La partita delle conferme: Roma – Inter 0-1

Foto: Ange-Yoan Bonny. Ancora una prestazione positiva per il giovane attaccante francese, autore della rete decisiva nella sfida dell’Olimpico.

Alcune di queste conferme sono per così dire universali, nel senso che erano largamente attese e previste da molti.

Altre invece hanno forse hanno un carattere, come dire, più soggettivo.

Tra le prime metterei la conferma che anche quest’anno l’Inter è una squadra forte, trascinata da un nucleo storico compatto e solido.

Questo nonostante:

  • la naturale… consunzione dei senatori,
  • lo shock dello scorso finale di stagione,
  • il cambiamento di allenatore, con l’arrivo di un nuovo mister dotato di  scarsa esperienza nel ruolo, a questi livelli,
  • al nuovo mister sia stato affiancato un gruppo di collaboratori (vice allenatore, preparatore, preparatore dei portieri, match analist, ecc.) senza esperienza di lavoro comune, mentre di solito un mister si sposta con il suo gruppo di collaboratori fidati.

Potrei aggiungerci: nonostante un mercato rivolto solo ai giovani e privo di veri ‘colpi’… rivitalizzanti, ma qui entriamo nel soggettivo e quindi mi fermo.

Sempre abbastanza condivisibile mi sembra la conferma del fatto che la Roma, con Gasp e con l’organico di cui dispone (ne riparleremo) è entrata nel gruppo delle più forti.

Dico questo perché aldilà delle polemiche e delle distorsioni più o meno volute, credo nessuno abbia pensato che la forza della nostra squadra, espressasi con continuità a questi livelli negli anni, potesse essersi dissolta d’un colpo.

E d’altra parte nessuno credo potesse negare che questa Roma sia diventata una cliente difficile per tutti.

La mia opinione è sempre stata questa, quattro squadre sono attrezzate per lottare per lo scudo: Inter, juve, Milan e Napoli, in ordine alfabetico.

La Roma e un’outsider (il Como?) potrebbero inserirsi.

Personalmente non consideravo e non considero l’Inter come la favorita, perché il nostro mercato ha sicuramente rafforzato le seconde linee in attacco, ma per il resto ha portato solo giovani forse futuribili.

L’Inter per me sarebbe stata favorita con un paio di colpi di alto profilo, al posto dei Luis Henrique, dei Diouf e persino dei Sucic.

Per non parlare dei Palacios, che è un giovane e come tale… facile da vendere, ma resta sempre in organico.

L’obiettivo resta il primo posto (e un buon cammino in CL) ma per me si è persa l’occasione di fare di una squadra competitiva, una squadra favorita.

La nostra Inter ha confermato anche a Roma che, al top della condizione e con quasi tutti i titolari presenti, può lottare con chiunque, se resta umile e compatta (diversamente da quanto fatto a Torino con la juve).

Restano le incognite della tenuta alla distanza, soprattutto in considerazione degli impegni numerosi, compresi quelle delle nazionali che coinvolgono quasi tutti i nostri titolari e non solo.

E comunque lottare con chiunque non significa essere superiori a chiunque.

Dunque lo scudo resta l’obiettivo massimo, mentre sotto il quarto posto sarebbe una tragedia sportiva.

Se considerare l’Inter forte ma non favorita resta la mia opinione soggettiva che secondo me la partita ha confermato, l’altra opinione soggettiva riguarda la Roma.

La quale, come ho sempre pensato, con Gasp e con la rosa di cui dispone ha fatto davvero il salto di qualità.

Intendiamoci: sono convinto che se guardiamo all’undici titolare, noi siamo ancora più forti, ma la Roma ci supera per la varietà di opzioni offensive disponibili.

Nel primo tempo attaccava con giocatori tecnici e rapidi: Soulé, Dybala, Wesley (e mancava El Shaarawy oltre a Baldanzi); nella ripresa ha cambiato totalmente, inserendo appunto Baldanzi e Bailey, oltre a due prime punte come Dovbyk e Ferguson.

E ci ha messo in grande difficoltà, come dimostreranno anche le cifre.

Poi si può attribuire il cambiamento di situazione (nella prima frazione il nostro dominio è stato piuttosto netto), alla stanchezza, al poco tempo per preparare la partita dopo i rientri dalle nazionali, al fattore psicologico (la Roma attaccava in massa non avendo nulla da perdere).

Resta il fatto che loro hanno avuto delle varianti tattiche e di gioco da sfruttare e questo ha dato i suoi frutti.

Cambierei la mia rosa con quella della Roma?

Nemmeno per sogno.

Ciò non toglie che l’abbondanza di giocatori e schemi praticabili, oltre alla sapienza indiscussa del mister rende la Roma una rivale pericolosa.

Del resto dopo sette giornate e nonostante la sconfitta di sabato, la Roma ha gli stessi punti nostri e del Napoli; ha segnato poco (7 gol contro 18 nostri) ma ha anche subito poco (3 gol contro 8 nostri).

