Di squadra. Con le unghie e con i denti: Bologna – Inter 0-1

Foto: il grande stacco di Bisseck che regala la difficile vittoria sul campo del Bologna. Ennesima vittoria stagionale prima della difficilissima trasferta di Madrid.

Dopo Inter – Genoa avevo scritto: “Di squadra, con la testa e il cuore”, qui ho dovuto andarci giù un po’ più pesante.

Perché ho ancora negli occhi un secondo tempo di sofferenza assoluta (almeno per me, tifoso), con l’Inter incapace di uscire dalla sua metà campo, pressata altissima, messa alle corde.

E’ vero che nel secondo tempo loro hanno tirato in porta solo una volta e su errore di un nostro giocatore, ma in pratica abbiamo fatto benissimo solo il lavoro di contenimento. Che pure non è poco.

Ho molta stima di Cavasinni, ma questa volta non condivido la sua valutazione: “L’Inter ha fatto quel che ha voluto”.

No, a parer mio ha fatto quel che ha potuto.

Per fortuna quel che ha potuto è bastato.

E non era per nulla facile.

Avevamo subìto a tratti il Genoa, abbiamo subìto più spesso il Bologna che è molto più forte.

Naturalmente questo è assolutamente normale, sia perché appunto il Bologna è fortissimo, sia perché noi veniamo da una stagione massacrante: non si vincono 24 partite su 28 in campionato, due finali di Supercoppa, non si disputano sei partite di CL, senza una sconfitta vincendo per giunta  la settima, senza pagare un dazio di fatica e di stress notevolissimi.

Siccome sono un integralista, riconosco che questo Bologna è fortissimo e da integralista ne divido equamente i meriti complessivi tra i dirigenti tecnici (Sartori, Di Vaio) e l’allenatore.

Oltre che tra i giocatori, ovviamente.

Mi azzardo a dire ‘bravi dirigenti, bravo allenatore’ perché vedo con i miei occhi una squadra forte e una squadra non può essere forte se qualche suo uomo chiave fosse incapace.

Se invece il Bologna andasse male, e fossi un suo tifoso, direi che secondo me va male, ma lascerei (pretenderei) che fosse qualcuno più addentro alle cose e più competente a trovare le cause (le persone) di questi insuccessi.

Non si tratta di Inter o Bologna: è un mio modo di ragionare assolutamente generale, dal quale non sono disposto a derogare.

Riguarda ogni situazione conoscitiva in cui riconosco che altri hanno più competenza e maggiori conoscenze di me, ma nelle quali ovviamente se le cose vanno benissimo c’è solo da prenderne atto.

Tornando all’Inter, mi sento di dire che negli ultimi 5 anni la squadra è stata straordinaria: nessuno in Italia è riuscito neppure lontanamente a eguagliarla

  • 1 scudo,
  • 2 secondi posti a 1 e 2 punti dalla prima,
  • 1 terzo posto,
  • 1 primato in classifica con 15 punti (eventualmente di più) di vantaggio sulla seconda a 10 giornate dal termine,
  • 1 finale di EL,
  • Sempre qualificata per la CL,
  • 4 volte passato il girone di CL,
  • 1 volta arrivata in finale,
  • 2 Coppe Italia,
  • 2 Supercoppe,
  • Unica italiana già ammessa al mondiale per club (a conferma di una quotazione internazionale, ritrovata, di assoluta eccellenza),
  • Soprattutto una squadra che mi ha regalato un’infinità di emozioni positive e che oggi in tutte le graduatorie (punti fatti, gol segnati, gol subiti, numero di clean sheet) non ha rivali nel continente.

Ebbene in questa situazione, da integralista, non ho difficoltà ad ammettere che sono stati cinque anni entusiasmanti e a riconoscere che aldilà di singoli errori TUTTI QUELLI CHE CI HANNO LAVORATO SONO STATI BRAVISSIMI.

E neppure un eventuale flessione consistente di fine stagione (sgraaat) potrebbe farmi cambiare non il parere, perché non è un parere, ma il modo in cui ho vissuto questi cinque anni. Da tifoso, è vero. Da tifoso entusiasta.

La partita

L’Inter rinuncia a Pavard, Dimarco e Lautaro; ma ritrova Calha, Thuram e Bastoni.

Il Bologna ha la squadra al completo e, ovviamente più riposata (noi veniamo da sei partite negli ultimi 20 giorni e abbiamo in programma un match fondamentale 4 giorni dopo).

Non so come Thiago schieri solitamente i petroniani, ma contro di noi ricorre al modulo che di solito ci infastidisce di più (per quel che conta, perché abbiamo visto che il calcio moderno è fatto di scambi di posizione continui): il 4231.

Questo modulo consente di fare molta densità centrale nella fase difensiva, perché all’occorrenza con brevi spostamenti ben 8 giocatori occupano la fascia centrale del campo, ma nello stesso tempo con gli arretramenti e scivolamenti degli esterni alti (quelli della linea a tre) consente, quando c’è necessità, di raddoppiare le fasce.

E’ fondamentale il lavoro dei due centrocampisti bassi e degli esterni alti.

Infatti Motta dispone di due esterni alti velocissimi e guizzanti (Orsolini e Ndoye), ma li lascia in panca, preferendo due giocatori che hanno meno estro e spunto, ma più gamba e sostanza: Odgaard e Saelemaekers.

Poi dispone di un centrocampista d’assalto giovane, che lui stesso magnifica e che… lascia in panca nella partita importante per preferirgli in mezzo un equilibratore e costruttore di gioco.

Il progetto a me sembra abbastanza chiaro: reggere l’urto con la corazzata Inter e magari provare anche a sorprenderla, per poi attaccarla quando inevitabilmente la stanchezza si farà sentire, appunto con gli Orsolini, gli Ndoye, i Castro.

Meglio se questo avvenisse in situazione di parità, a maggior ragione di fronte a una situazione di svantaggio recuperabile.

Avere un centravanti unico e una linea a tre subito dietro è un modo possibile per mettere in difficoltà la nostra linea difensiva, perché uno dei nostri centrali dovrà uscire a contrastare un trequartista, oppure dovranno rientrare i nostri esterni, o ancora a turno un centrocampista dovrà abbassarsi.

Se aggiungiamo il fatto che Zirkzee è tutto tranne che una prima punta statica (Zirkzee in uscita facilmente eluderà la marcatura del primo uomo e si presenterà in un centro area sguarnito per provare l’assolo o cercare l’uno due con chi si inserisce), si vede come tutti i meccanismi e i movimenti sono stati studiati per cercare di aprire spazi nella difesa meno battuta d’Europa, o quanto meno per obbligare diversi nostri giocatori a corse sfiancanti per il recupero della posizione di controllo.

Condizione indispensabile perché questo ‘progetto’ riesca è avere esterni di grande sacrificio e corsa (ecco il motivo per cui non partono dall’inizio Orsolini e Ndoye), altrimenti i loro terzini si troverebbero in difficoltà contro i nostri quinti.

Naturalmente resta un dogma irrinunciabile, per entrambe, lo schierare la squadra molto corta, perché se le distanze si dilatano questi interscambi di ruoli diventano molto più faticosi e necessariamente intempestivi.

Nel primo tempo il Bologna pressa, ma con giudizio, perché non vuole esporsi alle micidiali verticalizzazioni di un’Inter ancora fresca.

Come reagisce l’Inter? 

Anche lei con la ‘liquidità’, mantenendo soprattutto Calha e Miki a protezione centrale della difesa, con… licenza di scivolare in fascia se avanzano i terzini o si allargano gli attaccanti avversari, ma soprattutto con la consuetudine, in fase di possesso, di sganciare non solo i quinti e almeno un centrocampista, ma persino i terzi. A turno.

Le squadre si neutralizzano a vicenda e le occasioni sono poche, ma nel primo tempo tutte dalla nostra parte, come vedremo nei cenni di cronaca.

A parità di energie imponiamo la maggior classe complessiva.

Nell’intervallo sostenevo che la partita era apertissima e se avessimo fatto l’errore di entrare con l’intento di gestirla, avendo ancora 45′ da giocare, sarebbe finita malissimo.

Invece non c’è stato bisogno di… rilassarsi.

Ci ha pensato il Bologna a tenerci svegli attuando un pressing altissimo e forsennato, che tra l’altro ha originato l’unico errore grave che poteva costarci i tre punti.

Il secondo tempo, da tifoso, è stata un’autentica sofferenza, perché non riuscivamo a tener palla,  a giocare, ad allungarli.

Il blocco difensivo ha fatto benissimo il suo lavoro, ma è chiaro che così schiacciati il rischio di subire una rete, per un errore, un rimpallo, un tiro fortunato, è sempre presente.

Io sinceramente non ricordo in tutta la stagione un tempo così in sofferenza, aumentata dopo l’ingresso di Orsolini, Ndoye e dello stesso Castro, perché orami il bravissimo Zirkzee (con i calzettoni abbassati sembrava… Sivori più alto) ne aveva poco.

