Una vittoria della volontà e dell’organizzazione: Sparta Praga – Inter 0-1

Foto: l’Inter vince uno a zero nella insidiosa trasferta di Praga. A una partita dal termine della fase a girone unico, restiamo in corsa per la qualificazione diretta al prossimo turno.

Nella giornata in cui Guardiola dimostra di essere bravissimo, quando ha 25 fuoriclasse in grande condizione, ma meno bravo, come tutti, quando deve gestire problemi seri, l’Inter di Inzaghi conferma come, con il lavoro, la competenza e l’organizzazione, si possano ottenere risultati superiori alla teorica caratura tecnica/agonistica e alla completezza qualitativa dell’organico.

Sommer, de Vrij/Acerbi, Bastoni, Dimarco Barella Dumfries, Miki, Lautaro e Thuram sono il nucleo forte di un complesso che conta su un numero relativamente esiguo di alternative/integrazioni completamente all’altezza (Bisseck, fuori per infortunio, Carlos, Darmian, Frattesi, Zielinski, Pavard, reduce da un lungo infortunio).

Con le tre punte di riserva il gap rispetto ai titolari aumenta, di Palacios non si parla, Buchanan forse anche a causa dell’infortunio è ancora oggetto misterioso e Asllani per il momento soffre quando l’avversario alza i ritmi e l’aggressività.

Per un periodo abbastanza lungo gli infortuni hanno preso di mira i difensori, perché sono mancati contemporaneamente Acerbi Bisseck e Pavard.

Nonostante tutto questo, a fine gennaio l’Inter è in lotta per lo scudetto e per la qualificazione immediata al turno successivo di CL.

Al momento, comprensibilmente, la squadra non è più quella del periodo ottobre-novembre (per intenderci il ciclo di partite successivo alla sconfitta nel derby): fatica molto di più, come mostrano la sconfitta nella finale di Supercoppa, e le partite di campionato contro Venezia, Bologna ed Empoli.

Mentre in serie A la squadra ha segnato molto più di tutte le rivali ma ha subito più gol di Napoli e juve, in CL ha subito meno di tutte (1 solo gol in 7 partite), seguita da due inglesi, Liverpool e Arsenal), ma ha segnato pochissimo.

Bisogna scendere alla ventesima posizione in classifica per trovare il Club Brugge, che ha fatto peggio.

Che significa questo? Che quando il livello dello scontro si alza è solo con un grandissimo equilibrio tattico e la compattezza generale che la squadra riesce quasi sempre a prevalere.

Quell’equilibrio che spesso è mancato in campionato: contro la juve, per esempio, ma anche contro il Milan, a Genova, contro il Bologna, ecc.

Quando fai affidamento non sulla superiorità tecnica e agonistica, ma sul sacrificio e sull’equilibrio tattico il risultato se arriva è sempre di misura, ma è a rischio ovviamente: sempre (e il gol subito a Leverkusen in pieno recupero lo dimostra) e soprattutto quando non sei al top.

Sono convinto, per esempio che una squadra fresca, lucida e riposata avrebbe approfittato nel secondo tempo dell’aggressione ceca per aumentare il vantaggio.

Invece ci siamo limitati, anche saggiamente nella situazione, a gestire la partita, al di là della rete annullataci giustamente ma solo per una regola assurda.

Ma così si rischia, perché basta una deviazione casuale, una decisione errata dell’arbitro per condannarti (cfr. ancora la gara di Leverkusen).

D’altra parte si deve sapere che con questa squadra in Europa dovremo sempre soffrire per portare a casa il risultato, quando ci riusciremo. E ancor di più quando non saremo al top.

Per questo è indispensabile che gli infortuni non siano numerosi, che ci sia sempre la possibilità di turnazioni senza incidere sulla competitività e che si cerchi di recuperare tutti i giocatori che oggi sembrano un po’ fuori dal gioco.

Servirebbero come il pane degli investimenti, come fanno gli altri, ma questo non si può dire senza suscitare polemiche.

Se è vero che in Italia ma anche a livello internazionale ormai  tutti… firmano cambiali, anticipare l’arrivo di un attaccante forte e di un centrale forte non dovrebbe incidere molto sul bilancio annuale, calcolando anche le conseguenze… finanziarie del disporre di una squadra più competitiva, nel senso di completa.

A Praga abbiamo assistito a una partita dai due volti: nel primo tempo sostanzialmente noi abbiamo fatto la partita e creato più occasioni.

Anche se, quando si parla di occasioni, il discorso diventa sempre scivoloso: noi ne abbiamo avute di più, ma la palla gol migliore è arrivata a loro, con Birmancevic che calcia libero più o meno dal dischetto.

Comunque il primo tempo è condotto sostanzialmente dall’Inter che si esprime su buoni livelli.

Il gol, dopo soli 12 minuti, è un esempio tipico del calcio totale che gioca la squadra quando tutti sono in condizione o sono ancora freschi.

Il pressing di Dumfries strappa la palla a Birmancevic sulla destra della nostra difesa, Lauti ‘scende’ a prendere lo scarico e appoggia sul centro sinistra a Miki.

Bastoni e Pavard si inseriscono profondamente, coperti dai centrocampisti.

