Arrivederci Rom(elu): Inter – Roma 1-0

Foto: Marcus Thuram, grande protagonista e autore del goal decisivo nell’ultima sfida di campionato contro la Roma (fonte: LaPresse).

E’ stata una grande vittoria, perché non si trattava di una partita qualunque, per una serie di motivi.

Un motivo emozionale, legato certamente al ritorno di Lukaku a San Siro dopo il grande ‘tradimento’.

Ho messo il termine tra virgolette perché non posso e non voglio rinnegare la posizione che ho sempre tenuto: i calciatori sono professionisti che hanno persino il dovere di tutelare al meglio i propri interessi economici e appunto professionali.

La fedeltà è richiesta ai tifosi: ai giocatori è richiesto solo di dare il massimo per le squadre in cui militano, finché ci militano.

Ci hanno abbandonato per seguire i loro interessi professionali un allenatore come Mou, che ci aveva regalato il triplete, un giocatore insuperato e insuperabile come il fenomeno Ronaldo e ci sono stati diversi altri casi.

Ho provato un grande dispiacere, in queste situazioni, ma sempre un sentimento di gratitudine per quanto avevano fatto per noi.

Del resto sono innumerevoli i casi di giocatori che hanno fatto il percorso inverso, con nostra soddisfazione: ultimi i casi di Dzeko, Miki e addirittura Calha.

Ma qui è successo qualcosa di diverso, per come compagni di squadra e tifosi sono stati  ingannati, con un comportamento di grande doppiezza e slealtà.

Nonostante questo non ho rancore verso Lukaku: mi dispiace solo, per lui,  che come uomo non si sia dimostrato all’altezza del calciatore, il quale per come vedo il calcio io (e anche Inzaghi: cfr. le sue dichiarazioni del post partita su quanto il mister ha fatto prima per riportarlo all’Inter, poi per farcelo restare), resta di un valore eccezionale.

Se la presenza per la prima volta di Lukaku come avversario di fronte ai suoi ex tifosi era l’elemento di maggior turbativa emozionale, tuttavia non era l’unico.

C’era il ritorno di Mou, che è sempre nel cuore dei nostri tifosi, c’erano le presenze di altri ex, come Miki e Frattesi; c’erano nella Roma ex milanisti come El Shaarawy e Cristante che certamente contro l’Inter ci mettono qualcosa in più.

C’era la necessità, anche psicologica, di rispondere alla juve che ci aveva temporaneamente scavalcati al primo posto.

C’erano poi dei motivi (o delle pressioni) più decisamente tecnico tattici:

  1. L’opportunità di guadagnare punti su una tra Napoli e Milan che si affrontavano in uno scontro diretto e nel contempo di evitare il ‘rientro’ di altre avversarie tra le quali la stessa Roma;
  2. L’esigenza di dare una conferma della buona condizione che ci assiste dall’inizio di stagione e nello stesso tempo di ribadire la ritrovata solidità difensiva e la capacità dei gestione delle partite, soprattutto quelle casalinghe, messa in dubbio dalle prove contro Sassuolo e Bologna;
  3. L’esigenza di capitalizzare al massimo questo periodo di buona condizione, nella consapevolezza che non sarà possibile esprimerci  al top in  tutta la stagione;
  4. L’occasione per confermare quanto si sostiene circa la presunta disponibilità di due squadre di pari valore, nel momento in cui incontravamo una Roma che aveva giocato in Europa due giorni dopo di noi e non poteva contare su titolari chiave come Pellegrini, Dybala, Smalling, Sanches e Spinazzola.

In proposito noto una certa contraddizione in quanti criticano l’operato dei nostri dirigenti, ma poi sostengono che abbiamo la rosa migliore del campionato e disponiamo di due squadre di pari valore: questo anche se da diverse sessioni di calcio mercato chiudiamo il bilancio in attivo e ridimensioniamo il monte ingaggi.

Se la squadra è davvero così più forte e non otterrà l’unico obiettivo che per alcuni conta, cioè lo scudo, la responsabilità dovrebbe venir attribuita a tutti tranne a chi ha allestito una rosa ‘dominante’.

Da tifoso non sono affatto convinto di una superiorità  tanto indiscussa da non risentire di eventuali eventi sfavorevoli occasionali (infortuni, errori arbitrali, super lavoro richiesto ai propri giocatori – rispetto, per esempio, alla juve – ma anche alle altre se dovessimo ripercorrere il cammino della scorsa stagione, oltre a dare tantissimi giocatori alle nazionali).

Però secondo me un paio di cose sembrano certe, anche dopo i passi falsi contro Bologna e Sassuolo:

  • Il gruppo è forte,non so se il più forte;
  • La squadra al momento sembra far tesoro dell’esperienza passata e aver trovato un miglior equilibrio, come dimostrerebbero i soli 5 gol subiti in 10 partite (anche se 4 di questi ci sono costati 5 punti).

Va notato però anche che la brutta juve dell’incapace Allegri ha subito un solo gol più di noi e se ne ha segnati una decina in meno è  lì, a due punti da noi, con meno impegni in programma.

Oltre a ciò si deve considerare  che le partite vinte 1-0 danno gli stessi punti di quelle vinte 4 o 5 a zero.

Da questo punto di vista si può facilmente capire perché il primo tempo di Inter – Roma mi abbia divertito e nello stesso tempo allarmato.

Perché avevamo dominato, sprecando tante energie e tanto calcio, divertendo noi tifosi e umiliando la Roma che per la prima volta da non so quanti anni per tutto il primo tempo non aveva mai tirato in porta.

C’erano insomma tutte le condizioni perché alla distanza avessimo un calo, magari solo di attenzione su qualche singola situazione di gioco, e venissimo punti.

E in effetti il secondo tempo non lo abbiamo disputato sullo stesso livello del primo, anche se abbiamo comunque mantenuto una chiara supremazia, ma siamo stati meno pericolosi davanti e dietro è venuta la disattenzione sempre possibile alla quale ha posto rimedio solo un grande intervento di Sommer.

Per la verità c’e’ stata un’altra azione pericolosissima quando l’unica palla toccata bene da Lukaku ha smarcato il Faraone al limite della nostra area, tanto da costringere Bastoni a un decisivo fallo da giallo, con punizione pericolosa.

Intendiamoci un’occasione e mezza concessa a una squadra come la Roma è pochissimo e ci sta: però sappiamo tutti come il calcio sia concretezza e non bellezza e se non segni quando potresti finisci per rischiare tantissimo.

Non solo contro la Roma: anche contro Bologna e Sassuolo.

Dopo la partita, come di consueto, è stato un festival di dichiarazioni, spesso contrastanti. Le ho ascoltate o lette tutte, alcune le ho condivise, altre no.

La partita che abbiamo visto tutti era la stessa: i fatti sono fatti indiscutibili,  come sempre, le dichiarazioni richiedono una spiegazione: chi le ha rilasciate e perché?

I fatti sono questi:

  • L’Inter ha tirato 19 volte, la Roma 3;
  • L’Inter ha tirato in porta 3 volte, oltre ad aver colto due traverse, la Roma una volta e quel primo e unico tiro in porta è venuto al 66′;
  • L’Inter ha battuto otto calci d’angolo e la Roma zero;
  • Non cito il possesso palla, largamente a nostro favore, perché non lo considero determinante;
  • L’Inter ha inoltre recuperato più palle, le sono riusciti il doppio dei passaggi e la percentuale di precisione degli stessi è stata dell’88% contro il 77%.

Però dopo la partita Mou, ad esempio, ha parlato di match che era indirizzato verso il pari, di comportamento arbitrale, di differenze nella rosa che lo hanno costretto a ricorrere a Primavera.

Ora, è vero che la difesa strenua della Roma ha retto fin quasi alla fine, ma è anche indiscutibile che la nostra supremazia era totale e quando le cose stanno così, se viene il gol è la conclusione naturale anche se non sempre… reale della partita.

Quanto al comportamento arbitrale, Mou sorvola su un episodio clamoroso, denunciato persino da commentatori non nostri amici, come il fallo da espulsione (per secondo giallo) commesso da un suo difensore quando c’era ancora molto da giocare.

Sulla ricchezza della rosa non mi pronuncio: avrà ragione lui, ma io noto, per esempio che a fronte di due titolari di valore nostri (Lauti e Thuram), ce ne sono in rosa due di valore loro,  Lukaku e e Dybala: poi noi abbiamo Arna e Sanchez, loro El Shaarawy, Belotti e Abraham.

Di Primavera nella Roma non se ne son visti: Bove è un 2002 come Zalewski mentre i Primavera sono dei 2005 e comunque entrambi sono stati sostituiti da giocatori molto più…maturi, segno che a disposizione ce n’erano, nonostante le numerose assenze.