Comunque abbiamo tenuto ed è venuto l’ennesimo risultato fondamentale di questa annata fin qui strepitosa.

Non per fortuna, sia chiaro, ma per l’organizzazione di gioco e la compattezza e lo spirito di sacrificio del gruppo

Le note di cronaca non sono moltissime (almeno quelle essenziali) ma vediamo se confermano la mia impressione: primo tempo equilibrato sul piano del gioco, ma occasioni solo per noi (4 o 5).

Secondo tempo esclusivamente di lotta e sofferenza

Rileggiamo insieme  le note di cronaca essenziali per vedere se confermano la nostra lettura del match:

Primo tempo

  • 5′ grande lancio che smarca Sanchez solo davanti al portiere, ma viene fermato per posizione di fuori gioco.
  • 10′ tacco di Carlos per Sanchez che tira sul primo palo. Il portiere devia in angolo di piede.
  • 14′ Bisseck strappa palla a un bolognese e serve Darmian solo in area: tiro sull’esterno della rete.
  • 22′ Barella vince un duello con un difensore e si presenta solo davanti al portiere, in posizione centrale: purtroppo tira troppo centralmente.
  • 34′ unico tiro del Bologna. Ferguson calcia fortissimo ma da oltre 30 metri. Sommer respinge
  • 37′  splendida azione corale dell’Inter. La palla arriva a Bastoni che pesca in area sul palo lungo Bisseck: grande schiacciata e gol.

Nel primo tempo si contano almeno 4 vere occasioni per l’Inter e nessuna per il Bologna (perché Ferguson segnasse da lì, Sommer doveva essere colto da una paralisi…).

Secondo tempo

  • 4′ Posch da destra e da fuori area calcia con violenza, la palla attraversa tutta l’area senza che nessuno la tocchi e finisce fuori di poco, con Sommer che sorveglia. Era una conclusione insidiosa perché bastava una deviazione, anche fortuita.
  • 76′ Zirkzee si libera al tiro (da fuori) ma respinge… un compagno. Sommer appariva comunque sulla traiettoria.
  • 78′ errore di… Zirkzee si libera al tiro da posizione favorevole ma calcia debolmente col piede sbagliato e Sommer para. E’ l’unica occasione vera del Bologna e la partita in pratica si chiude qui.

Quasi tutte le occasioni della partita sono nate da palle strappate ai difensori o da passaggi sbagliati.

Ma quando entrambe le squadre giocano corte e pressano, questa evenienza è nell’ordine naturale delle cose.

Nel secondo tempo davanti noi non siamo praticamente più esistiti, ma loro hanno costruito una sola occasione.

Attenzione, perché difendersi così a Madrid non basterebbe certamente.

Statistiche

Qualche cosa che potrebbe essere significativo, anche agli occhi di un dilettante come me, lo dicono.

  • Possesso palla: Bologna 60 – Inter 40.

Non c’erano dubbi, il Bologna ha attaccato e tenuto palla molto di più.

  • Tiri: Bologna 19 – Inter 5.
  • Tiri in porta: Bologna 3 – Inter 4.
  • Tiri da area: Bologna 1 – Inter 4.

Non c’erano dubbi, inter più ‘qualitativa’ nell’andare a conclusione.

  • Tiri respinti (da un difensore): Bologna 10 – Inter 0.
  • Occasioni: Bologna 16 – Inter 3.

Credo non servano commenti sull’… oggettività di questo dato: il Bologna ha tirato 1 sola volta da dentro l’area, ma ha avuto… 16 occasioni. Forse le ha avute… a metà campo.

  • Assist: Bologna 0 (con…16 occasioni) – Inter 1.
  • Falli e ammonizioni: in entrambi prevale il Bologna.
  • Cross: 12, di cui 8 riusciti per loro. 7, di cui 1 riuscito per noi.

Un dato su cui riflettere, anche considerando che nel secondo tempo non ne abbiamo fatti.

  • Passaggi: netta prevalenza loro, ma soprattutto prevalenza nella  percentuale di riusciti (89 a 82) con la nostra percentuale oggettivamente troppo bassa.

Quasi tutti bolognesi ai primi posti nelle graduatorie individuali

  • 5 di loro i primi per tiri effettuati.
  • 5 di loro per passaggi riusciti.
  • 4 di loro per palle giocate. Poi Bastoni.
  • 4 per passaggi sulla trequarti poi Bastoni, l’unico che conta…
  • Per i dribbling primi Ndoye e Saelemaekers (2 ciascuno).
  • Per km percorsi Freuler ha preceduto di oltre 3 km Barella, rispetto al quale ne ha percorsi di più anche allo sprint.
  • Asllani invece è primo per velocità media, precedendo di poco Freuler.
  • Thuram con la maggiore punta di velocità (34, 58 km/h) davanti a Carlos e Benkema.
  • Il Bologna ha percorso oltre 2 km (117 in tutto) più dell’Inter e a una velocità media nettamente superiore (8,97 contro 7,03).
  • Anche allo sprint loro hanno corso molto di più (10,4 contro 8,4).

L’impressione, da assoluto profano, è che nella squadra cominci ad affiorare un po’ di stanchezza. Soprattutto nei centrocampisti titolari.

Speriamo sia un’impressione fallace.

Le pagelle

Sommer:

due sole parate entrambe non difficilissime. Il tiro di Ferguson è forte ma viene da 30 metri ed è centrale.

Quello di Zirkzee è da buonissima posizione ma assomiglia a un passaggio al portiere.

6.5

Bisseck:

conferma di avere una grandissima personalità oltre che una fisicità straripante.

Se come spero lavorandoci progredirà ancora può diventare un top nel ruolo.

Mezzo voto in più per il gol.

7.5

Acerbi:

non doveva affrontare la tipologia di avversari che preferisce (quelli che fanno a sportellate). Zirkzee nonostante l’altezza esce a giocare e si presenta per puntare l’ultimo uomo o per l’uno due finale.

Acerbi gli lascia una palla gol ma l’olandese non credo conservi buoni ricordi di questa partita.

7

Bastoni:

 si conferma giocatore straordinario e per quest’Inter imprescindibile.

Tosto in fase di chiusura, appena può si trasforma in fondamentale attaccante aggiunto o almeno regista di complemento.

In quest’ultima veste manda in porta prima Darmian (che tira sull’esterno della rete), poi Bisseck, che insacca.

Deve solo essere più concentrato in qualche disimpegno.

7.5


Darmian:

dopo pochi minuti seguendo l’azione viene smarcato in area, ma conclude sull’esterno della rete da posizione favorevole.

In fase di contenimento fa il suo.

Un po’ meno efficace a sinistra, ma a quel punto è tutta la squadra che soffre

6+

Barella:

tanto lavoro in entrambe la fasi e anche buone giocate, ma la prestazione è un po’ macchiata dal gol che sbaglia, solo davanti al portiere.

6.5

(Klaassen:

s.v.)


Calhanoglu:

una buona partita, di posizione, senza particolari acuti ai quali ci aveva abituati.

Fresco di infortunio, si collauda in modo positivo, soprattutto per quanto riguarda la tenuta nei contrasti.

6+

(Asllani:

una mezz’ora per far rifiatare il rientrante Calha.

Corre molto e tampona, perché in quel momento della partita è quel che si deve fare.

Una  sua palla  sciagurata consente al Bologna la verticalizzazione immediata che libera al tiro Zirkzee.

Per fortuna dell’albanese, l’olandese sbaglia la conclusione).

5.5

Mkhitaryan:

questa volta almeno sul piano dinamico e dell’invenzione è un giocatore normale.

Resta l’intelligenza calcistica che lo porta spesso a essere al posto giusto, ma forse, comprensibilmente, appare un po’ in calo.

6

(Frattesi:

lui è un incursore e non può fare il gioco di Miki.

D’altra parte quando entra non è il momento di andare a cercar gloria personale.

Vince alcuni contrasti e opera qualche bel recupero mettendosi a disposizione e profondendo nuove energie.

6.5)

Carlos Augusto:

è forse tra quelli meno provati da otto mesi di lavoro straordinario.

Lotta con successo in fase difensiva contro un avversario di grande fisicità e finché è possibile sale anche per la fase offensiva, tra l’altro smarcando Bastoni per il cross da cui verrà il gol.

Speriamo sia recuperabile.

6.5

Dumfries:

non riesce mai a liberare la sua potenza di corsa in fase offensiva, perché i suoi compagni sono troppo schiacciati e faticano a uscire in palleggio.

Allora si limita  a fare a botte (lecite) per contenere chi lo attacca nella sua zona.

6

Sanchez:

qualche bella giocata la fa vedere ogni tanto, ma ieri era il giorno del solido, non del bello e lui nei duelli fisici ha perso quasi sempre.

5.5

Thuram:

Non una grande prestazione, ma l’importante è che stia bene e che abbia messo minuti nelle gambe, al rientro. In un’occasione strappa palla a l suo avversario e mette barella in posizione fantastica. Peccato che il bare sprechi.