Ma la partita secondo me ha dato  qualche altra conferma: per esempio che è troppo rischioso sostituire contemporaneamente Calha e Barella e che per quanto non abbia confidenza con il gol, Miki resta quasi indispensabile.

Certo che se giocassimo sempre come nel primo tempo diventeremmo davvero i favoriti, ma si tratta di una pretesa poco… umana.

Un’altra notazione interessante consiste nel fatto che la Roma ha concluso solo due volte calciando pericolosamente (la parata su Dybala e la conclusione di Celik), mentre è stata più pericolosa sulle palle alte: con Cristante (2 volte), N’Dicka, Hermoso, Dovbyk.

Considerando anche Mancini, Ferguson, in questo esercizio che una volta era il nostro forte, ci ha creato diverse difficoltà.

Dicevamo prima che le cifre dimostrano, anche oltre l’impressione visiva, la difficoltà notevole del match.

Cominciamo con il dato più significativo.

L’xG: forse per la prima volta da molto tempo, almeno che io ricordi, è stato più favorevole a loro: 0,63 contro 1,35.

Un sito romanista dice che queste cifre fotografano la miglior prestazione offensiva stagionale della loro squadra.

Lo stesso sito sottolinea come 3 siano state le grandi occasioni, tutte su calcio d’angolo: N’Dicka avrebbe sprecato un’occasione da 0,36 xG nel primo tempo, Hermoso una da 0,42  e Dovbyk sempre nel secondo tempo, una da  0,47.

Mi vine in mente allora un’intervista del post partita a Sommer, nella quale gli è stato chiesto se hanno incontrato difficoltà a passare dalla marcatura a uomo, sui corner, a quella a zona.

E il nostro portiere ha risposto che stanno lavorandoci.

Anche gli altri dati statistici naturalmente confermano le difficoltà da noi incontrate nel match.

Noi siamo abituati a dominare: lo abbiamo fatto anche quando abbiamo perso.

Qui invece abbiamo, sempre per loro:

  • Possesso palla: 57 a 43,
  • tiri verso la porta: 15 a 12,
  • tiri in porta: 5 a 3,
  • tiri da area: 11 a 7,
  • cross completati: 8 su 22 contro 1 su 18,
  • dribbling: 4 a 3,
  • passaggi riusciti: 448  a  333,
  • % p. riusciti: 87% a 83%,
  • p. riusciti nell’ultimo terzo: 77 a 54.

Noi prevaliamo solo nei… falli fatti, nei passaggi lunghi e nei recuperi.

Bisogna dire che non tutti questi dati hanno un significato negativo: ovviamente loro sono andati in svantaggio subito e hanno premuto molto di più facendo la partita.

Nonostante una prevalenza nel possesso, le vere occasioni si sono equivalse e le loro, come detto sono venute quasi esclusivamente di testa.

Il dato sui passaggi lunghi si riferisce ovviamente al finale, quando cercavamo subito Pio che aveva lo scopo di difendere palla, far salire la squadra e farla respirare (tanto è vero che quando ha provato a mettersi in proprio Acerbi e c. lo hanno richiamato all’ordine).

Prevalgono i nomi di loro giocatori anche nei ranking individuali (tiri, tiri in porta, passaggi riusciti, passaggi chiave.

Incredibilmente il più… dribblomane, con  3 riusciti, è nostro, Miki. Dimarco invece è primo per numero di cross.

Cristante e Miki sono i giocatori che hanno percorso più km, ma l’armeno ha percorso parecchi metri in più allo sprint. Il secondo dei nostri è Acerbi.

Bailey e Dumfries hanno tenuto la più alta velocità media (ma Bailey… per meno tempo), mentre N’Dicka ha preceduto di poco Dumfries come punta massima di velocità.

A livello di squadra abbiamo percorso circa 800 metri in più, ma di questi circa 200 in meno allo sprint.

Le pagelle

Sommer:

una grande parata di istinto su Dybala e un intervento meno difficile su Celik.

L’uscita a vuoto sul corner no sfruttata clamorosamente dal centravanti ucraino rischia di far perdere 2 punti, ma nel complesso la prova è da considerarsi buona.

7

Akanji:

che strano, il trentenne terzino è l’unico insostituibile tra i nuovi acquisti.

Grandi letture e pulizia negli interventi caratterizzano la sua prova.

7

Acerbi:

solita prestazione impeccabile, da trascinatore, con la sola pecca dell’occasione concessa a Dybala.

7

Bastoni:

prestazione sontuosa.

Dalle sue parti gioca Soulé, ma il contributo del pericoloso argentino risulta irrilevante.

Basto si spinge in avanti a ragion veduta e offre una grande palla gol a Miki.

7

Dumfries:

non si segnala particolarmente in fase di spinta ed è un po’ in difficoltà quando i compagni lo chiamano a fraseggiare. Stranamente è quasi più efficace in alcune chiusure.

