Chi sono i nostri giovani che possono emergere?

Foto: Luca Di Maggio. Il goal straordinario realizzato nella prima partita dell’Europeo Under 19 ha accresciuto l’attenzione dei vari club sul nostro “ragazzo”.

Basta confrontare i nomi di giocatori che nelle giovanili erano autentici crack e poi non hanno mantenuto le promesse o lo hanno fatto parzialmente, per rendersi conto che l’impresa di individuare nelle nostre squadre giovanili attuali giocatori destinati a una carriera di un certo livello è quasi impossibile

Tuttavia ci provo, sapendo che sbaglierò nel 98% dei casi.

Cominciamo con gli attuali.

Primavera 2004 e 2005

Occorre anche tener conto del fatto che quest’anno la Primavera comprenderà anche gli Under 20 e non più solo Under 19 (oltre ai fuori quota).

Non ho letto il nuovo regolamento, ma se in categoria oltre ai 2005 che restano “regolari” saranno ammessi ancora i fuori quota, il livello del campionato potrebbe alzarsi.

E’ anche vero però che i migliori 2005 andranno  tutti a giocare. Almeno quelli di squadre lungimiranti.

Il vero vantaggio potrebbe essere per i 2006 che non andrebbero comunque a giocare ma si troverebbero a misurarsi in un campionato più competitivo per la presenza di molti 2005.

Vediamo comunque la situazione.

Calligaris: portiere interessante per statura, senso della posizione, reattività, bravura nelle uscite alte, tecnica.

Per fare il salto gli manca a mio parere ulteriore potenziamento muscolare ed esperienza.

Sembra che sia in trattativa con l’Alcione, neo promossa in C. Piccola delusione, per me. Ma forse è un’occasione per fare il titolare e crescere

Stabile: difensore centrale di piede mancino, dopo l’esordio nell’Enotria ha fatto tutta la trafila nelle giovanili.

In Primavera ha solo una decina di presenze, per un infortunio che lo ha frenato per un paio di mesi e  perché spesso aggregato alla prima squadra.

Ha statura e buon piede.

Con Stante costituiva certamente la coppia centrale di maggior affidamento.

Due presenze nella nazionale U18.

Anche lui andrà all’Alcione, in C.

Era considerato uno dei migliori, tanto da venir spesso aggregato alla prima, come si è detto.

Eppure ci diciamo che gli allenatori non hanno il coraggio di lanciare… i giovani.

Stante: All’Inter da sempre e più volte capitano delle squadre in cui ha militato, Francesco ha una fisicità importante che lo rende pressoché imbattibile sulle palle alte e insuperabile nei contrasti.

Concentrazione e personalità sono le altre sue caratteristiche fondamentali.

E’ in continua crescita.

Ha numerose presenze nelle nazionali giovanili, dall’U17 all’U19.

Si dice che potrebbe restare.

Alexiou: difensore centrale, di piede mancino è nazionale greco U19 (6 partite con 3 gol). Dispone di un fisico potente che gli consente di dominare sulle palle alte, ma sino ad ora non ha mantenuto fino in fondo le promesse che aveva suscitato. Possibile che abbia ulteriori margini di crescita. Come Stante non era presente alla prima amichevole perché impegnato con la prima. Vedremo se resteranno o andranno a giocare

Stankovic: centrocampista ‘basso’ ricopre un po’ il ruolo di Calha nell’Inter maggiore.

Rispetto al turco è, in proporzione, ugualmente forte nei contrasti (ha giocato spesso anche da difensore centrale) e migliore sulle palle alte, sia in fase difensiva, sia nell’area avversaria.

Come Calha, è lui l’incaricato di battere i calci piazzati. Dispone di un ottimo tiro da fuori ed è il metronomo della squadra.

Più volte convocato in prima, non ha mai esordito in gare ufficiali.

Titolare della nazionale serba U19 dove ha fatto tutta la trafila

Secondo me oltre all’esperienza gli manca un po’ di velocità.

Va al Lucerna, con riscatto e contro riscatto (poi torneremo su questa curiosità per cui diversi nostri giovani non trovano subito posto in A ma devono passare per la A di campionati stranieri: cercheremo di vedere se è perché manchiamo di coraggio o se è perché la nostra Serie A è più difficile – non più ‘bella’ – di quelle di quasi tutti gli altri paesi).

Akinsanmiro: è un 2004 ma non ha alle spalle il percorso nel nostro calcio tipico dei suoi compagni.

Per questo credo abbia margini di crescita.

Bravissimo sul breve, con la palla nei piedi, alterna giocate importanti a soluzioni estemporanee.

Quando è al top, in categoria, la squadra cambia ritmo, ma deve crescere tatticamente e mentalmente.

Più agile che potente, potrebbe trovare qualche difficoltà nel calcio pro. Sembra sia richiesto da società italiane professionistiche, in particolare dalla Samp.

