Inter – Lazio 1-0: il dubbio

Dopo 5-1 partite ufficiali, ci sono numeri che ci rendono tutti felici. In campionato 5 partite e 5 vittorie, 10 goal fatti, 1 subito: primato in solitudine in classifica. C'è il neo del pari casalingo contro lo Slavia in Champions, ma nessuno si sarebbe in ogni caso aspettato questi risultati. Tutte le squadre stanno avendo difficoltà intanto, il dubbio è se e quali margini di crescita abbiamo noi, dato che è lecito immaginare che le altre potranno nel prossimo periodo migliorare il loro rendimento. Intanto esprimiamo tutta la soddisfazione per una vittoria importante contro la Lazio, una vittoria meritata, nonostante le difficoltà, e ottenuta anche grazie a una prestazione super di Handanovic.

Un’Inter di lotta e di governo: Inter – Lazio 1-0

Inter batte Lazio uno a zero: decisiva una rete di D'Ambrosio su cross di Biraghi al suo debutto in questa seconda "vita" nel club in cui è cresciuto e che lo ha lanciato nel calcio professionistico. Non è stata una partita facile, ma più che guardare le "critiche" ricevute, premio invece la grande forza di questa squadra, che fa dopo il derby un ulteriore step in avanti e che comunque con cinque vittorie su cinque partite di campionato, si conferma alla testa della classifica davanti alla Juventus. È un'Inter di lotta sul campo e di governo per quello che riguarda la classifica. Benissimo de Vrij, ma il giocatore simbolo probabilmente è Nicolò Barella, corsa, grande forza e piedi buoni. Un rugbista (si fa per dire) prestato al gioco del calcio.

Vinto il derby, adesso cresciamo tutti insieme

L'Inter vince il derby disputando la migliore partita (finora) della stagione. Arriva subito quindi il riscatto dopo il pari contro lo Slavia Praga martedì scorso in Champions. Una vittoria per due reti a zero, maturata nel corso della ripresa e con i goal dei due giocatori protagonisti - pare - di un diverbio alla fine del primo tempo della gara di martedì scorso, ovvero Brozovic e Lukaku. Decisive le scelte e l'atteggiamento dell'allenatore, di conseguenza quello della squadra. Antonio Conte ha gestito questa partita alla perfezione, sin dalla sua preparazione con le importanti dichiarazioni nella conferenza stampa della vigilia. Confermata la solidità difensiva e il ruolo determinante di Brozo e quello importante dei due esterni, l'importante contributo in zona goal dei centrocampisti e i movimenti delle punte, Conte azzecca le scelte (D'Ambrosio per Candreva; Barella per Gagliardini/Vecino; la conferma di Lautaro) e dimostra di saper leggere la partita quando deve fare i cambi e "spostare" i propri giocatori a seconda delle esigenze della gara. Un risultato importante e che ci chiama a migliorare e crescere tutti insieme.

Inter – Slavia Praga 1-1: il ritorno di dubbi e di preoccupazioni

Il pari contro lo Slavia Praga è stata una brutta e imprevista battuta d'arresto. L'avversario era sottovalutato a priori, la sfida si è rivelata più difficile del previsto. Non ci sono dubbi tuttavia che i nostri demeriti siano stati enormi sotto tutti gli aspetti: condizione fisica, atteggiamento tattico, scelte dei giocatori, atteggiamento psicologico ovvero "mentalità" messa in campo. Nel post analizziamo la partita e con la consapevolezza che ogni giudizio si darà alla fine (sperando che questo sarà positivo). Per ora, nulla di definitivo. Un incidente di percorso su cui riflettere, da parte di chi di dovere, per cercare di evitarne altri o almeno di ridurne il numero. A partire dal prossimo derby.

ll migliore inizio possibile: Inter – Lecce 4-0

Non ci poteva essere un esordio migliore per Antonio Conte sulla panchina nerazzurra. L'Inter vince e convince contro il Lecce alla prima del campionato di Serie A. Bene le prestazioni dei singoli, così come procede in maniera graduale la crescita del collettivo. Certo, c'è ancora da lavorare e non ci si deve fare incantare dai titoloni sui giornali, ma la mano dell'allenatore già si vede nel modo di stare in campo della squadra, radicalmente diverso rispetto al passato. Merito dell'allenatore, quindi, ma anche dei giocatori, che sanno interpretrare il nuovo sistema di gioco in una maniera intelligente e cominciano a trovare già un'intesa tra di loro che promette bene per il futuro. L'uomo fondamentale è Brozovic, la sorpresa Sensi, ma la "palma" del migliore in campo la dò a Antonio Candreva, che si è meritato tutti gli applausi di San Siro dopo aver segnato il goal del definitivo quattro a zero.

Non partecipo al suicidio… preventivo: Tottenham – Inter 1-1

Come spesso succede, è diffuso in alcune frange del tifo interista un atteggiamento di critica negativa aprioristica nei confronti della società e della dirigenza del club. Si tratta di critiche spesso immotivate e che vengono fatte sull'onda di una emotività che ha dell'irrazionale e che per ora sono in parte frenate dai buoni risultati della squadra che, sebbene incompleta, ha disputato un ottimo precampionato. Si vede già la mano di Antonio Conte, un allenatore su cui Suning ha voluto puntare forte per rilanciare l'Inter dopo la gestione positiva di Luciano Spalletti. La partita con il Tottenham, vinta ai calci di rigore, segna un ulteriore passo in avanti e regala spunti di riflessione sullo stato attuale del lavoro effettuato dal nuovo allenatore e dalla squadra.

Cresce la società e cresce la squadra: Inter – Paris Saint Germain 1-1

Ancora una buona prestazione durante la tournée asiatica e nell'ultima partita della International Champions Cup. Contro il Paris Saint Germain, l'Inter passa in svantaggio, poi pareggia con una rete di Samuele Longo e infine vince ai calci di rigore. Quello che conta, al di là del risultato, è che si è trattata di una prova incoraggiante e che segna una ulteriore crescita della squadra, di pari passo a quello che è stato finora il lavoro della società. Abbiamo delle certezze e sappiamo che cosa ci manca per migliorare. Pochi dubbi che si farà il possibile per accontentare Antonio Conte e completare la rosa nel migliore dei modi.

Contro ordine, non rischiamo di retrocedere (almeno sino alla prossima amichevole): Juventus – Inter 1-1

Vince la Juventus ai rigori, ma poco importa in una partita che rispetto a quella giocata contro il Manchester United, vede i nostri migliorare nettamente sul piano della condizione e in particolare del gioco. Certo la squadra è ancora incompleta: mancavano diversi giocatori all'appello e il mercato è ancora tutto aperto, ma contro la Juventus oltre a non correre rischi per tutto il primo tempo, abbiamo creato qualche pericolo (anche grazie alla presenza di un giocatore "vero" in attacco come Perisic) e abbiamo perso pochissime palle in "uscita". Il secondo tempo eravamo meno lucidi e abbiamo subito il ritorno della Juventus, poi la solita girandola di sostituzioni ha di fatto chiuso la partita. In definitiva nulla di rivoluzionario, ma si comincia a vedere il frutto del lavoro dell'allenatore.