Tutto questo per dire che le dichiarazioni non sono per definizione obiettivo e un po’ di senso critico nell’analizzarle non guasta.

Ho letto anche che Lukaku sarebbe scarso e che segnerebbe solo contro Verona o Lecce: infatti ieri si è visto poco.

Ma ieri si è visto poco anche Lautaro, che pure giocava nella squadra che ha attaccato per tutto il match.

Quindi è scarso anche Lautaro, che tra l’altro segna poco in nazionale, quando gli avversari sono di livello?

Per il resto non ho né la memoria né il tempo per verificare se davvero Lukaku anche da noi abbia segnato solo gol inutili contro le piccole.

So però che con la sua nazionale il belga ha una media realizzativa di 0,70 gol a partita, contro gli 0,62 di Cristiano Ronaldo e gli 0,56 di Lewandoski.

Dunque ho il sospetto che non sia vero che segni solo con le piccole del campionato italiano.

Questi pochi esempi dimostrano che i fatti sono fatti (per esempio: l’Inter ha vinto 1-0, l’Inter ha tirato molto di più, ecc.) e le dichiarazioni sono spesso fatte per tirare acqua al proprio mulino, quindi vanno considerate criticamente

Ma torniamo alla partita.

Mou ha deciso di affrontare l’Inter con un modulo speculare: 532 e, da esperto di calcio giocato, considerando anche le assenze, ha privilegiato un atteggiamento tattico di copertura e ripartenza, sapendo benissimo che la poesia va bene per i poeti, per gli allenatori servono i risultati.

I giocatori della Roma in pratica erano sempre sotto la linea della palla, per quasi un’ora.

Nel primo tempo se la Roma si fosse aperta e avesse evitato, come preoccupazione primaria, di soffocare le fonti del  nostro gioco sarebbe finita verosimilmente tanti a pochi.

Mou sapeva benissimo che l’Inter ha difficoltà ad attaccare le difese chiuse e il progetto, realistico, era quello di farle sprecare calcio ed energie, per poi provare a contrattaccarla alla distanza.

Contrariamente a quanto si sostiene in questi casi, anche il loro mister giocava per vincere, ma sapeva che per far questo doveva cercare di… non perdere.

Ha spostato Cristante a mezz’ala con il duplice scopo di contrastare le avanzate del braccetto più pericoloso (Bastoni) e nello stesso tempo per avere un centrocampista in grado di inserirsi sovrastando, sulle palle alte, la linea dei diretti dirimpettai: nessuno dei nostri centrocampisti è un gigante.

Considerata la nostra evidente superiorità tecnica, il gioco gli è quasi riuscito, se è vero che abbiamo segnato solo all’81 e, guarda  un po’, su una tipica azione di ripartenza: grande lancio di Asllani che coglie la difesa giallorossa scoperta, prodezza in controllo e immediato cross di Dima e Thuram che brucia l’avversario in un’area poco affollata.

Mi piacerebbe poter fare una statistica, perché sono convinto che a parte i calci piazzati, nove gol su dieci vengono quando si sorprende la difesa avversaria scoperta.

Le scelte di Inzaghi, comprese quelle di rotazione per turn over sono apparse tutte azzeccate, in particolare la decisione di mettere Acerbi su Lukaku, perché l’ex laziale ha sicuramente più fisicità di de Vrij per contenere il belga, ma in sostanza era un’Inter di tutti titolari, con alcuni che avevano avuto la possibilità di riposare martedì (Acerbi e Dimarco, mentre le mezze ali avevano giocato solo un tempo e Thuram gli ultimi 25 minuti).

Questo ha consentito alla squadra di iniziare molto forte, pressando alta i romanisti che del resto tenevano gli esterni molto arretrati, come i centrocampisti  e chiedevano persino al Faraone di sacrificarsi a dare una mano.

Nel primo tempo sfondavamo soprattutto sulla destra, grazie a un incontenibile Dumfries e probabilmente proprio l’assenza di Spinazzola ha pesato molto, insieme a quella di Pellegrini che avrebbe sicuramente dato più qualità e dinamismo  al loro centro campo.

Ovvio che anche Dybala avrebbe migliorato la fase offensiva, ma allo stesso tempo avrebbe costretto la Roma a giocare una partita tatticamente diversa e più esposta.

I nostri attacchi raramente cercavano l’imbucata centrale, ma si sviluppavano su una fascia, con cambi di campo improvvisi e traversoni dalla linea di fondo.

I nostri poi erano bravissimi a conquistare le seconde palle e a non far ripartire i romanisti, continuando invece l’assedio.

Nel secondo tempo la nostra aggressività è leggermente calata, meno comunque che in altre occasioni in cui abbiamo retto al top solo un tempo, il primo o il secondo che fosse.

Proprio per questo, forse, Inzaghi, a parte la sostituzione di Pavard, ammonito, che poteva rischiare contro El Shaarawy in campo aperto,  ha tardato molto rispetto al solito a decidere i cambi, avvenuti dalla mezz’ora del secondo tempo in poi.

Più in generale bisogna dire che i nostri hanno tenuto sempre molto alto il livello di concentrazione, sbagliando pochissimi passaggi in uscita, favoriti anche dal fatto che la Roma non attuava certo un pressing asfissiante e anche che nei rari attacchi romanisti l’abbassamento della linea di centrocampo è stata tempestiva (tranne in una sola occasione in cui si sono visti i nostri difensori richiamare, mi pare, Asllani).

Aldilà dei limiti della Roma occasionali (per le cinque assenze di titolari) o ‘cronici’ che siano, bisogna riconoscere che si è vista un’ottima Inter, pimpante e determinata che fa bene sperare per il futuro, anche se il nostro campionato è una maratona  e sappiamo che conta la continuità di rendimento, con qualche altra squadra (segnatamente il Napoli e la juve di Allegri) che sembrano aver già alle spalle la fase negativa… e sappiamo che quando Allegri trova la quadratura poi viaggia spedito spendendo meno degli avversari per il suo tipo di gioco concreto e speculativo e per la mancanza di impegni internazionali.

Il Milan stesso, pur senza entusiasmare, nelle nove partite (escluso il derby) ha conseguito gli stessi nostri risultati e ha già giocato con Napoli e juve.

La morale è sempre la stessa. La squadra è forte complessivamente e sembra in grado di fare una buonissima annata, ma tutto è ancora aperto e dobbiamo sapere che il cammino è lunghissimo e irto di difficoltà.

Mi sentirei più tranquillo se a gennaio, magari cedendo Sensi e Agoumé, si potesse arrivare  a prendere un’altra punta.

Le pagelle

Sommer: deve esibirsi in una sola parata, ma senza quell’intervento davvero importante, oggi saremmo qui a fare discorsi del tutto diversi, perché al 66′ l’Inter sarebbe andata sotto. Per i miei gusti gli manca qualche centimetro, ma esplosività e sensod ella posizione sono da grande portiere.

7

Pavard: nel primo tempo annulla completamente El Sharawi e si propone spesso in avanti. Cerca anche la penetrazione in area e in un’occasione manca la deviazione vincente (ma non era facile). Ammonito per il tentativo di rovesciata in gioco pericoloso, viene sostituito da Inzaghi.

6.5

Darmian: giocatore impagabile per concretezza e duttilità: entra come terzo di destra e fa benissimo, viene spostato a quinto, sempre di destra ed è impeccabile.

6.5

Acerbi: annulla completamente Lukaku e questo, per chi ha la mia stessa concezione del calcio (amore per la forza dirompente e non per gli sterili virtuosismi) è un risultato straordinario. Il belga ha segnato già 11 gol in stagione (di cui 8 in campionato) e ha una media di un gol ogni 109 minuti. Oltre agli assist.

7.5

Bastoni: spinge un po’ meno del solito, per esempio rispetto a Pavard, ma in compenso si dimostra solido in fase difensiva. Dalla sua parte non si concede nulla a nessuno, Solo n un’occasione si perde in area Cristante, ed è l’unica palla gol dei romanisti, ma a me non è parso che giocando a zona quella fosse la sua zona. Del resto la scelta dell’ex milanista mezz’ala era proprio in funzione di sorprendere la nostra linea di centro campo sulle palle alte.

6.5

Dumfries: primo tempo incontenibile, non solo velocità, ma anche dribbling e traversoni efficaci. Cala leggermente alla distanza ma continua ad essere una vera minaccia per la difesa romanista e costringe il malcapitato Zalewski a chiede il cambio.

7

de Vrij: pochi minuti che non consentono una valutazione.

s.v.

