Un pareggio con tanti insegnamenti: Milan – Inter 1-1

Foto: Hakan Calhanoglu. Calha ha realizzato la rete del pareggio nella gara di andata della semifinale di Coppa Italia contro i “cugini” del Milan. Goal dell’ex.

Vorrei cominciare questa mini analisi in modo un po’ leggero, come in fondo si conviene a una partita di calcio che resta sempre un gioco, per quanto appassionante.

Si sono affrontate, nella semifinale di Coppa Italia la squadra di… Roberto e quella di… Luciano.

Non sto dando del milanista a Roberto, ci mancherebbe…

Sto solo dicendo che una squadra per come è stata costruita risponde ai requisiti indicati  appunto da Roberto, l’altra a quelli indicati da me.

A partire dall’età media, inferiore per il Milan rispetto a quella dell’Inter.

Proseguendo per il modo in cui le rose sono state costruite.

Il Milan ha fatto un ampio ricorso allo scouting sul mercato estero (se non sbaglio solo Gabbia è italiano e solo Abraham è stato ‘preso’ in Italia) .

Inoltre  con qualche eccezione (Walker, ad esempio) sono tutti giocatori presi ancora in ascesa e non (ancora) al top, almeno come costi.

L’Inter ha attinto abbondantemente al mercato italiano: J. Martinez, de Vrij, Bastoni, Darmian, Calha, Frattesi, Barella, Carlos, Correa, per riferirsi solo ai titolari iniziali.

Due calciatori sono stati presi all’estero, Thuram, a parametro zero e Bisseck, preso a poco ma inizialmente per fare la riserva di Pavard.

Sono due filosofie diverse, chiaramente, ma mi è anche chiaro che nessuno dei due contendenti… dialettici assolutizza le proprie posizioni: a me vanno bene anche stranieri giovani e forti a Roberto credo sia andato bene anche Miki o Acerbi: a entrambi andrebbe bene un mix, magari con prevalenza dell’uno o dell’altro fattore.

Vorrei però proseguire (e chiudere) con la leggerezza, riportando questa serie… storica che mi è stata suggerita:

  • Carlo V,
  • Paolo VI,
  • Arrigo VII,
  • Bonifacio VIII,
  • Milan IX.

Al di là dello scherzo, ci sono considerazioni complesse sulla situazione delle due squadre che si impongono.

Ho sempre considerato (a torto o a ragione) il nostro undici titolare leggermente superiore al loro, ma la loro rosa superiore alla nostra, per l’abbondanza di alternative, soprattutto offensive: basti pensare ai tre centravanti e alle almeno 4 ali tradizionali.

Il Milan è una squadra che ha un futuro, con qualche innesto giusto, e già in questa stagione potrebbe portare a casa due coppe.

Sono due coppe che per alcuni contano poco, ma per me no: intanto sono propedeutiche a vincerne altre.

Vincere crea la mentalità necessaria per stare al vertice e dimostra che qualcosa di solido si è costruito.

Perché vincere è sempre difficile.

Poi però c’è il rovescio della medaglia: se ottenere quelle vittorie (una ancora solo  eventuale) significa restare fuori dalla CL o addirittura dalle coppe europee come valutare l’indicazione della stagione?

Attenzione, perché il calcio è strano, negli ultimi anni è successo che chi è fuori dalle coppe ha fatto benissimo l’anno dopo in campionato.

La battuta sul Milan IX in realtà contiene anche delle considerazioni più serie.

L’Inter è prima in campionato e almeno fino a fine aprile, a questo punto, sarà in corsa in tutte le competizioni.

Non solo, ne avrà una quarta a giugno conquistata da questo gruppo storico.

Lo stress (mentale e fisico) di chi gioca ogni partita delle 60 in un anno sempre e solo per vincere è diverso da quello di chi si è permesso leggerezze che l’hanno portato a 20 punti dalla vetta e gli hanno consentito, per esempio,  di far finta di giocare a Napoli, domenica scorsa, per prepararsi convenientemente al derby.

