
Temevo moltissimo questa giornata: la juve aveva una partita ‘facile’ mentre noi eravamo impegnati in una trasferta durissima, contro una squadra in condizione che aveva giocato una finale in meno rispetto a noi ed era rientrata a lavorare tre giorni prima.
In più mancavamo dei due terzi del centrocampo titolare e si tratta di giocatori che in questo momento sono al top in Europa.
Come spesso accade nel nostro campionato (difficilissimo, checché se ne dica) spesso sono però proprio le partite facili a tradire, anche se nella stagione in corso la marcia regolare di Inter e juve ha un po’ limitato questo fenomeno.
In ogni caso, perché le cose si volgessero al meglio per i nostri colori non bastava il… gradito inciampo juventino: era necessario che noi facessimo quella che, nelle condizioni date, considero un’impresa.
E l’abbiamo fatta, portando a casa il risultato pieno, dopo una partita anomala rispetto a quasi tutte le altre, perché siamo stati costretti a difendere bassi per quasi tutto il match e le ripartenze non si sono mai concretizzate: avrebbero evitato di affaticare le nostre coronarie.
E’ stata una partita anomala anche nelle sofferenze, perché stranamente abbiamo sofferto più le palle alte che le giocate rasoterra, nonostante i de Vrij, i Bastoni e gli Acerbi, per non parlare dei Pavard che non ha tutti i cm di Acerbi e Bastoni, ma sulle palle alte si fa rispettare (cfr. difficile salvataggio di testa a Sommer battuto).
Poi ci si è messo anche il rigore contro, che le immagini mostrano inesistente, senza il minimo dubbio.
L’arbitro ha diretto bene il match, ma nell’occasione è stato tratto in inganno dalle immagini mostrategli dal VAR dove si sono trattenute quelle chiarissime e gli hanno mostrato solo le più confuse.
Ma, si dice a Milano, “San Giuan fa minga ingann”. Qualche volta. E in questa occasione l’ha fatto, sotto forma di grave leggerezza nell’esecuzione di Nico Gonzalez.
La partita ha comunque dimostrato che a Firenze sono riusciti a costruire una squadra forte e competitiva e che mister Italiano sta svolgendo un lavoro egregio, anche di prospettiva.
Da ‘italianista’ (non nel senso di seguace di Italiano) dovrei essere felice per come è venuta questa vittoria, difendendo compatti e bassi e creando pericoli, pur non andati a buon fine, in contropiede, poiché l’unico gol è venuto su azione di calcio d’angolo.
Ma non è così perché è evidente che… persino io preferisco che la squadra tenga il pallino del gioco, metta sotto pressione gli avversari, crei occasioni su occasioni con un gioco spumeggiante, senza offrire loro possibilità in ripartenza grazie a un sistema di rientri e di marcature preventive efficaci.
Ma per restare ai vertici nel calcio bisogna saper essere efficaci in entrambe le situazioni.
Anzi, in tre situazioni:
- Saper fare la partita e aggredire alto l’avversario quando il rapporto di forze lo consente,
- saper difendere bassi e compatti quando l’avversario ti strappa l’iniziativa ed è lui ad aggredirti,
- saper difendere bassi e compatti, ma anche avere le gambe e la qualità per potergli far male in ripartenza e comunque per impedirgli di portare indisturbati tanti uomini nella nostra area.
A Firenze non siamo riusciti a fare la prima cosa, abbiamo fatto benino la seconda (dico benino e non bene perché ho ancora negli occhi alcuni pericolosissimi errori in uscita, soprattutto all’inizio e anche perché secondo me abbiamo sofferto troppo i lanci lunghi sui loro attaccanti).
In compenso non abbiamo lasciato loro gli spazi per andare al tiro sulle seconde palle e sulle palle messe indietro dal fondo.
Per le ripartenze probabilmente ha pesato un po’ la stanchezza, un po’ l’assenza di due centrocampisti di qualità e forse anche quella di Dimarco, anche se Carlos ha disputato forse una delle sue migliori partite all’Inter.
Che si sia trattato di una partita di sofferenza, diversa da quelle a cui Inzaghi e i ragazzi ci hanno abituati, lo dimostrano chiaramente anche i dati statistici, tutti favorevoli a i viola.
Il possesso è stato 58 a 42 per loro, ma soprattutto il possesso viola nella loro metà campo è stato di soli 4 minuti e 13 secondi, mentre il nostro nella nostra metà, di 10 e 20.
Un po’ perché faticavamo a uscire, un po’ forse perché in vantaggio, soprattutto nel secondo tempo, tendevamo a un palleggio ‘conservativo’.
I tiri verso la porta sono stati 14 a 8 per loro (i tiri in porta 4 a 4).
Sono numeri che abbiamo visto raramente in questo campionato… ma soprattutto impressiona il dato delle posizioni da cui si è tirato: con i viola che hanno calciato da dentro l’area ben 14 volte (contro sei nostre) e ben 9 volte da posizione centrale: addirittura 3 da dentro l’area di porta.
Le occasioni sono state 10 a 6 per loro (ricordo sempre che per me il concetto di ‘occasione’ è soggettivo e poco attendibile)
Noi abbiamo fatto il doppio dei loro falli (12 a 6) e abbiamo crossato di meno (14 a 8), ma con un tasso di precisione superiore.
Nettamente meglio loro sia come numero di passaggi riusciti, sia come percentuale di precisione (anche in questo caso ricordo che se giri palla sterilmente il numero dei passaggi e la loro precisione sale, ma senza grandi effetti).
A livello individuale troviamo che Lauti ha tirato più di tutti (5) e più volte (3) nella luce della porta.
Un segno della loro pressione è anche nel fatto che praticamente ci sono solo viola nella lista dei passaggi riusciti nella tre quarti avversaria come pure in quella dei giocatori che hanno toccato più palle.
Curioso il fatto che nella graduatoria dei passaggi riusciti il primo dei nostri sia Pavard (3°)
E ancora: Asllani ha corso più di tutti, ma Faraoni ha percorso più km allo sprint (1,4 contro 0,7). Carlos è stato il più veloce allo sprint davanti a Thuram e Parisi.
Infine L’Inter ha percorso molti più km (116 a 111) ma la velocità media è stata sostanzialmente in parità.
Questo dato dovrebbe far contenti i miei… avversari di polemica: si fatica di più a difendersi, sembrerebbe.
Ma io continuo a pensare che nel calcio non si possa limitarsi al mero dato meccanico, perché vengono chiamati in causa altri fattori usuranti.
In conclusione, quindi, Italiano ha saputo portare gli accorgimenti giusti per affrontare la gara: l’attacco a tre, con due giocatori molto larghi apriva la nostra difesa e l’assenza iniziale di Acerbi ha favorito il rilancio lungo, con palle alte sul centro dell’area dove Nzola ci ha creato delle difficoltà.
Inzaghi ha risposto con la soluzione Carlos che può fungere meglio di Dima in appoggio al terzo difensore sullo sgusciante Ikoné (poi Gonzalez) e nello stesso tempo ha più gamba per proporsi sulle progressioni lunghe.
Ma certo l’assenza dei due centrocampisti titolari e di Dimarco hanno tolto qualcosa alla nostra capacità offensiva e di ripartenza, senza nulla togliere alla positiva prestazione dei sostituti.
In conclusione a me pare che spesso le discussioni sul pressing alto e frenetico e sulla ‘scelta’ di aspettare bassi e ripartire sia un mero artificio dialettico, perché esistono anche gli avversari.
Oppure davvero pensa che Inzaghi a Firenze abbia scelto di stravolgere il suo sistema di gioco con tutti che si sganciano e si propongono in favore di un blocco difensivo compatto per contenere e poi semmai ripartire?
Come per altro ho letto su un sito ‘interista’:
“Io torno sempre alla lezione di Gianni Brera: è meglio conquistare subito Vienna che difendersi sul Piave”.
Se si può.
Under 19: Torino – Inter 0-0
Mi risulta abbastanza difficile commentare una partita della quale ho visto il primo tempo in diretta e il secondo registrato, diverse ore dopo e conoscendo già il risultato finale.
Chiaro che prospettive ed emozioni cambiano.