Barella: in crescita rispetto alle ultime prestazioni, anche se non ancora al top. Marcato stretto da Bove, resta lucido nella scelta delle giocate esprime il consueto dinamismo. Avrebbe anche una buona palla da calciare a rete, ma non riesce a trovare la coordinazione ottimale, per altro difficoltosa.

6.5

Calhanoglu: una prestazione di livello assoluto che meritava di essere coronata dal gol quando una sua tremenda conclusione da fuori ha incocciato pienamente l’incrocio dei pali. Regista competo che eccelle in entrambe le fasi.

7.5

Asllani: un quarto d’ora solo, ma più convincente (per me) che in altre occasioni. Sostituire Calha contro la Roma a un quarto d’ora dal termine, sullo 0-0 in una gara da vincere non è facile, ma lui entra con spavalderia e da un suo meraviglioso cambio di gioco nasce l’azione del gol. Intendiamoci molto del merito va a Dima e a Thuram, perché di giocate simili (evidentemente provate) ce n’erano state altre ma non avevano portato allo stesso risultato. Questo però nulla toglie alla perfezione della sua ‘visione’ e della sua giocata. Per essere un secondo titolare deve crescere nella fase difensiva e lo può fare, ne ha i mezzi fisici e mentali.

7

Mkhitaryan: non la sua prestazione migliore, ma sempre una prova nettamente sopra la sufficienza. Questo la dice lunga sulle qualità di questo ‘ragazzo’, autentico professore della zona centrale. Meno suggerimenti geniali del solito, ma un lavoro di raccordo prezioso.

6.5

Frattesi: Miki è uno di quelli che hanno giocato di più e lui entra per farlo respirare una quindicina di minuti e per dare forza fisica e freschezza al centro campo. Dà il suo contributo importante, ma è difficile valutarlo in così poco tempo.

s.v.

Dimarco: ottanta minuti tutti all’assalto, con qualità ed efficacia. Autentica spina nel fianco della difesa ospite, controlla in modo orientato e meraviglioso diversi larghissimi cambi di campo o lanci, ma poi non riesce mai a trovare il compagno a centro area. Quando finalmente ci riesce… è il tripudio.

7

Carlos Augusto: dimostra le sue grandi qualità anche solo in 10 minuti. Con una profonda percussione si apre lo spazio per il tiro, con il piede ‘debole’ (per fortuna!). Ne esce una conclusione violentissima e precisa che coglie in pieno l’incrocio dei pali più lontano.

6.5

Thuram: altra grande prestazione e non solo per il gol quando brucia sul tempo il suo marcatore e insacca con freddezza. Tantissimo movimento, una velocità incontenibile, una tecnica eccellente e una grande capacità di giocare con e per la squadra.

8

Lautaro: è il leader della squadra e lo dimostra anche quando trova tante difficoltà obiettive in area perché l’Inter non cerca spesso  l’imbucata centrale, ma preferisce l’aggiramento e poi il cross sul quale i difensori romanisti sono quasi sempre ben posizionati. Lui trova il modo di rendersi molto utile pur lavorando spesso spalle alla porta e ‘uscendo’ per giocare con i compagni. Il campione in certe partite può anche non sfondare ma sa rendersi utile. Non tutti lo capiscono.

6.5

All. Inzaghi: presenta un’Inter molto brillante atleticamente e capace di ‘fare’ la partita per quasi tutto il tempo con un dominio assoluto. Anche considerando le 5 assenze di titolari romanisti, è tanta roba. Ottima per me la gestione del turn over e dei cambi.

7

Qualche considerazione veloce sulle partite delle giovanili con particolare riferimento alla Primavera, unica gara che ho  potuto vedere.

Primavera: Bologna – Inter 2-3

I ragazzi di Chivu riescono a vincere fuori casa e a conservare il primato in classifica in coabitazione col Milan.

Non è stata una gara facile perché i nostri hanno confermato, a mio parere, quanto vado sostenendo da inizio anno: sono un gruppo con grandi qualità in mezzo e davanti, che quindi possono farci divertire e regalare emozioni, ma devono ancora trovare una compattezza difensiva senza la quale difficilmente potranno arrivare fino in fondo nonostante l’elevato livello tecnico medio.

Anche a Bologna, come in tante altre occasioni, siamo riusciti ad arrivare a marcature plurime, ma anche contro i felsinei abbiamo concesso loro di recuperare due volte lo svantaggio e solo una prodezza individuale, al 96′ ha consentito di prenderci i 3 punti.

Non si tratta tanto di un problema di singoli, a mio parere, ma piuttosto del fatto che, chiunque giochi, gli attaccanti sono poco efficaci nel compito di contenere, che oggi è richiesto a tutti gli undici in campo, e i centrocampisti, nonché gli esterni difensivi, sono più portati ad attaccare che a difendere.

Tutto questo anche se, va detto, siamo la seconda difesa del campionato, con un solo gol in più subito rispetto al Milan.

Se i numeri sono tutti positivi (punti in classifica e differenza reti) è soprattuto  perché la qualità complessiva del gruppo è assolutamente rilevante, in categoria.

Adesso poi che sono stati recuperati i difensori Matjaz e Stabile, l’esterno Nezirevic, la punta centrale Zuberek e aspettiamo il rientro degli esterni alti Owusu e (speriamo) Zefi…

Le pagelle

Raimondi: senza responsabilità sui due gol subiti, si esibisce in un ottimo intervento nel primo tempo. Sicuro nelle altre situazioni. 6.5

Miconi: meglio nella spinta che nel contenimento di Baroncioni, che qualche volta gli sfugge. Ma non è molto aiutato. 6.

(Nezirevic: alcuni minuti per riprendere confidenza con il campo. s.v.)

Stante: il solito pilastro, in mezzo all’area. Potente e grintoso. 6,5

Stabile: non è al top e si vede in qualche situazione. 5.5

(Matjaz: dà il suo contributo mentre il Bologna prova il forcing per riacciuffare il pari. 6)

Motta; buona prestazione, è in continua crescita. Sicuroi dietro abile quando sale. 6.5

Akinsanmiro: non è in giornata, fa poco filtro e spreca troppi palloni. 5

Bovo: lavora, tampona il più possibile ma non è ancora il giocatore autorevole che mi sarei aspettato. Forse deve crescere muscolarmente. 6

(Stankovic: al momento è sicuramente più decisivo dell’ex Chievo, per forza, personalità e visione di gioco. Bella la girata di testa che porta al secondo vantaggio. 7)

Di Maggio: non è al top delle condizioni fisiche ma si sacrifica per dare il suo contributo alla squadra. Buonom comunque il suo primo tempo, impreziosito dall’assit per il gol di Kamate. 6+

(Berenbruch: lui davvero cambia la partita: un gol, grandissimo, al 96′, un palo e un assist in 45′ la dicono lunga sulla sua prova. 7.5)

Kamate: si accende subito con un gran gol, poi però non riesce a trovare continuità ed efficacia. 6+

Zuberek: un grande e dispendioso lavoro dopo tanti mesi di assenza. Affronta un difensore di grande fisicità e si batte senza paura, per la squadra. 6

(Sarr: scappa al suo marcatore nell’azione forse più bella di tutta la partita, ma poi a tu per tu con il portiere non riesce a superarlo.  Con il 3-1 avrebbe chiuso la partita ed evitato tante sofferenze. 5.5 )

Quieto: tecnica e dinamismo non gli fanno difetto certamente, un po’ di potenza fisica invece si. Quando ha la palla ti aspetti sempre una giocata geniale. Suo il cross per il gol di Stankovic. 6.5

All. Chivu: nonostante l’impegno infrasettimanale e le necessarie rotazioni riesce a presentare una squadra competitiva e a tratti brillante. 7

Le altre squadre giovanili hanno vinto tutte, in trasferta:

  • Gli Under 17 vincono a Brescia contro il Feralpi per 2-0.
  • Under 16: Lecco – Inter 1-7. In gol: Carrara, Grisoni Fasana, Peletti, Gjeci, Vukaj, Curcio, La Torre (decimo gol stagionale per Gjeci).
  • Under 15: Lecco – Inter 0-2. In gol Calò e Salviato (con grande prestazione di Calò).

Ma la vera grande notizia arriva da Parma, dove Kevin Zefi ha mantenuto la parola: non solo ha giocato, ma ha anche segnato una doppietta, decisiva per la nostra vittoria (Under 18: Parma – Inter 2-3). Se davvero resta, per me è un grande colpo di prospettiva non molto lontana.