Il Milan si è presentato al derby sicuramente più fresco e con l’organico sostanzialmente integro.

Nell’Inter inizialmente mancavano questi titolari:

Sommer, Pavard, Acerbi, Dumfries, Miki, Dimarco, Lautaro.

E mancavano pure la prima e seconda riseva di Lautaro: Arna e Taremi.

Nonché Zielinski, prima riserva del ‘risparmiato’ Miki.

Questo non, o non solo, perché l’età media è alta, ma perché tenere la testa in campionato dopo 30 partite, arrivare ai quarti di CL e alle semifinali di CI (oltre che alla finale di super coppa) obbliga a giocare tutte le partite alla morte, con una rosa, che per quanto se ne dica, non è del tutto adeguata alla complessità e difficoltà degli impegni, come abbiamo rilevato più volte.

Il ‘demone’ giustamente si è detto soddisfatto della prova dei suoi ragazzi, facendo notare che aveva a disposizione solo 14 giocatori di movimento (stiamo parlando di gare che consentono 5 sostituzioni…).

Se non consideriamo tutti questi aspetti, rischiamo di esprimere una valutazione incompleta e fuorviante.

D’altro canto queste difficoltà dovrebbero essere d’insegnamento, non tanto a noi tifosi quanto alla società, sulle necessità che si impongono, in estate, per puntare a restare ai vertici ovunque, come il nostro blasone pretende.

La partita ha fornito altri insegnamenti, a mio parere.

Il primo è che, soprattutto a centro campo (ma anche in difesa) servono sei giocatori con caratteristiche simili, sei ‘doppioni’.

Poi se vuoi provare a spaccare o raddrizzare nel finale può essercene un settimo, con altre doti.

Ho grande simpatia e ammirazione per Frattesi, come uomo e come giocatore e non vorrei mai vederlo giocare in una nostra rivale.

Ma è fuor di dubbio che, con il sistema di gioco voluto dal mister, la differenza se gioca Miki o gioca lui è abissale.

I nostri tre centrocampisti devono essere tre palleggiatori, o comunque tre abili anche nel palleggio, altrimenti il meccanismo si inceppa per mancanza dell’ingranaggio giusto.

E allo stesso modo i difensori devono essere oltre che forti in marcatura, capaci di partecipare al gioco dialogando o inserendosi.

Quest’ultimo aspetto sarà da tenere in importante considerazione nel prossimo mercato, quando dovremmo cercare un centrale per la linea a tre.

Sugli esterni, secondo me ci possono essere coppie con caratteristiche leggermente differenti.

Uno più offensivo (a sinistra Dimarco) e uno più adatto a coprire, Carlos, anche se con la gamba per proporsi.

Zalewski invece può essere il doppione di Dima, quando Carlos diventa il sostituto di Bastoni.

A destra però manca uno, perché Darmian, generosissimo anche nel derby, non ha più la gamba per spingere e può essere considerato  solo una specie di jolly.

Adesso si parla di Luis Henrique, ma non lo conosco abbastanza.

Sull’attacco ci siamo già espressi tutti, nel blog, più volte.

Aggiungo solo che secondo me è il reparto nel quale è più indispensabile la freschezza mentale e atletica.

In campo, a me il Milan è sembrato una squadra molto organizzata ma in modo abbastanza tradizionale rispetto all’Inter.

Soprattuto mi è sembrata una squadra che fa blocco dietro e punta molto sulle individualità davanti, avendo anche rispetto a noi maggior freschezza e dinamismo, probabilmente per i motivi esposti in precedenza.

Noi quando il centro campo è in grado di interdire e costruire, gli esterni sono efficaci e le punte… titolari in condizione siamo molto più squadra, ne senso richiesto dal calcio moderno.

