
I fondatori dell’Inter, 116 anni or sono, hanno scelto in modo profetico oltre al nome (Internazionale, cioè squadra superiore ai nazionalismi più retrivi) anche i colori della sua maglia.
Il cielo di notte poteva sembrare un po’ cupo, ma loro sapevano che poi sarebbe stato illuminato… dalle stelle.
Le stelle sono il simbolo della storia dell’Inter: le stelle del ventesimo scudetto, ma anche tutte le ‘stelle’ che negli anni hanno scelto di giocare per la nostra maglia.
Dai tempi del Pep Meazza, Inter e Stelle è un binomio che si è coniugato senza soluzioni di continuità.
E, in qualche modo, il testimone della grandezza del club è passato dalle mani del milanesissimo Meazza a quelle dell’altrettanto milanese Dimarco, passando attraverso quelle di altri milanesi tra cui Zenga.
Ma il provincialismo come il nazionalismo efferato sono sentimenti che non ci appartengono: la nostra felicità accomuna allo stesso modo il milanese Dima e l’armeno Miki; il romano Frattesi e l’ ‘eroe dei due mondi’ Lautaro.
I diversi colori della pelle dei nostri giocatori rappresentano per noi una ricchezza incommensurabile, la conferma del fatto che in tutto il mondo l’Inter è amata e desiderata.
La cavalcata di questo autentico squadrone, che ormai ha riconquistato il riconoscimento di squadra che si colloca nello ristretto gruppo dell’élite mondiale, è stata impressionante, per i numeri che l’hanno contraddistinta ma anche per la qualità del gioco con cui si è imposta.
E’ stata un’annata senza punti deboli, senza cedimenti.
Anche l’uscita dalla CL è stata determinata solo da un episodio: la lotteria dei rigori, dopo che sia all’andata sia al ritorno avevamo in pugno la qualificazione.
Quell’episodio sfortunato si inserisce e si ridimensiona se esaminato nel contesto dell’intera stagione:
- turno dei gironi di CL superato con due giornate in anticipo,
- campionato vinto in modo tale da rendere superflue le ultime 5 partite del torneo,
- dopo 33 giornate 17 punti di vantaggio sulla seconda, 22 sulla terza, 37 sul Napoli campione d’Italia.
Ancora:
- In 33 partite 27 vittorie, 5 pareggi e una sola sconfitta,
- 79 gol segnati, 15 più del Milan,
- 18 gol subiti, 21 meno del Milan,
- +61 di differenza reti, +36 rispetto al Milanm
- Le due partite contro la seconda in classifica terminate complessivamente 7-2.
Ma c’è una situazione che pochi hanno segnalato e che dimostra la qualità e lo spirito offensivo di questo gruppo: su 16 partite disputate fuori casa ne abbiamo vinte 14 e pareggiate due, entrambe per 1-1.
Inoltre abbiamo sempre segnato almeno un gol da oltre 40 partite.
Credo che questi dati possano bastare, anche se ce ne sarebbero altri, per illustrare l’impresa clamorosa compiuta dalla presidenza, dalla dirigenza, dallo staff tecnico e dal fantastico gruppo dei giocatori.
Rispetto ad altre recenti stagioni questi numeri sono stati resi possibili da un fatto davvero stupefacente, anche se in parte agevolato dalla sconfitta ai rigori in CL che ha alleggerito il peso numerico delle gare più stressanti:
Come in tutte le stagioni e per tutte le squadre, ci sono stati periodi di flessione, ma con la qualità tecniche e agonistiche, con il sacrificio del gruppo, con la guida anche tattica ma soprattutto psicologica del mister, in questi periodi abbiamo lasciato solo le briciole.
Secondo me la stagione non l’abbiamo costruita dando i 5 gol al Milan, i 4 a Roma e Atalanta, i 3 al Napoli, ecc.
Certo, quelle sono state dimostrazioni di forza importanti.
Ma anche nelle stagioni passate quando eravamo al top abbiamo impartito lezioni di gioco e preso punti importanti, solo che allora abbiamo pagato troppo il prezzo delle flessioni.
Secondo me sono state determinanti le vittorie come quella sul Verona, proprio allo scadere, e poi le vittorie risicate di Empoli, Firenze, Bologna, con la juve, a Udine.
In altre stagioni in alcuni di questi match avremmo perso punti preziosi
Abbiamo un po’ sbagliato solo le partite col Sassuolo, col Bologna e con l’Empoli in casa.
Anche col Cagliari a San Siro ci siamo fatti rimontare due gol e abbiamo addirittura rischiato di perdere, all’ultimo minuto.
Magari queste ‘coincidenze’ tutte casalinghe e tutte contro squadre non di prima fascia (Bologna escluso) potranno essere materia di riflessione.
Anche Milan e juve hanno avuto dei buoni periodi, soprattutto a livello di risultati, più che di gioco.
Poi il Milan ha avuto un mese in cui ha ottenuto solo due pareggi in 4 partite.
Per la juve il discorso è stato diverso: è rimasta attaccata alla vetta vincendo spesso ‘di corto muso’: poteva essere un segnale che si trattava dell’annata giusta, se poi la squadra fosse cresciuta nel gioco; invece è stato un segnale di potenziale carente (non mi interessa in questa sede la discussione sulle cause).
Dobbiamo essere consapevoli del fatto che la nostra assurda continuità è stata favorita anche dall’uscita un po’ prematura dalla CL: sicuramente andando avanti avremmo perso qualche punto in più, ma i 17 punti di vantaggio a 5 partite dal termine fanno presumere che allo scudo ci saremmo arrivati comunque.
Un’ultima considerazione di tipo generale prima di addentrarci nell’analisi della partita: abbiamo fatto questa stagione, dopo aver sostituito 12 giocatori e alcuni checché se ne dica non erano… delle pippe.
Li abbiamo sostituiti con il vincolo di realizzare un forte attivo di mercato e una riduzione del monte ingaggi.
Si può discutere se sono stati bravi i dirigenti o è stato bravo, l’allenatore a inserire e valorizzare i nuovi.
E’ una discussione che non mi interessa: per me sono stati non bravi, ma bravissimi tutti, ognuno nel ruolo che la sua professione gli ha ritagliato.
La partita
Ho un’opinione, ripetutamente espressa nei giorni scorsi, che insieme alla mia ansia e a un po’ di superstizione quando si tratta di Inter non mi faceva stare tranquillo sull’esito del derby e persino ad avere qualche inquietudine per gli effetti di un’eventuale sconfitta.
L’ho espressa, credo nel post precedente e a mio parere l’ho supportata con cifre che considero convincenti.
L’opinione la ripeto: secondo me da qualche tempo la squadra ha perso un po’ della brillantezza che la caratterizzava, riuscendo comunque quasi sempre a fare risultato in virtù della classe elevata dei singoli (dei facitori di gioco ma anche dei ‘ distruttori’ e degli attaccanti… di mestiere) e della straordinaria coesione e dedizione alla causa di tutti (titolari e seconde linee).
Secondo me anche la partita contro il Milan è stata portata a casa con la furiosa sete di gloria e le qualità di alcuni giocatori, certo espresse dentro uno stile di gioco che le potenziano, più che con lo splendore delle condizioni atletiche.
Ritorno al discorso fatto prima: una stagione diventa grande quando il gruppo prevale pur non essendo al top e non essere al top dopo una stagione così intensa e trionfale è il… minimo che si possa prevedere.
Da cosa dipendevano le mie ansie: dal fatto che contro il Cagliari avevamo sprecato due gol di vantaggio e corso il rischio di subire una tremenda mazzata nel finale.
Mi rendo conto della differenza di concentrazione e quindi di sforzo mentale richiesto da una partita col Milan e da una col Cagliari.
Altri hanno negato che, certo inconsciamente, alcune partite richiedano un livello prestazionale e quindi di dispendiosità fisica e mentale particolari.
Da questo punto di vista contro il Milan avremmo sicuramente alzato il livello prestazionale (il che non significa che contro il Cagliari ci fossimo… riposati).
Ma è anche vero che pure la gara col Cagliari era fondamentale e che la pericolosità del Milan non era paragonabile a quella degli isolani.
Il Milan parte con uno schieramento ‘innovativo’ cioè con un 4231 che tiene fori le prime punte, inserisce Leao come punta centrale per cercare di dare profondità (e di aprire spazi al centro, svariando sulla sinistra), facendo molta densità in mezzo e provando a chiudere anche le fasce con lo ‘scivolamento’ dei due ‘semi-esterni’ Musah e Pulisic.
