Chi sono i nostri giovani che possono emergere?

Post dedicato alle nostre giovanili e con considerazioni che riguardano le qualità individuali dei nostri ragazzi a partire da quelli che hanno fatto parte della Primavera nel corso dell'ultima stagione (classe 2004 e 2005) e a seguire dei ragazzi classe 2006, classe 2007 e classe 2008. Considerazioni che qui si accompagno anche al resoconto di quella che è stata un'amichevole disputata nella giornata di ieri tra i nostri ragazzi e le giovanili del Sunderland, una partita che è stata vinta con il risultato di tre reti a zero (Pinotti, Spinaccé, De Pieri) contro un avversario che per la verità è apparso essere relativamente "modesto". Il post traccia brevemente, giocatore per giocatore, un profilo individuale di ciascuno con la considerazioni che chiaramente nel 98% dei casi le previsioni saranno sbagliate. Del resto, da questo punto di vista basta confrontare i nomi che nelle giovanili erano considerati come degli autentici crack e che poi non hanno mantenuto le premesse (lo lo hanno fatto parzialmente) per rendersi conto che l'impresa di individuare nelle squadre giovanili attuali giocatori destinati a una carriera di un certo livello è quasi impossibile. Dai "Primavera" classe 2004 e 2005 ai classe 2006, 2007, 2008, tracciamo un profilo individuale dei giocatori più rappresentativi delle nostre selezioni giovanili con l'amara notazione che proprio nell'amichevole disputata contro il Sunderland dalla Primavera non c'erano in campo giocatori di nuova acquisizione. Segno che evidentemente alla nuva proprietà piacciono i giovani, così come ci è stato raccontato nel corso di queste ultime settimane, ma solo se non costano... Considerazione che ovviamente ci auguriamo possa essere poi smentita dai fatti.

I giovani dell’Inter: la “ricognizione” di un appassionato

Questo post ci offre un quadro sui ragazzi del nostro settore giovanile. Si tratta, anzi, di una vera e propria "ricognizione" di un grande appassionato e conoscitore delle squadre dei nostri colori a tutti i livelli come Luciano Da Vite. Le premesse sono che: le nostre squadre (eccetto l'Under 17, seconda, per la verità con gran distacco dal Milan) sono tutte al primo posto nei rispettivi campionati; che questo dato è comunque relativo perché oggi i primati nelle classifiche delle giovanili contano meno per il cambio che c'è stato un po' da parte di tutte le squadre nella gestione della crescita dei giocatori; che nell'ultima partita dell'Under 21 c'erano tra i convocati ben sette giocatori provenienti dal nostro settore giovanile (assente Pirola per infortunio); che molti procuratori preconizzano per i loro protetti un prossimo futuro nell'Inter o comunque una crescita importante; che comunque bisogna andare cauti nelle previsioni, come possiamo vedere nel post anche da un report importante in forma "tabellare" con il quadro della situazione sui ragazzi cresciuti nel nostro settore giovanile relativamente alle classi di età dal 1999 al 2004. Sono tutte premesse importanti e argomentate e che offrono spunti importanti e che dobbiamo tenere in conto, prima di poi continuare la lettura di questo interessante post, un viaggio nel nostro settore giovanile, dalla Primavera (classi 2004 e 2005) alle classi 2006, 2007, 2008 e 2009. Non faccio nomi qui ma vale la pena leggere un post che è ricco di informazioni e che ci offre un profilo di molti tra i nostri ragazzi più promettenti. Anticipo solo, rispetto al contenuto, che tra le altre sono da tenere d'occhio i 2008, campioni d'Italia e primi in classifica nel proprio campionato (con qualche subito di troppo, ma ragazzi di buona prospettiva anche nel reparto difensivo).

Bruttini ma buonissimi: Fiorentina – Inter 0-1

Perché le cose si volgessero al meglio per i nostri non bastava il gradito inciampo della Juventus (che aveva una partita "facile", ma nel nostro difficilissimo campionato sono spesso proprio le partite facili a tradire, anche se nella stagione in corso la nostra marcia regolare e quella dei bianconeri hanno un po' limitato questo fenomeno...) ma era necessario che noi facessimmo quella che, nelle condizioni date, si può definire come un'impresa. Abbiamo portato a casa una partita anomala, anche nelle sofferenze (stranamente abbiamo sofferte più le palle alte che le giocaate rasoterra), contro una squadra forte e competitiva che mister Italiano ha messo in campo con gli accorgimenti giusti per mettere in difficoltà il nostro schieramento. Inzaghi ha risposto con la soluzione Carlos Augusto in risposta all'attacco a tre di Italiano (con due giocatori molto larghi apriva la nostra difesa, l'assenza iniziale di Acerbi favoriva il rilancio lungo, con pella alte sul centro dell'area dove Nzola creava continuamente difficoltà), ma l'assenza dei due centrocampisti titolari e di Dimarco ha sicuramente tolto qualcosa alla nostra capacità offensiva e di ripartenza (senza nulla togliere alla positiva prestazione dei sostituti). Ampio spazio alle nostre selezioni giovanili. Partiamo dall'Under 19 che ha pareggiato zero a zero in casa del Torino (occasioni da goal poche da entrambe le parti, a conferma dell'equilibrio che regnava in campo). Due a zero invece il risultato per l'Under 17 di mister Polenghi contro il Lecco che prima di questa partita era terzo in classifica e ci precedeva di due punti. Doppietta di Mancuso. Due parate strepitose del nostro portiere Michielan. L'Under 15 batte quattro a zero i pari età del Brescia. Qui risultato mai in discussione. Doppiette di Dade e Salviato. Un solo imperativo per questo gruppo: giocarsela fino alla fine per il titolo. Inter - Brescia Under 16 finisce tre a te. Reti di Stefani, Carrara e Suppa. Una partita rocambolesca contro una buona squadra come il Brescia che è in piena lotta per un posto nei play off e che possiede almeno tre giocatori di livello superiore (Badra, Pedretti, Quaggia). L'Under 18, infine, vince quattro a zero contro l'Hellas Verona. A segno Zarate, due volte Della Mora e Spinaccè. Sugli scudi De Pieri, fuori categoria nell'Under 18, e Mosconi.

