
L’arbitro espelle Milan Skriniar. Uno dei momenti decisivi della partita che ci ha visto sconfitti in casa contro l’Empoli.
Non chiedetemi di chi è la colpa, io sono solo un tifoso e dico quello che vedo.
Vedo una squadra che alterna buoni risultati a orrende prestazioni.
Vedo una squadra che passa il turno in CL a spese del Barça e vince la Supercoppa col Milan 3-0, ma perde 6 partite di campionato nel solo girone d’andata, come negli anni più bui.
Trentasette punti in 19 partite fanno 74 alla fine, mantenendo la media. Una quota che non consente l’accesso alla CL, neppure se consideriamo i punti di penalizzazione della juve.
La ‘discesa’ a me sembrava evidente già lo scorso anno, quest’anno si è visto subito che è più impetuosa.
Chi ha distrutto il giocattolo?
La proprietà che non investe più e deve addirittura rientrare?
La dirigenza tecnica che sbaglia acquisti e cessioni?
L’allenatore che accetta un gruppo con forti limiti e non riesce a ottenere il massimo dal materiale di cui dispone e forse addirittura ha responsabilità in alcuni arrivi rivelatisi disastrosi?
Se proprio volete un’opinione (ma è solo un’opinione, non una sentenza), tranne la proprietà che semmai ha la sola ‘colpa’ di non aver trovato conveniente vendere, senza essere nelle condizioni di fare un mercato all’altezza delle ambizioni storiche, TUTTI GLI ALTRI HANNO UN PO’ DI COLPA.
Ma le cose si tengono a vicenda in un’interrelazione dagli effetti nocivi
L’allenatore l’ha scelto e confermato la dirigenza tecnica, ma forse non era possibile nella situazione data trovare di meglio.
Chi era sicuramente meglio vista la mala parata se ne è andato per tempo ed è presumibile che, a parte la questione finanziaria, un allenatore affermato e di livello non sarebbe mai venuto in una società senza prospettive.
Del resto l’allenatore ha fatto anche buone cose ottenendo qualche risultato apprezzabile e tenendo l’Inter a galla fino ad ora.
Ma non è riuscito a darle continuità e solidità.
Si sapeva che Conte era uomo da tornei lunghi e difficili e che Inzaghi è più adatto a giocarsi le partite secche.
Inzaghi ha battuto la juve anche con la Lazio, senza che la sua squadra fosse più forte dei piemontesi: infatti in campionato finiva sempre lontano.
Accantonato il discorso allenatore, resta aperto quello della gestione del mercato da parte della dirigenza tecnica.
Parliamoci chiaro: giocatori come Correa e Bellanova sono improponibili per una società che mira a restare ai vertici.
Con quei soldi (pochi per altro) si poteva fare di meglio.
Non solo il Napoli e il Milan, ma anche… l’Empoli ha dimostrato che si potevano e dovevano trovare a prezzi contenuti giocatori ben più affidabili.
Io non so come distribuire le responsabilità.
Come Spalletti aveva fatto cedere Zaniolo per prendere un suo pallino che ha fallito, Nainggolan, così probabilmente Inzaghi ha fatto spendere i pochi soldi disponibili per la controfigura di un giocatore, Correa.
Solo che prima non c’erano i risultati ma non c’era la necessità di rientrare finanziariamente e un acquisto sbagliato non era così grave.
I sostituti di Hakimi, di Perisic non sono all’altezza di chi ci ha lasciato.
L’unico cambio (forzato) accettabile è stato quello tra Eriksen e Hakan.
Poi c’è la questione Brozo e Lukaku che in questa parte di stagione hanno dato veramente poco e questo per la verità era imprevedibile.
In due anni mezza squadra è stata ceduta o ha avuto flessioni di rendimento clamorose.
E adesso c’è la certezza di una nuova partenza.
Togliete alla squadra Campione d’Italia Brozo, Lukaku, Hakimi, Perisic, Eriksen e ora Skriniar e il ridimensionamento è certo, soprattutto se i sostituiti non sono all’altezza.
Non parlo di Handa, odiato dai tifosi, ma se avesse preso un gol come quello oggi subito da Onana lo avrebbero linciato. Rispetto al miglior Handa sicuramente c’è un altro grande giocatore in meno.
E direi che oggi sarebbe stato prezioso persino un Sanchez.
Il Napoli e il Milan secondo alcuni hanno dimostrato che si possono sostituire grandi campioni rafforzandosi e senza spendere molto?
Non lo so e mi interessa poco, io guardo alla mia squadra e cerco di evidenziare i problemi che ha.
Indicare come risolverli, se è possibile risolverli, spetta ad altri
Io so che se giochi una partita in casa che devi vincere e metti in campo Bellanova e Correa qualche rischio lo corri.
Ma forse non potevi fare altro, perché Lukaku non ce l’hai e Dzeko non può giocare ogni tre giorni.
Torna fuori un altro mio pallino, contrastato duramente da quasi tutti: quello della rosa inadeguata per carenze di sostituti in alcuni ruoli, il che costringe giocatori chiave, spesso non giovanissimi a logoranti superlavori.
E non solo gli anziani: anche i Barella e i Bastoni giocando sempre alternano ottime prove a cali di concentrazione e /o di condizione.
Però giocavano tanto anche con Conte e avevano più continuità, come del resto Skriniar e de Vrii e persino lo stesso Lauti.
Ripeto, non sono io che devo capire da cosa dipenda tutto questo insieme di situazioni.
Io posso fare delle supposizioni, da ‘esterno’.
Per esempio se tu devi vincere e fai riposare Dzeko mettendo Correa, forse sei obbligato, ma di sicuro mandi un messaggio psicologico pericolosissimo: questa partita è più facile quindi schieriamo qualche seconda linea.
Il risultato è che nel primo tempo, anche quando eravamo in parità numerica, l’Inter sembravano loro per l’intensità che esprimevano per la brillantezza fisico/psicologica e anche per la qualità (se giochi senza il necessario furore mentale e agonistico, quello delle grandi sfide, sbagli anche una caterva di giocate sul piano tecnico come è successo a noi).