In generale mi sembra di poter dire che ho visto una buona Inter, diversa da quella che sino a poco tempo fa trovava il gol con una certa facilità, ma anche in qualche modo più equilibrata e solida, che ha giocato nel complesso alla pari sul campo della seconda in classifica (tra l’altro in un periodo molto felice) pur essendo priva di ben tre uomini nel reparto di centrocampo: Stankovic e Akinsanmiro a Firenze con la prima squadra e Bovo, naturale sostituto di Ale, infortunato.
Le occasioni da gol sono ste poche da entrambe le parti, a conferma dell’equilibrio che regnava in campo.
Nel primo tempo Inter molto più intraprendente del Toro, ma senza squilli perentori.
Nella ripresa i granata osano qualcosa in più, noi non siamo bravi a sfruttare gli spazi per le ripartenze, tuttavia concediamo pochissimo: in pratica una sola occasione nel finale, con tiro deviato sulla traversa.
Chivu schiera il solito 433 a… geometria variabile, con Aidoo Stante Stabile e Cocchi davanti a Raimondi.
In mezzo Di Maggio, il quasi debuttante Zanchetta e Berenbruch, davanti Kamate e Quieto sulle fasce con Sarr punta centrale.
Nel finale sono entrati un altro 2006 (De Pieri) e addirittura un altro 2007 (dopo il titolare Cocchi), cioè Mosconi.
Le pagelle
Raimondi: raramente viene impegnato in modo serio, ma se la sbriga sempre con sicurezza.
6.5
Aidoo: ha un avversario tosto e resta in zona per non rischiare. Così però vengono a mancare le sue sovrapposizioni.
6.
(Miconi: poco più di 15 senza correre rischi.
s.v.)
Stante: sull’uomo è insuperabile. In una situazione in cui i marcatori sono sempre meno numerosi, una presenza davvero rassicurante.
7
Stabile: con il compagno di reparto forma una coppia che in categoria rappresenta una garanzia assoluta.
7
(Matjaz: entra al 90′.
s.v.)
Cocchi: finché ne ha chiude e soprattutto spinge che è un piacere, considerando anche che è di due anni sotto età. Nel finale resta più sulle sue.
6.5
Di Maggio: dinamismo e grinta a profusione, insieme a qualche bella giocata. Con Stankovic l’intesa (per andare e coprire) è ovviamente superiore e lui può inserirsi di più.
6.5
(Mosconi: altro sotto età di due anni. Entra al 90′.
s.v.)
Zanchetta: credo fosse all’esordio da titolare. Fa il suo senza particolari squilli.
6
Berenbruch: si conferma pericolosissimo nelle percussioni con o senza palla, ma questa volta le conclusioni non gli riescono.
6
Kamate: sembra in leggera ripresa ma ancora non è quello di inizio stagione. Sotto porta non incide.
5.5
Sarr: una mole di lavoro incredibile sia per attaccare la profondità sia per far salire la squadra o per tentare spizzate. Avesse un po’ di qualità in più sarebbe un giocatore davvero interessante.
6.5
Quieto: un match contro i secondi in classifica, a casa loro e trattandosi del Toro, squadra che tradizionalmente fa della fisicità e della grinta la sua arma migliore, non sembrava il più adatto a farlo ben figurare. Invece nel primo tempo riesce a prendere sul tempo gli avversari e a rendersi pericoloso.
6+
(Owusu: al rientro dopo un lungo infortunio, in pochi minuti mette un paio di palle invitanti per i compagni.
6.5)
All. Chivu: la sua squadra si esprime con due…facce: primo tempo di notevole spessore, ripresa più in difficoltà. Porta via un punto che comunque è prezioso.
6.5
Under 17: Inter – Lecco 2-0 (Mancuso 2)
Non tragga in inganno il nome poco… appariscente della rivale: prima di questa partita il Lecco era terzo in classifica e ci precedeva di due punti.
E in effetti non è stata una vittoria facile, perché a un primo tempo di chiaro predomino interista ha fatto riscontro una ripresa in cui siamo andati a lungo in difficoltà, subendo la loro pressione.
Una partita dai due volti, insomma, ma anche nel periodo più favorevole non si è mai avuta l’impressione che l’avessimo chiusa.
Infatti nel primo tempo, sull’1-0 a loro sono riusciti 2-3 contropiedi pericolosi e in uno di questi sono andati al tiro, costringendo il nostro portiere, Michielan a una parata straordinaria: su un tiro scoccato da appena dentro l’area, violentissimo e proprio all’incrocio del palo lungo, Michielan si è disteso con un colpo di reni (se mi leggesse Castellini inorridirebbe, perché secondo lui ‘i reni serven duma per pissà’ e la spinta esplosiva la danno le gambe) e l’ha tolta dal sette con la mano di richiamo.
Poi nel secondo tempo lo stesso Michielan ha parato un calcio di rigore: vero che si era sul 2-0 e avremmo conservato il vantaggio, ma mancava molto al termine e loro ci stavano schiacciando nella nostra metà campo.
Se consideriamo anche che abbiamo 20 punti di distacco dal Milan, tutto sommato questa prestazione può essere considerata come un piccolo passo avanti rispetto alla media di una stagione molto deludente.
L’impressione è che abbiamo migliorato qualcosa sul piano dell’organizzazione, ma anche che questa non è una ‘squadra’ perché non ha solidità, fluidità di gioco e neppure una grande efficacia difensiva.
Ci sono alcuni giocatori, non molti, che hanno buonissime qualità tecniche ma sembrano lavorare spesso in modo individuale e non seguendo uno spartito collettivo.
Non vorrei ripetermi ma il problema fondamentale mi sembra questo: la squadra aveva mostrato nella scorsa stagione di non essere il prodotto di un’annata felice.
Nei due mercati della scorsa estate e della prossima, dovevano venir innestate delle pedine di grande spessore capaci di fare da traino a tutto il complesso.
Parlo di giocatori in grado di fare la differenza.
E in effetti proprio su questa squadra si è investito prendendo all’estero ben 5 giocatori.
Purtroppo almeno per il momento dobbiamo constatare che nessuno di questi si è rivelato il giocatore che aspettavamo.
Alcuni hanno una buona tecnica ma… il gioco del calcio è un’altra cosa.
Più in generale nessuno di loro mi è sembrato migliore di quelli che avevamo già e in alcuni casi nemmeno dei 2008 promossi in larga misura con un anno d’anticipo.
Non conoscendo le vicende finanziarie e organizzative della società non attribuisco una responsabilità agli osservatori per l’estero, perché il mio sospetto è che sui giocatori che possono davvero fare la differenza a questa età (17 anni) ci arrivano solo altri…
Una piccola riprova di quanto sostengo potrebbe essere data proprio dall’iter della gara col Lecco, in cui abbiamo prevalso nettamente nel primo tempo, abbiamo subito per una mezz’ora nella ripresa, per poi riprendere il pallino del gioco (e qualche occasione).
Non voglio gettare la croce addosso a nessuno, ma a me è parso che dopo la sostituzione di un paio di stranieri siamo tornati a giocare in undici
Questa la formazione iniziale.
Michielan
Ballo, Bovio (2008), Nenna, Sorino (2008)
Iddrissu, Mantini, Mancuso
Kukulis, Carrara (2008), Humanes Gomes
In panca tra gli altri: Biz, Luchetti, Cerpelletti, Moressa (2008), Tassotti, El Mahboubi, mentre tra gli stranieri arrivati in estate mancava Zarate.
Brevi pagelle
Michielan: due parate strepitose, può migliorare con i piedi.
8
Ballo: velocissimo e determinato, sta migliorando parecchio.
6.5
Bovio: fisico e senso della posizione per uno dei più giovani.
7
Nenna: guida la difesa con calma e buona efficacia.
6.5
Sorino: un po’ carente fisicamente, ma non sul piano della determinazione e dello stare in campo
7
Iddrissou: incontenibile in progressione, a volte troppo individualista: difficile essere ‘quadrati’ con tre punte e due mezze ali (Lui e Mancuso) in realtà attaccanti che partono da lontano..