6.5

(Arnautovic:

ha una mezz’ora  a disposizione e senza fare nulla di eccezionale dimostra di essere in ripresa rispetto all’inizio stagione e di poter essere utile. Purtroppo un nuovo malanno era in agguato…)

All. Inzaghi:

partita davvero difficile e squadra forse un po’ sulle ginocchia.

Nel primo tempo, finché ci sono energie vince il confronto alla larga, almeno per numero di palle gol.

Poi si trasforma in… Mazzarri e porta a casa il risultato, importantissimo.

Scherzo ovviamente, ma è la riprova che…esistono anche gli avversari nel calcio e non sempre si può fare quel che si vorrebbe.

Primavera: Inter – juve 2-2 (Owusu 2)

A Interello i ragazzi di Chivu dominano letteralmente una juve con un’età media un poco inferiore, ma non riescono a portare a casa l’intera posta per un po’ di sfortuna (il gol della juve dopo 3′, su tiro da fuori deviato, che mette la partita in salita) e per una disattenzione del subentrato Cocchi (2007) nel finale.

In mezzo c’è solo l’Inter, con una marea di occasioni sprecate o sfumate per un nulla e la juve chiusa nella sua metà campo a cercare di contenere, senza mai avvicinarsi dal 5′ all’89 all’area nerazzurra.

Sul mancato successo hanno inciso anche la giornata mediocre di Kamate, due pali presi dai nostri e soprattutto l’assenza di una punta centrale di sfondamento .

Spinaccè infatti sa giocare la palla ma non ha la forza fisica per essere uomo d’area.

Ecco le occasioni salienti.

  • L’Inter attacca, sulla ripartenza dopo 4′ Crapisto calcia da molto lontano, la palla viene deviata e inganna Calligaris.
  • 17′ cross di Kamate per Dimaggio, che di testa, da due passi manda fuori di poco
  • 25′ Tiro improvviso e violento di Di Maggio: Radu si esibisce in una grande parata.
  • 26′ colpo di testa di Stante: traversa piena.
  • 30′ cross di Akisanmiro, rovesciata di Owusu, fuori.
  • 31′ Akisanmiro si libera al tiro, ma la palla finisce fuori di un soffio.
  • 34′ Gol di Owusu, di testa su cross di Kamaté
  • 43′ Spinaccè si presenta solo davanti a Radu, non tira e sbaglia il passaggio a Kamate solissimo.

Il commento di FCINTERNEWS (quindi non imparziale, occorre dirlo) : “Inter dominante, il risultato a questo punto poteva essere di 3 o 4 a zero”.

  • 50′ Owusu tira: Radu sul primo palla para.

E’ assedio continuo.

  • 63′ Owusu si libera di un paio di avversari e serve Aki in area libero e in ottima posizione, ma la mezz’ala non trova lo specchio della porta.
  • 65′ Aidoo pesca benissimo Stante sul secondo palo. Il colpo di testa del difensore termina a lato sfiorando il palo.
  • 69′ cross di Quieto: Stankovic a centro area tutto solo manda fuori di poco.
  • 71′ gol di Owusu che raccoglie una spizzata di Stankovic e infila.
  • 89′ cross juventino da destra: Cocchi si dimentica di Ripani che di testa pareggia.

Beffa clamorosa, ma il calcio è fatto anche di questi accadimenti.

Le pagelle

Calligaris:

sul primo gol non può nulla a causa della deviazione.

Poi viene impegnato solo da un tiro un minuto dopo, non irresistibile, che non trattiene e poi riacciuffa.

Quindi la beffa all’89’.

6

Aidoo:

spinge moltissimo e gli juventini soffrono assai le combinazioni fra lui Kamate e Aki.

6.5

Matjaz:

al rientro in squadra, una prestazione con qualche incertezza e senza la solita spinta

5.5

Alexiou:

sostituisce Matjaz ma non fa meglio.

Anzi, sul secondo gol anche lui si fa trovare fuori posizione.

5

Stante:

regge la difesa in una giornata di semi vacanza, perché la juve non ci arriva mai.

Così lui trova il modo di andare a colpire la traversa.

6.5

Motta:

spinge con continuità e chiude nelle  poche occasioni in cui è necessario.

6

Cocchi:

entra in campo e due minuti dopo si perde Ripani favorendo il gol del pareggio.

Colpevole e un pizzico sfortunato.

4.5

Di Maggio:

combattivo, tenace, sempre in movimento, bravo nel giocare con i compagni e insidiosissimo negli inserimenti.

7

Stankovic:

grande sapienza calcistica e perfette geometrie. Servirebbe però maggior velocità. Di testa confeziona l’assist per Owusu, ma sbaglia una  palla  che non può mai sbagliare, solo a cinque metri dalla porta.

6

Akinsanmiro:

prestazione spettacolosa per alcuni aspetti. Con la palla nel piede si porta a spasso tutti gli juventini e fa quel che vuole.

Peccato solo che quel che vuole non sia sempre quello che dovrebbe fare.

7

Berenbruch:

un quarto d’ora finale senza aver avuto la possibilità di mostrare le sue doti si incursore.

Kamate:

dal punto di vista realizzativo non è in giornata. Gli juventini lo braccano sempre in tre.

Lui se ne esce spesso, ma altrettanto spesso manca l’ultima giocata.

Ottimo l’assist per il gol di Owusu.

6

Quieto:

non ha lo scatto e la progressione di Kamate, che sostituisce nel secondo tempo, ma ha un buon piede che evidenzia soprattutto nei cross.

6

Spinaccè:

una vera delusione in questo match.

Con una prima punta potente sarebbe finita tanti a pochi. Lui è anche bravino quando esce a giocare il pallone, ma in area non riesce a farsi vedere.

Sbaglia un’occasione che raramente capita di vedere sui campi di calcio.

5

Sarr:

è uomo da contropiede, da spazi aperti. In un’area affollata non ha le qualità per emergere.

Forse potrebbe farlo di testa, visto il fisico, ma in realtà non ne prende mai una.

5

Owusu:

rientro, si spera stabile, dopo una lunga catena di infortuni.

Segna due gol di testa che non sono certo la specialità della casa e per tutta la partita mette in difficoltà i difensori avversari.

8


All. Chivu:

non avesse fatto la sostituzione di Motta, oggi saremmo a salutare una bella vittoria.

Naturalmente non si può addebitargli nulla in proposito, ma indubbiamente la squadra non è più quella di qualche tempo fa e i tre pareggi difila, anche con squadre modeste come Genoa e Juve lo testimoniano.

5.5

Luciano Da Vite

51 pensieri riguardo “Di squadra. Con le unghie e con i denti: Bologna – Inter 0-1

  1. Aldilà del gol, la partita ha confermato un ottimo Bisseck, esempio di come la fisicità e l’esuberanza giovanile possano ritagliarsi uno spazio importante in una squadra strutturata (ben diverso inserirlo in realtà dove sarebbe chiamato a fare la differenza) nonostante non abbia alle spalle dieci campionati giocati in A.
    Il match ha anche confermato come Arnautovic sia propenso all’infortunio – difficile pensare questo aspetto migliori con….il passare degli anni – e come Sanchez abbia un’autonomia da 45 minuti da trequartista. Reparto su cui intervenire in estate evitano i …. Ciro Immobile del caso.

    https://www.fcinter1908.it/copertina/arnautovic-ennesimo-stop/

    Speriamo la Thula regga fino a fine stagione e allora avremo il record di punti ottenuti in rapporto al rendimento delle punte di scorta, grazie ad un tipo di gioco corale che porta tutti a rendersi pericolosi.
    Un minimo di flessione credo sia inevitabile perchè di fatto, soprattutto in alcuni reparti, Inzaghi ha limitato al massimo le rotazioni onde evitare di subire un tracollo di rendimento.
    Ora si riuscisse a superare il turno in CL – sarà durissima – si potrebbe realmente pensare di fare una turnazione massiccia mettendo in preventivo la perdita di qualche punto, stante il consistente vantaggio accumulato.
    Match come quelli di sabato nei due anni precedenti non li avremmo mai vinti: dopo aver dominato il primo tempo e concretizzato poco rispetto a quanto creato, saremmo rientrati con le stesso atteggiamento ma gambe più scariche venendo inevitabilmente infilati. Oggi, invece, la squadra sa quando è tempo di chiudersi e resistere. Un’evoluzione tecnica per me fondamentale e assolutamente non scontata. Complimenti

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  2. Quanto alle opinioni, io sono solito esprimerle in egual misura, siano esse negative e positive, sulla base delle informazioni di cui dispongo (che ovviamente possono essere parziali, nessuna pretesa siano esaustive, tanto che sono sempre interessato a conoscerne…. di nuove).
    Trovo piuttosto curioso sostenere, quando le cose vanno bene, che sia merito di tutti (e questo sia considerato giusto) mentre se le cose vanno male non si possa esprimere un giudizio in quanto lo possono fare solo quelli più addentro alla società.
    Trovo ovvio sostenere che sarebbe utile conoscere il parere di chi sta dentro la società – sia le cose vadano bene sia vadano male però – ma noi siamo tifosi e discutiamo da tifosi sulle base di ciò che conosciamo. Altrimenti dovremmo limitarci a provare a capire da chi è in società come stanno le cose. Ma, di nuovo, sempre, non solo quando fa comodo.
    Ad esempio, se all’inzio della stagione un gruppo di giocatori viene giudicato da noi tifosi depotenziato rispetto al passato (causa cesssioni e sostituzioni meno costose) ma poi si presenta molto più competitivo credo, sia normale attribuire un merito preponderante allo staff tecnico, soprattutto se anche il rendimento dei nuovi “noti” improvvisamente si eleva. Così come credo sia giusto attribuire il merito alla società di aver trovato alcuni talenti che si stanno rivelando validi e in crescita pur non avendolo già dimostrato in altri contesti, o di aver confermato una guida tecnica credendo nelle sue capacità anche quando le cose non andavano bene (merito grandissimo). Ma, al tempo stesso, non capisco perchè invece non si possano criticare alcune scelte che non si stanno rivelande valide, ne sul piano tecnico ne su quello finanziario, soprattutto se evidenziate a temèo debito, schermandole come inevitabili.