Miki completa lo spostamento di campo servendo Bastoni sul suo inserimento senza palla, mentre Pavard punta il centro area, affiancando quasi Thuram per tenere impegnati i difensori centrali cechi e Lauti va a cercare il secondo palo dove sa che arriverà il cross di Bastoni.

L’alternativa a questo schema è quella da quinto a quinto, con un altro giocatore che va in area e Dumfries che arriva sul palo lungo.

Altre volte è Dumfries che si inserisce centralmente per liberare spazio a Barella.

Queste situazioni dimostrano quanto sia fondamentale il ruolo di Bastoni ma anche come tutti questi interscambi per riuscire devono vedere i protagonisti in forze e al top di concentrazione e tempismo.

Nel secondo tempo una serie di fattori contribuiscono probabilmente a cambiare l’atteggiamento dei nostri.

Temevo in questo caso il primo quarto d’ora perché l’approccio è spesso decisivo.

Loro hanno approcciato subito al massimo, anche perché non avevano nulla da perdere e probabilmente avevano più energie (conta anche il percorso che hai fatto in campionato, perché se sei a 20 punti dalla prima significa che non hai giocato tutte le partite come se fossero decisive).

Noi abbiamo iniziato con più prudenza, forse per un comprensibile calo di energie o forse semplicemente per l’intento, non so quanto esplicito, di gestire il risultato e semmai puntare su qualche ripartenza più verticale  e meno coinvolgente la complessità dei giocatori (in particolare centrocampisti e difensori).

Di fatto non abbiamo lasciato agli avversari quasi nulla e forse, calcolando anche il gol annullato per 2 o 3 centimetri, siamo stati ancora più pericolosi noi.

Ma il problema in queste situazioni è sempre l’insidia imprevista e casuale che può risultare punitiva.

Tutto è andato per il meglio e adesso la qualificazione diretta è più vicina, anche se non dobbiamo fare l’errore di considerarla raggiunta.

A 13 punti ci sono sei squadre che potenzialmente potrebbero raggiungerci e tra queste c’è proprio il Monaco che si giocherà tutto nell’ultimo match, a Milano,  contro di noi, appunto.

Come al solito diamo un’occhiata ai dati statistici di cui disponiamo e vedremo che essi sembrano confermare l’impressione di una nostra superiorità abbastanza significativa.

Nella discussione tra sostenitori dell’atletismo e esaltatori della tecnica in senso lato (piede, esperienza, personalità) a parte che hanno ragione… entrambe le fazioni – dipende anche da quanto sei superiore in un settore e inferiore nell’altro o viceversa -), ho sempre ‘litigato’ con tutti e in primis con il mio amico Pizzigoni, perché sostengo che forza e velocità sono componenti indispensabili per giocare a certi livelli. Se poi sei anche… bravo coi piedi, meglio.

Ma questo discorso si applicava ai giovani, di cui vedevamo le partite.

Perché in vita mia ho visto una marea di giovani talentuosissimi sul piano tecnico non andare da nessuna parte, da adulti, proprio perché non competitivi ad alti livelli sul piano atletico (corsa, forza, intensità).

Mi sembra strano quindi essere qui a ‘difendere’ i nostri ‘vecchi’ talentuosi dalle critiche dei sostenitori di ritmo corsa e intensità.

Ma, come dicevo, il discorso è sempre in relazione con le quantità: lo Sparta ha più freschezza atletica dei nostri ma meno qualità.

In questo caso il rapporto sul rendimento è ancora a nostro favore e le statistiche oltre che l’impressione complessiva sembrano confermarlo.

Certo, avessimo dovuto affrontare Arsenal o Liverpool, Real o Barça tutte dotate di un tasso tecnico elevato, il loro superiore dinamismo ci avrebbe messo in grossi guai.

Ma il discorso è sempre quello: se non puoi più arrivare a prendere fuoriclasse completi, devi cercare un mix che ti avvicini il più possibile al top

Così puoi avere Miki e Barella, Dima e Dumfries (nel senso di uno più tecnico e uno più dinamico), ecc. ma soprattutto nei ruoli chiave devi avere giocatori veri, non promesse, perché è troppo importante.

Quindi in mezzo alla difesa devono esserci esperti e vigorosi come Acerbi, o leggermente meno sovrastanti atleticamente ma intelligentissimi e con piede come De Vrji.

Da play dei avere Calha e non ancora Asllani.

Come punte devi avere Lauti e Thuram (sono sempre esempi, tipologie di giocatori completi), non il tecnico Taremi che non eccelle in forza fisica  (idem Correa) ma neppure Arna che ha forza e tecnica da vendere, ma non eccelle in dinamismo.

Per conto mio il problema dell’Inter non è costituito dai primi 14-15 che vanno bene così  e se la giocherebbero con tutti, se potessero respirare avendo i ricambi giusti nell’arco della stagione, ma da alcune alternative che sono un po’ carenti nell’uno o nell’altro campo.

Dicevamo dei dati statistici…

La nostra superiorità è stata netta nel possesso (70 a 30): nel primo tempo perché facevamo girare palla nell’attesa di creare il varco per l’imbucata, nel secondo sulla base di un atteggiamento più conservativo

Meno netta ma sempre evidente la superiorità nei tiri: 12 a 19 per noi quelli complessivi; 4 a 2 quelli in porta; 8 a 6 quelli sferrati da dentro l’area.