Pioli venendo da 5 sconfitte consecutive nei derby è consapevole che bisogna escogitare qualche variante di gioco, per non soccombere.
Inzaghi ha a disposizione tutti i ‘titolari’ e non deve variare nulla tatticamente, perché le variazioni avvengono in conseguenza del suo gioco ‘liquido’.
Si parte con un po’ di possesso Milan.
I rossoneri quando costruiscono lo fanno con la difesa a tre. Soprattutto Hernandez si alza molto e dall’altra parte Musah sta altissimo per costringere i nostri esterni, Darmian e Dimarco a restare bassi.
L’Inter risponde tenendo le linee molto ravvicinate, con l’obiettivo di strappare il pallone e avviare subito la ripartenza verticalizzando.
- 8′ prima occasione per l’Inter: è uno schema già visto: da Bastoni cambio di campo su Darmian, l’esterno serve Lauti che da buona posizione calcia alto.
- 10′ ancora Bastoni, in gran spolvero, la mette in mezzo. Pavard di testa la indirizza fuori, ma non era facile.
- 18′ il gol di Acerbi, frutto di uno schema: su corner di Dima, Pavard si fa trovare sul primo palo e la spizza per Acerbi che, liberissimo, di testa infila
- 25′ grande combinazione Thuram – Dimarco – Lautaro, ma il Toro arriva scoordinato e da pochi passi calcia fuori.
- Gol sbagliato, gol subito? Potrebbe essere così perché al…
- 29′ l’Inter (in vantaggio!) subisce una sanguinosa ripartenza con Leao, solo, che evita Acerbi e conclude da ottima posizione.
Per fortuna conclude senza forza e centralmente.
Il Milan che fino a questo momento non aveva prodotto grandi pericoli, si rinfranca e attacca un po’ più convinto.
Ma al 38′ è Barella a servire una palla d’oro a Thuram: la conclusione del francese è appena larga ed esce strisciando il palo.
La stanchezza appanna i riflessi e fa allungare le squadre. Le occasioni fioccano da una parte e dall’altra: dopo gli errori di Lauti, Leao e Thuram, è Sommer che al…
- 40′ con una parata straordinaria nega il gol a Calabria che aveva tirato angolato e con potenza da pochi passi.
- Al 41′ sulla ripartenza Miki, solo in area, calcia con potenza ma troppo centralmente e Maignan si salva.
- 50′ secondo gol dell’Inter.
Ancora il magnifico Bastoni (altro che cederlo per la… miseria di 80 milioni…) pesca Thuram in profondità, grande difesa della palla del francese, rientro sul destro e tiro non violentissimo ma angolato che sorprende Maignan sul primo palo.
Il Milan cambia modulo con una scelta più offensiva: fuori il centrocampista Reijnders per la punta Giroud.
Incomincia una pressione rossonera abbastanza consistente con l’Inter che si abbassa e prova a ripartire
I ritmi si abbassano e l’Inter prova a gestire il vantaggio, la prima occasione dopo un periodo di pressione confusa arriva con Pulisic che al 74′ riceve ben dentro l’area da Leao, ma conclude alto da posizione favorevole.
I cambi si susseguono da entrambe le parti e il Milan continua a premere.
81′ il Milan accorcia le distanze: su angolo la palla arriva a Leao che l’appoggia a Gabbia, conclusione violenta che Sommer con una prodezza devia sul palo, ma Tomori è il primo a raccoglierla e a concretizzare con il tap-in.
I rossoneri tentano il tutto per tutto, collezionano però solo alcuni angoli, per altro insidiosi, sui quali anche Maignan si proietta in area.
Dopo qualche rissa e qualche cartellino rosso, arriva il fischio finale che è liberazione e esplosione di gioia assoluta.
Anche le poche note di cronaca confermano che si è trattato di una partita diversa da quella dell’andata, nella quale avevamo dominato in virtù tra l’altro di una condizione spettacolosa.
Questa volta il Milan ci ha fatto soffrire… ”ma va bene, abbiamo vinto insieme…” (semi cit.)
Le statistiche
Mi limiterò a pochi cenni, che secondo me dimostrano in ogni caso, se confrontati con altre nostre prestazioni, anche contro le grandi, una leggera e comprensibile flessione.
Quasi tutti i dati principali sono a loro favore:
- dal possesso: 52 a 48.
- al numero di tiri: 15 a 11.
- al numero di tiri in porta 6 a 3.
- al numero di tiri da area 6 a 2 (credo sia la prima partita in cui ci tirano in porta da area sei volte).
- alle ‘occasioni’: 10 a 9 per loro.
- ai dribbling riusciti: 3 a 7.
In un certo senso questi dati hanno una logica, visto che siamo andati presto in vantaggio e loro hanno dovuto fare il massimo sforzo per recuperare.
La loro determinazione è dimostrata anche dal numero dei falli, quasi il doppio dei nostri, 19 a 10, e dalle due espulsioni nel finale, quando hanno visto che l’obiettivo svaniva definitivamente.
Al tiro è andato più di tutti Theo (4) seguito da Miki (3).
Calabria ha giocato più palle, davanti a Miki, ma Miki ha una percentuale maggiore di passaggi riusciti.
Sempre Miki ha percorso più km a velocità media, mentre Pulisic ne ha percorsi di più allo sprint.
Theo con 34,79 ha toccato la punta più alta di velocità, davanti a Thuram 34,76.
L’Inter ha percorso circa 1,5 km in più (114, 4 numero insolitamente elevato) e a una velocità media leggermente superiore.
Loro però hanno sprintato per 11 km complessivi contro i 10, 5 nostri
Le pagelle (Relative alla sola partita, quelle sulla stagione le faremo alla fine)
Sommer :
prestazione impeccabile: si segnala per la parata su Leao e soprattutto per l’esplosività sulla conclusione ravvicinata di Calabria.
Ottima la reattività pure sulla conclusione di Gabbia, che riesce a deviare sul palo, ma sulla ribattuta di Tomori nulla può.
Bravo anche nell’avviare le ripartenze.
7
Pavard:
la spizzata di testa per Acerbi vale… il prezzo del suo cartellino.
Decisivo in alcune situazioni pericolose nelle quali ferma Leao da ultimo uomo, sicuro in fase di appoggio.
Una sicurezza.
7
Acerbi:
fondamentale il gol del vantaggio a conclusione di un evidente schema su calcio piazzato.
Il Milan prova prima a opporgli Leao che ha un altro passo, poi ripiega su Giroud, che ha un’altra stazza.
Lui annulla entrambi, senza mostrare… preferenze
7
Bastoni:
per me una prestazione di enorme spessore.
Inventa alcuni lanci (fra cui quello per il gol di Thuram) con una precisione alla… Luisito Suarez.
Si propone con grande continuità ed efficacia e si rende molto utile in fase di copertura.
7
(Dal 43’ s.t. de Vrij:
pochi minuti per aiutare nel finale concitato.
s.v.)
Darmian:
Leao gli scappa una sola volta e sarebbe da rivedere al ralenty l’azione per capire le dinamiche degli avvenimenti, in quel caso specifico.
Ha un compito difficile perché su quella fascia agisce anche Hernandez e si manifesta la forza del Milan.
Lo porta a termine con la consueta affidabilità.
6.5
(Dal 39’ s.t. Dumfries:
pochi minuti per dare nuova energia. Ma viene coinvolto in una rissa., credo con poche colpe.
s.v.)
Barella:
si conferma giocatore fantastico, tra i migliori centrocampisti d’Europa. Dinamismo, intensità, classe, giocate sopraffine (come l’assist per Thuram che poi colpisce il palo esterno).
Quasi quasi lo preferisco ai portentosi McKennie e Sturaro. Per non parlare di Rincon.
Scherzo, eh: anch’io quando juve o milan fanno un acquisto temo sempre che si riveli un fenomeno…
7.5)
(Dal 32’ s.t. Frattesi:
un quarto d’ora per la battaglia finale, ci mette energia e entusiasmo, ma questa volta non ha l’occasione per la… tradizionale stoccata vincente.
s.v.)
Calhanoglu:
altro giocatore chiave, irrinunciabile.
Ha imparato a coprire benissimo nella fase difensiva, sa scegliere se verticalizzare o giocare la palla con i compagni di reparto, ha un piede educatissimo e calcia molto bene.