6.5
Mantini: da tempo sostengo che è imprescindibile per questa squadra che secondo me ha un po’ di equilibrio quando giocano insieme lui e ‘Cerpe’. La convocazione in nazionale mi sembra confermi la mia opinione.
7
Mancuso: decide la partita con due gol molto simili, nel senso che si ritaglia in dribbling uno spazio per il tiro nell’area affollata. Cala alla distanza e viene sostituito dopo un ‘giallo’
7.5
Kukulis: impalpabile. Si vede che sa giocare a calcio, ma… non morde
5+
Carrara: lui si batte come un leone ma centralmente il Lecco chiude bene e ‘Carra’ fatica a trovar spazi
6.5
Humanes: gioca spostato sulla sinistra, mi pare che sia lui a dare a Mancuso la palla che poi l’italo uruguagio sposta sul breve e infila per il vantaggio. Si lamenta perché vorrebbe più cambi di gioco nella sua direzione. Probabilmente ha doti tecniche apprezzabili ma in una partita serve anche altro
5+
Tra i subentrati hanno portato un contributo importante Lucchetti, Cerpelletti e Tassotti, mentre si è fatto davvero apprezzare il 2008 Moressa, giocatore interessante se si rafforzerà atleticamente.
All. Polenghi: l’impressione è che anche con questa rosa si possa fare qualcosa in più, ma bisogna vedere se è questo l’obiettivo e non mettere alla prova tutti (con parecchi sotto età) per vedere su chi si potrà contare per il futuro.
6
Under 15: Inter – Brescia 4-0 (Dade 2, Salviato 2)
Sebbene il Brescia si trovi nella parte bassa della classifica è stata una bella partita vinta dai nostri piuttosto nettamente (oltre ai 4 gol c’è da segnalare un rigore fallito da Carboni, sul 4-0).
Il risultato non è mai stato in discussione se non per alcuni istanti, sul 2-0 quando il Brescia sembrava aver accorciato le distanze, ma in realtà la bandierina dell’assistente era già alta e l’arbitro ha giustamente annullato.
Poi i nostri hanno ripreso le loro trame offensive, segnando altri due gol e fallendo appunto nel finale il rigore del possibile 5-0
Questo risultato ci consente di essere lì, a contenderci il primato con Milan e Atalanta.
In sostanza mi sembra di poter dire che, comunque vada a finire la stagione anche il gruppo dei 2009 è di ottimo valore, come già i 2008 (che lo scorso anno si sono laureati campioni di Italia).
Diverso, come sappiamo il discorso sui 2007, una squadra nata malino e purtroppo che non si è riusciti a rilanciare con i nuovi arrivi.
Bisogna tener conto naturalmente che alcuni dei migliori 2007 giocano stabilmente con i 2006 e persino a volte con i 2005, ma questa situazione ormai è comune a diverse squadre.
Sembra che, almeno nella regular season, tra le grandi società si sia affermato il principio di ‘far crescere’ più rapidamente i migliori talenti facendoli giocare sotto età pur cercando comunque la qualificazione ai play off.
C’è da dire in ogni caso che la squadra gioca un ottimo calcio, anche quando, come nella gara odierna mancano i nazionali Evangelista e Djeci, oltre ad altri giocatori importanti come Matarrese e Calò.
Inoltre si deve considerare che il capitano Allosufi è uscito presto dal campo per infortunio e il forte centrocampista Pannuto, solitamente titolare, è entrato solo nella ripresa.
Sono quindi scesi in campo:
Sebastiani
Masetti, Donato, Cassini, Pirola
Nese, Morosi, Limido
Allosufi
Salviato, Dade
Con Allosufi che gravitava sulla sinistra e in quei casi si formava un 442.
Dicamo che il livello medio, tecnico e atletico è apparso molto elevato per la categoria, ma è difficile individuare, almeno in questa giornata, elementi che sovrastino gli altri per rendimento e/o qualità, anche se naturalmente i due attaccanti autori di una doppietta a testa meritano qualche apprezzamento in più: Dade per la velocità e la potenza, Salviato anche per la tecnica.
Tutti comunque si sono espressi su di un livello chiaramente superiore alla sufficienza.
Tra quelli che conoscevo meno mi sono piaciuti il terzino destro Masetti, ex difensore centrale, con fisico e buona disposizione tecnica, il subentrato Bettelli, esterno di fascia destra che non ha un gran fisico, ma possiede grinta, dinamismo resistenza: un vero motorino inarrestabile
Ma tutti hanno fatto bene, da Pirola a Nese a Cassini a Allosufi finché è stato in campo.
Diciamo che in altre occasioni mi avevano impressionato di più Limido, Morosi e lo stesso Pannuto, che comunque restano giocatori di qualità
Per questo gruppo l’imperativo è uno: giocarsela fino alla fine per il titolo.
Under 16: Inter – Brescia 3-3 (Stefani, Carrara, Suppa)
Partita rocambolesca, con i nostri che perdono un po’ di terreno rispetto alle rivali (Milan che ci precedeva di un punto e Monza che ci seguiva a due: adesso il Milan ha allungato e il Monza ci ha raggiunti) dopo una gara condizionata da un arbitraggio assolutamente inadeguato e anche da sinceramente eccessivi atteggiamenti isterici e… scenografici di alcuni bresciani.
La partita è risultata guastata, ma fortunatamente alla fine non ci sono stati gravi incidenti e i ragazzi hanno chiuso con una riappacificazione generale.
Diciamo subito che il Brescia è una buona squadra, in piena lotta per un posto nei play off e che possiede almeno tre giocatori di livello superiore.
Mi riferisco all’esterno destro Badra, un ragazzo di colore che conoscevo già e che ha un passo assolutamente non confrontabile con nessuno in categoria. Quando accelera Badra se ne va sempre, chiunque lo ostacoli.
Ho chiesto, abbastanza stupito come mai fosse ancora a Brescia.
Mi hanno risposto che è piuttosto piccolo di statura e non ci sono certezze che possa mantenere questa superiorità di passo anche nelle categorie superiori.
Inoltre ha un carattere certamente difficile da gestire perché provoca in continuazione (se trova un a arbitro che glielo lascia fare) avversari e persino direttamente il pubblico.
Naturalmente il pubblico può avere la sua parte di responsabilità, ma un giocatore in campo, anche se giovane, deve saper mantenere il ‘distacco’ necessario.
Molto forte è anche il numero dieci Pedretti: questo ragazzo è un vero talento, fa giocare la squadra, di cui è il perno, e spesso gioca di prima, mostrando colpi davvero sorprendenti e efficaci.
Infine anche il mediano Quaggia ha mostrato a mio parere continuità e qualità oltre la media.
Dicevamo della partita rocambolesca, ma prima dobbiamo vedere la formazione dei nostri, che sicuramente hanno pagato alcune assenze importanti:
Mortarino
Moranduzzo, Pavan, Peletti, Suppa
La Torre, Virtuani, Grisoni Fasana
D’Agostino, Stefani, Franchi
Basta scorrere l’elenco della rosa per vedere come mancassero numerosi big:
- Ferronato (portiere, nazionale, lungodegente),
- Lissi, difensore destro, nazionale,
- Breda centrale nel giro della nazionale,
- Vukaj, trequartista,
- Curcio, centravanti,
- Moressa, centrocampista offensivo,
- Carrara, attaccante.
Nonostante questo la partita l’ha fatta l’Inter che è andata più volte vicino alla marcatura, con azioni ben congegnate, sfumate sempre per questione di dettagli.
Improvvisamente su uno dei rari contropiede bresciani Badra mette in mezzo una palla che El Mahdi devia in rete.
L’Inter reagisce ma il tempo finisce col risultato di 0-1.
Nella ripresa succede di tutto: prima l’inter acciuffa il pareggio, con una bella discesa di Moranduzzo, se non sbaglio, sul cui traversone Stefani di testa è lesto ad infilare.
Non passano due minuti e l’arbitro, che aveva preso decisioni assurde ma ininfluenti per tutta la partita, accentuando però il naturale nervosismo dei ragazzi, concede ai bresciani un un calcio di rigore.
Il nostro difensore interviene in modo deciso su una palla che arriva in area. La palla, che arrivava in verticale, viene scaraventata violentemente in fallo laterale.