Nettissima la supremazia nei passaggi e nella precisione degli stessi: 667 contro 243, con una esattezza del 91% per noi, contro  il modesto 78% loro.

Scarto simile anche per i passaggi effettuati nell’ultimo terzo: 165 per noi con una percentuale di riuscita dell’85% e  55 per loro (59%).

Sette volte siamo andati a contrasto vincendone 5, mentre degli 8 contrasti portati da loro ne hanno vinto solo 4.

Gli avversari ci sono stati superiori solo nei cross, sia per numero sia per precisione in percentuale.

Ma il dato più significativo riguarda gli xG che legittimano ampiamente la nostra vittoria (0,84 a 9,37) ma che mostrano un rendimento offensivo inferiore alla nostra media

Una curiosità: lo scarto tra i valori a nostro favore è nettamente superiore nel secondo tempo rispetto al primo e in effetti nel secondo siamo andati al tiro pericolosamente almeno 3 volte, contro una sola volta 8ad esser generosi) per loro.

Le pagelle

Sommer:

rischia un po’ troppo nel giocare con i piedi in qualche situazione, ma se la cava sempre. Riceve due tiri: sul primo compie un ottimo intervento, sul secondo chiude l’angolo con mestiere e riflessi.

6.5

Pavard:

soprattutto nel primo tempo si fa vedere con efficacia in fase di appoggio. Nella ripresa tiene più la posizione. L’unico appunto riguarda un paio di passaggi  fuori misura che potevano creare pericoli

6

de Vrij:

grande prestazione, certamente uno dei migliori. Implacabile in marcatura, non consente nulla ad un avversario pericoloso e  governa la difesa da vero leader.

7.5

Bastoni:

è l’uomo in più di questa squadra, perché si sdoppia con risultati eccellenti sia in chiusura sia nella transizione offensiva e persino negli inserimenti prepotenti

7.5

Dumfries:

non una delle sue migliori prestazioni. Viene servito quasi sempre con la palla nei piedi e raramente in profondità. Attento in copertura, meno pericoloso del solito nell’attaccare la porta. Quando lo fa, segna un gol bellissimo che gli viene annullato per fuorigioco millimetrico di Dima.

6

(Darmian:

mezz’ora scarsa in cui si preoccupa soprattutto delle chiusure per difendere il risultato.

6)

Barella:

la solita grande prestazione per ritmo e intensità. Forse la stanchezza un po’ comincia a farsi sentire e sbaglia qualche appoggio che di solito finalizza a occhi chiusi. Prova il tiro da fuori senza successo e in un’occasione  non è lucido nello sfruttare una possibile palla gol.

6.5

 (Frattesi:

una buona mezz’ora nella quale non sembra… aver voglia di lasciare questi palcoscenici. Entra con grinta e determinazione mostrando qualche buona giocata e una certa efficacia anche in copertura.

6+)

Asllani:

non malissimo, la sua prestazione, ma ho letto di valutazioni che lo accostano a Barella. O lo si voleva incoraggiare, oppure il calcio ha davvero un livello di soggettività elevatissimo. Ha una palla gol ma calcia alto. Nella ripresa quando gli avversari alzano il ritmo va un po’ in difficoltà, ma tutto sommato regge.

6

(Zielinski:

una ventina di minuti per mettere esperienza e tecnica al servizio della squadra. Tiene la posizione e quando gli dai la palla è come se fosse in banca.

6)

Mkhitaryan:

è vero, sbaglia qualche passaggio che di solito gli riesce chiudendo gli occhi. Ma che giocatore: forte nelle chiusure, ispirato nelle transizioni offensive, veloce e resistente nonostante l’età!

6.5

Dimarco:

prestazione leggermente sotto tono rispetto agli standard eccezionali a cui ci aveva abituato. Nel primo tempo con gli avversari molto chiusi non trova spazi. Cresce nella ripresa entrando nellazione del gol annullato e mettendo un paio di buone palle.

6+

(Carlos Augusto:

una ventina di minuti per difendere il risultato, perché lo Sparta attacca con la forza della disperazione. In una sola occasione si fa sorprendere da un taglio alle sue spalle, ma recupera immediatamente la palla con un grande intervento.

6+)

Thuram:

ho letto giudizi negativi sulla sua prestazione, ma non li condivido. Inizia forte con belle progressioni, poi stenta a trovare la posizione e viene poco cercato.

Diventa fondamentale nella ripresa quando, con la sua difesa sotto assedio, gioca con le spalle alla porta, difende palloni e li smista facendo partire i compagni.

Avercene di giocatori che in una giornata non eccezionale si rendono tanto utili!

6.5

Lautaro:

segna subito un gol grandissimo, anche con un po’ di fortuna, ma lui ci ha creduto e soprattutto ha calciato nell’unico modo che poteva regalarci la rete.

Nella ripresa lavora tanto per la squadra e non sfrutta a meglio qualche occasione capitatagli.

7

(Taremi:

dieci minuti che non gli consentono di incidere.

s.v.)

