È stata una giornata di lavoro e pesantissimo, perché intenso fino alla fine, però si potrebbe anche leggerla come una giornata passata al tiro a segno. Infatti se si considera che si è giocato per meno di 58 minuti e che l'Inter è stata in possesso palla per circa 35', ma ha tirato in porta 30 volte, se ne deduce che i nostri hanno calciato a rete ogni minuto e pochi secondi del tempo in cui hanno disposto della palla. Il dato però è utile per dimostrare la imprevedibilità del calcio e la sua assoluta singolarità: perché solo nel calcio accade che tu possa dominare in lungo e in largo e rischiare di non vincere. Fisicamente la squadra ha mostrato nel complesso di star bene, perché ha assaltato la difesa Monzese per 90 minuti con grande impegno e dispendio di energie fisiche e mentali, senza concedere ai brianzoli letteralmente nulla, dopo il doppio svantaggio, quando dovevamo scoprirci anche in maniera spericolata. C'è però da considerare il rovescio della medaglia: cioè il fatto che abbiamo dovuto attaccare a pieno organico anche perché avevamo concesso loro il doppio vantaggio. Il problema delle amnesie difensive (sempre che di amnesie si tratti) continua a preoccupare. In CL abbiamo subito un gol (irregolare e a tempo scaduto) in nove partite, ma in campionato abbiamo subito 27 goal in 28 partite. L’anno scorso 22 in 38. L’Under 20 pareggia 1-1 nel derby contro il Milan: un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, nel risultato e nel gioco per la squadra di Zanchetta che veniva dal superamento del turno contro il Bayern in trasferta, in YL e da cinque vittorie consecutive in campionato. La flessione è tuttavia comprensibile se si pensa appunto al peso dell'impegno infrasettimanale e alla conseguente necessità di attuare un consistente turn over. L’Under 15 vince 2-1 con il Mantova. A segno Barcella e Serantoni. Sempre contro i pari età del Mantova, invece, l’Under 16 vince con il risultato di sette reti a zero. Tenendo presente la fragilità delle opposizioni, sono risultate molto interessanti le combinazioni sulla sinistra che interessavano Rocca - quando saliva - Carboni e Matarrese, autori davvero di belle giocate.
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Una buona Inter, ma non basta: contro il Napoli è solo 1-1
Inter – Napoli è stata una grande partita, giocata benissimo da entrambe le contendenti, che hanno messo cura in entrambe le fasi. Niente a che vedere con Inter – Juventus, in cui abbiamo segnato quattro goal, ne abbiamo sbagliati almeno altrettanti e abbiamo preso quattro goal. Lo spirito di quella gara sembrava quello di una partita tra scapoli e ammogliati in cui si gioca per divertirsi e si va tutti all'attacco. Il calcio è fatto di attacco e di difesa e quando si incontrano due squadre di valore non possono essere concesse reciprocamente 15-20 occasioni da gol. Inter - Napoli è stata una grandissima partita, giocata da entrambe con un'intensità esemplare. Il pareggio contro il Napoli di Conte in definitiva non è un risultato disprezzabile soprattutto se si considera che noi venivamo da una durissima (a livello di intensità e concentrazione) partita infrasettimanale, mentre loro hanno potuto preparare il match per sette giorni. Resta il fatto che queste prime dodici giornate hanno dimostrato che l’Inter non vincerà il campionato, a meno di una svolta importante e oggi difficilmente prevedibile, che dovrà nel caso essere frutto dell’impegno di tutti, società compresa. Ne parliamo ampiamente in questo post dove non si racconta evidentemente solo l’andamento della partita contro il Napoli. Spazio poi alle giovanili che, detto che ancora una volta arrivano segnalo preoccupanti dalle formazioni del pre-agonistico (Under 14 e Under 13), vedono tutte le nostre squadre vincere le partite nel proprio campionato. Sembra particolarmente in salute la Primavera, che ha dominato nella Youth League contro i giovani dell’Arsenal e che in campionato ha battuto in trasferta la Fiorentina (allora capolista) con un netto due a zero.