Dalla mia posizione non posso giurare che non ci sia stato anche un contatto fra le gambe, ma la palla è stata presa sicuramente e ‘piena’.
Le lamentele vivaci dei nostri naturalmente si rivelano inutili.
Sul dischetto va Pedretti, ma Mortarino con un grande intervento devia. Ancora Pedretti però è primo sulla ribattuta e insacca.
L’Inter non ci sta e attacca a pieno organico, mentre la partita sfugge completamente di mano all’arbitro: non si contano più le simulazioni dei bresciani, le mini risse, gli interventi… duretti.
Eppure l’Inter riesce a rimetterla in piedi e addirittura a portarsi in vantaggio.
Carrara, subentrato, e Suppa portano i nostri sul 3-2.
Ma su un attacco bresciano l’arbitro vede un fallo del nostro difensore. Si accende una mini rissa e… viene espulso: chi dice per preteste, che per aver colpito con un calcetto l’avversario.
I nostri in dieci potrebbero portare a casa la vittoria se solo tenessero la posizione preoccupandosi di raddoppiare Badra, che continua a litigare con gli avversari e col pubblico.
Invece prendiamo un contropiede, Badra salta il diretto marcatore, stringe al centro e batte Mortarino.
Finisce così una partita che ci allontana dalla vetta (avendo il Milan battuto il Como) ma che a mio parere, al netto di qualche errore tattico e dell’essere caduti nella trappola della provocazione avversaria, ha confermato la nostra forza.
Rapide pagelle
Mortarino: nessuna responsabilità sui gol. Para anche il rigore ma non riesce a intervenire sulla ribattuta.
7
Moranduzzo: se la cava bene in fase difensiva e prova anche a spingere.
6.5
Pavan: tre gol sono troppi, anche se certamente i veri pericoli vengono dalla fascia di Badra e dalle avanzate del centrocampista Pedretti.
6
Peletti: vale il discorso fatto per Pavan. In più lui quando esce ha un ottimo passo. Mezzo punto in meno per l’espulsione che ha lasciato in 10 la squadra quando ormai c’era solo da stare tranquilli e gestire.
6
Suppa: fatica molto , come tutti, quando Badra attacca dalla sua parte, ma non rinuncia ad attaccare e ottiene addirittura il gol della provvisoria rimonta con un tiro potentissimo.
6.5
La Torre: una prestazione discreta, ma eravamo abituati a vederlo fare ancora meglio.
6
D’Agostino: mi sembra che si sia molto rafforzato fisicamente. Buone doti tecniche le ha sempre avute.
6.5
Virtuani: leggermente sotto tono rispetto alla media delle prestazioni che di solito lo vedono gran protagonista.
6
Grisoni Fasana: vale il discorso fatto per Virtuani, logico che loro arrivano sempre alla sufficienza, ma la squadra per decollare ha bisogno che si esprimano al loro top, che è notevole.
6
Stefani: un gran gol e tanto lavoro, tanta corsa che mette a dura prova la difesa bresciana. In crescita
7
Franchi: si dà molto da fare ma è difficile per lui che non ha un ‘peso’ atletico straordinario incidere contro la difesa bresciana.
5.5
Nella ripresa, con i cambi, la partita era stata ripresa. Purtroppo un rigore mooolto dubbio e un’espulsione quando eravamo tornati in vantaggio hanno vanificato il grande sforzo della squadra.
Under 18: Inter – Hellas Verona 4-0 (Zarate, Della Mora 2, Spinaccè)
Nel posticipo di lunedì i ragazzi di Zanchetta battono il Verona 4 a 0 e ritornano al secondo posto, a un solo punto dalla Roma capolista.
Il risultato non è mai stato in discussione, anche se il Verona si è dimostrato squadra coriacea ben messa in campo e composta da discrete individualità.
Due gol per tempo hanno evitato patemi ai ragazzi di Zanchetta che hanno pure fallito diverse conclusioni dopo azioni ben congegnate.
Dopo che Spinaccè, superato il portiere, ha calciato fuori di poco a porta vuota, sia pure da posizione molto angolata, è venuto il gol di Zarate, con un tiro da fuori dopo un’azione insistita dei nostri.
Anche il secondo gol, che porta la firma di Della Mora ha avuto la stessa dinamica.
Il Verona comunque ha continuato a giocare con grinta, cercando di ritornare in partita, ma l’Inter nonostante alcune assenze o panchine (sembra che Zanchetta, ad esempio sia l’ultimo passato alla Primavera, con promozione di Zarate dall’Under 17).
Ma i nostri hanno controllato con calma e hanno creato le occasioni migliori.
Nella ripresa Spinaccè su rigore metteva al sicuro il risultato prima che Della Mora autore di una prestazione di rilievo siglasse la doppietta personale.
In campo per noi:
Tommasi
Della Mora, Garonetti, Maye, Castegnaro
Mazzola, Zarate, Fois
De Pieri, Spinaccè, Mosconi
A dimostrare la forza di questa squadra basterà ricordare che oltre agli assenti in panchina c’erano tra gli altri elementi del calibro di Zamarian, Sardella, Chiesa, Sotgia, Pinotti, Lavelli, Zouin, Iddrissou, Vanzulli.
Quasi tutti entrati nel secondo tempo.
Rapide pagelle
Tommasi: sempre sicuro in ogni situazione.
7
Dalla Mora: vera spina nel fianco della difesa avversaria. E’ tornato il giocatore che era nazionale qualche tempo fa. Uno dei sue ol davevro splendido per esecuzione.
7.5
Garonetti: sicuro in marcatura, elegante nel gestire palla in uscita.
6.5
Maye: potente e autoritario non lasci spazio agli avversari.
6.5
Castegnaro: prestazione opaca. Il ‘mio’ Jean non ha offerto la solita prova brillante e spumeggiante.
5.5
Mazzola: cresciuto molto atleticamente, non ha sofferto lo scontro fisico e ha dato un buon contributo alla manovra.
6
Zarate: buona prova, regista a tutto campo, ha corsa e buon piede. Spesso Zanchetta l’ha richiamato perché deve imparare a offrirsi più sollecitamente al disimpegno dei compagni. Ma sono dettagli.
6.5
Fois: è bravino indubbiamente, ma dovrebbe rafforzarsi atleticamente per ambire a diventare ‘giocatore’.
6
De Pieri: fuori categoria nell’Under 18: ha trattamento di palla, passo e determinazione da categoria superiore.
7.5
Spinaccè: in Primavera (dove è sotto età) non mi convince troppo, in questa categoria risulta molto importante se non determinante. Secondo me va aspettato perché è un… tardivo come sviluppo muscolare.
7
Mosconi: il ‘mio’ Mosco, ogni volta che lo vedo mi induce a sperare che entro qualche anno si possa aver trovato la punta di valore capace di imporsi anche partendo dal nostro settore. Controllo di palla progressione tiro straordinario sono le sue armi migliori, oltre alla grinta.
7
Tra i subentrati Sardella ha fatto meglio di Jean. Lavelli ha confermato di essere un giocatore importantissimo, Zouin ha qualità ma deve crescere agonisticamente.
Iddrissou, Vanzulli e Pinotti… si conoscono.
Luciano Da Vite
Il mondo alla rovescia: la Fiorentina offre 20 milioni per un giovane dell’Inter. Non è l’Inter che offre 20 milioni per un giovane della Fiorentina.
Si avvicina Inter juve e Marelli si schiera dove …è più conveniente: d’ora in poi in area i difensori non potranno più intervenire: se allontanano la palla e poi sullo slancio toccano un avevrsario è rigore per condotta imprudente.
ma varrà solo per i difensori dell’Inter
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Contri i gobbi sarà fondamentale essere in palla fisicamente. Se annulliamo il divario – a loro favore sotto questo aspetto – dovremmo essere ben messi.
Di fatto loro non hanno schemi se non fare una corrida con densità estrema, buttare palloni in avanti e fare mischioni su palle inattive.
Forza ragazzi, a prescindere dai punti in palio credo che l’esito della partita inciderà sul morale di entrambe. E potrebbe significare molto.
