Un'Inter stellare. Contro l'Atalanta vinciamo quattro a zero, un successo netto e una prestazione convincente per diversi motivi inaspettata. Abbiamo giocato con la formazione titolare dello scorso anno (la differenza tra "titolari" e alternative c'è e si è vista) e abbiamo incanalato subito la partita nel verso giusto per noi, grazie a un ottimo approccio alla gara e anche grazie a un po' di "suerte": l'autogoal sul primo tiro in porta, la prodezza di Barella, al quale va riconosciuto un merito enorme ma che, sinceramente, fosse chiamato a ripetersi, non sappiamo quante volte ci riuscirebbe. Parlare di Inter "non giocabile" come fanno i nostri avversari (alcuni allenatori e addetti ai lavori, praticamente tutta la stampa) ha chiaramente un intendimento distruttivo: quello di sminuire il valore di eventuale succeso e soprattutto creare ostacoli, inducendo nell'ambiente processi anche inconsapevoli di sottovalutazione delle difficoltà enormi che ci aspettano. Ci sono ovviamente molti aspetti su cui lavorare e che in questo momento meritano grande attenzione ed è probabilmente anche per questo che Inzaghi e è in un certo modo "conservatori", nel senso che i nuovi, soprattutto se giovani, al di là delle loro qualità personali, devono apprendere perfettamente i meccanismi di squadra e agire con sagacia tattica, prima di ottenere un posto in squadra. Questo spiega, un esempio su tutti, perché continui a preferire Pavard, protagonista di una prestazione sontuosa, a un giocatore che ha comunque mostrato finora ottime capacità come Bisseck. Da segnalare, oltre le grandi prestazioni di Pavard e di Bastoni, il moto perpetuo di Barella (oltre il grandissimo goal realizzato), la personalità di Calhanoglu e la corsa di Mkhitaryan, la seconda doppietta stagionale di Marcus Thuram che alle sue già note qualità, sta adesso aggiungendo l'istinto del bomber rapinatore. Vittoria per due reti a zero della Primavera contro la Cremonese. Giocata sotto un caldo torrido, con alcuni dei più attesi che non sono apparsi ancora al top della condizione, arriva la prima vittoria stagionale decisa da due prodezze personali del giocatore rivelatosi in questo frangente di gran lunga il migliore del gruppo (splendida la seconda conclusione, degna del migliore Barella). Trattasi di Berenbruch, autore di una prestazione da centrocampista totale e trascinare della squadra al successo.
