Perché sono “contiano”

Mi piace scriverlo oggi, alla vigilia di una probabile eliminazione precoce in CL (anche se ‘spes ultima dea’) e in un momento in cui la squadra non sta andando come speravamo neppure in campionato; in un frangente in cui tutti vediamo che ci sono problemi, situazioni da migliorare, progressi da compiere possibilmente in modo rapido. E anche, per la verità, situazioni di mercato da correggere.

Il coraggio di una scelta

La scelta di Conte di venire all’Inter è stato un atto di coraggio, dal mio punto di vista.

Uno degli argomenti che gli anticontiani utilizzano per le loro critiche è costituito dalla retribuzione (si dice 12 milioni netti annui, non so se è vero, ma se anche lo fosse, come è pure probabile, questo dal mio punto di vista non attenua il coraggio della scelta).

So per certo infatti che Conte aveva altre offerte di squadre importanti, non so l’ammontare delle cifre, ma anche se tali proposte fossero state di uno o due milioni inferiori a quella dell’Inter, scegliere l’Inter per lui è stato comunque un atto di coraggio, un mettersi alla prova, una scommessa su se stesso .

Conte non poteva ignorare le difficoltà che un ex juventino molto caratterizzato, come lui, avrebbe trovato in consistenti ambienti del tifo.

Non poteva ignorare, proprio per i suoi trascorsi bianconeri, che all’Inter non avrebbe goduto di nessuna protezione, né federale, né arbitrale, né tanto meno mediatica.

Parlo di protezione legittima, di tutela del suo lavoro, non di favori.

Riporto in proposito una frase dello zio, spesso accusato dagli estremisti del tifo di essere anti interista:

“Io sto con Conte, perché sono stato lì e so che lì si vive un senso di accerchiamento. Ultimamente ho visto accanimento con l’Inter. Se lo dice lui che è stato in altre squadre (chiara allusione alla juve, ndr), significa che si è accorto che all’Inter è diverso.”

Non poteva ignorare neppure che l’Inter storicamente non è una monarchia assoluta, anzi una dittatura, come invece quella bianconera, dove c’è un capo che comanda e tutti gli altri remano dalla sua parte e ai suoi ordini, anche servilmente, per non incorrere in spiacevolissimi inconvenienti (ricordate la frase di Cassano che sosteneva che non avrebbe mai voluto andare a fare ‘il soldato’ alla juve?).

Lasciando perdere Angelo Moratti, che comunque si poneva in termini di affetto paternalistico verso i suoi dipendenti, l’Inter di Fraizzoli, poi di Pellegrini, poi di Massimo Moratti è sempre stata un campo di battaglia fra opposte fazioni che si contendevano fette di potere (e di… soldi) anche cercando di portare questo o quel giocatore ‘dalla loro parte’.

Basta ripensare al numero di dirigenti (e non solo) sostituiti da Massimo negli anni della sua presidenza.

C’è voluto uno con la forza del Vate di Setubal per mettere tutti a tacere.

La guerra, i media e i tifosi, forse alcuni dirigenti, gliela hanno fatta sino al triplete, ma lui ha avuto la forza di sconfiggerli, sia pure solo nell’imminenza del trionfo, quando per convenienza gli avversari si sono allineati, secondo un tipico modello nazionale di correre in soccorso del vincitore.

Ma ripensiamo anche al Trap, ‘ruffiano’ (in senso positivo) con i media come nessuno, espertissimo di manovre di corridoio e super esperto nella gestione di situazioni ambientali complicate.

Il Trap ha costruito una squadra immensa, che ha ballato però una sola estate, stroncata dall’acquisto di… Stringara e Piraccini, ma soprattutto dalle decisioni arbitrali che nelle 2-3 giornate decisive hanno portato alla vittoria della pur forte e meritevole Sampdoria.

A quel punto, è stato espulso dalla centrifuga.

E pensiamo anche a Lippi, uscito dalla juve per provare al mondo che era lui il valore aggiunto, e arrivato all’Inter deciso a provare a vincere.

Ha portato l’Inter di Ronaldo e Vieri al vertice della classifica, poi un derby con espulsione di Ronie, colpevole di aver subito l’ennesimo fallo, e due trasferte (Lazio e Parma, mi pare) con episodi arbitrali da denuncia, lo hanno convinto che da noi non ce l’avrebbe mai fatta, non glielo avrebbero mai consentito. A quel punto ha deciso il ritorno all’ovile (non in senso figurato).

Ma pensiamo anche a un paio di allenatori liquidati da tutti come incompetenti, incapaci, mister ai quali ogni tifoso si sentiva in diritto (aizzato anche dai media) di insegnare il mestiere.

Poi questi due allenatori hanno fatto… benino: uno attualmente a Bergamo, l’altro alla guida del Milan che sbeffeggiato da tutti per la sua rosa ‘modesta’ ha una striscia straordinaria di partite utili che, comunque vada a finire, sono troppe per costituire solo un bluff e non possono essere spiegate solo con qualche rigorino in eccesso.

Se tutte queste cose sembrano chiare a me, probabilmente lo erano anche per Conte, per cui, ripeto, non credo che 1-2 milioni in più (eventuali) siano stati determinanti nelle sue scelte.

Troppi soldi

Ma Conte non ha come avversari, in qualche modo aprioristici, solo quelli che si scandalizzano per i 12 milioni.

Le cifre del calcio sono tutte eticamente inaccettabili, ma trovano la loro legittimazione nel mercato, che è l’espressione del livello culturale dei popoli (in gran parte oggi indotto dai media).

Diverso è il discorso sulla convenienza di una operazione nel suo intreccio tecnico e finanziario.

Se i 12 milioni di Conte (o i 31 di CRonaldo) sono un affare o meno, lo devono valutare i proprietari delle aziende che li hanno contrattualizzati. E poi regolarsi di conseguenza.

Da tifoso, la retribuzione di tizio e di caio mi interessa poco. Mi interessa invece se il suo arrivo ha contribuito a far crescere il rendimento della squadra.

Quindi esprimo il mio parere sul lavoro di Conte, come di qualunque altro, sulla base di questo fattore.

Confesso le mie colpe: non sono un tuttologo, sono solo un tifoso al quale piacerebbe che la sua Inter facesse bene, che quanto meno lottasse al vertice in qualche competizione.

E nel far questo, cerco di mantenermi realista.

Un passato con qualche ombra

Un’altra critica preventiva al nostro allenatore riguarda il suo passato da allenatore agli esordi, macchiato, diciamo, da qualche episodio non commendevole.

Per me, se lui è stato coinvolto in qualche modo, sia pure marginale e ‘passivo’, ha sbagliato, chiaramente.

Ma questo non è e non può essere un marchio indelebile che lo condanna per tutta la vita.

Non mi risulta che tifosi interisti abbiano protestato perché Tagnin, che contribuì alla prima vittoria in CL marcando e annullando solo… Di Stefano aveva qualche precedente di giustizia sportiva ben più importante

Questo è un tipo di moralismo, che posso comprendere, ma non mi appartiene.

Ma arriviamo alle critiche che considero più sostanziali.

Secondo me sono in ultima analisi due, anche se in qualche modo collegate o interdipendenti:

1. Non cambia mai modulo (difesa a 3)

2. Predilige fisicità e grinta rispetto alla tecnica

A mio parere entrambe le critiche (io preferirei che, più umilmente, fossero ‘perplessità’) hanno un fondamento di verità e sono serie, anche se personalmente, come cercherò di spiegare, non mi convincono.

Entrambe comunque sono riferibili a differenti visioni del calcio in generale, tutte apprezzabili, ma comunque soggettive

Quando scegli Conte, sai chi ti metti in casa, non è una giovane promessa da plasmare.

Scommetti sui suoi metodi per arrivare all’obiettivo, decidi di condividerli, ritieni che lui abbia le qualità per far bene con la sua visione del calcio.

Sai che giocherà sempre (o quasi) a tre e che ha necessità di avere giocatori di classe ma con ‘gamba’ grinta e personalità.

E devi metterlo nelle condizioni di poter fare del suo meglio

Dunque, parliamo ora del modulo con la difesa a tre e della scarsa propensione del mister a cambiare in corso d’opera

Gli amici conoscono la mia opinione sui moduli: ho una leggera preferenza per il 433 e poi per il 4231, ma penso che si possa vincere con tutti i moduli.

In fondo che cos’è un modulo?

E’ un sistema per cercare di coprire nel migliore dei modi, A BOCCE FERME E IN LINEA TEORICA (perché il calcio è un gioco di movimento), LE VARIE ZONE DEL CAMPO.

Ogni modulo presenta punti di forza e punti di debolezza.

A suo tempo, il catenaccio toglieva un uomo a centrocampo o in attacco per metterne uno in più, il libero, davanti al portiere, là dove si segnano quasi sempre i gol.

Nel caso dell’Inter di Foni, veniva tolto un tornante di centro campo (l’ala Armano), che arretrava in difesa per permettere al terzino Blason di passare a fare il libero, alle spalle del centrale Giovannini.

Poiché, come dicevo, non stiamo parlando di calcio balilla, ma di un gioco di movimento, era necessario però che qualcuno si sdoppiasse per impedire che un uomo in più in mezzo al campo regalasse troppa iniziativa agli avversari.

Proprio Gino Armano (ma anche i mediani Neri e Nesti) risolsero il problema con la loro capacità di sdoppiarsi nelle situazioni con e senza palla. Il ‘terzino’ Armano risultò addirittura un ‘cannoniere’ della squadra. Che pure aveva 3 attaccanti puri come Lorenzi, Skoglund e Nyers.

Questa realtà vale anche oggi, quando tutti sono passati alla zona quasi integrale.

Anzi, questa problematica conta ancora di più, visto che le squadre stanno tutte compatte e corte sia in attacco che in difesa.

Non ci sono più gli spazi immensi da percorrere, per passare da una linea all’altra o per rientrare, perché ci si muove tutti assieme e gli spazi fra le linee e all’interno delle stesse sono ridotti

Se giochi con tre difensori, devi avere esterni capaci di difendere a 5 (ma pure di attaccare), e anche un difensore capace di uscire almeno a impostare, ma in mezzo al campo hai 8 giocatori e sulle fasce 2.

I due esterni sono dunque i più sollecitati, ma è chiaro che gli attaccanti devono aiutare, i centrocampisti e persino i tre difensori devono essere pronti a proporsi e in generale tutti i reparti devono ‘scivolare’ (come si usa dire adesso) verso la zona dove si gioca, esponendosi però ai cambiamenti di fronte improvvisi.

Tutti gli altri moduli, in modo diverso, prevedono una maggior dislocazione di uomini sulle fasce e di conseguenza una diminuzione di presenze sulla verticale centrale.

Sia con il 442, sia con il 433, sia con il 4231 sulle fasce stanno ‘stanzialmente’ quattro uomini e non due.

