto alto dando quindi la possibiltà a Marotta e Ausilio di allestire rose competitive con nostro conseguente godimento.
Che futuro nell’immediato ci si prospetta con Oaktree? Chiaramente io non so nulla. Però mi sono fatto una mia idea. Innanzitutto dubito che il fondo nordamericano venderà nell’immediato a meno di offerte di acquisto scandalose che dubito perverranno. Innanzitutto l’operazione di risanamento del bilancio parrebbe essersi completata. Questa stagione 2023/2024 dovrebbe essere l’ultima con perdita di bilancio (ho letto da fonti abbastanza attendibili che quest’anno la perdita si attesterà sui 40/50 ml di euro). Se la rosa 2024/2025 anno non dovesse avere incrementi di costi, considerando i maggiori ricavi della nuova champions e i ricavi del campionato del mondo per club, il prossimo anno l’Inter dovrebbe chiudere il bilancio per la prima volta in pareggio. Per cui Oaktree non si dovrebbe trovare in una situazione di perdita economica. Dopo di che credo che questa escussione del pegno dal parte di Oaktree si è rivelata per gli americani un ottimo affare perchè di fatto sono finiti per acquisire la proprietà dell’Inter pagandola un prezzo relativamente basso. Sicuramente inferiore al reale prezzo di mercato dell’Inter. La somma di queste due componenti ovvero il basso “prezzo” con il quale hanno rilevato la proprietà e il fatto che il prossimo anno il bilancio non avrà segno negativo alleggerisce la loro posizione economica e non impone di fare interventi di risanamento economico. Io immagino che sostanzialmente autorizzeranno per il prossimo anno l’allestimento di una rosa dal costo simile a quello di questo anno. Se così sarà per noi tifosi sarà un’ottima notizia perchè ormai il nostro costo rosa ha raggiunto e probabilente il prossimoa nno supererà quello della Juventus. Perchè dubito in una cessione nell’immediato? Perchè penso che l’Inter ma più in generale le squadre italiane sono destinate ad avere nei prossimi anni un incremento del loro valore anche in relazione allo svuiluppo dei vari progetti degli stadi di proprietà. Se l’inter nei prossimi 3/4 anni riuscirà da una parte a rimanere competitiva (che non significa vincere lo scudetto tutti gli anni) e dall’altra a fare significativi passi in avanti sulla questione stadio è plausibile che il suo valore possa avere un significativo approzzamento. E quello sarà il momento in cui Oaktree potrà vendere.
Ultima considerazione. Ma quanto stanno rosicando alcuni gobbi e forse anche qualche cugino!!! Mi riferisco a quelli senza anello al naso (che sono pochi per la verità) che hanno capito cosa è veramente successo. E’ successo che un cinese si è rovinato economicamente per noi nerazzurri allesetndoci squadre sempre fortissime facendoci godere tantissimo senza violare nessuna legge o regolamento. E che adesso, dalla rovina economica di Zhang, è subentrato sempre nel pieno rispetto della legge e dei regolamenti un nuovo proprietario che di fatto si trova in una posizione economicasull’Inter piuttosto leggera ed agile che non gli impone di mettere in campo particolari sacrifici. Anzi da un certo puntocdi vista ad Oaktree conviene non disperdere il partimoni adi competitività della rosa che Zhang gli ha lasciato. E questa cosa li fa uscire fuori di testa.
Queste sono le mie convinzioni attuali. Sono curioso di vedere nel prosieguo se ci ho chiappato o ho toppato totolmente le valutazioni.
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Io condivido totalmente gli elogi rivolti a Steven, davvero un grandissimo presidente e un presidente tifoso
Allo stesso tempo continuo a a ritenere che negli ultimi tre anni abbiamo fatto mercato avendo a disposizione fichi secchi anche se Steven continuava a sborsare soldi.
Se prendiamo l’gli ultimi due anni e l’ultimo mercato le cifre non ammettono discussioni: sul mercato abbiamo speso dai 50 ai 100 milioni in meno di tutti (il nostro attivo sommato al passivo degli altri) ma nel contempo in classifica abbiamo rubato almeno 20-30 punti a tutti, a qualcuno come i campioni d’italia 50.
Significa che il napoli aveva una squadra che ci ha dato 20 punti, ha speso circa 80 milioni più di noi eppure ha perso 50 punti rispetto a noi.
Cifre simili, solo di poco inferiori , valgono per tutte le altre.
Sui grandi bilanci io mi rimetto assolutamente a chi è più bravo di me, però ho un’idea: se tu ti indebiti per comprare e poi potenziare la squadra, ma quando la rivendi rientri dei soldi spesi, hai fatto grandi cose anche sotto quel profilo. Zhang avrebbe comprato l’Inter per 300 milioni ai quali vanno aggiunte le spese di gestione di tutti questi anni con bilanci passivi.
Il valore dell’Inter verrà stabilito da un ‘perito neutrale’.
Se questo valore sarà pari o anche di poco inferiore a quanto speso da Zhang, avrà realizzato un colpo straordinario, vivendo sei anni al centro del mondo, con i vantaggi anche pubblicitari, con una spesa tutto sommato ridotta o addirittura pari a zero
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Grazie Kelle per la consueta lettura dei numeri senza condizionamenti giornalistici per cui oggi è miracolo e un domani sarà (sgrat) tutto un disastro.
Sul fondo non mi esprimo ma ribadisco i miei dubbi sulla compatibilità tra fondi americani – lo sport la è fonte di guadagno anche vincendo – e calcio italiano che, storicamente, rende quasi impossibile il binomio guadagni e squadre iperforti.
Il vantaggio è che tutte le squadre italiche sono sulla stessa barca
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“La soddisfazione che emerge è reciproca: da un lato la nuova proprietà, consapevole di trovarsi di fronte a gente che sa il fatto suo e lo ha già dimostrato anche in momenti più delicati di questo. ….”
Altri proprietari che sono solo dilettanti allo sbaraglio, dopo Moratti ET, e Zhang.
