Aspettando… Godot

Nel post affrontiamo diversi argomenti. Cominciamo dalla prima squadra e in particolare dal calciomercato dove l’attesa è oggi l’atteggiamento del tifoso medio dell’Inter. Per qualcuno “Godot” è Lookman, per qualche altro Koné. I più ottimisti aspettano ancora entrambi. Poi c’è chi si aspetta un difensore. Sta di fatto che nella tarda primavera è stato fatto il mercato che si riteneva “necessario” fare e che si è poi rimandato a più tardi la possibilità di rafforzare la squadra qualora si fossero presentate “occasioni”. Ovvero giocatori forti a prezzo accessibile. La rosa oggi però è sicuramente buona ma forse incompleta e già una volta il braccino corto della proprietà ci è costato caro: il mercato non è ancora chiuso e c’è spazio per cambiare l’inerzia. Questo anche perché la nostra situazione presenta delle evidenti difficoltà: nuovo allenatore, una preparazione necessariamente abbreviata, nuovi preparatori, soprattutto nuovo tipo di gioco (più posizionale e meno liquido rispetto al passato). Sotto questo aspetto facciamo riferimento anche alle ultime due amichevoli contro il Monza e contro l’Olympiacos. Molto negativa la prima, decisamente meglio la seconda. Veniamo poi all’Under 20 che ha vinto 1-0 a Monza (rete di Iddrissou). La squadra allenata da mister Carbone “arruolava” una decina di classe 2008, cioè giocatori di due anni sotto età, tra campo e panca. Questo comporterà una minore competitività della squadra nel lungo periodo (la vittoria stentata e i tanti momenti di sofferenza potranno essere una costante di tutta la stagione), ma dall’altro faciliterà la crescita dei giocatori più interessanti. Appare solida la linea difensiva, mentre ci sono maggiori problemi a centrocampo (dove sarà necessaria l’affermazione dei 2008 La Torre, Virtuani e Putsen) e davanti gran parte delle possibilità sono legate alla vena proprio di Iddrissou. Si può dire invece ben poco al momento tanto dell’Under 23 quanto delle altre squadre del settore giovanile. Per quanto riguarda l’Under 23, la considerazione iniziale è che mister Vecchi ha adottato il modulo base della prima squadra, cioè il 352. Si tratta di una squadra che è destinata a essere molto variabile. Il gruppo sembra essere stato tuttavia costruito con criterio e non ci sono dubbi sul fatto che il mister Vecchi a questo livello sia una garanzia. Servirà tuttavia tempo per valutare il lavoro di scouting, detto che – così come è stato detto per l’Under 20 – questa squadra non avrà affatto vita facile in un campionato che è sicuramente molto competitivo. Ogni partita sarà combattuta, ma è questo poi quello che serve ai ragazzi per crescere. Ps. Se qualcuno ha indicazioni su come fare l’abbonamento alle partite dell’Under 23, queste sono bene accette.

I colori del cielo e della notte. Illuminata però da due stelle splendenti

La vittoria nel derby, portata a casa con la furiosa sete di gloria e le qualità di alcuni giocatori, comunque espresse dentro uno stile di gioco che le potenziano, più che con lo splendore delle condizioni atletiche, ci consegna matematicamente la vittoria dello scudetto della seconda stella. I numeri, ne parliamo all'interno del post, sono eloquenti in questo senso, ma rispetto ad altre recenti stagioni questi numeri sono stati resi possibili da un fatto davvero stupefacente, anche se in parte agevolato dalla sconfitta ai rigori in CL che ha alleggerito il peso numerico delle gare più stressanti. Come in tutte le stagioni, infatti, e per tutte le squadre, ci sono stati periodi di flessione, ma con la qualità tecniche e agonistiche, con il sacrificio del gruppo, con la guida anche tattica ma soprattutto psicologica del mister, in questi periodi abbiamo lasciato solo le briciole. La stagione non l'abbiamo costruita dando cinque goal al Milan, quattro goal alla Roma e all'Atalanta, tre al Napoli, ecc. Certo, quelle sono state dimostrazioni di forza importanti... Ma sono state determinanti vittorie come quella con il Verona, allo scadere, e poi le vittorie risicate di Empoli, Firenze, Bologna, con la Juventus, a Udine. In altre stagioni, infatti, in alcuni di questi match avremmo perso punti preziosi. È stata quindi una vittoria arrivata al termine della cavalcata di un autentico squadrone, che ha affrontato una annata senza mostrare punti deboli, né cedimenti, e che ormai ha riconquistato il riconoscimento di squadra che si colloca nello ristretto gruppo dell'élite mondiale. Una cavalcata impressionante, per i numeri che l'hanno contraddistinta, ma anche per la qualità del gioco con cui si è imposta. Aspettiamo ancora prima delle pagelle di fine stagione. Per ora dedichiamo il post alla vittoria nel derby, ottenuta al termine di una gara in cui il Milan ci ha fatto sicuramente soffrire, e diamo spazio nel post, anche se l'attenzione di tutti è giustamente concentrata sulla vittoria dello scudo, ai report sulle sfide delle giovanili di Under 19 (Inter - Cagliari), Under 15 (Inter - Milan) e Under 17 (Monza - Inter). Siamo Campioni d'Italia! Forza Inter! Amala!