Da un modulo all’altro cambiano, per giocare comunque corti e stretti, raddoppiare sui portatori e essere pronti a ripartire con più uomini (e con il resto della squadra che sale per accorciare il campo) i movimenti richiesti ai giocatori e quindi in parte le loro caratteristiche, ma una cosa è comune a tutti: si difende in 9 (in un certo senso in 10 anche se la prima punta difende in modo diverso dagli altri) e si attacca in 10 contro le difese schierate, in almeno 5-6 con le ripartenze verticali.

E’ chiaro che una squadra si esprime meglio se gioca con il modulo che applica a memoria e con gli uomini scelti perché più adatti a realizzare quel modulo.

Ci possono essere situazioni in cui è utile, in corsa, modificare il modulo. Col Real l’Inter è stata più compatta quando per l’espulsione di Vidal ha tolto una punta ed è passata al 441. In quel caso il 4+4 difensivo era più equilibrato del possibile 5+3, che spesso si sarebbe trasformato in un 3+5 (perché dovevi anche provare a rimontare).

Ci sono altre situazioni in cui potrebbe essere utile cambiare modulo (ad esempio quando devi recuperare il risultato e hai poco tempo).

Ma la scelta, a mio parere, non compete al tifoso, che non conosce a fondo le prove fatte in sede di preparazione del match, le caratteristiche e le condizioni psicofisiche dei giocatori da impiegare, nonché la loro attitudine a inserirsi con profitto in uno schema da variare.

Questa considerazione non c’entra con il diritto di critica.

Ho visto critici (loro accreditati, per altro) esprimere valutazioni su opere sottoposte alla loro analisi (un film, un libro, un brano musicale), mai ho letto suggerimenti su cosa l’autore avrebbe dovuto fare per migliorare l’opera. Per esempio mettere un attore invece che un altro, o cambiare alcune note dello spartito.

La duttilità può essere un pregio, come può esserlo la personalità per cercare di imporre il proprio sistema di gioco.

Alla fine se complessivamente l’allenatore ha fatto bene o male, mantenendo la sua linea di condotta, lo decidono i risultati, al termine di una lunga striscia di prestazioni però, e soprattutto in relazione alle aspettative e valutando correttamente il peso dei condizionamenti esterni.

Dal mio punto di vista (che esprimo liberamente, ma non pretendo venga condiviso) Conte nel primo anno ha fatto benissimo.

A inizio stagione avrei firmato per il secondo posto a un punto dalla juve e per la finale di EL.

Fosse arrivato Kanté al posto di Eriksen avrei preteso un “titulo” (parlo di funzionalità in un contesto, non di valori assoluti).

Non voglio neppure parlare degli ‘errori’ arbitrali e di altre situazioni di obiettiva difficoltà, spesso imprevedibili (come per esempio i punti persi per cambiare parzialmente modulo – il 3412 – per cercare di inserire un giocatore di ottimo livello, ma non funzionale ai bisogni reali della squadra.).

E’ evidente (per il suo sistema di gioco, non esteticamente) che il mister preferisce nella linea a tre dei centrocampisti centrali un perno basso che sia incontrista e abbia continuità di prestazioni – oltre che una tecnica apprezzabile – e due mezze ali pure forti fisicamente, che abbiano gamba e attitudine ad inserirsi, per sfruttare l’aggiramento degli esterni e le seconde palle procurate dei movimenti delle due punte.

Il tutto, senza lasciar scoperta la fase difensiva.

E così arriviamo al secondo punto…

Predilige fisicità intensità e grinta.

In parte ne abbiamo già parlato, proprio perché il discorso sul modulo si interseca inevitabilmente con le caratteristiche dei sistemi di gioco.

Non conosco squadre che hanno vinto con carenze di tecnica, ma non conosco squadre che hanno vinto con carenze di fisicità.

Anche le squadre che vengono descritte come tecniche e non fisiche (il Barcellona di Pep) avevano in realtà giocatori fortissimi fisicamente e giocatori che non sembravano tali, ma che poi quando allungavano nessuno li prendeva più. Parlo, ad esempio, ma non solo, di Messi e di Iniesta.

Mentre un fuoriclasse assoluto come Ibra, inserito in un contesto inadeguato alle sue eccelse qualità, si è rivelato non funzionale.

Ma del resto, lo stesso Maradona, se non avesse avuto la capacità di lasciare sul posto gli avversari con lo scatto, oltre che con la tecnica, sarebbe stato ben più facilmente neutralizzabile.

E d’altro canto, il Milan, ad esempio, ha vinto alcuni campionati grazie al colosso Desailly (dotato di tecnica solo normale) utilizzato da centrocampista basso. Certo che quando aveva Rijkaard in quel ruolo, era meglio. Ma l’olandese era fuoriclasse completo e ce ne sono pochi. A volte bisogna adattarsi.

Voglio fare ancora un esempio: tutti hanno celebrato le capacità di palleggio dei centrocampisti Real, palesate contro l’Inter.

Bene, secondo me sono giocatori bravi sotto questo profilo, ma non fenomeni. Invece hanno fatto emergere le loro qualità grazie al movimento, alla capacità di smarcamento. Il portatore di palla trovava sempre più soluzioni e i giocatori ‘liberi’ sono facilitati nella giocata.

Nella prima ora di quella partita è mancata a noi l’intensità, la compattezza, la capacità di pressarli e nello stesso tempo di smarcarsi in situazioni di possesso.

Cosa che per esempio avevamo fatto a Madrid con ben altri esiti.

Dei 3 cc iniziali del Real, Odegaard e Kroos hanno sicuramente buona tecnica, ma a mio avviso non sono fenomeni sotto questo aspetto. Uniscono alla buona tecnica una grande corsa, una capacità di concentrazione un’intensità e una personalità che permettono loro di imporsi, se lasci gli spazi.

Solo Modric lascia a desiderare sul piano atletico, anche per l’età, ma lui è un fenomeno e riesce a sopperire alle lacune organiche.

E comunque è uno in una squadra e uno così gioca se riesce a essere decisivo.

Se ci facciamo caso anche i due terzini avevano fisicità e corsa impressionanti e si sono uniti ai compagni più avanzati nella manovra offensiva, senza rischiare più di tanto.

Carvajal e Mendy in quella gara sono stati ben più consistenti di Hakimi e Young. Il rigore se lo è procurato un centrale in proiezione offensiva. E quando hanno fatto cambi è entrato un altro centrocampista (titolare) abbastanza… consistente: Casemiro.

Insomma secondo me avrà anche vinto la tecnica, ma sostenuta da una straordinaria fisicità.

Mi sarebbe piaciuto giocare quella partita scambiando i due esterni con i loro e magari dare a loro il pessimo Vidal, e giocare noi con Casemiro.

Molte altre cause hanno concorso alla loro superiorità, come sempre in questi casi, ma a me premeva segnalare qualche aspetto che forse è stato trascurato.

Tre giorni dopo abbiamo visto un’altra partita. Perché il Sassuolo non è il Real, anche se gli emiliani in questo momento in Italia se la giocano con tutti.

E’ cambiato lo spirito, l’idea di giocare per la squadra aiutandosi a vicenda, il furore, l’intensità e probabilmente tante altre cose.

Molte cause di questo cambiamento le conoscono solo giocatori e tecnico

Ma, tra le cause… visibili c’è forse anche il ritorno al 352 che ha sicuramente ricompattato la squadra, sono cambiati gli esterni, con Darmian e Perisic sugli scudi, davanti alla difesa Barella pur da assuefare al ruolo, ha garantito agonismo e grinta, Vidal (nel secondo tempo) e Gaglia, pur con i limiti tecnici che si riconoscono a quest’ultimo, hanno dato peso e spinta, oltre che copertura.

Inoltre, mancando Lukaku, El Toro ha giocato una bellissima partita anche di sacrificio. Io comincio a avere qualche dubbio sul fatto che Lautaro a fianco di Lukaku pur facendo spesso cose strepitose, sarebbe più efficace da prima punta, con esterni veloci ed estrosi. Ma è solo un pensiero vago.

Non si possono trarre conclusioni su una partita, nel bene come nel male. Forse neppure in 5 o 10 partite. Magari già domani contro i tedeschi facciamo altri passi indietro, magari continuiamo sulla strada virtuosa che speriamo sia iniziata con il Sassuolo.

Per il momento prendiamo atto del fatto che nella prima stagione di questo progetto abbiamo ottenuto due secondi posti, di cui uno internazionale, con parecchie situazioni su cui recriminare.

E che nei 10 anni precedenti, ciò non era mai accaduto.

Prendiamo atto del fatto che in Italia in questo momento ci è davanti solo il Milan (che sul piano internazionale ha affrontato avversari ridicoli e quindi ha speso meno energie), che pur con diversi problemi di organico, forse di rapporti interni, e molti di natura esterna, la nostra squadra sta forse ritrovando una sua identità, quella che le aveva permesso un grande finale di stagione

Quasi nessuno considera un fatto sottolineato più volte dal mister: questa squadra ha finito la stagione il 21 agosto, ha avuto dieci giorni prima di riprendere (in modo affrettato) e diversi giocatori partiti subito con le loro nazionali, non hanno avuto neppure quel breve periodo per ricaricarsi.

Nello stesso tempo i nuovi (Darmian, Vidal, Hakimi, Kolarov, ma anche Perisic e Naiggo, che non avevano giocato in questa Inter con Conte) non hanno potuto preparare l’inserimento nella squadra base.

Poi c’è stato il Covid.

Va bene, il Covid c’è stato per tutti, ma non a tutti, per esempio, ha regalato 3 punti in una partita clou e non a tutti ha impedito la preparazione o addirittura la presenza a diversi giocatori prima del derby.

La questione del mercato

Anche in questo, secondo me, Conte non ha tutti i torti, senza che ciò debba venir letto da parte mia, come un attacco alla società, che probabilmente ha fatto il possibile per accontentarlo.

Non credo, per esempio, che un allenatore debba scegliersi i giocatori: i casi Spalletti-Nainggo e ora anche Conte-Vidal (che almeno sino ad ora ha dato meno del previsto) sono illuminanti.

Anche se poi ci sarebbe pure il caso Conte-Lukaku e qualche altro di segno opposto..

Secondo me in linea generale società e allenatore devono avere lo stesso progetto tecnico tattico, l’allenatore deve indicare le caratteristiche degli uomini che gli servono, la società deve scegliere il meglio in quella direzione, agendo sul mercato.

Chiaro che poi si fa quel che si può, non sempre quel che si vorrebbe. Io preferisco un allenatore esigente e poco incline a scendere a compromessi: magari si stila una lista insieme, ma se mi prendi il decimo della lista, perché costa poco, poi ti devi prendere una parte di responsabilità dei risultati.

E se, poiché è un’occasione, mi prendi un giocatore bravo ma non funzionale al progetto (che ripeto almeno nella mia visione deve essere condiviso in toto per andare avanti con successo) e io allenatore mi accorgo che l’inserimento porta più danni che benefici al meccanismo squadra, senza che questa sia un’accusa, devi prenderti la tua parte di responsabilità.