    Ho sempre scritto che uno scudetto rende giustizia alla scelte fatte – da parte di tutti – solo non parlerei di miracolo, almeno sulla base delle informaizoni che possiedo e che ho più volte condiviso.
    Detto questo forza Inter, il passaggio ai quarti di CL renderebbe una stagione eccellente in spettacolare.

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  3. Quando inzaghi secondo te ha fatto male, secondo me e secondo la dirigenza, evidentemente, visto che lo ha confermato, ha fatto un’ottima stagione. Se ti riferisci alla scorsa, addirittura straordinaria.
    Io confermo la mia visione delle cose (non dell’Inter o del calcio). Se tutto va bene significa che almeno le persone che hanno ruoli decisivi hanno fatto bene.Se un’epidemia viene contenuta e sconfitta, tutto lo staff scientifico che ci ha lavorato lo ha fatto bene, ognuno con i suoi ruoli.
    Se dilaga, come è stato a suo tempo nel bergamasco, qualcuno che ne sa più di me e che ha più responsabilità deve capire chi e dove si è sbagliato. Io non partecipo al trionfo dell’ignoranza e dell’incompetenza.
    Vedi, la differenza fra me e te è che io quando prendono un giovane sono contento subito e se fa benino ne tesso le lodi. Sia di chi l’ha preso, sia di chi l’ha gestito.
    Qualche giovane ha dato un discreto contributo alla causa, più che altro di prospettiva.
    Invece diversi anziani hanno dato un contributo determinante: ma non te l’ho mai sentito ammettere perché sarebbe difficile dare SOLO a Inzaghi il merito se Darmian, Acerbi, Mikhi, fino allo scorso anno Dzeko hanno dato un contributo DETERMINANTE alla causa, perché bisognerebbe dare merito alle splendide operazioni compiute da chi li ha portati qui a zero o a poche lire. Se poi prendiamo a zero dei non anziani (Calha Thuram Onana, Zielinski Taremi ecc.), quelli erano…mediocri prima che Inzaghi li trasformasse (o li trasformerà). Però quando si è sbagliato (capita persino ai direttori di Milan e juve) allora sei implacabile e non ti stanchi mai di sottolineare la cosa. naturalmente per te è anche ininfluente il fatto che abbiano dovuto operare con saldi di mercato in forte attivo e con riduzioni del monte ingaggi.
    La discussione finirebbe oggi stesso se tu ammettessi: in questi cinque anni abbiamo ottenuto grandi risultati e visto una grande Inter. Brava la proprietà, bravi i dirigenti, bravo il tecnico. Speriamo che si continui così.
    Il problema continua ad essere il giudizio globale che si dà dell’operato dei dirigenti, perché poi che si sbaglino cose e se ne facciano bene altre è inevitabile. Io non ti ho mai sentito dire: bravi. invece, sbaglierò, ma penso che migliaia di tifosi interisti siano strafelici di come stanno lavorando

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  4. Incredibile la storia dell’incrocio tra Inter e Roma Under 18
    A Interello dopo 20 minuti inter in vantaggio 4-0 (3 gol di De Pieri). risultato finale 4-4
    Oggi a Trigoria Roma Inter 2-5 (3 gol di Lavelli), l’Inter ha mollato solo sul finale quando vinceva
    5-0

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  5. “Così come credo sia giusto attribuire il merito alla società di aver trovato alcuni talenti che si stanno rivelando validi e in crescita pur non avendolo già dimostrato in altri contesti, o di aver confermato una guida tecnica credendo nelle sue capacità anche quando le cose non andavano bene (merito grandissimo)”

    E’ solo un esempio di grande merito assegnato alla dirigenza.
    La differenza è che tu estremizzi tutti i concetti: miracoli, senza soldi, campioni ceduti, ecc.
    Tutto è ingigantito, sempre.
    Io ho sempre scritto che due scudetti in cinque anni sarebbero stati un grande risultato, di tutti. E lo confermerò. Come ho confermato che su Inzaghi avevo nettamente sbagliato rendendo merito a chi non l’ha pensata così.
    Per te invece già uno scudetto era già un eccellente risultato visto che abbamo ceduto tutti campioni non usando i soldi. E hanno vinto squadre nettamente più dotate di noi finanziariamente. Ma ignori i numeri citati, perchè non ti interessano in quanto smentiscono quetsa ricostruzione.
    Non ero io a scrivere ad agosto che eravamo in quarta fila dietro team molto meno attrezzati economicamente di noi (cosa non vera ma, di nuovo, non interessante).
    Il giochino l’ho capito: partire sempre underdog per poi gridare al miracolo in caso di risultati buoni e dire lo avevo previsto, non si poteva fare altrimenti, in caso di risultati non positivi.
    Mi spiace ma non è il mio modo di ragionare.
    Comunque l’importante è che porti bene per l’Inter.

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  6. Mi sono veramente rotto di questi insulti continui: i giochini li farai tu pur di non ammettere ciò che è sotto gli occhi di tutti: l’attuale dirigenza sta facendo un lavoro straordinario
    Solo nell’ultimo mercato estivo l’Inter ha perso tra gli altri: Onana, Skriniar, Brozo, Dzeko Lukaku. Giocatori che costituirebbero un pacchetto importante per ogni squadra

    Inter, saldo e impatto a bilancio del mercato 2023. (calcio e finanza)

    “Secondo le stime di Calcio e Finanza le operazioni in entrata, tra ammortamenti dei calciatori acquistati a titolo definitivo, costo dei prestiti e stipendi lordi, dovrebbero tradursi finora in maggiori costi per circa 78,9 milioni di euro…..

    Le operazioni in uscita dovrebbero avere, secondo le stime di Calcio e Finanza, un impatto positivo per circa 183,5 milioni di euro sul bilancio 2023/24…..

    Per quanto riguarda i minori costi (senza considerare quindi l’impatto positivo delle cessioni in termini di plusvalenza) si traducono in una riduzione di circa il 16% del costo della rosa (inteso come somma di ammortamenti e stipendi lordi) rispetto alla stagione 2022/23. Un effetto positivo importante dal mercato, anche in chiave del rispetto dei paletti UEFA per il FPF.”

    Ma ammettere che facendo risparmiare alla società oltre 100 milioni, in una sola sessione di mercato riuscire a costruire comunque una squadra forte, forse più forte della precedente, ti farebbe venire lo scorbuto. Quindi preferisci insultare me.

    Adesso basta

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  7. Primo: quale insulto ti avrei rivolto? Integralista? A scanso di equivoci bugiardo e doppio giochista non l’ho scritto io.
    Secondo: leggi quello che vuoi e ignora perchè non interessa quello che postano gli altri, incluso il saldo di mercato su cui non voglio tornare avendo già postato tutto sul perchè ci siano certe cifre. Per non parlare dei bilanci che tutti sanno essere il documento ufficiale vero per capire i costi di gestione.
    Terzo: a differenza tua non dico mai tutto schifo o tutto bello, provo, nei miei limiti, a discutere di ciò che va bene e, se è permesso, anche ciò che va meno bene.
    Quarto: temo abbia ragione Papis, impossibile discutere. Chi non ha opinione allineata è aggredito. Ed è un peccato, perchè questo blog è interessante

    Adesso basta, se permetti, lo dico io. Resta sempre il mio forza Inter, forse commenterò qualche match o farò qualche domanda ma NON MI PERMETTERO’ più di accennare alcuna critica.
    Non è fare l’offeso, perchè questo è già stato scritto in passato, è semplicemente prendere atto della realtà

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  8. Domanda da fantacalcio: vendereste Lautaro per una cifra tra i 150-200M per sostituirlo con Zirkzee + altri 3-4 giovani potenziali campioni? (esterno dx, difensore centrale, attaccanti)

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  9. Io Lautaro lo venderei anche 130 ML. Ma dubito fortemente che qualche società possa offrire una cifra del genere.

