Sono tornati i… supereroi: Atalanta – Inter 0-2

Dopo Inter - Monza e dopo la prova con il Feyenoord che ci ha tolto molte energie e qualche giocatore, quasi nessuno, se non i più 'fideisti' tra i tifosi poteva pensare non solo al risultato, ma soprattutto alla prova così spavalda che sembrava di essere a novembre e non alla quarantesima partita circa. Inzaghi ha scelto di provare a giocare con la squadra alta, per impedire ai cursori atalantini di rovesciarsi nella nostra area. Decisiva la posizione di Lauti: il Toro agiva in verticale, dietro la prima punta. In questo modo aiutava la squadra e si muoveva quasi come un “10” per mandare in porta Thuram o chi arrivava in corsa da dietro. L’azione spettacolosa con cui ha messo Thuram solo davanti al portiere, dopo pochi minuti, è stata esemplificativa di questo atteggiamento tattico. Naturalmente nessun atteggiamento tattico funziona se non hai la qualità del Toro e la gamba di Thuram e Dumfries… Per quanto riguarda le prestazioni individuali: Acerbi è semplicemente un muro insormontabile contro il quale si infrangono gli attacchi atalantini; Bastoni colonna insostituibile; utilissimo Carlos Augusto, che indirizza l’andamento del match con il goal; Lautaro semplicemente perfetto nel doppio compito di trequartista e di punta spietata, quando realizza il goal che decide la partita. Veniamo alle giovanili. L’Under 20 pareggia zero a zero in casa contro il Cagliari: un mezzo passo falso per i ragazzi di Zanchetta, che vincendo avrebbero raggiunto la vetta della classifica in solitudine, vista la sconfitta interna della Roma col Milan. L’Under 18 vince la partita clou del turno di campionato con una formazione molto rimaneggiata (in campo ben sei Under 17 e altri due dopo i cambi e uno che è rimasto in panchina). Sugli scudi: El Mahboubi e Iddrissou, che con 18 goal (senza rigori) in 21 partite da titolare, è il capocannoniere del campionato. Under 16 e Under 15 vincono con il medesimo risultato (2-0) contro le squadre giovanili del Como. Due gare tiratissime contro selezioni che stanno facendo un ottimo campionato e con le nostre due squadre che hanno entrambe vinto il titolo italiano Under 14, dominando nelle finali contro ben altre avversarie, ma entrambe poco convincenti nel rendimento. Al di là del risultato.

Una vittoria da grande squadra: Venezia – Inter 0-1

Non sappiamo se alla fine sarà importante, ma per il momento il successo di Venezia basta a tenerci a stretto contatto con il Napoli e a distanziare di un altro paio di punti le maggiori rivali. Non era per nulla scontato che ciò accadesse per tutta una serie di motivi che vanno anche oltre la non disprezzabile forza dei lagunari, capaci di far soffrire le grandi e con un buon curriculum nelle partite casalinghe. Da tenere inoltre in considerazione il fatto che lo stress di un trasferimento e della disputa di partite ravvicinate che comunque assumevano il carattere di 'finali', ha inciso eccome. Parliamo della Supercoppa e della trasferta in Arabia e di quanto questo abbia pesato anche per quello che riguarda le altre squadre che vi hanno partecipato (Atalanta, Juventus, Milan). Ciò comporta non solo il logorio delle energie fisiche e mentali, ma persino il mettere a rischio la stessa integrità fisica di giocatori importanti. Inzaghi ha dovuto rivoluzionare la formazione titolare e i nostri ragazzi hanno dimostrato sul campo di essere una squadra vera: tutti gli uomini, magari anche affaticati, hanno dato tutto per raggiungere l’obiettivo collettivo. La morale è purtroppo che quando si gioca moltissimo, tra infortuni inevitabili per il sovraccarico e necessità di far riposare i rimanenti titolari, la squadra va in sofferenza come è naturale. Si salva poi con la compattezza e le qualità tecniche del gruppo, ma occorre riflettere sul fatto che siamo solo all'inizio del ciclo più intenso. A parte la necessità di qualche rinforzo, che non arriverà e sarà già tanto se non partirà Frattesi, sarebbe opportuno essere più cinici nello sfruttare le occasioni che creiamo. Veniamo alle giovanili. L’Under 20, la migliore vista in questa stagione (almeno in campionato), batte il Sassuolo 2-1 (e l’arbitro…) e riapre la lotta ai vertici della classifica. L’Under 18 di Benny Carbone vince 3-1 contro il Genoa: risultato importante che consolida la posizione in classifica. In questa squadra c’è un gruppetto di giocatori che potrebbe ben figurare il prossimo anno in Under 20. L’Under 17 vince tre a uno contro il Venezia (Peletti, Moressa, D’Agostino); l’Under 16 vince in trasferta a Udine con il risultato di uno a zero (Limido); stesso risultato, sempre sul campo di Udine per l’Under 15 (Palmini N.).

