Nel post qualche considerazione sull'ultima gara amichevole disputata contro la Pergolettese (abbiamo vinto con il risultato di due reti a uno), più una specie di allenamento che una partita vera e propria. Quindi le considerazioni sulla prestazione dei nuovi arrivati (si conferma giocatore molto intelligente Taremi, ancora a segno), le note positive (Bisseck, Mkhitaryan, Cocchi, Kamate..) e quindi considerazioni sulla composizione della rosa in generale e sulle prospettive per quello che riguarda il calciomercato dove restano alcune questioni che sicuramente meritano di essere valutate con attenzione: la scommessa Arnautovic davanti; la possibilità che Darmian possa ancora fare il quinto con la stessa forza e resistenza; la mancanza di una punta "estrosa"; la questione che riguarda il difensore mancino e i centrali della difesa a tre. Il contenuto del post però riguarda due punti sostanziali e cioè: 1. Quali sono le prospettive della nuova proprietà e quali sono i suoi programmi per garantire, possibilmente e comeauspichiamo noi "tifosi con la sciarpa" (non ce l'ho neppure io, tanto più che in questi giorni fa veramente molto caldo), una gestione più ricca di successi di quella realizzata dalla proprietà uscente? 2. La domanda delle domande: meglio la politica dei parametri zero già pronti o investire su giovani futuribili (purché costino davvero poco)? Sono due temi evidentemente molto discussi tra i tifosi interisti e tra tutti gli "osservatori" a vario titolo al mondo Inter. Le argomentazioni portate avanti nel post sono veramente tante che riassumerle con poche frasi è impossibile. Detto che tutti noi auspichiamo che l'Inter di Oaktree possa anche migliorare i risultati ottenuti dalla proprietà Zhang e detto che senza dubbio Oaktre sa fare il suo mestiere (e che le sue scelte e i suoi interessi e quelli dell'Inter in questo caso devono per forza di cose coincidere) e che il curriculum dei due dirigenti del fondo che seguiranno il nostro club da vicino è impressionante, non possiamo non considerare cosa è accaduto negli ultimi anni, quando a fronte di restrizioni finanziarie, Steven Zhang abbia dato l'indirizzo (es. ridurre il disavanzo di tot. euro), ma poi lasciao il settore tecnico di operare entro quei paletti. Il risultato di questa politica è stato positivo sul piano tecnico e su quello finanziario (riduzione progressiva del passivo di bilancio aiutata anche dalla crescita degli introiti, a sua volta favorita dal miglioramento della squadra). Quali strategie, specie sul mercato (che è la questione che tiene banco in questi giorni, evidentemente), adotterà Oaktree non ci è dato saperlo, ma l'azienda calcio ha caratteristiche particolari che richiedono efficacia nelle politiche di gestione finanziaria, ma anche nella gestione tecnica e richiedono soprattutto, per avere successo, una straordinaria condivisione o meglio "complicità" tra i due livelli.
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Giovanili Inter: una stagione che si può raddrizzare
Settore giovanile: a che punto siamo? Siamo stati per anni abituati a dominare ovunque e fa un po' impressione guardare a fine gennaio le varie classifiche dei campionati giovanili. Il nostro posto è adesso stato preso dall'Atalanta, mentre scelte federale e novità introdotte dai nostri dirigenti potrebbero essere alla base delle difficoltà che abbiamo incontrato nelc orso di questa stagione. Il fallimento delle seconde squadre, la decisione di portare a cinque fuori quota i giocatori schierabili in Primavera, sono stati affrontati dal nostro club mantenendo solo due fuori quota. In compenso non abbiamo un grande gruppo di giocatori classe 2001 e tra i tanti 2002 promossi, mancano i quattro più forti che sono adesso stabilmente in prima squadra. Questo comporta uno "slittamento" progressivo dei calciatori tra le diverse squadre con conseguenze particolarmente dannose in particolare per la Primavera e soprattutto la Berretti. Segnali positivi invece per Under 17 e Under 15, mentre l'annata degli Under 16 al momento è difficoltosa e non sembrerebbe poter regalare particolari soddisfazioni.
Il nostro settore giovanile, tra storia, leggenda e prospettive attuali
Questo post nasce a seguito di una serie di considerazioni su due interviste rilasciate negli ultimi giorni dal dirigente nerazzurro Roberto Samaden, il "guru" del calcio giovanile italiano e la figura principale di un rinnovamento che a partire dal 2001 e poi dal 2010 in maniera ancora più consistente ha portato a quello che si può definire come un vero e proprio "cambio di marcia". Parlano i risultati e lo certificano il numero di calciatori che si sono formati nel nostro settore giovanile e sono poi diventati professionisti affermati nei campionati di Serie A e di Serie B. Un trend che non sembra arrestarsi, anzi, considerando il recente exploit di Sebastiano Esposito e che ci sono ragazzi in rampa di lancio talentuosi come Filip Stankovic, Pirola, Pompetti, Agoumé e Gnonto (per citarne alcuni e senza nulla togliere agli altri). Luciano Da Vite compie una autentica ricostruzione storica dei fatti e si concentra poi in maniera più stringente sull'attualità e la necessità di contemperare i successi sportivi con la "formazione" di giocatori di alto livello, perché le due cose si accompagnano necessariamente una all'altra per potere portare avanti un discorso vincente nel tempo e affinché il nostro settore giovanile continui ad essere un vero e proprio modello.
Madonna… non ha fatto il miracolo: Atalanta – Inter 1-0
Una buona Inter gioca alla pari contro un'Atalanta più forte, la finale del Campionato Primavera. Nonostante l'ottimo lavoro dell'allenatore Armando Madonna e l'impegno dei ragazzi, tutto questo non è bastato stavolta, per arrivare alla vittoria di questo trofeo. Vince meritatamente l'Atalanta. A noi adesso il compito di rifondare e aprire un nuovo ciclo per tutto il nostro settore giovanile, nel segno di quanto buono fatto nel corso di questi anni.
Madonna, che Inter!!!
La squadra guidata dal mister Armando Madonna strapazza la Roma e con il risultato di 3-0 (Colidio, doppietta di Seba Esposito) si qualifica alla finale del Campionato Nazionale Primavera contro la fortissima Atalanta. Il report di Luciano Da Vite con la cronaca e le pagelle del match.
Sull’Inter e dintorni
Sull'Inter e dintorni. Qui parliamo di giornali, siti specializzati, tifosi e - incidentalmente - anche di calcio giocato. Un post di Luciano Da Vite che parte da una analisi sulla situazione attuale della prima squadra, da proprietà e dirigenza, dal nuovo allenatore al calciomercato; dopodiché passa a una analisi dei giovani in prestito e di quella che potrà essere la loro destinazione. Non manca, come da tradizione, una analisi della situazione attuale e dei prossimi impegni decisivi per le rappresentative Primavera, Berretti, Under 17, Under 16.





