De rebus interistis. Il campionato è fermo, il mercato si è concluso (anche se inizia già la telenovela dei giocatori che "seguiamo", una brutta espressione che nel 99% dei casi significa: "Non prenderemo") e per quanto riguarda le giovanili solo Under 20 e Under 17 (nel post il report della prima gara stagionale) hanno iniziato la stagione. Il post fa il punto della situazione dopo tre giornate dall'inizio del campionato e su delle questioni in particolare come le scelte di Luciano Spalletti per quello che riguarda le convocazioni per le sfide della nazionale, il mondiale per club (in particolare la questione riguardante i giocatori in scadenza di contratto il 30 luglio, visto che si giocherà fino al 15 luglio), la posizione di Correa (non inserito nella lista per la Champions League) e gli ultimi due nuovi arrivati nelle giovanili, Putsen e Kartelo. Il cuore del post tuttavia prende spunto da una riflessione: "L'Inter è ancora la più forte, nettamente, o è stata avvicinata, forse raggiunta?" Per rispondere bisogna fare il punto su quella che è la nostra situazione, dopo la fine del calciomercato ("La società ha rafforzato l'organico, non l'undici titolare") e consapevoli che subito dopo la sosta avremo la trasferta di Monza, la partita col City e il derby, sfide che ci daranno qualche indicazione in più, ma ancora nessuna certezza, perché saranno comunque state giocate solo sei partite sulle settanta auspicabili d è impossibile dire così presto che chi ha fatto bene (o male) in una frazione d'annata lo farà per tutta la stagione. Cosa che ovviamente vale anche per le rivali. Sulle quali, dal Milan al Napoli dall'Atalanta alla Roma, ci si concentra in particolare sulla Juventus di Thiago Motta, allenatore che si è imposto cambiando tre quarti di squadra ("La Juventus si è modernizzata"). Più forte l'Inter o più forte la Juventus? Più forte l'attacco dell'Inter o più forte l'attacco della Juventus? Gli argomenti di discussione non mancano.