All. Inzaghi:

secondo me ormai non va più valutato tanto sulla singola partita, che prepara sempre bene con le armi che ha, ma sulla capacità di tenere il gruppo unito e in buone condizioni, nonché nella capacità di  tenere alta la  concentrazione di tutti, necessaria per restare ai vertici in tutte le competizioni.

Per ora ci sta riuscendo.

7

Primavera: Hellas Verona – Inter 1-4

Priva dei titolari Re Cecconi e Zanchetta, aggregati alla prima squadra, di Quieto, convocato nella sua nazionale e di Zouin, l’Inter scenda in campo a Verona per dare continuità alla miniserie di 2 vittorie consecutive e per continuare la scalata alla vetta della classifica.

I padroni di casa, dal canto loro devono solo vincere per provare a riagganciare la zona Play off e lo fanno puntando soprattutto sulla velocità dell’esterno Agbonifo e la fisicità della punta Cissè.

Inter con il solito 433:

Zamarian

Aidoo, Garonetti, Alexiou, Cocchi (Motta)

Venturini (Tigani), Bovo, Topalovic

De Pieri (Romano), Spinaccè (Lavelli), Mosconi (Pinotti)

Primo tempo a ritmo molto sostenuto, con capovolgimenti frequenti da entrambe le parti.

Dopo 7′ il pericolo pubblico Agbonifo sfugge a Alexiou e da posizione impossibile realizza non senza, a parere mio, qualche complicità del portiere Zamarian.

L’Inter non ci sta, è in ottima giornata e lo dimostra subito: al 15′ il pareggio è cosa fatta.

Sponda di Spinaccè per De Pieri che dal limite batte Magro.

Passano pochi minuti e il sorpasso è realtà.

Cocchi e Venturini sembrano… Bastoni e Dumfries… gran discesa del terzino e cross perfetto sul palo lungo e sulla testa dell’accorrente Venturini, che insacca a colpo sicuro.

Nel frattempo la difesa nostra si è assestata a Agbonifo non trova più spazi.

Intorno alla mezz’ora un’altra combinazione stupenda tra De Pieri, Venturini e Spina, libera al tiro quest’ultimo, ma il portiere si salva.

Il gol è solo rimandato: dopo una bella conclusione di Mosconi, deviata dal portiere, arriva il tris.

Protagonista ancora Cocchi, sul cui cross teso un difensore veronese la sfiora per anticipare Spina e la invia nella propria rete.

La partita ha ormai una direzione ben definita e in pratica viene chiusa dopo soli 5 minuti della ripresa, quando De Pieri approfitta di un errore veronese si impadronisce della palla e fulmina Magro.

Sul 4-1 i ritmi si abbassano e i ragazzi di Zanchetta iniziano le sostituzioni e governano il match senza correre rischi e anzi creando qualche buona opportunità

La squadra dimostra ancora una volta di essere competitiva sia in Europa sia nel campionato, dove solo alcune ‘distrazioni’ difensive le hanno fatto perdere punti preziosi con i quali guiderebbe la classifica.

Le pagelle

Zamarian:

forse ha qualche responsabilità sul gol, in concorsocon altri, ma poi pur senza dover compiere grandi interventi, si dimostra attento e sicuro.

6

Aidoo:

contro avversari particolarmente veloci le sue chiusure e le diagonali sono fondamentali. Attacca meno di Cocchi, ma la sua prova resta fondamentale.

7

Garonetti:

al rientro dopo parecchio tempo non è sempre sicurissimo nelle chiusure, ma viene aiutato da Aidoo e se la cava benino.

6

Alexiou:

è lui che perde il duello in velocità con Agbonifo, sul primo gol, ma lo costringe sull’esterno e sul fondo, da dove lo scaligero torva la giocata vincente con un è po’ di complicità di Zamarian. Poi però domina incontrastato in tutte le situazioni.

7

Cocchi:

grandissima prestazione, coronata dalla presenza decisiva nelle azioni di ben tre gol. Ha un grande mancino e una corsa importante. Ho letto paragoni con Bale: lasciamo stare, ma il ragazzo è potenzialmente importante.

7.5

Venturini:

cresce di paritta in partita e orasegna anche con buona continuità. Forse è ora di smetterla di celebrarlo solo  per il dinamismo.

7

Bovo:

anche lui alle prime uscite dopo una lunga sosta, mi sembra aver trovato l’autorevolezza che lo contraddistingueva nelle categorie inferiori, anche perché mi sembra cresciuto muscolarmente.

6.5

Topalovic:

prestazione molto buona anche se forse almeno sul piano dell’intensità e del ritmo non all’altezza delle ultime. Certo che ha fisico, piede e visione di gioco come pochi.

6.5

De Pieri:

il giocatore in categoria è imprendibile per tutti. Inoltre ha piede sensibilissimo calcia bene e dispone di una garra notevole. In questa come in tante altre partite ha dimostrato tutte le sue potenzialità. Se fosse juventino e io fossi… Sergio, direi che sarà il pallone d’oro per dieci anni.

Invece dico solo che è un giovane interessante, da seguire nella sua evoluzione, che può ancora diventare tutto o niente…

7.5

Spinaccè:

ottima prestazione. Suo l’assist per il gol di Depi, poi copisce un palo con un gran tiro al volo, ma soprattutto fa un lavoro sporco massacrante, per la squadra.

