Weekend in chiaroscuro per le nostre giovanili. Partiamo dall’Under 17 di Samir Handanovic, allenatore preparato che tra le altre cose la prossima stagione sarà sulla panchina della Primavera. La più forte delle nostre giovanili rischia, dopo avere perso 3-2 a Torino contro i “granata”, di essere l’unica a fallire l’obiettivo di entrare tra le prime quattro. Al ritorno a Interello, mercoledì, alle ore 18.00, al Torino basterà il pareggio, cioè avrà a disposizione due risultati utili su tre per passare il turno a nostro discapito. La qualificazione appariva a portata di mano ed è stata buttata via a causa di una serie di errori individuali inammissibili. L’Under 16 di Solivellas perde in casa due a uno contro l’Empoli. La partita con ogni probabilità segna lo stop della corsa scudetto, in semifinale, dei nostri ragazzi. Per andare in finale infatti bisognerebbe vincere ad Empoli, anche con il minimo scarto, ma il compito appare quasi proibitivo. I toscani sono veramente molto forti e possono contare su un paio di giocatori davvero al top, come il numero 11 Landi, un brevilineo immarcabile, e il centravanti Perillo. Complessivamente però loro sono apparsi superiori come spirito di squadra, almeno in questa gara. La notizia migliore viene dall’Under 15 di Fautario che vince a Bergamo contro l’Atalanta e lo fa con un risultato veramente importante. Perché vincere tre a zero a Bergamo si può definire come una vera e propria “impresa”. Da segnalare le prodezze del portiere Costante, che ha parato un rigore sull'1-0 e ha compiuto qualche altro grande intervento nella ripresa. Un po’ tutti i nostri ragazzi si sono però espressi su ottimi livelli. Qualche cenno particolare, oltre all’ottimo Costante, lo meritano il centrale Forlani, poi Foroni, quindi i centrocampisti. Ma senza dubbio tutti quanti meritano un grande elogio per quanto fatto. Il discorso per quanto riguarda l’ammissione alla finale non è chiuso ma è molto ben avviato: i bergamaschi dovrebbero infatti vincere a Interello 4-0. In finale molto probabilmente ci aspetterà il Milan del fenomeno Jadid e non solo.
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L’ottimismo o il realismo? Parma – Inter 2-2
La delusione molto forte potrebbe indurre a riflessioni troppo negative: in fondo siamo sempre primi in campionato (lo saremo anche se il Napoli vincerà la partita contro il Bologna), siamo il lotta per la finale di Coppa Italia e dobbiamo ancora giocarci la doppia partita con Bayern, unica tra le squadre italiane ancora in lizza in CL. Purtroppo questi risultati sono il prodotto di quanto fatto fino ad ora, in oltre otto mesi esaltanti per molti versi, mentre i segnali per il futuro sono quanto meno poco incoraggianti. Nelle ultime tre partite abbiamo ottenuto solo due pareggi e una vittoria, stentata, contro squadre forti ma non di primissima fascia, come Udinese, Milan e Parma. Eppure altri sono i fattori che suscitano preoccupazione, credo legittima, ben oltre i punti persi in sé. Sono le prestazioni, il susseguirsi di infortuni e la difficoltà di sopperire alle assenze, anche per il necessario turn over, schierando in campo diverse alternative ai titolari contemporaneamente. Il problema è il gap esistente, per molti ruoli, tra il titolare e il sostituto. Non si può avere ambizioni in Italia e in Europa senza fare, da anni ormai, un solo mercato sostanzioso. La realtà è che non possiamo permetterci di mettere in campo contemporaneamente 5-6 alternative ai titolari; non abbiamo alternative ai titolari credibili come attaccanti (eccetto Arnautovic, in parte); se gli attaccanti non hanno alternative credibili, dopo molti mesi, arrivano inevitabilmente a una condizione deficitaria. Pari modo, non si può essere ambiziosi neppure sul settore giovanile, lesinando sugli investimenti di mercato. In apparenza nel settore siamo messi bene: U20 e U18 dovrebbero arrivare tranquillamente alle fasi finali; U17 U16 e U15 sono prime nei rispettivi campionati. Ma a livello di singoli mi sembra siano pochi i giocatori 'completi' (fisico, tecnica, mentalità) che possono arrivare a grandi livelli, rispetto ad alcune nostre rivali: Milan, Atalanta, Roma e Juve prima di tutto, ma non solo. Anche in questo caso è una questione di investimenti sul mercato: la base calcistica, in tutte le categorie, è molto alta, ma mancano quegli innesti, soprattutto dall'estero, di giocatori 'destinati' a percorsi professionali di assoluto rilievo
L’ultima giornata del grande calcio
Ultima giornata del grande calcio e forse ultimo post per quello che riguarda l'anno 2022. Vedremo. In ogni caso ultima giornata del grande calcio, perché adesso per più di un mese restano solo noiose partite delle nazionali, senza la nostra Inter. I Campionati Mondiali in Qatar "spaccano" in due parti il campionato con una seconda fase che si giocherà dopo un Mondiale che restituirà parecchi giocatori pesantemente "provati". In ogni caso al termine della prima fase il nostro campionato comincia ad assumere un volto credibile. Il Napoli è la principale candidata alla vittoria finale nella corsa al titolo (salvo un crollo imprevisto e imprevedibile) e con Milan e Juventus costituisce un terzetto di squadre che sembrano decisamente migliori della nostra Inter, della Lazio, della Roma, dell'Atalanta. La partita di Bergamo, ne parliamo nel post, ha confermato alcuni aspetti negativi della nostra squadra che hanno condizionato il nostro cammino fino a questo momento. Questo al di là del buon risultato ottenuto. Dobbiamo crederci in ogni caso e puntare a fare il massimo nella seconda parte del campionato, consapevoli che saranno determinanti tutta una serie di "variabili" e che per puntare almeno al secondo posto, dovrebbe andarci tutto bene, a partire dalle condizioni di Lukaku e di ritrovare i migliori Brozo, Bastoni e de Vrij e - magari - di intervenire in qualche maniera sul mercato. Di fatto, comunque, fine settimana molto intenso per chi tifa la nostra squadra a tutti i livelli. Nel post si dedica ampio spazio alle nostre selezioni giovanili, nell'ordine: Under 16, Under 18, Under 19 e Under 15. Buona lettura.