Un altro allenatore forse sarebbe riuscito a inserirlo o addirittura a farne un perno della squadra? Forse. Ma tu hai costruito un progetto consapevolmente con questo allenatore, non con un altro.

Non è una critica distruttiva perché sono consapevole che nel calcio a tutti capita di sbagliare, anche ai più grandi: ho citato l’esempio di Ibra e Pep, potrei citare errori colossali di Moggi e di tutti.

E quindi?

Che cosa conta realmente?

Conta il lavoro di lungo periodo e i risultati di quello.

Conta il fatto che nella scorsa stagione, fra tanti forse inevitabili errori di tutti, la squadra è cresciuta, sul piano dei risultati (ripeto due secondi posti: non accadeva da dieci anni).

Conta il fatto che in questo avvio di stagione, fra mille difficoltà la squadra è risalita al secondo posto in classifica e sembra si stia ritrovando.

Potrebbe anche non andare come speriamo: già l’Europa potrebbe punirci (come negli ultimi 10 anni, peraltro) nella fase a gironi.

Non abbiamo garanzie neppure sul fatto che in campionato la rincorsa a posizioni di dominio prosegua, ma abbiamo buoni motivi per ritenerlo possibile, solo però se società, mister, squadra e tifosi sosterranno compatti questo progetto, almeno fino a quando a fine stagione (in caso deprecabilmente negativo il concetto si estenderebbe al numerico precoce fallimento degli obiettivi), l’evidenza non ne dimostri l’inaffidabilità.

Ma deve essere chiaro che ci sarebbero altre soluzioni, magari più fascinose per i tifosi: bisognerebbe trovare un altro allenatore sicuramente migliore di Conte, dovrebbe essere un mister così affermato da indurre giocatori di chiarissima fama a venire da noi per essere allenati da quel mister (cfr. caso Lukaku).

Bisognerebbe avere i soldi e l’opportunità per prendere giocatori di alto livello e del tutto diversi da quelli attuali e perdere tanto altro tempo per costruire il progetto nuovo.

Deve essere chiaro che sostituire Conte, se si dovesse proprio farlo, rimanderà di qualche stagione ancora le nostre ambizioni.

Oltre a tutti gli argomenti razionali che ho cercato di esporre (razionali per me, magari folli per altri) funziona nel mio caso anche una logica, come dire, “pascaliana”: se devo scommettere, scommetto sull’ipotesi più favorevole. Tanto più se, come in questo caso, mi sembra pure la più assennata.

Luciano Da Vite

Foto: il mister Antonio Conte in panchina durante l’ultima partita di Champions giocata a San Siro contro il Real Madrid.

359 pensieri riguardo “Perché sono “contiano”

  1. Lo Shaktar all’andata era senza 8 dico OTTO giocatori fuori per covid 19, e veniamo a parlare di stagione anomala e di attenuanti?
    Il real si è presentato senza 5 titolari (casemiro ramos benzema su tutti) dai… Nessuna scusante.

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  2. Nessuno ha avuto risorse e viene pagato quanto Conte. Da lui ci si aspetta ovviamnete di più. Ed ha raggiunto per la prima volta nella nostra storia l’ultimo posto in un girone di Champions. Con Borussia Shaktar e il peggior real degli ultimi 20 anni.

    Ripeto..non è difendibile per un risultato del genere.

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  3. Si deve capire che cosa e quando si è sbagliato, su questo non c’è dubbio. Come sul fatto che sia stata una situazione eccezionale, irripetibile. Siamo finiti quarti avendo fatto meglio di una qualificata nello scontro diretto e avendo fatto pari nei due match con la qualificata in EL. Il Real ci ha tolto sei punti e ne ha lasciati 6 agli ucraini, mentre contro i tedeschi il punteggio nostro e del real è pari. Tutti hanno avuto i loro problemi, ma ancora una volta noi li abbiamo avuti concentrati a centrocampo dove spesso ci sono mancati contemporaneamente rispetto ai programmi anche 4 uomini. Chiaro che alla fine di un ciclo pesantissimo non puoi essere lucido.
    Però è vero che quando si arriva al dunque falliamo (e non solo con Conte). bastava fare un gol in due partite con gli ucraini (3 pali, un quasi gol respinto da…Lukaku, 7 tiri in porta da dentro l’area, liberi di colpire, senza ottenere un gol). E siamo stati anche sfortunati perché i 10 gol beccati dagli ucraini con i tedeschi li hanno indotti a coprirsi moltissimo (tra l’altro in contropiede avevano pure battuto due volte il real). Avessero avuto un po’ più di autostima sarebbero stati travolti, come lo scorso anno.
    Ma non sono giustificazioni
    Una grande squadra deve farcela comunque. Bisogna capire (non noi tifosi) che cosa ci manca davvero per esserlo. Conte può anche andarsene, se proprio lo si ritiene un elemento diviso. per me è un ottimo allenatore, forse non il migliore ma…dubito che i pochi che lo precedono siano ansiosi di venire all’Inter. Comunque se dovesse venir sostituito, tiferò per il prossimo e chiunque sia, assicuro che non cercherò di insegnargli il mestiere neppure quando perde

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  4. I resoconti vanno fatti a fine stagione, certo l’eliminazione ai gironi è un insuccesso, con tutte le attenuanti che ci sono, ma resta un insuccesso.
    La squadra ha i soliti limiti di personalità, anche perché sono sempre gli stessi ad eccezione di Hakimi.
    Il mercato non ha colmato le lacune che, ripeto, per me sono soprattutto di personalità, perché ieri da subito ho pensato che non avremmo vinto, si vedeva dal linguaggio del corpo di molti dei nostri.
    E Conte ha le sue dosi di responsabilità, non ci si scappa.
    Detto ciò, resta il miglior allenatore che abbiamo dal 2010, con determinati limiti che ormai sono abbastanza evidenti.
    C’è da dire che le sue squadre hanno reso sempre di più in competizioni lunghe come il campionato, per cui è il caso di vedere come proseguirà la stagione che è ancora lunga.
    Forse non avere più impegni infrasettimanali potrà rivelarsi un vantaggio

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  5. Ho detto che ne risponderà, al futuro, perché non penso che si possa parlare di esonero oggi. Da alcune sue parole che di tanto in tanto si lascia scappare ricavo che il rapporto con chi l’ha scelto, Marotta, non è particolarmente felice, e temo che se dopo il celebre incontro non c’è stata alcuna separazione, è stato anche (o soprattutto?) per motivi economici. Dieci mesi dopo, con un solo anno residuo, senza Spalletti a carico, senza trofei o comunque obiettivi raggiunti, con rapporti non ripristinati, con una pandemia, si spera, terminata o quasi, le cose potranno andare diversamente. Questa squadra secondo me possiede molte potenzialità ed è sicuramente tra le migliori, ma porca miseria, mi pare che continuerebbe a non riuscire a vincere neanche il campionato di serie B: si fermerebbe sempre un attimo prima di prendersi ciò che si merita. Con Lukaku e Hakimi è aumentata l’esperienza internazionale… ma i principali titoli sono stati alzati dai due cileni: ieri uno indisponibile e l’altro subentrato alla fine, e tra i più positivi, secondo me.

    Conte pessimo nel post-partita e non è una novità. Una volta la fa bene perché difende l’Inter, un’altra volta è provocato da Capello… io capisco che dopo una sconfitta sia difficile andare davanti alle telecamere e parlare lucidamente, tra l’altro non potendo sempre dire ciò che si pensa, ma cos’avrebbero dovuto chiedere? Mi vien da domandare: col senno di poi, Marotta e Zhang rifarebbero le scelte del giugno 2019? Io non ne sono affatto sicuro (pandemia, stipendio e crisi a parte). Non significa che Conte è il male assoluto, che ha tutte le colpe e solo colpe. Parliamo di prestazioni oggetto di un rapporto lavorativo e alla fine il datore di lavoro potrà dire di non essere soddisfatto. Sostengo sempre gli allenatori e ribadirlo non darà, purtroppo, alcun punto in più in classifica. Io sarò sempre “positivo”, anche arrivando decimi in classifica, ma ciò non significa in tal caso la stagione non sia stata disastrosa.

    Preparatore atletico più rinomato nel mondo del calcio, allenatore che guadagna non so quanto di più del secondo della serie A, monte ingaggi aumentato, hai comprato da Tottenham, Borussia, United e Barcellona, età media innalzata… dai, l’obiettivo non è costruire nel tempo e godersi il percorso: ché se non si vince con Conte, il prossimo allenatore potrà dire “Qua non si vince da dodici anni, ci vuole tempo” e così via. I paragoni con l’Inter di Thohir o del primo anno di Suning con Gagliardini acquistato nel mercato di gennaio sono ormai anacronistici. Nel frattempo prendiamo soldi da aziende orientali che, senza Suning, forse neanche saprebbero chi siamo, spendiamo sempre di più per cartellini e ingaggi, ma non si potrà mai dire non abbiamo centrato gli obiettivi (minimi) perché ci vuole anche fortuna e perché, ovviamente, c’è concorrenza. Poi non significa che la vittoria giunga in automatico ma, citando, Ibra “O mangi o vieni mangiato” e se sei stato mangiato qualcosa non ha funzionato. Per migliorare bisognerà capire cosa.

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  6. Aggiungo: Lukaku molto sfortunato ieri e col Siviglia. Direi più col Siviglia: ieri non bene nel secondo tempo, è andato a spegnersi e potrebbe non essere stato un caso che in quell’occasione sia stato passivo. Ricordo molte critiche a Icardi per situazioni analoghe. Quando Lukaku è stato decisivo l’allenatore non ha esitato a prendersi i meriti (contraddicendo precedenti dichiarazioni più moderate in cui sottolineava che in una società decidono tutti): “Non sapete cos’ho dovuto fare per portare Lukaku all’Inter”. Oneri e onori: come dice Fabio non si può cambiare a seconda dei risultati. Anche Lukaku dovrà diventare, o dimostrare di essere già, un vincente. Solo allora potrà rilasciare dichiarazioni a riviste internazionali, dicendo che è tra i primi cinque al mondo e che tatticamente non può sbagliare nulla.
    Per il secondo anno di fila, nell’ultima partita del girone, molto meglio Lautaro (che dodici mesi fa giocò praticamente da solo contro il Barcellona).

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  7. Il fatto che i tifosi, tutti o in parte, sempre o a volte, emettano sentenze o opinioni con violenza verbale, non cambia la sostanza. Dall’agosto 2010 quante stagioni si sono chiuse con gli obiettivi centrati? Per me l’anno scorso può considerarsi positivo, così come il primo anno di Spalletti, il 2015/2016 di Mancini e il primo di Mazzarri. Un po’ anomalo il secondo di Spalletti, che io comunque considererei positivo, anche se a pelo. Gli altri negativi, tanto che si arrivò a un esonero. Siamo ad almeno sei anni su dieci e quest’anno è fortemente compromesso. Non sono i tifosi che esonerano gli allenatori, per poi sceglierne un altro, esonerando anche questo. Tu dici, giustamente, che c’è concorrenza anche solo per il quarto posto. Ma se esprimesse questi dubbi a Zhang, Marotta e ai dirigenti di Milan, Atalanta, Napoli, Lazio e Roma, cosa risponderebbero? Queste potrebbero solo approfittare di nostri passi falsi.