Eppure bastava che facessero una telefonata a certi tifosi per avere finalmente un management all’altezza
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Dopo i fichi secchi forse pesche marce….eppure credo che tutti i dirigenti italiani vorrebbero avere a che fare con questi fichi secchi….
Non credo in giro per la penisola ci sia caviale e champagne
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Tutti i dirigenti italiani, compresi quelli che avevano vinto, hanno avuto qualche decina di milioni da spendere nell’ultimo mercato. Quelli dell’Inter che dovevano recuperare posizioni in classifica su due e mantenere il lieve vantaggio su quelle che seguivano, hanno dovuto incassare 60 milioni nella compravendita e ridurre il monte ingaggi. Non so se quelli che hanno speso avessero i soldi per caviale e champagne. Di certo con i proventi del mercato noi non ne avevamo neppure per comprare fichi secchi: 80-100 milioni in meno, 30-50 punti in più.
Le mele marce ci sono, si tratta di vedere dove
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Inutile, guardi il mercato che è solo una parte dell’insieme.
Quindi il Real che prende Mbappe a zero, dandogli 50 milioni di bonus firma e 50 di ingaggio di ingaggio lordo, che fanno 100 milioni annui, secondo il tuo ragionamento avrebbe speso meno risorse del Monza che investe 10 milioni su Djuric.
Ritieni veramente sia così?
Per me no ma il mondo è bello, si dice, perchè è vario.
La gente vuole il mito? Che mito sia, cosa ti devo dire.
Basta che si faccia il bene dell’Inter
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fai finta di non capire. Io parlo di costo dei cartellini e riduzione del monte ingaggi. Nel caso del Real i 50 di bonus alla fimra sono una spesa per il mercato e i 50 fi ingaggio lordo annuo sono un aggravio del monte ingaggi, ameno che non ceda più elementi per un totale di ingaggio lordo superiore a 50 annui.
Io non go nessuna necessità di avere miti, anzi. Solo non mi piacciono gli interisti che riescono a criticare anche quando le cose vanno un un modo che credo 98 tifosi su 100 complessivamente aprrezzano.
Senza contare il discorso che non c’entra col calcio delle competenze: se sto male vado a farmi curare da un professionista della medicina, se ho l’auto rotta vado da un meccanico, ecc. So che possono sbagliare anche loro, ma se faccio di testa mia so che le possibilità di sbagliare sono maggiori. Qui poi ci sono ben 4 presidente industriali esperti nel valutare l’operato dei dipendenti e ben due diretto generali che sono felici di collaborare con il ds.
Con questo non dico che Ausilio sia un Dio o sia infallibile. Dico solo che, con tutte le perplessità sul passato, lecite, un pmodesto riconoscimento per il lavoro degli ultimi anni se lo merita.
E come eprsona non mi è per nulla simatico
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Però non conti le commissioni che diamo noi e gli stipendi che diamo noi: nei tuoi saldi queste cose non rientrano, nemmeno i finti prestiti per diluire le uscite.
Se sommi tutti i costi di ammortamenti e stipendi – come speiga bene Kelle – hai il famoso costo squadra. E li siamo secondi, di gran lunga, dietro solo ai gobbi. In Italia.
Quindi buon lavoro, ottimo se vuoi, ma nessun miracolo. Tutto qui.
Sul tema dei presidenti esperti cosa vuoi che ti dica, ci sono gli stessi esperti che un anno pescano Spalletti e Giuntoli e stravincono il titolo (Dela) e l’anno dopo disfano il giocattolo. Incredibile lo abbiamo fatto da “esperti”, a meno che siano esperti ad anni alterni. Forse hanno, come è possiible, commesso degli errori alternandoli a scelte rivelatesi vincenti. Come è normale che sia.
Io nel mio piccolo credo che i fattori dietro certe scelte siano talmente tanti – molti dei quali non noti (almeno a me umile tifoso) – per cui mi posso limitare solo a guardare ciò che vedo.
E non è vero che fa tutto schifo come non è vero – sempre per me – che è tutto meraviglioso.
Non conosco Ausilio per cui non so se sia o meno simpatico – e francamente nemmeno mi interessa – ma so cosa ha fatto in un lungo periodo all’Inter. Bene, in proporzione ai mezzi avuti a dispsozione e risultati raggiunti, per me è in enorme deficit. Recupererà? ottimo.
Che Marotta sia scaltrol’ho sempre detto, tanto che non ritengo casuali (o prevalentemente di Ausilio) i cd colpi a zero, spesso definiti “alla Marotta” da molta stampa perchè li abbiamo semper visti con lui al timone. Lui fa benissimo a parlare di risultati di team – e magari può anche esserlo – ma a me rimarrà sempre il dubbio di un certo modus operandi (giocatori storicamente appartenenti ad una ristretta cerchia di procuratori noti, scarso scouting internazionale, ecc.) tipico di Ausilio per cui auspico si acceleri in una direzione un po’ differente.
Leggo che la proprietà americana – ovviamente non so se sia vero – spinga per un ringiovanimento della rosa perchè “coerente” (parole che ho letto, ripeto) con l’obiettivo di risanamento della società e di aumento di valore della società (perchè un giovane di solito cresce di valore mentre un anziano fa il contrario) visto che siamo una squadra abbastanza “matura” (la più matura d’europa).
Se così fosse mi starebbero un po’ più “simpatici” perchè nel mio piccolo è la strada che ho sempre auspicato venisse battuta. Non perchè sia un esperto ma perchè è quella che ho visto percorrere da squadre con meno risorse di altre (noi verso city, real e compagnia abbiamo meno risorse) che si sono date una stabilità finanziaria propedeutica ad un’ottima competitività sul piano nazionale e più che discreta anche in ambito europeo.
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Comunque Luciano, una cosa su cui tutti siamo concordi è il bene dell’Inter.
Che scelgano la via che vogliano, sperando si riveli quella corretta non solo per l’oggi (singola stagione) ma anche per il futuro.