7
Mkhitaryan:
secondo me l’unico che si è esibito leggermente al di sotto del suo standard. Sbaglia qualche appoggio in modo insolito per le sue abitudini e ha pure una palla gol che spreca tirando con forza ma troppo centralmente.
Anche quando la prestazione non è al livello del suo meglio, fornisce comunque un apporto prezioso e determinante
6.5
(Dal 39’ s.t. Asllani.
s.v.)
Dimarco:
per oltre un’ora domina la sua fascia concedendo pochissimo a Musah in fase difensiva e viceversa attaccando con continuità e grande qualità, come in occasione dell’assist per Lautaro.
Miglioratissimo nei contrasti.
7
(Dal 32’ s.t. Carlos Augusto:
entra per far rifiatare un generosissimo Dimarco e per dare solidità e centimetri alla fase difensiva nel finale affannoso. Fa il suo.
s.v.)
Thuram:
prestazione di grandissimo livello, evidentemente il derby lo ispira.
Quando parte lo devono inseguire in tanti, ma difficilmente lo prendono.
Nel primo tempo ha la palla del 2-0, ma apre un po’ troppo il destro e scheggia il palo.
A inizio ripresa si invola sull’assist di Bastoni, vince un rimpallo e segna il gol decisivo
8
Lautaro:
non è in un momento felice in tema di realizzazioni (tra l’altro calcia a lato un agevole palla gol fornitagli da Dimarco), ma il suo contributo ai compagni risulta sempre fondamentale e imprescindibile.
Lotta come un… toro e quando ha la palla lui è in banca.
6.5
All. Inzaghi:
se l’Inter continua a correre e a mostrarsi più che competitiva con tutti dopo una stagione pazzesca è molto merito suo.
- Ha vinto tante coppe;
- ha portato l’Inter a una finale di CL;
- ha vinto il campionato dominando e
- ha fatto apprezzare in tutto il mondo il gioco della sua squadra.
9 (per prendere 10 ora deve vincere una CL)
Mi rendo conto che in una giornata così gioiosa il settore giovanile possa rivestire emotivamente poca importanza, tuttavia, per completezza, avendo io visto dal vivo tre partite nel fine settimana, unisco alcune considerazioni sulle gare a cui ho assistito.
La domenica del settore giovanile.
Erano in programma tre partite:
- U19: Inter – Cagliari
- U15: Inter – Milan
- U17: Monza – Inter
Le ho vista, dal vivo, tutte e tre.
Della Primavera, che probabilmente diversi amici avranno visto in tv, parlerò brevemente…
U19: Inter – Cagliari 3-0 (Sarr, Owusu, Berenbruch)
Partita dai due volti: abbastanza equilibrata fino al momento dell’espulsione di un cagliaritano, chiaramente in discesa da quel momento (eravamo circa a metà del primo tempo).
In effetti il Cagliari, che veniva da una vittoria sull’Atalanta e aveva ancora una speranza di qualificarsi ai play-off, si stava dimostrando una squadra tignosa, anche dura e ben messa in campo.
L’espulsione, da fuori, è parsa un po’ eccessiva ma chiaramente da lontano era impossibile valutare se l’intervento, volontario e da tergo, fosse stato fatto con il piede a martello.
Resta il fatto che nei primi 20 minuti gli interventi di giocatori cagliaritani meritevoli di giallo erano stati abbastanza frequenti, ma mai sanzionati col giallo.
L’Inter ha schierato:
Raimondi
Aidoo, Stante, Alexiou (Stabile), Cocchi
Di Maggio (Zarate), Stankovic, Berenbruch
Kamate, Spinaccè (Sarr), Owusu
La squadra è sembrata in parziale ripresa dopo un periodo grigio caratterizzato da 5 pareggi e una sconfitta che hanno dilapidato gran parte del vantaggio accumulato a inizio stagione (la Roma, dominando il Sassuolo, si è confermata seconda a soli 3 punti).
Restano a mio parere due problemi: la mancanza di un vero centravanti d’area (Spinaccè si muove bene ma non ha ancora la robustezza per farsi largo nelle aree affollate, mentre Sarr è più uomo da contropiede) e la miglior condizione da ritrovare per due giocatori decisivi nella prima fase, cioè Akinsanmiro e Kamate.
In effetti anche i numeri confermano che la squadra ha trovato robustezza e quadratura, ma le manca qualcosa davanti: ha subito due sole sconfitte (molte meno di tutte le altre), ma ha anche ottenuto oltre a 16 vittorie, ben 12 pareggi.
Il doppio rispetto alla Roma, seconda, quasi il doppio rispetto alle altre migliori.
Anche i numeri relativi alle reti fatte e subite confortano questa impressione: abbiamo subito 23 gol, molti meno di tutte le altre, ma ne abbiamo segnati più o meno come le altre.
Se si considera il fatto che nella prima parte, con i due citati al top della condizione, segnavamo tantissimo, penso si possa arguire la natura dei problemi.
Con quei due devastanti anche la carenza di stoccatori d’area pesava meno.
In più c’è stata certamente una flessione generale i cui effetti però sono stati limitati proprio dalla solidità della fase difensiva e dalla buona ‘quadratura’ complessiva.
Non darò pagelle, ma mi limito a dire che nella partita col Cagliari secondo me le prestazioni di due uomini si sono elevate nettamente sopra la media:
- Cocchi, particolarmente ispirato e continuo nonché imprendibile sulla corsa;
- Owusu finalmente magnifico non solo… nelle intenzioni, rovinate poi da giocate non sempre adeguate, ma efficace e incisivo anche nelle scelte finali e nella concretizzazione.
Per il resto, Raimondi mai impegnato seriamente, Aidoo ha fatto il suo, i centrali si sono confermati straripanti atleticamente, Stankovic anche quando non ha la giocata strappa applausi è un metronomo che non delude mai, ‘Bere’ ha corsa imprevedibilità e spesso la capacità di farsi trovare al posto giusto, ‘DiMa’ si è occupato, giudiziosamente, di lottare a centrocampo, più che di cercar gloria, ‘Spina’ aveva iniziato bene ma ha dovuto presto lasciare il posto, Sarr merita di entrare fra i tre maggiori protagonisti del match, Mosconi si è fatto vedere, tra l’altro, con un velo per l’azione del terzo gol.
Da notare che negli ultimi 20′ circa, sia pure contro un Cagliari in 10, noi avevamo in campo tre 2007, cioè di due anni sotto età.
U15: Inter – Milan 0-2
Se il sabato era iniziato benissimo, la mattina della domenica per un tifoso delle nostre giovanili era stata un’autentica doccia fredda.
Gli Under 15 dopo aver condotto quasi tutto il campionato in testa, arrivano all’ultima partita primi con due punti di vantaggio sul Milan, che ospitano a Interello.
Basterebbe un pari per chiudere al primo posto, invece i rossoneri vengono da noi a vincere, anche meritatamente, come almeno a livello giovanile (e speriamo solo lì) sta accadendo qualche volta di troppo.
E’ stata una partita abbastanza equilibrata, con i primi 25′ caratterizzati da un nostro predominio; poi alla distanza i rossoneri hanno mostrato di possedere più ritmo e intensità e, giocando in ripartenza, hanno saputo approfittare di un paio di nostri svarioni nella fase difensiva per trafiggerci.
Diciamo che probabilmente le due squadre si equivalgono come valori assoluti e fattori contingenti possono decidere il prevalere dell’una o dell’altra.
Anche se, per la verità, il Milan aveva vinto (2-1) pure all’andata.
Ovviamente vincere la regular season era un obiettivo, in sé importante, ma in virtù del tabellone costruito si è materializzata una vera mazzata: il Milan infatti ora incontrerà il Toro ( quinto) e noi il Parma (4°) nei rispettivi gironi.
Ma soprattutto in caso di proseguimento dalla parte del tabellone Milan ci sono Bologna Fiorentina Palermo e Verona, dalla parte nostra juve, Atalanta, Roma ed Empoli.
Comunque per i nostri hanno giocato:
Galliera
Bettelli, Donato, Evangelista, Pirola
Nese, Pannuto, Limido
Piva
Matarrese, Gjeci
Probabilmente il Milan (433) ha vinto lo scontro a centrocampo dove in teoria poteva contare su tre giocatori, come noi, ma in pratica con l’arretramento degli esterni, aveva 5 uomini.