5.5

Barella:

Onnipresente, abilissimo nel pulire palloni anche difficili, trasformandoli in buone occasioni offensive, come nel caso dell’assist per il gol di Bonny.

Con l’uscita di Calha va a sostituirlo da play e in mezzo viene a mancare un po’ di spinta.

7.5

(Zielinski:

poco più di 10′ minuti non consentono una valutazione, però sembra essere entrato con abilità nel gestire il disimpegno.

s.v.)

Calhanoglu:

rispetto al solito si rende più efficace in fase di rottura e contenimento, mentre in avanti si vede poco

6+

(Frattesi:

una mezz’ora per dare energia a un centrocampo un po’ provato in alcuni ‘reduci’ dalle nazionali.

Il palleggio raffinato non è il suo forte e lo sappiamo, ma riesce a ribaltare l’azione fornendo l’assist per Miki, il cui tiro viene respinto dal palo.

6)

Mkhitaryan:

fosse anche abile nel calciare a rete, meriterebbe nove e un contratto a vita… Corsa, intelligenza, abilità tecnica.

Non voglio stare a ripetermi.

7.5

Dimarco:

solita prestazione impeccabile in appoggio, ma anche una notevole grinta e attenzione nella fase difensiva.

6.5

(Carlos Augusto:

porta il suo consueto contributo quando è chiamato a far rifiatare Dima. Anche lui, come per esempio Darmian, non sarà un fenomeno, ma non tradisce mai.

s.v.)

Bonny:

il gol, illumina una prestazione fatto di tanta corsa, sacrificio e pericolosità continua.

La sua conclusione vincente trova un po’ poco reattivo Svilar, ma lui se l’era guadagnata e il gol l’ha cercato.

7,5 (mezzo voto in più per il gol decisivo)

(Sucic:

sostituendo  Bonny, deve aiutare il centrocampo nel contenere e nel contempo assistere l’unica punta Esposito.

Sembra un po’ a disagio in un contesto agonistico così acceso.

6-)

Lautaro:

non fa mai mancare il suo apporto alla squadra, ma stanchezza e una condizione di salute non perfetta, lo limitano notevolmente.

Importnte che recuperi al più presto.

6

(Pio:

una mezz’ora proprio quando il compito di un attaccante si fa più difficile, perché rsta isolato in avanti e deve fare a sportellate per tenere alta la palla e farrespirare la difesa.

Lo contrastano due avversari forti e scafati, ma lui regge lo scontro senza farsi intimorire.

6)

All. Chivu:

meglio di così nelle ultime partite non si poteva fare.

La squadra quando è possibile esprime un gioco brillante ed efficace, quando serve lotta compatta e concentrata.

Speriamo continuino tutti così, perché incazano altre prove fondamentali.

8

Il weekend delle giovanili

Buone notizie dalle squadre più ‘alte’ (U23 e U20), piuttosto negative da U18 e U17, stranamente rispetto al passato molto confortanti le prestazioni di Under 16 e Under 15.

Sabato ho visto l’U20 e domenica U15 e U16.

Di seguito il report di Inter – Napoli U20, mentre per U16 e U15 per motivi di tempo manderò domani un report tra i commenti a questo post.

Purtroppo non ho potuto vedere la partita dell’U23.

A Interello sabato alle 11.00 è andata in scienza la partita Inter – Napoli U20 e naturalmente non potevo mancare.

La lettura delle formazioni (di seguito riporto la nostra) ha suscitato in me perplessità e aspettative.

Perplessità perché contro il Napoli ultimo in classifica, con 3 punti dopo 6  partite, non credevo fosse necessario far scendere diversi giocatori che militano anche in U23.

Forse la spiegazione sta nel fatto che si è scelto di dare minuti a qualcuno che viene meno impiegato tra i semi pro.

Curiosità perché naturalmente ero interessato a vedere i giocatori in oggetto impegnati contro pari età.

Ecco comunque la nostra formazione (4-3-3), con le varie sostituzioni effettuate a gara in corso:

Taho

Avitabile, Bovio, Nenna, Marello

 Berenbruch (dal 46’ La Torre), Cerpelletti (dal 70’ Putsen), Zarate (dal 79’ Vukoje)

Mosconi, Iddrissou (dal 73’ Kukulis), Zouin (dal 70’ Pinotti)

A disposizione: Pentima, Humanes, El Mahboubi, Ballo, Mackiewicz, Williamson.

La partita si è rivelata facile come previsto, soprattutto perché è stata sbloccata subito.

Infatti dopo circa 5 minuti Marello si invola sulla sinistra e pennella un cross perfetto per la testa di Iddrissou, che non fallisce.

Di fatto prima del 10′ il match si chiude perché Zouin calcia una punizione bassa dal centro sinistra che sorprende il portiere e si insacca.

A due dei nostri in ottima giornata sono bastati dunque meno di 10′ per assicurare un risultato che non veniva da troppo tempo.