Di Maggio: con Stankovic leader assoluto fin dalle  squadre minori, dove spesso faceva la differenza da solo con le sue giocate.

Crescendo si è specializzato nel ruolo di mezz’ala. Baricentro medio basso, piede destro molto educato, Luca è un grande lottatore, ha mobilità, visione di gioco e ama inserirsi in area (8 gol e 3 assist  in campionato).

Ha fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili. Attualmente conta 12 presenze nell’Italia U19 ed è l’unico dei nostri convocato per gli Europei di categoria.

Prima del cambio di procuratore si era parlato di un suo prestito al Pescara, in Serie C.

Il gol straordinario realizzato nella prima partita dell’Europeo ha accresciuto l’attenzione su di lui.

Berenbruch: centrocampista offensivo con il vizio del gol. Piede destro, ottima accelerazione sia negli inserimenti senza palla sia nella conduzione della stessa, ‘vede’ la porta e calcia con facilità.

Ultimamente giocando da mezz’ala sta migliorando anche nella fase di contenimento.

Personalmente lo vedrei meglio come esterno alto in un 433, ma fino ad ora raramente è stato provato in quella posizione, anche se da mezz’ala spesso si allarga in sovrapposizione al terzino che avanza o all’esterno (di solito Quieto) che si accentra.

11 gol e 12 assist tra campionato e YL.

Due presenze nella selezione U19.

Owusu: attaccante abbastanza interessante, era titolare in Primavera già due anni or sono, da sotto età. 

Poi tra infortuni e altro si è un po’ fermato

Fisico (diventato) possente, molto rapido e mobile, di piede destro, è in grado di giocare da prima punta o da esterno.

Giocatore molto istintivo, aggressivo, difficile da contenere, potrebbe aver spazi di miglioramento soprattutto nel modo di stare in campo.

Quest’anno è stato frenato appunto da un lungo infortunio, ma al rientro ha subito fatto la differenza.

Due presenze nella nazionale U18 (è nato a Bergamo ma ha doppio passaporto, italiano e ghanese).

Kamate: con 13 gol e sei assist il francese è certamente l’uomo chiave di questa Primavera: se ‘gira’ lui l’attacco dell’Inter è difficilmente frenabile.

Fisico possente, velocità eccezionale – per la categoria -, piede mancino educato, il franco-ivoriano proviene dal calcio dilettantistico della banlieue parigina e non ha alle spalle la formazione ‘qualitativa’ di tanti compagni, ma sta facendo progressi abbastanza interessanti.

Inizialmente impiegato da mezz’ala, in questa stagione Chivu lo ha inventato ala destra con risultati importanti, prima di un declino nella fase finale.

Credo possa ancora progredire soprattutto nella continuità e nella razionalità delle giocate. Sembrava potesse andare al Verona nell’affare Cabral, ora staremo a vedere.

Nb. Mancano all’appello giocatori di buona tecnica (su tutti Quieto, ma anche Ricordi, Miconi e Mazzola) a mio parere strutturalmente con limiti, almeno  attuali, per il calcio di vertice.

Quieto è proprio un esempio di giocatore dal dribbling facile e di ottima tecnica che dubito possa avere risultati importanti.

Parlo di tipologia, a lui auguro ogni successo.

Forse avrei tenuto per un anno Motta, che come Leo Bovo mi sembra avere margini di miglioramento sul piano muscolare. Ma Il primo è andato alla Pro Patria, mentre il secondo era in campo ieri nell’amichevole.

Classe 2006

Tommasi: il portiere ex veronese all’Inter dall’estate 2020 possiede un’ottima struttura fisica e tecnicamente mi sembra abbastanza completo.

Ha disputato  8 partite con la nazionale Under 16 e 4 con l’Under 18.

Conta 18 presenze da titolare nel campionato Under 18.

Ceduto al Pergocrema in C.

Maye: altro elemento ‘scoperto’ nella banlieue parigina e arrivato a zero da una squadra di dilettanti. 

Kouadio: possiede una struttura fisica importante e un mancino piuttosto educato (nella squadra di provenienza giocava come attaccante).

Fisicità stacco e velocità sono le doti migliori mentre tatticamente ha margini di miglioramento.

Il franco ivoriano oltre a 12 presenze da titolare in Under 18,  vanta già 8 presenze in Primavera, di cui 2 in Youth League

Garonetti: difensore centrale di piede destro, titolare fisso nell’Under 18, ha buona struttura fisica, utilizza soprattutto il piede destro ed è abbastanza forte di testa, nonché abile nelle uscite con la palla al piede.

C’è però un problema: la squadra ha subito 27 reti in 23 partite, ben 11 più del Milan che pure ha chiuso la regular season con 5 punti meno di noi. Non so quale sia (o di chi sia) il problema, ma certo la fase difensiva U18 è meno importante di quella offensiva (60 gol, il doppio di quelli realizzati dal Milan).