7

Mosconi:

dopo il rientro, migliora di partita in partita, pur giocando a mio parere in un ruolo che un po’ lo penalizza. Ha tante doti, tecniche e agonistiche e soprattutto è rapido e preciso nel calciare. Non dimentichiamo che è un 2007 che gioca con 2006 e 2005.

6.5

Motta, Tigani, Romano, Lavelli e Pinotti:

s.v.

Luciano Da Vite

27 pensieri riguardo “Una vittoria della volontà e dell’organizzazione: Sparta Praga – Inter 0-1

  1. Non voglio assolutamente riaprire alcuna polemica ma se la nostra seconda squadra soccombe allo Sparta per cui si deve ricorrere nche in questo caso a tutti i titolari, qualche problema nelle scelte è stato fatto.

    Non è tema di giovani o vecchi e neppure di costo perché le nostre riserve sono sicuramente più onerose di tutta la rosa ceca. Parlo proprio di scelte.

    Spazi per migliorare qui ne vedo molti.

    Confido si facciano e le dichiarazioni di Marotta mi lasciano ben sperare

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  2. se è per quello allora la nostra prima squadra ha fatto pari con Genoa e Monza e la prima squadra della juve ha fatto pari in casa con Cagliari e Parma. Allora significa che…hanno sbagliato molte scelte?

    Si giudica nell’arco della stagione e per ora lo Sparta è a 13 punti dalla vetta di un campionato modesto ed è matematicamente fuori dalla CL. Noi siamo quarti in CL e secondi a 3 Punti dalla prima (con una partita in meno) in campionato, Oltre ad avere dato giocatori a nazionali di tutto il mondo e ad aver disputato una dispendiosa supercoppa oltremare.

    Non facciamo polemiche sterili.

    Lo sparta ha 22 buoni giocatori che si equivalgono. noi abbiamo una dozzina di buoni giocatori più una decina di campioni. Se gioca X o y per loro è pressoché lo stesso, come se gioca Acerbi o Devrji per noi. ma per noi se gioca Thuram o la sua riserva cambia molto, come se gioca Calha o la sua…giovane e vigorosa riserva.

    Poi che si siano stati degli errori, non c’è dubbio e l’ho detto mille volte. Contano i risultati. Diciamo chiaramente se siam soddisfatti o insoddisfatti dell’Inter negli ultimi 5 anni.

    Io mi espongo: molto soddisfatto

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  3. Confido anch’io che si resti competitivi prendendo giovani che costino poco e abbiano ingaggi modesti. Ma temo fortemente che non sarà possibile

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  4. Bisogna vedere cosa succederà.

    Ma ti chiedi, se questa è la linea (vedremo) perché Marotta resta sapendo che non è possibile fare bene?

    Perché resta Ausilio, che essendo stato bravissimo, avrà molto richieste da club molto più facoltosi?

    Perché altrimenti si usa esempio di Conte che va via sapendo di non poter vincere e….ora?

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  5. Di Conte ce n’è uno solo che io sappia. Mai visto dimettersi nessun altro perché non condivideva la linea imposta dalla proprietà. Non dico all’Inter, ma …nel mondo.

    L’Inter seguiva un centrocampista argentino. Erano molto vicini tanto che il presidente del club argentino era volato a Milano per chiudere.

    E’ andato tutto a monte secondo i media perché l’inter offriva 3+4 di bonus e loro volevano 4+3 di bonus.

    Ma ci rendiamo conto?

    Non importa se il giocatore diventerà un campione o uno di serie C.

    Importa il fatto che ai dirigenti piaceva ma non hanno potuto prenderlo per un milioni fisso anziché di bonus.

    Immagina quando si recheranno a trattare con il Real per Paz o col Bologna per Castro.

    Finirà come per Buongiorno e Gud.

    Però potremo sempre ripiegare sul Palacios di turno… E saremo contenti perché è giovane e ha un ingaggio basso.

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  6. Primavera 1: Inter Genoa 4-0

    Al contrario di quanto si possa pensare, non è stata una partita straordinaria ( guardando il risultato e considerando anche che il Genoa è in lotta per entrare nei play off), ma una buona gara si, indirizzata subito nel modo giusto e poi gestita con autorevolezza.

    Senza operò che i ritmi fossero particolarmente elevati e soprattutto con diversi errori di tecnica (più numerosi i loro), forse anche a causa del terreno di gioco, molto scivoloso e di qualche comprensibile superficialità forse conseguente anche allo scarto netto tra le due squadre, subito palesatosi.

    Basti pensare che la prima conclusione che ha chiamato in causa l’esordiente portiere Taho è venuta al 92′, sul risultato di 4-0 ovviamente.

    La squadra, alla quarta vittoria consecutiva, sembra aver finalmente trovato una sua quadratura e solidità, che le permette di essere competitiva con tutte, in categoria e di mostrare anche sprazzi di bel gioco.

    Indipendentemente da chi giochi in porta, per il resto

    gli esterni bassi (Aidoo e Cocchi) sono il meglio che si possa trovare in Primavera; ma anche i sostituti Della Mora e Motta sono di livello.