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  10. Ho il sospetto che quando si discute per mesi non sia uno solo che vuole avere ragione.
    Poi è legittimo che a te interessino i bilanci, a me da tifoso Il trend del monte ingaggi e del mercato. Il bilancio è fatto di tantissime voci (affitto della sede, affitto di San Siro, gestione di appiano, gestione della security e tantissime altre ancora che possono interessare al proprietario o a un contabile
    Bugiardo non l’ho mai detto a nessuno, doppio giochista si, ma ritengo che sia meno …peggio di integralista. In realtà quando ho usato doppio ciochiusta ho sbagliato termine, volevo riferimi all’usare due pesi e due misure: critiche efferate alle operazioni ‘non riuscire’ e apprezzamenti di passaggio, a denti stretti per quelli riusciti. Soprattutto non ho mai capito se sei contento o no di questa dirigenza. O meglio, l’ho capito.
    Integralista è un critica severissima e ingiusta perché non lo sono. Tu scambi per integralismo la difesa della conoscenza e della competenza. Ecco, in questo senso sono integralista: penso che la conoscenza approfondita delle situazioni e la competenza certificata facciano premio

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  11. “Luciano davite – 25/02/2024 alle 23:38
    Ma come fai a scrivere queste cose, se sei in buona fede. Non abbiamo solo chiuso in attivo il mercato, ma anche abbassato il monte ingaggi.”

    Tacciare qualcuno di essere in malafede, equivale a dare del bugiardo a casa mia. Affermazione scritta 15 giorni fa. Non mi invento nulla, stai tranquillo.

    “Non ho mai capito se sei contento o no di questa dirigenza”: e si che l’ho scritto 100 volte. Sono contento di determinate scelte (conferma tecnico, orientamento a svecchiare la rosa come dimostrato dalle scelte di quest’anno, ecc. ma li sono stato definito una banderuola), non ne condivido (ma ho capito che non è possible) altre, segnatamente l’aver destinato nel tempo parecchie risorse – noi che non ne abbiamo molte – su profili decadenti avendo da tempo un’ossatura forte su cui è più facile innestare giovani.
    Le scelte conservative io, ho scritto più volte, le ho anche capito ma non ritengo (ma di nuovo non è possibile) finora abbiano valso la candela poichè gli ultimi due scudetti sono andati a team molto meno attrezzati di noi da un punto di vista economico (inutile tornare, se non lo si vuole capire, sul concetto di “punto di vista economico”).
    Se poi le stagioni passati debbano comunque essere considerate un successo – e su questo non sono ammesse discussioni – alzo le mani.
    Stop

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  12. Si vede che pur essendo stato un insegnante di lettere, invecchiando non conosco più l’italiano. Infatti la frase che tu citi esprime casomai un dubbio conoscitivo (come è possibile che uno in buona fede dica queste cose?) e non è assolutamente la stessa cosa che dire sei un bugiardo’.
    Ma tu continui a sfuggire al problema: sei contanto o no dell’operato di questa dirigenza? le sei grato per gli ultimi 5 anni di gioco e risultati che ci ha regalato?. Anche nell’ultima risposta non rispondi. perché dire che di certe cose si è contenti e di altre no lo si può fare sempre per tutti. perché tutti quelli che hanno fatto cose buone hanno fatto anche errori.
    Penso che anche il presidente sappia che sono stati fatti degli errori. Ma poi deve fare un bilancio COMPLESSIVO e decidere se sono bravi e è il caso di tenerseli oppure no.
    Se tu avessi detto: la dirigenza sino ad ora è stata molto brava, poi sullw singole operazioni o linee operative potevi fare tutte le critiche del mondo e non ci sarebbe stata discussione.
    Anche se avessi detto: non ha sbagliato troppo io non l’avrei confermata, non ci sarebbe stata discussione, perché non saresti stato un interista e allora discutere sarebbe stato inutile.
    Poi ho capito che per te quando vinciamo è merito di inzaghi e quando perdiamo colpa dei mercati dei dirigenti. benissimo, non c’è problema.
    Ho capito che per te perdere in un colpo Onana Skrinar Brozo Lukaku e Dzeko e sostituirli con 120 milioni di attivo non è bravura perchè si tratta di 5 giocatorucoli che lontano da Inzaghi fanno pena , mentre quelli venuti fanno bene per merito di inzaghi.
    Io apprezzo nell’insieme il lavoro di Inzaghi e apprezzo nell’insieme il lavoro della dirigenza. Ho vissuto 5 anni magnifici e ringrazio la dirigenza, Conte e Inzaghi: trofei a non finire, tantissime partite spettacolari, piazzamenti fondamentali a non finire, crescita del valore del brand e considerazione per l’Inter su scala mondiale.
    Anche utlizzando il tuo paramentro (che da tifoso non considero interessante, a me non importa se ad Appiano spendono 200 euro a pasto e se per la sede nel nuovo cuore pulsante di Milano pagano uno sproposito annuo d’affitto e neppure se spendo no un sacco di soldi per la security, al punto di utilizzarla per impedire l’accesso agli allenamenti dei giovani – sono solo alcuni esempi-.A me interessa il saldo di mercato e e la tendenza del monte ingaggi giocatori). Dovessi comprare l’Inter, farei un esame dettagliato di tutte le uscite e mi preoccuperebbe il deficit di gestione.
    Ma se anche dovessi considerare le cifre che stanno a cuore a te, dovrei riconoscere che avremo il secondo bilancio , ma in 5 anni abbiamo fatto incomparabilmente meglio di quella che ha il primo e moooolto meglio di quelle che ci seguono. O debbo ricapitolare l’INSIEME dei titoli vinti dei piaazamenti e confrontarli con quelli delle altre? A te non risulta che in 5 anni li abbiamo superati tutti nella considerazione generale di tutti i tecnici , a livello europeo?
    Certo che si poteva far meglio. Si può sempre far meglio. Ma io leggo che oggi molti (stranieri) ci considerano secondi in Europa solo al City: eppure il City non è l’unica società più ricca di noi

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  13. Dubbio conoscitivo: continua pure a pendermi in giro. E’ il solito modo pungente di puntare chi non è allineato. Non sono nato ieri. E si che sei uno che si offende per molto molto meno.

    “Perché dire che di certe cose si è contenti e di altre no lo si può fare sempre per tutti, perché tutti quelli che hanno fatto cose buone hanno fatto anche errori”
    Non si può? Chi lo dice, il medico? Quindi uno scudetto dovrebbe cancellare qualsiasi critica? Ma dove viviamo, in Coreal del Nord? Io ho risposto eccome. Con il secondo scudetto in 5 anni l’operato, ho scritto, sarà positivo ma non miracoloso perchè di squadre più attrezzate economicamente ce ne è solo una, gobba, e questo rende le probabilità (probabilità eh) di fare bene più alte. Io guardo a cosa si può migliorare quando qualcuno che non ha le mie risorse finisce per fare meglio di me.
    Ma questo ragionamento non va bene perchè tu le consideri eccezionali indipendentemente da tutto e così dev’essere, punto. Tieniti la tua opinione ma rispetta le altre soprattutto se arricchite da altre considerazioni su cui puoi non essere d’accordo ma sono piuttosto oggettive.

    “A me interessa il saldo di mercato e la tendenza del monte ingaggi giocatori”. Ovvio, non ti interessa cosa fanno gli altri, ignorando che se un mondo (calcio italiano) scende tu puoi mantenere un vantaggio anche riducendo le spese (come dicono i numeri che non ti interessano).
    Diciamo, per me, una visione molto parziale del tutto: non mi interessa quello che va contro la mia convinzione inscalfibile. Sempre che anche questo non rappresenti un insulto considerando l’alto grado di suscettibilità.

    Sui dirigenti io considero i tanti anni di Ausilio insufficienti – l’ho scritto cento volte – e non perchè mi stia antipatico (come insinui) ma perchè ho analizzato chi ha preso e per quanto in tanti anni in cui la gestione è stata, risultati alla mano, estremamente deficitaria.
    Se Zhang/Marotta lo confermano non conosco i motivi per cui non so se lo fanno perchè è improvvisamente rinsavito (può essere) o per altre ragioni inclusa quella che sia un mero esecutore per cui decide tutto l’Ad e serva uno che pensi poco e agisca senza fare domande. Ho auspicato si potessero apportare cambiamenti ma, ho scritto di nuovo più volte, capisco che Marotta sia un conservativo: per età e per la sua storia.
    Si aprirà un ciclo? Felicissimo e nessun problema a dire che il ds è un califfo. Ma per convincermi delle schifezze compiute in tanti anni di strada deve ancora farne. Se poi Chalanaglu o Acerbi (per fare due esempi di giocatori non più giovanissimi) da reittti diventano improvviso fenomeni (curioso di vederli in altre realtà) dimmi tu: è più merito del tecnico o di chi li ha presi? Ovvio che qualcuno li prende ma trasformare giocatori da mediocri in top, credo vada ascritto in gran parte allo staff tecnico. Mentre è diverso per profili emergenti in quanto non hanno ancora dimostrato per cui la capacità di intuirne le potenzialità va indubbiamente allo scouting.
    Non mi sembra una blasfemia a patto che uno non ci voglia sempre leggere la volontà di non attribuire meriti alla dirigenza.
    Capisco che questo ragionamento non sia allineato a quello del tifoso medio per cui, a prescindere, quello che fanno i nostri è sempre il meglio possibile, ma che ci vuoi fare, sono fatto così.