    I risultati arrivano quando tutte le componenti funzionano o quando, una di queste è molto superiore rispetto alla concorrenza. Mai è stata tutta colpa del solo allenatore, messo nelle migliori condizioni di partenza e fatto invece un lavoro pessimo.
    Negli ultimi anni si sono criticati tre proprietari diversi, molteplici allenatori diversi, il direttore sportivo. Sicuramente nessun tifoso aveva la soluzione e non può permettersi di essere presuntuoso, pensando di potersi sostituire a un professionista; ma, come si suol dire, il popolo alza la voce quando manca il pane. Se il pane non manca non gli interessa che questo sia giunto in un modo o nell’altro. Le diatribe sui moduli, sul mercato e su tutto il resto, si fanno generalmente più pesanti quando le aspettative non sono mantenute. Adesso il club è cresciuto: gli obiettivi, i mezzi e le responsabilità dovrebbero crescere corrispondentemente. A me non piace(va) Conte, ma ho imparato a conoscerlo e apprezzarlo o almeno considerarlo in maniera diversa e con meno pregiudizi. Ho difeso anche Benitez e Gasperini… ma le difese, così come le critiche, del tifoso, non cambiano la sostanza, che è giudicata da chi mette soldi e faccia. Se Conte sarà esonerato, prima o poi, e ci saranno tifosi in festa, non sarà stata colpa loro. Se l’anno prossimo qualcuno qua dentro dirà al nuovo allenatore che sarà il ben accetto solo se userà la difesa a quattro, con Eriksen e senza Gagliardini, sicirsmente dirà una fesseria, ma, se ci sarà un dodicesimo allenatore, il dato di fatto è che il lavoro dell’undicesimo sarà stato ritenuto insoddisfacente, non (solo) dai tifosi. E a me la categoria del tifoso neanche mi piace…

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  8. Vero. Ho sempre pensato e scritto che l’unico giudizio credibile sull’operato di un allenatore è quello della società. Se ne abbiamo cambiati 11 è perché nessuno ha soddisfatto la società. però probabilmente i motivi di esoneri e sostituzioni sono diversi da quelli indicati dai tifosi quando insegnano il mestiere all’allenatore. E anche la società può sbagliare, ad esempio per coprire propri errori (ma in questo caso poiché se sbaglia il proprietario ci rimette lui il discorso è più complesso). perché l’allenatore può anche pagare per colpe non sue o non solo sue. Quello su cui non concordo è che lavittoria sia addirittura il pane per i tifosi. in ogni competizione vince uno solo a i tifosi di tutte le altre squadre restano senza pane? E fanno bene a infuriarsi con gli allenatori perché se non vincono è perché non hanno fatto fare la formazione, i cambi, il modulo ai tifosi stessi, ben più competenti? Possibile che quello che è evidente a un tifoso non lo sia per un allenatore di prestigio? Io non ci credo. Se gli allenatori hanno fatto altre scelte rispetto a quelle che avrebbero imposto i tifosi, io penso che abbiano avuto ragione loro e se si perde è perché in ogni partita uno solo può vincere. Poi ci possono essere responsabilità anche del mister ma probabilmente non sono quelle ‘viste’ dai tifosi. Io per esempio sono un tifoso, ho capito , generalmente, la ratio delle scelte di Conte e quasi sempre mi sono sembrate giuste. Durante la partita, ieri, forse per la prima volta ho avuto dei dubbi: al quarto d’ora del secondo tempo mi sono detto ‘perché non tentare il tutto per tutto’? Poi ho ragionato. la squadra cominciava a sfaldarsi, loro palleggiavano e noi giravamo a vuoto, mettere uno o due offensivi in più ci avrebbe sicuramente impedito di cercare la via del gol con la razionalità e gli schermi che la squadra conosce. Non potevamo prendere gol perché tutto sarebbe finito all’istante e indebolire i reparti che costruiscono e contengono non avrebbe agevolato gli attaccanti. Due offensivi in più bisognava anche servirli e servirli prima che la difesa avversari fosse schierata con 11 uomini in area: Con i movimenti delle due punte, gli aggiramenti tentati, l’inserimento di centrocampisti pronti a recuperare, le palle giocate da Lukaku spalle alla porta per i compagni c’era una logica. Affidarsi alla carta della disperazione è giusto negli ultimi 10 (15 con il recupero), prima bisogna cercare di vincere vincere con la razionalità calcistica. Purtroppo alcuni uomini importanti nel secondo tempo erano sfiniti (per la mancanza di ricambi) ma erano indispensabili. Anch’io ho visto lautaro meglio di Lukaku, ma Lukaku è più determinate per il gioco dei compagni. Gaglia e Barella, ma lo stesso Brozo e anche Hakimi non erano quelli del primo tempo, ma non c’erano uomini con le lor caratteristiche per sostituirli. Ricordo che rispetto alla rosa teorica avevamo indisponibili (da tempo) Radja,Vecino, Sensi e ora Vidal, mentre barella è stato recuperato forzatamente all’ultimo momento. Stiamo parlando di 5 cc su sette, visto che Conte considera a torto o a ragione (ma lui lo vede tutti i giorni) Eriksen come centrocampista, nel suo modulo può essere solo trequartista. Il primo cambio è stato al 23′, quando c’era ancora più di mezzora da giocare ed è stato un cambio offensivo (oltre che di freschezza): Perisci per Young..
    Il secondo, al 30′ un altro cambio offensivo: Sanchez per Gaglia. Non segniamo e fatichiamo a riconquistare palla. Al quaranta, con più di 10 da giocare tre cambi. Tatticamente Eriksen per Lautaro non cambia nulla, con il danese trequartista e due punte, come prima: questo cambio e quello di D’Ambro e Damian, sono solo per dare freschezza e più inserimenti in area (D’Ambro ha segnato diversi gol decisivi). Altri attaccanti non ce n’erano, altri cc neppure.
    Comunque, pur non giocando bene, abbiamo sfiorato più volte il gol, ma la palla non è entrata. Si doveva vincere anche nelle condizioni che ho cercato di descrivere (soggettivamente) ma dubito che tutte le colpe siano del mister perché non ha attuato per tempo le follie tattiche che tifosi senza alcuna responsabilità pratica pretendevano. Fosse entrata la palla parata da Lukaku oggi sarebbero tutti eroi tranne Conte. Non è entrata ed è evidente che il colpevole è Conte. Pi ci sono anche situazioni senza colpevoli: per esempio non ci fosse stato il covi e la proprietà avesse potuto far ricorso a una diversa liquidità, non saremmo stati costretti a partire con incognite quali Radja, Sensi e Perisci. Con due centrocampisti sani e bravi da alternare sina dall’inizio del campionato probabilmente avremmo fatto meglio in diverse partite. Io non vedo perché nel calcio se non si ottiene un risultato debba sempre per forza esser colpa di qualcuno. Ci sono situazioni spiegabili in mille modi. Perché altrimenti o uno è impazzito oppure se ha avuto moduli, sistemi di gioco, scelte dei giocatori che ci hanno portati nello stesso anno a due secondi posti (uno a 1 punto e uno in una finale europea) vuol dire che si può far bene con le sue scelte.
    Il calcio è uno sport e va vissuto come tale, esultando per i buoni risultati essendo dispiaciuti per quelli che consideriamo (con le nostre conoscenze) insufficienti, senza che ci riteniamo obbligato alla caccia al colpevole

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  9. Se la partita decisiva per passare il turno l’avessimo giocata col Borussia, avremmo vinto con lo Shaktar e perso col Borussia. Le partite che contano le manchiamo tutte
    (le manchiamo perché contano)

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  10. Non capirò mai il fallimento o successo del tecnico. A calcio si gioca in 11 ed in campo ci vanno giocatori. Tecnico potrà essere inadeguato ma in campi non mi dice di cliccare gli fatti, non tentare e riuscire in un dribbling.
    Questa squadra molto limitata. Con un po di fortuna si passava ma le considerazioni non sarebbero cambiate. Il 70% della rosa è scarso poiché in fase calante. Non mi interessa chi li ha voluti ma questa è situazione ed è ciò che mi preoccupa di più

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  11. Le colpe sono ovviamente non solo di Conte, ma è conte che ha voluto ergersi a condottiero solitario forte di un credo immodificabile, per cui ha avuto carta bianca (per quanto fosse possibile nelle possibilità economiche nerazzurre) per provare ad ottenere risultati subito, e incurante del parere di chiunque altro ha proseguito per la sua linea comunicativa e tattica, con comportamente poco comprensibili verso proprietà e calciatori.
    Prendendosi oneri ed onori.
    Se vinci sei un eroe. Se perdi te ne prendi le colpe. Ma lo hai voluto tu.

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  12. Poi, tutti si fa il tifo per conte, nessuno dice che avrebbe fatto meglio (anche se in Champions peggio non era possibile), ma non si può non parlare di risultato FALLIMENTARE in europa e di conseguente grave perdita economica.

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  13. ora o si vince il campionato o è fallimento

    così ho letto.. io penso semplicemente che la rosa sia molto sopravvalutata (enormi limiti di testa)
    il solo giocatore che avrebbe giocato con cervello e abituato a certi livelli era infortunato

    abbiamo un portiere in chiara difficoltà
    nessun difensore di riserva di livello
    5 centrocampisti centrali tutti con difetti e altri 2 di cui non si può fare affidamento
    2 esterni sinistri adattati
    2 attaccanti (di cui uno in involuzione pazzesca) più uno sempre infortunato che non vede la porta

    aggiungo che sicuramente Conte ne ha fatti di errori (sostituzioni tardive e scarsa bravura nella lettura delle partite)

    ps : ogni tanto per puro masochismo guardo la juve. da non esperto delight mi pare proprio un difensore con dei limiti assurdi (e per sua fortuna gioca con quella maglia perchè molti interventi non li sanzionano). scordinato e in bambola mi ricorda tantissimo Ranocchia

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  14. Io se devo stare alle cifre incontrovertibili mi riferisco a queste: nessuno degli undici predecessori + arrivato 8nello stesso anno) secondo a un punto dalla juve e ad una finale europea. Poi se ha una squadra più forte di quelle del passato è perché è stato bravo a farsela costruire. Forse se l’aveva potuta completare oggi avremmo almeno un titolo e saremmo in corsa per la CL. ma è solo un’ipotesi.
    Ps delight è più potente e veloce di ranocchia, ma certo spacciarlo per …il migliore al mondo è un esercizio di mistificazione inarrivabile

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  15. io gli ho visto fare degli interventi imbarazzanti.. scoordinato come pochi e spesso in ritardo

    per fortuna spesso gli arbitri non “vedevano”

    anche contro di noi lo scorso anno è stato imbarazzante

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  16. penso che se lo avessero ascoltato nel 2019 con Dzeko e Vidal avremmo vinto “facile ” lo scudetto

    “poi se uno guadagna 12 mln deve stare zitto e vincere con i Gagliardini e D’Ambrosio “( chi dice questo cmq me lo deve spiegare)

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  17. “Bisogna essere lì, vivere lo spogliatoio. Io non sono dell’idea di criticare sempre e comunque, nel modo più assoluto. Sicuramente difendo il lavoro di Conte, è comunque positivo. Le partite si sa come iniziano, ma non come finiscono” grandissimo Baffo Mazzola

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  18. Io dico che se una società cambia 11 allenatori in 10 anni dovrebbe farsi esame di coscienza profondo….invece Ausilio è sempre li. Il colpevole degli insuccessi non può che essere lei stessa. Detto questo, come ho ribadito più volte, la squadra quest’anno è fatta per il 70% da giocatori sul viale del tramonto (infatti arrivati a zero o eredità del passato e impiazzabili), per un 15% da giocatori limitati che più di così non possono dare (es Brozo e Gaglia) e il restante 6o7 buono.
    Nuclei di 6o7 buoni però lo hanno anche romane, bilan, gobba (loro di piu), Napoli e atalanta. Per cui proprio non capisco come si possa sostenere che questa squadra debba (non possa) arrivare tra prime due. E mettete tecnico che volete.
    Oggi se mettessimo tutta rosa sul mercato avremmo offerte serie per 6/7 giocatori e questo la dice lunga sul valore della squadra.
    A sx, per esempio, noi abbiamo perisic e young che a nomi e stipendio valgono dieci goosens ma campo, per me, dice esatto contrario. E potrei continuare.

