
Avevo molta curiosità e anche molte speranze, mentre mi recavo a Interello per assistere al debutto dell’U20 di Zanchetta, ma devo ammettere che, pur con tutte le attenuanti del caso, sono rimasto francamente deluso.
Ho visto una squadra senza ritmo (tranne forse nei 15-20′ finali), che non riusciva a far gioco e ‘ritrovarsi’, con tanti lanci lunghi sbagliati, incapace di servire le punte su azione e spesso battuta sulle seconde palle.
Meglio il Bologna, abbastanza nettamente, anche se il suo gol, venuto su corner, è stato l’unico tiro in porta degno, mentre noi abbiamo segnato su azione e abbiamo impegnato, sempre su azione, il loro portiere in almeno due grandi parate.
Ma il fatto è che le nostre occasioni sono venute da spunti personali (soprattutto di De Pieri nel primo tempo, ben assistito da Aidoo, e di Pinotti, poi di Mosconi, nel secondo).
Ma Lavelli non ha mai avuto una palla giocabile e gli inserimenti delle mezze ali sono stati sostanzialmente infruttuosi.
Il Bologna invece è apparso più squadra, più grintosa e forse più in condizione.
Magari tecnicamente un filino meno valida rispetto ai nostri, sul piano individuale, ma certamente ben organizzata e molto concreta.
Dicevo che è un campionato difficile da valutare perché è la prima volta che il limite di età è stato aumentato di un anno: quindi bisognerà capire quale politica hanno attuato le diverse società. Se puntare a far bene in categoria o mandare i 2005 a giocare nel campionato dei grandi.
E’ evidente che i due atteggiamenti possono favorire differenze di prestazione rilevante.
Osservando le formazioni (panchine comprese) la scelta dell’Inter sembra quella di mandare i 2005 più pronti a giocare (Stankovic, Di Maggio, Stante, Stabile, Pio addirittura un anno prima) e di tenere quei giocatori che si ritiene debbano compiere un altro step prima di misurarsi con i professionisti.
La scelta del Bologna non la conosco, ovviamente, ma posso notare una cosa: loro avevano in campo come formazione base, inizialmente, una squadra più giovane della nostra.
Avevano tre 2007 contro nessuno nostro e lo stesso numero di 2006.
Dunque noi avevamo tre 2005 al posto di tre 2007, cioè giocatori più esperti della categoria, rispetto a loro.
La cosa positiva, a mio parere è la vastità della nostra rosa, come si leggerà dalle formazioni e dalla panchina (tra l’altro ci mancava qualche giocatore importante, su tutti Cocchi).
In pratica disponiamo al momento di 22 o più giocatori quasi intercambiabili.
Se questo è un bene da un certo punto di vista, significa anche che scarseggiano i giocatori decisivi, irrinunciabili (per essere chiari i Bastoni, Barella, Calha, Lauti, Di marco Thuram della situazione).
Noi avevamo un solo giocatore ‘nuovo’, Topalovic che ha lasciato alquanto a desiderare, loro avevano diversi stranieri, per lo più arrivati a gennaio o a giugno, dalle caratteristiche molto… sostanziose.
In particolare secondo me Karlsson, centrocampista di piede destro, ma anche Papazov, terzino, autore del gol, potrebbero già giocare in prima squadra. Per non parlare del portiere Happonen.
Emiliano mi chiedeva una valutazione dei giocatori che potrebbero avere un futuro, di quelli eventualmente già aggregabili alla prima squadra e del valore di Zanchetta come tecnico.
Se il metro di valutazione fosse questa partita dovrei esprimere un parere negativo su tutte le questioni.
Ma non sarebbe giusto.
Zanchetta deve avere il tempo di maturare delle scelte concrete, la squadra deve rifinire la preparazione e ritrovarsi come schemi e fluidità di gioco (tre quattro verticalizzazioni di grande spessore si sono viste, ma la gestione della partita è risultata nel complesso insufficiente), i singoli più qualitativi devono entrare condizione e soprattutto in rapporto simbiotico con il resto della squadra.
Su Zanchetta posso dire questo: lo conosco da quando allievo regionale è arrivato all’Inter dalla Biellese.
Possedeva grande eleganza e visione di gioco, ma aveva un fisico gracilino tanto da essere schierato sotto età (se non sbaglio lui era un ’75 ma giocava con i ’76).