Castegnaro: nato nel Congo, ma con passaporto italiano, Jean è un mio pupillo perché l’ho conosciuto da piccolo a un torneo per pulcini di Bresso e ne ho subito apprezzato le doti atletiche (velocità, vivacità) e tecniche oltre al carattere estroverso. 

Crescendo ha confermato le sue attitudini tanto da essere diventato titolare indiscusso del ruolo di terzino sinistro nell’U18: solo l’esplosione di Cocchi gli ha impedito per ora di esordire da sotto età in primavera.

Abilissimo nel supportare l’azione offensiva, Jean deve probabilmente crescere come marcatore, ruolo nel quale si affida molto alla sua velocità per i recuperi.

Ceduto al Como, non so con che formula, ma so da lui stesso che cercava spazio perché si sentiva chiuso proprio da Cocchi.

Della Mora: arrivato dal Pordenone nel 2020 si è subito affermato nelle nostre giovanili tanto da raggiungere la nazionale nella quale conta 13 presenze tra Under 16 e Under 17.

Terzino destro, baricentro basso, il ragazzo è bravissimo nelle sovrapposizioni e nell’accompagnare l’azione offensive (4 gol e 2 assist al suo attivo).

Deve a mio parere migliorare la fase difensiva.

Re Cecconi: giocatore a mio parere molto interessante, che misteriosamente ogni tanto scompare dai radar. Anche in questa stagione è stato praticamente titolare fisso nelle prime 10 partite e mai convocato dal 26 novembre, per ‘riapparire’ a fine stagione.

Penso per un infortunio, ma non ne sono certo.

Terzino destro, ha un gran fisico (in qualche circostanza è stato schierato anche da centrale) un’ottima progressione ed è forte di testa. E’ anche grintoso e possiede personalità. Sono curioso di osservarne la crescita.

Zanchetta: centrocampista centrale, di ottima struttura fisica e in possesso di un destro assolutamente educato, oltre che di una visione di gioco importante.

Mattia è uno dei leader dell’Under 18 anche se ormai sempre più spesso la lascia per essere utilizzato in Primavera (9 presenze più 2 in YL).

Possiede un ottimo tiro da fuori e batte quasi tutti i calci piazzati.

Ha al suo attivo due presenze, da subentrato, nella rappresentativa U18.

Secondo me, a volergli trovare un fattore da migliorare, risulta un po’ lento e macchinoso.

Il prossimo anno, da titolare in Primavera ci dirà parole importanti sulle sue possibilità future

Tigani: centrocampista secondo me molto forte, lo scorso anno titolare inamovibile (28 presenze, 8 gol e 5 assist), in questa stagione non convocato nelle prime 14 partite, poi in campo due volte per pochi minuti e di nuovo non convocato fino alle ultime 4 partite.

Temo un infortunio piuttosto grave e quindi una ricaduta, ma non ho notizie

De Pieri: è sicuramente uno degli elementi più talentuosi della squadra: trequartista, gioca in pratica da ala destra perché Zanchetta utilizza quasi sempre il 433.

Dotato di dribbling, rapidità e abilità nelle giocate.

È anche estremamente mobile e combattivo.

Ha al suo attivo 16 presenze con sette gol e sette assist, ma ha giocato anche 5 volte (compresa una gara di Youth League) in Primavera con altre 5 panchine.

In Nazionale conta complessivamente 14 presenze e 2 gol.

Tipico esempio di giocatore che fino alla Primavera promette tantissimo: poi…si vedrà

Lavelli: prima punta di assoluto valore. 19 presenze e 16 gol (uno ogni 81 minuti, lo scorso anno 1 ogni 74, nelle ultime 10 partite addirittura 14 gol) oltre a qualche assist, la dicono lunga su questo giocatore che in estate è stato corteggiato da squadre olandesi e italiane, tra cui l’Atalanta dell’ex Samaden, che evidentemente ne cosce bene le potenzialità.

Buon fisico, piede destro, forte di testa, Lavelli è una punta aggressiva e che vede benissimo la porta.

Tra l’altro è di dicembre per cui risulta quasi… sotto età.

Il futuro sembra suo. Dovrebbe aver rinnovato recentemente con l’Inter, dopo un lungo tentennamento dovuto a offerte allettanti dall’Italia e dall’estero.

Anche per lui la prossima sarà una stagione decisiva per individuarne i limiti.

Venturini: centrocampista di destra, struttura fisica da normolineo, moto perpetuo, grande intensità e aggressività, ma anche buonissime capacità di vedere il gioco e scambiare con i compagni, Matteo ha avuto solo fugaci comparizioni nelle selezioni nazionali, ma a mio parere per rendimento e qualità è un giocatore da seguire con molto interesse.

