Fino al rigore i nostri hanno sofferto un po', compatti e concentrati come si addice a una grande squadra, ma pur sempre in sofferenza. Dopo il rigore, a termini di regolamento ineccepibile, è cambiata completamente l'inerzia del match. Dopo il rigore di Calhanoglu, al termine di una combinazione sull'asse Calha - Dumfries - Dimarco, il nostro esterno sinistro con conclusione al volo di esterno non ha lasciato scampo a Provedel. Inizia il secondo tempo e subito facciamo tre a zero con un bellissimo goal da Barella. Il resto è solo accademia, splendida accademia. La gioia per la prestazione e il risultato è dunque sacrosanta, ma ovviamente non ci deve fare precipitare in una sorta di presunzione sfrenata che sarebbe invece pericolosa. Prestazioni super di Dumfries, Barella, Dimarco, Thuram, mentre Inzaghi non sarà... Thiago Motta, ma riesce sempre a regalarci un'Inter di grandissimo spessore. Per venire alle giovanili, cominciamo con un tre a zero in casa dell'Atalanta degli Under 20 di mister Zanchetta. A segno Topalovic, Venturini, Spinaccè. Grande prestazione di Aidoo e dei due centrali (Re Cecconi e Alexiou); bene Motta e Venturini; Topalovic appare in crescita; ottimi "Spina" e uno scatenato Quieto. Le altre, in ordine cronologico di svolgimento: l'Under 15 vince due a uno contro il Monza con reti di Di Carlo e Marchesi; l'Under 16 pareggia 1-1 sempre con i pari età del Monza, rete di Limido; l'Under 18 di mister Carbone vince tre a due contro il Cagliari, reti di Zouin, Kangasniemi, Iddrissou. Un risultato che non deve trarre in inganno, perché il loro goal del 3-2 è venuto proprio nel finale, a partita praticamente chiusa.
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Grande gioia, una certezza, nessuna illusione: Hellas Verona – Inter 0-5
Il campionato italiano non è il più bello, forse, ma è certamente il più imprevedibile. Genoa e Monza non sono al nostro livello, ma non le abbiamo battute, così era lecito temere la partita di Verona, pure avendo ovviamente chiara la differenza di valori teorici tra le due squadre (d'altra parte il Verona aveva sconfitto il Napoli 3-0 ad inizio campionato e di recente ha battuto la Roma). Venivano dalla sosta per le nazionali con l'impiego di tantissimi nostri giocatori, il rientro a ridosso di una partita di campionato è sempre complicato. Mancavano Calhanoglu e Lautaro e dopo quindici minuti è uscito Acerbi: in pratica è mancata tutta la spina dorsale della squadra. In totale rinunciavamo a sei titolari. Il rischio c'era, eppure tanto il risultato quanto la prestazione sono state assolutamente soddisfacente. Abbiamo avuto risposte molto positive che se confermate, potrebbero incidere positivamente sul prosieguo della stagione: la grande prestazione di Correa; la sicurezza dell'incontenibile Bisseck; la buona prova di Asllani; la conferma di Carlos Augusto; lo spezzone di gara disputato da Buchanan. Poi la conferma dell'affidabilità di de Vrij e la crescita di condizione di Mkhitaryan. Certo, tutto bene, ma siamo appena a novembre e ci aspetta una serie spaventosa di impegni. A partire dalla prossima partita di Champions contro il Lipsia. Migliori in campo: Correa e Marcus Thuram. I numeri del francese sono incredibili per qualità, forza e velocità. Imprendibile tra le linee e in progressione e molto ispirato in ogni giocata. L'Under 20 batte il Cesena tre a due (Zouin 2, Zarate). Una partita di cui c'è un solo elemento completamente positivo: il risultato. Per il resto si è assistito a un match giocato in modo poco razionale, da una squadra che forse pensava già all'impegno gravoso di martedì contro il Lipsia in Youth League. Per quanto riguarda l'Under 18, continua la rincorsa dei ragazzi di Carbone alle prime posizioni, grazie a una bella prestazione e a una netta vittoria per quattro reti a zero contro l'Empoli, proprio nel giorno in cui la capolista Cesena viene per la prima volta sconfitta dalla Roma. Da segnalare le grande prestazioni di Nenna, Kangasniemi, Bovio (classe 2008), Ballo, Cerpelleti, Putsen (finalmente convincente), Kukulis, Humanes Gomez, Kartelo (prova impreziosita dal goal.