Il pareggio mi sembra giusto anche se noi abbiamo avuto qualche occasione in più e abbiamo per necessità dovuto condurre il primo tempo… zoppicando (per l’assenza di un costruttore in mezzo e non solo).

Il calcio è davvero imprevedibile.

A  fine primo tempo dicevo ai miei compagni di… visione: “La perdiamo perché loro giocano molto chiusi dietro e noi fatichiamo a trovar spazi; al contrario, loro hanno gente di gamba che in ripartenza può sorprenderci”.

Invece dopo pochi minuti loro hanno segnato su azione manovrata, con rimpalli fortunosi, ma dopo 2 minuti di passaggi offensivi continui.

E in fondo anche noi abbiamo pareggiato con un tiro da fuori in una situazione in cui avevamo tanti giocatori nella loro tre quarti.

Resta il fatto che nel secondo tempo, pur dovendo essere in teoria meno freschi, il nostro gioco fluiva molto più scorrevole.

Dieci minuti dopo il gol subito entra Miki, insieme a Pavard e a Zalewski.

Otto minuti dopo pareggiamo.

Miki dà alla squadra, in mezzo al campo, il palleggio e le idee che servivano, continuano a sentirsi le assenze degli esterni titolari (Dima e Dum), fondamentali per dare ampiezza al gioco e di una punta che costituisca un’alternativa a Thuram in area.

Ma Pavard appoggia meglio l’azione e Zalewski se non altro ci mette estro e velocità sul breve.

Per questo giochiamo meglio e per questo, secondo me, alla fine il pareggio ci va un po’ stretto.

Il tutto mi sembra confermato dalle due occasioni costruite per Zalewski al 36′ e per Miki al 39′, che costringono Maignan a ottimi interventi.

In conclusione mi è parso che ci sia un dato abbastanza rassicurate: la squadra è viva, nonostante la mole di impegni e nonostante il fatto che per gli infortuni alcuni giocatori siano costretti a un super lavoro.

In questo è sicuramente aiutata, come ha notato Roberto, dalla maturità che le permette di gestire all’interno della partita le fasi di spinta e quelle di gestione (anche se a me, forse per eccesso di… fifa quando li vedo entrare in campo per gestire viene grandissima preoccupazione).

Come al solito, quando non si tratta di partite di campionato, i dati statistici sono meno numerosi e interessanti, ma quei pochi qualcosa dicono.

Per esempio, parlano di un netto nostro dominio ‘formale’ superiore a quanto l’approccio impressionistico potesse lasciar pensare.

Ad esempio, siamo stati molto superiori nel possesso palla, 62 a 38;

  • nel  numero dei tiri totali:  26 a 10;
  • nel numero dei tiri nello specchio: 6 a 4 (sembra poco, ma è il… 50% in più);
  • negli xG: con un 1,35 a 0,60 che giustificherebbero una nostra vittoria.

Le big chance sbagliate sono pure leggermente a nostro favore: 1 a 0, anche se questo dato è assai soggettivo.

Per il resto, falli, fuorigioco e calci d’angolo in questa situazione dicono poco.

Le pagelle

J. Martinez:

due interventi importanti. Uno in uscita bassa  temeraria e uno su un tiro ravvicinato.

Grande sicurezza sulle palle alte.

Incolpevole sul gol, non sempre preciso nei rilanci lunghi.

7-

Bisseck:

ho letto valutazioni contrastanti che vanno dall’insufficienza al sei e mezzo.

Per me ha difeso bene su un avversario molto insidioso e ha anche costretto Theo all’ammonizione.

Determinante il giudizio che si dà sulla sua responsabilità sul gol. Poteva far meglio, ma è stato anche sfortunato, per me.

6

(Pavard:

non deve faticare molto a contenere Leao e si mostra più ‘pulito’ di Bisseck, nel partecipare alla costruzione del gioco.