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  19. Sono pienamente d’accordo. Magari i giocatori buoni sono qualcuno in più di 6-7, ma comunque non in numero superiore a quello delle nostre rivali. perciò noi abbiamo il dovere di giocarcela fino alla fine, non l’obbligo di vincere. Poi magari se tutto va per il verso migliore si può anche vincere. ma pretendere che si vinca è un altro discorso

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  20. L’obbligo di vincere penso si riferisca alla squadra che qualora non ottenesse la vittoria nel campionato avrebbe fatto una stagione fallimentare visti i risultati in coppa.
    Pre stagione penso un secondo posto in campionato+ottavi/quartidi Champions+ coppa italia fino alla finale, sarebbe stata una stagione positiva. Se non ti qualifichi in champions devi almeno vincere il campionato per renderla positiva

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  21. Bene. Passo a salutarvi un po’. Volevo dirvi che, nonostante qualche raro rimpianto, la mia sospensione dal tifo che non sia Tottenham procede piuttosto serena. Sono convinto si avvicini il momento di tornare a respirare Inter, anche se la proprietà mi sembra lontana dalle emozioni e dagli ideali che mi hanno accompagnato per quasi 60 anni. Vi leggo, volentieri. Un po’mi si stringe il 💓 quando sento che per vincere una partita entrano i Darmian e i D’Ambrosio a 10 minuti dalla fine contro una squadra di scappati da casa che ha osato difendersi. Mi scappa da ridere, ormai. E vi svelo una cosa. Chi è”contiano” non è”interista”. Potrebbe tranquillamente essere gonzo, ladro, romanista. Ma non “interista” come si è sempre inteso. E chi è”interista” non è”contiano”. Sono provocatorio e mi aspetto alti lai sul fatto che mi esprimo ex cathedra sull “interismo” senza averne il diritto né tantomeno l’autorità o la competenza. Vi leggo e vi piango. Coraggio. Come è finito Lippi, finirà pure Conte. Spero presto. Un po’mi mancano le partite anche se per fortuna il non vedere la maglia pigiama mi consola. Anzi. A presto. Speriamo per febbraio le cose siano un po’ cambiate. A proposito. Complimenti a Pioli (così vi faccio arrabbiare ancora di più) dimostratosi con noi ottima persona e come sempre ottimo allenatore. Chissà non riesca ad abbattere gli odiati ladri. Ecco. Quell’odio, nonostante la simpatia per Pirlo, non è cambiato. Buon divertimento. Per ora mou non mi sta deludendo. Speriamo prosegua. Comunque sentito l’ultima sua intervista in Inghilterra. Ragazzi, l’interismo (oltre che il mourinismo) scorre profondo in lui.

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  22. Ho criticato enormemente Conte per il post partita con lo shaktar.

    Le frasi odierne invece mi piacciono moltissimo.

    “Più che promessa vorrei dare un messaggio ai nostri tifosi. Non prestiamo il fianco a chi in questo momento sta godendo, a chi spera che si cambi tutto e si distrugga tutto ciò che stiamo creando dopo un anno e mezzo. Questo lo dico al popolo interista. Troppa negatività. C’è chi ha timore di quello che stiamo costruendo per dare frutti nel presente e nel futuro. Questo sicuramente è il messaggio che mando ai tifosi. Siamo arrivati secondi, in finale di EL, in semifinale di Coppa Italia. Abbiamo ridato credibilità, valorizzato i giovani. Capisco che ci sia impazienza dopo 10 anni. Ma quando inizi a lavorare il tempo più lungo è per le fondamenta. Poi, dopo le fondamenta, si può costruire il grattacielo come meritano i tifosi dell’Inter. Rimaniamo uniti, non prestiamo il fianco a chi sta godendo”

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  23. Ma se non hai squadra nettamente più forte degli altri, ed è il nostro caso, che obbligo ci può essere, eliminazione da coppa o meno? Atalanta e lazio avranno un paio di partite in più di noi, per cui non si può parlare neanche di vantaggio da calendario.
    Io sinceramente vorrei vedere una linea ben tracciata che anno scorso avevo visto: un top (Lukaku) e giovano emergenti (sensi, barella, rientro bastoni e lancio lautaro) completati da prestiti e da chi già c’era, come fa bayern. Hakimi andava in questa direzione poi si è deciso di puntare su giocatori in parabola discendente. E non centra budget perché gli stipendi lordi dei vari sanchez, vidal, naingo, perisic, kolarov, eccc. Fanno oltre 50 mn lordi. In soldoni un altro hakimi e tenere chi c’era bilanciare qualche giovane ns, stile di marco.
    A tecnico si chiede di svilupparli, non obbligo vittoria oggi. Se poi ingranano subito tanto meglio.
    Così nel giro di pochi anni avresti base solida su cui allora si innestare il vidal di turno che può dare esperienza al posto delle gambe. Ma noi abbiamo 13 Vidal….

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  24. L’Inter del 2016/2017 aveva Murillo, Miranda e Ranocchia difensori centrali, Ansaldi, Naga, Santon e D’Ambrosio terzini, Melo, Medel, Kondogbia, Brozovic, Joao Mario, Banega centrocampisti, Jovetic, Eder, Icardi, Barbosa, Palacio, Candreva, Perisic, Pinamonti in attacco. Arriva Spalletti, viene abbassato il monte ingaggi, prende un’Inter fuori dall’EL e la porta al quarto posto. NB: posto Champions RIconquiststo alla fine, ma siamo stati per la maggior parte del campionato tra le prime tre/quattro.

    Gli acquisti erano stati: Skriniar dalla Samp, Dalbert dal Nizza, Cancelo in prestito, Rafinha in prestito per sei mesi , Vecino e Borja dalla Fiorentina, Karamoh dal Caen.

    2018/2019: dopo un mercato estivo fatto di nomi importanti, di cui resteranno però praticamente solo de Vrij e Lautaro, alla prima esperienza in Champions per tutti (tranne Handa, Miranda e Perisic mi sembra) facciamo 8 punti in un girone più difficile rispetto a quelli dei due anni seguenti e, con tutti i casini successi, riconfermiamo il quarto posto. NB: posto in Champions che dall’autunno era praticamente sempre stato nostro e che da febbraio in poi, non siamo riusciti a consolidare, mettendo in discussione per pareggi molto simili a partite come quelle con lo Shaktar.

    Io stimo tantissimo Luciano e non sono un “anti-contiano”, ma guardiamo la differenza di rosa e i risultati: in Champions non ci ha dato alcun valore aggiunto, anzi siamo peggiorati entrambi gli anni per quel che riguarda i punti (8, 7, 6) e quest’anno anche come posizionamento (da terzi a quarti).
    In campionato non si può dire “-1 dalla Juve”, è pretestuoso, secondo me. La Juve, più debole degli anni precedenti o comunque più in difficoltà ha vinto il campionato con alcune giornate d’anticipo (anzi, quando si è avvicinata alla matematica, la squadra con più possibilità era l’Atalanta, che stava vincendo proprio a Torino e che ha subito due rigori, pareggiando 2-2) e nelle ultime ha perso gare che non avrebbe perso altrimenti.
    Noi abbiamo ridotto quel gap dalla vetta, quando praticamente non c’era più certezza di arrivare primi e anzi, Atalanta e Lazio erano lì nei pressi. Abbiamo fatto molto peggio negli scontri diretti con la Juve e mi sembra di poter dire, comunque non bene negli scontri con le altre big. Quindi 62 punti nel 2016/2017, 72 nel 2017/2018, 69 nel 2018/2019, 82 lo scorso anno (negli stessi anni i punti della Juve: 91, 95, 90, ma campionato chiuso prima ancora di cominciare, 83). I dati, i fatti e i numeri saranno, forse, oggettivi in natura, ma per gli uomini e tra gli uomini sono sempre interpretabili. Quindi chi è più bravo ad argomentare, chi di calcio se ne intente un poʼ di più, potrebbe, dagli stessi numeri, giungere a conclusioni molto diverse e avere una ricostruzione dei fatti che potrà essere considerata, da tutti o da molti, più affidabile, più verosimile, più accettabile.

    Io sbaglierò ma non posso essere d’accordo quando leggo che è Conte che ci ha resi nuovamente competitivi, che sta ricostruendo dalle fondamenta e che ci vuole tantissimo tempo per costruire le basi, ché se non competiamo DAVVERO quest’anno saranno passati due anni e significherà che ce ne vorranno ALMENO tre per passare da 70 punti a 85/90 con avversari più deboli, e costi e investimenti della nostra società notevolmente aumentati, ma di che parliamo? Non ha preso una squadra senza storia, con giocatori senza esperienza, che lottavano per non retrocedere. Non abbiamo a disposizione il contratto, né abbiamo partecipato agli incontri ma quali obiettivi minimi e massimi gli avranno chiesto di raggiungere e perseguire? Cosa deve fare Conte perché possiamo dire, presumendo ragionevolmente, che la società sia pienamente soddisfatta della scelta fatta? Lui parla di costruire, ma che eredità ci hanno lasciato quelle quattro partire di EL, e che eredità ha lasciato l’Europeo 2016 all’Italia? Io sono d’accordo con quello che diceva Spalletti: “vincere è difficilissimo”, più in generale raggiungere gli obiettivi, fattibili, è difficilissimo. Ma ciò non significa che chi, forse?, probabilmente?, non sta riuscendo a trarre il massimo, non possa essere discusso. Il bicchiere non è tutto vuoto, ma sicuramente non è tutto pieno. Sbaglio? Perché se invece per ogni passo falso si trovano attenuanti o giustificazioni la conclusione cui si arriva è quella. Io presumo che Conte sia discusso da sé stesso e da chi l’ha scelto e non so cosa avrebbe detto nel giugno 2018 se gli avessimo detto che oggi saremmo a questo punto. Il gruppo comunque è con l’allenatore e i calciatori ne sanno più di noi, speriamo bene per le prossime gare, in modo tale da prendere più fiducia e dimenticare, se possibile, l’esperienza europea.