Questo a me interessa.
Ovviamente il singolo anno si può steccare ma se la base è buona e sostenibile credo sia più facile evitare “stagioni in serie” negative – sempre in rapporto a risorse a disposizione (io non considererò mai negativo un’iuscita da CL contro squadre magigormente dotate di noi) – come purtroppo ho visto, anche a causa di scelte reiterate dal mio punto di vista opinabili.
Ecco, questa cosa spero proprio non si verifichi più
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E’ Proprio l’unica cosa su cui siamo d’accordo.
Poi se ringiovaniamo la squadra e continuiamo a vincere, sono il primo a essere contento. Purtroppo tempo che in una situazione di non investimenti di mercato se davvero puntiamo a ringiovanire non vinceremo più. Almeno per qualche anno. Perché se un valentin Carboni (che per me non è assolutamente pronto per certi impegni) viene valutato 30 milioni…e se lo paghi 30 Milioni devi darne almeno 3 a lui e altrettanti ai procuratori (sembra strano, ma i procuratori li pagano anche gli altri, sia per i movimenti in entrata sia uscita…se queste sono le cifre di mercato, dicevo, io mi prendo un ultra trentenne gratis ma forte e pronto con un contratto biennale e se dopo due stagioni ha una flessione, me ne prendo un altro di pari valore. Certo se posso investire ottanta milioni su osimhen (più l’ingaggio più i soldi ai mediatori), prendo lui e non Sanchez….E’ vero che posso sbagliare anche su un ultratrentenne, ci sono stati alcuni esempi accanto ad alcune trovate strepitose, ma un giovane che costa poco è inadeguato di sicuro. Almeno per il momento .
Io la penso così e non credo assolutamente che la nostra rosa sia la più vecchia d’Europa: certo, se calcoli il terzo portiere preso per motivi di …interismo.
Lo ripeto: se potessimo essere finanziariamente competititi sui migliori giovani, sarei il primo a entusasmarmi
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GdS – Le linee guida dell’ #Inter di #Oaktree : niente sacrificio dei big ma i conti devono essere presto in ordine centrando il pareggio di bilancio, il monte ingaggi rimane lo stesso (rinnovi inclusi), nessun ridimensionamento, sul mercato non si spenderà più di quanto incassato.
Se verranno osservate queste linee di comportamento il ridimensionamento tecnico sarà una certezza, anche se graduale. A meno che i nostri dirigenti continuino a fare miracoli. ma i miracoli sono tali proprio perché riescono raramente
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https://football-observatory.com/WeeklyPost434
Classifica età elaborata dal CIES.
Hai ragione, ho sbagliato, considerando i top 5 campionati europei siamo la sesta squadra più vecchia, non la prima.
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Mah, a me sembra che Bisseck non sia peggio di De Vrj o Asslani di Klaassen, o Buchanan di Cuadrado.
Giusto per rimanere ai nostri
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Veramente incredibile come Liverpool scelga cone tecnico Slot dal Feyenoord e il Bsyern Kompany dal Burnley.
E pensare che si è appena liberato un plurivincente come Allegri….chissà cosa passa per la testa di queste società
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A me. ma anche a Inzaghi, Bisseck per il momento sembra peggio di De vrji, Asallani sembra peggio del suo rivale per ruolo, cioè Cahla e Buchanan che spero si affermi in futuro come Bisseck, è così bravo per il momento che Inzaghi da febbraio a oggi gli jha fatto vedere il campo solo a scudetto vinto-
Come allenatore ci sono liberi tra gli altri anche Mou e l’ultimo del Barça, siccome Liverpool e Bayern non li hanno presi devono essere degli scarsoni.
Quello che il tifoso non riesce a capire è che ogni scelta, giusta o sbagliata che possa rivelarsi è la conseguenza di una quantità di fattori e variabili che il tifoso stesso non conosce e non immagina. Chi sceglie, ripeto sbagliando un’infinità di volte, rispetto al tifoso sceglie conoscendo tutte queste situazioni.
Ma è molto gratificante pensare: io al posto di X anziché prendere Y avrei preso un giovinetto che sia bravissimo e costi poco. Io sono furbo
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“Ogni scelta, giusta o sbagliata che possa rivelarsi è la conseguenza di una quantità di fattori e variabili che il tifoso stesso non conosce e non immagina”
Esatto, infiniti fattori! Ecco perchè non capisco il fatto chetu citi sempre il “se li hanno scelti vuol dire che è il meglio…visto che sono professionisti”. I fattori sono moltissimi, ignoti per lo più, anche non strettamente tecnici (è così, basta leggere le interviste dei personaggi una volta che si ritirano). Non è solo Inter, chiaro, ma a distanza di anni leggi che il procuratore X ha chiesto un favore oggi in cambio di uno domani…..per cui arrivano igocatori improbabili. Per cui quello che il tifoso può fare è esprimere la propria – motivata – opinione sulla qualità della scelta.
Il tifoso del Napoli non avrebbe altrimenti la possiiblità di dire “che casino ha fatto la mia società” solo perchè il vertice è lo stesso “porfessionista” che l’anno precedente ha centrato uno storico scudetto? Non credo siano impazziti, hanno semplicemente fatto scelte errate. Non vedo perchè non lo si possa dire.
Sui ragazzi citati non sto certamente dicendo che Asslani è meglio di Chala o Bisseck di Pavard.
Sono CAMBI e, per me, non sono peggio dei cambi che ho citato, anzi. Con il vantaggio di poter crescere (si spera) e dare valore tecnico oltre che finanziario alla società (messaggio Oaktree).
Non ho mai mai mai detto via Chala dentro Asslani titolare. Dico solo che se Chala (come Toro o altri) dovesse essere ceduto perchè chiede soldi che noi come altri team italiani (tutti, anche le spendaccione Lazio e Atalanta) non possono dare, preferirei avere in casa un ragazzo che da qualche anno è li e sta progressivamente crescendo piuttosto che andare a caccia disperata di un sostituto.