Luciano Da Vite

55 pensieri riguardo “Arrivederci Rom(elu): Inter – Roma 1-0

  1. Visto che le frecciatine, danno sale al confronto, sono sempre puntuali provo a fare un po’ di chiarezza su un paio di questioni.
    Primo. Essere tra i favoriti, potendo contare su secondo costo squadra della serie A, lo trovo normale (non miracoloso come si vuole far passare) e assolutamente non in contraddizione con ALCUNE critiche che ho mosso alla scelte operate (peraltro non solo quest’anno). Cuadrado, per fare un esempio, in due mesi e mezzo ha giocato ben 97 minuti. Non è sfiga, la gente logora ha più PROBABILITA’ (prima che parta il ma si fanno male anche i giovani) di non contribuire.
    Secondo. La gobba ha la rosa più costosa della A e non gioca le coppe per cui ritengo, di nuovo, normale sia tra le favorite nonostante faccia pena: non dimentichiamo che ha vinto al 97esimo con il verona (ho visto la partita) in casa con il solito gol in mischia come i due segnati al torino. Certo che se i gol in mischia diventeranno una costante avrà ottime chance di vittoria ma ritengo che il non saper costruire quasi nulla possa rappresentare un elemento di debolezza.
    Terzo. Lukaku: Inzaghi a domanda in merito ha risposto “le decisioni che ho preso le ho sempre prese per il bene dell’Inter”. Mi sembra chiaro il belga si sia lamentato delle panchine e si sia voluto vendicare con quella pagliacciata. Ora per me non si può scindere parte tecnica e comportamentale di un calciatore. Il pacchetto va preso completo. Altrimenti Icardi sarebbe ancora dell’Inter e Cassano/Balotelli, per citare due esempi, avrebbero fatto faville. Il ragazzo è uno che evidentemente crea problemi (si veda anche manchester e Chelasea) per cui è probabilmente un bene farne a meno. A chi dice che con lui e Toro/Thuram avremmo avuto attacco formidabile, risponde può essere ma anche che forse Thuram, avendo meno spazio, avrebbe fatto più fatica a mostrare le qualità che stiamo vedendo. Senza contare che non sarebbe arrivato Pavard dietro e li avevamo bisogno di un rinforzo.
    In conclusione spero Inzaghi dedichi la giusta attenzione al campionato anche quando ci saranno da giocare supercoppa e coppa italia.

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  2. La carriera di Cassano e Balotelli dice cose…leggermente diverse rispetto a quelle che dice la carriera di Lukaku. Chissà perché? Chiediamo a un romanista se rimpiange Cassano e vorrebbe perdere Lukaku. Inzaghi ha turnato Luaku perché aveva un altro fortissimo ma ha detto che ha fatto di tutto per farlo tornare e POI per tenerlo all’Inter. Evidentemente non si era …accorto di avere in casa un nuovo Balotelli. Che poi sostenere che avere tre punte forti limita le possibilità di uno dei tre è giusto: per questo considero… pericoloso l’acquisto di Frattesi, avendo già Barella e Mikhi.
    Che uno più anziano ha più probabilità di infortunarsi rispetto a uno giovane, è una tua idea che rispetto, ma che non mi sembra assolutamente provata. Mikhi per esempio è il giocatore con più minuti, mentre i giovani fuori da mesi (o da anni) non si contano. bisognerebbe fare una statistica generale che coinvolga almeno tutto il calcio italiano, ma credo sia impossibile.
    magari potrebbe risultare vero, magari no. Certo, nell’Inter è più facile che si infortunino i giocatori maturi che i giovanissimi, visto che i giovanissimi…non ci sono (e nelle squadre minori si infortunano moltissimo).
    A me risulta, ma magari sono male informato, che la rinuncia a SAMARDZIC abbia portato a Pavard, perché thuram era già stato preso. Forse se Lukaku fosse rimasto avremmo rinunciato semmai a Arna e/o Sanchez.

    Per il resto, dipende da come si vede il calcio e quindi ogni opinione è lecita, ci mancherebbe Io continuo a pensare che un 1-0 in mischia (anche 2, o 3) valga esattamente come un 4-0: tre punti. Quindi la questione è capire se in quella (e) gara hai espresso il tuo massimo e allora ci sarebbe da preoccuparsi o se sei riuscito a vincere pur in un momento di difficolta,. ma puoi solo crescere. Se alla fine vinci quegli 1-0 sono stati determinati, se fai malino, ti hanno comunque impedito di fare malissimo. Di certo invece c’è da preoccuparsi se giochi ‘bene’, domini, ma non vinci o addirittura perdi.
    Poi per te chiudere una serie di mercati in attivo, cedendo i migliori (o parecchi di loro) e ridurre il monte ingaggi ma restare competitivi non è una dimostrazione di bravura è un’idea come un’altra
    Le critiche a singole operazioni le faccio anch’io (con modestia), ma a differenza di altri tengo conto anche dei grandi ‘colpi’ realizzati con poca o nessuna spesa e comunque mi baso soprattuto sui risultati complessivi nelle condizioni date, che a me sembrano ottimi, a te inadeguati. Punti di vista. Io, come dicevo nell’altro post, firmerei per un altro quadriennio come l’ultimo. Forse perché essendo più anziano, ricordo che in Italia siamo sempre stati la seconda squadra per disponibilità finanziarie, ma abbiamo passato interi decenni senza vincere nessuna delle ‘coppette’ che disprezzi e una volta ci siamo salvati dalla B all’ultima giornata

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  3. ….vincendo contestualmente una Coppa Uefa (ero allo stadio).
    La Roma non potrà rimpiangere Lukaku perchè….non è suo. E’ in semplice prestito come lo era con noi lo scorso anno. Risorse usate per fare un giro di giostra – sperando di prendere il codino – ma poi tornare a piedi perchè non hai comprato la bicicletta. Sono scelte che devono portare titoli….forse un po’ più importanti della coppa Italia. Ma questo è il mio punto di vista.
    Sugli anziani che hanno più probabilità di infortunarsi direi che è abbstanza logico: lo stesso Miky ha saltato 21 giorni in apertura di stagione e di fatto tutto il mese di maggio post derby di CL. Non mi sembra Barella e Asslani, per fare due esempi, abbiano subito gli stessi infortuni muscolari. Ora abbiamo due lungodegenti: Cuadrado e Arnautovic. Sicuramente sarà un caso.
    Marotta, non io, ha detto testualmente che la rinuncia a Lukaku ha aperto le porte a Pavard: la spesa, non a caso, collima. Lukaku non poteva rimanere ma andava acquistato: la cosa passa sempre in secondo piano.
    Sulla carriera di Lukaku ti posso dire: come mai uno con quei numeri in vendita per 35 mn – secondo te un’inezia rispetto a ciò che serve per prendere un grande attaccante – non trova acquirenti e si deve accontentare del secondo prestito consecutivo, peraltro in una squadra che l’Europa league? Non ha dato il meglio, è determinanente, non è un lamentoso….cosa non torna?

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  4. Bene: tu firmeresti per vincere una Coppa UEFA e arrivare a salvarsi all’ultima giornata. Io no.
    Punti di vista. la storia di Lukaku che none ra nostro se non lo compravamo ha un po’ stufato: neppure Frattesi, se non sbaglio Barella e tanti altri erano nostri dopo un anno che avevano giocato con noi, se non li pagavamo. Tu prendi un giocatore in prestito, se poi tu e lui vi siete trovati bene lo comperi, detraendo dal totale il costo del primo anno. E’ solo un pagamento dilazionato con il vantaggio che decidi a…merce provata se fa al caso tuo e tu al caso suo.

    A Roma ha segnato 8 gol in 11 partite, logico che se dovesse partire a fine anno i tifosi lo rimpiangerebbero, checché tu ne dica.

    la storia del giro di giostra è ridicola, sia per noi che per la Roma. Lo prova il fatto che noi abbiamo compiuto l’impossibile per acquistarlo (e la Roma farà lo stesso). Quindi non lo prendi per vincere subito o hai fallito: tra tutte le invenzioni che ho sentito questa è la più clamorosa, smentita tra l’altro dai fatti: ha segnato dei gol determinati per farci andare in finale di CL per vincere due coppe, per arrivare nei quattro. Per questo lo volevamo tenere (si, tenere, perché anche se non era nostro per sempre, ha giocato con noi.
    Poi come sempre io indico fatti e tu non potendo contestare i fatti ti rifugi nelle parole o nelle ipotesi: se sia giusta o meno la valutazione attuale di 40 milioni + un ingaggio da top player per un giocatore trentenne nessuno lo può dire e nessuno può dire perché la valutazione sarebbe così…bassa. Invece nessuno può negare il suo curriculum, le valanghe di gol fatte e soprattutto quelle contro squadrette come le nazionali affrontate col Belgio.
    Ho scritto che come campione per me è eccezionale, come uomo mi (ci?) ha deluso.
    Tu però lo paragoni a…balotelli. Poi l’estremista sono io…
    Comunque va bene così.