Crescendo naturalmente si è irrobustito ma non abbastanza da poter supportare ai massimi livelli le sue doti tecniche.
Ricordo che quando era in Primavera (erano gli anni in cui noi avevamo preso Bergkamp), dicevo ai miei amici, sbalorditi: “Abbiamo in primavera un giocatore che tecnicamente non ha nulla da invidiare all’olandese”.
Poi ha fatto una buona carriera in Serie A con Foggia e Chievo. Avesse avuto il cambio di passo e la progressione di Bergkamp sarebbe diventato anche lui un top.
Da allenatore ha fatto bene alla Cremonese, malino in primavera con la juve, poi bene da noi, dove ha passato diverse categorie sino a riapprodare in Primavera.
A me (ma è solo un’impressione) sembra più capace nel far crescere i giovani che nel gestire squadre già ‘pronte’.
Lo scorso anno la Berretti era spettacolare da vedere, ha dominato il campionato con un attacco irresistibile ma anche con una difesa allegra, che poi nel finale ci è costata il titolo.
Qualcuno ricorderà i davvero bizzarri rovesciamenti di partita, come nei due match con la Roma: 4-0 per noi dopo 20 minuti, 4-4 finale a Interello.
5-2 per noi in parziale rimonta a Roma.
Ma ci sono state altre situazioni simili.
Comunque giocavamo bene, eravamo la squadra che mi piaceva di più seguire.
Per questo mi ha molto meravigliato la prestazione di ieri: maggior solidità difensiva (Bologna mai andato al tiro veramente se non su calcio piazzato) ma estrema difficoltà nel fare la partita, nel dare fluidità al gioco.
Tanti lanci lunghi e scarso sostegno alla punta: le fasce erano il punto di forza, ma poi in mezzo all’area c’era solo Lavelli fra 3-4 difensori bolognesi e l’azione finiva.
Comunque siamo solo all’inizio: “lasciatemi lavorare”, come diceva quel tale.
I migliori ieri sono stati sicuramente Aidoo, De Pieri nel primo tempo e in parte Berenbruch. Anche Alexiou ha ben guidato la difesa.
Nessuno di questi, tuttavia al momento può secondo me aspirare a presenze in prima squadra.
Tra i giocatori che hanno maggiori prospettive, segnalerei, oltre all’assente Cocchi, De Pieri, Mosconi e Lavelli. Forse anche Calligaris.
Ma vediamo formazioni e prestazioni individuali:
Inter (433):
Calligaris,
Aidoo, Garonetti, Alexiou (dal 66′ Maye), Motta,
Topalovic (dal 46′ Venturini), Bovo (dal 72′ Zanchetta), Berenbruch
De Pieri (dal 85′ Mosconi), Lavelli, Quieto (dal 46′ Pinotti),
A disp.: Zamarian, Zarate, Kangasniemi, Della Mora, Vanzulli, Re Cecconi.
Le pagelle
Calligaris:
tra i pali è fenomenale.
Lo dico sulla base del riscaldamento, per le parate che gli ho visto fare, perché in partita non ha ricevuto un tiro che si possa considerare tale.
Come lo scorso anno però, quasi in ogni partita ci scappa l’incertezza.
Sul gol, nato da calcio d’angolo per la verità inesistente, Papazov si trova a saltare in perfetta solitudine, ma era dentro l’area piccola forse il portiere poteva uscire.
6 di stima
Aidoo:
fisicamente debordante, sia nei recuperi offensivi sia nella spinta a sostegno dell’azione d’attacco.
Non è alto, ma ha una velocità incredibile.
La preparazione con la prima squadra gli ha giovato moltissimo.
Oggi potrebbe essere uno dei più vicini a ritagliarsi qualche minuto
7
Garonetti:
a vederlo ruba l’occhio per l’eleganza di alcuni disimpegni, ma la solidità che il ruolo richiede non sempre sembra adeguata a livelli importanti.
Secondo me serve un centrale piu pronto, lui può crescere come buona alternativa.
6-
Alexiou:
altro giocatore in netta crescita e forse in condizione più avanzata rispetto ad alcuni compagni.
Domina sulle palle alte e anche nei corpo ma corpo sa farsi valere con energia.
