Il collettivo e i “colpi”: Inter – Lazio 2-0

Il messaggio che arriva dalla gara di Coppa Italia contro la Lazio non è tranquillizzante, se si pensa alle prove decisive che ci aspettano in un lasso di tempo ridottissimo: le trasferte di Napoli e Bergamo (le nostre due più pericolose rivali, al momento) e lo spareggio, con match da dentro o fuori, contro gli olandesi in CL. Il nostro vantaggio al termine della prima frazione è venuto in modo estemporaneo, grazie a una giocata individuale clamorosa e non come conseguenza di una netta superiorità di manovra. Anzi. La ripresa è andata un po' meglio perché è cambiato l'atteggiamento tattico delle due squadre e perché a un certo punto Inzaghi ha forzatamente fatto ricorso a un cambiamento di modulo che, in quella situazione, ci ha resi più compatti. Diciamo che siamo stati più cinici rispetto agli avversari. Si dice così, quando le cose vanno bene… Migliori in campo per noi: J. Martinez, Bisseck, de Vrij, Zielinski, Arnautovic. Tutti giocatori tra quelli meno “usurati” non tanto dall'età quanto dal numero di partite giocate. Nel post anche il report sulla gara dell’Under 16 di mister Solivellas che ha vinto 3-0 contro i pari età della Cremonese. Sul piano del rendimento individuale, da segnalare come sopra la media le prestazioni di Rocca, Nese, Pannuto, Limido, Donato, Tosolino e soprattutto di Gjeci.

Che cosa serve per aver successo nel calcio di oggi?

Che cosa serve per avere successo nel calcio di oggi? Le componenti che servono per diventare un grande calciatore sono molteplici e proprio questo elemento spiega la difficoltà di azzeccare la valutazione dei giovani (soprattutto, ma non solo). In questo post ritorniamo a parlare di giovani con delle considerazioni di Luciano Da Vite che esulano dal normale dibattito che avviene sul web. Il punto è che è quasi impossibile comprendere in anticipo come un giovane continuerà a sviluppare i suoi punti di forza e allo stesso tempo quanto recupererà sui fattori che sono naturalmente più lacunosi per lui. Senza considerare l'evoluzione caratteriale, psicologica e di personalità, ancora più difficili da determinare. Eppure fondamentali. Nel post si citano alcuni esempi: Pinamonti, Zinho, Merola, Gnonto. Più una parte dedicata a uno dei nostri pupilli: Marco Sala. "Marchino" (il suo cartellino è di proprietà del Sassuolo) questa stagione gioca in prestito alla SPAL in Serie B. L'unico dubbio sui possibili livelli che potrà raggiungere sono nella relativa carenza di potenza fisica e la struttura poco muscolare. Se completerà il processo di crescita sotto questo aspetto, il ragazzo potrà affermarsi almeno a buoni livelli nel campionato di Serie A.

Derby: Slavia Fortissimo? Milan scarsissimo? O pazza Inter?

Derby: Slavia fortissimo? Milan scarsissimo? O pazza Inter? Nessuna delle tre affermazioni è credibile o - quanto meno - fondata. Il calcio è uno sport entusiasmante perché di partita in partita si diverte a smentire i "capiscers" abituati a emettere sentenze perentorie. La cosiddetta "carta" nel calcio conta poco, tutte le partite sono da giocare, tutte le avversarie a questi livelli sono pericolose. Il calcio non si decide sulla carta, altrimenti basterebbe decidere prima chi sia superiore e evitare di giocare le partite, ma per fortuna non funziona così. Contro il Milan, la squadra ha giocato davvero bene, non è stata solo grinta e speculazione tattica, ma la migliore prestazione dall'inizio dell'anno, viene subito dopo la peggiore contro lo Slavia e già incombe la pericolosa sfida di mercoledì.