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  14. Ancora insulti. Io non sono un tifosotto per cui tutto va bene sempre. tra l’altro non ce ne sono di tifosi così. Mi ricordo grandi contestazioni a allenatori dirigenti e persino presidenti, quando le cose non andavano bene. certo non ne ricordo quando in 5 anni si vince uno scudo e forse un altro, si ottengono due secondi posti e un terzo, si vincono coppe su coppe battendo i rivali tradizionali e spesso umiliandoli, si fa benissimo in Europa, siamo l’unica squadra italiana sicura di andare ai mondiali per club e all’estero dicono di noi che siamo tra le migliori d’Europa (lo dice persino Guardiola).

    Non hai ancora. capito (non vuoi capire) che il calcio e l’Inter qui contano poco. E’ un atteggiamento etico. Io prima di criticare devo avere conoscenze e competenze superiori a chi critica. A me non piace dire che sbagliano gli scienziati ad affermare che la terra è rotonda.

    Quindi se l’Inter (in questo caso) ottiene risultati e li sta ottenendo indiscutibilmente, io dico: avrete probabilmente commesso d ùegli sbagli come tutti, ma avete risposto ai miei desideri e alle mie aspirazioni.
    Se l’Inter va male io dico che chi conosce le cause reali degli insuccessi e ne ha competenze e possibilità deve intervenire e correggere. da parte mia posso dire, umilmente, che cosa mi sembra, dal di fuori e senza voler dare lezioni a nessuno, che cosa mi sembra che possa non essere andato bene.

    Lo ripeto, l’inter in questo caso è un accidente. La sostanza è costituita dal mio atteggiamento etico, che capisco benissimo possa non essere condiviso. però io posso discutere con chi la pensa diversamente da me, non con chi non accetta la mia dirittura morale

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  15. “Perché dire che di certe cose si è contenti e di altre no lo si può fare sempre per tutti, perché tutti quelli che hanno fatto cose buone hanno fatto anche errori”
    Non si può? Chi lo dice, il medico?
    Rileggi la mia frase, è quella virgolettata e poi leggi le tue domande, sono le due che voengono dopo

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  16. Non mi siederei a nessun tavolo di trattativa: per me Lautaro non sarebbe in vendita.
    Oggi le possibilità non sono molte, a mio parere, perché alcuni elementi sono in discreta felssione e mancheranno due che per ammissione dello stesso Inzaghi sono importanti e all’andata lo sono stati molto. Oltretutto Carlos e Arna erano tra i pochi in un momento di crescita.
    Oggi nella rosa dell’Inter ci sono tre alternative reali: Acerbi/DeVrji; Carlos/ Di Marco e Darmian / Dumfries. Poi ci sono due fortissime seconde linee: Frattesi e Arna e due seconde linee di buonissima prospettiva: Bisseck e Asllani

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  17. Se L’inter ha perso due scudetti, buttati perché era la rosa più forte, vuol dire che da almeno 4 anni è stata allestita la rosa più forte. Eppure la colpa di aver perso due scudetti viene attribuita… a chi aveva allestito la rosa più forte.
    Sia chiaro, io non do la colpa neppure a Inzaghi, ci mancherebbe. Solo capisco che o sei un gigante in un mondo di pigmei oppure quando sei l’Inter, disputi tante competizioni e le devi giocare tutte al massimo, qualcuna la vinci (se sei bravo) e qualcuna la perdi.
    Non è un mettere le mani avanti: se passiamo il turno la mia gioia sarà incontenibile. Se non lo passassimo (sgraaat!) la mia riconoscenza per quello che mi hanno regalato quest’anno, la società il mister, i ragazzi, restwerebbe enorme

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  18. No, l’insulto non è questo è nel paragonarmi nei fatti a un tifosotto a cui va sempre bene tutto.
    Qui mi sembra solo che tu non abbia capito quello che ho scritto (oppure mi sono espresso male io). Io non ho detto che ‘non si deve fare perché l’ha proibito il medico’ ho detto solo che si tratta di un’ovvietà, perché accade sempre. Quindi è giusto mettere in rilievo, NELLO STESSO MODO presunti meriti e presunti errori. Poi però si devono trarre le conclusioni: che fai, tu, da presidente: la confermi la direzione tecnica o no?
    Io si.
    Se la con fermi anche tu, diciamo la stessa cosa. Se tu la molli vuol dire che abbiamo idee opposte (non sfumature relative alle singole operazioni, ma valutazioni complessive) sul loro operato.

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  19. “Rileggi la mia frase, è quella virgolettata e poi leggi le tue domande, sono le due che vengono dopo”. Questo era l’insulto.
    Ora, invece, viene scritto che non è così e che l’insulto è dare del tifoso medio mentre “se scrivi così significa essere in malafede (senza ?)” è un dubbio conoscitivo….già.

    “Mi ricordo grandi contestazioni a allenatori dirigenti e persino presidenti, quando le cose non andavano bene”.
    Ma poco dopo “Io prima di criticare devo avere conoscenze e competenze superiori a chi critica. A me non piace dire che sbagliano gli scienziati ad affermare che la terra è rotonda”

    Quindi fammi capire: quando hai criticato tu andava bene perchè evidentemente avevi conoscenze superiori. Mentre ora se uno critica ALCUNE SCELTE che non sono andate bene (non tutto) – cercando per quanto possibile di motivarle – oppure SMENTE LA TESI DEI MIRACOLI GESTIONALI, numeri alla mano, non va bene perchè le conoscenze non ci sono.
    Mi sembra una teoria un po’ bizzarra e partigiana

    Il calcio non è una scienza – tanto da essere lo sport più popolare del mondo – e offra quindi spazi per discussioni tra un numero elevato di appassionati non del campo, tanto se più se supportate, per quanto possibile, da informazioni cercate tra quelle note. Che non sono sicuramente la simpatia/odio o altre ricostruzioni bizzarre di questo tipo.

    Aggiungo che, anche in ambito scientifico, se Zangrillo da scienziato dichiara che il covid è una normale influenza e poi ci sono tantissime vittime, forse anche un tastierista può permettersi di criticarlo….anche se non ha le conoscenze scientifiche che lo hanno, da scienziato, portato ad affermare quella che si è dimostrata essere una castroneria.
    Oppure dobbiamo dire se lo ha detto è perchè aveva le sue ragioni per cui chi siamo noi per esporre un’umile critica?

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  20. Prima ero un ragazzotto ignorante, un tifosotto, appunto.Poi sono cresciuto, ho acquisito consapevolezza dei miei limiti di conoscenza e competenza (dove ci sono), per cui prima di dire che la Gioconda di Leonardo è brutta ci penso un po’ di più, anche se per caso non mi piace.
    Comunque se l’Inter va male (per me) dico che per me va male, magari anche chi secondo me potrebbe essere il maggior responsabile (che so, in passato Gasp, FdB, lo stesso Ausilio, Baccin…). Ma se i loro capi avessero o hanno confermato questi personaggi il dubbio che non fosse colpa loro e che nelle condizioni reali dell’agire non avessero fatto così male, mi verrebbe.Mai detto che uno scienziato non sbaglia. la scienza è continuo superamento dei risultati raggiunti tra errore e scoperte. Certo se uno scienziato dice una cosa e io un’altra, mi arrendo. Se migliaia dio scinziati tra i oiù autorevoli al mondo dicono una cosa e zangrillo dice l’opposto…do leggermente fiducia alla migliaia di scienziati

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  21. E quindi il “dubbio” dovrebbe impedire a monte di muovere una critica, anche se limitata ad alcuni fatti ben precisi (e non generalizzata). Mentre il dubbio sulle vere ragioni che stanno dietro un successo non ha motivo di esistere.
    In sostanza fino a che Zhang non caccia Ausilio, per fare un esempio, significa che non si può nemmeno osare a dire di non concordare su alcune scelte, peraltro critica dettata dalla volontà di volere sempre il meglio per la propria squadra.
    Perchè è di questo che si discute.

    Non essendo il calcio una scienza – vogliamo negare che Moratti teneva alcuni personaggi (anche calciatori) per “stima” anche se tecnicamente rivedibili? – credo ci sia spazio anche per questo tipo di critiche nonostante il dubbio.