Quando invece, in inferiorità numerica abbiamo giocato sempre senza lucidità, ma con la necessaria concentrazione abbiamo sicuramente fatto meglio che nella prima ora di gioco
Comunque di semplice e chiaro non c’è nulla.
Faccio un esempio: a me la sostituzione di Correa con Bellanova è sembrata un obbrobrio.
Per come son fatto io metto tutta la vita D’Ambrosio a fare il braccetto e lascio Darmian a fare l’esterno.
In inferiorità numerica corro meno rischi di subire contropiede e, a parer mio, Darmian è più insidioso di Bellanova come esterno.
Tra l’altro, perché invece di Bellanova non hai messo Dumfries?
Io però non conosco le situazioni di mercato e neppure la condizione attuale di Dumfries, dopo il ritorno dal mondiale.
E poi se vuoi provare a vincere con in campo Darmian – Bellanova potresti essere più offensivo, almeno teoricamente, che con D’Ambro – Darmian. E avere più gamba per ripartire
Io non credo a questa opzione, ma è facile parlare dopo, anche se io lo pensavo… anche prima.
Comunque avesse messo D’Ambro e avessimo perso, tutti i critici da tastiera sarebbero stati concordi nel gridare al crucefige per quell’allenatore che se la fa sotto.
Contrariamente a quanto si può pensare io non do neppure la colpa ai due giocatori citati, come non l’ho mai data ad Handa: intanto perché tutti oggi non hanno giocato sui loro livelli abituali, poi perché se uno non è da Inter non ha nessuna colpa e non va massacrato a parer mio.
Finché devono giocare con noi e non ci sono altre soluzioni vanno sostenuti. Non hanno messo loro una pistola alla tempia di dirigenti e/o allenatore per essere tesserati.
Magari se avessi avuto i soldi per prendere Udogie o Parisi o un altro un po’ più caro le cose sarebbero cambiate.
Resta il fatto che da due anni quando in campionato arrivano le prove decisive, anche contro avversarie non irresistibili, le falliamo.
Questa è l’unica realtà indiscutibile: è successo lo scorso anno nel derby, poi in casa col Sassuolo, poi ancora a Bologna.
E’ successo quest’anno con l’Empoli e non solo.
Per contro, consolazione per me un po’ magra, è un fatto anche che sino ad ora nelle coppe invece abbiamo fatto molto meglio che in passato.
E’ possibile (è una mia tesi, una mia opinione, non una certezza) che le due cose siano correlate.
Avendo una rosa qualitativamente incompleta non riusciamo a reggere tutte le competizioni al top delle nostre possibilità.
Nelle partite da dentro o fuori attingiamo a tutte le riserve fisiche e mentali disponibili per i titolari e questo lo paghiamo prima o poi nei tornei dove bisogna essere in condizione per otto mesi.
Adesso mi sembra scontato che l’obiettivo fondamentale sia cercare di arrivare tra i primi quattro, ma non sarà facile per la concorrenza, oltre che di Napoli e Milan, della Roma che ci ha raggiunto e giocherà il ritorno in casa, avendo già il vantaggio della vittoria nello scontro diretto; poi di Lazio e Atalanta .
Nello stesso tempo dobbiamo cercare di andare avanti in CL e in Coppa Italia, ma l’obiettivo di arrivare tra le prime 4 resta imprescindibile, anche per le ripercussioni sul nostro prossimo futuro
Se lo smantellamento della squadra è un fatto, dal mio punto di vista, restano dei valori complessivi abbastanza elevati: ricompattandoci, ritrovando serenità e migliorando sul piano dell’organizzazione (in campo) nonché la condizione di qualche giocatore (ad esempio i minuti giocati da Asllani fanno bene sperare per una sua crescita rapida) la stagione può ancora riservarci qualche soddisfazione importante.
E adesso passiamo a qualche argomento meno importante, certamente ma anche, forse, meno deprimente:
Il weekend del settore giovanile
Come sempre, giustamente gli occhi di tutti erano infatti concentrati sul posticipo che ha visto impegnata la prima squadra e sulle novità, purtroppo non belle (vedi Skriniar) riferite al mercato dei ‘grandi
Ma si sono giocate tante partite delle giovanili, cioè delle squadre dalle quali potrebbero venire alcuni titolari di domani o comunque potrebbero crescere giovani importanti per le operazioni di bilancio.
Faccio solo un esempio: lo scorso anno la sola cessione di Pianmonti e Casadei ha fruttato 40 milioni con i quali si è evitata forse un’altra cessione importante.
Per comodità degli amici riepilogo i risultati delle partite disputate dai nostri:
- U19: Samp – Inter 1-2
- U18: Monza – Inter 1-3
- U17: Inter – Como 4-2
- U16: Inter – Udinese 2-0
- U15: Inter – Udinese 8-1
Under 19: Sampdoria – Inter 1-2 (Martini)
Di questo match abbiamo già parlato sinteticamente. Non è stata la peggiore partita dei nostri che confermano di essere più squadra rispetto alle prime giornate ma anche di avere limiti tecnici e di qualità dell’organico non in differenti, soprattutto dopo la perdita di Zanotti e Carboni aggregati spesso alla prima squadra.
Diciamo che dei 4 difensori visti anche ieri (compreso dunque il nuovo arrivo, Nezirevic), per il momento solo uno è all’altezza di una Primavera ambiziosa.
A centrocampo si è avuta la conferma che si può scegliere tra diversi giocatori di gamba e incontristi, per rafforzare la fase difensiva, ma allora siamo carenti nella costruzione delle azioni.
Ora che non c’è più Carboni una soluzione per me potrebbe essere mettere due mediani e in mezzo, o poco davanti a loro, Di maggio che sa costruire e rifinire.
Con Iliev stabilmente a sinistra, l’altro esterno dovrebbe essere uno che aiuta molto: Martini ma anche l’ultimo Enoch, che magari per un tempo ha dimostrato di sapersi sacrificare.
Di prime punte, con il ritorno di Zuberek, ne abbiamo abbastanza da poter alternare.
Quanto alla classifica sono meno pessimista di un mese fa: siamo usciti dalla zona play out, anche se solo di un punto, ma l’impressione è che si possa migliorare.