Su arbitraggio francamente temo di più i restanti match (nostri e loro) rispetto allo scontro diretto dove credo non verranno assunte decisioni clamorose. Certo non vorrei essere l’arbitro di questo match. Sarebbe intelligente prendere uno straniero ma non credo sia possibile
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Grazie sempre Luciano per le preziose notizie.
Come hai visto Asslani?
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Non mi ha entusiasmato, Tankian. Non che abbia fatto male maper ora non ha certo il ‘oeso’ di Calha, in nessuna delle due fasi
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Finalmente si torna alla normalità cioè Roberto ed io torniamo ad avere idee…opposte.
Come sempre io sarei felice se avesse ragione lui e io mi sbagliassi. Però io non credo assolutamente che si possa dire che noi abbiamo un gioco e la juve no, perché si limita a buttare palla lunga sulle punte e a contendere la seconda palla. Magari fosse così. E vero che la nostra costruzione è più qualitativa perché in certo ruoli abbiamo fatto delle scelte precise in quel senso: penso a Barella, Calha, Mikhi, DI Marco, ma anche a De Vrji, Bastoni e Pavard e spero Buchanan.
E’ vero che loro hanno fatto una scelta diversa puntando di più sulla potenza e sulla progressione per cercare magari di essere meno belli ma più efficaci.
Io non credo che una squadra che ‘non ha gioco’ possa essere solo un punto dietro dopo 20 partite a una che ha un gran gioco e sia davanti di parecchio a tutte le altre. A me sembra che loro abbiano un gioco diverso dal nostro, ma ugualmente efficace. Quello su cui posso concordare è che il nostro può essere più piacevole a vedersi.
Una curiosità: i giocatori visti dal campo (anche a Interello dove li vedi a 5 metri di distanza, sembrano fisicamente diversi da quando li vedi a un metro e gli parli.
Ieri ero seduto vicino a Mancuso che ha ancora 16 anni, compirà 17 a marzo. Mancuso è un giocatore di tecnica eccezionale, come dimostrano i due splendidi gol realizzati ieri, aprendosi mezzo metro per il tiro (2 gol) in un’area intasata. Visto in campo però mi sembrava ‘leggerino’ nel contesto di gara. Visto da vicino è una ‘bestia’ notevole. Non è lòa prima volta che mi succede questo
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Longhi: “Sommer-Nzola? Ex arbitri col cervello al contrario. È respinta di pugno” Il rigore più fasullo fischiato in tutta la storia del calcio è stato preparato dalle lagne dei giornalisti prezzolati nelle giornate precedenti
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Inter, 44 anni fa l’esordio in prima squadra di Bergomi: Io c’ero a San Siro in quel giorno di gennaio e sono stato felice di vedere un mio pupillo delle giovanili, esordire così bene, proprio contro la juve, a un’età in cui di solito si disputano i tornei di…Arconate (faccio per dire)
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Il giovane svedese davvero bravo che…seguivamo è andato al barcellona, per 10 milioni. Chissà perché ne ero certo? Comoda la vita quando puoi prendere i migliori giovani in tutto il mondo…
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Certamente le parole possono suonare “esagerate” per far passare il concetto.
Però ti confermo che ho visto, ahimè, 80% buono delle loro partite e confermo quanto ho scritto: i gol loro sono in gran parte frutto del caso e/o della qualità individuale (soprattutto fisica, leggasi colpi di testa) rispetto ad azioni corali frutto di movimenti offensivi studiati.
Sono a un punto da noi perchè hanno un vantaggio fisico-tecnico imabarazzante rispetto a tutti i club di A (con pochissime eccezioni), aumentato dal poter giocare un match a settimana. D’altronde non è un caso che spendano il triplo di chi arriva comunque in CL (la quarta squadra di A, non l’ultima). Impossible non capitalizzare questo vantaggio per tre anni.
E’ come se il Psg in Francia finisse per tre anni di fila fuori dalla lotta scudetto.
Che poi facciano bene il catenaccio è fuori discussione: oggi si chiama organizzazione difensiva perchè è più carino ma la sostanza non cambia. Contro Empoli e Salernitana, per fare due esempi, hanno costruito pochissimo. Con i toscani due pericoli, ovviamenti nati da corner. In casa. E con Verona, Cagliari, Monza ecc. hanno fatto grosso modo lo stesso. Non si contano i punti strappati da gol casuali di Gatti, Cambiaso e compagnia al 90esimo (anche la fortuna non guasta).
Non subire mai rigori poi è un altro elemento che francamente aiuta. Curioso per una squadra ce fa dalla difesa il proprio mantra. Ma questa, purtroppo, non è una novità.
Sono stracerto che se avessero avuto il doppio impegno, questo approccio monotematico non avrebbe pagato questi dividendi in campionato.
Su una cosa do loro atto: hanno assemblato giocatori fisicati per venire incontro alle esigenze del loro allenatore, eliminando le figure meno idonee a questo approccio.
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Sono d’accordo solo sul fatto che con la CL avrebbero perso qualche punto in più, come l’abbiamo perso e lo perderemo noi. E naturalmente sul fatto che sia…strano che non abbiano subito rigori.
Per il resto il confronto col PSG è improprio perché la differenza (finanziaria) fra i parigini e tutte le altre francesi è enorme.
C’è una cosa che tu non consideri perché l’ho già proposta, ma tu evidentemente non la consideri importante (ci sta eh, non sono polemico).
Io non ho mai visto una grande squadra che ha fatto un ciclo lunghissimo e ha dovuto in poco tempo sostituire tutta la rosa, tornare alla vittoria dopo due o tre anni. Non l’inter del primo Moratti, non l’Inter del secondo Moratti, non il Milan di Berlusconi e persino bayern e MU, per esempio hanno impiegato anni a ricostruire.
Comunque in generale la questione è solo come dire verbale. Per me tutte le squadre hanno un gioco. Qualcuna gioca in modo più piacevole. ma siccome i punti si danno a chi fa un gol in più il gioco più pratico può prevalere su quello più bello. Che sia praticato da marcantoni o meno poco importa.
Poi ribadisco a scanso di equivoci che sono contentissimo della mia squadra, del suo gioco e dei suoi risultati. E lo sarei anche se non dovesse vincere (sgraat) neppure questo campionato
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“Io non ho mai visto una grande squadra che ha fatto un ciclo lunghissimo e ha dovuto in poco tempo sostituire tutta la rosa, tornare alla vittoria dopo due o tre anni”.
E’ (parzialmente) vero ma, per me, non consideri il contesto.
Un conto è essere il MU, certamente dotato di grande potere di spesa ma in un campionato ipercompetitivo dove almeno altri 5/6 club spendono le stesse cifre, anzi qualcuna anche di più.
Un conto è essere in un campionato, come la Germania, dove lo strapotere del Bayern gli permette di vincere scudetti 11 scudetti di fila (striscia aperta).
Per me vincere 11 scudetti di fila (ma anche i 9 dei gobbi) vuol dire aver rinnovato la squadra profondamente e passare per almeno tre cicli continuando a vincere o comunque restando ipercompetivi.
Ma, ecco l’elemento che per me non consideri, si tratta di due squadre che hanno potuto contare su un vantaggio finanziario impressionante verso gli avversari, che aumentava (per motivi anche illeciti) invece di ridursi nel corso degli anni. Personalmente la critica che ho mosso ai nostri non è mai stata quella di non costruire team più forti dei gobbi (difficilissimo considerando le forze economiche in campo) ma di club ancora meno danarosi di noi (vedi nel tempo Bilan, Napoli).
Se poi uno legge che dei 15 più pagati in A 11 sono gobbi, hai voglia a sostenere che non si è favoriti perchè occorre ricostruire. Penso sia più facile far tornare alla normalità dopo un terremoto una zona in Norvegia rispetto ad Haiti. Molto più facile perchè hai tanta disponibilità per ricostruire…in fretta.
I gobbi hanno bucato, fortunatamente, gli ultimi anni per un mix di gestione societaria “confusa” e tecnico poco adatto a costruire: Allegri ha sempre gestito ciò che hanno fatto altri prima di lui, sia al Bilan che ad ovilandia. Questo dice la sua storia, priva di esperienze in realtà meno protette (non a casao per me).