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  5. Bene le nostre Giovanili e bravo Zefi .
    Concordo sulla Primavera, ogni volta che ne guardo gli highlights vedo una squadra incredibile da centrocampo in su, si vedono giocate singole e di squadra notevoli. Pero’ poi prendono goal “assurdi” o subiscono situazioni difensive che “non ti spieghi”. Speriamo che trovino quell’equilibrio che al momento manca.

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  6. Tu prendi un giocatore in prestito, se poi tu e lui vi siete trovati bene lo comperi, detraendo dal totale il costo del primo anno. E’ solo un pagamento dilazionato con il vantaggio che decidi a…merce provata se fa al caso tuo e tu al caso suo.
    Almeno: Barella e Frattesi sono obblighi mascherati (tipo al primo punto fatto nel 2024). Lukaku prestito secco.
    Cambia tutto

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  7. Paragono? Dico che un calciatore e un uomo sono difficilmente separabili.
    Ma i tuoi sono sempre fatti e altre parole.
    I fatti dicono che era un prestito secco. Il resto sono favole

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  8. Molto banalmente, dico la mia su Lukaku: magari fosse rimasto. Avremmo davanti Lautaro, Lukaku e Thuram con il quarto che probabilmente sarebbe stato in ogni caso Sanchez. Il confronto tra Lukaku e Arnautovic, con tutta la simpatia per Arna, pende a favore del belga (un grandissimo centravanti che in alcuni periodi della sua carriera, con il top sotto la gestione di Conte, è stato veramente implacabile), così come il rendimento stagionale fino a questo momento del campionato.

    La cosa messa in questi termini è fin troppo semplice. Poi non sappiamo infatti quali sarebbero state le dinamiche. Avrebbe tolto spazio a Thuram? Chi può dirlo? Thuram gioca anche perché evidentemente, non dimentichiamo che a inizio campionato c’era chi lo voleva in panchina, ha dimostrato in allenamento di meritare il posto da titolare. Magari lo avrebbe fatto pure con la presenza in rosa di Lukaku. Che poi potrebbe avere reagito positivamente come negativamente alla situazione che si sarebbe venuta a creare…

    Insomma le variabili sarebbero state diverse in questo caso, però in termini di valori assoluti per me Lukaku non si discute e non sta in piedi nessun confronto con Cassano e Balotelli, due giocatori che hanno avuto una carriera comparabile al belga (media quella di Cassano, praticamente nulla quella di Balotelli, un non-giocatore dal 2014 e che comunque a 24 era già in declino…), come con un giocatore chiamato più volte in causa in questo periodo come Mauro Icardi.

    Poi dopo la rottura non lo avrei voluto più neppure io, è sicuramente successo qualche cosa di grave sul piano dei comportamenti del giocatore nei confronti del club come dei compagni di squadra. Promesse mancate, accordi saltati… La situazione era oramai compromessa. Lo stesso Lukaku forse rimpiangerà la maniera in cui sono andate le cose, perché con tutto il rispetto per la Roma, non credo proprio questa sia la situazione in cui sperava di ritrovarsi e oggettivamente è un giocatore che merita palcoscenici più importanti come la CL.

    Ora un attaccante ci serve sicuramente. Tireremo avanti così come siamo per altri due mesi, ma spero ci sarà la possibilità di fare qualche cosa a gennaio. Non abbiamo “due rose” a disposizione, come dice Mourinho (dispiace vederlo non azzeccarne più una da tanto tempo a questa parte, apparentemente gli anni gli sono pesati sempre di più e non è riuscito a cambiare approccio così come passa il tempo, cosa che per un allenatore come lui forse sarebbe stata necessaria) ma la rosa è abbastanza completa, eccetto l’attacco e con l’auspicio di recuperare Cuadrado a dx, che potrebbe rivelarsi giocatore utile a partite in corso.

    Infine una domanda a Luciano come agli altri del blog: state seguendo o avete seguito qualche partita di Sebastiano e Francesco Pio Esposito? Un giudizio su cosa stanno facendo i due ragazzi?

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  9. Paragonare Lukaku a Cassano e addirittura a Balotelli è un errore colossale, ma non c’è problema alcuno: chi di noi non commette qualche errore magari nella foga della discussione?
    Neppure con icardi il paragone calza. Sono stato un fan di maurito nel periodo del suo miglior rendimento, ma lui non è mai stato un uomo squadra, aveva bisogno che la squadra giocasse per lui e allora diventava un grandissimo finalizzatore. Lukaku è uomo squadra nel senso che fa reparto da solo, gli dai palla quando sei in difficoltà e lui fa salire e respirare i compagni, sa giocare spalle alla porta e dettare la profondità, vince tutti i duelli fisici e non lo sposti neppure con i carri armati.
    Il carattere, la personalità dell’uomo è importante nella misura in cui incide negativamente sulle prestazioni del giocatore. perché è vero che non si può scindere il giocatore dall’uomo, ma noi giudichiamo il calciatore, che fa quello che fa avendo il suo carattere. E se uno con un brutto carattere in nazionale ha un rendimento superiore a quello di Lewa e CRonaldo (parlo della nazionale perché lì non si incontrano lecce e verona), francamente del brutto carattere me ne infischio. Un nostro allenatore era solito dire: se deve sposare mia figlia guardo che sia un ragazzo a posto, se devo portarlo alla mia squadra guardo se è un gran giocatore. Lukaku ha bisogno di sentirsi il leader, per questo era al top nell’Inter di Conte, per questo ha voluto tornare, riducendosi l’ingaggio, per questo ha voluto andar via. Se lo prendi, sai che ha questo limite e ti va bene così, altrimenti fai altre scelte. Lui rende di più nella società che è un passo indietro ma dove si sente leader piuttosto che lin una società di punta, nella quale è uno dei tanti.

    Quanto ai due Esposito non mi sento di fare valutazioni a distanza sulla loro crescita. Posso dire solo che Seba è l’attaccante italiano più talentuoso tra quelli affacciatisi dopo il 2000., per me. Se fallisce, è solo colpa sua.

    Di Pio credo di aver già riportato la valutazione di un selezionatore delle giovanili nazionali con il quale ho un ottimo rapporto. Mi ha parlato di lui in termini semplicemente entusiastici: “quello che ha fatto con noi è incredibile. E’ stato decisivo nell’under 18, nell’under 19 e nell’under 21. Nello stesso anno. Nell’u21aveva compagni e avversari mediamente di 4 anni più vecchi e in qualche caso di 5 anni”.

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  10. Vorrei in termini di crescita fare un paragone fra Oristanio e Seba. Al netto del talento invidiabile di entrambi (forse Seba ha più visione di gioco mentre Ori in conduzione palla in corsa è migliore) dal punto di vista atletico adesso tra i due mi sembra ci sia una grande differenza a favore di Gaetano: passo ritmo e velocità di conduzione palla da giocatore di serie a per quest’ultimo. Sto seguendo la Samp e devo dire che sul piano agonistico e dei tempi della giocata Seba mi sembra lontano dal diventare giocatore da serie a.

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  11. Credo che il sistema di gioco possa sfruttare le caratteristiche dei ragazzi: da dilettante credo che Oristanio se giocasse nel Frosinone di questo periodo esploderebbe al pari del forte Soule

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  12. Su Lukaku io la vedo così. Lukaku non avrebbe comportato la rinuncia a Thuram il quale è arrivato per sostituire Dzeko. Il costo annuo dei due giocatori (lo sloveno e il francese) è praticamente equivalente. L’operazione Thuram-Dzeko è stata filosoficamente corretta perchè ha consentito di ringiovanire la rosa. Poi, tecnicamente, fortunatamente e per merito di chi l’ha scelto, si sta rivelando più che valida. Dopo di che avevano deciso di inserire una terza punta forte per completare il reparto di attacco investendo una somma molto importante puntando sul belga (non dimentichiamci che l’operazione Lukaku, se fosse andata in porto, sarebbe stata abbastanza sanguinosa per le casse della società tra cartellino e ingaggio pesantissimo per i parametri italiani). Da un punto di vista tecnico l’idea di potenziare l’attacco con una terza punta forte per me era giusta. Però con il belga è andata come è andata. A quel punto quella somma molto importante io l’avrei destinata ad un altro attaccante sperabilmente forte però più giovane anzichè investirla su Pavard e su Arnautovic. Su un profilo tipo Wahi che alla fine è andato al Lens per una trentina di milioni. Ma lì il nostro scouting ha ritenuto che non vi fossero profili interessanti sul mercato e ha colto l’occasione di prendere Pavard. Io da ignorante mi sarei accontentato di un braccetto da alternare a Darmian più a buon mercato e meno griffato ma avrei puntato forte le fiches sull’attaccante.

