Questo post nasce a seguito di una serie di considerazioni su due interviste rilasciate negli ultimi giorni dal dirigente nerazzurro Roberto Samaden, il "guru" del calcio giovanile italiano e la figura principale di un rinnovamento che a partire dal 2001 e poi dal 2010 in maniera ancora più consistente ha portato a quello che si può definire come un vero e proprio "cambio di marcia". Parlano i risultati e lo certificano il numero di calciatori che si sono formati nel nostro settore giovanile e sono poi diventati professionisti affermati nei campionati di Serie A e di Serie B. Un trend che non sembra arrestarsi, anzi, considerando il recente exploit di Sebastiano Esposito e che ci sono ragazzi in rampa di lancio talentuosi come Filip Stankovic, Pirola, Pompetti, Agoumé e Gnonto (per citarne alcuni e senza nulla togliere agli altri). Luciano Da Vite compie una autentica ricostruzione storica dei fatti e si concentra poi in maniera più stringente sull'attualità e la necessità di contemperare i successi sportivi con la "formazione" di giocatori di alto livello, perché le due cose si accompagnano necessariamente una all'altra per potere portare avanti un discorso vincente nel tempo e affinché il nostro settore giovanile continui ad essere un vero e proprio modello.
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Inter U17 Campione d’Italia: uno, due, tre… Seba!
L'Inter Under 17 è Campione d'Italia. La squadra allenata dal bravissimo Mister Zanchetta ("Zanco" per gli amici) batte in finale 3-1 la Roma con una tripletta della "stellina" Sebastiano Esposito. Una superiorità netta, dimostrata dai nostri ragazzi, e una vittoria che conferma il grande lavoro del nostro settore giovanile. Quattro finali su cinque sono un risultato importantissimo. Tra queste squadre, l'Under 17 era sicuramente il fiore all'occhiello, sono tanti i ragazzi che andranno tenuti d'occhio nei prossimi anni.