Certo, la situazione è anomala perché è strano vedere appaiate un solo punto sopra la zona play out Inter Milan e Atalanta.
Dal punto di vista della crescita individuale, non vedo grandi miglioramenti, anche se almeno per i 2005 bisogna aspettare con fiducia: spesso si trovano ad affrontare 2003 o anche più ‘vecchi’ e checché se ne dica se non sei un fenomeno naturale due anni a quell’età pesano molto.
L’impressione è che sia finita un’epoca perché davanti tra le ‘abitudinarie’ troviamo la sola Roma, poi Frosinone (Condello si conferma giocatore interessante con una doppietta contro i bianconeri), Sassuolo, persino Cagliari e Lecce.
Sempre bene in corsa il Torino, mentre la juve, che pure fa grossi investimenti, si mantiene in una posizione solo discreta (sesta, anche se a soli 4 punti dalle copia di testa).
Under 18: Monza – Inter 1-3 (Ciuffo, Zefi, Tamiozzo)
Non ho visto la partita, per la contemporaneità con altre, ma da informazioni raccolte sembra che la squadra abbia disputato una discreta gara, su un campo che è sempre difficile, anche se i brianzoli al momento si trovano in una posizione difficile.
Questa la nostra formazione:
Tommasi
Aidoo, Casani I, Stabile, Castegnaro (Miconi)
Ciuffo, Bovo, Berenbruch (Mazzola)
Quieto (Baldelli)
Tamiozzo (Vedovati), Zefi (Martins)
Per le considerazioni sulla crescita dei singoli rimando …alla prossima partita che vedrò di persona, perché le informazioni sono poco attendibili.
Dirò solo che sono contento del ritorno al gol di Ciuffo, un esterno che fa tutta la fascia e ha un buon tiro da fuori e della prestazione ancora una volta decisiva di Zefi (su rigore, che però si era procurato lui stesso).
A mio parere proprio Zefi, Bovo (in gol con la nazionale U18 contro la Spagna) e Quieto potrebbero presto trovare un qualche minutaggio, a turno, in Primavera.
La classifica adesso ci sorride perché siamo secondi con 28 punti, a 2 dalla Spal che comanda, ma con ben 5 punti sulla terza, il Milan, sconfitto in casa proprio dalla Spal.
Nel prossimo turno affronteremo in casa l’Atalanta, ma il percorso di questa squadra in campionato resta legato al via vai caratteristico con la formazione Primavera.
Under 17: Inter – Como 4-2 (Granziera, Pinotti, Mosconi, Tigani)
Thao
Re Cecconi (Marini), Granziera (Garonetti), Maye, Cocchi
Tigani (Gaverini), Ortelli (Zanchetta), Fois
De Pieri (Vanzulli)
Mosconi (Lavelli), Pinotti (Spinaccè)
Partita dall’andamento molto strano, perché i nostri partono benino, e poco dopo il quarto d’ora, un angolo battuto da Pinotti, viene spizzato da Mosconi che serve il liberissimo Granziera: facile il gol del centrale
Il Como nonostante il gol subito, tiene benissimo il campo, infoltendo difesa e centro campo e provando a ripartire sulle fasce e precisamente alla sua destra, dove Bobbo, molto interessante, costringe Cocchi a rimanere basso e crea qualche difficoltà.
A destra invece saliamo forte noi con un insidiosissimo Re Cecconi, servito spesso da ottime aperture di campo di Maye e con i movimenti sincronici di Tigani e De Pieri.
Proprio De Pieri e le due punte, tutti giocatori di livello superiore, per l’intero primo tempo vengono contenuti dalla difesa lariana molto fitta e decisa.
Comunque si va al riposo sull’1-0 e l’impressione è che si possa rischiare qualcosa: con un Como attento dietro a chiudere tutto, può bastare un nostro errore difensivo a mettere in discussione il risultato.
E questo puntualmente accade. Dopo pochissimi minuti dall’inizio della ripresa un errore inspiegabile dei nostri apre la strada del gol al forte Bobbo, che non perdona.
Quando la partita sembra compromessa, i nostri svoltano, con tre gol in poco più di un quarto d’ora.
Fondamentale è Pinotti (un ex) che calcia alla… Maradona una punizione da una trentina di metri. Nulla da fare per il bravo Cecchini, perché la palla, violenta e precisa, si infila nel sette.
Subito dopo è Mosconi, servito magistralmente da De Pieri, a involarsi , dribblando a rientrare il proprio difensore e trafiggendo in diagonale Cecchini.
E’ poi Tigani a mettere definitivamente al sicuro il risultato, concludendo con estrema precisione una bella manovra sulla destra.
Manca ancora più di un quarto d’ora, ma il Como non ci sta e dimostra di essere ancora vivo, provando in ogni modo ad accorciare le distanze e riuscendoci con il solito Bobbo che dribbla troppo facilmente un disorientato Cocchi e relizza il gol del definitivo 4-2.
In classifica abbiamo 5 punti di vantaggio sul Milan e sette sul Verona, terzo.
Le pagelle
Taho: sui gol non ha responsabilità, e quando è impegnato si fa trovare pronto. 6.5
Re Cecconi: per un’ora è inarrestabile e costituisce una vera spina nel fianco della difesa lariana. Poi cala e viene sostituito. 7
Granziera: segna il gol che sblocca la partita. Ha un ottima struttura atletica ma deve migliorare come posizionamento e con la palla tra i piedi. 6
Maye: anche lui, un’ora da dominatore che ti fa pensare possa anche giocare in U18. Forte di testa, veloce e cabile nell’aprire il gioco su Re Cecconi, ribaltando il fronte d’attacco. Alla distanza sbaglia qualcosa in più. 7
Cocchi: non è la sua partita: costretto a rimanere dietro perde molte delle sue qualità e fatica molto a contenere Bobbo. 5.5
Tigani: Segna un gran gol e per tutta la partita fornisce al centrocampo un apporto dinamico e qualitativo di assoluto valore. 7.5
Ortelli: elemento equilibratore, dotato di rapidità e senso della posizione, fa da schermo e avvia la transizione offensiva 6.5
(dal 13 st Zanchetta: senza nulla togliere a Ortelli il suo apporto risulta fondamentale. Lotta, costruisce e tira i calci piazzati. 7)
Fois: non ha tanto fisico ma supplisce con dinamismo, vivacità e tecnica, Comunque si fa rispettare anche nei contrasti. 6.5
De Pieri: giocatore completo, di livello assoluto per la categoria. Ha tutto, dinamismo garra, tecnica, visione di gioco. Fondamentale e irrinunciabile. 8
Mosconi: lo sapete, è il mio pupillo si da quando aveva otto anni circa e non mi delude mai. Centravanti completo e di grande qualità fisica e tecnica. Il suo organismo è ancora in piena crescita, vedremo dove potrà arrivare ma le premesse sono eccellenti.