Quesa per me è PROGRAMMAZIONE: non facile da fare ma “più facile” quando non devi cercare il titolare che incida subito (noi li abbiamo già) ma puoi permetterti un Asslani che cresca gradualmente (operazione molto molto intelligente fatta, a prescindere poi da quanto il ragazzo crescerà…..li i fattori sono ancora molti, non resta che affdarsi allo scouting sperando sia di qualità). Sull oscouting personalmente negli anni ho visto qualche altro ds fare cose eccellenti ma speriamo si possa sempre crescere….
L’altra strada è ogni anno prendere 10 giocatori esperti con contrattati di uno/due anni sperando di fare sempre bingo. Solo che il bingo, per me, te lo fa fare ossatura che hai creato 5 anni fa (Bastoni, Barella, Toro, ecc.) che purtroppo non sarà eterna. Qualcosa quest’anno è stato fatto (Bisseck, Augusto, Buchanan….) per cui spero si acceleri in questa direzione.
Il mondo è grande, se un Bologna si qualifica in serie A, un’Atalanta vince un’Europa League, ecc. vuol dire che non ncesaariamente devi spendere 60 milioni per avere UN CAMBIO buono destinato a crescere.
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Appunto….chissà perchè non guardano solo il CV dei tecnici
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Questione Lautaro. Mi pacerebbe sentire la vostra opinione su questo rinnovo che parrebbe incontrare qualche difficoltà. Per adesso vi dico la mia.
Premessa. Per me Lautaro è forte, anzi è molto forte ma non è un campione. Non è uno di quei pochi giocatori che spostano gli equilibri. Non vedo in lui doti tecniche o fisiche di assoluta eccellenza. Non ha una tecnica sopraffina alla Benzema o alla Lewandowski, non è veloce nè nel breve e ancora meno sul lungo, non ha dribbling ubriacante e non è grosso e dominante fisicamente. Le sue grandi doti sono la completezza tecnica, la grande intelligenza, i tempi di gioco con i quali ovvia alle sue lacune fisiche e la grande grinta. Doti che messe insieme compongono un ottimo attaccante. In questi anni ha fatto molto bene per sue indubbie qualità ma anche perchè è stato messo in un contesto tattico e in coppia con attaccanti che hanno esaltato le sue doti anche oltre il suo reale valore. L’Inter è, insieme all’Atletico Madrid, l’unico top team europeo che gioca con due punte come si faceva negli anni 80. E questo è l’assetto tattico che esalta le doti di Lautaro che è una anomala seconda punta con atteggiamenti da prima punta o viceversa. Che ha bisogno di un compagno con certe caratteristiche con il quale dialogare e dividersi campo e movimenti. Il migliore Lautaro si è visto a mio giudizio con Lukaku e con Thuram che per caratteristiche si sposavano perfettamente con lui. Meno bene per me il binomio co Dzeko che è un giocatore simile e a lui per movenze e caratteristiche pur essendo 25 cm più alto. E’mio personalissimo convincimento che in altri contesti non offrirebbe lo stesso rendimento che ha garantito con noi (come ad es. si è visto nella nazionale argentina dove necessariamente deve agire da unica punta centrale). Fatta questa modestissima e opinabilissima valutazione tecnica ritengo che non sia impossibile trovare nel mercato un valido sostituto che sia in grado di garantire un contributo paragonabile al suo anche considerando che fare la punta nell’Inter di Inzaghi in coppia con Thuram non è proprio il mestiere più difficle del mondo. Nel senso che il volume di gioco e le occasioni da goal che normalmente genera questa Inter sono imortanti e i movimenti e l’altruismo di Thuram cosituisco un ulteriore elemento che agevola il lavoro dell’altra punta. Per dirla terra terra in questo ultimo anno è stato molto più semplice farte il 9 dell’Inter che della Juventus.
Fatta questa premessa non mi svenerei per il suo rinnovo. Il suo contratto scade tra due anni. Si legge che l’inter gli abbia offerto un rinnovo a 10 ml netti con bonus (che equivalgono a circa 20 lordi l’anno) ma che la sua richiesta sia sensibilmente più alta (alcuni dicono 12 il primo anno e poi a salire). Io non ci spenderei queste cifre ma non per un fatto di orgoglio ma semplicemente perchè secondo me non vale queste cifre. Già la nostra offerta mi sembra eccessiva. Facciamo i due scenari valutandoli da un punto di vista economico. Rinnoviamo ad esempio a 11 netti l’anno o lovendiamo questa estate. Nel primo caso andiamo a gravare sul bilancio con un costo annuo pari a 22 ml l’anno a cui andrebbe sommato il piccolo ammortamento che ancora grava su lui che sarà di circa 1o 2 ml. Il costo del rinnovo per cui sarebbe di circa 23/24 ml l’anno per 5 anni. Nel secondo scenario lo vendiamo (magari non benissimo) diciamo a una cifra pari a 90 ml che sarebbe quasi tutta plus valenza avendolo acquisato orami parecchi anni fa a un prezzo peraltro non altissimo. La sua cessione di fatto genererebbe uno spazio a bilancio pari alla quota di ammortamento del prezzo di cessione pari a 18 ml l’anno a cui andrebbe sommato il mancato costo del suo ingaggio che abbiamo visto essere pari 23/24 ml. Praticamente si potrebbe acquistare per sostituirlo un giocatore o più giocatori il cui costo annuo tra ammortamento e ingaggio è pari a 18+24=42 ml l’anno per 5 anni!!!!!! Tanta ma tanta roba. Praticamente ci poteremmo a casa, a parità di peso a bilancio, per fare degli esempi Zirkze+Gudmunson+ Scamacca. Io francamente non avrei dubbi. Abbiamo rinunciato senza particolari contraccolpi a gente del calibro di Altobelli, Ronaldo il Fenomeno, Ibrahimovic, Milito, Icardi, Lukaku ….. saremo in grado di sostituire anche il pur bravissimo Lautaro Martinez.