Pinotti: 20 presenze, tre gol e tre assist per l’ex comasco, ala sinistra o seconda punta, giocatore abilissimo nel dribbling e dotato di grande fantasia che lascia ancora un po’ a desiderare sul piano della possanza atletica, in quanto veloce ma non proprio uno ‘sfondatore’. Ha tempo per crescere atleticamente e poter quindi sfruttare al meglio le sue doti tecniche importanti.

Classe 2007

Ballo: nativo della Costa d’Avorio, arrivato all’Inter dalla Cremonese come attaccante (nel ’21) è stato reimpostato come esterno destro basso nella linea a quattro.

Buon fisico, dotato di potenza e corsa, piede più che discreto, Lamine è nazionale U17 e come tale campione d’Europa.

Inutile illudersi che sia del livello di alcuni compagni di nazionale, ma è già molto valido in fase di spinta e ha grandi margini di miglioramento

Cerpelletti: è un centrale di centrocampo dotato di buona tecnica, senso del gioco e discreto fisico. Senza essere un crack in termini di potenza e fisicità è molto mobile e aggressivo e riesce quindi a far bene anche in fase di contrasto.

Anche per lui il test in un campionato più impegnativo (Under 19 o… 20 che sia) sarà molto importante.

Mancuso: nato a Milano da genitori uruguaiani, Matias è all’Inter da molte stagioni, prelevato dal Rozzano.

Lo conosco sin dai tempi di pulcini ed esordienti  e si vedeva subito una capacità molto superiore alla media nella gestione della palla.

Giocava da mediano.

Oggi è cresciuto, ha un buon fisico e si sta trasformando in centrocampista offensivo.

Nell’Inter gioca in prevalenza sul centro destra e non disdegna di accentrarsi per andare alla conclusione o all’assist centrale.

Ha firmato il primo contratto da professionista, ma la scadenza è il ’25.

Conta alcune presenze in nazionale ma, un po’ a sorpresa dal mio punto di vista, non è stato convocato per gli europei. Con la palla nei piedi è di sicuro uno dei migliori elementi del settore

Zarate: centrocampista proveniente dal Girona, con doppio passaporto spagnolo e colombiano, possiede una buona struttura atletica, utilizza entrambi i piedi ed è soprattutto abile come mezz’ala in un centrocampo a tre.

Secondo me al momento è meno abile nel centrocampo a due o come centrale puro perché non abbastanza esperto nella lettura delle situazioni difensive, mentre diventa pericoloso quando si presenta ai limiti dell’area avversaria. Ha giocato in u18 ed esordito anche in Primavera.

Mantini: centrocampista centrale, venuto all’Inter dal Padova nell’estate del ’21, il ragazzo è nazionale U17 e quindi campione d’Europa.

Lo conosco e apprezzo sin dalle prime partite.

Giocatore senza fronzoli, essenziale e positivo sempre concentrato.

Ottimo incontrista anche per senso della posizione, sa avviare l’azione in ripartenza anche se da lui è difficile aspettarsi la giocata clamorosa: gioca sul sicuro da vero metronomo.

Ricordo che all’inizio veniva talvolta escluso, ma io avevo notato che senza di lui la squadra prendeva grandi imbarcate, pur avendo qualità in avanti.

La sua presenza costante ha dato equilibrio alla squadra, consentendole un ottimo finale di stagione.

Anche nelle finali degli europei ha svolto la funzione di equilibratore in un gruppo che ha notevoli propensioni offensive.

Iddrissou: giocatore dall’ottima struttura atletica, praticamente inarrestabile in progressione, con o senza palla, si segnala più per le giocate individuali che per il senso dell’organizzazione collettiva. 

Nato a Brescia e con doppio passaporto (anche del Ghana), gioca in prevalenza da ala destra, ha al suo attivo 33 presenze tra Under 17 e Under 18, con 11 gol e 8 assist

Mosconi: altro campione d’Europa, giocatore ben conosciuto da anni per gli amici di buu.zone, con Lavelli rappresenta la… risposta dell’Inter al Milan di Camarda. Prima o seconda punta caparbio, sempre insidioso fede benissimo la porta e calcia in una frazione di secondo. Sa destreggiarsi anche lontano dall’area di rigore. Per molti aspetti ricorda un po’… in piccolo ovviamente il nostro Lauti. Annata importante per comprenderne i limiti che possono anche essere importanti

Cocchi: altro giocatore di cui stupisce la mancata convocazione per gli europei U17 (ha complessivamente 27 presenze nelle varie selezioni nazionali e ha giocato titolare la scorsa stagione in U19, due anni sotto età, scalzando di fatto giocatori di buona qualità come Motta e Jean).

Il ragazzo ha molta personalità (forse… troppa) e in fase offensiva è veramente molto interessante. Contrastare giocatori più ‘grandi’ e insidiosi lo sta… costringendo a migliorare la fase difensiva: le migliori qualità sono la velocità, con e senza palla e il tiro di cui in qualche occasione abusa.