6+)

de Vrij:

Abraham si rivela avversario insidioso e lo si sapeva. Lui lo controlla benissimo, anticipandolo o stoppandolo per ttut la partita, tranne sull’episodio del gol quando il milanista si libera con un rimpallo fortunoso.

L’olandese è utilissimo nell’avviare la transizione offensiva e in area rossonera conclude di testa pericolosamente in un’occasione.

6.5

(Acerbi:

pochi minuti di normale amministrazione, che non consentono una valutazione attendibile.

s.v.)

Bastoni:

dalla sua parte agiscono Jimenez  e Pulisic, che che non lo impensieriscono granché anche per la collaborazione dei compagni di reparto e perché Walker non sale quasi mai.

Piuttosto è lui a spingere e a costringere Jimenez a inseguire.

In altre occasioni è stato più efficace in fase offensiva, ma aveva di fianco Dima e Miki e..dall’altra parte Barella, da cercare con cambi di campo profondi.

6.5

Darmian:

fa tutto quello che può nelle sue condizioni attuali e non è poco, soprattutto per quanto riguarda il controllo della fascia su cui agivano due pericoli come Hernandez e Leao. Chiaramente quando deve attaccare non è più… devastante.

6

Frattesi:

nella prima parte della gara, chiamato a costruire gioco, sbaglia parecchi appoggi. Si rende comunque utile aiutando Bisseck e Darmian, impegnati da due avversari forti accompagnati da Rejinders quando si spostava.

Ha una grande palla gol a fine primo tempo, ma non riesce a superare l’ottimo Maignan.

Perde la palla che innesca il gol del vantaggio rossonero.

5.5

(Mkhitaryan:

apparentemente non fa cose clamorose, ma resta il fatto che con lui in campo si vede un’altra Inter e si capisce che… sarà difficilissimo sostituirlo. Impegna anche Maignan con un bel tiro dl limite.

7)

Calhanoglu:

altro giocatore indispensabile.

Dobbiamo fare gli scongiuri perché mantenga salute e condizione fino a giugno.

Dà equilibrio alla squadra, assicura la copertura, è abile nella transizione, quando va al tiro è una sentenza.

7

Barella:

non c’è dubbio che a sinistra renda meno.

Il suo dinamismo e la determinazione non vengono mai a mancare, ma nel primo tempo soprattutto sbaglia alcuni appoggi per lui facili.

Migliora notevolmente quando può tornare a destra.

6.5

Carlos:

si conferma giocatore del tutto affidabile.

Forse non eccelle in nulla, ma è apprezzabile in tutto, nella corsa, nel contrasto, negli interventi di testa, nelle sovrapposizione e persino nei tagli interni per suggerire la giocata.

Chiaro che con Dima la fase offensiva ha più estro, ma lui si guadagna comunque una piena sufficienza.

6+

(Zalewski:

entra bene in  partita, con dinamismo, spirito di iniziativa e coraggio nel puntare l’avversario per l’uno contro uno. Dà l’avvio all’azione del gol e nel finale si mette in proprio, costringendo Maignan a un buon intervento.

Oltre le (mie) aspettative.

6.5)

Correa:

più attivo del solito e soprattutto un paio di volte esce vincitore dai contrasti con il suo marcatore, cosa che segnala… indubbi progressi.

In area però non c’è mai e rende più complicato il lavoro di Thuram.

Quanto meno cerca di rendersi utile e ci riesce con l’assist per la conclusione vincente di Calhanoglu.

6

(Berenbruch:

pochissimi minuti, ma una grande e meritata emozione l’esordio nel derby dopo quello in CL.

s.v.)

Thuram:

primo tempo a gran ritmo nel quale impegna quasi da solo la difesa milanista. La sostituzione di Lauti con Correa gli toglie di fatto il partner offensivo, perché l’argentino preferisce girare al largo dalla zona calda.