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  13. Scusate, mi rivolgo a Fratter in modo particolare….ti vorrei chiedere una cosa, cosa dovremmo scrivere, oppure cosa servirebbe affinché tu possa trovare pace?….davvero non capisco per quale motivo in base a quello che scrivi ripetutamente da mesi io debba smorzare il mio entusiasmo, la mia soddisfazione riguardo ai risultati di questo 2023, solo per il fatto che il nostro monte ingaggi (se ho capito bene) è il secondo del campionato!
    Ti giuro questa cosa mi manda ai matti! Per intenderci….guardando questa squadra fare una gara come quella contro la Roma, una gara dove una delle candidate al titolo fino a ieri (in base a molti tecnici e giornalisti) ha fatto in 97 minuti un solo tiro in porta e ha superato la sua metà campo forse altre 5 o 6 volte, dovrei trovarla una cosa normale e ragionevole in quanto quello che spendiamo per i nostri giocatori ne giustifica questo tipo di rendimento. Per me questa visione dello sport è follia pura!
    Ripeto, il calcio per come lo conosciamo noi non è matematica….se così fosse non credo che in molti lo seguirebbero….la gente si appassiona a questo sport perché la Corea batte l’Italia o perché gli Stati Uniti eliminano l’Inghilterra da un mondiale….con l’avvento dei social e la pubblicazione dei bilanci in rete si è aperto questo nuovo filone di passione che ci vuole non solo innamorati di determinati colori ma anche dei relativi bilanci….ed ecco che non ci basta più sapere chi prendiamo fantasticando al riguardo, ma si rende necessario conoscere ingaggio, costo cartellino e pure la stecca per gli agenti…..poi messe insieme tutte queste informazioni, valutiamo “noi tifosi” se queso ingaggio sia da considerare appropriato!!?
    Alla fine mi permetto di dire che noi ci improvvisiamo DS o DG ma non sappiamo niente, non conosciamo le richieste dell’allenatore, il budget a disposizione, le richieste della proprietà, i vantaggi legati a lavorare con determinati agenti, le opportunità che potrebbero aprirsi prima del termine delle contrattazioni…..e come successo con Lukaku gli imprevisti che potrebbero stravolgere le nostre strategie di mercato!
    Quindi partendo dal fatto che alla gestione di questa società c’è il miglior dirigente in circolazione, forse è il caso di tornare ad appassionarci alle cose di campo, lasciando ad altri valutazioni al di fuori della nostra portata!

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  14. L’ho letta, è molto interessante. Trovo che tu abbia ragione, anche se il monte ingaggi è decisivo per decidere la valutazione di un risultato sportivo, dovremmo anche dire che abbiamo giocato una finale europea con una squadra che spende 10 volte noi e ne abbiamo lasciato per strada altre che spendono pure moltissimo più di noi. Allora si scopre che l’Europa non conta perché lì il culo è fondamentale, mica come il campionato italiano che è la vera cartina di tornasole!

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  15. Anche il campionato di Mulattieri e Fabbian e’ strano, no ? Come e’ possibile che dall’essere tra i piu’ forti giovani emergenti del campionato scorso, siano letteralmente spariti ? Boh, non so se sia solo demerito dei ragazzi o cosa. Pero’ mi sembra strano che mai, mai entrino …

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  16. Mah, è certo che il momento in cui si decide il prestito è il più delicato per il futuro del giovane interessato. E secondo me da questo punto di vista non gioverebbe neppure la seconda squadra in C: mica potresti mandare fabbian e Mulattieri in C per farli giocare…Beninteso, la seconda squadra servirebbe per giocatori forti di 18-19 anni, o per ventenni che hanno problemi di crescita muscolare

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  17. Da notare che nella partita dell’Under 18 giocata lunedì a Parma, i nostri perdevano 2-0 prima che, a metà ripresa, entrasse kevin Zefi il quale, dopo il gol di venturini che accorciava le distanze, capovolgeva il risultato con una doppietta negli ultimi 10 minuti

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  18. Lui rende di più nella società che è un passo indietro ma dove si sente leader piuttosto che lin una società di punta, nella quale è uno dei tanti.
    Perfetto!
    Noi cosa siamo, la Roma?

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  19. Semplicemente riconoscere cone sia più probabile essere competitivi con secondo costo squadra in Italia….al contrario leggo di miracolo, dati parziali e che tutti i nostri ceduto sono TOP player.
    Va bene essere tifosi ma le fette di salame sugli occhi anche no.
    I dati commentati sono quelli pubblici, nessuna ricostruzione

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  20. Ora basta. le fette di salame sugli occhi semmai ce le ha chi non riconosce il grandissimo lavoro che è stato fatto per portare l’Inter a questi livelli e mantenercela

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  21. dalla ‘Gazza’ (via fcinternews)
    “dalla prima alla decima giornata di campionato, i rossoneri contano 19 problemi fisici, la Juventus 10, il Napoli 8, l’Inter solamente 6. Le partite saltate nel complesso dai giocatori indisponibili per guai muscolari o traumatici sono ancora più esemplificative: Milan 37, Juventus 26, Napoli 21, Inter 18. ”
    Si vede che noi abbiamo la squadra di gran lunga ….più giovane

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  22. Norme da rispettare ma norma liberticide. Immaginate di attuarla in qualunque altro settore produttivo, nel quale posso fare gli investimenti che voglio con la PROSPETTIVA di raggiungere degli utili. nel clacio in più gli utlili possono non essere solo finanziari ma soprattuto sportivi (perché una squadra forte si rivaluta, ovviamente rispetto a una debole: l’Inter di Et, per esempio credo valesse diverse centinaia di milioni in meno. Ma ci sono altri aspetti di utili ‘secondari’).
    Se teniamo conto di tutto questo, l’Inter è staTa più virtuosa del milan PERCHE’ A FRONTE DI QUALCHE DECINA DI MILIONI DI DISAVANZO IN PIU’ HA OTTENUTO UNO SCUDO, (COME IL MILAN) MA DUE FINALI EUROPEE E QUATTRO COPPE ITALIANE IN PIU’
    PS il maiuscolo è involontario, non me ne ero accorto e sul blog non si può correggere, se non riscrivendo

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  23. ci sono tifosi per i quali i fatti che contano sono i bilanci e tifosi per i quali i fatti che contano sono i titoli e le finali di coppa che ti portano dal 60° al 7° posto della graduatoria Uefa. C’è chi tifa per i bilanci e chi per la sua squadra

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  24. Inutile che la butti al solito li: quando le cose non vanno bene le risorse contano, ora no.
    Io voglio solo riportare come sia FALSO che i nostri dispongano in A di risorse inferiori a bilan e Napoli.
    Ma se uno vuole negare evidenza non ci posso fare nulla: si vuole il mito, per cui mito dev’essere.
    Non capisco perché, di fronte a tali FATTI, non prenderne semplicemente atto e riconoscere come il lavoro sia in linea con le attese e non miracoloso.

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  25. In linea con le attese e siccome le attese e i fatti sono grandi, il lavoro è stato grande

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  26. Il mito? ma ti rendi conto di quello che scrivi? vai a rileggerti i tuoi interventi: hai iniziato con una critica feroce e globale all’operato di Ausilio, poi ti sei reso conto che non reggeva e, seppure a denti stretti hai coinvolto il ‘passatista’ Marotta. per poter far questo hai sempre solo preso in esame gli errori e non i grandi colpi effettuati sul mercato. Adesso dici che sei semplicemente contrario alla ‘mitizzazione’ dei nostri dirigenti. Ma se così fosse stato non sarebbe sorta la discussione: per me non sono miti, ma ottimi operatori, certamente tra i migliori in Italia, che hanno sfruttato bene le risorse disponibili, anche quando le stesse erano in evidente contrazione forzata, facendo dell’Inter, da squadra di mezza classifica che era, una squadra che in Italia vince tanto e all’estero …ha fatto benino tanto da passare dalla sessantesima alla settima posizione e da aver disputato due finali lasciando alle spalle che, per restare nel campo che ti appassiona, hanno bilanci 10 volte i nostri.
    Per raggiungere il tuo intento hai denigrato i nostri successi in CL, dove abbiamo si avuto un po’ di fortuna nei sorteggi, ma abbiamo dato sonore lezioni a Milan e indirettamente Napoli (toh, chi si rivede) abbiamo battuto il Barcellona, abbiamo giocato alla pari con il liverpool (per gran tempo giocando in 10) e abbiamo giocato alla pari con il City perdendo solo perché il tiro a porta vuota di Di ma è stato deviato da Lukaku.
    Quando l’odio verso una persona ti spinge a negare il buono della tua squadra. Altro che mito! Io ho scritto più volte che Ausilio non convince del tutto neppure me, ma che UMILMENTE riconosco che se tre presidenti e due direttori che vengono considerati tra i migliori in assoluto lo hanno confermato e promosso, forse non ha fatto globalmente così male. Se questo è mitizzare…