    Quindi, riconoscerei i maggiori meriti, per quello che siamo ora, al predecessore e alla proprietà (che invece da Conte ha ricevuto più tirate d’orecchie che riconoscimenti)… solo dopo a Conte. Per quello che ha dimostrato e per quello che dice di sé, prima di dire “È merito di Conte” dovremo essere a un livello più alto, non basta avere una percentuale di vittorie più alta con le piccole.

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  25. Potevano passare il turno, hanno rinunciato ad attaccare e hanno esultato per essere finiti terzi. Io sinceramente mi sento quasi in imbarazzo…

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  26. Va bene non diciamo -1 dalla juve; diciamo almeno una ventina di punti in media recuperati su Roma e Napoli (in quegli anni le principali rivali della juve. La rosa degli anni che citi al momento era considerata valida. Ma sono tutte parole. I fatti sono che prima di Conte l’Inter è andata 1 volta in CL ed è uscita ai gironi, esattamente come con Conte. Solo che l’altra volta non è andata avanti neppure in El. Per una squadra con quel curriculum decennale la scorsa stagione è stata strepitosa (tra l’altro se non sbaglio poche volte siamo arrivati pure in semifinale di CI). In questa abbiamo compiuto un passo falso importante (siamo usciti presto come nelle due altre occasioni) ma siamo al momento secondi in classifica precedendo tutte le rivali considerate in estate più pericolose. Io non butto a mare una stagione strepitosa per un passo falso. Dovessimo far male anche in campionato e in CI il discorso cambierebbe.Trovo che siano solo parole quelle relative alla forza degli avversari nei gironi o alla consistenza della rosa. Ho visto sbavare per fuoriclasse come Joao Mario, Barbosa, Jovetic Kondogbia, Banega, Perisci, Miranda, Cancelo, Rafinha ecc. troppo facile dopo che si è fallito dire che la rosa non c’era. Io lo dico da sempre: ancora adesso la rosa non è scarsa, siamo una squadra forte ma non superiore alle altre migliori italiane e non adeguata per vincere in Europa. ma sono opinioni scritte sull’acqua, come tutte le opinioni da tifosi.
    Quanto ai punti fatti con chi: tutte le partite hanno in palio tre punti. Se ne vinci tante arrivi secondo con 83 punti, molti più di quelli degli anni precedenti. Poi sul campionato chiuso prima di cominciare…prova a vedere se sull’1-0 e avversario espulso, Lautaro non avesse sbagliato il rigore, come era chiuso in anticipo…

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  27. D’accordo con Luciano su tutta linea. Io sono ancora più duro su qualità rosa che vs anno scorso è, per me, più debole perché sono arrivati solo giocatori a fine corsa e perché colonne portanti sono in fase super calante (Handa, young, dambro). Solo hakimi plus ma su fasce, ruolo chiave bel 352, a sx ci presentiamo con uno young ormai finito e perisic….uno dei giocatori francamente più lenti di cervello che ricordi. Un cyborg programmato con dos, finto doppio passo verso esterno che conoscono a scuola materna e poi cross basso respinto.
    Centrocampo è sempre quello in quanto non considero vidal upgrade e penso lo abbia dimostrato. Attacco è sempre quello, senza cambi visto che sanchez è rotto o cmq segna meno di zaccagni. Dei cambi difesa meglio non parlare.
    E questa sarebbe potenza al pari gobba come si legge? Ma mi domando, le partite si guardano? Noi facciamo max un tempo a buoni ritmi, perché non ce la facciamo.
    Poi certo, lukaku e pochi altri ci faranno vincere partite con torino e Bologna ma come si possa pensare di essere tra i favoriti del campionato francamente non lo capisco.
    Che poi abbia vinto leicester lascia sempre una piccola speranza ma personalmente non mi farei illusioni.

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  28. Sono d’accordo con te… Ma la linea di conte, avvallata dalla società è stata di avere giocatori secondo lui pronti subito.
    Ad oggi ha fallito quindi non ha pagato.
    Vedremo prossimamente

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  29. Infatti il discorso è corretto.
    Manca però il commento sull’eliminazione, e non si può far finta di nulla

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  30. La colonna portante non è fatta di giocatori a fine carriera, a parte il portiere. Bastoni è più forte dell’anno scorso, Skriniar mi sembra meglio dell’anno scorso (e anche qua: Skriniar si può discutere e per un anno non positivo è diventato scarso, l’allenatore non può essere oggetto di perplessità?), Barella ha un anno in più di esperienza, così come Lautaro che l’anno scorso era al primo anno da titolare in Europa. Brozo e de Vrij hanno ventotto anni. Questa è la colonna portante. A sinistra Young ha la sua età ma l’esterno sinistro è il ruolo in cui abbiamo più alternative.
    Le partite penso che le guardino tutti, ma ognuno trae le proprie conclusioni: tu trai che la rosa vale X, altri possono trarre che la stessa rosa potrebbe fare anche solo un poʼ di più. La maggior parte poi non pretende la vittoria, ma di fare meglio dell’anno scorso. La pretesa attuale di alcuni, mi sembra valga più che altro come risarcimento per il flop europeo.
    “Sanchez rotto”… Tredici presenze, cinquecentosessantasette minuti, indisponibile per ben tre partite, dal 24 ottobre al 31 (Genoa, Shaktar, Parma). Che ci volesse un’altra punta è vero.

    Incredibile che l’allenatore dell’Inter parli di ridimensionamento causa covid, guardiamo gli investimenti degli altri: la Juve ha preso l’allenatore dell’under-23, ha preso Chiesa, qua non voluto dai più, che finirà di pagare fra dieci anni e Morata in prestito. La Juve è favorita, è l’unica che “deve” vincere in Italia per la base da cui parte, ma loro sì che si sono ridimensionati rispetto a qualche anno fa. Fisiologico, inevitabile, ci mancherebbe… ma avessimo preso noi Madonna come mister, Mc Kennie, Chiesa e Morata ci sarebbero state le rivolte in piazza.

    Il Napoli passa da Benitez, Sarri, Ancelotti a Gattuso. Da meritare lo scudetto a lottare per il quarto posto, da Callejon, Lozano a Politano.
    Parliamo della Roma 2016, 2017, 2018 e di quella attuale?

    Siamo gli unici in crescita continua da anni e dovremo (non oggi, ma neanche dopodomani…) raccogliere i relativi frutti.

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  31. D’accordissimo.
    Oggi grande Barella, mi e’ sembrato l’unico a volere, “a tutti i costi”, portare a casa la partita.Non e’ un fenomeno, ma sicuramente ha grinta e carattere per diventare importante , spero nella nostra squadra.
    Su Perisic, mi taccio.
    Brozovic e’ questo, qualche partita un po’ meglio, diverse molto meno bene. Pero’ temo che al momento in quella posizine ci sia solo lui. Per me urge trovare un titolare per quel ruolo, se si vuole crescere.
    Dai che se Sensi riesce a fare un filotto di partite sicuramente il suo contributo di qualita’ lo da’ . Di Handanovic francamente non so piu’ cosa pensare , ma veramente. Nel senso che non so se davvero gli arrivano SOLO tiri imparabili o e’ lui che li trasforma in tali …

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  32. Buona domenica. La nota positiva di oggi è il tandem Barella Sensi. Il primo non molla mai : è un giocatore da cui non si può prescindere. Sensi invece ha dato la scintilla in un momento in cui la squadra era in difficoltà. Vedremo l’evoluzione delle cose. Su una cosa sono d’accordo con il mister: a questo punto la squadra va ridimensionata nel numero.

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  33. Dopodomani? Il 70% rosa è over30. Io è proprio questo che critico. Scorso anno e con Hakimi quest’anno avevamo tracciato percorso di futuribilita associato a ottimo presente. Poi infornata inps ha stoccato montagna di denaro in giocatori che il meglio lo hanno abbondantemente dato. Perché si pensa che così si possa vincere subito. Ragionamento per me errato. Spero di sbagliare ovviamente

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  34. Mah, basterebbe ripensare all’Handanovic del primo anno di Spalletti e tirare le somme. I portieri hanno questi cali repentini di rendimento. Per fare un esempio, sino allo scorsa stagione Sirigu era ottimo tra i pali e, spesso e anche contro di noi, teneva a galla il Torino che, con un golletto in contropiede di Belotti, sfangava la partita. Quest’anno Belotti segna ancora ma Sirigu prende gol facilmente, non ne “salva” più mezzo, guardare la classifica del Toro (che non è, come squadra e prestazioni, “peggio” di 2 anni fa…) e si capisce.
    A portieri invertiti, oggi, l’avremmo chiusa nel primo tempo…
    Se il portiere “guarda” sempre e non “prova” a parare non significa che sia imparabile.

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  35. Comunque anche quì vedo che non mancano i tifosi che amano crogiolarsi nel”tafazzismo” o leggere i libri di autocommiserazione di Severgnini. Ma come si può scrivere che “solo Barella è sembrato l’unico a voler portare a casa ….”Io ho visto un gran primo tempo ,con grandissime parate di Cragno ed un paio di occasioni sbagliate per colpa nostra. Mi sono ricordato della prima parte della passata stagione del Milan; certo non giocavano partite eccelse ,ma perdevano o pareggiavano partite in modo particolarmente sfortunato….insomma il classico “piove sul bagnato”. E qui molti consideravano i cugini una squadretta….

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  36. Barella si conferma progetto di campioncino, non tanto per gol ma per come sta sempre nella partita, anche mentalmente.
    Eriksen non saprei: un buon assist ma poi in 60 minuti di nostro dominio non un tiro in porta, un dribbling, niente che io ricordi tranne tocchetti laterali. Sensi con squadra più sfilacciata, e palesemente fuori condizione, riesce in 2/3occasioni a tentare giocata e tiro tanto che da corner da lui procurato nasce gol.
    Sanchez mi sembra ormai più trequartista che punta e questo lo ha fatto meglio del danese.
    Sx buco nero….perisic ha avuto molti uno contro uno mai sfruttati. Per me è proprio brocco e young purtroppo ormai ha dato. Li serve uno forte.
    Cmq bene che spogliatoio sembri unito, cosa non scontata dopo champions. Bravo Conte in questo.

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  37. Quindi la prossima volta chiederemo a Te prima di dire la nostra opinione sulla partita, ho capito … Bastava saperlo.