Tra i nostri mi sono sembrati un po’ sotto tono alcuni elementi che solitamente fanno la differenza, come Pannuto, Limido, Matarrese e lo stesso Gjeci, quest’ultimo sì autore di qualche bella giocata, ma mai sufficientemente incisivo come ci si aspettava da lui.
Anche la prestazione di Piva mi è sembrata non delle migliori. Senza colpe il portiere, mi sono piaciuti i centrali, questa volta soprattutto Donato, ma forse il migliore dei nostri, per la garra e la spinta continua sulla fascia sinistra è stato Pirola.
Anche i subentrati (Puricelli, Salviato, Dade) non sono riusciti a cambiare l’inerzia del match
U17: Monza – Inter 0-3 (El Mahboubi, Mosconi, Mancuso)
Questa invece è stata una gran bella vittoria per una serie di motivi:
- giocare a Monza è sempre complicato,
- i brianzoli battendoci potevano ancora sperare di arrivare davanti a noi, secondi alle spalle del solitario Milan,
- la loro stessa classifica dimostra che si tratta di una squadra forte e competitiva.
Invece siamo andati in vantaggio dopo 20 minuti in cui comunque avevamo tenuto le redini del gioco, grazie a una conclusione a giro di El Mahboubi, che forse era un tiro cross, non saprei.
Poi, nonostante la loro prestazione generosa e apprezzabile abbiamo controllato la partita continuando a creare buone occasioni.
Nella ripresa, prima Mosconi ha trasformato un nettissimo rigore, poi a seguito di una grande azione collettiva, Mancuso ha messo al sicuro il risultato.
Che dire? A una giornata dal termine della regular Season abbiamo 14 punti di distacco dal Milan, ma 5 di vantaggio sulla terza (che potrebbero diventare 8 perché noi abbiamo anche una partita da recuperare).
Teniamo anche presente che i nostri 51 punti sono un punto in più di quelli della juve che comanda l’altro girone…
L’impressione è quella che ho espresso più volte: non siamo di fronte a uno squadrone, ma a un ottimo complesso, che una volta scelti gli uomini base, dopo gli esperimenti iniziali, e dopo aver trovato il giusto equilibrio è in grado di far meglio di tante rivali quotate e di ben figurare, magari anche contro lo stesso Milan.
Non dimentichiamo che nelle ultime tre partite questa squadra ha vinto a Bergamo 2-0, ha battuto sempre 2-0 un Sudtirol iperdifensivista e ha vinto a Monza lo scontro diretto per 3-0.
La chiave secondo me è stata scegliere di giocare con due centrali di centrocampo bravi nel tenere la posizione e dell’interdire, oltre che naturalmente nell’organizzare le transizioni offensive, nell’aver trovato un difensore centrale (il nazionale finnico Kangasniemi) imbattibile sulle palle alte e forte sull’uomo, anche se dubito sia già sufficientemente calato nella realtà del calcio italiano per dare il massimo nelle sfide decisive).
Questo ha consentito di spostare a terzino Verre, rafforzando la massa d’urto della squadra, anche se il bravissimo Sorino, sotto età, garantiva una spinta maggiore, che potrà sempre dare in caso di necessità.
Ora la squadra è forte e quadrata e possiede alcuni uomini davvero importanti per la categoria. Qualcuno anche di ottime prospettive.
Formazione:
Taho
Ballo, Kangasniemi, Bovio, Verre
Mancuso, Mantini, Cerpelletti, El Mahboubi
Mosconi, Iddrissou
Questo in via molto… teorica perché poi Mancuso non stava mai sulla fascia ma girava per il campo, El Mahboubi e Iddrissou si scambiavano spesso di posizioni.
Ma l’aspetto fondamentale era la solidità di difesa e centrali di cc che consentiva di esprimersi all’estro e alla pericolosità dei Mancuso, Iddrissou Mosconi e El Mahboubi.
A circa 15′ dal termine è entrato Sorino, e a seguire Rovere, Moressa, Tassotti, Kukulis.
Rapide pagelle:
Taho: un grande intervento e per il resto normale amministrazione.
Ballo: ha forza e velocità, sta migliorando il modo di stare in campo
Kangasniemi: sempre più sicuro di partita in partita. Fa valere la sua fisicità. Potrebbe rivelarsi giocatore di prospettiva.
Bovio: è salito di categoria e non è sceso mai più. Ottimo in marcature e bravo nelle ‘uscite’. Molto interessante.
Verre: vedendolo giocare in fascia, per l’autorevolezza con cui si esprime non si direbbe mai che è un centrale adattato.
Mancuso: la classe è davvero fuori da comune, vedremo se nel tempo sarà accompagnata dagli altri fattori necessari per affermarsi
Mantini: grande partita, da dominatore del centro campo. Stupisce soprattutto per come sa sempre trovarsi nel posto giusto.
Cerpelletti: Pippo ha sempre saputo giocare a calcio e, senza essere un colosso, si è sempre battuto con vigore. Ora ha pure migliorato la struttura fisica.
Iddrissou: con il passo che ha, sulla fascia può risultare incontenibile. In categoria è imprescindibile
Mosconi: ‘Mosco’ è ‘Mosco’, cioè una sentenza. Bisognerà vedere quali sono i margini di crescita fisica e atletica.
Bene i subentrati con una nota di merito particolare a Rovere.
Sempre bene anche il 2008 Sorino, che mi piacerebbe vedere con la squadra schierata a tre in difesa, quindi come quinto di sinistra a centrocampo
Luciano Da Vite
Bellissimo il VENTESIMO, con gioia e tanta tanta signorilità. Una vittoria di classe.
Auguri a Noi tutti.
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Della serie “non si vive di soli titoli”.
Questi ultimi sette anni (i due di Spalletti, i due di Conte e i tre di Inzaghi), al di là delle importanti vittorie conseguite, alle quali aggiungerei i piazzamenti, mi hanno molto soddisfatto come tifoso perchè sono stati emozionanti, siamo stati sempre nel vivo della lotta. Paraddossalmente l’anno più noioso, passatemi il termine, è stato questo ultimo in cui abbiamo dominato dall’inizio alla fine. La noia del nostro dominio è però stata attenuata da una qualità del gioco sublime che ha reso tutte le nostre prestazioni estremamente godibili. Ripercorrendo questo settennato possiamo trovare tantissimi momenti di soddisfazione e godimento al di là dei titoli vinti. Pongo qui l’analisi su uno di questi motivi: il rapporto con i nostri cugini. Mi sono preso la briga di ricontrollare tutti i derby di questi 7 anni che sono volati. La statistica è questa: 21 match complessivi, 3 pareggi, 4 striminzite vittorie rossonere e 14 poderose vittorie nerazzurre. Clamoroso!!! Siamo arrivati a livelli del derby madrileno tra Real Madrid e Rayo Vallecano.
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Se, come credo (o forse spero), nessun club italiano potrà compiere grossi investimenti netti sul mercato, la speranza è quella di consolidare il gap a nostro vantaggio emerso dal campionato.
Salvo cataclismi non dovremmo trovarci nella condizione del napoli che cambiò guida tecnica con i nefasti risultati che conosciamo.
Occorre, a mio avviso, puntellare e rinfrescare la rosa a partire, sempre secondo me, dai seguenti ruoli.
Esterno dx: li non si sa se Dum rimarrà ma anche trovasse un accordo ne Cuadrado ne Darmian (per motivi differenti) possono rappresentare soluzioni stabili e ben sappiamo quanto esterni contino nel 352 inzaghiano. Buchanan credo Inzaghi lo veda più come esterno sx al posto di Dima, essendo Augusto stato spesso impiegato come braccetto sx di spinta. Effettivamente il brasiliano meglio si adatta rispetto ad Acerbi a fare il vice Bastoni.
Difensore centrale: una stagione intera con gli stagionati Acerbi e De Vrj rappresenta un rischio L’italiano mi sembra abbia mostrato le prime crepe, anche fisiche, e non potrebbe essere altrimenti. Qui forse, potendo contare su di loro per un’altra stagione, si potrebbe puntare su un profilo alla Bisseck da far crescere. Salvo sia già lui il futuro centrale designato.
