L’Inter ha perso, l’Inter è forte: Atletico Madrid – Inter 5-3 d.c.r.

Una grande, generosa Inter non è bastata per superare il turno e proseguire un cammino che potenzialmente era alla sua portata, basti pensare che all'87' i nostri erano qualificati. Sono stati decisivi gli errori del match d'andata, dominato ma non sfruttato adeguatamente, i cambi a disposizione delle due squadre nel match di ritorno e, forse, la flessione di qualche giocatore importante. Usciamo dalla Champions con tanti rimpianti, contro una squadra che sul piano del gioco non è apparsa migliore della nostra, ma che ci ha messo seriamente in difficoltà. Difficoltà che sarebbero emerse per quanto ci riguarda anche più avanti, ove avessimo superato il turno. L'Atletico ha preparato una partita d'assalto con giocatori fisicamente forti (va da sé che a questi livelli sono anche bravi) e con due soli giocatori di fantasia ed estro, però entrambi o davanti (Griezmann) o in fascia (Lino). Per il resto, tutti combattenti a cominciare ovviamente da Witsel per finire con Morata... Al momento opportuno, inoltre, quando dovevano segnare e hanno visto che non ce la facevano, hanno messo forze fresche, ma soprattutto giocatori in avanti con caratteristiche diverse, molto più tecnici, molto più rapidi, molto più estrosi e all'87' hanno pareggiato i conti... A quel punto, quando dovevamo aumentare noi il tasso tecnico e di pericolosità, abbiamo solo potuto inserire Sanchez a giocare dietro la punta con Frattesi a sostegno più avanzato... La loro rosa è apparsa quindi più completa, potendo puntare sulla forza e sulla potenza di nove elemento e al momento opportuno anche svoltare inserendo due-tre elementi tecnici e fantasiosi. Noi non avevamo questa chance, anzi a un certo punto abbiamo pure dovuto sostituire lo stremato Dimarco con un altro terzino. Avessimo giocato un mese fa (quando tutti sono al top e tutto funziona al meglio non ce n'è per nessuno) forse il risultato sarebbe stato diverso. Non è una consolazione ovviamente, c'è grande dispiacere per l'eliminazione, ma non siamo così lontani da ciò che vorremmo: siamo i migliori in Italia (salvo sbandamenti imprevedibili) e ci manca davvero poco per poter competere con l'Atletico e con tutti in Europa. Cerchiamo di guardare con fiducia al futuro.

Contro ordine, non rischiamo di retrocedere (almeno sino alla prossima amichevole): Juventus – Inter 1-1

Vince la Juventus ai rigori, ma poco importa in una partita che rispetto a quella giocata contro il Manchester United, vede i nostri migliorare nettamente sul piano della condizione e in particolare del gioco. Certo la squadra è ancora incompleta: mancavano diversi giocatori all'appello e il mercato è ancora tutto aperto, ma contro la Juventus oltre a non correre rischi per tutto il primo tempo, abbiamo creato qualche pericolo (anche grazie alla presenza di un giocatore "vero" in attacco come Perisic) e abbiamo perso pochissime palle in "uscita". Il secondo tempo eravamo meno lucidi e abbiamo subito il ritorno della Juventus, poi la solita girandola di sostituzioni ha di fatto chiuso la partita. In definitiva nulla di rivoluzionario, ma si comincia a vedere il frutto del lavoro dell'allenatore.