Pinotti: piedi e movimenti da super campione, fisico…un po’ meno. Va aspettato con grande fiducia, tenendo presente che in categoria già oggi fa la differenza in modo clamoroso. Il gol è un colpo magistrale, ma anche il cross da cui origina il primo gol è pregevole. 7.5
(dal 13’ Spinaccè: si conferma giocatore importante, per certi aspetti quasi indispensabile in un attacco che palleggia benissimo in velocità, ma paga qualcosa sul piano della prestanza fisica. Diciamo che completa il reparto a meraviglia. 7)
Under 16: Inter – Udinese 2-0 (Carrara 2)
Di questa partita so poco mi limito a riportare la formazione e a ricordare come il giocatore che ha deciso la partita con la sua doppietta è un 2008 di grande prospettiva.
In classifica siamo solo terzi con 22 punti in 10 partite, a tre punti dall’Atalanta e a 5 dal Milan capolista.
Biz
Ballo (Ojetti), Luchetti, Verre (Pandullo), Carbonara (Nenna)
Mantini, Mancuso (Stante), Balduzzi
Idrissou (Affronti)
Urbano (Tassotti), Carrara (Kamal)
U15: Inter – Udinese 8-1 (Epifani, Franchi 2, Curcio 2, Moressa 2, Rivolta)
Partita senza storia per la netta superiorità dei nostri che a metà primo tempo conducono già 3-0.
Si arriva quindi al 6-0 e infine, dopo tutti i cambi, si chiude sull’8-1 finale
Se consideriamo che i friulani non sono proprio una squadra materasso perché in classifica occupavano il quinto posto (su dieci squadre); che i nostri in 10 partite hanno sempre vinto totalizzando 30 punti; che nella selezione dei primi 88 convocati a suo tempo a Coverciano, c’erano ben 8 interisti (primato assoluto), si deve concludere che indipendentemente da come finirà il campionato, ci troviamo di fronte a una squadra davvero forte in categoria e sul piano nazionale.
Certo poi si presenta il Red Bull Salisburgo di turno con tanti soldi da investire su un sedicenne come Ciardi e le cose a livello internazionale cambiano.
Proprio oggi ho letto di un 2006, Endrick, brasiliano, trasferito al Real Madrid per quasi 70 milioni.
Il Chelsea e altre squadre inglesi non badano a spese sui giovani e il Barcellona li prende da ogni parte del mondo.
Per adesso accontentiamoci di essere una squadra top da noi, con la speranza che approfittando del ‘buco’ della legislazione italiana il prossimo anno non partano altri giocatori interessanti.
Sembra che in estate la Federazione ovvierà a questo problema, adeguando l’età per le contrattualizzazioni da ‘prof’ ai 15 anni.
Tornando alla partita, i nostri scendono in campo con un 4312 molto offensivo perché gli esterni e i centrocampisti spingono:
Farronato
Epifani, Bovio, Breda, Sorino
Grisoni, La Torre, Orlacchio
Vukaj
Curcio, Franchi
In panchina: Dorigo, Suppa, Peletti, Medina, Leoni, Moranduzzo, Rivolta, Moressa.
Notiamo che mancano 3 nazionali, come Lissi, Peletti (entrato nel finale) e Carrara.
Come detto, partita senza storia e la nostra superiorità resta evidente anche quando nel secondo tempo praticamente si effettuano tutti i cambi.
La riforma dei campionati, qualche anno fa, ha costituito chiaramente un passo avanti per elevare la competitività dei tornei e favorire crescita e formazione dei giovani più talentuosi.
Campionati più brevi, ‘di zona’ con esclusione delle società di Lega Pro e poi lunghi play off per rendere le gare più combattute.
Ma sembra che la soluzione non basti: pur incontrando società professionistiche, ieri l’Inter ha segnato otto gol, il Milan sette, l’Atalanta cinque.
In classifica l’Inter ha segnato 44 gol in 10 partite, con una media di 4,4 e il Milan 40. Dopo l’Atalanta, la quarta ha segnato 22 gol, ma ne ha subiti 25
E’ evidente che queste partite sono quasi inutili. Forse si dovrebbe arrivare a un campionato nazionale, ma non c’è dubbio che sarebbe troppo costoso, per tutte le società, per via dei pesanti trasferimenti.
Resta il fatto che la valutazione delle squadre e dei singoli in partite di questo tipo risulta assai problematica e che si rischia di creare false illusioni, perché il giovane (e soprattutto la famiglia, l’ambiente) che eccelle con facilità si può illudere di essere già un potenziale campione.
Per quello che si può giudicare Farronato, prima della sostituzione, è stato impegnato una sola volta e si è esibito in un grande intervento, su una palla (rasoterra violento e angolatissimo) particolarmente insidiosa per un portiere della sua statura che deve ‘sdraiarsi’.
Non sono un indovino, ma se il carattere è quello giusto e la crescita sarà lineare e continua, questo un giorno ce lo ritroveremo a difendere la nostra porta a San Siro.
Per ora, testa bassa e pedalare.
In assenza di Lissi, il nostro terzino destro, Epifani, ha fatto bene soprattutto in fase di spinta, ma bisogna riconoscere che non è stato granché impegnato in situazioni di contenimento, come del resto il suo corrispettivo di sinistra, Sorino.
Discorso che in parte si può ripetere per i due centrali, i quali sono apparsi sicuri, ben affiatati e posizionati, apprezzabili anche nell’iniziare le ripartenze, ma che almeno per un semplice tifoso come sono io, andranno rivisti contro avversari più impegnativi
In mezzo mi è piaciuto molto Grisoni, che possiede mobilità, ritmo e capacità di gettarsi nello spazio, come in occasione dell’assist per il nostro sesto gol.