Punte: reparto più scoperto. Noi ne usiamo due, non esiste falso nueve o sottopunta o altro. Questo siamo e questo, per me, dobbiamo rimanere. Arna e Sanchez hanno fatto 4 gol in due in tutto il campionato, una miseria. Taremi non lo conosco per cui non mi esprimo ma una quarta punta guizzante credo sia indispensabile per rompere un po’ i giochi e dar fiato alla Thula (Lautaro è arrivato in questo finale di stagione letteralmente sulle gionocchia)
Sul portiere credo Sommer possa fare un’altra stagione: certo sul cambio non so come la vedono. Chiedo a chi lo segue: Stankovic potrebbe essere un 12esimo su cui fare affidamento?
Questo al netto ovviamente del player trading che Marotta ha confermato tutte le italiane non possono ignorare.
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kelle, hai perfettamente ragione. Sefuo l’Inter da dmolte decine di anni e devo dire che spesso è accaduto che fossimo fuori da tutto ai primi di marzo, molte volte anche a novembre. Vincere è meglio che piazzarsi, ma lo voglono in tanti: l’obiettivo serio e ragionevole è essere sempre competitivi, arrivare a maggio con qualcosa conquistato o che si può ancora conquistare.
La soddisfazione di aver quasi sempre annichilito i nostri cugini di campagna è grande, appena attenuate che una delle pochissime sconfitte, sia pure a seguito di rapina arbitrale, ha tolto uno scudo a noi e l’ha dato a loro.
Ma a me è un’altra la cosa che mi fa andare fuori di testa, anche perché so che non potrò vederla mai più: le sedici vittorie in trasferta su 18 (escluse solo juve e Genoa dove abbiamo pareggiato).
Ma ci pensate? vai a Napoli, a Roma contro i giallorissi, a. Roma contro la Lazio, a Firenze, a Bologna, a Bergamo, dove prima della partita non disdegneresti un pari, e vieni via da TUTTI questi campi con una vittoria, spesso anche di larga misura…Una cosa mai vista, non solo dai tifosi interisti, ma dall’universo mondo.
Questo mi fa riallacciare ai discorsi di Roberto: se non stabiliamo gli obiettivi, non regge nessun discorso sul rafforzamento.
Il prossimo anno avremo: Campionato, CL molto più lunga, coppa italia, super coppa italiana (contro Lazio juve e Milan) mondiale per club e per la stragrande maggioranza dei giocatori, partite delle nazionali.
Il discorso è: si vuole lottare seriamente in tutte le competizioni? (che non significa essere obbligati a vincerle, ma avere reali possibilità di arrivare in fondo)
Oppure si sceglie una competizione su cui puntare, massimo una + una ‘breve’ e nelle altre ci si rassegna a fare da dignitosi comprimari?
Nel primo caso la rosa deve essere molto più forte e completa che nel secondo.
Nel secondo caso sarà sufficiente sostituire le due punte di riserva e un centrocampista (Klaassen) con giocatori più forti e/o affidabili. Poi bisognerà prendere un centrale più giovane, ma già arruolabile nelle partite ‘vere’ e un esterno se parte Dumfries.
Premesso che io non credo assolutamente sia vero che nessuna squadra italiana si rafforzerà chiudendo il mercato in deficit (ufficialmente o mediante bilanci e fatturazioni …allegri o ancora con conferimenti di denaro da parte della proprietà), nel caso si punti a un solo obiettivo la cessione di giovani promesse e giocatori in prestito potrebbe essere sufficiente, visto che due pedine importanti le abbiamo prese a costo zero del cartellino e col medesimo sistema potrebbe arrivare qualcun altro.
Per puntare in alto in tutte le competizioni, la rosa dovrà essere più numerosa e allora alcuni dei giocatori dati in prestito potrebbero rimanere, come terza alternativa, dopo i 20 titolari di movimento.Ma questo avrebbe un senso se questi giovani riuscissero ad avere un minutaggio tale da poter davvero far rifiatare gli altri
Delle necessità di bilancio lascio che si occupino gli altri. Da tifoso dico che in un modo o nell’altro SE VOGLIAMO COMPETERE CON DELLE CHANCE OVUNQUE, oltre ai due già presi ci servono assolutamente un’ altra punta un centrale difensivo e forse un esterno, che siano forti.
Per non far nomi sarei felice se si guardasse in casa di Genoa e Torino. Poi qualche giovane che sia davvero un a scoperta
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Io sono tifoso ma persona molto realista.
Ovvio che vorrei provare a vincere tutte le competizioni e il calcio, con anche un po’ di fortuna, offre – soprattutto nelle competizioni con partite secche – la chance di vincere.
Però mi guardo in giro e vedo club che spendono annualmente il doppio di noi (non parlo di solo di mercato ma di costi totali, stipendi inclusi). E questo da diversi anni per cui riuscire a competere “ragionevolemente” con loro è più un sogno che una speranza concreta.
Il Real, per fare un esempio, il prox anno schiererà, tra gli altri, Bellingham, Mbappe, Vinicius, Rodrigo….per limitarmi al solo reparto avanzato, senza contare gli altri.
Le inglesi al solito si rafforzeranno (anche se li per fortuna si cannibalizzano tra loro arrivando spesso in deficit d’ossigeno) forti di introiti che in Itali ci sognamo.
Insomma, io credo che serva razionalmente ragionare sulla competizione nostrana: di nuovo, a me non interessa che una squadra chiuda il mercato con -50 ma poi lasci andare due giocatori forti a parametro zero che ha già in rosa perchè non può pagargli lo stipendio richiesto…..questo significa ripartire con tutte le incognite del caso.
Quando parlo di investimenti netti intendo un serio e strutturato rafforzamento della rosa: chiaro che i nostri avversari qualcuno compreranno ma dubito esista in Italia qualche squadra arrivata a 20/30 punti da noi che faccia il psg di turno rastrellando 5/6 campioni veri per ribaltare il gap. In un solo colpo.
Ecco perchè auspico un rinfresco della rosa che offra al tecnico più opzioni e una dose di futuribilità, alimentando il processo di crescita del team complessivo posto che i nostri “forti” credono abbiano raggiunto il loro picco. Per cui serve chi li stimoli e possa gradualmente prenderne il posto o comunque alternarsi a loro per dare maggior fiato
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Tutto ok adesso con l’accesso al blog?
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o sono tifoso ma persona molto realista.
Ovvio che vorrei provare a vincere tutte le competizioni e il calcio, con anche un po’ di fortuna, offre – soprattutto nelle competizioni con partite secche – la chance di vincere.
Però mi guardo in giro e vedo club che spendono annualmente il doppio di noi (non parlo di solo di mercato ma di costi totali, stipendi inclusi). E questo da diversi anni per cui riuscire a competere “ragionevolemente” con loro è più un sogno che una speranza concreta.
Il Real, per fare un esempio, il prox anno schiererà, tra gli altri, Bellingham, Mbappe, Vinicius, Rodrigo….per limitarmi al solo reparto avanzato, senza contare gli altri.
Le inglesi al solito si rafforzeranno (anche se li per fortuna si cannibalizzano tra loro arrivando spesso in deficit d’ossigeno) forti di introiti che in Itali ci sognamo.
Insomma, io credo che serva razionalmente ragionare sulla competizione nostrana: di nuovo, a me non interessa che una squadra chiuda il mercato con -50 ma poi lasci andare due giocatori forti a parametro zero che ha già in rosa perchè non può pagargli lo stipendio richiesto…..questo significa ripartire con tutte le incognite del caso.
Quando parlo di investimenti netti intendo un serio e strutturato rafforzamento della rosa: chiaro che i nostri avversari qualcuno compreranno ma dubito esista in Italia qualche squadra arrivata a 20/30 punti da noi che faccia il psg di turno rastrellando 5/6 campioni veri per ribaltare il gap. In un solo colpo.
Ecco perchè auspico un rinfresco della rosa che offra al tecnico più opzioni e una dose di futuribilità, alimentando il processo di crescita del team complessivo posto che i nostri “forti” credono abbiano raggiunto il loro picco. Per cui serve chi li stimoli e possa gradualmente prenderne il posto o comunque alternarsi a loro per dare maggior fiato
Eh, Roberto, sarò certamente presuntuoso, ma credo di essere più realista di te. Anche se mi limito a fare il tifoso e non l’amministratore delegato.
Credo di essere più realista per esempio nell’analisi della situazione italiana.
Nessuno può prevedere il futuro, ma io mi sento ragionevolmente certo che se affrontassimo la prossima stagione con la stessa rosa e tutti i giocatori ripetessero il rendimento di questa stagione, finiremmo l’anno (diciamo meglio: arriveremmo a cinque partite dalla fine) con almeno 15 forse 20 punti in meno.