Più di una volta dopo una percussione vincente si deve fermare per aspettare l’arrivo di qualche compagno. A fine primo tempo potrebbe calciare in porta ma preferisce servire Frattesi, che si fa respingere il tiro.

Cala un pochino, comprensibilmente, alla distanza.

7-

All. Inzaghi:

lascia negli spogliatoi o in infermeria sette possibili titolari.

La squadra patisce soprattutto l’assenza di Miki in costruzione, degli esterni Dumfries e Dima per l’ampiezza del gioco e i sincronismi collaudati, nonché quella di Lauti (o anche Arna) che lascia Thuram troppo isolato.

Ma, a parte gli infortuni, deve fare rotazioni importanti con il calendario… passato e con quello che lo aspetta.

Quando entra qualche titolare in più e un esterno offensivo, la squadra cambia volto.

7-

Luciano Da Vite

24 pensieri riguardo “Un pareggio con tanti insegnamenti: Milan – Inter 1-1

  1. Aldilà delle battute io sostengo che noi si abbia un po’ ‘sprecato’ il presente/futuro insistendo un po tropo sul….presente/passato.

    Ecco la carenza di alternative che un po tutti notiamo.

    Poi sostengo sempre che dare più linfa può essere più giusto per chi, come noi, ha identità precisa e meno per chi, come il bilan, si base solo su estro individuale.

    Il bilan ha problemi che esulano dallo scouting, per me valido perché non è che abbiamo mai fatto colpi da 50/60 mn come i gobbi, e sono per me: società in cui non si sa chi comanda e questo non è mai un bene su certi equilibri. Identità tecnica da trovare, con girandola di tecnici e giocatori. Leader tecnici che sembrano non essere quelli motivazionali.

    Situazioni diverse che richiedono scelte diverse. Zelinski e Taremi possono andare bene da loro, meno da noi perché già…c’erano (come profili).

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  2. Ho scritto con la febbre …..mi accorgo più da cani del solito :)

    Però idea spero sia resa: chi ha già esperienza e identità (Inter) ha bisogno di alternative fresche; chi non ha esperienza e identità definita (bilan) ha bisogno di stabilità tecnica (allenatore importante) e di aggiungere un po’ di esperienza.

    L’ideale, parere mio, sarebbe un mix: ns titolari e loro panchina.

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  3. Ho sentito parlare di Luis Henrique e di 30 milioni, quindi sono corso su YouTube a guardare un po’ di video… Ecco, spero di sbagliarmi nel caso in cui arriverà, ma non lo pagherei quella cifra nemmeno se fosse ripieno di pietre preziose. Poi ci sarà chi l’ha seguito e ci vede del potenziale (ha comunque 24 anni, non 18) – ci manca – ma dai video che ho visto io, ci vedo proprio poco (e sarebbero gli highlights…)

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  4. Inutile ricordare quanto siano poco credibili i video,però per quel poco che ho visto di L Henrique, non spenderei le cifre riportate,ma sappiamo anche quante voci fasulle girano riguardo al mercato. Mentre mi intriga parecchio Gustavo Sa

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  5. Concordo con Luciano sul giudizio relativo alla prestazione di Bisseck. Martinez mi sta piacendo perchè finalmente abbiamo un portiere che “esce” dalla porta. Questo derby mi ha ancora più convinto dell’eccellente lavoro fatto in questi anni da Inzaghi e dalla Dirigenza ,ricordando comunque il buon lavoro di base fatto da Conte. Il Milan ha schierato praticamente la formazione titolare,ma in termini di sviluppo di gioco siamo almeno una spanna sopra (anche con gli assenti). Sulla carta,ripeto sulla carta non vedo una particolare differenza di valori tra le due rose. Il nostro plus è dovuto ad una base affiatata e consolidata da anni,dall’egregio lavoro di Inzaghi e del suo staff,da una Società presente e con una Dirigenza top.