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  27. Se, e dico se, fossero vere le notizie di nostre trattative per Zielinski e di nuovo Samardzic comincerei ad avere qualche timore sulla permanenza di Barella. Il solo Zielinski, a zero, potrebbe invece sostituire Klaassen e Sensi

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  28. Io ho scritto che avrei apprezzato scelte differenti nelle nostre condizioni ma capisco all-in su pronti che deve produrre risultati.
    Ho postato vagonate di numeri solo per smentire ciò che non è vero, ossia che in Italia ci sono parecchie squadre con più risorse di noi.
    Poi Ausilio non mi ha mai convinto per cosa ha fatto in parecchi anni (non due sessioni), ad altri piace da matti, normali divergenze.
    Ma i numeri sono numeri: se leggo che arriviamo davanti a team che dispongono di molte meno risorse di noi, io semplicemente non grido al miracolo come ho troppo spesso letto, ma lo ritengo piuttosto normale. Tutto qui

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  29. Il miracolo è un termine dialettico, come ne usi tu, che poi ritratti. E’ evidente che non ci sono miracoli nel calcio ma solo il frutto di un buon lavoro. Io ritengo tale il lavoro di chi dopo averci portato leggermente sopra gli altri ,pur essendo costretto a cedere in tre anni 7-8 tra allenatore e giocatori che con i soldi avresti tenuto (mettiamola così, almeno evitiamo la polemica se Lukaku Hakimi Perisic Skrinar, Eriksen Onana ecc siano campioni o no) resta competitivo in Italia a suon di secondi posti e coppe che naturalmente.. non valgono nulla e addirittura ci fa guadagnare una settantina di posizione nel range europeo (con i vantaggi di immagine, economici -valore della società-  e sportivo, per la possibilità se non la certezza di avere gironi più agevoli). Questione di punti di vista. Poi dimmi quando mai io ho esaltato Ausilio

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  30. Il punto non è Ausilio: IO ho postato suoi acquisti per svariati anni. IO non sono soddisfatto, per risultati sportivo finanziari conseguiti, altri si. Opinioni.
    Il punto è che negli ultimi 4 anni sono arrivati risultati (ma un solo scudetto) a fronte di risorse economiche ingenti profuse da proprieta’, che ci hanno issato a seconda squadra in Italia per distacco per potere di spesa.
    Essendo questa la situazione (cosa devo postare di più?), IO ritengo normale essere più competitivi di chi spende 40 o 60% meno. E se devo dirlo tutta uno scudetto a testa non è il massimo in primis per gobba (cavoli loro) e poi per noi.
    Che zhang butti soldi per inter (450 mn di perdite ultimi tre anni….) non può che rendermi felice.
    Ma diamine, stante la situazione, dovrei fare i salti di gioia perché arrivo secondo o terzo in campionato dietro a team che dovrebbero essermi inferiori avendo meno risorse? Personalmente no, fossi dirigente mi domanderei come mai chi dovrebbe essere dietro mi è finito davanti.

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  31. Il Napoli ha vinto lo scudetto con 16 punti sulla seconda ma di cosa parliamo? Hanno costruito una squadra anno dopo anno programmando e rischiando con fondi limitati fino a conseguire un traguardo che gli è sfuggito per lustri….ora arriva Fratter e dice che lo scudetto lo abbiamo perso noi, che gli investimenti non hanno pagato! Mi chiedo se ti rendi conto della superficialità di questi interventi (a meno che tu non ritenga davvero che il titolo ci spetti per qualche diritto divino), pensi che il calcio segua una logica stabilità e ineluttabile basata sulle regole del monopoli….ho gli alberghi su Parco della Vittoria e Viale dei Giardini devo vincere!
    Dai Roberto, sono mesi che insisti a battere sullo stesso tasto, rischi di apparire poco credibile…..il paradosso che mi lascia perplesso e mi stupisce poi è che stiamo parlando di una squadra con uno dei rendimenti tra i più alti in Europa (e quindi nel mondo) da mesi ormai…..un gioco che entusiasma….prospettive di crescita più che ottimistiche…uno stadio sempre sold out con una tifoseria appassionata…progetto per un nuovo stadio….dirigenti preparati e sempre sul pezzo…interessamento di svariati e importanti gruppi finanziari….davvero non capisco.
    Da quando hanno iniziato a pubblicare a fine anno i bilanci delle società, tutti si sentono dirigenti competenti, la rete si è riempita di Marchionne, Allodi e Romiti….io nella mia ignoranza invece da quando ho smesso di interessarmi al costo o all’ammortamento dei nostri tesserati, per qualche motivo mi godo di più il calcio giocato…quello sul rettangolo verde,
    Ora ognuno ha il diritto di vedere il calcio come meglio crede…ma non quello di imporlo agli altri insistentemente.

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  32. Siriano, è un dialogo tra sordi, anzi non è un dialogo. Semplicemente perché si parte da due punti di vista opposti e inconciliabili: tutto quello che giustamente citi tu e che ho scritto più volte anch’io, a lui non interessa. Quattro Coppe, due finali europee, sempre competitivi in campionato e in più ” stiamo parlando di una squadra con uno dei rendimenti tra i più alti in Europa (e quindi nel mondo) da mesi ormai…..un gioco che entusiasma….prospettive di crescita più che ottimistiche…uno stadio sempre sold out con una tifoseria appassionata…progetto per un nuovo stadio….dirigenti preparati e sempre sul pezzo…interessamento di svariati e importanti gruppi finanziari…..” Tutto questo a lui non interessa perché lui deve dimostrare che la dirigenza è
    quanto meno normale, che altre hanno fatto molto meglio.
    Che ci vuoi fare? rassegniamoci e limitiamoci a godere, almeno noi della squadra (e quindi della società) che abbiamo. Poi se avremo una ‘caduta’, nel calcio tutto è possibile , faremo anche noi in tutta modestia le critiche che riterremo opportune. per ora io sono soddisfatto e mi dispiace di aver dovuto cedere la sfilza di campioni che ho più volte citato e sono contento di come, non potendo reinvestire che in piccola parte i proventi delle cessioni, quei campioni sono stati sostituiti. Lui no, perché non abbiamo vinto quattro scudi. Se prendi Dzekp e Mikhi è perché vuoi vincere lo scudo, non perché vuoi essere ai vertici in tutte le competizioni