Esce per infortunio o crampi
6.5
Motta:
prestazione nel complesso anonima.
Spinge poco e dietro fa il suo con normale applicazione.
Lo scorso anno, sempre in primavera, in diverse occasioni si era segnalato per una maggior propensione offensiva.
6-
Topalovic:
ha buon fisico e ha mostrato qualche (raro) buon colpo.
Ma manca totalmente di ritmo, di intensità e quindi per lunghi tratti resta avulso dal gioco.
Vince qualche tackle interessante.
E’ presto per un giudizio, ma la speranza è che non sia un giocatore del tipo di Lindqvist, Iliev, Anderson, ecc.
Dal 46′ Venturini:
con lui in squadra la nostra partita cambia ritmo.
Non avrà il tocco raffinato di un fuoriclasse, ma corre, lotta, pressa, spinge, è su tutte le palle, non molla mai.
Importante.
6.5
Bovo:
era un mio pupillo negli allievi: non sembra essere cresciuto di quanto ci si aspettava.
Di certo in cabina di regia per tempi e visione di gioco non è… Stankovic.
Speriamo sia solo un ritardo di condizione.
6-
Dal 72′ Zanchetta:
sicuramente meglio di Bovo, per visione di gioco e qualità di calcio.
Resta sempre un po’ lento e macchinoso, ma al pallone dà del tu e qualche buona idea la propone.
6+
Berenbruch:
anche lui non è la mezz’ala dirompente che eravamo abituati a vedere nella scorsa stagione.
Certo, inserirsi con i suggerimenti di Stankovic negli spazi creati da Sarr (che non avrà piedi ma come fisicità…) essendo accompagnato da Di Maggio e con Akinsanmiro e Kamate (quando non Owusu) che ti aprono la difesa è… diverso.
Lui comunque il suo dovere lo fa, più in fase di contenimento che come incursionista.
6.5
De Pieri:
per un tempo è imprendibile.
Quando parte nessuno riesce a contenerlo e in pochi minuti procura due gialli ai suoi marcatori.
In alcune giocate è troppo individualista, ma bisogna dire che quando guarda in mezzo vede solo Lavelli, circondato da tre difensori avversari…
Sostituito, presumo, per stanchezza
7
Dall’85’ Mosconi:
‘Mosco’ resta uno dei miei pupilli e anche nei pochi minuti a disposizione dimostra di saperci fare, eccome.
Penso che sarà un anno importante per capire dove può arrivare.
s.v. perché pochi minuti anche ben giocati non bastano
Lavelli:
qualche giocata importante, da punta di razza la mostra, pur in una partita difficile, perché disputata da isolato in mezzo a più difensori.
L’impressione è che renderebbe di più con un modulo a due punte e quindi con un compagno al fianco.
D’altra parte anche lo scorso anno nell’U18 giocava centravanti con due ali…forse è solo una situazione di condizione sua e della squadra, nonché di meccanismi da perfezionare.
6
Quieto:
nonostante il gol non mi ha entusiasmato particolarmente. Pochi spunti in avanti anche perché Motta raramente gli si sovrapponeva, consentendogli di accentrarsi per l’assist, che è il suo forte.
Le qualità non si discutono, come sempre in questi casi le perplessità sono legate al ‘peso’ atletico
6
Dal 46′ Pinotti:
mi è sembrato più incisivo di Quieto.
Quando parte è sempre pericoloso, perché ha scatto, dribbling e può andare alla conclusione come al cross o all’assist.
L’ultima giocata, quella vincente, non gli è riuscita, ma le condizioni in cui operava non erano delle più agevoli
6+
All. Zanchetta:
dovessi giudicare dalla partita di ieri direi malissimo.
Ha presentato un’Inter slegata nei reparti, incapace di costruire gioco con continuità e fluidità, molto lenta nel giro palla e troppo incline ai lanci lunghi alla sperindio, senza neppure disporre di colossi capaci di addomesticare e far salire i compagni.
Merita fiducia e va aspettato alla prova tra qualche giornata quando il gruppo si sarà assestato e la condizione sarà ottimale.
6 di stima
Luciano Da Vite
Riporto l’ultimo commento di Luciano, pubblicato mentre io lavoravo alla pubblicazione del post.
luciano davite
Che strano sono d’accordo al 100% per cento con fabio pure io. L’unica piccola differenza è nel fatto che io considero di più la juve, soprattutto se l’ennesimo acquisto monstre andrà a buon fine (parlo di koopmeiners).
per ilr esto, certi ragionamenti non sono tropoo compelssi come si vuol far credere.