La Torre ha garantito ordine e distanza tra i reparti mentre Orlacchio ha completato il reparto con ottima fisicità e piedi per nulla disprezzabili.
Diverso il discorso su Vukaj: di famiglia albanese, anche se nato a Lecco, è classico trequartista, capace di giocate illuminanti, ma che deve crescere come continuità e razionalizzazione delle scelte. Comunque un giocatore da seguire con interesse
I quattro attaccanti che ho visto sono tutti molto forti per la categoria (e non dimentichiamo Carrara, passato ai 2006).
Franchi è più rapido e tecnico, tipica seconda punta, mentre Curcio mi è sembrato il tipico uomo d’area, forte fisicamente, capace di giocare sui compagni come di puntare decisamente la porta.
Non avendo potuto seguire tutto il secondo tempo preferisco non esprimermi sui subentrati, anche se è evidente che anche loro sarebbero titolari quasi ovunque.
Luciano Da Vite
Si proprio lui. Quello che ha acquistato anche questi altri: Pastore, Marquinhos, Dzeko (28enne), Dodò preso a zero e poi appioppato a noi a 9 ml, pjanic, lamela, benatia, strootman, gervinho, nainggolan, manolas, paredes, Rudiger, Emerson Palmieri, Salah, Sczesny, Alisson, Ilicic e tanti altri ancora. Che nel 2016/2017 imbastì senza far svenare Pallotta questa squadretta: Sczesny, Rudiger, Emerson Palmieri, Manolas, Fazio, Strootman, Paredes, Nainggolan, Salah, Perotti, Dzeko. Allenatore Spalletti e in panchina giocatorini del calibro di Alisson, Totti, Florenzi, Maro Rui, De Rossi. Esatto. Proprio lui.
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Non è un ragionamento, dovrebbe essere un fatto, ripeto, non è difficile.
Un tecnico chiede ma poi è la dirigenza che, giustamente, decide cosa fare. O pensi Inzaghi abbia chiesto Dzeko per Lukaku?
Chiaro ci sia confronto ma da li a dire che tecnico decide ne passa. Tanto più che tecnici cambiano frequentemente, più dei dirigenti da cui sono peraltro scelti.
Soldi spesi per singolo non li ho messi, non serve per ragionamento: una pippa è tale a zero o 30
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Quello che ha vinto, con una squadra siffatta?
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Non si può fare un’analisi seria in questo modo un po’ dilettantesco (infatti è giusto che non si possa, noi non abbiamo gli strumenti di conoscenza.Prima di tutto bisognerebbe avere le cifre reali di acquisti e cessioni (i presidenti,3, che hanno confermato Ausilio le hanno) Poi bisognerebbe saper perché Skrinar a 12 milioni è stato pagato il giusto e i vari pjanic della Roma siano stati un colpaccio. Poi bisognerebbe ricordare che Moratti ha lasciato non solo per i troppi milioni messi per vincere e parificare il bilancio, ma anche perché la squadra era piena di campioni al tramonto.
A quel punto non si doveva più cambiare a turno un giocatore ogni anno, ma se ne dovevano cambiare 8-10 senza aver soldi, perché ET ha dimostrato che non ne poteva mettere oltre quelli dell’acquisto. Se devi cambiare 10 giocatori e puoi spendere poco di ingaggio e 10 milioni in cartellini, prendere delle toppe è praticamente scontato. Forse i presidenti che hanno tenuto Ausilio queste cose le sapevano e le sapevano anche i direttori (tra i quali il fantasmagorico Sabatini) che lo hanno voluto confermare.
Dunque il problema è molto più complesso di come lo si vorrebbe far passare (tra l’altro per gonfiare l’elenco vengono inseriti anche giocatori per le giovanili).
Lukaku è stato pagato il giusto, ma due anni dopo (cioè con due anni in più) è stato venduto con una plusvalenza di 40 milioni. O era un c…e quello che lo ha preso per l’Inter o lo era quello che lo ha preso per il Chelsea.
Stessa cosa per tutti i giocatori che hanno generato plusvalenze.
Con ciò io non difendo Ausilio: si potesse prendere Giuntoli e lui accettasse di essere alle dipendenze di marotta, sarei contento. Sempre che non emergano questioni strane per esempio sull’acquisto di Osimhen, sul quale si sta indagando.
Infine la questione di chi comanda.
Il responsabile di tutte le operazioni in assoluto è il proprietario-presidente
Se non vuole un giocatore, non lo prende
Prende il giocatore che le persone a cui si affida gli consigliano, ritenendo il costo conveniente.
Se questa persona (OGGI MAROTTA), lo ‘tradisce’ lui lo caccia oppure è un cretino masochista (ricordiamoci sempre che lui sa come stanno realmente le cose e il perché certe trattative vanno in porto e altre no)
Poi, gerarchicamente, viene Ausilio, che è il primo collaboratore di Marotta. Lui va in giro a vedere i giocatori segnalati dalla rete di osservatori, relaziona e poi Marotta decide. Se si stimano, come sembra ovvio, si consultano.
Il rapporto di Marotta Ausilio con l’allenatore: se l’allenatore è uno con la personalità di uno zerbino, non c’è dubbio che decida il dirigente tecnico. Infatti quando i dirigenti tecnici hanno detto a Conte che doveva accontentarsi di mezze figure o di quasi scoppiati, Conte ha salutato.
Se è un allenatore per il quale aver allenato l’Inter in qualunque condizione, arricchisce il curriculum, accetta tutto: soldi e squadraccia. Andrà via più ricco e con un curriculum diverso (i licenziamenti non fanno danno: ho letto da qualche parte che solo Guardiola non è stato mai licenziato, ma io non credo che se ne sia andato lui dal bayern
Nel caso di Inzaghi probabilmente siamo in presenza di una via di mezzo. Inzaghi non ha il prestigio per imporsi, ma non è neppure uno zerbino. Vuole partecipare alle decisioni, almeno per dire le caratteristiche del giocatore che vorrebbe (per esempio Correa invece di Zapata, forse) Quindi c’è una corresponsabilità in secondo ordine (o un merito) nelle scelte di mercato.