Nb. Giocatori da seguire con interesse sono anche i centrali Kangasniemi e Verre, l’esterno El Mahboubi.

Classe 2008

È un bel gruppo, campione d’Italia due anni fa, uscito inopinatamente in semifinale quest’anno, presenta numerosi giocatori interessanti.

Quelli che preferisco, in assoluto, sono il play Pietro La Torre, giocatore che sa fare tutto e tutto bene; il centrale Bovio, implacabile ed elegante e il laterale sinistro Sorino, dalle cpacità offensive incredibili.

Ma subito dopo mi hanno colpito il portiere Farronato (oltre 2 metri di altezza), il velocissimo esterno Lissi, l’eclettico Moranduzzo, i centrocampisti offensivi Virtuani, Grisoni Fasana e D’Agostino, gli attaccanti Curcio, Moressa e Franchi, mentre Carrara, inarrestabile due stagioni fa, si è un po’ frenato

Potrei proseguire con l’elenco dei giocatori più interessanti anche a livello di 2009 e 2010 (con qualche ‘nome’ anche tra i 2011) ma per quelle età i margini di errore possibili sono sconfinati, perciò è meglio aspettare qualche conferma.

Veniamo invece all’amichevole di ieri (Nb. 19 luglio 2024), vinta per 3-0 dalla Primavera sugli inglesi del Sunderland (Pinotti, Spinaccé e De Pieri).

Sotto una pioggia battente, con vento forte e a tratti anche grandine, si è vista un’ottima Inter, che ha davvero ben impressionato, pur tenendo conto del livello di sicuro non eccelso degli avversari

Hanno giocato tutti i 26 convocati, ma mancavano, ovviamente i giocatori aggregati alla prima squadra per le sue necessità contingenti. C’erano solo 2005 e 2007 il che lascia pensare che l’Inter non intenda considerare la selezione di 2005  e non come eccezioni.

Primo tempo giocato veramente bene, con tante manovre interessanti anche se sfociate in un solo gol.

Ripresa un po’ più confusionaria, ma sempre in dominio totale.

Credo che quest’anno vedremo una squadra abbastanza brillante e offensiva anche se la crescita agonistica di quasi tutti mi fa sperare in una maggior solidità offensiva rispetto a quella mostrata dall’U18 lo scorso anno.

La notazione più importante è che non c’erano giocatori di nuova acquisizione.

Evidentemente ai nuovi proprietari piacciono i giovani… solo se non costano.

Formazione primo tempo:

  • Zamarian (2006)
  • Re Cecconi (2006, molto bene)
  • Garonetti (2006, sicuro)
  • Maye (2007, dominatore sul piano fisico)
  • Della Mora (2006, a sinistra per l’assenza di Cocchi. Pericoloso e in crescita agonistica)
  • Venturini (2006, moto perpetuo, prezioso per qualità e quantità)
  • Zanchetta (2006, alcuni lanci e aperture di 60 metri da strappare applausi)
  • Bovo (2006, anche lui in crescita muscolare, era ciò che un po’ gli mancava)
  • Mosconi (2007, ha fatto il… Mosconi. Ho detto tutto)
  • Lavelli (2006, non ha sbagliato un pallone e ha vinto tutti i duelli)
  • Pinotti (se il suo gol l’avesse segnato Yamal verrebbe glorificato per anni. Certo, l’avversario è un po’ diverso, ma l’accelerazione, il dribbling, la capacità balistica restano)

Nel secondo tempo sono entrati, in momenti diversi:

  • Taho (portiere, 2007)
  • De Pieri (attaccante, 2006. Un gol)
  • Spinaccé (punta centrale, 2006. Un gol)
  • Verre (centrale, 2007)
  • Iddrissou (esterno, 2007)
  • Mancuso (centrocampista offensivo, 2007)
  • Mantini (play, 2007)
  • Zouin (esterno, 2006)
  • Vanzulli (attaccante, 2006)
  • El Mahaboubi (esterno mancino, 2007)
  • Cerpelletti (mediano, 2007)
  • Tigani (centrocampista. 2006)
  • Kangasniemi (centrale difensivo, 2007).

Anche da questo secondo gruppo di giocatori non sono mancate le notazioni interessanti, ovviamente sempre tenendo conto della (relativa) modestia degli avversari.

Luciano Da Vite

30 pensieri riguardo “Chi sono i nostri giovani che possono emergere?

  1. Tr i nomi che ancora si fanno dopo aver perso i primi 8-10 della lista, il mio preferito è Bijol. Che non arriverà, costa troppo per noi, Forse andrò al Torino o al…Como

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  2. Chi sono io per negare le cifre che altri riportano? solo che il giochino è sempre lo stesso: riportare solo le cifre che portano acqua al proprio mulino.

    Faccio un esempio (le cifre sono abbastanza a caso)

    Io aumento di 30 milioni la spesa per gli ingaggi

    la società X diminuisce gli ingaggi di 20 milioni.

    la società X è stata più virtuosa sul mercato rispetto a me per 50 milioni?