Perché per me quello che abbiamo fatto è eccezionale e irripetibile. Lo sarà anche rafforzando la rosa, perché si è trattato di un exploit eccezionale, unico.
Il distacco che abbiamo dato agli altri non conta nulla.
Stagione 22-23: napoli + 18 su di noi
Stagione 23-24: napoli – 37 su di noi.
Napoli da un anno all’altro ha perso su di noi 55 punti (tutta colpa dell’addio di Spalletti? Forse)
Stagione 20-21: Inter + 13 sul Milan
Stagione 21-22: Milan + 2 sull’Inter
Inter da un anno all’altro ha perso 15 punti sul Milan
Stagione 21-22: Napoli -7 sul Milan
Stagione 22-23: Napoli +20 sul Milan
Milan da un anno all’altro ha perso 27 punti sul Napoli
Ripeto, noi abbiamo fatto una stagione irripetibile, gli altri possono commettere meno errori dei tanti fatti adesso, sia nell’allestimento della rosa sia nelle scelte di tecnico e stile di gioco.
Vuol dire che non possiamo rivincere il titulo?
Assolutamente no, magari in modo non così netto, ma possiamo certamente rivincerlo. Dobbiamo puntarci.
Però ti faccio una domanda io: davvero sei convinto che abbia giovato più al prestigio dell’Inter nel mondo, dunque ai soldi incassati alla crescita del numero di tifosi, alla considerazione generale l’ultimo scudetto vinto piuttosto che la CL persa lo scorso anno in finale e in quel modo?
Io sono convinto del contrario. Se vinci in Italia hai una grande dimensione provinciale, Se, non dico vinci, che è più difficile, ma fai un grande risultato in CL o nel mondiale per club, è tutta un’altra roba.
Il Real è fortissimo: allora sacrifichiamo la dimensione internazionale per concentrare tutto sulla nostra italietta?.
Al mondiale per club ci andiamo per onor di firma?
Noi siamo l’Inter: io preferisco, per dire, quattro secondi posti in tutte le competizioni che una vittoria e tre figuracce.
A meno che la vittoria non sia in CL, ma so che è quasi impossibile.
Per altro i dati citati dimostrerebbero che neppure la vittoria in campionato è certissima.
E la mia impressione (solo un’impressione, lo ammetto) che i ragazzi quest’anno abbiano super performato incrementa il mio dubbio.
Io però ho una grandissima fiducia in proprietà, dirigenza, allenatore col suo team: sono convinto che faranno le loro scelte, di organico e di obiettivi primari con molta più competenza e conoscenza delle situazioni rispetto a me.
Però per il gusto di chiacchierare tra tifosi, dico che se non vendiamo titolari importanti, in qualche modo (non mi interessa sapere come, non è il mio mestiere) riusciamo ad aggiungere a Taremi, che anch’io conosco poco e a Zielinski, anche un Bongiorno, un Gudmunsson e un esterno giovane ma forte (i nomi sono esemplificativi: per esempio preferisco Gudmunsson a Zirkzee, ma è opinione da dilettante), non so se vinceremo qualcosa, ma potremo lottare ai vertici nelle principali competizioni
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Buongiorno a tutti. Scrivo per la prima volta ma sono un lettore assiduo del blog come del precedente Interista sempre…un abbraccio virtuale a tutti i fratelli di fede e in particolare a Luciano per tutto quello che fa e condivide per la passione nei nostri splendidi colori e ad Emiliano per la sua disponibilità e naturalmente FORZA INTER sempre! I CAMPIONI e che campioni siamo NOI
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I momenti chiave della nostra magnifica cavalcata secondo Ultimo Uomo:
Inter, le 10 partite decisive per lo Scudetto della seconda stella | L’Ultimo Uomo
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Anche la vittoria in casa del Napoli campione in carica, benchè ridimensionato , nel momento e nel modo netto in cui è stata ottenuta secondo me è stato un segnale di grande forza
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Personalmente preferisco sempre uno scudetto a 4 secondi posti.
Arrivare secondo, terzo o quarto non cambia nulla (manciata di miloni).
In CL il mio realismo mi porta dire che se al posto del porto avessimo preso real, city, bayyer, liverpool, psg, ecc. su due match (non uno) è più probabile saremmo usciti, come è sempre accaduto quando abbiamo incontrato squadre più forti.
Italia ha raking buono grazie a europa e conferenze league dove avversari sono al nostro livello.
Lo stesso bilan l’anno che capita nel girone difficile esce, come noi con Conte o Spalletti.
Poi il calcio offre sempre chance di ribaltare – i fattori contingenti sono tanti – ma io parlo di ‘ragionevole’ probabilità.
Quindi confermo che vincere qui sia alla nostra portata, e quindi vada perseguito. Il reato che verrà sarà ben accolto.
D’altronde se noi abbiamo 3Cl e 20 scudetti, la gobba 1,5 CL a fronte di 30 rotti scudetti, un motivo ci sarà
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Benvenuto Mario, mi fa piacere essere stato utile. Sempre a disposizione. :)
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Se non avessimo vinto qualche CL, qualche intercontinentale e disputato qualche finale di quelle competizioni, con i nostri 20 scudetti, comunque fondamentali per noi, avremmo esteso i nostri supporter, gli abbonati tv, gli sponsor, ecc, da Caltabellotta a Trepalle. Ma avremmo meno supporter anche in quell’area, perché molti avrebbero scelto il Milan che vinceva in Europa o la Juve, che poco ma aveva vinto anche lei.
Davvero qualcuno crede che la considerazione di cui godevamo nel mondo fosse frutto più dello scudo di Conte che del secondo posto di istanbul, giocando alla pari con il City?
Lo chiede uno che ha sofferto molyissimo per questo (come per gli altri) scudi
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Ciao, Mario, grazie per averci seguito ed ora esserti unito a noi nell’animare il blog. Ora che hai rotto il ghiaccio…scrivi più spesso
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Che cosa vi avevo detto? L’Under 17 ora ha trovato equilibrio e l’assetto ottimale, probabilmente il Milan resta un pochino più forte ma in una partita secca possiamo giocarcela anche con loro. Nelle ultime 4 partite abbiamo fatto dodici punti, subito un solo gol e realizzati sempre almeno due per partita. Abbiamo sconfitto Il Milan, (primo) e in trasferta il Monza (terzo) e l’Atalanta, quarta.
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In sostanza volevo solo dire che lottare per lo scudo è doveroso, anche se non sarà così facile come alcuni sembrano credere, e in ogni caso perseguire questo obiettivo non pò andare a discapito della necessità di fare buonissime figure nelle due importanti competizioni internazionali.
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Personalmente se devo scegliere tra lo scudetto e un quarto di finale di CL scelgo il primo. Non avrò mai la controprova ma, da assoluto incompetente penso che se due anni orsono non avessimo dovuto affrontare la doppia sfida con il Liverpool, lo scudetto non ci sarebbe sfuggito. Però comprendo appieno il pensiero di Luciano, in una platea globalizzata sono le grandi manifestazioni internazionali ad offrire la vetrina più importante per avere il massimo della visibilità e attrarre il più possibile appassionati
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Mario, forse non mi sono spiegato bene. Anch’io preferisco uno scudo a un posto nei quarti di CL. Ma dico che l’Inter non può fare questa scelta e se scegliesse di sacrificare alle aspirazioni in campionato un comportamento mediocre in CL e nel mondiale per club commetterebbe un grande errore.
Tra l’altro sono convinto che in campionato certo abbiamo più possibilità, ma non sarebbe assolutamente una cosa facile. La differenza fra me e Roberto, per esempio sta nel fatto che io non credo che a livello di valori di gruppo la differenza enorme che lui pensa e che ci farebbe ripartire con moltissime probabilità.
Sopra ho riportato dei numeri che attestano come da un anno all’altro cambi tutto: ma la costante è che la vincitrice l’anno dopo perde moltissimi punti rispetto a qualcuna delle inseguitrici.
Quindi concentrarci solo sul campionato, o comunque dargli una priorità troppo netta sarebbe troppo rischioso, oltre che secondo me non conveniente .
Per questo dico che la mia speranza, da tifoso sempliciotto, è che si rafforzi la squadra non per vincere, ma per cercare di vincere in tutte le competizioni.