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  6. Vediamo. Io non mi pronuncio perché non ho e conoscenze sufficienti. Il mio problema non è mai se chi viene preso sembra bravo a me.

    Il mio problema è quando viene preso uno dopo che ne sono stati seguiti 10 altri sui quali ci hanno battuto delle rivali o che costavano troppo. Io mi fido delle prime scelte dei nostri, Diffido delle…undicesime scelte.

    In ogni caso 30 milioni oggi nel calcio europeo sono la cifra che si spende per un attaccante solo discreto.

    Intanto il Milan chissà perché sembra orientarsi sul mercato italiano: i nomi che circolano sono quelli di Pellegrini, Lucca e…Frattesi.

    A parità di valori i giocatori italiani costano di più, solitamente. però con loro rischi di meno e forse, in linea generale hai un maggio senso di appartenenza, con le dovute eccezioni.

    Il Milan sembra aver capito che non si può azzardare ogi anno: serve un direttore che sia una sicurezza (e infatti sembra che prendano paratici che è bravo e spericolato (eufemismo) come dimostra la lunga squalifica. paratici sceglierà un allenatore giusto e si rinforzerà la rosa con giocatori anche italiani di livello.

    Questo è ciò che ha fatto l’Inter dai tempi di Marotta Conte, del resto.

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  7. Il mio parere è che preferirei… Ndoye. Però non conosco questo ragazzo del Marsiglia. Come esterni brasiliani “from France” penso a Maicon e a… Dalbert… Mi piacerebbe potere pensare solo al primo, poi però mi sono ricordato di quest’altro giocatore che senza offesa, si è rivelato un giocatore mediocre. Sicuramente ora abbiamo un’asse dirigenza-area tecnica-allenatore che è molto più solida che in passato, quindi… Speriamo bene. Comunque magari sono solo chiacchiere.

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  8. sono solo chiacchiere soprattutto perché sembra che il giocatore interessi molto al Bayern

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  9. Eh, ho capito che sono solo chiacchiere, ma se i giornali riportano quello… di cosa parliamo altrimenti? Se esce una notizia che dice che Frattesi va al Milan allora è vero e si commenta (e fa niente se pare che anche Paratici sia saltato) e Luis Henrique no perché lo vuole il Bayern, nonostante ne parlino 3 quotidiani sportivi e anche i giornalisti che fanno da portavoce ai dirigenti? Scusate, mi spiegate la ratio almeno mi adeguo? Grazie

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  10. Il mio commento non era censoreo. Anzi. Immagino che se se ne parli così tanto, qualche cosa ci sia, poi io non sono addentro alle cose, come tutti noi più o meno, chiaro che parliamo di cosa sta sui giornali. 25 milioni sulla carta è una spesa che ci sta per il profilo del giocatore e per le caratteristiche e la zona di campo. In alternativa a Dumfries con caratteristiche diverse. È un tipo di giocatore che Inzaghi e la società vogliono da tempo.

    Se sia poi veramente forte io non lo so. Mi fido comunque. Mi sembra una scelta mirata, non è che è uscito un ventaglio di nomi, ma solo questo.

    Il centrocampista portoghese di cui si parla invece qualcuno lo conosce?

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  11. Ormai c’è una sorta di prevenzione reciproca che porta a distorcere il senso di quello che si scrive, E’chiaro che quando si arla di mercato, ad aprile, si possono solo commentare delle voci, per lo più riportate dai giornali (in passato quando frequentavo ogni giorno Interello ho avuto alcune notizie in anteprima, sicure, dai procuratori interessati .Quello che io dicevo non riguarda l’attendibilità delle fonti giornalistiche, ma la scarsa considerazione che ho per la proprietà, che sexcondo me se un giocatore interessa davvero al bayern (anche questo non lo sappiamo) non metterà mai i soldi necessari pre prevalere.