    No, perché poi c’è da considerare la differenza spese/acquisti per i cartellini

    Se io ci guadagno 50 milioni e la società X ne spende 100, in totale io ho fatto un mercato più risparmioso per 100 milioni.

    grazie all’Intelligenza di Suning e alle straordinarie capacità della dirigenza, nonostante questo gap io vinco dando dai 20 punti in su a tutti, faccio bene in Europa, sono la prima a qualificarmi per il mondiale dei club, risalgo all’8°o 9° posto nella classifica dei brand calcistici più importanti AL MONDO (prima tra le italiane)

    Per questo, nonostante i mercati risparmiosi necessari, io provo eterna gratitudine per Steven che ha consentito. da persona illuminata una politica di rafforzamento con campioni per lo più a parametro zero e ho molta sfiducia nella nuova proprietà, perché i rinforzi a parametro zero sono stati presi con Suning mentre la nuova proprietà vuole i giovani …forti, purché non costino neppure una dozzina di milioni.

    Con Suning avremmo già preso Hermoso (che a me non piace, ma non deve piacere a me, bensì a marotta Ausilio e Inzaghi). invece adesso cercheremo un giovane forte, che tecnicamente dsarà la ventesima scelta, ma che dovrà costare meno di 10 milioni.

    Mentre Milan juve e Napoli con allenatori esigenti stanno spendendo a piene mani

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  3. https://www.linterista.it/editoriale/no-oaktree-non-e-peggio-di-zhang-ma-a-quale-bugia-credevate-130294

    Interessante editoriale di Palmeri – che personalmente mi piace molto come giornalista – in cui spiega la logica gestionale dei fondi di investimento vs Zhang, con pregi e…difetti.

    Mai come ora occorre affidarsi al fiuto dello scouting: credo siano finiti i colpi di gente già affermata. Fortunatamente possiamo contare sul “blocco” preso nei primi anni di Suning per cui con bravura e un po’ di fortuna si può implementare.

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  4. https://www.linterista.it/editoriale/no-oaktree-non-e-peggio-di-zhang-ma-a-quale-bugia-credevate-130294

    Interessente editoriale di Palmeri- che personalmente apprezzo come giornalista – in cui spiega la logica gestionale dei fondi di investimenti vs Zhang con pregi e…difetti.

    Mai come ora occorre affidarsi al fiuto dello scouting: credo siano finiti gli acquisti di gente affermata in là con gli anni, tranne rare eccezioni (Zelinski e Taremi sono acquisiti della vecchia proprietà).

    Fortunatamente possiamo contare sul “blocco” arrivato nei primi anni danarosi di Suning per cui con bravura e un po’ di fortuna si potrebbe tenere botta.

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  5. raramente ho letto una serie di considerazioni che non solo non condivido, ma che a me, nel mio piccolo, sembrano autentiche c…e.

    Ora non ho tempo ma mi propongo di confutarle una per una

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  6. Intanto sulla gazza, per qual che vale, sembra Inzaghi abbia espresso la preferenza per…Rodriguez che per me è piuttosto scarso.

    Se fosse vero, in caso di suo arrivo occorrerebbe prendere atto che anche il tecnico dice la sua e quella che può apparire una prima scelta (in base a cosa poi qualcuno un giorno me lo spiegherà) magari non è lo è per allenatore che spinge per avere un giocatore che piace.

    I casi accaduto sono numerosissimi.

    Speriamo bene ma non capirò mai cosa si vede in profili alla Rodriguez tanto più in una difesa che non difetta di…..esperienza

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  7. Curioso di leggere i motivi per cui le ritieni c…te.

    Non ha parlato male della dirigenza ne delle scelte fatte….già questo dovrebbe essere un punto a favore.

    Premessa: a tutti piacerebbe ogni anno avere risorse illimitate ma non è così. Io preferirei gestire Inter che magari chiude il mercato con un saldo di mercato a zero ma annovera parecchi giocatori con contratti superiori a 5 milioni a stagione rispetto chi può chiudere a -20 ma poi deve cedere il Koopmainers di turno non appena affermato perchè non può dargli l’aumento che desidera (per fare un esempio). Il famoso concetto di costo squadra che viene, chissà perchè, sempre ignorato in nome del miracolo gestionale.

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  8. Che le scelte vengano concordate da allenatore e dirigenti tecnici è fuori discussione. Come sembra proprio, per le tempistiche delle trattative e per quanto affermato dai media che le scelte di allenatore e settore tecnico siano state: esploriamo la possibilità di arrivare a Bongiorno o a Kim. Svanite queste ipotesi un po’ illusorie per mancanza di investimenti (che altri hanno fatto, in Italia, non nella magnifica Inghilterra) la scelta è caduta prima su Hermoso, poi su Rodriguez.