Di conseguenza però la partita ha perso un po’ di interesse perché il Napoli non aveva gli strumenti per far male davanti e i nostri hanno perso un po’ di ferocia agonistica.

Anche senza… furore i nostri collezionano qualche occasione: prima un bello schema su punizione libera al tiro Berenbruch. Sulla respinta corta del portiere Zarate non riesce a trovare la porta.

Poi sono Iddrissou e Marello a mancare di poco il bersaglio con due conclusioni insidiose.

Intorno alla mezz’ora è Mosconi che scivola non giungendo in tempo su un contropiede creato dalla velocità di Zouin.

Il Napoli chiude la prima frazione  in avanti, cercando di riaprire la partita, ma l’Inter concede solo tiri da fuori che non hanno successo.

Dopo un altro destro a lato di poco di Iddrissou, il tempo si chiude.

Il secondo tempo scorre piuttosto  lento senza grandi emozioni, fino a una ventina di minuti dal termine, quando un cambio di campo pesca Mosconi al limite sulla fascia destra dell’area, il suo tiro cross viene deviato in porta da Pinotti.

Non succede più nulla e l’Inter si porta a casa questi 3 punti che sono una boccata d’ossigeno per la nostra classifica  ancora molto deficitaria.

Le pagelle

Taho:

sempre sicuro in ogni intervento e abbastanza abile con i piedi.

6.5

Avitabile:

scende dall’U23 e con i pari età disputa una buonissima partita.

L’ex Ciliverghe si dimostra sicuro nelle chiusure e efficace negli appoggi.

6.5

Bovio:

non era la partita più impegnativa, ma ha al suo attivo qualche buon intervento risolutore di situazioni che potevano complicarsi

6.5

Nenna:

crescita importante per il nostro centrale, sempre più padrone della sua area soprattutto per la notevole velocità, la concentrazione e la pulizia degli interventi

7

Marello:

finalmente ho rivisto il Marello che conoscevo dall’Udinese.

Insuperabile in difesa, ma soprattutto… bastoniano nella corsa e nell’appoggio, nonché… dimarchiano nei cross.

7.5

Berenbruch:

doveva mettere minuti nelle gambe e lo ha fatto al piccolo trotto.

Su uno schema da punizione va alla conclusione, ma è un po’ meno efficace del solito.

6

(dal 46’ La Torre:

solito lavoro importante di Pit che ha anche un’occasione di concludere dal limite – la specialità della casa –  questa volta senza fortuna.

6.5)

Cerpelletti :

vale il discorso fatto per Pit, rispetto al quale forse si dedica maggiormente al fraseggio offensivo.

6.5

(dal 70’ Putsen:

anche Dino mi sembra in chiaro progresso, soprattutto per la personalità con cui si esprime nelle due fasi.

6.5)

Zarate:

sinceramente mi aspettavo qualcosa di più.

Tanto lavoro, certo, ma non altrettanta lucidità nella costruzione delle azioni.

6

(dal 79’ Vukoje:

s.v.)

Mosconi:

si dà da fare ed è sempre molto pericoloso, anche se non riesce a cogliere il gol che meriterebbe.

7  

Iddrissou:

con Marello e Zouin secondo me il vero protagonista della partita.

Sulle palle alte è un autentico pericolo, in velocità non lo prende nessuno.

Ha forza fisica e buon piede.

7.5

(dal 73’ Kukulis:

s.v.)

Zouin:

in piccolo sembra il giocatore che manca… alla prima squadra.

Scatto, progressione, dribbling.

Per gli avversari un vero incubo.

Più efficace del solito nella scelta dell’ultima giocata

7.5

(dal 70’ Pinotti:

si rende spesso pericoloso e poi…segna. In 20 minuti, non c’è male…

7)

All. B. Carbone:

campionato sino ad ora in… scuro-chiaro.

Questa partita non fa molto testo.

Ma le prove decisive stanno per arrivare.

6.5

Luciano Da Vite

41 pensieri riguardo “La partita delle conferme: Roma – Inter 0-1

  1. Dicevo nel post che oltre a Inter Napoli U20 questa settimana ho visto le partite dell’U15 e dell’Under 16.

    Questa volta…ho portato bene, perché le tre partite che ho visto si sono chiuse con nette vittorie dei nostri, mentre le due in trasferta si sono chiuse con una sconfitta per 1-0 dell’U18 a Bergamo e con un pari…poco onorevole dell’U17 a Mantova (i locali sono ora terzultimi con 4 punti in 6 partite, mentre noi siamo terzi con undici punti, sempre in sei partite).

    U16 e u15, che la domenica precedente non avevano entusiasmato giocavano entrambe in casa contro il Mantova, con una differenza:

    nell’U16 il Mantova era ed è ultimo in classifica con 1 punto in sei partite, mentre noi siamo quarti con 11 punti

    Nell’U15 il Mantova ci precedeva di un punto ed era a metà classifica.

    Ma andiamo con ordine.