Al contrario di altri, io non ‘penso’, ma ritengo certo, che le principali rivali italiane si rafforzeranno, anche spendendo. Magari non le centinaia di milioni, ma alcune dcine certamente..
Purtroppo sto vedendo la Primavera e mi confermo nell’opinione che non abbiamo nessuno che possa fare anche solo il 25° o il 26° in rosa. Almeno per il prossimo anno.Però abbiamo fuori con l’elastico parecchi giocatori che potrebbero fare il 25° o il 26°. Sono certo che la dirigenza sceglierà bene: se c’è qualcuno di loro che potrebbe essere utile subito, anche con un ruolo da comprimario, o se è meglio venderne 5-6 per prenderne uno davvero bravo e pronto.
I nomi sono tanti: Stankovic Zanotti, Fabbian, i due Esposito, il centravanti urguagio, fino a V.Carboni. Si può cederli eventualmente, guadagnando dei bei soldi e quelli di miglior prospettiva tenerli legati con la recompra (soldi che eventualmente si spenderanno quando non sarà più un rischio).
Il calcio è come le altre aziende: fermi non si resta. o vai avanti o inevitabilmente vai indietro.
Io sono contento di questi ultimi anni: un secondo posto a 2 punti dalla juve con annessa finale di Europa League,
uno scudo
Un secondo posto a due punti con annesse du coppe e passaggio agli ottavi dove abbiamo giocato alla pari col Liverpool (tu dici che senza lottare col Liverpool avremmo vinto il titolo: e se invece avessimo perso col Liverpool per aver cercato, senza riuscirci, di vincere il campioato?
Comunque sono contento anche di questa stagione: un titulo (lo scudo) una coppa, ammissione agli ottavi dove abbiamo perso onorevolmente, ai rigori, senza che questo togliesse nulla ai riconoscimenti in campo internazionale.
Noi siamo l’Inter: non possiamo iscriverci a una competizione come la CL o il Mondiale per club con il retro pensiero che ce ne importa poco, l’importante è essere i primi da noi (senza essere certi che anche ‘non giocando’ quelle competizioni, rivinceremmo lo scudo.
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Avere poche chance di vincere non significa mettere la primavera snobbando gli impegni.
Il mio pensiero è che se si nuota in una piscina di squali da pesce rosso, se vengo mangiato me ne faccio una ragione essendo cosa molto probabile.
Mentre se nuoto con le arborelle, vorrei poter dire la mia e se venissi bullizzato avrei più motivi per recriminare.
Primo comandare in casa mia e, se ci riesco, provare ovviamente anche a mettere il naso fuori ben sapendo, però, che l’oceano è ambiente più difficile della vasca da bagno.
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CHE SPLENDIDA FESTA.
CHE AMORE PER LA NOSTRA INTER
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Tra i festeggiamenti più belli, oltre al dj Arnautovic ( :)) lo scatenato Dumfries, diventato idolo di tutti quelli che erano alla parata (eravamo a San Siro più di 100000 sicuramente)dopo nemmeno 5 minuti dell’ingresso del bus davanti al motel American Graffiti e prima del favoloso poster contro il rabbioso e scorrettissimo theo. Denzel un simbolo del gruppo, proprio lui spesso denigrato per i limiti di impostazione e di rifinitura troppo spesso, proprio lui che spesso tradiva con una forte tensione un impegno totale e che mascherava uno spirito davvero goliardico. Credo abbia polarizzato dietro all’autobus le stesse simpatie dei tre scatenati davanti (lautaro barella e dimarco). Comunque (tre ore ho seguito il corteo) tutti i ragazzi hanno mostrato un entusiasmo e un gruppo davvero coeso…personalmente ha fatto piacere vedere coinvolto lì dietro persino cuadrado…devo dire che mi aspettavo la riverenza composta di alcuni boss (acerbi e mikhi) meno di altri (chala avvolto dalla bandiera turca) ma hanno tutti dato al pubblico un omaggio straordinario, credo qualcosa di nuovo da queste parti e non solo
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Spettacolo puro.
Passatemi una battuta: Arnautovic ha trovato il suo ruolo, quello di dj, più adatto rispetto al calciatore.
Complimenti a tutti ma in particolare a mr Inzaghi – che non credevo capace di fare uno step tale (erroraccio mio, bravo Marotta a crederci) – per aver creato con il gioco corale un gap rispetto alle concorrenti enormemente superiore al valore dei singoli.
Questo scudetto, per me, è in prima battuta suo. Bravo!
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Nemmeno io pensavo che il calcio moderno liquido di inzaghi avrebbe potuto portare a un equilibrio difensivo di questo tipo. Soprattutto non mi aspettavo tale evoluzione, indice di apprendimento notevole dall’esperienza.
Sui giocatori, il gruppo ha bisogno di “animatori” come arna, denzel e cuadrado. Certamente Dumfries è il più funzionale dei tre ma se fosse possibile li terrei tutti….dando una seconda occasione al colombiano per diversi motivi e ad arna che comunque quando ha raggiunto una discreta (raramente) condizione fisica ha aiutato soprattutto in termini di assist. L’austriaco probabilmente è il meno adatto per costituzione dei tre (e di sanchez) al gioco fluido di Inzaghi, ha bisogno di avere maggiori riferimenti posizionali a mio parere
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Concordo su Arna: giocatore non adatto al movimento continuo richiesto da Inzaghi.
Personalmente non mi è sembrato nemmeno tanto sveglio: spesso – troppo per essere mera sfortuna – è stato protagonista di scelte e posizionamenti errati.
Credevo potesse aiutare almeno da torre ad offrire un’alternativa in quei match in cui la butti in the box ma anche su questo fronte è stato assente, preferendo spesso girare al largo. Spiace ma giocatore per me inutile e da sostituire il prima possibile: a chi cederlo il problema vista età, stipendio e propensione agli infortuni.
Paradossalmente mi è sembrato ancora meno adatto di Sanchez al gioco di Inzaghi anche se il cileno è di una sterilità tremenda: solo la presenza di Frattesi, capace di proporsi da punta, ha parzialmente compensato la sua latitanza offensiva.
Vedremo Taremi – che non conosco – cosa potrà offrire. Un’altra punta “normale”, tuttavia, per me è imprescindibile.
Meno male che, dopo Allegri, ci ha paccato anche Lukaku: un gol all’attivo in più del povero Pinamonti che gioca in una squadraccia indegna. Avremmo avuto un’altra figura in drammatico calo di rendimento progioniera di uno stipendio faraonico e di un costo del cartellino (i famosi 40 milioni) esorbitante.
Un po’ di fortuna nel calcio è fondamentale.
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Bellissima festa, si vedeva che tutti, dai giocatori meno impiegati al tifoso normalmente meno “focoso”, ci tenevano a festeggiare questo importantissimo traguardo.
Bene. Ora pero’ lasciamo sbollire l’euforia e ragioniamo con calma su chi ha senso tenere. Che la festa, se ci arrivi, la fai una volta l’anno, non possiamo pagare gente per fare il fenomeno solo li’… Ma, sono sicuro, questa Dirigenza fara’ il massimo con quello che potra’ avere dalla proprieta’.
Benino il we delle giovanili, se nn sbaglio. In particolare male il derby U15, ma, se ben ricordo quanto riportato da Luciano, a differrenza di altri periodi, purtroppo non abbiamo piu’ la decisa prevalenza sui cuginastri. Pazienza …
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Altra semifinale tatticamente non impeccabile ma assolutamente godibile.
Al posto del cambio fuori Chiesa dentro De Sciglio ho visto fuori Adeyemi e dentro Reus.
Mi diverto così, è il sale del calcio: provare a superare avversario, anche se sono inferiore
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Ieri sera abbiamo avuto ennesima conferma che Lukaku non è più un giocatore da 40 milioni di cartellino e 10 milioni di ingaggio.
Lo stesso dicasi del suo partner Dybala (che ha anche una fragilità fisica impressionante).
Quando il livello degli avversari sale, come è sempre accaduto nel recente passato spariscono poichè possono giocare con una certa intensità per non più di 20 minuti.
Sempre più convinto che il loro rifiuto sia stato un colpo di fortuna che, ovviamente, serve per poter raggiungere certi risultati.