    Una proprietà ambiziosa avrebbe preso Bongiorno, se proprio non Kim. considerando che se la spesa (l’investimento)ti consente di continuare a vincere produce vantaggi anche finanziari notevolissimi.

    Non essendo possibile attuare questa politica bisogna andare su un giocatore che prometta (nel calcio non c’è mai nulla di certo) di non abbassare Hic et Nunc il livello di una rosa già eccellente. perché noi non possiamo permetterci di perdere posizioni lavorando per…il futuro.

    Su questo dirigenza e allenatore sembrano concordare.

    Ecco che Hermoso nella logica di continuità e di successo di chi ha costruito la politica che ci ha potato ai vertici tecnici e finanziari era la scelta giusta, di continuità.

    A me piaceva hermoso?. No. ma piaceva a chi ha costruito il miracolo Inter (dirigenza e allenatore) e questo mi basta.

    Bloccato hermoso dalla proprietà, (voleva… troppi anni di ingaggio, in proporzione all’età) bisognava andare, a giudizio di tecnici e mister, su un altro giocatore che desse garanzie di poter giocare, in caso di necessità anche una finale o un match clou senza far perdere alla squadra di competititività. R. Rodriguez che non è un fenomeno, che non mi entusiasma ma che ha solo 31 anni, non 50 e che ha l’abitudine a giocare match di altissimo livello con la sua nazionale e che conosce il campionato italiano, poteva essere la quarta scelta.

    Se non va bene neppure quello bisogna per forza andare su su giovane. Che deve essere… bravo e costare poco. Scartato Cabal, perché il procuratore voleva… qualche centinaio di euro idi troppo. scartato Bijiol perché l’Udinese vuole troppo, si poteva chiedere… all’amico Sartori di indicarci un giovane georgiano o kazakistano che costasse poco e promettesse bene.

    ma i giovani che costano poco (molto poco) e promettono bene noi possiamo permetterceli per la Primavera, (non tutti nemmeno quelli: Leoni, ad esempio, forse il più forte tra quelli seguiti sembra essere fuori mercato per noi). Ecco allora che forse si può convincere la proprietà a fare…uno strappo per tornare su Rodriguez (nessun investimento, solo lo stipendio di un anno neppure elevatissimo, per un giocatore considerato solido dal settore tecnico al completo ).

    E’ uno scandalo? per me no. Rispetto alla soluzione dello scorso anno, per esempio (carlos utilizzato da braccetto) comunque un passo in avanti

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  9. Ma guarda, trattandosi di un cambio e non avendo risorse infinite per me possono prendere chi vogliono.

    Rodriguez, che ormai bazzica in Italia da parecchio, mi sembra semplicemente scarso: non ha corsa da esterno, non ha stazza da centrale, non è particolarmente rapido e atletico. Ovvio che sapiia fare (malino) un po’ tutto e abbia esperienza ma, personalmente, io sto con Oaktree. Per un ruolo di backup meglio un Bisseck che è già buono quanto (per me più) di Rodrigues e …crescerà di rendimento (si spera) nel tempo.

    Sui giocatori è chiaro che vorrei poter avere tutto: Kim e pure Buongiorno per averne 10 tutti intercambiabili. E pure Gudmunsson ma tenendo anche Arna perchè…non si sa amai.

    Ma oltre i limiti finanziari, non si considera che certi giocatori vogliono “garanzie” di giocare con continuità. Se prendi Buongiorno devi dirgli chiaramente che il titolare sarà lui, quindi fai saltare uno tra Acerbi e De Vrj e chi resta deve sapere che farà il panchinaro….non è così semplice.

    Già Frattesi reclama, anche giustamente, il suo spazio e finirà per non accontentarsi del…tanto entri al 70esimo o giochi contro la Salernitana. E il ragazzo mi sembra abbia parecchia testa sulle spalle, altri invece molto meno.

    Prendi Bento, il nuovo fenomeno della porta (magari sarà così), considerato irragiungibile: è stato ceduto per soli 3 mn in più rispetto a Martinez. Il fatto che li giochi titolare, oltre ovviamente ad un lauto stipendio, credi non abbia inciso? Qui sarebbe venuto perdendo un anno, minimo, dietro Sommer. Non tutti i giocator (e i relativi procuratori) hanno cervello per fare una scelta che magari tecnicamente è vincente in nome del voglio tutto e subito.

    Sono aspetti che vanno considerati quando si legge di prime/seconde/terze scelte: non è la playstation dove se uno vale 100 e io ho quei denari arriva. Ci sono molti fattori da considerare e non solo ,come troppo spesso si fa, il prezzo per cui il giocatore che vale di più è automaticamente la prima scelta.