    I centrali per me sono il vero punto di forza. Re Cecconi e Alexiou formano una coppia quasi insuperabile. Ma anche Mayé dà sicurezza,. Io poi vorrei veder giocare qualche volta Kangasniemi, sul quale personalmente conto molto.

    Il centrocampo attuale risulta efficiente e con giocatori ben integrati, perché i talentuosi ma un po’ compassati Zanchetta e Topalovic vengono bene ‘completati dal dinamismo (e ora anche dal fiuto del gol) di Venturini.

    Non dimentichiamo che era assente uno dei leader della squadra, Berembruch, mentre anche Bovo e Cerpelletti quando sono chiamati in causa danno sempre risposte positive. E come mezzala c’è anche Zarate.

    Davanti, fisso per le sue qualità, ma anche lui se del caso ben sostituito, c’è DePieri mentre per gli altri due posti l’unico problema è la scelta: Spinaccé o Lavelli, Mosconi o Quieto, o Pinotti o Zouin.

    L’unico che proprio non ha ancora convinto è T. Romano.

    Adesso in classifica siamo ben messi, anche se c’è da ricordare come la stessa nelle prima posizioni sia molto corta, per cui serve mantenere condizione e concentrazione.

    Sulla partita c’è poco altro da dire, se non che il Genoa si è schierato senza arroccarsi (anche perché ha preso subito gol) con un 343 abbastanza spregiudicato, senza di fatto riuscire mai né a ‘coprire’ adeguatamente, né a rendersi pericoloso.

    Lo stesso centravanti italo albanese Nuredini, sulla carta il più temibile, non ci ha mai creato problemi.

    Dopo il doppio vantaggio, arrivato molto presto, invece i nostri davanti si sono lasciati andare a qualche leziosismo di troppo: ,a comunque a calcio bisogna anche…divertirsi.

    Veniamo allora alle pagelle:

    Taho:

    sicuro in tutte le uscite (anche una doi testa fuori dall’area) è apparso molto reattivo nell’unica conclusione che lo ha impegnato, in pieno recupero.

    6.5

    Aidoo:

    la velocità fuori dal comune l’ha sempre avuta, ora mi sembra migliorato tatticamente e nel palleggio. Oggi non è stato necessario spingere con continutà

    6.5

    Re Cecconi:

    Non ha sbagliato una chiusura, un appoggio, sempre con grande eleganza e sicurezza. Potente e veloce (giocava da esterno) se si irrobistice ancora un po’ muscolarmente ci può dare tante soddisfazioni

    7.5

    Alexiou:

    il capitano trascina la squadra con la sua forza, determinazione e garra, diventando anche una sentenza quando va in area avversari a prendere i cross.

    7.5

    Motta:

    molto positivo e concreto in entrambe le fasi, è ormai un giocatore di sicuro affidamento in opgni situazione.

    6.5

    Venturini:

    moto perpetuo, grint, agonismo e intensità.

    Ultimamente avevo scritto che è un po’ riduttivo celebrarlo solo per queste doti.

    Infatti da un po’ di tempo, oltre a esibirsi in buone giocate sul piino tecnico, ha preso a segnare con continuità.

    7

    Zanchetta:

    dirige l’orchestra in modo un po’ compassato, ma riesce sempre ad essere nel posto giusto al momento giusto.

    In fase difensiva sfrutta il fisico e il senso di posizione. Gareggia con…Topalovic nei cambi campo e nelle aperture illuminati.

    7

    Topalovic:

    ha le potenzialità tecniche per diventare un grandissimo giocatore e sta lavorando con successo su quelli che erano i punti deboli (ritmo, intensità). Se fossi…Sergio e lui giocasse nella juve, direi che vincerà 6 o 7 palloni d’oro.

    Sono più moderato d e dico solo che mi auguro cresca tanto da divntare giocatore da Inter.

    8

    De Pieri:

    non la sua migliore partita forse, ma una presenza assilalnte per la difesa genoana, un pericolo continuo ogni volta che entra in possesso della palla.

    Subisce una quantità industriale di interventi fallosi, ma nell’uno contro uno non lo fermano quasi mai.

    7

    Lavelli:

    ha sempre segnato gol a valanga, adesso li fa col contagocce. Resto dell’idea che il gioco con due esterni larghi è più congeniale a Spinaccè, mentre lui renderebbe di più con una seconda punta a finaco con la quale scambiare o che gli apra spazi.

    Comunque si rende molto utile, giocando per la squadra.

    6.5

    Mosconi:

    rientrato da poco, migliora di partita in partita, Anche lui deve riportarsi ai livelli realizzativi di un tempo, ma sono sicuro che lo farà perché le qualità non gli mancano davvero.

    6.5

    Tutti i subentrati (della Mora, Tigani Cerpelletti, Spinaccé e Pinotti) hanno fatto bene, ma non sono valutabili perché al loro ingresso la partita era già stat abbondantemente chiusa.

    Zanchetta:

    ha costruito col tempo e col lavoro una squadra davvero importante. Ora deve solo ottenere conferme nelle fasi decisive della stagione.