    Intanto oggi buona vittoria dell’U15 contro l’Atalanta (1-0) e autentico disastro dell’U. 16 (a 5’dalla fine quando me ne sono venuto, perdevamo 4-0)

    Prima diu questa gara avevamo 21 punti di vantaggio sull’Atalanta

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  12. Devo essere sincero, chi dice che questa squadra è la super favorita per la vittoria dello scudetto o addirittura di un possibile triplete, o è cieco o in malafede….a questo punto della stagione Penso di poter dire innanzitutto che le nostre seconde linee non sono all’altezza di una squadra in lotta per traguardi importanti, lungi da me voler criticare giocatori, allenatore o società….per me tutti stanno dando il massimo, ma facciamo veramente tanta fatica (i ragazzi sono sulle gambe testimoniato anche dai molti infortuni) e se questo avviene con squadre medie come Parma e Udinese, immagino quanto più difficile sarà quando affronteremo squadre blasonate o squadre che si giocano tutte le possibilità di vincere qualcosa, come anche una Coppa Italia. I nostri primi tempi sono anche entusiasmanti a volte, ma appena escono (e questo avviene ormai sistematicamente) i leader storici come per esempio Bastoni, Di Marco, Lautaro e Chala, siamo persi…come in apnea.

    Faccio alcuni nomi e spero mi perdonerete ( e anche di essere smentito)….Bisseck ha grande fisicità e una tecnica insolita per un difensore, ma è decisamente in difficoltà in marcatura spesso distratto, specialmente contro giocatori tecnici e veloci…Di Correa meglio che non parlo, diciamo che mi stupisce il suo minutaggio in rapporto a quello di Arnautovic…Asslani è praticamente ininfluente….di nuovo, non sto criticando l’impegno ma il valore del giocatore. Frattesi è un nazionale ma sono d’accordo con chi dice che non sia giocatore adatto agli schemi di Inzaghi.

    A volte seduto dalla mia poltrona penso questo…perché qualche volta non proviamo a partire con le seconde linee e dopo facciamo entrare i titolari storici? Per vedere se riusciamo a produrre 90 minuti con la stessa intensità….E Comunque parliamo di quelli che alla fine sono i veri primi ricambi dei titolari, quelli che devono fare la differenza tra vincere o piazzarsi bene…capite l’importanza?

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  13. D’accordo sul discorso seconde linee distanti dai titolari, giovani buoni,ma non prontissimi, Nazionali che mal si sinseriscono nel contesto di gioco di Inzaghi.
    Pero’ quando vado a riposo sul 2-0 e inizio il secondo tempo passando il tempo facendo solo passaggi indietro, senza mai superare, in modo costruttivo, non episodico, la nostra meta’ campo, prendo il 2-1 dopo 15 minuti di questo tran tran. Continuo lo stesso e prendo il giusto 2-2, beh qualche riserva sulla maturita’ di tutti i giocatori e sullo staff tecnico riemerge. Troppe volte quest’anno siamo andati avanti nella prima frazione della partita e poi abbiamo mollato alla grande. Non era un problema fisico (se lo avessimo fatto dal 70′ lo avrei capito), non siamo proprio entrati in campo. Prese le due sberle, ci siamo riportati in avanti, segno che cmq fisicamente non eravamo morti. Ma, a quel punto, il nervosimo per aver buttato via anche questa occasione e compromesso non poco il nostro percorso, ha oscurato le idee e non mi sembra si sia fatto chissa cosa.
    Il Parma e’ conosciuto avere una pessima difesa, ma una fase di attacco di valore, per il livello. Noi abbiamo deciso di entrare nel secondo tempo con una tattica senza senso. I due loro goal arrivare dalle sostituzioni fatte …
    Non e’ lo stop in se’ che faccio fatica ad accettare, quanto il modo : una squadra che punta allo scudetto sul 2-0 non puo’ entrare nel secondo tempo sembrando una squadretta in balia del Real Madrid piu’ forte della storia.
    Peccato. Cmq sempre forza Inter e vediamo.