Tra l’altro, mi pare di ricordare, ma non sono certo e non ho tempo per controllare, che anche il grande Sabatini abbia ascoltato Spalletti, realizzando il cambio Zaniolo-Nainggo.
La morale per me è: diamoci tutti una calmata, tifiamo Inter e sosteniamo chi lavora per lei, fino a quando lavora per lei. Esprimiamo pure dubbi sulla qualità dell’operato (dai proprietari ai dirigenti ai calciatori) non sentenze. Ricordando anche che siamo solo tifosi e non conosciamo milioni di cose. Io guardo ai risultati e non ai bilanci, non essendo un revisore dei conti o un esponente della guardia di finanza.
I risultati degli ultimi 4 anni li considero soddisfacenti. Se c’è qualcuno che, senza barare ha fatto meglio (cioè ha vinto di più ed è stato con maggior costanza ai vertici, mi congratulo con lui sportivamente
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Pallotta ha rivenduto la Roma senza rimetterci un becco di quattrino. Zhang non farà la stessa sorte. L’unità di misura delle perdite complessive di Zhang quando cederà l’Inter o sarà costretto a farlo è i 100 ml di euro.
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Non sono sentenze, si cerca solo di portare fatti.
12 anni non sono pochi e questa storia dei pochi soldi, se rapportata al 90% club italiani, scusa ma non sta in piedi. Stipendi dati da inter sono sempre stati più alti di quasi tutti club tricolori. E lo è ancora oggi.
Se possono permettermi solo mudyngay, kuzmanovic, schelotyo ecc. uso un mio ragazzo. Non spendo soldi, meglio ancora. E in quegli anni mi sembra di ricordare primavera fosse forte. Tutti ci ricordiamo il ‘contributo’ dei citati.
Detto questo forza Inter e forza Ausilio ma, a differenza dei gonzi per cui blissett è forte, io non voglio avere fette di salame sugli occhi.
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E io non avrei voluto andare in B, ai tempi, per la soddisfazione di lanciare in prima squadra dei ragazzi
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Quindi l’abbiamo schivata per kuzmanovic, schelotto e compagnia?
Spero tu stia scherzando.
Ero spesso allo stadio in quel periodo ed erano giocatori indegni.
Tutti possono sbagliare scelte, ci mancherebbe, ma ciò non toglie che questi errori possano essere evidenziati, senza ciò debba scatenare fantasie giustificatorie.
Se ho pochi soldi li uso per questi profili? Meglio non fare nulla. Altrimenti si giustifica lo sperpero di risorse perché sono poche. Sempre di sperpero, sottoforma di utilizzo inefficiente, si tratta.
Ripeto, capita, non capisco perché questa cosa faccia tanto rumore
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Salve amici. Rivista la primavera oggi, sembra un’altra squadra rispetto alla banda vista a inizio stagione. Si vede che Chivu è uno che lavora e che il frutto si vede a lunga scadenza. Per me è un mister che sa il fatto suo.
Una menzione particolare per i due centrali visti oggi all’opera: quello nuovo è proprio un gran giocatore. Speriamo in un inserimento in prima squadra quanto prima.
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Erano giocatori non d a squadre di vertice, ma santiddio erano giocatori veri, da serie a, non giovinetti imberbi che poi non hanno fatto carriera, una volta cresciuti, neppure in C. Con tre nostri Primavera al posto dei tre che tu citi saremmo retrocessi, senza dubbio
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Under 19: Inter Napoli 4-0
Finalmente dopo parecchio tempo una prestazione davvero da Inter degli uomini di Chivu
Contro il Napoli i nerazzurri hanno tenuto costantemente il controllo del gioco, hanno realizzato almeno 4 reti (dico almeno perché il quinto gol, annullato, è parso a tutti regolarissimo), hanno costruito belle azioni e soprattutto non hanno mai consentito al Napoli, non dico di tirare in porta, ma neppure di entrare in area
In verità un tiro, su una palla ‘uscita’ da un corner gli azzurri l’hanno fatto, ma Calligaris si è superato.
Prima di esaminare l’andamento del match una considerazione sulla dirigenza che spesso abbiamo criticato per l’atteggiamento di eccessiva chiusura che ha portato per mesi a rendere l’accesso a Interello chiuso al pubblico ‘normale’
La motivazione riguardava i lavori in corso, ma appariva forzata: infatti la zona agibile pienamente delle tribune avrebbe consentito l’ingresso di centinaia di persone, quante a Interello non si vedono mai.
Comunque ora tutto è finito: il campo è splendido, la tribuna perfettamente agibile e aperta al pubblico, l’organizzazione efficiente.
L’Inter ha…festeggiato l’evento con una prestazione davvero all’altezza.
Per quasi tutto il match è sembrata una squadra del tutto diversa da quella che avevamo visto sino ad ora in campionato.
Una squadra implacabile nelle chiusure, abile nel costruire il gioco da dietro, quasi irresistibile nelle percussioni offensive.
Permettetemi una riserva di pensiero: prima di sciogliere inni e peana aspettiamo qualche altra partita di conferma, perché dopo una gara simile non si sa mai quanto merito ci sia nella prova dei nostri e quanto dipenda dalla pochezza degli avversari, davvero, annientati.
E’ vero che anche il Cesena, classifica alla mano, non sembra meglio del Napoli, eppure noi solo pochi giorni prima abbiamo ottenuto uno scialbo pareggio contro i romagnoli.
Ma è anche vero che chi ha visto il Napoli eliminare recentemente a Torino la juve dalla Coppa Italia e sconfiggerla pure in campionato, mi ha parlato di una grande prestazione dei campani.
Resto dell’idea che è sacrosanto gioire ma che è più prudente aspettare conferme prima di esaltarci, sia per la prestazione di squadra, sia per le prove dei singoli
Pochi giorni fa avevo individuato due necessità decisive per la squadra: l’arrivo di un forte difensore e una soluzione che consentisse al centrocampo, senza dimenticare la giusta protezione per la difesa, di avere elementi che sapessero costruire la manovra.