Francamente che siano team da quarto posto quando un panchinaro da loro guadagna più del Toro fa ridere. Tranne la stampa amica che lo prende sul serio.
Purtroppo sono strutturalmente forti ancorchè facciano oggettivamente poco sul campo da un punto di vista qualitativo. Ma è normale sia così
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Non sono d’accordo su nulla ma va va bene così. Ormai è stato detto tutto. dovrei solo ripetermi. Chiudiamola qui
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Ricorrendo ad una metafora tennistica domenica sera abbiamo sulla racchetta un set point. Un eventuale vittoria ci porterebbe ad un vantaggio potenziale sui gobbi di 7 punti. Niente di decisivo ma comunque un primo tesoretto sul quale costruire la vittoria finale. Diciamo un primo set di una finale di un grand slam.
Un pareggio o anche una sconfitta ci posizionerebbero in una posizione di sostanziale parità in classifica. Una nostra vittoria significherebbe invece un primo importante strappetto per noi. Domenica sera dobbiamo giocare al massimo per questo obiettivo. Proseguendo con la metafora tennistica dobbiamo entrare nel campo sulla linea di fondo ed essere aggressivi prendendoci anche dei rischi. Non ci dobbiamo mettere dietro puntando sull’errore dell’avversario.
Anche perchè la nostra natura è questa. Siamo una squadra forte ad attaccare, lo siamo meno se ci chiudiamo dietro. La Juventus peraltro, tolto Chiesa, non mi sembra abbia dei contropiedisti micidiali. Tra l’altro siamo al gran completo o quasi e mi sembra, per quello che si è visto con il Monza e in Supercoppa, che siamo in una buona condizione atletica. Giochiamocela al massimo senza timore reverenziale con le nostri doti e con il giusto pizzico si spavalderia.
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Noi dobbiamo fare il nostro gioco, senza paura, su questo non c’è dubbio. ma il nostro gioco quando riesce è fatto di difesa solida in fase di non possesso e di grandi verticalizzazioni attuate con l’abilità di palleggio e la quantità di inserimenti, col la fluidità degli smarcamenti ma anche con l’abilità nelle marcature preventive e nei rientri. Se riusciremo a fare entrambe le cose al top come nelle nostre partite migliori, le probabilità di farcela saranno alte. Non altissime perché loro non ci lasceranno spazi, per il loro tipo di gioco e, a differenza di quanto crede kelle, secondo me hanno grandissimi contropiedisti. Poi se la partita sarà quilibrata, la decideranno i dettagli.
Oggi ho letto della possibilità che arrivi Allegri sulla nostra panca.
Io, da risultatista, non voglio questa soluzione e mi tengo Simone anche se non vincesse questo scudo. Perché mi fa vivere intere stagioni esaltanti non con acquisti da 80 milioni, ma con arrivi di soli parametri zero o quasi
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Anzi: dobbiamo cercare di fare il nostro gioco, perché si gioca in due e gli avversari potrebbero cercare di non farcelo fare
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Mi spiace per Baldanzi alla Roma oltre che per Alcaraz alla juve. L’empolese poteva fare al caso nostro, l’argentino lo avevamo inseguito a lungo.
A me sembra che Inzaghi se ha gli uomini adatti preferisce come modulo alternativo il 3412, piuttosto che giocare con le tre punte, perché di fatto soprattutto se c’è da recuperare alza molto gli esterni ediventa già un attacco a 4. meglio, in quei casi avere un centrocampista che va dietro le due punte a inventare giocate sullo stretto. Lo fa qualche volta Mikhi, che ha i piedi per farlo, recentemente ha fatto entrare Sanchez dietro le punte. Baldanzi sarebbe stato meglio di Sanchez. A me piacerebbe anche Colpani, come tipo di giocatore.
Penso che invece la scelta sia stata quella di riprendere Valentin che non è inferiore tecnicamente ai due citati, ma forse, dico forse un poì più indietro nel processo di maturazione, anche per l’età e per il numero di presenza nel grande calcio.
Comunque fiducia estrema nell’operato di chi finoa d ora, senza soldi da investire, ci ha rtenuti ai vertici
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Se io direttore dell’Inter devo comprare un giocatore all’estero, a parità di valore scelgo sempre un argentino
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Perchè? Cultura più vicina a quella italiana?
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Tuttosport ad ogni acquisto gobbo calca la mano sul fatto che il giocatore fosse stato a lungo seguito dall’Inter. Magari è vero magari meno.
Boh, io tendo a credere che sia ennesimo tassello della campagna mediatica portata avanti dai ladroni che quando non hanno netta prevalenza sul campo si attaccano storicamente a tutto
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Che ci sia una campagna mediatica non credo che possano esserci dubbi. È anche vero che alcaraz è un crack nel ruolo
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Io non lo conosco molto per cui non mi esprimo.
Vedremo se si rivelerà tale e avranno la forza di acquistarlo: 50 milioni non sono pochi
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Ci mancherebbe che non fosse un crack. Per 50 ml + prestito sarebbe il minimo sindacale.
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Per molyi motivi: culturali, certo: Zanetti, Cambiasso spero LAUTI ed altri sono diventati ‘italiani’ Non conosco ad esempio brasiliani, eccetto forse Altafini che abbiano fatto lo stesso percorso.
Poi perché c’è una ‘parentela’ storicamente anche nella cultura calcistica: o sei Sivori/Maradona oppure hai buona tecnica ma anche grinta, determinazione, garra fuori dal comune, Infine per motivi ‘morali’ quasi sempre si tratta di persone vere, corrette professionalmente
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Non mi esprimo sul giocatore, ma – assodato che c’è una campagna mediatica vergognosa che ‘sostiene’ la juve – sono almeno un paio d’anni che leggo che l’Inter lo ‘segue’ anche se non so che cosa significhi.
50 milioni possono essere tanti o pochi, dipende da quali acquisti vendite di giocatori usi come confronto. Di sicuro Conte se ne è andato dopo che gli hanno detto che acquisti così onerosi non erano più possibili e anzi avremmo dovuto vendere. Nel frattempo la juve ha preso diversi giocatori fra i 50 e gli ottanta milioni. Un motivo in più per essere fiero della mia Inter
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Vedremo se avranno la forza di riscattarlo, la cifra pattuita per il diritto di riscatto è spesso “casuale” e oggetto di rinegoziazione.
Io non lo conosco ma restando a noi ricordo cifre molto consistenti sono state spese per una serie di profili su cui è megli soprassedere ma di sicuro non sono stati lontanamente dei crack
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eccallà
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Alla viglia di una partita che se non decisiva abrà molta importanza per decidere l’assegnazione dello sudo, solo una considerazione, che non è assolutamente un. mettere le mani avanti.
Tengo più di chiunque altro a vincere questo scudo, per molti motivi.ma sarò contanto della mia squadra anche se non lo vincessimo.
A chi è più giovane chiedo: quanti anni pensate che passeranno prima che potrete vedere di nuovo la nostra squadra CONTEMPORANEAMENTE:
-vincere le prima 10 partite in trasferta su su 12 (e 2 pareggi)
-Passare il girone di CL senza neppure una sconfitta
-vincere la supercoppa battendo sia Lazio che Napoli e senza subire gol
-avere in campionato una differenza reti di 50 a 10
-Avere al proprio attivo numerose prestazioni strepitose: 5-1 al Milan, 4-0 alla Viola, O-4 a Salerno, 0-3 a Torino con i granata, 0-3 a Napoli, 4-0 all’Udinese. 1-5 a Monza, ecc.?
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Salve a tutti,
non conosco bene Alvarez e quindi mi limito a dati statistici.
Centrocampista polivalente di 21 anni, comprato l’11 gennaio dal Southampton per 13,65 mln.
Il Southampton è poi retrocesso e quest’anno gioca in Championship (la B inglese), dove ha giocato 13 partite su 27 da titolare (in 4 è rimasto in panchina l’intero match), quindi lontano dall’essere un titolare fisso o punto di forza della squadra.
Adesso viene prestato per 3,90 milioni con diritto di riscatto a 49,5 milioni.
Quindi una valutazione altissima per un giocatore che non è un titolare fisso nella serie B inglese.
Aggiungo che il Southampton, in corsa per salire in Premier, se ne priva nel momento clou della stagione.