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  33. Mi permetto di fare, dal basso della mia poca competenza, una mediazione su questa diatriba. Secondo me la ragione sta da entarmbe le parti. Hanno sicuramente ragione Luciano e Siriano a ritenersi, da tifosi, soddisfatti della squadra e quindi della società. Personalmente anche io sono soddisfatto degli ultimi quattro anni, anzi dirò di più, degli ultimi sei anni (ci metto dentro anche il biennio di Spalletti). Mi sono divertito tanto e mi sto divertendo a seguire l’Inter e sarei contento, come dice Luciano, se i prossimi 4 anni saranno analoghi come risultati e gioco ai 4 appena trascorsi. Sono stati sei anni in cui abbiamo competuto (é questo il participio passato di competere?) sempre per traguardi importanti fino all’ultima giornata o fino alla finale e qualcosa di importante in termini di vittorie lo abbiamo portato a casa. E ci metterei dentro alle soddisfazioni anche le scoppole rifilate ai cugini e alla Juve ad esempio in finale di Supercoppa con goal decisivo di Sanchez al 120′ (“ehi gringo!!! i campioni sono così!” Ricordate?)
    Però, perdonatemi, ha ragione anche Roberto quando porta dati che dimostrano che il costo squadra dell’Inter in questi 4 anni è stato o il primo o il secondo d’Italia con il terzo ad una distanza abissale, tanto che ha portato il povero Zhang a doversi accollare perdite di bilancio per centinaia di milioni di euro. Poi alcuni tifosi o la maggioranza dei tifosi (come Luciano e Siriano) potranno legittimamente dire che questo tipo di informazioni non sono interessanti e che loro si interessano solo di campo. Più che legittimo. Siamo tifosi che dobbiamo solo divertirci e appassionarci con l’Inter. Altro non ci compete. Però ci sono altri tifosi come ad esempio penso sia Roberto che hanno il piacere e l’interesse di capire anche le dinamiche societarie ed economiche delle squadre. E’ un approccio al tifo e più in generale al calcio diverso ma uguelamente legittimo. E l’opinione di Roberto, che spero di non travisare, secondo la quale i risultati ottenuti e il valore della squadra non sono il frutto della genialità dei nostri dirigenti che sono andati a pescare a 4 baiocchi giovani sconosciuti che si sono rivelati poi dei fenomeni ma sono il frutto dell’imponente mole di denaro che Zhang tutti gli anni ha messo a loro disposizione per allestire la squadra e pagare gli emolumenti ai giocatori penso che sia un opinione sicuramente legittima e, oserei dire, abbastanza fondata.
    Le due tesi delle due fazioni sono entrabe più che fondate e legittime.
    Personalemente io le cose fino a 1 anno fa le vedevo un po’ come Roberto. Ultimamente ho cambiato un po’ opinione. Mi spiego. E’ tutto vero quello che dice Roberto però riconosco a Marotta e Ausilio che hanno fatto un uso che definirei accorto delle ingenti risorse stanziate da Zhang. Hanno scelto una filosofia prudente e conservativa optando prevalentemente per giocatori sulla carta affidabili. Magari un po’ usurati però sicuramente testati a certi livelli. Hanno proprio evitato la strada della ricerca dei talenti a basso costo (salvo pochissime eccezioni). E alla fine gli va riconosciuto che questo tipo di giocatori lo sanno scegliere abbastanza bene e gli errori sono pochi. Per cua alla fine, pur preferendo da appassionato di calcio un approccio più fantasioso (alla Sabatini per intenderci) all’allestimento della squadra, ho finito per apperezzare il lavoro di Marotta-Ausilio. Per chiudere con una battuta direi che il nostro binomio di dirigenti è il più grosso esperto di Italia dell’usato sicuro (battuta che se la si guarda con attenzione è un grande compliemento).

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  34. Complimenti kelle67, sei riuscito ad esprimere molto bene quello che e’ anche il mio pensiero, grazie per averlo fatto.
    Tornando al campo, oggi dura, dura eh, in casa dei Bergamaschi e’ sempre difficile uscirne senza ” le ossa rotte”. Vediamo . Forza Inter.

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  35. Perfettamente d’accordo. Infatti, se posso dire la mia, sarebbe anche l’ora di archiviare questa discussione tra Luciano e Roberto che va avanti ormai da un anno e mezzo e che monopolizza il blog. Avete due opinioni diverse, capita.
    Per quanto mi riguarda ho quasi smesso di seguire questo sito da quando è diventato una diatriba personale a due sullo stesso argomento.

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  36. Avete ragione, questa disputa a due ha annoiato anche me, da tempo.
    Abbiamo un calendario durissimo, a partire proprio da oggi. Dopo la sosta avremo juve e Napoli in trasferta e in mezzo il Benfica per questo sarebbe fondamentale non perdere punti tra Bergamo e Frosinone e possibilmente vincere in Austria in modo da giocare col Benfica senza patemi. la sera di napoli Inter dovremmo saperne di più sulla possibilità di fare davvero una grande stagione

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  37. Vittoria di un’importanza enorme, nonostante abbiano provato a rubarcela.
    Bravi ragazzi!

    Ora qualifichiamoci agli ottavi e poi Frosinone, altri 3 punti fondamentali.

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  38. Tante botte….speriamo Pavard sia solo distorsione. Il fatto che camminasse in panca da un po di conforto ma cmq una mesata se va bene. Peccato.
    Match che poteva essere più semplice se ogni tanto si decidesse di spazzarla. Atalanta molto fisica ma tant’è che al limite.
    La voglio chiudere qui anche io, le cifre che dovevo postare le ho postate.
    Forza inter

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  39. Complimenti a Kelle: hai espresso con parole semplici anche il pensiero mio.
    È ora di archiviare l’argomento, evitando commenti saccenti e sarcasmo gratuito tra noi tifosi.
    Il futuro agonistico e non sarà la cartina di tornasole sull’operato dei nostri….
    Ora tutti uniti : FORZA INTER!

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  40. Sono felice anch’io per il fatto che la querelle, davvero noiosa e troppo prolungata si sia conclusa con la soddisfazione di tutti.

    Di Roberto, che ha postato le cifre che intendeva postare (nonostante il ‘rientro’ finanziario in atto siamo sempre la squadra in cui la proprietà immette più soldi)

    e mia, che ho postato le cifre che volevo postare: negli ultimi quattro anni nonostante la cessione forzata di diversi grandi giocatori e un allenatore, siamo stati di gran lunga la squadra italiana con la maggior crescita complessiva a livello di risultati (in Italia) e come prestigio in campo internazionale internazionale

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  41. Ragazzi!! Quanto è forte, per lo meno in questa fase della stagione, la Real Sociedad!! Ieri ha preso letteralmente a pallate il Barcellona fecendole fare la figura di una squadreta di serie B. Poi incredibilmente sono riusciti a perdere la partita al 92′ per un goal di Araujo che per un millimetro non è finito in fuorigioco. Sarà durissima con loro all’ultima del girone. Speriamo che a quel punto la pratica qualificazione sia già sistemata. Certo!! Visti le squadre che al 90% vinceranno i gironi sarebbe importantissimo passare da prima … Ma non mettiamo troppa carne al fuoco.

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  42. Concordo, ieri non l’ho vista, ma avevo visto la loro partita contro il Real Madrid, a cui pure ha fatto vedere i sorci verdi, letteralmente. Il difficile pareggio conseguito in casa loro acquista sempre piu’ peso. Il nostro girone e’ molto piu’ tosto di quello che in molti hanno pensato all’inizio, non sara’ facile passare. Intanto godiamoci la super-vittoria di ieri. Vincere a Bergamo negli ultimi anni non e’ facile per nessuno. Buona Domenica

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  43. pessima giornata per le nostre giovanili, con l’U17 che subisce il 3-3 in rimonta all’ultimo secondo, in casa col Brescia; l’under 15 che perde a Venezia 3-2. Solo l’Under 16 fa bene, vincendo a Venezia 3-7. oggi aspettiamo l’under 18. Spero giochi Zefi.
    Ma forse ho torto io: avere giovanili competitive conta poco. La juve non vince nulla da anni e anni, ma ultimamente ha prodotto tre giocatori di qualità: fagioli, Miretti e soprattuto Soulé.
    I nostri più promettenti quando è il momento dell’ultimo step si bloccano

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  44. Se non erro per Fagioli (a 14/15 anni) e Soule (a 16 superando l’offerta o del real o del Barcellona mi pare) la juve in commissioni ha offerto più del doppio dei concorrenti. Per non parlare dei 2 tra i migliori 2005 al mondo (hujsen e Yildiz) dove ha pagato così tanto da superare nel caso del turco ad esempio, l’offerta di rinnovo (già alta x un sedicenne) della squadra di appartenenza, niente di meno che il bayern Monaco, famoso per la valorizzazione di un vivaio dove spende tanto.
    Se non erro la juve è tra le prime squadre al mondo per investimenti sul vivaio, è facile trovarsi diversi potenziali campioni quando non hai nessun problema di conti nel settore. Più che di bravura tecnica (chiaramente sono qualificati altrimenti il ds più famoso del campionato non finiva da loro) parlerei di investimenti di capitali con resa sicura da parte di chi non ha l’assillo dell’autofinanziamento. Se inter Roma Milan e Napoli potessero spendere altrettanto avrebbero sicuramente seconda squadra e giovani di simile qualità

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  45. Poi ci sono gli imprevisti. 3/4 anni fa un seba esposito sarebbe stato preso anche da loro, perché dubito che in molti addetti si aspettassero che non crescesse agonisticamente abbastanza da poter giocare ai livelli dei suddetti.
    Infine mi pare che almeno uno, Oristanio, abbia fatto lo step per fare bene in serie a, uno che qualche anno fa sul piano atletico lasciava diversi dubbi sul suo sviluppo muscolare. Non è ancora chiaro a che livelli arriverà ma potrebbe pure diventare un giocatore da Inter. E per l’assenza totale di investimenti e di futuribilita, sarebbe un successo fondamentale.
    Ieri intanto qualche minuto in più e un assist per Valentin Carboni….il tempo è dalla sua parte, potrebbe davvero fare bene: a mio parere non ha i tempi del trequartista ma ha le qualità (anche fisiche) per diventare una forte mezz’ala

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