Per quanto concerne il Leverkusen, devo dire che mi hanno dato l’idea di essere molto bene organizzati nonostante non contino su nomi altisonaneti: Xabi Alonso sembra essere molto in gamba
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Mah, non sono così convinto sulla presunta “bollitura” di Lukaku, se avesse segnato al 20° del primo tempo, anziché prendere la traversa, la partita sarebbe cambiata..a quel punto sarebbe stato incensato?
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Mi riferivo alla sua staticità e alla scarsa capacità di dialogare con la squadra: in sostanza mi sembra una punta “vecchio stile” e monotematica (se non attacca la prfondità che utilità ha?) poco adatta al calcio moderno fatto di interscambi continui e dialoghi fitti.
Lukaku è il classico attaccante che fa della forza fisica la sua (quasi) unica arma. Se questa viene meno, come sta accadendo e come è normale che sia stante il lungo chilometraggio, credo sia inevitabile vederlo sparire dalla partita. Specialmente in partite dove questo vantaggio fisico si assottiglia perchè gli avversari sono di livello: servirebbe altro che lui, almeno per me, non ha.
Se guardo alla sua stagione e penso ai match con Inter, Bilan, Gobba e Leverkusen ieri cosa ha fatto? Nulla, come spesso gli è accaduto durante i big match.
E’ più forte di Caputo? Ovvio.
Vale i soldi e il ruolo che lui reclama? Per me no.
Quindi se devo “accontentarmi” di un rendimento normale, io prenderei un profilo normale da i costi normali. Tutto qui
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Su Lukaku per me la verità sta nel mezzo. Definirlo bollito non è esatto. E’ un buon centravanti che però ha perso quella corsa lunga dirompente e incontenibile che ha mostrato con noi i due anni di Conte. Ha perso 2 o tre decimi con i quali andava via a quasi tutti i difensori non solo di forza ma anche di velocità. Oggi gioca molto più di prima spalle alla porta a difendere la palla. In questo fondamentale mi sembra anche migliorato. Oggi pagargli uno stipendio di 7/8 ml di euro netti l’anno per me sarebbe un grave errore
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Della serie “consigli per gli acquisti”. Se Dumfries non rinnova ieri sera ho visto due giocatori che secondo me rispetto a Denzel sarebbero un upgrade. Spinazzola e soprattutto Frinpong. Il primo a bassissimo costo, il secondo secondo me è già nell’orbita di qualche top team inglese a prezzi esorbitanti.
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concordo
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Ma quindi in Buchanan proprio non ci crediamo ? E’un ’99, non mi e’ sembrato cos’ scarso da non considerarlo (perche’ di fatto cosi’ e’ stato fino ad oggi). Mi piacerebbe venisse fatto giocare con buon minutaggio da oggi alla fine del campionato per poter alla fine tirare le somme. A meno che ci sia altro, chiaramente a quel punto e’ un’altra storia.
Spinazzola mi piace, ma, ha 31 anni, e un infortunio serio alle spalle (anche se mi sembra pienamente recuperato). Pur essendo un destro naturale, normalmente gioca a sinistra. Io punterei su un giocatore decisamente sotto i 30 anni. Poi magari si rivela un Darmian2 …
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Io parlavo di eventuali sostituti di Dunfries qualora l’olandese sarà ceduto. Riguardo Buchanan mi piacerebbe che Inzaghi da qui alla fine del campionato lo schieri titolare come laterale destro. Almeno ci potremo fare un’idea su che giocatore è. Temo però che così non sarà. La stessa cosa mi piacerebbe avvenisse con Asslani al posto di Calhanoglu e con Bisseck al posto di Pavard. E ovviamente con Frattesi.
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Tutto quello che potevamo fare per aiutarli l’abbiamo fatto. Se finiscono in B, (come io ardentemente mi auguro) è tutto merito loro
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Hai ragione, anche a me è dispiaciuto non dargli la mazzata finale.
Comunque di positivo c’è che queste partite dovrebbero far capire come molti ricambi siano di livello bassissimo, specie davanti. In caso di gol in match a ritmi bassi qualcuno avrebbe potuto pensare “siamo a posto cosi”.
Inzaghi ha fatto un miracolo: non a caso turnover sempre ridotto al minimo e capacità di creare chance per tutti. Sicuramente anche fortuna che la Thula ci sia sempre stata perché in caso contrario avremmo pagato dazio
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causa malattia non ho…partecipato ai festeggiamenti post derby e 20°. Ho visto solo le partite col Toro e con il Sassuolo, senza poterne scrivere. oggi, tornato a casa spero di poter riprendere se non a scrivere post almeno a dialogare. Pù tardi leggo quello che avete scritto e cercherò di esprimere le mie opinioni in proposito
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Bah, la pancia piena, i festeggiamenti (giustamente) esagerati, gli allenamenti blandi in settimana, tutto purtroppo – oddio, averne di purtroppo cosi’ :-) – ha fatto si che la squadra sia scesa in campo con la spina staccata, non penso che sia questione di titolari o meno, soprattutto contro questo Sassuolo (che francamente, dal divano, NON mi sembra abbia dovuto fare la partita della vita per vincere). Che poi in attacco si sia messi “a rischio” e appena va in letargo Lautaro son dolori, lo sappiamo da un po’ .
Poi un vero secondo portiere io spero lo si prenda per la prossima stagione.
Il problema adesso (e qui si vedra’, spero, l’abilita’ di Marotta) sono chiudere i 2,3 rinnovi importanti (e, francamente, da quello che sento, a cifre esagerate) senza creare malumori/effetti valanga al rialzo di stipendi. Ma e’ il (bel) problema che devono affrontare le squadre che hanno i campioni e che vincono …
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Ciao ragazzi, lo so sono un sognatore, ma un seba Esposito come quinta punta il prossimo anno, come lo vedreste?
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Io non lo sto seguendo molto ma, in generale, credo dipenda sempre da che alternative sono percorribili.
Se le uniche sono avere Arna o Sanchez credo che vada bene praticamente chiunque, a maggior ragione chi riesce a fare anche qualche gol ed ha un costo (stipendio) decisamente abbordabile: la quinta punta, visto che Inzaghi non è un amante del turnover spinto, non credo giocherà moltissime partite.
Arrivasse credo potrebbe ritagliarsi anche lo spazio da quarta relelgando l’austriaco, le volte che non si infortuna, a quinto
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Sebastiano l’ho seguito tutto l’anno (almeno nelle 20 partite giocate perché da gennaio è quasi sempre stato fuori per infortunio). Inutile dire che tecnicamente è sprecato in serie b, è cresciuto abbastanza per reggere determinati ritmi e ha messo su qualche kg tuttavia mi sembra ormai condizionato totalmente da una fragilità muscolare importante, fragilità che conosciamo bene avendo sotto i nostri occhi arnautovic. Probabilmente se ci sarà un offerta credo che sarà lasciato andare in definitiva: peccato perché per caratteristiche tecniche avrebbe potuto costituire una soluzione interna ed economica a un lookman, un lauriente, un soule (anche se questi sono seconde punte che nascono come ali pure)
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Per la questione dei 4 interisti in rosa credo che oltre a DiMa e al terzo portiere, il quinto attaccante dovrà essere per forza di scuola Inter: Seba, se ha gli anni necessari Satriano o qualche altro. Più difficle trovare il…settimo centrocampista di scuola Inter
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Visto che sto decisamente meglio ho provato a buttar giù quattro impressioni sula situazione attuale e sulle prospettive.
Intanto ho letto con piacere del successo 4-1 dell’Under 18 sulla Fiorentina e soprattutto dei due gol di Lavelli: Il giocatore, che è di dicembre e dunque quasi un ’97, è entrato una decina di minuti sabato con l’U19 e ha fatto un assist e segnato un gol. Il giorno dopo ha segnato una doppietta con l’U18. Non male, direi.
Più in generale Matteo, che credo non abbia ancora firmato, ha segnato 18 gol in 24 partite di campionato
te meglio
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Venti gol in stagione per Lukaku, in italia secondo solo a Lauti (26 gol complessivi). Non c’è male per uno bollito. Anche se probabilmente è vero che non è l’optimum per il tipo di gioco di Inzaghi
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Buongiorno a tutti. Scusatemi per l’assenza. Contento di sapere che le cose vadano meglio. Luciano ho visto il post, ci lavoro per pubblicarlo oggi. Un abbraccio.
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Nuovo post: https://buu.zone/2024/05/08/uno-scudo-alle-spalle-gia-ad-aprile-ma-un-futuro-tutto-da-scrivere/
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