Operazione e cifre molto strane per un crack del centrocampo..
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Strepitosa la nostra Primavera. Di questa squadra ci ricorderemo per tanto tempo. Veramente grazie a questi ragazzi.
Buona domenica a Tutti Voi.
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Under 19 Inter Bologna 7-0
(Kamate 3, Stankovic, Sarr, Aki, Mosconi)
Sono sincero, se non fosse perché ormai ho il sospetto che il nostro settore giovanile serva a preparare giocatori…per gli altri, dopo la partita di oggi sarei felicissimo.
Per me, non so per gli altri, assistere a una prestazione simile a due metri dal campo di gioco e senza rete di protezione è una gioia che non ha eguali rispetto a vederla in tv.
Si colgono un’infinità di aspetti umani, oltre a quelli tecnici tattici e agonistici.
Ricordo che sin dalle prima partite di inizio campionato, ho scritto più volte che questa squadra ci avrebbe fatto divertire.
Non potevo sapere se avrebbe trovato equilibrio e tenuta sulla lunga distanza, ma la qualità dei giocatori dal centro campo in su era garanzia del fatto che avremmo assistito a tante eccellenti prestazioni.
Adesso posso dire che non so se vinceremo il titulo, poi spiegherò perché, ma sono certo che la squadra ha trovato l’equilibrio che le ha consentito di superare un periodo non felicissimo di alcuni dei suoi uomini più decisivi.
In particolare dopo un avvio straordinario Aki e Kamaté hanno avuto una netta flessione, mentre gli altri si sono mantenuti su livelli mediom alti.
Nel frattempo però sono accaduti alcuni fatti nuovi, come l’affermazione del portiere Calligaris, ora infortunato, la crescita prepotente dei centrali Stante e Stabile, il salto di categoria di due anni, senza pagare…dazio, dell’esterno mancino Cocchi e ora anche l’affacciarsi con successo nella squadra di un altro 2007: il ‘mio’ Mosconi.
Oggi abbiamo una squadra forte e completa in tutti i reparti, ma soprattutto una squadra che se ha tutti in condizione può davvero essere devastante da centrocampo in su (e continua a mancare Owusu)
Raimondi si conferma eccellente vice di Calligaris, Aidoou e Miconi si equivalgono in fascia destra, Cocchi è titolarissimo sulla fascia sinistra ma Motta, è un’alternativa di valore.
La coppia di centrali Stante Stabile è fortissima e dietro ci sono alternative affidabili a partire da Matjaz, che alternativa certo non è, fino a Mayé e Alexiou. Tanto che sono stati ceduti Nezirevic, in campo oggi nel Bologna e Guercio.
A metà campo abbiamo 4 giocatori che sarebbero titolari ovune, ma oltre a Bovo, ora infortunato, si affacciano in modo interessante Zanchetta (2006) e Zarate (2007). Ma io non trascurerei in prospettiva Mancuso.
Davanti il trio dei titolari indiscussi ma anche Enoch, che prima o poi tornerà, Spinaccé che deve potenziarsi ma è già un ottima alternativa a Sarr e poi il fortissimo Mosconi, senza trascurare De Pieri e magari (a me piacerebbe vederlo) Lavelli
Da centrocampo in su abbiamo un mix di giocatori che esprimono grandissima tecnica e/o intelligenza calcistica, senza perdere sul piano atletico (Di Maggio, Stankovic Berembruch, Quieto) e giocatori quasi tutti di ottima tecnica me devastanti , se in condizione sul piano fisico: mi riferisco a Aki, a Kamaté a Enoch e a Sarr, che con i piedi forse non è ancora all’altezza degli altri, ma forse è il più pronto per fare il professionista (non in serie a, per ora).
Se questa è la situazione, perché non nutro certezze sull’esito finale?
Semplicemente per il fatto che sono previsti i play off, che si terranno a giugno e forse (è solo un miotimore) vista la partita di oggi forse siamo arrivati troppo presto al top della condizione.
In ogni modo resta confermata una cosa: i 2005 sono stati dall’inizio una grandissima annata, sulla quale, se si sono persi giustamente pezzi decisivi come Pio e Valentin, per mandarli a giocare, sono stati fatti gli innesti giusti (Kamaté, Aki, lo stesso Cocchi) e soprattutto sono stati promossi elementi individualmente pronti dalle categorie più giovani.
Dietro non abbiamo altre squadre ricche di talenti come erano i 2005 agli esordi dei campionati agonistici. Forse 2008 e 2009 potrebbero proporsi, ma hanno necessità di inserimenti di spessore, negli anni, che non credo saremo in grado finanziariamente di procurarci.
Intendiamoci, è un po’ tutta la stagione che autorizza un ottimismo…consistente, non solo la partita col Bologna, nella quale per molti motivi un eccesso di entusiasmo potrebbe essere improvvido.
Classifica alla mano, il Bologna, penultimo, non si presentava certo come un test attendibile.
Per di più dopo un quarto d’ora i felsinei si sono trovati sotto di due gol e a inizio ripresa sono rimasti in dieci per l’espulsione del portiere.
Dunque si può anche ammettere che alcune prestazioni super dei nostri siano state favorite dalla consistenza e opposizione poco competitiva degli avevrsari.
Tuttavia si deve osservare che già nel primo tempo, oltre ai due gol abbiamo colto clamorosamente, con un bolide, la base inferiore della traversa, il loro portiere si è esibito in almeno due parate straordinarie e in altre 3-4 occasioni abbiamo sfiorato di un nulla la realizzazione.
Il festival delle occasioni è poi proseguito regolarmente nella ripresa e il tutto senza che i bolognesi si siano mai resi realmente pericolosi
Non riassumo le fasi salienti, perché chi si fosse perso il match in tv può leggere la cronaca su diversi siti e passo direttamente alle pagelle.
Raimondi: nessun intervento difficile, ma la semplice sufficienza lo penalizzerebbe senza sua colpa. Quello che gli è stato chiesto lo ha fatto benissimo.
6.5
Miconi: dimostra di poter sostituire tranquillamente Aidoo, anche con caratteristiche in parte diverse.
6.5
Stante: Franci si conferma un difensore ai vertici della categoria partita dopo partita. Gli avversari non erano granché forse, ma questo è giusto dirlo…a posteriori
7
Stabile: gli allenamenti e le convocazioni in prima squadra lo hanno fatto crescere in modo significativo. Con Stante costituisce un repoarto quasi insuperabile
7
(Alexiou: 15′ senza patemi).
Sv
Cocchi: una partita perfetta. La relativa pericolosità del Bologna gli consente di dedicarsi all’esercizio che preferisce, l’attacco. Sempre pericolosissimo almeno tre assist spettacolosi al suo attivo, insieme a tante giocate.
7.5
Di Maggio: anima e cervello della squadra. Ammonito nel primo tempo, lascia il posto a Berembruch
6.5
(Berembruch: un tempo per dimostrare che, con caratteristiche diverse, vale DiMa)
6.5
Stankovic: pronti via e segna un gran gol di testa, poi coglie la base inferiore della traversa con una cannonata. Leader assoluto di questa squadra, sostituito dopo un’ora perché ammonito.
8
(Zanchetta: altri minuti con la Primavera per il figlio d’arte, 2006. Qualche buona apertura e un paio di appoggi sbagliati, che da lui non ti aspetti)
6
Aki: è tornato il giocatore che conosciamo e che ci aveva deliziati nella prima parte di stagione. Corsa, ritmo, gestione del pallone, presenza in zona gol con qualche occasione mancata di un soffio e finalmente il successo tento ricercato.
7
Kamate: pretazione fenomenale. Giocasse sempre così si potrebbe preconizzargli un grande futuro. Forse (non ho certezze), agevolato da un avversario non insuperabile. Ma chiunque oggi sarebbe andato in difficoltà contro di lui
8
Sarr: la velocità di questo giocatore è impressionante. Apre in due la difesa emiliana ad ogni percussione, lotta per la squadra e realizza un gran gol, oltre a provocare l’espulsione del portiere.