    Alle 11.00 a Interello sono scesi in campo gli U15, che alla fine hanno prevalso abbastanza nettamente, come punteggio e anche come gioco, grazie a due reti di Giovannoni nel primo tempo e di Parisi nel secondo.

    Qualche segno di ripresa si è visto, anche se siamo ancora sesti, fuori dalla zona play off e soprattuto lontanissimi dalle due leader, Milan e Atalanta, che ci precedono di 3 e 2 punti rispettivamente, ma hanno disputato una partita in meno.

    I nostri sono scesi in campo con:

    Gualdi

    Ottaviani Pietraru Mazza Parisi

    Tedesco Grigioni Rigamonti

    Sanogo Giovannoni Tudor.

    Si capisce che la squadra fatichi perché ha diversi giocatori strutturalmente ancora ‘bambini’ rispetto ad alcuni compagni e a molti avversari.

    I due terzini sono bravissimi tecnicamente e hanno anche molta garra (Parisi ha segnato un gol e fornito l’aasist per l’altro, Ottaviani non gli è stato da meno come rendimento), ma pagano qualcosa, per ora, sul piano atletico, stessa cosa per gli interni Rigamoni e Barattieri (subentrato)

    Sanogo invece è l’unico tra quelli scesi in campo ad esser sotto età: come velocità e insidiosità non paga certo dazio, anzi, ma forse come esperienza in alcune giocate importanti, si.

    Avrei voluto rivedere il gigantesco centrale Mazza, ma dopo una ventina di minuto è dovuto uscire per infortunio.

    Per non cederla a nessuno sul piano della tecnica e della forza, al momento si segnalano Grigioni, centrocampista di corsa e qualità e Tudor, attaccante dotato di colpi fuori dal comune.

    Tudor aveva anche segnato un bellissimo gol, che l’assistente non ha concesso perché secondo lui il portiere avrebbe recuperato la palla, che aveva colpito l’interno del palo, prima che entrasse.

    Giovannoni, sul quale si ripongono parecchie speranze, in area è sempre presente, mi sembra possieda un ottimo calcio, ma ancora non è in grado di fare la differenza, di trascinare i compagni con i suoi spunti.

    Tutta la rosa è composta da buoni giocatori per la categoria, ma mancano forse quelli già pronti per spaccare.

    E nei giovanissimi, chi ne possiede qualcuno ha vantaggi enormi.

    Nel pomeriggio è andata in scena la partita, sempre col Mantova, degli U16.

    Sulla carta, come detto, la partita si presentava molto più facile, perché i virgiliani erano fanalini di coda con un solo punto all’attivo.

    Però una disattenzione collettiva, consentiva agli ospiti di portarsi in vantaggio già al primo minuto

    Poco male, perché dopo altri 17 minuti il risultato era già sul 3-1 per noi e poi la partita è proseguita tutta in discesa.

    Il mister ha potuto far riposare qualcuno e mettere in campo quasi tutti, insieme, i giocatori più tecnici ma meno forzuti.

    Devo dire per esempio che contro avversari fisicamente alla loro altezza i due gemelli, Pit e Gioele, hanno davvero incantato.

    Per come si muovono, per come trattano la palla, per la visione di gioco e per la personalità mi hanno ricordato, in piccolo, Modric (anche se uno gioca da play basso e l’altro da mezzala-trequartista, comunque 30 metri più avanti del fratello).

    Naturalmente tutto dipenderà oltre che dalla ‘testa’ dalla forza che riusciranno a mettere nella crescita: potranno diventare giocatori importanti o anche giocare al massimo da semi pro.

    Come è ovvio, ci sono anche giocatori forti e a livello di crescita atletica già più avanti, come i centrocampisti Ferri, soprattutto, Marchesi e lo stesso Palmini, il magnifico terzino destro Bagnara, autore di due gol: testa o piede per lui non fa differenza. Ma anche Foroni, entrato nel finale è giocatore importante

    A centrali siamo molto ben messi e anche il terzino sinistro, giochi Barcella o Puglisi, dà assolute garanzie.

    Davanti occorre considerare che manca da tempo il bomber Serantoni che chiaramente sarebbe fondamentale, ma ci sono altri giocatori, magari meno ‘abitudinari’ del gol, i quali hanno caratteristiche che possono tornare utili: Castellarin per la progressione; Vanacore e Penta per la tecnica, Menegazzo e Seghezzi per il rendimento e la forza complessivi.

    Questi i giocatori scesi in campo:

    Coen

    Bagnara (Foroni) Forlani Poltronieri (Lucarelli) Barcella (Puglisi)

    Ferri (Marchesi) Omini G Palmini (Keqi)

    Omini P (Penta) Menegazzo (Castellarin) Vanacore (Seghezzi).

    Una piccola aggiunta: uno dei giocatori che aspetto con maggior interesse è il centrale Forlani.

    Noah possiede tutto per affermarsi, ma contro il Mantova ho visto che ha cerato 4-5 verticalizzazioni, di fatto consegnando sempre la palla a un avversario.