Sono troppo intrissi di ostilità verso il gruppo dirigente, che è tutt’altra cosa.
Chiedo agli amici che ci leggono: come si fa a discutere con un interista per cui tutto quello che si fa è scontato (se innegabile) o privo di importanza.
Essere rientrati nei parametri UEFA e CONTEMPORANEAMENTE AVER CREATO UNA SQUADRA VINCENTE E SPETTACOLARE è SOLO…UN ATTO DOVUTO.
I due scudi in 4 anni, la finale di CL (eh, ma abbiamo avuto tanto lato b…) sono sciocchezze. Avendo il secondo posto per introiti è assolutamente normale. Come se il secondo posto per introiti non fsse anche la conseguenza di aver creato una squadra fortissima, che fa sempre il pieno, che è tra le piuù vista in tv, che ha aumentato l’appeal per gli sponsor, che vince premi in campionato e in Cl.
Le coppe che abbiamo vinto sono naturalmente sciocchezzuole. L’essere nel mondiale per club irrilevante.
Avere un valore come società passato da 300 milioni a almeno 1,2 miliardi è un frutto del caso.della volatilità delle valutazioni…
Il nostro brand per valore è lottavo al mondo: eh, ma sono cose che vanno e vengono (intanto oggi c’è e 5 anni fa ce lo sognavamo).
Tra l’a’tro il valore del brand + garantito dal…possesso dello stadio.
Che non abbiamo.
Insomma, ognuno tifa come vuole, per carità.
Io 5 anni fa tutto questo non riuscivo neppure a sognarmelo e ora lo vivo co gioia e con riconoscenza per chi lo ha reso possibile.
ma non obbligo nessuno a pensarla così.
Ps spero di non essere stato sarcastico.
Intanto ho spedito a Emiliano il report sulla partita della Primavera, non so se lo pubblicherà oggi o se lo allegherà al post su Genoa Inter.
Secondo PS a Interello ho parlato con alcune persone. Sembra che la squadra allievi (2008) non abbia aggiunto rinforzi, ma sono stati promoeessi qattro 2009. Il portiereGalliera, il terzino sinistro Pirola, il centrale difensivo Evanelista e la mezz’ala Nese.
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Ripeto, ritiro tutto, ho nettamente sbagliato ad intraprendere una strada con troppe variabili da contemplare.
Se non si grida al miracolo e all’appoggio incondiziato su tutto si viene identificati come ostili,in perfetta logica del o sei dentro o sei fuori.
Un modo di ragionare che non mi appartiene né ora né mai, ma capisco sia preponderante perche’ semplicistico per cui mi scuso nuovamente per aver portato sul piatto elementi che non si sposano con questo modo di approcciare.
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Intanto oggi si ricomincia. Sono sicuro che per tutta una serie di motivi sarà tosta, speriamo bene
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Sarà durissima, soprattuto perché molti nostri giocatori chiave non possono essere al meglio della condizione
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Quando si fa finta di non capire.
Nessuno vuole una celebrazione acritica. Basterebbe ammettere tranquillamente: “il gruppo dirigente in pochi anni ha portato l’Inter dall’anonimatp più assoluto, anche in italia, al ristretto gruppo delle squadre importanti nel mondo. Grazie. Personalmente però aggiungo che io avrei preferito si puntasse di più su qualche giovane, piuttosto che su anziani a parametro zero”
Costerebbe poco, no? piuttosto che arrampicarsi sui vetri…eh, ma il deficit, eh ma le coppe non contano eh… ma la finale di CL che c…o, eh, ma il brand è merito dello stadio (che non abbiamo) e simili.
Riconosci che in 5 anni hanno trasformato l’Inter, poi fai tutte le osservazioni critiche ‘parziali ‘settoriali’ che credi. E’ il riconoscimento di quanto fatto che proprio non ti riesce di ammettere, altro che ragionamenti complessi e logica del dentro o fuori..