Ebbene, in difesa è arrivato un centrale di piede destro che ha esordito benissimo, affiancando la ‘sicurezza’ Fontanarosa.
A centrocampo Chivu potrebbe aver trovato la soluzione.
In effetti l’Inter si è schierata con un classico 433, con Stankovic capace di far filtro ma anche di avviare l’azione (e di andare personalmente a concluderla) affiancato da due mezze ali di cui una, Kamate, quando è in giornata sa contrastare giocare e ‘strappare’ e l’altra, V. Carboni, lascia forse qualcosa nella copertura ma è fortissima nel pulire palle sporche, avviare e costruire l’azione
Le due ali, Enoch e Nico Iliev davano una mano in fase di non possesso e diventavano irresistibili, uno per progressione l’altro per tecnica, quando spingevano.
In mezzo uno strepitoso Pio che ha festeggiato…il primo gol del fratello Seba in serie B, con una prestazione superba.
Se consideriamo che anche gli esterni bassi hanno fatto bene in entrambe le fasi, comprendiamo il perché di questa evidente disparità di valori.
Teniamo presente anche che l’Inter aveva, tra campo e panchina due soli fuoriquota e ben nove 2005, contro i ben 5 fuori quota – tutti in campo e un solo 2005, anche lui in campo.
Ripeto, è presto per dare giudizi ma sembra proprio che ci sia una costante: Chivu lavora su una grande rosa per alcuni mesi, poi fa le sue scelte e…sembra le faccia bene.
La strategia della dirigenza di provare ad anticipare la crescita dei giovani che merita, fa correre qualche rischio (siamo usciti da poco dalla zona play out) ma alla fine sembra pagare in termini di risultati e soprattutto di crescita dei singoli.
Questo lo devo riconoscere, io che da tifoso voglio sempre vederli vincere e avevo criticato alcune scelte del post Vecchi
Veniamo dunque alle prestazioni individuali
Calligaris: a me è sempre piaciuto e ho conservato la fiducia in lui anche dopo un paio di errori in campionato che abbiamo pagato. Tornato titolare è stato impegnato una sola volta, su un tiro violento proprio nel sette. La parata è stata per me da grande portiere potenziale.7
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Dervishi: forse l’avversario non era granché, fatto sta che l’ha controllato con sicurezza e si è fatto vedere anche in fase di costruzione: non ha un gran fisico, ma supplisce con intelligenza, concentrazione e senso della posizione. 6.5
Kassama: subito titolare, ha disputato una gara di grande sicurezza, di testa come di piede, e di buona personalità Sembra davvero interessante, da rivedere contro attaccanti più forti, ma meglio non poteva esordire.7
(dal 41′ st Stante sv)
Fontanarosa: da tempo è il leader assoluto della difesa e uno dei perni della squadra intera. Prima si assumeva anche la responsabilità del lancio lungo sulle punte, ora, con la presenza di Stankovic, questo compito va al serbo e Fontanarosa, quando è il caso, può permettersi di uscire e dialogare col centrocampo.7.5
Pelamatti: spinge e si propone con grandissimo impegno e grinta; le sue sovrapposizioni sono spesso pericolose. Alla distanza resta più prudentemente a presidiare la zona difensiva. 6.5
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Carboni: gioca più da mezz’ala che da trequartista, anche se ovviamente spesso si inserisce. Lavora molto e forse perde qualcosa in brillantezza ma il suo contributo al gioco di squadra resta determinante: Gli viene annullato un gol in modo assolutamente inspiegabile. 7
Stankovic: grande sorpresa per chi…non lo conosceva. Io che l’avevo visto dominare spesso sotto età nelle formazioni minori, mi domandavo quando riavremmo rivisto anche in U19 il dominatore del centrocampo. Forte di testa, sia in fase difensiva sia in attacco (splendido il primo gol) sa calciare da fuori in modo che ricorda spesso …suo padre (secondo gol e calci piazzati). Ma sa vincere i contrasti, chiudere le linee di passaggio, dialogare con i compagni. Deve solo con fermarsi a questi livelli. 8
Kamate: un’ora di assoluto livello. Progressione inarrestabile, ottimi rientri in copertura, buone giocate con i compagni e un grande gol. Non si può chiedere di più. 7.5
(dal 18′ st Di Maggio 6,5 con tecnica e senso della posizione interrompe molte azioni e contribuisce a gestire il possesso palla)
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Owusu: finalmente l’Enoch che aspettavo. Ha messo muscoli, la progressione è assolutamente inarrestabile, salta in velocità i difensori partenopei quasi irridendoli, per la facilità con cui li lascia sul posto. Deve migliorare nell’ultima giocata ed essere più lucido nelle conclusioni, ma..ne ha tutto il tempo. 7.5
(dal 18′ st Curatolo entra bene, con grande voglia e vivacità si rende pericoloso e realizza finalmente il gol che aspettava da tempo. 7)
Iliev: l’ho osservato da vicino: meno di 10 metri. Regala giocate che incantano e che da lontano o in tv sfuggono. Gli manca ancora qualcosa per sfondare a livelli importanti, soprattutto in gare più intense agonisticamente. Teoricamente è un genio, soprattutto quando come oggi mette tre assist e altre giocate decisive. 8
(dal 31′ st Biral sv)
Esposito: per me una prestazione spettacolosa. Solo al centro dell’attacco, perché gli esterni stavano molto larghi, non perde un duello, conquista e rigioca per i compagni ogni pallone lungo o alto, gli avversari non riescono a frenarlo in alcun modo. In più è tecnico e ‘vede’ il gioco come pochi 8.
(dal 31′ st Sarr sv)
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Chivu: fa che alla fine ha sempre ragione lui… Certo, rincorrere la vetta non è più possibile, ma dopo tanto lavoro riesce finalmente a presentare una squadra efficace, persino brillante, che fa la partita con qualità, senza perdere equilibrio e connessione tra i reparti. 7.5
NB: forse si è capito che ho un debole per i miei 2005….