    Quanto a noi io credo che se mai avessimo risorse da spendere il ruolo in cui mettere le fiche sia l’attacco per un profilo dotato di un po’ di estro. Per me è quello il nostro, se così possiamo chiamarlo, punto debole, colmato il quale avremmo un reparto offensivo veramente completo. E volendo anche un externo dx più tecnico che si alternicon Dum; se cercano un sx, credo che quello dovrebbe essere il ruolo definitvo di Buchanan anche se Inzaghi lo ha spesso schierato a sx. Darmaina a tutta fascia un po’ mi preoccupa stante l’età ma non si può avere tutto.

    Vedremo a fine mercato quali poderosi investimenti netti avranno fatto le squadre italiane

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  10. Beato te che hai queste certezze.

    Personalmente non credo che arrivi in un giorno e prendi un giocatore in una manciata d’ore.

    Ma magari mi sbaglio

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  11. Però non può essere né che i aldi i mercato una volta contano e una volta no. E neppure può essere che il costo dei giocatori come frattesi Arna, e carlos venga calcolato due volte: lo scorso anno, come sei solito fare tu e anche questo

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  12. Eh si, due volte, come no.

    Dai Luciano, se lo conti lo scorso anno, come facevo io, eri in pari, nessun attivo.

    Quest’anno il.passivo sarebbe minore.

    Unico parametro è il costo squadra annuo che vedi dal bilancio e che tiene conto di stipendi, commissioni e ammortamenti acquisti.

    Non capisco perché voler a tutti i costi far passare il miracolo gestionale

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  13. Ciao ragazzi, bomba da fantamercato: al netto che la Buve ce lo dia proprio a noi, vendereste V.Carboni per prendere Chiesa già quest’estate?

    Potrebbe essere un colpo clamoroso se si riprendesse fisicamente..in qualche partita potrebbe anche dare la variante del 3-4-3, magari a partita in corso.

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  14. Tankian: a me Chiesa è sempre piaciuto come giocatore almeno quanto lo disprezzo sul piano umano.

    Su Valentin Carboni ho un’idea molto positiva, ma anche un po’ lontana dagli entusiastici commenti che leggo e che sono formulatianch da tecnici e addetti ai lavori (dunque temo che possano aver ragione loro).

    Non so dove tu abbia letto dell’operazione che citi, ma se fosse uno scambio. non la farei. Già non mi piace acquistare un giocatore dalla juve, dare in cambio un giovane già abbastanza forte e che potrebbe diventare un top player è un rischio troppo grosso.

    Se invece per prendere Chiesa servissero 30 milioni e noi li ottenessimo dalla cessione di Valentin a una squadra straniera, ci penserei. Se poi ci fosse la recompre, lo farei certamente

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  15. Roberto: i miei numeri non sto a ripeterli: basta leggere l’elenco delle cose vinte e dei piazzamenti, nonché gli elogi che tutti ci fanno per il gran gioco e confrontarli con quelli della situazione precedente.

    Poi considerare che questi risultati sono stati ottenuti pur attuando una politica deflattiva, se mi permetti la metafora

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  16. I numeri sono univoci, basta saperli accettare per quello che sono.

    Ottimi risultati indubbiamente MA ottenuti da seconda forza economica della serie A: su questo non ci sono dubbi e non ci sono numeri differenti. I bilanci parlano chiaro.

    In questo scenario io non ci vedo alcun miracolo gestionale.

    Ma va bene così

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  17. Chiesa, ammesso che possa arrivare anche a zero il prossimo anno, dove lo vedreste nel sistema di gioco di Inzaghi.

    Seconda punta? In questo caso, credo, sarebbe il cambio di Thuram. Non penso il ragazzo lo accetterebbe, al nettodi avere da panchinaro un giocatore pagato come un big.

    A tutta fascia al posto di Dum io non ce lo vedo.

    Si potrebbe cambiare tattticamente ma Inzaghi mi sembra più propenso a proseguire su un preciso canovaccio (al netto di estemporanei cambi dettati dalla necessità di attaccare in massa o difendersi strenuamente negli…ultimi minuti)

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  18. Mai, io dalla Juve NON voglio niente, ci ha sempre rifilato pacchi.
    A costo di mangiarmi le mani vedendolo andare al Milan e fare bene, preferisco sempre cosi’.
    Sia che fosse per soldi, sia per uno scambio di un nostro promettente giovane.
    Carboni si “perdera’” tra squadre minori di A e/o di B ? Fa niente, io veramente con la Juve non voglio averci a che fare.
    Spero vivamente che siano solo voci e rimangano tali.
    Piuttosto, ora devo capire quanti soldi sono disposto a “buttare” tra DAZN e SKY per vedere campionato e champions.
    Mannaggia, ogni volta a Luglio mi riprometto di non regalare tutti questi soldi a quella gentaglia (onestamente, non se li meritano, se ne approfittano della ns passione e, di fatto, del monopolio). Ma so che cedero’, spinto dalla speranza di vedere la nostra Inter giocare come ha saputo fare l’anno scorso in diversi match …

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