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  38. Dai…non te la prendere,non essere permaloso….:); il mio commento non era rivolto in particolare a te,ma ,più in generale,a quell’alone di negatività e di autoflagellazione che spesso anima i commenti di molti di noi ,anche qui. Se poi allarghiamo l’orizzonte all’esterno di questo blog…beh ..mi fermo quì. Con questo,non intendo certo sostenere che Società,giocatori e Conte debbano essere esenti da critiche.

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  39. per me Dragowski uno dei migliori

    cragno grandi parate ma sui 3 gol ha responsabilità

    Barella ottima partita ma o migliora tatticamente o rimarrà un mediocre.. Eriksen belle palle ma ha lunghe pause

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  40. Cragno ha fatto alcune uscite (ultima quella sul gol di D’Ambrosio) che se le avesse fatte Handa sarebbe stato insultato per una settimana. Credo che in giro ci sia di meglio.

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  41. Bah, a volte veramente mi stupisco di certi commenti. Se Barella è un mediocre mi fai il nome di un centrocampista 23enne che non lo sia?

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  42. Silvestri l’ho visto poche volte ma mi è sembrato solido. Non mi sembra sia più giovanissimo ma è anche vero che portiere sui 30 ha davanti 3/4 stagioni buone. Altri prospetti non saprei. Radu confesso di non averlo seguito anno scorso, è buono?
    Ogni tanto forse dovremmo avere coraggio di lanciare qualche ragazzo anche se portiere è oggettivamente ruolo delicato. Però che so, un giovane al posto di Kolarov o Ranocchia, oppure Di Marco per Young o perisic per quello che vedono danno gli attuali ci potrebbe stare. Non arlo di tiolari in pianta stabile ma ragazzi che possano ruotare e crescere. Esempio di Bastoni m isembra confortante.
    Non sono però esperto di giovanili per cui le mie sono solo riflessioni ad alta voce.

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  43. Beh…un” Papu “Gomez da noi sarebbe una gran bella ciliegiona ..è solo una mia idea ,non ci sono notizie in merito. Dalle parole di Conte si intuisce che Nainggolan ha chiuso ,e non solo lui. Fantasticando :riuscire a piazzare in maniera adeguata Eriksen ed un paio di altri fuori dal giro, e prendere Gomez (De Paul quasi impossibile a gennaio ) sarebbe un terno al lotto.

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  44. lo zio è sempre 100 km avanti, come commentatore rispetto ai colleghi e naturalmente a tutti i tecnici da tastiera o da bar.. All’inter servirebbero due ali capaci di fare la differenza sullo stretto (lo stesso hakimi è fortissimo se ha spazio). Né perisic, né Young, ne altri attualmente hanno queste caratteristiche.
    ma il problema resta sempre la coperta che è corta, da una parte o dall’0altra, con qualunque modulo.
    Perché se giochi a tre sulle fasce non puoi avere esterni di scatto e fantasia, Dovendo coprire molte volte la fascia intera devono essere quattrocentisti, dotati di progressione. Ed è difficile trovare uno con queste caratteristiche che abbia anche scatto breve fantasia e lucidità. e anche di 4centisti devi averne 4 bravi, perché quel lavoro logora.
    Io direi quindi che, se si vuole continuare a 3 potrebbe bastare un esterno di scatto, da inserire nelle situazioni che lo richiedono. Ma il problema è sempre quello degli equilibri. Si possono anche avere due esterni di scatto, ma la situazione va compensata con un centrale basso intelligente e incontrata, più che tecnico, capace di arretra sulla linea difensiva per consentire al primo o al terzo difensore di scalare in fascia,. senza sguarnire il centro e limitando i ritorni degli esterni alti.
    Questa squadra per me arriverebbe al top se avesse Kante o un suo simile cc basso hakimi, e un esterno goleador sulle fasce, Barella e un’altra mezz’ala capace di entrare e fare gol. naturalmente i giocatori ‘soppiantati’ (ad esempio Brozo) non dovrebbero andarsene ma costituirebbero l’alternativa di valore e quindi da utilizzare spesso, rispetto ai titolari.
    Prendere il Papu invece che preferisce giocare in mezzo libero di muoversi, comporterebbe mantenere esterni quattrocentisti e due centrocampisti più stanziali e incontrasti.
    papu e De Paul più due punte forse sarebbero incompatibili, comunque servirebbero verifiche.
    De Paul solo, invece penso che sarebbe un miglioramento netto, se andasse a sostituire come titolare in molte partite Gaglia. Uscendo Vecino e Radja, con Sensi fragile, uno come De Paul (o un suo simile) sarebbe fondamentale

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  45. Su De Paul concordiamo tutti: fisico, fantasia, piedi buoni. Continuiamo tuttavia ad avere un buco enorme a sx e secondo me siamo stati frettolosi a cedere Godin per Kolarov. Un cambio cervellotico che unito alla cessione di Pirola ha indebolito la batteria dei centrali in un colpo solo.
    Papu non è giocatore da Inter: troppo anarchico in campo.

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  46. Senza dubbio….ma il sogno (restando con i piedi a terra..) sarebbe Papu a gennaio e De Paul a giugno. Giocando al mercato : via Nainggolan,Eriksen e Perisic, dentro Papu ed Emerson (o X ).

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  47. Sto preparando una torta di mele.
    terminato l’impasto, devo farlo riposare per poi aggiungere le mele.
    Vado inc frigo, ma le mele non ci sono.
    mando qualcuno a comperarle.
    Ritorna con dei gamberoni.
    Ma ti avevo chiesto le mele…
    guarda che i gamberoni sono molto più pregiati..
    Ah, vabbè, proverò a fare la torta dolce… ai gamberoni

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  48. Mah, temo che giocando così non si riesca a combinare niente. Mai un guizzo, nessuno salta l’uomo, Lukaku e Martinez non mi sembrano in grande serata. Spero Conte si faccia coraggio e rischi Sensi (se è disponibile) . Senza aspettare come al solito la sberla …

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  49. IN QUESTO MOMENTO il Napoli è più forte dell’Inter e più completo. Ma il campionato è lungo, le cose possono cambiare e i punti fatti quando fatichi possono essere preziosi. Purché si cresca grazie anche ai minori impegni.
    E possibilmente grazie all’arrivo di un’ala sinistra fortissima, di una seconda punta e di un secondo play di cc

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  50. Partita molto brutta dell’inter. napoli che meritava i tre punti. Ci è andata bene. Ma prendiamo i 3 punti. Tante altre volte ci ha visto male

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  51. Poteva vincere anche il Napoli, ma dire che meritava i 3 punti mi sembra eccessivo, oltre i loro meriti.
    3 punti pesantissimi, in una serata in cui Milan e Juve rallentano .
    Non capisco perche’ appena dobbiamo difendere qualcosa, ci squagliamo e non teniamo un pallone che e’ uno.

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  52. 17 tiri a 5.
    4 grandi occasioni ed un palo a 2.
    Per me strameritava il Napoli… Come tante volte era andata male a noi (ad esempio in Champions)

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  53. A me invece sembra che il Napoli ha “cominciato” a giocare seriamente dal momento in cui, perdendo, non aveva piu’ niente da perdere. E li’ (incredibilmente secondo me, visto che eravamo 11 vs 10 ed in vantaggio), noi ci siamo “ritirati” nella nostra area. Sicuramente un buon Napoli, che palleggia meglio di noi. Pero’ il pallone va buttato dentro, ne sappiamo qualcosa …

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  54. Il napoli ha giocato molto bene tatticamente., conoscendo a menadito pregi e difetti dell’inter e avendo gli uomini adatti a contrarlo. Difesa bassa con almeno due sempre su Lukaku, esterni nostri non pericolosi in fase offensiva e quindi possibilità di sganciare l’esterno più arretrato in contropiede. centrocampisti con palleggio e soprattutto gamba per le ripartenze e i rientri disciplinati, due esterni micidiali nell’uno contro uno. Noi nel primo tempo abbiamo pressato abbastanza alti, ma ottenendo poco, perché* impotenti sulle fasce e bloccati in mezzo. Però abbiamo concesso anche poco (in altre partite casalinghe con squadra meno forti abbiamo subito).
    Nel secondo tempo siamo calati. Almeno 4-5 uomini non reggevano più, non erano lucidi e/o perdevano i duelli ‘di gamba’. nel secondo tempo giocava solo in Napoli, noi lo aspettavamo ma non riuscivamo più a uscire.
    ottenuto il gol conte ha capito che con metà squadra groggy non avremmo retto il loro assalto (anche in superiorità numerica, era già successo lo scorso anno con Bologna). Ha rafforzato la linea difensiva con un 541 e gli è andata bene, anche con un po’ di fortuna

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  55. Napoli bella squadra, sfortunata in avanti per l’infortunio di Mertens e per un paio di occasioni, ma ingenui dietro.
    Se si giocasse ai punti, in una partita molto ben giocata, regalare un rigore e la superiorità numerica rappresenterebbe un malus molto consistente che andrebbe a vanificare, come poi è stato, tutto quello che di buono avevano fatto. Noi male negli ultimi minuti, quando non siamo riusciti né a tenere palla, né a ripartire. Ma per settanta minuti hai subito poco o niente, hai trovato il rigore in un momento in cui hai forzato l’uscita da dietro col pallone, per trovare qualche spazio di più in avanti… strategia che ha pagato. Chiaramente prestazione esteticamente brutta, che rappresenterebbe un problema se si trattasse dell’ennesima volta e non della prima, quindi solo se decontestualizzata. Molto meglio partite così che quelle in cui lasciava o praterie agli avversari.

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  56. Concordo su tutto. In queste partite emergono i nostri limiti tecnici e di cambio di passo. Ieri eravamo molto compassati, nessuno che riuscisse a dare uno strappo. Un po’ ci hanno provato Sensi e Hakimi, anche se con risultati non eccezionali.
    Il Napoli, a mio avviso, si è preoccupato troppo di non concedere spazi a noi, con i suoi brevilinei avrebbe potuto metterci in difficoltà molto più di quello che ha fatto.
    Mi preoccupa il fatto che siamo corti. Leggo in giro che avremmo la rosa più attrezzata, ma ieri eravamo con 2 attaccanti e 5 centrocampisti, dei quali uno con frequenti problemi muscolari e l’altro del tutto estraneo al progetto.
    Inoltre sulla fascia sinistra abbiamo due giocatori con evidenti limiti: Young per l’età ormai avanzata, Perisic per l’indole spesso pigra e perché comunque adattato.
    Avessimo qualche risorsa a gennaio andrebbero presi almeno 3 giocatori.