Qualità individuali e spirito di squadra: Inter – Frosinone 2-0

Scegliamo un'immagine esemplificativa di Inter - Frosinone per dare una morale a questa partita e a questo inizio campionato. Nei minuti finali, sul vantaggio per due reti a zero, il Frosinone continua ad attaccare per rientrare in partita. Palla a Soulé sulla fascia laterale, all'altezza della nostra area. Siamo scoperti. Da metà campo, dopo quasi novanta minuti tirati alla morte, capitan Lautaro parte in un recupero ultra energentico, raggiunge Soulé e ingaggia un duello tutto fisico con lui, dal quale esce vincitore e fa ripartire la squadra. La morale è che abbiamo un gruppo di grandi giocatori, umili e disposti a spendersi per il bene comune. La partita è stata incanalata a nostro favore non tanto da una evidente superiorità di prestazione, ma da due episodi legati alla qualità individuali dei giocatori. Questo tuttavia non sminuisce il valore della nostra vittoria. Anzi per certi aspetti lo potenzia, perché è proprio delle grandi squadre possedere una ricchezza di soluzioni che, accompagnata allo spirito di sacrificio, ti permette di vincere anche quando incontri difficoltà. Capitolo giovanili. Nel post il report delle partite degli Under 15 (tre a zero contro il Como, tripletta di Gjeci); degli Under 16 (tre a uno al Como, goal di Curcio e doppietta di Carrara); della Primavera (uno a uno contro l'Hellas Verona, goal di Kamate). Due sconfitte nelle altre partite delle giovanili: Under 17 (contro il Milan) e Under 18 (contro il Genoa).

L’importanza delle vittorie sofferte: Atalanta – Inter 1-2

Soffrire a Bergamo è normale per chiunque, soffrire ma vincere riuscità a pochi. E per riuscirci bisogna tener botta quando i bergamaschi danno il massimo e provare a sorprenderli poi. Noi ci siamo riusciti, anche correndo qualche rischio, ma alla fine concedendo pochissimo. E per stare nel range delle squadre più forti, spesso è proprio la capacità di soffrire a fare la differenza. Possiamo dire che fino al goal del 2-1 abbiamo corso pericoli, ma abbiamo evitato che Sommer venisse impegnato. Principali difficoltà arrivavano da Zappacosta, che vinceva parecchi duelli contro Dimarco per mettere in area diversi cross interessanti, e dalla posizione assunta da Lookman. L'ingresso di Darmian e posizionamento più basso di Dumfries hanno dato un nuovo equilibrio alla partita, che poi abbiamo vinto anche alla presenza in rosa di giocatori di classe capaci di organizzare ripartenze efficaci, vedi la palla di Calhanoglu per Darmian e quella di Asllani per il goal di Lautaro. Intanto la Primavera di Christian Chivu continua il percorso importante che sta portando avanti dall'inizio del campionato. Prima in classifica dopo nove giornate con sette vittorie e due soli pareggi: migliore attacco e miglior difesa. Nell'ultimo turno ha battuto due a zero il Genoa (Di Maggio e Akinsamiro) in una partita meno spettacolare rispetto al solito. Contro una squadra molto compatta e forte fisicamente e che ha giocato un'ottima partita difensiva, sono stati determinanti gli ingressi di Di Maggio e Zuberek, che hanno rafforzato la produzione offensiva, consentendo al resto della squadra un atteggiamento meno arrembante e rischioso. Note molto positive dal reparto difensivo e in particolare dalla coppia composta da Stante e Matjaz.