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“Esatto, infiniti fattori! Ecco perchè non capisco il fatto chetu citi sempre il “se li hanno scelti vuol dire che è il meglio…visto che sono professionisti”. I fattori sono moltissimi, ignoti per lo più, anche non strettamente tecnici (è così, basta leggere le interviste dei personaggi una volta che si ritirano). Non è solo Inter, chiaro, ma a distanza di anni leggi che il procuratore X ha chiesto un favore oggi in cambio di uno domani…..per cui arrivano gocatori improbabili. Per cui quello che il tifoso può fare è esprimere la propria – motivata – opinione sulla qualità della scelta”.
‘Motivata’ in quanto viene formulata, come tu stesso riconosci du…motivi completamente sconosciuti a chi giudica
Io non sapendo perché le hanno fatte non posso dire che abbiano fatto scelte errate al Napoli. Avevano Giuntoli e Spalletti e li hanno persi, non per volontà loro. Bisognerebbe sapere se potevano o meno trattenerli.
Bisognerebbe sapere perché non hanno voluto (o potuto?) trattenerli. Bisognerebbe sapere perché non hanno voluto (o potuto) sostituirli con persone più brave o anche semplicemente più adatte a quel contesto.
Il Presidente è lo stesso che aveva costruito un napoli strepitoso. E’ diventato cretino o sono cambiate le situazioni in cui ha dovuto intervenire.
Non so nulla di quel che è accaduto e non sapendolo dico in tutta libertà la mia opinione fondata sulla totale non conoscenza.
Sentenziarea posteriori senza conoscere i kotivi per cui le cose sono andate così è facilissimo.
Io da tifoso che non conosce nulla delle cause reali a posteriori dico che ingaggiare FdB o Gasp o altri, come prendere alcuni giocatori è stato un errore (mentre altri non sono stati un errore: dal Toro a Skriniar a handanovic ecc. ) tutti presi a suo tempo a poche lire. Anche Bastoni credo sia stato preso prima che venisse marotta E’ stato preso dall’Atalanta nel ’17, come dice transfermarkt, anche se poi è rimasto in prestito e ha fatto un prestito a Parma.
Però magari nella situazione che non consocevo non è sytato une rrore, come poi dimostrerebbe proprio gasp
Il fatto è che resto consapevole che le mie sono opinioni e che se sono in contrasto con le decisioni di professionisti considerati al top nel loro settore, non conoscendo io nulla di nulla, è PIU’ PROBABILE che sia io a sbagliare, sapendo che possono sbagliare anche loro, ma che godono della stima dell’ambiente a prescindere dalle singole situazione è probabile che oltre ad avere più conoscenze abbiano anche più capacità di me.
Infatti nella mia lunga carriera mi è capitata una sola offerta di lavoro nel settore: il papà di un ragazzo nostro bravino mi ha chiesto di fargli da procuratore (in realtà da intermediario visto che non ho i titoli per fare il procuratore.
Spesso ho avuto amichevoli confronti con responsabile dello scouting giovanile io sostenevo che certi giovani avessero un futuro e altri no. Hanno sempre avuto ragione loro. L’unica volta che io mi sono impuntato sul si (Pinamonti e Zinho) loro mi hanno detto: così è troppo facile. Ed è vero. Infatti in carriera ho azzeccato quasi solamente i giudizi su Bergomi, ferri, Totti, Giordano, Del Piero e qualche altro campione che avevo visto con gli allievi o prima. troppo facile.
Quindi in sostanza io continuerò a dire la mia opinione per discutere, sapendo che se loro fanno altre scelte avranno motivi migliori dei miei.
Io per esempio per un’Inter che lotti in campionato, CL e Mondiale per club, terrei la rosa e prenderei Bongiorno (anche se Calafiori mi sembra migliore, perché sul centro sinistra siamo più coperti che in mezzo, per questioni di età) Gudmunsson e un centrcampista di peso (Thuram, – che è destro ma sa giocare a sinistra, Rabiot o uno così. Mi piace anche Ferguson che però non è altissimo ed è destro, come già Barella e Frattesi).
Queste sono le mie chiacchiere. Poi aspetto con fiducia le loro decisioni in base a quello che è possibie fare, perché hanno dimostrato da anni di saper gestire complessivamente al meglio una situazione di non investimenti, se non addirittura di rientri, sul mercato
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Sono sostanzialmente d’accordo con le tue considerazioni tecniche.
Unico appunto è che il Toro è già inserito nell’ambiente ed è carismatico per cui non sarà facile trovare uno o due sostituti che, aldilà dell’aspetto tecnico, possano apportare lo stesso apporto carismatico.
Ciò detto credo che se le cifre che chiede sono quelle citate, sarà inevitabile una sua cessione.
“Per dirla terra terra in questo ultimo anno è stato molto più semplice farte il 9 dell’Inter che della Juventus”: ti dico la mia, se avessimo Vlahovic al posto credo i lragazzo scollinerebbe i 30 gol in campionato con una certa facilità.
Il serbo è completissimo e inserito in un contesto idoneo credo possa fare veramente la differenza.
In ogni caso Lauti è ancora giovane per cui spero un accordo alla fine venga trovato
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Kelle, interessantissimo il tuo intervento del quale condivido l’analisi tecnica, ma non il giudizio finale (ci sta, eh, questione di opinioni). Per me , con tutti i limiti che tu evidenzi, Lauti è l’anima di questa Inter e trovare uno che giochi per la squadra, con le sue qualità, non sarebbe semplicssimo.
Sulla parte finanziaria sono incompetente e non mi pronuncio. Io mi limito a ragionare sugli esborsi anno per anno e credo che tre acquisti come quelli che tu proponi nel momento in cui si muove l’Inter verrebbero a costare 50 milioni a testa, cioè in totale 150 milioni e che nessuno dei tre verrebbe per meno di 5 milioni, quindi 15 di ingaggio totali (30 lordi).
dando a Lauti 10 milioni (20 lordi), per non chiudere in passivo dovremmo venderlo per 160 milioni (senza contare le spese di intermediazione per 4 movimenti) . Il resto a me sembra teoria, perché io posso cedere un giocatore dopo un anno, lui può chiedermi il raddoppio dell’ingaggio, ci sono tante variabili.