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  57. Non avere obiettivamente la rosa per vincere significa che non ci sono possibilità. Ma non vince il campionato la squadra perfetta, completa in ogni momento della stagione e in ogni reparto, che gioca bene tutte le partite. Vince chi fa meglio delle altre, chi dai periodi negativi riesce a trarre di più, chi nel lungo periodo ha più continuità, perché commette meno errori. Soprattutto quest’anno, se Atene piange, Sparta non ride… Non siamo PSG o Bayern, non abbiamo l’obbligo di vincere. Ma Agnelli quando ha dato l’incarico a Pirlo cos’ha chiesto? Pirlo ha promesso lo scudetto al suo presidente? E gli obiettivi di Milan, Napoli, Atalanta e Sassuolo quali sono? In una situazione in cui tutte hanno difficoltà, tu “devi” riuscire a importi e fare il massimo. L’anno scorso la Juve ha cominciato a essere battibile, ma ne stavano approfittando altri e non noi. Quest’anno cerchiamo di fare qualcosa in più e se alla fine, chi parte un poʼ davanti, con fortuna e bravura, manterrà il margine, finiremo la stagione senza rimpianti, almeno in campionato. Ma è solo una squadra che parte davanti. Continuo a pensare che quando il gioco si fa duro, i nostri se la facciano un poʼ addosso, ma se questo scudetto non è l’obiettivo (dichiarato) di nessuno, deve poter essere il nostro, perché non si tratta di fare miracoli, si tratta di giocarcela con altre squadre incomplete e con problemi. Le nostre lacune non sono più grandi di quelle delle altre. Da un allenatore come Conte e da questi giocatori non mi aspetto 95 punti, né di vincere 3-0 ogni giornata. Ma saper essere decisi e “cattivi” come ieri, essere consapevoli dei propri limiti e sfruttare le lacune di squadre che non sono complessivamente messe meglio di noi. Ieri eravamo stanchi, con poche alternative: noi siamo riusciti a vincere. A parti invertite, un Napoli stanco non sarebbe mai riuscito a vincere contro di noi e questa non è una casualità, è un dato che in campionato dovrà pesare.

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  58. Non è vero che non avere una rosa per vincere significa che non ci siano possibilità. Ci sono proprio per il ragionamento che fai tu, perché a parte la juve le altre sono più o meno sul nostro livello (il napoli un po’ meglio, secondo me) e dimentichi la Roma. Se la juve perde punti e le altre hanno delle difficoltà noi abbiamo l’obbligo di esserci, questo si. ma l’obbligo di vincere oggi non lo abbiamo.
    La juve ha sicuramente chiesto a Pirlo di vincere campionato e CL. Chi ha vinto ‘solo’ il campionato, l’hanno cacciato.. la juve ha perso qualcosa nella scorsa stagione: ne stavano approfittando altri e non noi. peccato che poi questi altri sono finiti alle nostre spalle e noi abbiamo perso il campionato contro il bologna , 1-0 per noi, rigore per noi e Bologna in dieci a abbiamo perso. ma c’era un motivo. Quel che accade in ogni partita ha sempre un motivo, una spiegazione. Poi conta solo la classifica finale

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  59. Beh..mi sembra che gli ultimi commenti siano tutti condivisibili.Certo nel finale abbiamo avuto “il braccino corto”,ma soprattutto sono mancate le forze ,specialmente nei due centrocampisti che stanno facendo gli straordinari,specialmente Barella (penso che meriti davvero un encomio ). Per dire poi le c…te che tanti opinionisti sparano a casaccio ,ho sentito parlare di un’Inter che,dopo l’eliminazione avrà problemi perchè dovrà sfoltire una rosa di 32/33 giocatori, sento il mantra del vantaggio che avremmo per la disponibilità di una rosa extra -large.
    In partenza certamente ,poi se andiamo a vedere la realtà per sfortuna o per scelte sbagliate , è sufficiente osservare come siamo messi a centrocampo……La settimana scorsa Bergomi nella discussione in un post-partita su Sky , dove ci si domandava perchè mai Conte potesse lamentarsi di un trattamento ostile dei media verso di noi,lo Zio , si è lasciato andare ed ha affermatp che in effetti ,vivendo all’interno della Società,questa sensazione è avvertita ed è reale. Naturalmente i giornalisti presenti non hanno condiviso ed hanno rivendicato il “candore “assoluto della stampa e dintorni…insomma ,ragazzi, di che cosa ci lamentiamo…..lo sappiamo che i ns. media sono immacolati e che i loro interpreti sono tutti personaggi da “paese delle favole”…insomma un “mulino bianco calcistico”.

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  60. Bergomi però lo scorso anno ha specificato che “Sì, da dentro sembra così… ma ora che sono fuori so che in realtà non è così”.

    Io penso che la Juve parta avanti e non di pochissimo. Penso però che prendendo Pirlo e non facendo la rivoluzione che chiedevano Allegri e Sarri, non risolvendo alcuni problemi palesati lo scorso anno, abbiano messo anche il campionato in discussione.
    L’anno scorso, a giugno, noi eravamo a meno nove dalla vetta, con una partita da recuperare. Ultime partite invernali: rimonta nel derby, sconfitta in coppa Italia col Napoli, sconfitte con Lazio e Juventus. In mezzo passaggio del turno in Europa League. Siamo a meno nove dalla vetta con una partita da recuperare. Vinciamo con la Samp e siamo a meno sei. Poi la Juve batte agevolmente il Bologna, in trasferta, nell’anticipo e noi pareggiamo col Sassuolo. I punti dalla vetta sono otto a undici giornate dal termine. La Juventus pur con qualche passo falso è sempre stata distante dalla ripresa del campionato e la squadra più vicina fu l’Atalanta che in quel periodo correva e stava vincendo a Torino. La Juventus poi batte la Lazio, avrebbe potuto vincere matematicamente alla trentacinque, ma lo farà alla trentaseiesima. Perderà le ultime due con Cagliari e Roma schierando, tra gli altri: Rugani, Muratore, Frabotta, Zanimacchia, Olivieri, Vrioni. Nel frattempo noi, psicologicamente liberi, cioè quando diamo il meglio, vinciamo le ultime tre gare. Noi abbiamo smesso di essere vicini alla vetta a metà febbraio, dopo le due sconfitte consecutive negli scontri diretti.

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  61. non meritavamo. ma quante volte meritavamo e non siamo riusciti a portare a casa la partita?? mi vengono in mente le partite in cl e la partita contro il parma

    stavolta un grande Handanovic ci ha salvato

    anche io sentivo dire grande rosa e l’obbligo di vincere il campionato. a mio parere la gara di ieri ha detto che non siamo una grande squadra e non abbiamo una rosa attrezzata per vincere.

    nel caso (remoto ) di scudetto il principale artefice del miracolo sarà Antonio Conte però con un mercato minimo (attaccante e centrocampista centrale ) si può puntarci più facilmente.

    cmq son certo che vincerà il campionato la juve ho visto solo un episodio ieri un rigore imbarazzante che poteva portare i tre punti come la settimana prima (su quadrado ancor più assurdo).

    ps: senza rigori il milan ha un pò calato le performance.

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  62. No, lo Zio lo ha detto pochi giorni fà,poi chiaro che non voglia andare oltre una semplice considerazione.

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  63. Ragazzi la vittoria di ieri è stata importante perché ottenuta contro una squadra che gioca meglio di noi, che ha più qualità di noi e che tuttavia ha avuto l’unico difetto di non riuscire a metterla dentro. Questo torneo continua ad essere strano, imprevedibile ed anche equilibrato.
    Puoi perdere punti con chiunque, soprattutto se un gioco non ce l’hai.

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  64. Partita di ieri conferma limiti rosa, sia qualitativi sia quantitativi. Sanchez e Vidal non sorprende siano rotti, gli ultimi anni parlano da soli. La si è vinta anche per buona sorte che ovviamente non guasta.
    Dobbiamo sperare i nostri buoni stiano sempre bene e di nuovo, con un po di fortuna potremo fare bene anche perché non sempre affronteremo Napoli.
    È però vero che duriamo sempre un tempo solo. Io sostengo che ciò dipenda anche dall’avere difensori, soprattutto skriniar e de vrj, che difendono basso non avendo nelle corde anticipo a metà campo e capacità di giocare palla avanti.
    L’odioso Bonucci, per dire, questo lo sa fare bene e permette al centrocampo di avere meno metri da coprire.
    Conte ha provato a farlo all’inizio con risultati però disastrosi proprio, per me, per caratteristiche difensori dove il solo bastoni mi sembrava adatto.
    Sulle fasce poi, specie sx, dovremmo prendere almeno uno forte. 352 senza fasce forti è depotenziato. Sperando in Hakimi, a sx siamo inguardabili tanto che politano sembrava ribery

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  65. Nostro Ad, pochi giorni fa, dichiara: “Io che sono dentro dico che questo ciclo è finito parzialmente l’anno scorso con la finale di Europa League e il secondo posto” ma poi “Questo è un ciclo iniziato l’anno scorso e sta producendo risultati e crescita”.
    E per il progetto di crescita io poi vedo campagna acquisti con merce scaduta che al più tardi è da rottamare il
    prox giugno, peccato per i triennali elargiti.
    Una contraddizione grande come una casa: o è psyco o mente. E non mi sembra matto.
    Mi sbaglierò, ma io sento puzza di acciuga da molto tempo e poi altro da di matto.
    Ma sopratutto è mancanza di linea che mi sconcerta: si improvvisa alla grande…io speravo con marotta di vedere un cambio di passo societario (che anno scorso avevo visto) senza il quale non saremo mai competitivi in pianta stabile come inter meriterebbe.

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  66. Le parole di Bergomi , il primo ad ammettere pubblicamente e direi finalmente, la superiorità delle altre squadre:
    “L’Inter è cambiata molto rispetto all’inizio di stagione. Conte ha provato a cambiare qualcosa, non era Eriksen il titolare sulla trequarti, ma la squadra non trovava equilibrio e prendeva sempre gol. So di dire una cosa controcorrente: l’Inter non ha la stessa qualità delle altre. Non ha i giocatori di Roma, Milan e Napoli e ad esempio contro la squadra di Gattuso si è visto in campo. Per quello Conte è bravo a mettere insieme i giocatori e a farli rendere al massimo: se riesce anche a trovare l’equilibrio difensivo può andare lontano”
    Detto questo il quarto posto è davvero tanta roba, se il mister riesce a raggiungere addirittura un secondo o terzo posto compie un vero miracolo, il secondo dopo lo scorso anno

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  67. Concordo con Bergomi sulla ns. carenza di qualità…però il 4 posto tanta roba mi sembra davvero un negativismo esagerato.

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  68. Anch’io concordo con l’analisi dello Zio. Roma Napoli Milan sono fortissime e l’Atalanta può tornare, soprattutto se uscirà dalla CL Il quarto posto non è affatto scontato, dies che sarebbe tanta roba è un po’ esagerato, ma è meglio volar bassi e stimolare piuttosto che celebrare ed illudere. Non a caso la seconda è la scelta degli nostri nemici

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  69. In questo campionato ,di scontato ,ne prevedo poco….a parte la sempre più diffusa (specie tra i media ed opinionisti vari ) e strana considerazione che Conte ( e quindi l’Inter…) sono obbligati a vincere…..Poi se qualcuno avanza dubbi sulla parità di trattamento mediatico e non ,subito ci si para il colpo con le parole magiche:…” avete l’ossessione del complotto…”

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