Io per esempio se devo prendere un attaccante di riserva preferisco Taremi a zero piuttosto che un giovane che costi meno di sette milioni. Ti dirò di più: preferisco anche Arna piuttosto che un giovane da meno di sette milioni. Ma perché la penso così, non per una questione di dentro o fuori
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Grandissimo Steven. Il mio Presidente (insieme a Moratti)
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L’attuale dirigenza ha lavorato in modo encomiabile senza se e senza ma. Libero chiunque di pensarla diversamente ma i risultati sportivi ottenuti lo certificano ampiamente. Negarlo secondo me è malafede. Quanti giocatori considerati prime scelte in questi mercati non sono approdati per mancanza di disponibilità economica eppure con oculatezza con competenza con lungimiranza sono riusciti a predisporre sempre una squadra competitiva e vincente. A me personalmente che siano giovani o ultratrentenni interessa poco l’importante è che siano forti, qui ed ora perchè nessun club che abbia mire di vittoria allestisce squadre sperando di vincere tra tre o cinque anni.
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“Il nostro gruppo dirigente è di gran lunga il migliore del mondo. Ha goduto di buone risorse (se si può dire, altrimenti fai finta non lo abbia scritto) ma in pochi anni ha portato l’Inter dall’anonimato più assoluto (chissà poi chi ne fu almeno corresponsabile…ah già, proprietà tirchie), anche in italia, al ristretto gruppo delle squadre importanti nel mondo. Grazie. Personalmente però aggiungo che io avrei preferito si puntasse di più su qualche giovane, piuttosto che su anziani a parametro zero. Ma qualsiasi cosa facciano sarà la migliore possibile (compreso Arna, per fare un esempio, pagato più di Gudmunson poi cercato disperatamente)”.
È esattamente il mio pensiero che fai finta di non capire perché….non sufficientemente idolatrante.
Sui vetri non mi arrampica, questo non lo accetto. Piuttosto informarsi sui meccanismi di funzionamento societari senza fermarsi….al mercato.
Speriamo solo di stare davanti al Como visto che chiuderanno il mercato con un certo deficit. Sarà molti dura ma ….i miracoli accadono
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Mario, penso che siano considerazioni largamente condivisibili da quasi tutti perché basati sull’oggetitvità dei risultati di campo, oltre che di risanamento dei conti.
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Poi quello che usa il sarcasmo sono io. Vabbé.
Per arrampicarsi sui vetri si distorce volutamente il pensiero altrui.Mai detto che sono i migliori del mondo. Probabilmente Giuntoli, Maldini e tanti altri sono migliori di loro. Io però mi accontento volentieri, visti i risultati. E so benissimo che ci sono operazioni giuste e altre sbagliate. ma se vuoi chi non sbaglia mai devi rivolgerti al Padreterno. Hanno sbagliato alcuni acquisti ne hanno azzecati altri clamorosamente, hanno sbagliato la gestione del caso Skriniar. Nell’insieme hanno ridotto il deficit e ottenuto i risultati che prima non venivano.
Si, lo ammetto prima non venivano perché Ausilio era un millantatore incapace. ma questa è la dimostrazione che se non sei bravo, anche se la società incassa abbastanza perdi. Ora evidentemente è bravo e Marotta se lo tiene stretto. per questo bisogna stare cauti anche nell’elogiare Marotta.
Io riconosco i probabili demeriti passati di Ausilio, ma mi interessa di più valutare se oggi fa bene. Non cerco pecche eventuali del passato per nascondere i successi del presente.
Bisogna avere una crisi di nervi per scrivere provocatoriamente che il Como finirà prima di noi perché investe e noi no. Il Como sulla carta ha 60 punti di gap rispetto a noi da colmare. le nostre rivali hanno squadre grosso modo già competitive e immettono fior di campioni.
Se invece di arna avessimo preso non dico il barbosa di turno, perché quello costava già, ma un bel giovinetto da 10 miloni più due-tre di ingaggio (quindi uno scarso) non avremmo avuto comunque i soldi per prendere oggi Gud.
E lo ripeto: se fossi io marotta preferirei Arna come riserva a un giovane improbabile. Ma non solo Marotta e Ausilio: sembra proprio che Inzaghi volesse due terzini anzianotti a parametro zero piuttosto che un terzino di belle speranze. Che facciamo: indaghiamo il passato per vedere se si può fare un processo anche a Inzaghi?
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Crisi di nervi? Anche questa?