    7

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  7. ahahaha guarda da napoletano di origine e per tanti motivi che non puoi capire io sono solo contento del risultato. Sul piano tecnico, primo tempo giocato ottimamente da entrambe, vantaggio un po casuale peraltro di un giocatore straordinario (kolo muani, un oshimen che dribbla come zico). La giuve però non ha dosato le energie del turno in champions e nella ripresa ha pagato un aggressione poco lucida, un crollo imbarazzante ma anche un Napoli con assetto mentale fortissimo (mctominay a parte tutto per me il miglior cc in Italia assieme a k.thuram e barella). Conte ha letto la ripresa molto meglio impedendo le ripartenze con un gioco rapido e con 2 tocchi al massimo. Certamente Neres ha impedito tanto da questo punto di vista (giocatore splendido che da 20 anni non possiamo permetterci di vedere a Milano) ma juan jesus che riesce a sostituire alla grande Buongiorno (miglior centrale in a) è un capolavoro contiano. Motta ha solo un limite (non piccolo): ha tanti dribblomani (ragazzi ma che giocatore è mbangula preso a zero, un capolavoro) e punta sempre su un gioco offensivo e propositivo sugli esterni…..deve leggere la partita, allegri in questo è più scafato….nella lettura dei momenti della partita le squadre di Conte invece sono eccezionali

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  8. comunque se una società può pagare 10 milioni per avere solo 6 mesi un giocatore( straordinario ) e un’altra battaglia sulle mille lire per non prendersi nemmeno l’incommensurabile perez….fare voi, il dramma è solo la conseguenza.

    A marotta e soprattutto ai fidi scout…..possibile che giovani a 18 anni del valore di mbangula a 0 in tutto il mondo non ne riuscite a trovare uno? Qui non ci sono troppi soldi, ci vuole davvero capacità. E in ciò so in parte ragione a Roberto: non esiste credibilità nel settore scout…ma gente come Samaden se ne era accorta da tempo

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  9. ragazzi, il Napoli di Conte è sempre più simile all’Inter scudettata sempre di Conte….incredibile come questo allenatore riesca a rendere solide e rocciose le squadre che allena anche in pochi mesi di lavoro…..per me è sicuramente uno dei migliori allenatori al mondo….il migliore quando si tratta di ricostruire dalle fondamenta!!

    la cartina tornasole è stata certamente la prestazione di J. Jesus stasera, faticavo a rivedere in lui il giocatore che mi ha fatto dannare per anni e che ho salutato con un sospiro di sollievo e tanti ringraziamenti alla Roma…una volta in svantaggio (svantaggio casuale) hanno operato una pressione con una determinazione tale che non avevo dubbi l’avrebbero ribaltata….certo che le dichiarazioni post gara lasciano il tempo che trovano e più si va avanti più mi ricorda l’Allegri del “guardie e ladri” e del “corto muso” che poi si è chiuso in un giusto silenzio.

    Invece per quanto riguarda Oaktree non ci siamo proprio…..come al solito la storia si ripete, per Perez e Silvetti sono bastate poche centinaia di migliaia di euro per porre fine alle trattative…adesso questo presidente del Godoy Manzur che proclama (immagino annusando l’aria) “per Arduino servono 20 milioni” come a dire…lasciate perdere!

    partendo da questi presupposti mi dite che dovremmo andare questa estate a trattare Paz, Castro, Beukema e chissà chi altro….dopo che il nostro mercato per l’intera stagione scorsa ha visto uscite solo per Palacios e Martinez nell’ordine di una ventina di milioni di euro…giocatori che non hanno mai visto il campo.

    Come al solito faccio affidamento su Marotta, ma ho ben presente quello che diceva Oaktree una volta subentrati a Zhang….”grande rispetto per la storia dell’Inter, ringiovanimento della rosa e investimenti mirati a mantenere la squadra competitiva nel tempo su tutti i fronti”

    Attenzione che il tifoso non dimentica…ricorda tutto….e forse mi sbaglio, ma le presenze allo stadio hanno subito una flessione e non credo ciò sia dovuto al gioco o alle prestazioni….ma al fatto che il calcio è fatto anche di sogni e senza mercato e volti nuovi un po’ l’entusiasmo si affievolisce…si smorza.

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  10. Conte ha un vantaggio enorme su tutti gli altri allenatori: lui dice. vengo da voi se mi prendete i giocatori che dico io. E se quando sono da voi non me li prendete me ne vado. Andate a raccontare a Conte che non potete prendere nessuno, ma deve vincere lo stesso perché il nostro bilancio è il secondo d’Itlia. E vedete a quale Paese vi manda….

    La nostro dirigenza e il nostro allenatore facendo miracoli perché costretti a non fare mercato da anni. Persino il Como può spendere 10 volte più di noi. Per fortuna partiamo da una base buona per cui restiamo a galla.

    Consoliamoci che la juve ha perso solo perché non ha dosato le energie in Cl, ma ha…il pallone d’oro K Thuram (oltre agli altri palloni d’oro Yilidz, Conceicao e Mbangula)…

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  11. Penso che il Napoli fosse una delle candidate principali alla vittoria finale sin dalla partenza. Io penso che non può sorprendere il suo primato in classifica e lo strapotere espresso finora. Perché i risultati lo dimostrano. Non avere altre competizioni è un grosso vantaggio, ma non è solo questo: hanno preso un allenatore importante, hanno una squadra che comunque ha vinto lo scudo solo due anni fa e hanno comprato Buongiorno, Gilmour, Lukaku, Rafa Marin, McTominay, David Neres, Spinazzola, Billing, Scuffet e non è finita qui. Di questi, tre sono praticamente l’ossatura della squadra: Buongiorno, McTominay e Lukaku. Neres, più o meno forte di Kvaratskhelia, di fatto lo ha scalzato. Spinazzola, Gilmour sono nel gruppo dei titolari.