L’ultima giornata del grande calcio

Ultima giornata del grande calcio e forse ultimo post per quello che riguarda l'anno 2022. Vedremo. In ogni caso ultima giornata del grande calcio, perché adesso per più di un mese restano solo noiose partite delle nazionali, senza la nostra Inter. I Campionati Mondiali in Qatar "spaccano" in due parti il campionato con una seconda fase che si giocherà dopo un Mondiale che restituirà parecchi giocatori pesantemente "provati". In ogni caso al termine della prima fase il nostro campionato comincia ad assumere un volto credibile. Il Napoli è la principale candidata alla vittoria finale nella corsa al titolo (salvo un crollo imprevisto e imprevedibile) e con Milan e Juventus costituisce un terzetto di squadre che sembrano decisamente migliori della nostra Inter, della Lazio, della Roma, dell'Atalanta. La partita di Bergamo, ne parliamo nel post, ha confermato alcuni aspetti negativi della nostra squadra che hanno condizionato il nostro cammino fino a questo momento. Questo al di là del buon risultato ottenuto. Dobbiamo crederci in ogni caso e puntare a fare il massimo nella seconda parte del campionato, consapevoli che saranno determinanti tutta una serie di "variabili" e che per puntare almeno al secondo posto, dovrebbe andarci tutto bene, a partire dalle condizioni di Lukaku e di ritrovare i migliori Brozo, Bastoni e de Vrij e - magari - di intervenire in qualche maniera sul mercato. Di fatto, comunque, fine settimana molto intenso per chi tifa la nostra squadra a tutti i livelli. Nel post si dedica ampio spazio alle nostre selezioni giovanili, nell'ordine: Under 16, Under 18, Under 19 e Under 15. Buona lettura.

Una partita “divisiva”: Atalanta – Inter 0-0

Il pareggio con l'Atalanta conferma le impressioni che abbiamo sempre avuto sulla squadra. Siamo in presenza di un gruppo forte, ben guidato, che può competere con tutti, ma che non può oggettivamente venir considerato superiore a altre tre o quattro squadre. Nelle ultime nove partite abbiamo ottenuto 25 punti su 27. Otto vittorie e un pareggio su un campo difficilissimo. Ma nove partite sono un quarto del totale e su frazioni simili altre squadre in altri periodi hanno ottenuto risultati analoghi. Non siamo predestinati a vincere il campionato, altre squadre potranno realizzare simili filotti: alla fine deciderà il rendimento medio tenuto in tutto l'arco della stagione. In questo senso, aver pareggiato a Bergamo è un risultato tranquillizante: abbiamo lasciato la Dea a otto punti e il Milan è rimasto sostanzialmente lì con noi, punto più punto meno. Tutto è aperto quindi. Alcune squadre si sono già rafforzate per il girone di ritorno e noi abbiamo avuto e avremo più impegni di Milan e Napoli. Il giudizio sulla nostra stagione resta in ogni caso fino a questo momento positivo. In particolare voto positivo all'allenatore Simone Inzaghi che in tre partite cruciali in una settimana, fa quattro punti in campionato e vince la Supercoppa. Di più era quasi impossibile.

Un mattone in più: Inter – Lazio 2-1

Inter batte Lazio due a uno. Si è trattato di un mattone molto significativo, quasi una colonna portante, ma il completamente dell'edificio è sempre assai lontano e arrivare al tetto sarà difficile perché la costruzione è piena di insidie. Il mattone è stato importantissimo perché c'erano nell'aria tutti gli elementi per pensare, come poi è avvenuto, che avrebbero cercato di bloccare la costruzione del nostro edificio. Oltre a questo c'erano elementi oggettivi che rendevano possibile, se non probabile, un'interruzione forzata. La partita quindi presentava molte incognite ma l'abbiamo affrontata nel migliore dei modi: abbiamo commesso qualche leggerezza in più rispetto ad altre occasioni, ma queste leggerezze sono state compensate dalla prestazione super di alcuni protagonisti. Bastoni su tutti. Poi Skriniar, Gagliardini, Brozovic, Martinez. Impossibile non dare otto in pagella a Simone Inzaghi per tutto quello che ha fatto finora. Dopo venti partite si può dire che abbiamo una squadra forte e competitiva. Competitiva vuol dire che possiamo giocarcela con tutte le altre e che quando siamo al meglio siamo anche superiori. Però dobbiamo essere al top. Questa squadra ha fatto 49 punti in venti partite. Se mantiene la media nel girone di ritorno, vince il campionato senza dubbio alcuno. Ma è chiaro che se l'ottimo rendimento di questo periodo sia stato invece uno spingersi oltre le nostre possibilità media e dovessimo avere una flessione, tutto dipenderebbe allora dalla flessione stessa e dalle possibilità che gli altri accelerino. Per questo ogni singola vittoria, tanto più in situazioni difficili, diventa un mattoncino fondamentale posto nella costruzione dell'edificio che tutti vorremo completare.