    Vedremo in futuro se è un suo limite o se si è trattato di un caso, di una giornata così…

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  2. E’ pazzesco come si sia riusciti a vincere con un duo d’attacco da 41 anni in due….Lautaro dopo le nazionali è il Lautaro stanco che conosciamo (anche se questa volta occorre dire che è stato malmenato) per cui l’attacco è stato retto dai due ragazzi. Uno senza esperienza in A, l’altro reduce da un’annata di soli 6 gol nel Parma. Eppure io sono felice di averli e quando manca la Thula sono meno preoccupato di non avere l’enorme esperienza del trio dello scorso anno.

    La Roma credo sia la squadra più fisica della serie A (che non vuol dire grossa, li vince l’Udinese) come lo sono quasi sempre le squadre di Gasperini che ti sfidano uno vs uno proprio sul piano atletico.

    Micky è quello che ha corso di più e…casulamente è stato tra quelli (pochi) che sono rimasti a Milano per due settimane. Ormai il doppio impegno incide pensatemente sulla prestazoni atletiche.

    Un incontrista credo ci manchi: nel finale a cc sono entrati Zelinski e Sucic (oltre a Frattesi che però stava più alto), non proprio due in grado di aiutare la squadra a fare legna nel momento di massima pressione degli avversari. A gennaio potebbe valer la pena intervenire, magari mandanod a giocare Diouf che per ora Chivu sembra non considerare nel turnover. Vedremo

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  3. L’Inter ha vinto a roma schierando i giovanissimi Sommer, Akanji, Acerbi, Calha, Zielinski, Mikhi. E i giovinetti senza esperienza Dimarco, Bastoni Dumfries Frattesi carlos lautaro. Poi ha anche schierato un attaccante giocane per volta a fianco prima di lauti, poi di un centrocampista.

    Bene così

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  4. Esatto, bene così. Ho sempre sostenuto che esperienza è l’ultima cosa che manca(va) a questo gruppo.

    Notavo semplicemente come due ventenni che non sono costati 70 mn l’uno possano stare in campo, anche meglio di giocatori esperti

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  5. Io invece ho sempre sostenuto che le carte di identità non giocano a calcio e che la differenza la fanno i giocatori buoni rispetto a quelli scarsi e che a parte Pio che avevamo in casa e per il quale abbiamo rinunciato a 50 milioni, qui di poco non sarebbe costato, degli ultimi giovani presi a poco prezzo (palacios, diouf Henrique, Bonny, Bisseck (dopo 3 anni) , nessuno è titolare. mentre Mikhi, Acerbi, de vrji, Darmian Dzeko hanno giocato subito titolari.

    Si sbaglia con i campioni maturi e con i giovani poco costosi. ma con i secondi leggermente di più

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  6. Comunque io sono per i giovani. Quelli strappati alla concorrenza, Come lauti strappato all’Atletico, bastoni pagato oltre 30 milioni quando era molto giovane, Barella quasi, ecc.

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  7. Che noia, sempre le solite cose… Poi, giovani presi a poco e si mette Palacios, pagato 7 milioni, con Bonny e Luis Henrique pagati 25 milioni l’uno.

    A proposito i tanto anelati Nico Paz, Lookman e Koné sono stati tutti pagati poco. Rispettivamente 6 milioni, 10,85 e 18, un totale di nemmeno 35 milioni.
    Luis Henrique e Diouf, in due, 50.

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  8. Sempre colpa della proprietà (che ne ha e ne ha tante) che non mette soldi, ma guai a dire che siamo con 4 punte, di cui una infortunata e stasera si deve già preservare Lautaro, ma guai a dire che negli ultimi giorni di mercato siamo andati a prendere l’ennesimo centrocampista che non viene mai preso in considerazione. Evidentemente lasciare Diouf in Francia e prendere una quinta punta, visto il modulo che utilizziamo, sarebbe stato troppo logico, non saprei…

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  9. Dei giovani credo che nessuno sia titolare perchè, Bisseck a parte, tutti gli altri….sono arrivati quest’anno!

    E’ ovvio che un giovane necessiti di più tempo per maturare e poi, se dimostra, prendere progressivamete i gradi di titolare. Ma si è SEMPRE parlato di seconde linee, per SFRUTTARE una finestra che ormai da parecchi anni contava su titolari ben definiti: una situazione ideale per far crescere con calma ragazzi più giovani

    Certo che se per 5 anni il primo cambio è il 37enne Dzeko, il 35enne Arna o il 34enne Taremi, o il 35enne Darmian, o il 33enne De Vrj, o il 31enne Klaassen, il 34enne Vidal, il 34enne sanchez, ecc. come fai a sviluppare delle SECONDE linee giovani?

    Poi quando Chala 31enne necessita di cambio chi metti, il coetaneo Zelinski?