Tecnicamente forse l’operazione sarebbe conveniente: ma lo direbbe solo il campo.
Non sono contrario in assoluto a questo tipo di operazioni: per esempio credo che se Conte andrà a Napoli cederà per moltissimi soldi Osimhen e comprerà Lukaku + Gudmunsson e un attacco con Lukaku Gud e Kvara, sinceramente farebbe paura a tutti.
Finanziariamente anche in questo caso, non mi pronuncio
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Noto che tuttosport (e non è il solo…) spinge per approfondire il solco tra Inter e Lauti. Le cifre non si sa da dove escano. magari è tutto vero, ma di certo lor ci sprano in una separazione.
Poi leggo: “nonostante le difficoltà economiche e i sacrifici sul mercato, la squadra è rimasta sempre competitiva e ha raggiunto risultati eccezionali accompagnati anche da un’estetica del gioco non banale”.
Mi consola non essere l’unico ad ammettere che si è rimasti competittiv ‘nonostante le difficoltà economiche e i sacrifici sul mercato” leggendo certi commentatori interisti sembra che invece l’Inter sia il paese di Bengodi.
Infine una considerazione: attenzione perché senza l’arrivo di ex canterani rischiamo di iscrivere in CL solo 23 giocatori (tra cui il terzo portiere quasi per ‘finta’, quindi 22 effettivi) in una stagione in cui ci sarà da giocare molto di più.
Tra gli ex canterani che possono sperare di arrivare non per far numero mi sembra ci siano solo Pinamonti e Fabbian (Satriano credo non abbia i tre anni). Altri potranno giocarsi le loro chances solo nei prossimi anni e in Primavera non c’è nessuno.
Ma l’arrivo di Fabbian non sarebbe un bene per lui che avrebbe davanti due centrocampisti di inserimento, come Barella e Frattesi
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Motivata ovviamente da tifoso…..Si potrebbe dire semplicemente XXX mi fa schifo oppure XXX non lo ritengo valido per questi motivi.
Comunque mi arrendo……ogni scelta fatta dal professionista non può essere discussa perchè non ne conosciamo i motivi. Una cosa che vale in caso di errori – anche reiterati – mentre in caso di successo occorre sperticarsi nelle lodi di bravura. Lo dirò ai miei amici napoletani che si sono arrabbiati – sin da agosto (toh) – con il presidente per le scelte fatte.
Mi hai convinto, è un modo di vincere facile che alla fine rende tutti felici
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No, è solo un modo di essere consapevoli dei propri limiti: se vinco è evidente che non ho fatto…male. Se perdo è evidente che ho fatto male e chi di dovere deve individuare le cause, tenendo conto della situazione a lui nota. Se per esempio perdo e lui decide di tenermi, significa che la responsabilità non è mia. Almeno per il mio datore di lavoro e i miei superiori
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Assolutamente da non perdere l’articolo di Sartori, responsabile di direttore di Football Benchmark, dunque non un idraulico o un veterinario, che pone definitivamente fine alla lunga diatriba che ha animato questo blog nelle ultime settimane
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Dico la mia su Lautaro (il concetto penso di averlo gia’ detto): ormai e ‘ un po’ che si parla di rinnovo. Io penso che e’ giusto, visto i risultati raggiunti anche grazie a lui, che chieda un aumento. Il problema e’ che mi sembra stia chiedendo un po’ la luna. Questo lo dico non in base a quanto riportano i vari “giornalai”, ma per il fatto che quando si vuole veramente chiudere si chiude. Quindi, per me, se in un paio di settimane non chiude, e’ perche’ effettivamente mira solo a monetizzare al massimo la situazione attuale, al di la’ di sbandierare eterno amore per l’Inter. Liberissimo di farlo chiaramente, e’ il suo lavoro. Spero pero’ che la dirigenza non si faccia prendere per la gola, francamente non e’ ne’ Baggio, ne’ Totti , ne’, tantomeno, il Fenomeno.
Con L’Europeo U17 in corso mi sono visto qualche scorcio di partite dell’Italia. Giochera’ anche stasera. Devo dire che Camarda ha davvero quel qualcosa in piu’ che ti fa capire subito che e’ destinato a fare bene bene (poi come al solito con i giovani puo’ succedere di tutto). Va beh, complimenti ai cugini che ne hanno intuito le capacita’ quando era bambino ( o fortunati che abbia scelto di andare da loro) e speriamo almeno faccia bene nelle varie Nazionali di categoria :-)
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Hai ragione, è molto più facile: bravi se si vince e bravi lo stesso se si perde perchè non si poteva fare diversamente.
Posto che Zhang – parole di Marotta – ha delegato in toto la gestione al buon Beppe, non può essere contemplata l’idea che lui non volesse avere tra i piedi personaggi magari brillanti ma più ingombranti (come Paratici)? Quindi preferire soggetti più proponsi ad obbedire ancorchè senza dare valore particolare?
Non consocendo i motivi tutto può essere ma questa cosa non può esser contemplata …. dopo tutto l’Inter dal post Moratti ha sempre avuto proprietari stranieri di cui la squadra non è mai stata, diciamo, il core business.
Sarei stato molto curioso di vedere il predetto infilare una serie di stagioni fallimentari sia tecnicamente sia finanziariamente parlando, come ha fatto da noi, con presidenti “più presenti”.
Ma comunque non importa, spero solo le scelte siano orientate a far durare Inter oltre l’anno e se la proprietà americana spingerà, come si legge, in questa direzione sarei felice.