Primavera Campione d’Italia: un regalo inaspettato
Questo "titulo" non se l'aspettava nessuno. In finale la nostra Primavera batte i pari età della roma e si aggiudica il titolo di Campione d'Italia. Un regalo inaspettato per la nostra selezione Under 19 allenata da Christian Chivu. Dubbi, perplessità, critiche costruttive ci stavano: sul campo per gran parte della stagione si sono visti alcuni limiti, pure confermati nel periodo finale, che poi è stato il nostro migliore. Anche nel momento della gioia e della vittoria è bene ribadire che il tasso tecnico della squadra appare un gradino al di sotto rispetto a quello di altre nostre formazioni del passato recente. Altri fattori hanno determinato la qualità delle prestazioni e dei risultati: una rosa molto ampia e utilizzata per rotazioni abbondanti, l'età decisamente bassa, le scelte sui fuori quota che hanno visto mandare tutti i 2002 a fare esperienza nel professionismo. Nella finale con la Roma, una vittoria ottenuta dal collettivo e da tutti i ragazzi che sono scesi in campo, sono spiccati su tutti Casadei, il leader carismatico e pragmatico della squadra Sangalli, il talento indiscutibile di Valentin Carboni e Iliev, che fino ad ora non ha risposto appieno alle attese ma che che ha realizzato lo strepitoso goal che ci ha consegnato lo scudetto. Sono troppe le incognite per provare a ragionare sul futuro. La prima è il futuro di Christian Chivu. Samaden ha confermato la fiducia nel mister e la volontà di continuare assieme, ma se Chivu deciderà di provare nuove avventure (se insomma dovesse arrivargli una proposta per fare l'allenatore a livello di squadre professionistiche) il suo addio non sarebbe da escludere. Dalle valutazioni sui fuori quota, la conferma del gruppo dei classe 2004 e classe 2005 e da possibili innesti (anche in vista della Youth League) si valuteranno le potenzialità della prossima Primavera. Per il momento godiamoci il trionfo.
Un Natale di gioia e speranza: Inter – Genoa 4-0
L'Inter sotterra il Genoa sotto quattro reti, dominandolo per tutti e novanta minuti. Raccogliamo i peana di tifosi e cronisti il mattatore Lukaku e la giovane stella Sebastiano Esposito, che segna il suo primo goal in Serie A, diventando il più giovane marcatore nella storia nerazzurra dopo Mario Corso. Ma questa partita "natalizia" ha festeggiato anche giocatori che sono di solito considerati come alternative ai titolari: Bastoni, Biraghi, Borja Valero, Candreva, Gagliardini... Antonio Conte sta tirando fuori il meglio dai singoli e dal collettivo: la sua Inter non parte mai battuta contro nessun avversario e se possiamo trarre un primo bilancio, prima della pausa natalizia e prossimi alla fine del girone d'andata, possiamo dire principalmente una cosa. Ovvero che l'Inter non mollerà. Probabilmente non manterremo il ruolino di marcia avuto fino a questo momento, ma tutto lascia pensare che saremo nettamente al di sopra dei nostri ultimi piazzamenti. Intanto arriva la pausa e facciamo i nostri più sinceri auguri a tutti i tifosi interisti e gli amici del blog. Per i dirigenti, invece, saranno giorni di lavoro... Nel calcio non c'è mai nulla di acquisito e di definitivo.
Una giornata particolare: Inter – Empoli 2-1
È stata una giornata particolare per mille ragioni. Ragioni di carattere politico (si è votato per le Europee) e ragioni di carattere calcistico e che hanno visto alla fine la nostra Inter prevalere sull'Empoli per due reti a uno grazie a una rete di Radja Nainggolan. Una vittoria decisiva per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.