    E comunque non era questo il mio discorso: ma constatare che si può anche giocare discretamente se i cambi dell’attacco sino due ragazzi privi di esperienza non costati 70 milioni l’uno, la soglia minima indicata per avere attaccanti giovani validi

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  10. Eh, molto logico. Sei più bravo di Marotta.

    Paz da chi è stato preso per 6 milioni? a me risulta che sia del Real Madrid. Lookman e Konè sono stati presi da squadre che negli ultimi 20 anni hanno vinto poco e potevano per,ettersi di prendere giovani che… forse sarebbero diventati forti. Noi facciamo un altro sport. Almeno io spero e credo, ma questo non si vuol capire.

    e’ sempre stato così: l’Atalanta e non il Milan ha preso jeppson, a suo tempo, poi l’ha ceduto al Napoli per 108 milioni, cifra impensabile a inizio anni 50.

    L’udinese ha preso selmosson sconosciuto, poi l’ha ceduto alla lazio guadagnandoci moltissimo.

    Sono due delle centinaia di esempi, senza andare ai tempi recenti.

    Le squadre che non hanno necessità di classifica investono su giovani sconosciuti e poco costosi. Poi se va male, pazienza. Se va bene lo cdono alle squadre ambiziose che glielo pagano molto. E cosi’ le squadre piccole e medie continuano a vivere.

    PS: un giovane che costi 7 o 25 milioni con il mercato di oggi è sempre una promessa. Perché un giovane di grande valore ASSODATO, VISTA LA CONCORRENZA ESISTENTE NE COSTA ALMENO 50 (VEDI OFFERTA ALL’INTER PER ESPOSITO CHE ERA COMUNQUE UNA PROMESSA…)

    Ps scusate le maiuscole, nelle intnezioni erano riservate all a parola ‘assodato’

    Comunque non c’è problema, se siamo contenti di far concorrenza a Atalanta Como e Udinese, va bene così

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  11. Da part mia continuo a credere che abbiamo vinto grazie a ‘giovani’ costati molto per l’epoca e l’età (ILauti, Barella, Bastoni, Hakimi ecc) integrati da ‘giovani’ costati nulla perché a par. zero, preparato da due anni (Thuram) e da campioni anziani presi a parametro zero .

    Se in futuro vinceremo acquistando solo giovani da max 25 milioni, farò i complimenti a tutti

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  12. Insieme i due giovani non hanno giocato. Uno non è costato nulla, ma se hai rifiutato 50 milioni vuol dire che si avvicina alla soglia dei 70.

    Quando Chala non stava bene c’era il giovane Asllani, ceduto per lasciare il posto di vice Chala a Zielinski. Chissà perché?

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  13. Su Asslani hanno sbagliato, capita.

    Ma mi spieghi perchè Akanji e Pavard, per fare un esempio, vanno in prestito con diritto di risctto a 15 milioni mente per Bisseck offrono 35 milioni e….Inter ne chiede di più?

    Saranno ovviamente tutti impazziti

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  14. E comunque Asslani sarà ceduto, come Stankovic, Zalewski, ecc. Vedremo cosa ricaveranno da Zelinski che, per inciso, ha giocato e sta giocando meno di Asslani

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  15. Chissà perché quelli che non vincono mai prendono giovani che diventano forti spendendo meno di chi, facendo un altro sport, spende 50 milioni per Diouf e Luis Henrique.

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  16. Anche Thuram non è costato nulla ma scommetto che se messo sul mercato ci si ricava eccome….lo stesso accaduto con Onana. Sai perchè? Perchè li hai presi 25enni.

    Comunque ha ragione Tullio, credo sia inutile insistere.

    Pur di sostenere la tesi dei fichi secchi un giorno si guarda solo al saldo di mercato ignorando costo squadra, poi quando anche il saldo di mercato diventa più negativo degli avversari non va più bene e si guardano le spese per acquisti, ignorando ovviamente gli incassi da cessioni.

    In questo modo non se ne esce più. Che fichi secchi siano, speriamo nellpennesimo miracolo.

    Tornando al campo, purtroppo Chivu ha detto che Thuram resterà fuori ancora per un po’: il ragazzo tende ad avere infortuni piuttosto complessi, peccato. Fors eera meglio una quinta punta che un settimo cc. Vedremo

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  17. Leggo di ampio turnover stasera, sarebbe un errore madornale secondo me. Nelle prime 4 di Champions dobbiamo provare a fare bottino pieno.

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  18. Se prendo uno a 25 anni gratis e poi lo rivendo a 50 dopo averlo utilizzato per qualche anno, sono un genio.

    Se prendo uno gratis a 32 anni, lo utilizzo per 2-3 anni con grande vantaggio per la mia squadra e dopo lo lascio andare sempre gratis, sono un grandissimo direttore

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  19. Questo si…peccato che se metti in fila i 33 enni presi negli ultimi 6/7 anni sono molti di più quelli che non hanno dato un grande vantaggio alla mia squadra rispetto a chi invece lo ha fatto

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  20. Youth league: noi facciamo collezione di calci d’angolo, loro di palle gol. Quattro nitide, di cui due schiantatesi contro il palo. Loro giocano con grande intelligenza: compatti dietro e ripartenze con uomini velocissimi. Tanti errori tecnici da una parte e dall’altra..

