È stato un fine settimana positivo per le nostre giovanili. I risultati sono stati addirittura ottimi, ma le risultanze di questo turno di gara sono state sicuramente anche positive per quello che riguarda le prestazioni, tanto del collettivo che dei singoli. Quattro vittorie su quattro per Under 18, Under 17, Under 16 e Under 15, ottenute in quattro partite che non costituivano affatto dei test poco attendibili. L’Under 18 di Fautario ha vinto il derby di categoria contro i rossoneri grazie a due reti realizzate da Carrara e dal subentrato D’Agostino. Si è trattato di una gara particolarmente intensa, inevitabilmente, trattandosi di un derby, che abbiamo “condotto” sin dall’inizio e la cui unica pecca è costituita dal giusto rigore concesso agli avversari (e impeccabilmente trasformato) a dieci minuti dal termine. Per fortuna è stata poi evitata la beffa. Risultato finale: due a uno per noi. Molto bene l’Under 17 di Samir Handanovic che vince tre a zero contro il Padova. Vanno a segno capitan Donato, migliore in campo, con un colpo di testa realizzato sugli sviluppi di un calcio piazzato; due volte Gjeci, giocatore che ha fisico, tecnica superiore, tiro e fiuto del goal. Una doppietta con il primo goal da uomo d’area e il secondo da contropiedista che va nello spazio, salta due avversari e conclude inesorabilmente. Il suo futuro dipende da lui. Sia l’Under 16 che l’Under 15 hanno giocato in trasferta a Cremona contro i “grigiorossi”. Altre due vittorie, come dicevamo. Gli Under 16 vincono quattro a zero: doppiette di Castellarin e di Pietro Omini. Gli Under 15 vincono cinque a zero: a segno Giovannoni (doppietta), Tudor, Sanogo, Grigioni. Speriamo, per quanto riguarda quest’ultimo match, che sia l’inizio di una buona ripresa. Il Milan, infatti, ci distanzia già di ben sei punti. Domenica prossima affronteremo in casa il Mantova, che comunque ci precede in classifica di un punto, e dovremmo però poter avere l’occasione di confermare quanto di buono si è visto contro la Cremonese.
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Abbiamo giocato così bene che… hanno vinto loro: juventus – Inter 4-3
Contro una Juventus fortissima, al di là della natura dei sistemi di gioco attuati dalle due squadre e dalle scelte degli allenatori e al di là della “casualità” delle circostanze, abbiamo tenuto comunque il campo con autorevolezza e quasi con superiorità, così come molto di rado si è visto negli anni. Eppure abbiamo perso. E non abbiamo perso per caso. Certo, si può salvare la prestazione (lo spirito, la determinazione, la capacità di “fare la partita”) ma abbiamo perso giustamente e abbiamo mostrato i soliti limiti che hanno caratterizzato le (poche) prestazioni negative delle ultime stagioni: centrocampo bravo nella manovra ma poco fisico (forza e corsa); attacco privo di un giocatore che vinca l’uno contro uno; assenza di uomini che possano essere decisivi partendo dalla panchina. Poi c'è un problema tattico ricorrente: sulle seconde palle o sui cross dal fondo all'indietro, lasciamo sempre troppo spazio ai giocatori che si presentano centralmente ai limiti dell'area. I risultati oggi chiedono dei cambiamenti. Oggi è evidente che i titolari giochino perché sono ancora i più forti: la riconoscenza non c’entra nulla. Se mancano le risorse economiche (certo i soldi spesi per giovani futuribili, potevano essere spesi per due titolari – come Lookman e Koné, per fare due nomi – e forse le cose sarebbero andate diversamente) forse va allora cambiato qualche cosa a livello dirigenziale. Speriamo di sbagliare, ma la stagione appare sin da ora negativa con la conseguente necessità di una mezza rifondazione.