7.5
(Spinaccé: subentra a Sarr e si fa vedere con alcune giocate interessanti, tra cui l’assist per la rete di Kamaté)
6.5
Quieto: prestazione poco ‘vistosa’ se si eccettua l’assist per il gol di Ale, ma di grande intelligenza e qualità soprattutto nel coprire le scorribande offensive di Cocchi
6.5
Mosconi: per me che lo seguo dai pulcini e gli ho sempre preconizzato un grande futuro, un prova emozionante. Gioca sotto età di due anni, entra a venti minuti dal termine, alla prima palla che tocca serve l’assist per il gol di kamate, poi nel giro di due minuti va due vole alla conclusione, sempre lasciando sul posto il suo marcatore: una grande parata e una palla violentissima che esce di un soffio. Altre buone giocate e poi il primo meritato gol in categoria.
Mi sbilancio: può diventare Bonazzoli (e non sarebbe male…) ma anche molto di più.
7.5
Chivu: grazie mister per quello che stai facendo soprattutto per la crescita dei ragazzi: passione e competenza sono le tue doti. Auguri a Handa, che se davevro ti sostituirà non avrà un compito facile.
8
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Grazie Luciano, sono contento che anche quest”anno il cammino della primavera è molto promettente.
Come vedi la potenziale evoluzione nel mondo del professionismo di stankovic, di maggio stabile e stante?
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Tankian, è una domanda da un milione di dollari.
Cominciamo da Stankovic: secondo me il prossimo anno potrà aspirare a un posto da titolare in serie B. Poi…si vedrà. penso che arriverà in A a che livello non saprei
Per Stabile e Stante è più difficile. Se prendiamo com termine di paragone Fontanarosa, che ha due anni in più dei nostri e ha fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili, ha sommato 14 presenze in B nel Cosenza, per circa 750 minuti totali.
Stabile e Stante, secondo me hanno più potenza rispetto a Fontanarosa alla loro età. Jack è anche abbastanza abile nel giocare la palla, Franci è più concentrato e e autorevole in marcatura.
Per entrambi prevedo o una C di vertice da titolari fissi, o una B da semi titolari.
Di maggio è il più problematico: per certi aspetti potrebbe anche negli anni arrivare a ripercorrere la carriera di Di Marco, ma il rischio che nel professionismo si ridimensioni un po’ esiste. Il selezionatore delle nazionali un giorno a mia precisa domanda (dove può arrivare?) mi ha risposto: impossibile dirlo, c’è di buono che tiene bene il campo anche nelle parttie contro nazionali fisicate e potenti come Germania e Inghilterra
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Molto molto contento per ieri sera anche se ho temuto fino all’ultimo la solita fregatura gobba dopo che ci eravamo mangiati troppo.
Riporto un paio di commenti per me molto interessanti, che mi rendono felice di non essere solo nel pensare la stessa cosa.
Palmeri: ” La Juve si è fatta avanti provando a proporre qualcosa che non fosse solo la ripartenza fulminea solo a metà del Secondo Tempo, quando effettivamente è venuta fuori e ha provato a buttare qualche pallone pericoloso dentro, ma lì è venuta a galla l’inadeguatezza di non essere nel proprio, la disabitudine nell’appropriarsi della partita”. In sostanza, e concordo, non sanno proprio cosa fare se devono cambiare canovaccio e non credo proprio sia un problema di qualità
https://www.linterista.it/editoriale/il-leone-ha-schiacciato-lo-scorpione-eppure-contro-la-juventus-c-e-il-germe-da-cui-guardarsi-113360
Adani: il lavoro svolto dallo staff tecnico – e qui Inzaghi ha mostrato una costanza di crescita anche superiore alle mie più rosee aspettaive – non è considerato. Infatti, e di nuovo concordo al 100%, è assurdo parlare di gobba con rosa più debole quando hanno acquistato un sacco di giocatori di ottimo livello che non vengono, per fortuna, messi nelle condizioni di rendere.
https://fb.watch/q0gKSxjE-N/
Ieri in conferenza Allegri, da paraculo qual è, insisteva nel dire che Inter ha aperto ciclo con Conte mente lui è li da 3 anni e questa è la prima volta che giocano per bottino grosso. Giornalisti ovviamente non hanno aperto bocco ma uno che dicesse: “e come mai, nonostante campagne acquisti faraoniche vs concorrenza, siamo al terzo anno per giocare un match di vertice?”.
Spero vivamente non si faccia la sciocchezza di puntare su questo tecnico in futuro: senza possibilità di essere dominanti sul mercato rispetto alla concorrenza significherebbe imboccare un percorso regressivo che farebbe svalutare la gran parte dei giocatori che oggi valgono di più grazie ad un grande lavoro che fa apparire il totale ben più alto della sommaindividuale dei singoli, l’esatto contrario di quanto accade a ovinlandia
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Luciano, ho contattato l’assistenza per la questione relativa i commenti. Vediamo cosa mi rispondono.
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Per chi fosse interessato vi linko il commento di ultimouomo:
https://www.ultimouomo.com/inter-juventus-1-0-analisi-tattica-sfida-scudetto/
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L’Under 18 batte il lecce 2-0 (mazzola e Lavelli) e torna in testa alla classifica
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”Adani va citato per intero: anche quando dice:”“Perché non riconoscete il lavoro dell’Inter? Ha preso scarti mentre la Juve spendeva milioni”
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sono stato molto incerto se completare e pubblicare il post sulla partita di ieri. E’ un post presuntuoso anche arrogante che va orgogliosamente contro il pensiero unico, ormai dilagante, secondo cui ha un gioco solo chi ha un gioco …che ci piace.
Se non ci piace, non è un gioco.
Non ho nessuna difficoltà a dire anche da isolato, che mi piace molto come gioca l’Inter e mi piacciono le stagioni che sta disputando, anche quando non vinciamo.
Ma dico anche che pure gli altri, se sono a 4 punti da noi dopo 22 partite e possono ancora superarci, hanno un gioco, che può essere senza dubbio meno piacevole, ma è quasi altrettanto redditizio. Oppure se senza un gioco con qualche campione (non molti) si possono fare tutti quei punti tanto vale farne a meno
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Non so quanto possa aiutare, per facilitare ho abilitato la possibilità di poter commentare anche senza accedere o registrarsi ma indicando nome e cognome e indirizzo e-mail. Questo dovrebbe facilitare l’accesso e il commentare per tutti credo o dare un’opzione in più.
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benisssimo, solo l’u15 ha steccato (e di brutto, dal puro risultato) in questo turno.
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giustamente ognuno ha le proprie idee e “ideali” di gioco.
Io ricordo che, pur se in serie B, guardavo volentieri il Pescara di Zeman. Anche se, francamente, avendo sempre piu’ di una remora che potesse fare bene in una squadra tipo Inter, Juventus, Milan. L’Atalanta di Gasperini, tralasciando l’odiosita’ del personaggio, la guardo volentieri perche’ propone sempre calcio (anche “ruvido” quando serve). L’inter di Inzaghi anche negli anni scorsi mi e’ piaciuta molto spesso, ma se poi vai in letargo per 60gg, purtroppo rimani un’incompiuta e io ho l’ambizione che la mia squadra vinca, ogni tanto. Coppa Italia e Supercoppa le tengo strette, mi fa piacere averle vinte. Ma, il campionato e’ il campionato, soprattutto ora che potrebbe darci … non dico altro. E l’orgoglio, il primato, di arrivarci prima della seconda, anzi terza squadra di Milano. Alla prima ci siamo arrivati nel ’66, loro solo nel ’79… Dai, forza Inter, forza bauscia :-)
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Becca: anche a me diverte più il gioco offensivo e brillante del gioco sparagnino e speculativo. ma un appassionato neutrale vuole vedere gran gioco, un tifoso vuole soprattutto vincere. Io sbaglierò ma credo che nel campionato italiano , che è una maratona, abbiano vinto molto più spesso allenatori concreti e pratici.
E penso anche che il rischio che un gioco in cui tutti si smarcano tutti si propongono tutti si scambiano di ruolo tutti rientrano profondamente alla lunga logori più di un gioco di posizione.
Se poi non è vero meglio: vinceremo sicuramente questo scudo perché come brillantezza di gioco nessuno ci può neppure avvicinare
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