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Ciao Luciano, nessun debole. Se rivedo mentalmente questa squadra penso che tutti siano di un buon/ottimo livello per il campionato primavera. Certo il salto in prima squadra (o anche in B) è altra cosa. Però è lecito a questo punto con il campionato che è andato, appena sarà possibile blindare il quarto posto, provare qualche giovane in prima squadra. Non vorrei ripetermi ma i due centrali mi sembrano abbastanza spendibili in qualche spezzone di partita in A, così come lo è Carboni. Su Kamatè ed Iliev, che pure hanno brillato, invece ci andrei più cauto.
Tu che ne pensi Luciano?
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Quest’anno nessuno della primavera è all’altezza per giocare in prima squadra. Solo Zanotti e Carboni, di fatto già aggregati, possono giocare qualche minuto in partite già acquisite nel risultato. Questo sarebbe senz’altro auspicabile, ma niente di più
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Non sono d’accordo. Il futuro per noi sarà economicamente ( e quindi sportivamente) molto grigio. Bisogna avere il coraggio di provare dei giovani in prima squadra. Ovviamente la scelta dovrà essere tecnica e su quella non possiamo interferire. Tuttavia con una difesa da rifondare al 70% per il prossimo anno secondo me qualche tentativo di inserimento va fatto proprio in quel reparto soprattutto se intravedi che qualche talento spendibile ce l’hai.
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Oggi giornata piena: ho visto ben tre partite (U17 U16 e U15) che si sommano alla Primavera di ieri, in attesa…del derby di stasera
Caro Francesco, sono più d’accordo con Giorgio che con te. Non ci sono giocatori in Primavera che possano giocare subito, anche spezzoni, in prima squadra. neppure Zanotti e tantomeno Carboni, per me. A meno che non si sia almeno 4-0 a pochi minuti dalla fine, allora….può giocare chiunque.
Seba, che era per me più promettente di Carboni, due anni dopo che è andato via gioca (speriamo da titolare) in serie B, nel Bari. Oggi ha 21 anni, non 18. Fontanarosa ne ha 20 è bravino, ma dubito che oggi farebbe il titolare in B.
Io il calcio lo vedo così, poi sarei felice se tutti i Primavera andassero subito nella nazionale di Mancini. Ma non sono solito confondere i desideri con la realtà
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Lo chiedo da non esperto della primavera: possibile che oggi, ieri, negli anni difficili di Thohir non ci sia mai stato un ragazzo (hanno cmq 19/20 anni non 15) pronto per un ruolo da turnazione in prima squadra ed evitare così, acquisti di bidoni, magari fisicamente più formati, ma bidoni conclamati?
Mi sembra che altre squadre lancino di tanto in tanto dei ragazzi. In quegli anni, poi, zero obiettivi. Campionato a ottobre era già andato.
Veramente, senza vena polemica, ma non capisco come ciò possa accadere se ci aggiungiamo che abbiamo un gruppo dirigente primavera tra i migliori d’Italia.
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E’ semplice: se non hai tra i giovani un autentico fuoriclasse, prima dei 22.23 anni quelli buoni giocano in B (Esposito, Mulattieri, il signor 20 milioni Casadei, Fabbian, oppure nelle serie a di Paesi con campionati meno competitivi , ad esempio Olanda o svizzera (Oristanio, Stankovic, ecc. Forse solo Willo, se fosse rimasto avrebbe potuto legittimamente trovare un po’ di spazio.
Il discorso poi va fatto sulle squadre (nessuna) che negli ultimi tre anni hanno lottato fino alla fine per lo scudetto
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Io sono contrario a far giocare un giocatore in serie a come premio per…. essere giovane. Sono certo che i conclamati bidoni siano giocatori dignitosissimi e che per esempio Kuzmanovic fosse 10 volte meglio di qualunque centrocampista Primavera di quell’epoca
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Perché non hai presente i difensori della primavera di adesso.
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Ma perché? All’estero pieno di 20enni, non necessariamente fuoriclasse ma discreti giocatori.
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Ma perché? All’estero pieno di 20enni, non necessariamente fuoriclasse ma discreti giocatori.
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Ottima vittoria, anche speravo di non soffrire fino alla fine contro un Milan molto rabberciato.
Ma va bene cosi
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a questo non devo rispondere io, ma i responsabili dei settori giovanili, di club e della Federazione, i medici, i preparatori atletici, i sociologi ecc. Perché le cause sono molteplici interne ed esterne all’elemento calcio: Per esempio come viziamo noi nelle varie società, a livello di procuratori e in famiglia, i giovani con qualche barlume di talento.
Vicino a me due ex giocatori e ora procuratori (seri, sembrava dai discorsi) lamentavano il fatto che chi ha giocato a certi livelli, come loro, sa benissimo che per arrivare bisogna essere ferocemente concentrati sull’imparare, sul sacrificarsi, sul lavorare duramente senza distrazioni. Ma queste cose un giovane non le sa e non le capisce, se non c’è qualcuno che gliele fa capire.
Oggi, per dire, un valentin carboni sembra un predestinato e tutti gli fanno credere questo. Invece è solo un giovane con qualche talento che deve ammazzarsi di lavoro e umiltà
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Marotta prima del derby: “Dovremo potenziare il lavoro sui settori giovanili. In premier sono stati spesi 700 mn, da noi cifra esigua. Siamo periferia. Dobbiamo prendere provvedimenti alternativi come la valorizzazione delle risorse”.
Ecco, questa mi sembra, finalmente, una dichiarazione realistica, che non vive agganciato ad un passato bellissimo che purtroppo non c’è più.
Speriamo sappiano attuare bene tale strategia (obbligata)
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Molto bene ieri sera. Un gran primo tempo con la pecca di non fare goal quando “ci sarebbero” tutti i presupposti, quando il milan non riusciva neanche a fare le rimesse laterali . Ho temuto di pagare dazio nel secondo tempo.
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inviato il post sul derby e sulle tre partite delle giovanili che ho visto domenica (U17, U15, U16). Della Primavera avevo già scritto sabato, mentre da Torino arriva la notizia che gli U18 hanno perso 4-1 contro i granata
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Ho visto la mail Luciano, lo pubblico in serata!
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Nuovo post online, buona lettura a tutti: https://buu.zone/2023/02/06/ancora-conferme-nel-bene-e-nel-male-inter-milan-1-0/
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