Non mi sono mai lamentato del sarcasmo e lo uso…anche perché così mi allineo ai piagnistei preventivi per le poche risorse di cui disponiamo.
Domanda secca: quali sono tutti i FIOR DI CAMPIONI che le avversarie hanno preso?
Campioni eh, non buoni giocatori perché quelli lo sono anche i nostri Zelinski Taremi e Martinez
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Purtroppo troppi errori individuali.
Su tutti quello di Sommer sul vantaggio genoano.
Capita, soprattutto se ad inizio stagione.
Al solito se un attaccante non gira (Toro) si fa dura
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Tipica partita di metà Agosto dopo un europeo e una coppa America…..impossibile essere in palla adesso….prendiamoci il punto e aspettiamo impegni più probanti e anche di essere ben rodati, poi valuteremo.
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volevo aggiungere una cosa riguardo Bissek (che a me piace tantissimo)….l’esperienza non si compra, gli errori e i dispiaceri aiutano a maturare e a crescere, quando prendi un giovane lo devi mettere in preventivo……certamente se certi errori li fanno i Pavard, Acerbi o De Vrij possono essere criticabili proprio perché da loro ti aspetti esperienza…..ad ogni modo parliamo di una delle difese migliori d’Europa e la migliore in Italia di spanne.
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verso le 20 credo di inviare il post
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Post inviato
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Ricevuto Luciano, lo pubblico in mattinata.
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Intervenuto negli studi di Sky Sport, l’ex difensore Giuseppe Bergomi ha commentato così l’esordio dell’inter in Serie A, 2-2 sul campo del Genoa: “L’Inter ha fatto una buona partita contro un avversario difficile – ha esordito -. La fase difensiva del Genoa è ottima come quella dell’anno scorso, ma gli mancano i riferimenti offensivi. L’Inter è la squadra più vecchia della Serie A e questo è un dato, poi se gli gli ultra trentenni fanno un campionato come quello dell’anno scorso rimane competitiva per vincere. Poi non deve avere la pancia piena e deve stare attenta alle disattenzioni. Rispetto allo scorso anno a Genova l’Inter ha fatto meglio, poi ci sono state alcune incertezze, ad esempio Sommer e Bisseck”. E ancora: “Inzaghi si è preso un rischio eccessivo: ‘è una giocata su Taremi, con inserimento di Frattesi e Thuram, migliore nell’ Inter per distacco in questa gara. Ad un certo punto in campo c’erano tre attaccanti con i due mediani, Frattesi e Barella, e nessuno dei due mantiene la posizione. Ma è arrivato il gol del 2-1 e poi è entrato Asllani tornando al 3-5-2. Poi nel finale è arrivata una disattenzione che ha portato l’inter a pareggiare una gara che doveva vincere, al di là dei due gol ha creato tante palle gol e non ha concesso nulla”.
Al netto della singola partita, peraltro giocata a metà agosto, direi che lo zio offre un paio di spunti interessanti. Il primo riguarda la capacità do mantenere ritmi alti in una stagione zeppa di impegni laddove fisicamente si potrebbe pagare un po’ dazio stante l’età della rosa.
La seconda riguarda il 343 che lo stesso Inzaghi ha detto essere una soluzione a gara in corso: personalmente non sono convintissimo della convivenza del trio Thuram, Toro, Taremi in quanto solo il francese svaria e punta l’uomo. Questo potrebbe essere un ulteriore motivo per cercare una punta con caratteristiche differenti al netto dei noti problemi nel piazzare Arna/Tucu. Che ne pensate?
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Come sempre, d’accordissimo su quello che scrive lo zio. credo che nel mio post sono stati anticipati (non avevo letto l’intervento dello zio) gli stesi concetti base
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Nuovo post online: https://buu.zone/2024/08/19/giocare-come-se-dovessimo-vincere-la-seconda-stella-genoa-inter-2-2/
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Che curiosa combinazione! L’Inter è la squadra più vecchia della serie A ed è anche la più vincente.
battute a parte: piacerebbe anche a me avere tutti campioni e tutti sui 25-28 anni, ma siccome non è possibile, preferisco un anziano che (forse) ti può far vincere oggi che un giovane che ti potrà far vincere (sempre forse, nel calcio) fra due o tre anni. Lo dico da semplice tifoso
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