    Se non alziamo il livello della prestazione, finisce male

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  21. Vittoria incredibile, in rimonta, con due gol nei minuti di recupero. A parte i 20 minuti di forcing finale resta il giudizio di una prestazione troppo modesta, con tantissimi errori tecnici da parte di tutti. C’è da dire, anche se a qualcuno non piacerà che quando affrontiamo giovanili straniere, hanno tutte almeno 7-8 giocatori di origine africana e questo naturalmente contribuisce a rendere gli avversari più rapidi e con maggior ritmo. Si può superar qusta situazione solo se in campo cìè tanta classe. ma non sempre è possibile

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  22. Ecco parliamo di ” cose concrete”, perchè sul resto..ragazzi ,avete un pò stancato…e lo scrivo con affetto.

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  23. Per me il turnover annunciato è corretto: domenica partita importantissima per il morale e, soprattutto, si percepiscono differenze abissali di prestazioni tra chi riposa e chi deve giocare due partite a settimana.

    E’ una cosa questa che solo dieci anni fa io notoavo molto meno mente adesso la differenza è clamorosa

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  24. Segnali completamente opposti dall’U23, che domina la prima mezz’ora del primo tempo segnando un go e in pratica impedendo al renate di uscire con la palla dalla sua metà campo. Nel quartod’ora finale il nostro ritmo cala, il presisng alto non funziona più, il Rnate si affaccia nella nostra area e a un paio di minuti dal termine pareggia, con un’azione in cui c’è stata a mio parere la complicitò di almeno 2-3 dei nostri, a partire da Melgrati, uscito a vuoto sul traversone basso.

    Il secondo tempo è aperto a qualunque risultato: se riusciamo a ritrovare ritmo e distanza della prima mezz’ora bene, altrimenti rischieremo molto

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  25. Finita 1-1. Hanno giocato mezz’ora, poi più nulla. Non so quanto sia il costo annuo di una squadra di C, ma se l’obiettivo è quello di far crescere giovani per la prima squadra, penso che farebbero meglio a investire diversamente quei milioni e a mandare in prestito quei 2-3 giocatori per annata che hanno possibilità future di uin certo livello

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  26. Copione prevedibile: sfuriata iniziale loro in cui siano stati bravi e fortunati a tenere botta. Poi sfruttato bene il loro calo.

    I match contro team stranieri sono quasi sempre piacevoli: ognuno se la gioca a viso aperto, a volte va bebè a volte no. Ma questo è il calcio.

    Sarebbe importante sfruttare il momento difficile del Napoli. Vediamo

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  27. Cosa ne dite….ci godiamo la vittoria o facciamo le pulci a quanto sono costati ,all’età di qualche giocatore, a come ci sarebbe voluto Kone’ o Lookman…e via di questo passo

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  28. Per Stabile e De Pieri l’anno in,prestito alla Juve Stabia risulterà senza dubbio molto utile.

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  29. Tullio, forse la politica dell’Udinese o dell’Atalanta a volte paga….scherzo dai.

    Se proprio si vuole fare un appunto su ieri (e vs Roma) è che abbiamo concesso più palle gol che nelle precedenti 7 partite.

    Ma non abbiamo paradossalmente subito nemmeno un gol.

    Il calcio è anche avere un pizzico di fortuna

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  30. Contento della prestazione e chiaramente del risultato, è vero nei primi 15 minuti abbiamo sofferto e abbiamo rischiato di andare sotto ma ci sta.

    fino ad ora in europa non abbiamo incontrato avversari irresistibili ma non era scontato fare punteggio pieno senza subire gol ed è la continuazione di quanto mostrato negli anni precedenti in Champion’s finale a parte.

    La mia paura che con Chivu ci fosse un peggioramento a livello di qualità di gioco invece devo dire che vedere giocare questa Inter è molto piacevole e non i fa rimpiangere il gioco mostrato dall’Inter di Inzaghi.

    Sabato ci toccherà affrontare un Napoli con il dente avvelenato, se riuscissimo a vincere sarebbe una bella mazzata a livello psicologico per i partenopei mentre per noi sarebbe una ulteriore iniezione di fiducia per il prosieguo della stagione.

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  31. Sui calci d’angolo subiti, con la nuova impostazione a zona, mi sembra che rischiamo più dello scorso anno o è solo una mia impressione?

    Sommer sui corner non esce mai e la mia impressione è che si rischi più che in passato dove eravamo praticamente insuperabili nella marcatura a uomo.

    Si cerca ovviamente il pelo nell’uovo dopo un filotto di vittorie….ma contro il Napoli potrebbe meritare attenzione visto che McTominay e non solo sono pericolosi sui piazzati

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