Reagire ai furibondi e immotivati attacchi concentrici: Inter – Hellas Verona 2-1

Inevitabilmente il post di commento alla partita si apre con alcune considerazioni che riguardano l'arbitraggio e quegli episodi chiave della partita che sono da subito sembrati controversi. In particolare si fa riferimento al goal dell'Hellas, dove è apparso evidente e netto il fallo di un veronese su Arnautovic, nel momento in cui iniziava la loro azione; al rigore che è apparso inventato o quasi (lieve contatto piede contro piede al termine del quale, nello sviluppo dell'azione, il piede che sarebbe stato colpito si trasforma in gamba d'appoggio, e alcuni istanti dopo il veronese si butta per terra, roteando l'altra gamba...); al presunto fallo di Bastoni in occasione del goal di Frattesi, una spallata dopo avere ricevuto a sua volta un intervento falloso, e non una gomitata. Al di là delle considerazioni sulle decisioni arbitrali e var, sicuramente in questo momento della stagione non stiamo vedendo l'Inter migliore e la cosa obiettivamente preoccupa, perché stiamo andando incontro a un periodo fittissimo di impegni gravosi (al contrario della Juventus...) e perché in passato abbiamo imparato che le nostre "flessioni" sono spesso sanguinose in termini di punti persi. Ieri l'abbiamo portata a casa e questo è un buon segno, ma facendo un bilancio del girone d'andata, giocando quasi sempre al top delle nostre possibilità e fornendo spesso prestazioni scintillanti, abbiamo conquistato un margine di soli due punti sulla Juventus, che invece non ha convinto, almeno alcuni, e che sembra possa solo migliorare non avendo tra l'altro i nostri impegni. Il post racconta la partita e anche la partita della Primavera (che vince sei a due contro la Lazio seconda in classifica) e pone l'attenzione su alcuni limiti e difetti su cui bisogna lavorare. La prima considerazione è che in diverse partite abbiamo preso goal su passaggi errati o palle perse a metà campo e sulle quali ci siamo trovati scoperto e questo è qualche cosa su cui bisogna lavorare. Altra considerazione, di natura tattica, è che soffriamo le squadre che non si schierano in modo speculare (nell'uno contro uno siamo quasi sempre più forti) ma che attuamo il 4231 o il 433 e soprattutto se hanno esterni molto veloci. Questo tipo di situazione comporta per i nostri giocatori, in particolare per i due esterni, sforzi particolari e compiti aggiuntivi che ricadono ovviamente su tutta la squadra e che vanno eseguiti con sincronismi perfetti e che richiedono evidentemente grande condizione fisica e lucidità. Inconvenienti, per così dire, su cui bisogna lavorare.

Flessione sì, flessione no… Le discussioni si prolungheranno per tutta la stagione

Giornata positiva per il nostro settore giovanile. Sono scese in campo le selezioni Under 17, Under 16 e Under 15 e tutte e tre hanno vinto. Sono state tre vittorie importanti e non solo per il punteggio ampio ma pure perché in tutti e tre casi avevamo davanti avversari di spessore e che si stanno comportando molto bene nei rispettivi campionati. Sono indicazioni importanti, anche se nelle prime giornate le posizioni di classifica non sono sempre "sincere" e attendibili. La domanda principale, tuttavia, considerando anche gli interventi fino a questo momento del nostro Luciano Da Vite sul settore giovanile, è: va rivisto il suo giudizio per quello che riguarda il "declino" del nostro settore giovanile? La risposta è "sì e no". La Primavera è sicuramente la più povera di qualità e esperienza tra le squadre messe in campo negli ultimi dieci anni; il giudizio sugli Under 18 resta in sospeso; andrà valutato nel tempo proprio il lavoro che riguarda le squadre più giovani. Sotto osservazione soprattutto l'Under 17 di Mister Zanchetta. Ne parliamo in questo post.