Poi tengano o prendano chi vogliono
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Per me Camarda diventerà il centravanti della nostra nazionale per molti anni. Spero che non abbia firmato per il Milan: meglio che vada in Inghilterra o dove vuole. Nelle prime due partite bene i nostri Bailo Mantini e Mosconi. Non capisco perché non sia stato convocato Mancuso: forse ritengono più forte Liberali (altro milanista) effettivamente forte.
Questa sera alle 19.30 si può vedere la diretta di Italia Inghilterra su rai play in streaming.
Su lauti, io sono un romantico, spero ancora che ci siano situazioni da definire ma che le richiesta del procuratore siano inferiori a quel che si legge.
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Certo, se io sono il direttore di un’azienda preferisco uno obbediente e incapace che mi faccia fallire e perdere il posto piuttosto che un collaboratore dipendente che mi aiuti a valorizzarmi.
La mia speranza è che con giovani o vecchi, cpresi a zero o comprando il cartellino l’Inter sia competitiva ogni anno
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Può essere che alla fine non si trovi davvero l’accordo e che lautaro venga ceduto. Sicuramente lo sperano le nostre avversarie e la stampa che le fiancheggia. la quale in ogni caso un risultato l’ha già raggiunto: incrinare il rapporto meraviglioso che esiste tra il nostro più forte campione e i suoi tifosi
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Infatti forse non ti sei accorti che Inter brucia centinaia di milioni ogni anno.
Forse, dico forse, la logica aziendale del profitto nel calcio è poco applicata almeno finora e da noi).
Le danarose Atalanta e compagnia – che spendono molto di più sul mercato – nin credo perdano gli stessi soldi che perdiamo noi (e la gobba).
Ma questo non interessa
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Francesco Acerbi non parteciperà a Euro 2024. Dopo che la FIGC ha ufficializzato in questi minuti il forfait del difensore per il raduno in programma da domani, a Coverciano, dall’Inter fanno sapere che l’ex Lazio si sottoporrà a intervento chirurgico lunedì per risolvere i postumi della pubalgia che ne avevano limitato le prestazioni nella seconda parte di stagione con il club.
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Esatto: io non voglio l’albo d’oro dell’Atalanta
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Bellissimo primo tempo fra due grandi squadre. fantastico il gol di Liberali (Milan) ne ha scartati
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ne ha scartati sette prima di segnare. bravissimo anche Camarda
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Secondo tempo senza storia è stato un assedio e potevano segnare 5 o 6 gol. Ci hanno messo sotto con la fisicità: noi abbiamo retto benissimo un tempo, poi basta. Grandissimi interventi in uscita bassa del portiere Matteo Longoni, salvataggi fortunosi, ecc. Poi abbiamo vinto ai rigori.
Loro ci hanno messo sotto fisicamente perch>é avevano almeno 7-6 giocatori “di colore”. la loro fortuna è che non hanno un generale incivile e rozzo che va in tv a sostenere che chi è di colore non è inglese
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da sempre sostengo che un centrale pronto e bravo è necessario subito perché i nostri sono bravissimi na un po’ ususrati anche se la pubalgia può venire anche a 15 anni.
Un centrale deve arrivre ed essere bravo subito: se ha 24 anni o 33 non mi interessa. Se è bravo, si
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“Bloomberg – Inter, futuro luminoso: valore esploso del 200%, meglio solo Psg e Tottenham”
Via questa dirigenza di incapaci
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Eppure sono spendaccione rispetto a noi…mistero!
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E’ il naturale problema di avere ENTRAMBI i giocatori poer ruolo usurati
Certo che pubalgia e acciacchi vari possono venire a qualsiasi età ma le probabilità che una macchina di 18 anni abbia qualche problema è magigore di una di due.
L’alternanza, per me, serve a questo ma evidentemente nel mondo non c’erano giocatori di questo livello disponibili a quei prezzi
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Si può sempre far meglio, anche se per esempio prendere a zero uno bravo come De Vrji allo stesso costo ma giovane …è difficile.
Del resto noi un centrale giovane l’avevamo, Bisseck (in Germania e Danimarca mi dicono facesse il centrale), che però non avrebbe mai giocato. Chissà perché
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La nosrta u17 è una squadra forte (parlo di nazionale),ma c’è un problema:quasi tutti sono giocatori incompleti e in generale hanno meno forza e resistenza degli avevrsari più forti che non a caso possono disporre di un’ampia selezione di giocatori di origine africana.
Un giocatore fortissimo, per fare un esempio, è Liberali. Il gol che ha fatto è strepitoso, ma nel secondo tempo è scomparso e in fase difensiva addirittura ha regalato agli avversari la miglior occasione.
Gli unici due completi secondo me sono Camarda, che è di un altro pianeta ma anche Mosco (io da tifoso, ma da tifoso generico non interista, avrei tolto liberali nel finale non lui). Gliu altri giocvatori secondo me a questi livelli (parlo di semifinale europea per nazionali) hanno dei limiti, tecnici, di personalità o atletici
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Olandese arrivò a zero a 27 anni, grandissimo colpo, non ci piove: questo credo si possa dire anche se sono un semplice tifoso
Il suo rinnovo avendo titolare Acerbi lascia qualche perplessità ma questo non si può dire perchè non sono un professionista
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Colpo di scena sul fronte Lautaro Martinez. Dopo l’anticipazione del Corriere dello Sport, anche Sky conferma la novità degli ultimi minuti che farà felici tutti i tifosi dell‘Inter: il Toro, infatti, ha deciso di accettare l’offerta del club milanese da 9 milioni di euro più bonus ed è pronto a firmare il rinnovo di contratto fino al 2029. Per l’annuncio mancano solo gli ultimi dettagli.
Direi un’ottima notizia e un BRAVO ai dirigenti che hanno trovato l’accordo
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Però basta con questi giochini. Tutti sono liberi di dire tutto. ma non tutte le idee hanno pari valore e dignità. A decidere quali idee sono migliori è la ristretta cerchia degli specialisti, dei professionisti che conoscono a fondo tutti i dettagli delle faccende, Possono sbagliare anche loro? Si. Ma io preferisco farmi curare da un professore che è un luminare mondiale della medicina piuttosto che da un idraulico appassionato di medicina. Dopo di che anche l’idraulico può dire la sua opinione e magari in un caso su cento può avere ragione
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Quindi anche qui i pareri non hanno pari dignità e valore?