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  14. le cose sono due…..o questo pareggio ha spento qualunque entusiasmo, oppure siamo così indaffarati da non avere un momento per esprimere le nostre impressioni….certo che non leggere manco un commento da ieri a parte Becca, non è un bel segnale a livello di percezione in ottica tranquillità e convinzione relativamente alla stagione interista.

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  15. Per quanto mi riguarda ho deciso di prendermi del tempo a scrivere il post, per smaltire la delusione, che è notevole. E tra l’altro riguarda anche il settore giovanile dove ho visto 4 partite con due grosse delusioni (primavera e Inter Atalanta under sedici 0-4).

    Per fortuna U15 e soprattutto oggi U18 bene (battuto 3-2 con due rimonte ll fortissimo cesena, che credo vincerà il titolo), con una bellissima doppietta di super Moressa (2008)

    Domani il post, un po’ meno prolisso del solito

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  16. mah…la storiella delle” due squadre” o del ” possibile triplete o addirittura favoriti per la Champions” beh può essere solo opera di qualcuno in malafede; certo abbiamo una ottima rosa con qualche lacuna,ma la profondità della rosa di Milan , Juve,Atalanta è forse decisamente inferiore…intendo come potenzialità ,poi sul rendimento effettivo incidono molte variabili.

    Lo stop di Parma….certamente ci sono stati errori,sicuramentre un peccato aver sciupato maldestramente il vantaggio di due gol, ma signori vogliamo ricordare che i giocatori non sono dei robot….E non parlatemi degli ingaggi milionari….giocare ogni tre giorni partite mai facili, anche contro le piccole queste vanno in campo con la serenità del non “abbiamo nulla da perdere”, non abbiamo giocatori che risolvono le partite con una giocata da fuoriclasse, ci manca forse un pò di presenza fisica a metà campo e quando calano le forze…..in poche parole…ok la lettura critica delle pertite ,ma ricordiamoci anche le difficoltà di essere sempre al top in tutte le partite.

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  17. Concordo con Tullio, ci manca chi ogni tanto, non sempre come spera il bilan, la risolva da solo e un po di fisicità per tenere botta quando si deve difendere.

    Purtroppo in Asslani speravo ma in lui non vedo ne fisicità bectecnica sopraffina che giusticherebbe una fase di non possesso deficitaria. Idem Correa, Taremi e pure Arna (un paio di gol non illudono, ieri cone tante volte non ha preso mezza palla lunga come fanno ad esempio gli sconosciuti Pelligrino e il grezzo Lucca). Con due di loro in campo si gioca sostanzialmente in nove e si fa dura.

    Io non biasimo il turnover, obbligatorio se vuoi provare a stare dentro ovunque. Ma ribadisco che la qualità della rosa per arrivare in fondo è, sui 22, piuttosto bassa.

    Alla fine quando devi riprenderla non hai un esterno offensivo e non hai una punta affidabile da buttare dentro. Per cui s’incontra con il palleggio cone al 10 del primo tempo. Io spero nel costruire la rosa,di domani qualche variante venga inserita, saremmo più pericolosi

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  18. Ho quasi completato il post. Purtroppo ora ho un impegno e poi conto di essere a Interello, per la partita dell’U17 (ore 16.00). Al ritorno conto di completare il post (prima squadra, under 20, under 18, under 16 under 15) per inviarlo entro le 20. 00, sperando che possa venir pubblicato entro domani, visto che mercoledì giocheremo col bayern.

    Di conseguenza il mini report sull’U17 lo aggiungerò a parte, tra gli interventi

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  19. Post inviato.

    Come accennato oggi ho visto anche la bellissima prestazione dell’Under 17 di Handa, che ha sconfitto l’Atalanta per 4-1. Ma per questioni di tempo il report di questa partita lo scriverò dopo la pubblicazione del post su Inter parma, come commento…lungo

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