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  22. La sfida di stasera si presenta come una grande partita che tanti in giro per il mondo seguiranno (ho amici in Canada e in Nuova Zelanda che si collegheranno), è una gara dove ce la giochiamo alla pari, dove agli occhi di tutti siamo al livello dell’antagonista e per quanto caratterialmente io nutra sempre brutti presentimenti e veda disfatte dietro ogni angolo, provo un certo inusuale piacere per come la nostra compagine si presenta al Wanda!
    Ripenso ad un paio di lustri or sono quando certi palcoscenici per noi erano impensabili, ripenso a quando esultavamo come matti per esserci qualificati in champions a Roma ai danni della Lazio…sembrano passati secoli!
    Ecco io credo che non dovremmo dare tante cose per scontate, quello che abbiamo oggi è frutto di programmazione, di competenza e serietà, quanti di noi avrebbero voluto Inzaghi confermato al termine delle prime stagioni? La nostra è una visione limitata delle cose, io non so come andrà a finire a Madrid i ragazzi ultimamente mi sembravano stanchi…sarà dura e per noi storicamente le spagnole sono squadre indigeste…..ma una cosa è certa sono orgoglioso di questo gruppo, dei giocatori, staff tecnico e dirigenza per aver riportato i nostri colori a questi livelli….che non sono come affermano molti i “livelli che ci competono”…..il valore di una compagine non è legato alla storia o ai racconti del passato, il passato può insegnare e inorgoglire….ma quello che conta è ciò che dice il presente…la rosa, il lavoro, gli investimenti, come è strutturata la società….godiamoci questa partita consapevoli di ciò che ha prodotto la crescita costante che ci ha portato qua.

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  23. Concordo, godiamoci la partita, anche se gia’ so che sara’ difficile, la tensione per il risultato sara’ tanta. Forza Inter

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  24. Ho timore di questa gara per due motivi:
    1) In Spagna l’antidoping storicamente non è attendibile
    2) Lo scorso anno abbiamo tenuto testa alla pari al City. ma arrivavamo da un campionato con 12 sconfitte. L’Atletico è forse un po’ meno forte del City (in casa sua non lo so…) ma arriviamo al match con una sola sconfitta in campionato e 24 vittorie su 28 partite. Tutto un altro stress.

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  25. Grazie di tutto. Essere riusciti ad arrivare ai rigori contro una squadra di ben altra categoria sul piano tecnico e agonistico è un risultato eccezionale. Purtroppo anche la differenza nella qualità delle riserve ha fatto la differenza…..ma più di così non si poteva chiedere. Forse bisognava chiudersi in difesa ma non puoi chiedere di gestire a chi non è abituato a farlo e soprattutto non ne ha le caratteristiche. Il sorteggio non poteva dare gli stessi colpi di fortuna dello scorso anno e comunque bisogna ammettere che sul piano della corsa del palleggio e dell’intensità le squadre spagnole restano davvero su un altro piano, tenendo conto che si allenano certamente in un campionato molto più difficile e qualitativo. Peccato solo non aver avuto alternative degne degli avversari soprattutto in attacco. Complimenti ai dirigenti che senza un centesimo della proprietà hanno fatto salti mortali, sono certo che con una nuova proprietà disposta a sostenere la squadra farebbero ancora meglio.
    Grazie ragazzi, avete dato il 200% e questo è tutto

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  26. La squadra di ben altra categoria poteva prenderne 6 o 7 all’andata e anche stasera ha visto 4 o 5 volte un nostro uomo davanti al portiere, vediamo Sergio di restare equilibrati…..questa è solo una partita andata storta dopo averne vinte venti di seguito! Sto leggendo e ascoltando un po’ ovunque grandi critiche e ridimensionamenti…eppure fino a oggi pomeriggio eravamo la squadra più forte in Europa dopo il City…mettiamoci d’accordo,
    A me va bene anche così, stiamo crescendo e l’anno prossimo saremo di nuovo in corsa per tutto…adesso testa al campionato e portiamo a casa la seconda stella…orgoglioso dei ragazzi, del mister e dei nostri tifosi.
    Come dice il mister abbiamo perso una partita su 35 poi usciti in CI ai supplementari e in CL ai rigori….mi rifaccio alle parole di Luciano, questi hanno corso e pressato per 90 minuti..odio incontrare le spagnole perché tirano fuori queste prestazioni dal niente…..sembra di giocare contro tanti triatleti…..resto molto dubbioso.
    Anno prossimo saremo comunque ancora più forti e competitivi….vado a dormire sereno.

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  27. Siriano sono d’accordo con la sostanza e soprattutto con la perplessità sulla corsa delle spagnole. Tuttavia, in base a quanto visto e non avendo ancora prove a supporto, sembrano viaggiare ad altri livelli: sarai d’accordo comunque che sul piano del palleggio sullo stretto e della forza hanno molti più cambi all’altezza dei titolari ed è anche per questo che hanno esercitato tanta pressione.
    Certo thuram e qualcun altro potevano fare molto meglio, però quante occasioni hanno sbagliato loro?
    E ribadisco che i ragazzi hanno dato il 200%, solo i buffoni in malafede credevano a una superiorità che nemmeno sulla carta esisteva….sul prossimo anno non saprei, i dirigenti sono eccezionali ma a lungo andare l’assenza completa di investimenti paga dazio necessariamente. Auspicare l’avvento di nuovi soci è essenziale.
    Ribadisco, assolutamente orgoglioso di quanto fatto in condizioni incredibili

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  28. Uscire ai rigori fa sempre male. Col senno del poi il vero rammarico sta nell’andata dove abbiamo sbagliato occasioni pulite. Ieri è vero errore Pavard (sanguinoso per timing) e Thuram ma loro hanno prodotto di più e sprecato anche tanto. Poi i rigori sono una lotteria in cui gli esperti hanno paradossalmente ciccato.
    Leggere “le occasioni vanno sfruttate” pronunciate dai nostri mi fa venire in mente, a ruoli invertiti, le dichiarazioni dei tecnici delle squadre di A inferiori a noi che ogni domenica dicono “abbiamo avuto le nostre chance, se non le sfrutti le grandi squadre ti puniscono”. Ecco…

    Aldilà di questo, negli ultimi 5 anni (quelli della rinascita), in CL abbiamo un terzo e un quarto posto ai gironi, poi tre qualificazioni da secondi e alle eliminatorie vittorie con Porto-Benfica-gonzi (squadre al nostro livello se non inferiori) e sconfitte con Liverpool-City-Atletico (squadre a noi superiori). In sostanza i “valori” sono stati confermati dal campo.
    Si può vincere anche contro i più forti? Certo, soprattutto in match da 90/180 minuti (come si può perdere con i più deboli), ma le probabilità scendono enormemente.
    Il calcio italiano, salvo la parentesi dello scorso anno “assistita” da sorteggi irripetibili, temo guarderà ancora per moltissimi anni al 2010 come all’ultimo trionfo di una squadra tricolore nel torneo.

    Come colmare il gap dalle top europee?
    Non lo so…..io credo (non sono certo, bisognerebbe chiederlo in società) che l’unico modo sia risanarci finanziariamente per poter tornare nelle condizioni di investire. E fare questi investimenti su profili che, fisicamente in prima battuta, abbiano la capacità di tenere l’intensità che contraddistingue questi match europei. Molti giocatori che in A appaiono di categoria superiore, in Europa mostrano limiti sotto questo punto di vista. Mickytarian è un esempio: le sue accelerazioni che appaiono devastanti in A, contro top team calano di efficacia perchè trovi gente che …ti riprende 8anche all’andata fu così).
    Il calcio sta diventando sempre più uno sport in cui la fisicità è determinante: è pazzesco vedere i giocatori dopo 65/70 minuti cedere di schianto (anche tra gli spagnoli, no nsolo noi eh) per cui il ricorso alla panchina è fondamentale. Non credo sia un tema di preparazione ma di qualità fisica dei giocatori.
    Su questo spero si possa migliorare puntando a profili con queste caratteristiche se vogliamo arrivare a livello delle migliori. Certo sarebbe più facile avendo a disposizione maggiori risorse finanziarie ma li la buca in parte ce la siamo scavata da soli, con anni di gestione “rivedibile”, per cui bisogna provare ad uscirne.
    Quest’anno il campionato, giustamente per me, è stato posto come obiettivo prioritario e lo scarso turnover applicato dal tecnico è servito per scavare il solco vs avversari: probabile che con rotazioni maggiori saremmo arrivati più freschi in coppa ma altrettanto probabilmente non avremmo i punti che abbiamo in campionato.
    Da parte mia – per sconfitte contro squadre di questo calibro – nessuna bocciatura. Solo indicazioni che sperano siano colte per alzare ancora di più l’asticella

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  29. Ahahahah mi fa sorridere che il buon Sergio appare solo quando perdiamo, effettivamente era da un po’ che non ti si vedeva.
    Che dire, peccato non ci fosse al posto della sciagurata inter la “giovane Juve” o “l’armata bianconera”, come da te definita. Sono certo che il mago Allegri li avrebbe asfaltati
    Ciao grande :)

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  30. Non sono d’accordo con te Roberto, hai colto l’occasione (questa sconfitta) per poter riproporre ed evidenziare la tua visione delle cose….tutto questo senza contestualizzare.
    L’Atletico dell’andata ha offerto una prestazione uguale se non peggiore alla nostra di ieri sera e anche ieri sera….lasciamo perdere….ma questa sconfitta azzera ogni valutazione….questa sconfitta è il metro di paragone che da la misura del valore della squadra…..tutto quello che abbiamo fatto è visto in questi ultimi mesi non significano niente perché abbiamo perso ai rigori in un campo dove hanno sbattuto il muso le più grandi!
    Comunque io resto della mia opinione, questa squadra è una delle migliori in Europa che sta vivendo purtroppo un momento di flessione…..e sono convinto che con gli innesti dei parametri zero in arrivo continuerà ad offrire prestazioni di livello anche nelle prossime stagioni…io sono contento così, alla fine vorrei che le cose continuassero ad andare proprio come stanno andando!