Perché il confronto è tra non addetti ai lavori.
Ne prendo atto
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No, il confronto è fra le idee e quindi le scelte di un professionista di riconosciuto primo livello e le idee di un dilettante, per quanto appassionato.
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La mia gatta ha una strana abitudine: quando è bisognosa d’affetto graffia qualunque cosa che mi faccia incazzare. Il tiragraffi o cose simili non li guarda nemmeno. Di solito io la inseguo, lei scappa, poi torna da me e si sdraia per terra in segno di resa. Io mi commuovo e le gratto la testa facendola felice. Per evitare isastri in casa, devo tener coperto tutto ciò che voglio conservare ed è di tessuto (divano, poltrone, sedie. Quando sono andato qualche giorno in ospedale è venuta una signora a far le pulizie. Non conoscendo le motivazioni ha considerato sbagliato quel sistema di coperture che a suo dire (e probabilmente è vero) produce solo polvere e acari. Ha tolto tutto e quando io sono tornato ho trovato divano poltrone e sedie devastati dalla gatta.
La morale della storia è che chi non sa non può giudicare i comportamenti di chi magari è stato costretto a fare così con buoni motivi
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Incredibile: il sassuolo ha vinto il campionato primavera battendo in finale 3-0 la Roma. Lo stesso sassuolo che in campionato abbiamo battuto due volte: 4-0 e 3-0. Siamo arrivati spompati e abbiamo perso una grandissima occasione per conquistare il titolo (e cedere i nostri giocatori a un prezzo più elevato
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Pero’, nonostante l’apparenza, cioe’ il primo posto nella regular season, mi sembrava di capire che non si aveva una grande fiducia in questa squadra primavera.
Ha fatto bene fino a quando i ragazzi che fisicamente facevano la differenza con i coetani, hanno retto. O forse fino a che, chi era piu’ bravino ed era chiamato ad allenarsi con la prima squadra, ha smesso di considerare la primavera “la propria squadra”. Che e’ un po’ il problema di tutti gli anni con i ragazzi di quest’eta’ …
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Quindi tanto vale non commentare la nostra Inter.
Eppure questo è il sale del tifo: tu dai il tuo parere, io il mio, altri il loro. Non credo dirigenza si faccia influenzare, sono solo commenti tra appassionati.
Io piuttosto vedo che i pareri allineati ai tuoi non danno problemi, quelli contrari si per cui so tira fuori la storia degli esperti.
È semplicemente questo, lasciamo stare esperti o meno. Se vale questo, ripeto, inutile commentare, nel bene o nel male.
Anche solo dire il turnover è stato esagerato, per fare un esempio, non sarebbe possibile: selo ha fatto un esperto, cosa possiamo dire noi? E così per ogni cosa.
Tu dici nessuno della primavera è pronto per fare il.24esimo: io ne prendo atto, ma potrei dirti co e fai a dirlo se gli esperti hanno scelto questi ragazzi e spesso dichiarano di averne piena fiducia nel caso ci fosse bisogno per prima squadra?
Stop, fine di blog e commenti.
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Sono d’accordo con te: il sale del tifo è scambiarsi opinioni.Per esempio: io penso che in Italia Inghilterra U17 non avrei mai tolto Mosconi, ma Liberali Ho scritto la mia opinione, però ho anche aggiunto che io ero in poltrona a casa mia e non a Cipro sul campo, che il mister aveva molte informazioni più di me e una maggiora competenza. Chiaro che se leggo l’opinione di un addetto ai lavori, magari presente sul campo, simile alla mia mi fa piacere, perché conforta la mia opinione. Credo sia umano.
Poi ci sono opinioni sulle quali è possibile avere una verifica. A me pare che nessun Primavera attuale possa vedere il campo con la prima squadra, oggi, se non in situazioni particolari (sul 6-0 per noi, ad esempio).
Questo fatto avrà una verifica. Se qualche Primavera di quest’anno verrà non solo aggregato per far numero, ma anche impiegato qualche volta, la mia opinione sarà stata sbagliata, perché chi ne sa più di me e li vede ogni giorno sul campo ha valutato diversamente.
Per me che sono appassionato di Inter giovanile, non poter più assistere agli allenamenti è stata quasi una tragedia. Una cosa è formarsi opinioni vivendo quotidianamente sul campo, parlando con gli attori, protagonisti, scambiando opinioni con gli addetti ai lavori, altra cosa è esprimere opinioni vedendo i giocatori una volta ogni 15 giorni o magari solo in tv.
Le opinioni possono essere sbagliate in entrambi i casi, ma nel secondo caso è moooolto più facile che lo siano. E comunque se parlo con il selezionatore delle nazionali e mi spiega perché non convoca un nostro giocatore, magari non sono d’accordo ma penso che lui, che vede a coverciano tutti i migliori nel ruolo ed è più competente, possa avere più ragione di me.
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PS. Di maggio, l’unico nostro convocato in U19 è in trattative per andare a Pescara, in serie C. E non è detto che sarà titolare.
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Comunque mi hai convinto Roberto, e non lo dico in modo sarcastico. D’ora in poi non ricorrerò più a certi argomenti del tipo: il confronto tra un’opinione di un tifosi e le idee e le scelte degli addetti ai lavori. E’ giusto così. Siamo tifosi e ognuno dice legittimamente la sua a prescindere dal livello di conoscenza dei fatti. Ci confrontiamo fra di noi, consapevoli di avere tutti conoscenze e competenze ridotte
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Per esempio: tu continuerai a criticare Ausilio, io continuerò a dire che secondo me negli ultimi tempi ha fatto bene, senza portare a supporto della mia valutazione il consenso dei proprietari e dei suoi superiori. Confrontiamo opinioni di tifosi e basta
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