    In estate hanno venduto Zielinski e Osimenh che comunque l’anno scorso non giocavano, Demme e Ostigard che sono comunque due riserve e tolto gente come Natan, Dendoncker, Cajuste, Lindstrom e Traorè, che sono quelli che avevano aggiunto l’anno scorso in una stagione del tutto fallimentare. Praticamente non hanno comunque tolto “nulla”. Eccetto kvara, che è andato infatti via ora e che però potrebbe essere anche lui sostituito con un giocatore forte. Un po’ di cash ora è entrato. Certo ne hanno anche speso, ma se pensate a Buongiorno e Neres, per dire, valgono già nettamente più di quanto sono stati pagati.

    Noi abbiamo preso Zielinski e Taremi a zero. Due riserve che avrebbero dovuto far parte del giro dei titolari ma che hanno parzialmente deluso. Un secondo portiere. Palacios.

    La differenza tra le due situazioni è evidente. Poi ci sta il fatto che noi facciamo CL, Supercoppa in Arabia, siamo in Coppa Italia e abbiamo un appuntamento importante a fine anno. Ma questa cosa a maggior ragione avrebbe dovuto spingere verso un rafforzamento della squadra.

    Per il resto mi tengo i nostri, forza Inter, credo molto nel lavoro di Inzaghi e nel carattere e nella forza della squadra e dei nostri big, però io non mi sento soddisfatto della gestione Oaktree e senza spingere a nessuna polemica, mi sembrerebbe pure questo eccessivo, sono un po’ legittimamente preoccupato per il prossimo futuro. Spero ovviamente di sbagliare.

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  12. Io non sono sicuro sia così, le caxxate dei media contro di noi sono infinite.

    Ma se fosse vero, a maggior ragione, perché due fuoriclasse della scrivania decidono di restare in una società così?

    Di Conte è pieno il mondo (se si è bravi e si ha mercato)

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  13. Mbangula ci sono, è questione di caratteristiche da cercare.

    Ma tanto poi se arriva a 19 anni non viene messo w va in prestito a Monza sperando non si perda e viene rimpiazzato da un 34wnne a fine corsa.

    E quindi dobbiamo sperare gli undici giochino 50 partite

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  14. Li è anche questione di prezzi.

    Una famiglia non può spendere oltre 200 euro per un secondo anello …in un match contro Como

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  15. Come si faccia a non fischiare il rigore sul mani di Baschiritto …..dopo che la Roma ottiene al solito due rigori meno netti.

    E non solo lei

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  16. Dopo l’incredibile sconfitta di cagliari l’U17 di Handanovic batte 4-0 il Verona a Interello e ritorna in testa alla classifica, approfittando del pareggio di Milan e Udinese.

    Domani il report in coda al post su Lecce inter

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  17. Vittoria molto buona con apparentemente un dispendio contenuto di energie.

    Contento per Frattesi che da titolare stappare altro match e sono tre. Questo ragazzo merita fiducia anche perché Micky ormai deve rifiatare.

    Toro is back, questa grande notizia: il gol fatto è sintomo di una ritrovata condizione.

    Dum dimostra ancora una volta come la forza non si insegna quindi meglio puntarci

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  18. Per quanto riguarda lo scetticismo verso Oaktree,beh aspettiamo il mercato estivo,poi potremo criticare la loro gestione. Ricordo che ,anche qui,qualcuno si stracciava le vesti per il mancato acquisto di Hermoso.

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  19. “….Kolo Muani , un Oshimen che dribbla come Zico…”

    Se vogliamo ritrovarci a Zelig ok,ma se vogliamo discutere ,anche in allegria ,facciamolo con un minimo di razionalità.

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  20. Se la Roma aprisse al prestito – non gioca mai nemmeno con un “esperto” come Ranieri – temo possa essere lui il tampone visto che Palacios pare destinato al prestito.

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  21. Tullio, ho risposto più volte in passato a questo tipo di critiche amichevoli. Io non entro nel merito della qualità del giocatore scelto (hermoso tra l’altro non convinceva neppure me). Dico che se la nostra dirigenza tecnica lo aveva individuato come possibile rinforzo, non è stato preso neppure avendo il cartellino gratis. Poi si può sbagliare su Hermoso e far bene su Acerbi o Mikhi, fa parte del calcio. ma a me piace che in una società a prendere le decisioni tecniche siano i manager prescelti e non una proprietà totalmente inesperta di calcio.

    Poi non dico di avere ragione, magari fanno bene loro, vedremo, anzi me lo auguro. esprimo solo timori e perplessità per un cambio di rotta che ci aveva portato e tenuto in alto. Aldilà del singolo caso

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  22. tra pochissimo il post.

    Intanto comunico a chi già non lo sapesse che abbiamo vinto 3-0 il derby U18 al Vismara con gol di Iddrissou e Kukulis (2)

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