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  31. Spero sia come sostieni tu ma proprio per questo ho allargato l’analisi agli ultimi 5 anni, non solo a ieri. E che riguarda tutto il calcio italiano, non solo noi.
    Non è facile arrivare al livello delle migliori – che sono anche più dotate finanziariamente – ma riconosco che la condizione del momento, un pizzico di fortuna ecc. hanno un peso molto grande nei match da dentro/fuori.
    Il prox anno ci sarò champions allargata con 8 partite: una sorta di mini campionato europeo.
    Vedremo cosa succederà

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  32. Peccato, ma a questi livelli, lo avevamo detto, se sbagli, e lo fai piu’ volte, e’ difficile non pagare dazio. Troppi errori tra andata e ritorno. E ieri, a mio avviso, troppo “timorosi”, come atteggiamento. La ns squadra da’ il meglio quando comanda il gioco, anche a rischio di contropiedi pericolosi. Quando si rintana dietro poche volte la porta a casa, con squadre di livello. Sicuramente siamo stanchi, e anche questo lo sapevamo.
    Pazienza, io a inizio stagione avrei firmato per essere dove siamo al 14 di Marzo. Ora reset e testa al campionato, che Domenica sera e’ importante fare bene, per non andare in un vortice di negativita’ …

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  33. In ogni caso, per me, con lo scudetto (non facciamo scherzi), questa sarebbe la migliore stagione del quinquennio, anche se non siamo arrivati in finale come lo scorso anno in CL e siamo uciti agli ottavi in CI. Di gran lunga la migliore.
    L’obiettivo alla portata sarebbe centrato, il resto è un “sogno infranto” ma sempre di sogno si tratta, da cui prima o poi ci si sveglia

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  34. Non si può negare che in Europa siamo scarsi. Abbiamo perso ben una partita su otto, per 2-1 all’87’ e siamo stati eliminati ai rigori. Col regolamento in vigore fino a poco fa avremmo passato il turno per il gol in trasferta. Un percorso da vergognarsi

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  35. Mamma mia che acidità….

    “Da parte mia – per sconfitte contro squadre di questo calibro – nessuna bocciatura. Solo indicazioni che sperano siano colte per alzare ancora di più l’asticella”

    Mia ultima frase, evidentemente non letta

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  36. l’ho letta, ma è il discorso generale che conta: la presunta (da me non condivisa. ma ci sta) netta inferiorità rispetto alle big europee.
    Poi anch’io vorrei che fossimo…ancora più forti

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  37. Ok, per te non siamo inferiori: però perchè poi insisti sempre nel dire che contro moltissime squadra, anche italiane, non siamo favoriti? Se non siamo inferiori all’Atletico per rosa come potremmo esserlo a Milan, Napoli, Atalanta, ecc.? Tutte squadre che non mi sembra abbiano fatto percorsi clamorosi e non hanno risorse finanziarie per colmare gap.

    Senza polemica, ma quando noi cediamo giocatori sono tutti campioni.
    Fino a che sono in squadra, però, questi presunti campioni non sono sufficienti per farti dire siamo favoriti in Italia? Anche perchè se si sostiene che Allegri, tecnico dell’altra squadra nostrana maggiormente attrezzata, non li valorizza la meglio si evidenzia subito come non siano così forti (tranne il buon Sergio).

    Ora che il confronto è con corazzate europee – perchè, per me, l’Atletico è tale anche se non a livello di city o real ma è da anni nelle parti alte del rankig europeo, è allenato da uno che sa sicuramente il fatto suo, finanziariamente non se la passa male e può spendere ottime cifre sul mercato – non va bene nemmeno sostenere che non siamo a quel livello. E, dal mio punto di vista, è normale non esserlo.
    Torno a chiedere: quali squadre abbiamo eliminato in scontri diretti (dove peraltro le chance sono magigori che in un campionato) sulla carta più forti di noi negli ultimi 5 anni? Non è una critica alla squadra ma la constatazione di un dato di fatto.

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  38. i giocatori che abbiamo perso erano fondamentali per noi. non credo lo si possa negare: Onana ha avuto un ruolo fondamentale nell’unica stagione da noi, Skriniar Brozo Dzeko Lukako sono tutti nazionali di assoluto rilievo nei loro team. Negare che perdere in sol colpo 5 giocatori così sarebbe un problema per qualsiasi squadra i sembrerebbe assurdo. ma non siamo gli unici ad avere campioni. ce li ha la juve, il Milan, il Napoli e persino ne hanno Roma Atalanta . la Lzio, partito SMS ha comunque ottimi giocatori.
    All’estero ci sono squadre che hanno qualche campione più di noi e comunque che hanno una rosa più completa, perché possono permettersi di acquistare riserve o giovani per 150 milioni.
    Ciò nonostante la bravura dei nostri dirigenti e di Inzaghi con il suo staff ci permette di costruire e esibire squdre che se la giocano alla pari con squadre super titolate e super finanziate.
    Tutto questo però non può avvenire per 70 partite. ecco perché in Italia dobbiamo temere alcune rivali e all’estero scontiamo il fatto che alle partite decisive verso fine stagione, paghiamo lo stress di un’annata lunghissima nella quale i nostri migliori sono quasi sempre presenti e in una situazione in cui quasi ogni partita è una lotta durissima.
    Nel post, che uscirà in serta, spiego perchè secondo me pur essendo più forti come rosa di titolari dell’tletico abbiamo perso. Lo spiego con dellecifre. le cifre non sono oggettive come pensano molti: vanno ‘lette’ interpretate. Nel post do la mia interpretazione. per esempio se invece di dover prendere il terzo e quarto attaccante a zero, avessimo potuto insrire Lukaku o Dybala (per dire uno di quel livello e di quei costi) probabilmente avremmo vinto anche con i condizionamenti negativi di cui parlo nel post.
    Io ero convinto che fossimo molto inferiori al City, poi la partita ha smentitole mie convinzioni, che restano, ma molto attenuate e limitate al parco riserve.. Ero convinto che l’Atletico non ci fosse superiore (non che fosse nettamente inferiore) e mi sembra che le due partite abbiano confermato le mie sensazioni. A prescindere dal discorso sulle squadre spagnole: l’ho detto prima di incontrarle e lo dico solo per loro: io non vorrei mai incontrare squadre spagnole per questioni di doping. meglio affrontare il Bayern, il PSG, persino il City. ma questa è una mia idea personale e ovviamente non ho prove che sostengano i miei timori

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  39. 🏅Il gol di Federico Dimarco contro l’Atletico Madrid è stato eletto come “Goal of The week” di Champions League.

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  40. Le leggerò con attenzione.
    Però di nuovo: se, e qui anche concordo, si dice che avessimo avuto in panchina gente più forte avremmo probabilmente vinto, vuol dire che la rosa dell’Atletico ci è superiore.
    Altrimenti come avrebbe potuto fare la loro panchina la differenza?

    NON E’ – LO RIPETO – UNA CRITICA A NESSUNO ma solo constatare quella che io considero una contraddizione.
    Ne sto leggendo tantissime in rete: ad esempio, si dice che Atletico è squadra fortissima, cheha vnto 29 delle ultime 30 in casa, che grandi squadre ci sbattono il muso, ecc.
    Poi però si contesta l’affermazione secondo cui sono forti come o più di noi…..avendo più risorse lo ritengo anche piuttosto normale

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  41. Sui 14 -15 giocatori sono forti appena un po’ meno di noi, a mio parere. Sui 20 riequilibrano. del resto se devi chiudere i conti del mercato in attivo da più sessioni, considerando anche il naturale invecchiamento dei titolari, creare un gruppo di 22 titolari di pari valore è difficilissimo, quasi impossibile. Prendi Buchanan, ci serviva uno pronto subito. abbiamo dovuto prendere uno che forse ci sarà utile fra un anno o due

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  42. Facchetti: “Inter, la rosa è forte ma va allargato il gruppo dei titolari. Taremi? In avanti serve qualcosa in più”. Concordo al 100%. Poi bisogna vedere se ci sono i sioldi…

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